Visualizza Versione Completa : protestanti aprono ai gay....
dalla chiesa protestante di svezia ai valdesi nostrani come si può giustificare una cosa simile dopo tutti i passi di quasi tutti i libri biblici dove ci condanna con ferocia il disturbo dell'omosessualità?
nomeutente
15-10-11, 16:51
Le comunità a nomenclatura cristiana sono molte.
Tra queste ve ne sono alcune che non usano alcun simbolo, neanche la croce latina tanto diffusa.
Sono quelle a cui questo spazio è dedicato, in corsia preferenziale.
Dunque.
Aprire le porte della propria casa o del proprio tempio ai gay, può significare di tutto tranne che garantirne la benedizione e salvezza eterna in Dio Padre.
Credo sia chiaro ai più che la decisione circa il nostro destino eterno non compete ad altri uomini, qualsiasi siano le loro tendenze a far bene o male, qualsiasi essa sia la veste che indossano.
largodipalazzo
15-10-11, 20:13
"Amatevi l uno l altro come io ho amato voi"O"AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO"....non credo che sia specificato..quindi tutti (compresi i gay).
Poi ovvio non spetterà a noi giudicare:giagia:
largodipalazzo
15-10-11, 20:15
dalla chiesa protestante di svezia ai valdesi nostrani come si può giustificare una cosa simile dopo tutti i passi di quasi tutti i libri biblici dove ci condanna con ferocia il disturbo dell'omosessualità?
Ma ci vuole tanto a dividere il peccato dai peccatori?:)
dalla chiesa protestante di svezia ai valdesi nostrani come si può giustificare una cosa simile dopo tutti i passi di quasi tutti i libri biblici dove ci condanna con ferocia il disturbo dell'omosessualità?
anche la Chiesa cattolica in fin dei conti non condanna gli omosessuali, ma bensì i rapporti omosessuali
nomeutente
16-10-11, 12:41
"Amatevi l uno l altro come io ho amato voi"O"AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO"....non credo che sia specificato..quindi tutti (compresi i gay).
Poi ovvio non spetterà a noi giudicare:giagia:
Non è bene confondere l'amore di Dio con quelle che invece sono delle forme di affettività umane e terrene.
Faccio questa precisazione ad onore del vero, non per altro.
L'amore di Dio, proviene da Lui ed è sparso nei cuori per lo Spirito Santo e per la Grazia offerta gratuitamente a chiunque, nella fede.
Aggiungo che tale amore divino si completa nella santità, nella realtà e verità delle cose, nella giustizia di Dio.
Riguardo alle cose del principio dunque, prima che la corruzione e la morte entrassero nel mondo nelle loro varie manifestazioni, prima della caduta dell'uomo, non credo debbano esserci molti dubbi.
Genesi 1:27
Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina. (Diodati 1877)
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. (CEI/Gerusalemme 1974)
ok, ma benedire l'unione è avvallarne il peccato
ok, ma benedire l'unione è avvallarne il peccato
La chiese riformata francese e la benedizione delle coppie omosessuali
Testo di Antoine Noui tratto da L'Eglise et les homosexuels (La Chiesa e gli omosessuali), parte 1.1-1.2, documento redatto su richiesta del Consiglio Nazionale della Chiesa Riformata di Francia (ERF), versione rivista, estate 2002, liberamente tradotto da Piero
Benedire, è semplice e complicato! Semplice perché il gesto che accompagna la formula di benedizione è facile da eseguire. La formula stessa può consistere in poche parole: “ti benedico in nome di Dio”, o “sappilo, Dio ti vuole bene, siine certo, Dio t’ama”.
Così benedire, non è dare un giudizio di valore o un’approvazione morale di ciò che la gente vive, ma è proprio dire: “Dio non è allontanato da ciò che vivete, vi accompagna”.
In questo senso, la Chiesa celebra culti e benedice le persone in occasione di avvenimenti importanti che segnano la vita: l’11 novembre (festa nazionale francese in ricordo dell’armistizio della I guerra mondiale, N.d.T.), delle esequie, una “disalleanza” (divorzio), delle nozze d’oro, un fidanzamento, delle cresime, ecc.
Ma contemporaneamente, benedire è complicato, perché: chi benedire? Tutti, come la domenica mattina, alla fine del culto? E per il campo di cui ci occupiamo: tutte le coppie?
Della benedizione di una coppia
Ricordiamo che neanche la benedizione di una coppia eterosessuale è ovvia! L’attestazione del certificato di matrimonio rilasciata dall’autorità civile non dà “diritto” alla benedizione della coppia, rende la cosa considerabile.
Così, quando degli sposi chiedono la benedizione del loro matrimonio, scoprono frequentemente che la risposta che è loro data non è immediata, né formulata in sì o in no: sono invitati dal pastore a entrare in un cammino spirituale, a (ri)scoprire il senso del matrimonio cristiano e della benedizione. Sono invitati a prendere un tempo di pausa, di presa di distanza per leggere la loro vita di coppia anche se questa è ancora da vivere, a riflettere se sono “pronti ad assumere gli impegni contenuti nella liturgia”.
Strada facendo, certi sposi possono essere portati a capire essi stessi che non sono pronti a impegnarsi.
Questo cammino spirituale è anche quello di una coppia omosessuale. Ma che cos’è che fa che la benedizione di una coppia omosessuale possa creare problema?
Il problema sta in particolare nel rischio d’equiparare la benedizione di una coppia omosessuale a una benedizione di una coppia eterosessuale. Questo rischio sarà tolto se la benedizione è l’occasione di indicare la particolarità di una coppia omosessuale e di dirne la specificità.
Indicare la specificità della benedizione di unione omosessuale
Infatti, come rifiutare una parola di benedizione e dei segni sull’unione di due persone che s’impegnano nella durata, la fedeltà, e l’amore?
La richiesta di benedizione di una coppia omosessuale deve essere accettata, ascoltata, trattata con tanta serietà quanto lo è una richiesta che viene da una coppia eterosessuale.
La responsabilità della Chiesa è allora di ricordare che la relazione a due è un affare complesso che richiede elaborazione e vigilanza quanto alla qualità delle sfide per ciascuno; ciò è vero per gli eterosessuali ma anche per gli omosessuali: che ci sia benedizione o no dipenderà da un lavoro di discernimento.
Ma d’altra parte, arrivati a questo punto, sarà responsabilità stessa della Chiesa il recitare questa benedizione, ma anche il dire la specificità del riconoscimento di questa coppia: questa benedizione non sarà una benedizione di “matrimonio”.
La benedizione di una unione omosessuale non è una benedizione di matrimonio, il cui termine deve essere mantenuto per designare una unione di opposti (hétéroi) che hanno la possibilità di inserirsi nella successione delle generazioni.
Per una benedizione di una coppia di simili (homoïoï), si potrà parlare di “benedizione di unione”.
Tutta questa riflessione introduce alla questione della presa in considerazione (e di una benedizione eventuale per la Chiesa) delle nuove forme di vita di coppia.
La chiese riformata francese e la benedizione delle coppie omosessuali (http://www.gionata.org/chiese-e-omosessualit/approfondimenti/le-chiese-riformate-e-la-benedizione-di-una-coppia-omosessuale.html)
Testo originale
Sur la bénédiction de couples homosexuels (http://www.protestants.org/index.php?id=31268#c31585)
L'anticristo
16-10-11, 15:08
gli aprono cosa ?
largodipalazzo
17-10-11, 09:01
Non è bene confondere l'amore di Dio con quelle che invece sono delle forme di affettività umane e terrene.
Faccio questa precisazione ad onore del vero, non per altro.
L'amore di Dio, proviene da Lui ed è sparso nei cuori per lo Spirito Santo e per la Grazia offerta gratuitamente a chiunque, nella fede.
Aggiungo che tale amore divino si completa nella santità, nella realtà e verità delle cose, nella giustizia di Dio.
Riguardo alle cose del principio dunque, prima che la corruzione e la morte entrassero nel mondo nelle loro varie manifestazioni, prima della caduta dell'uomo, non credo debbano esserci molti dubbi.
Genesi 1:27
Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina. (Diodati 1877)
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. (CEI/Gerusalemme 1974)
Ogno uomo è tempio di Dio,,,se non erro fu detto che ogni cosa che fate al prossimo viene fatto a Dio.
Mettere i paletti all amore di Dio è pericoloso (si giustificano anche gli olocausti)
largodipalazzo
17-10-11, 09:06
ok, ma benedire l'unione è avvallarne il peccato
Una cosa è giustificare ed una cosa è benedire..............posso giustificare un furto (reato) , per estrema fame e povertà, non posso benedirlo:giagia:
P.S. sarebbe meglio non giocare sui termini nel primo post hai detto che la
chiesa valdese di Svezia "giustifica" e non "benedice"
largodipalazzo
17-10-11, 09:36
Non è bene confondere l'amore di Dio con quelle che invece sono delle forme di affettività umane e terrene.
Faccio questa precisazione ad onore del vero, non per altro.
L'amore di Dio, proviene da Lui ed è sparso nei cuori per lo Spirito Santo e per la Grazia offerta gratuitamente a chiunque, nella fede.
Aggiungo che tale amore divino si completa nella santità, nella realtà e verità delle cose, nella giustizia di Dio.
Riguardo alle cose del principio dunque, prima che la corruzione e la morte entrassero nel mondo nelle loro varie manifestazioni, prima della caduta dell'uomo, non credo debbano esserci molti dubbi.
Genesi 1:27
Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina. (Diodati 1877)
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. (CEI/Gerusalemme 1974)
Nel nuovo patto vi è anche il buon samaritano...........non è che assomigli ai leviti che guardano e passano oltre?.........
Ovvio Dio creò l uomo maschio e femmina...........ma tutti gli uominini sono degni di essere amati senza se e senza ma. Ripeto se metti un solo "se o ma" giustifichi i campi di sterminio. Il malato psichico l omosessuale l ebreo ecc,,,,,non essendo degni di essere amati è giusto eliminarli
largodipalazzo
17-10-11, 09:41
anche la Chiesa cattolica in fin dei conti non condanna gli omosessuali, ma bensì i rapporti omosessuali
Parole sante.........ti ricordi cosa disse Gesù alla adultera "Va e non peccare più" secondo alcuni Gesù doveva dare una mano a lanciare le pietre
nomeutente
17-10-11, 18:34
Nel nuovo patto vi è anche il buon samaritano...........non è che assomigli ai leviti che guardano e passano oltre?.........
Ovvio Dio creò l uomo maschio e femmina...........ma tutti gli uominini sono degni di essere amati senza se e senza ma. Ripeto se metti un solo "se o ma" giustifichi i campi di sterminio. Il malato psichico l omosessuale l ebreo ecc,,,,,non essendo degni di essere amati è giusto eliminarli
Non credo si stia mettendo in discussione il come l'amore di Dio si stenda ad ogni creatura manifestandosi in maniera tangibile e particolare mediante Cristo, la Sua Chiesa, i Suoi Figliuoli ed il Suo Popolo.
Questo amore si espleta e manifesta in terra, nell'uomo, in vari modi; tra questi la compassione, la misericordia, l'amore fraterno, la condiscenza, la tolleranza, la considerazione.
Ciò non significa però, che il tutto debba sbiadirsi in una qualche concezione umanistica o diluirsi nel semplice pensiero di un brav'uomo, in una qualche filosofia accomodante ed a largo consenso, in un rispettabile dabbenismo, in una qualche sfumata buona intenzione, in una qualche favola o pia illusione.
Il fine dell'amore del Padre è quello di condurci a salvezza eterna, mediante la fede nel sangue dell'agnello preordinato Cristo Gesù, l'unico e il solo in grado di riconciliarci a Dio, l'unico in grado di togliere il peccato e la maledizione dal mondo.
Quanto affermo è fondamento della Grazia.
largodipalazzo
17-10-11, 18:43
Non credo si stia mettendo in discussione il come l'amore di Dio si stenda ad ogni creatura manifestandosi in maniera tangibile e particolare mediante Cristo, la Sua Chiesa, i Suoi Figliuoli ed il Suo Popolo.
Questo amore si espleta e manifesta in terra, nell'uomo, in vari modi; tra questi la compassione, la misericordia, l'amore fraterno, la condiscenza, la tolleranza, la considerazione.
Ciò non significa però, che il tutto debba sbiadirsi in una qualche concezione umanistica o diluirsi nel semplice pensiero di un brav'uomo, in una qualche filosofia accomodante ed a largo consenso, in un rispettabile dabbenismo, in una qualche sfumata buona intenzione, in una qualche favola o pia illusione.
Il fine dell'amore del Padre è quello di condurci a salvezza eterna, mediante la fede nel sangue dell'agnello preordinato Cristo Gesù, l'unico e il solo in grado di riconciliarci a Dio, l'unico in grado di togliere il peccato e la maledizione dal mondo.
Quanto affermo è fondamento della Grazia.
Scusa mi pareva che hai detto che l amore di Dio è altro non comprensibile dall uomo:gratgrat:.......eppoi "accomodante":gratgrat: nessuno ha detto di accettare l omosessualità al limite l omosessuale , non posso accettare il peccato ma devo aver compassione per il peccatore.
Per alcuni cattobigotti metterebbero tranquillamente al rogo il peccatore per eliminare il peccato....mi stavo convincendo anche qualche riformato
si, ma in questo caso il peccatore coincide con il peccato
largodipalazzo
17-10-11, 19:10
si, ma in questo caso il peccatore coincide con il peccato
Allora uccidi il peccatore ed eliminerai il peccato:D:D
Ma che è risorto a fare Gesù...se per sconfiggere il peccato bastava uccidere il peccatore:giagia:
si, ma in questo caso il peccatore coincide con il peccato
dipende
se si tratta di matrimoni, allora per i cattolici è peccato, perchè a un matrimonio comporta avere libero accesso a un rapporto sessuale( che è condannabile dalla Chiesa stessa)
se si tratta di sacerdozio non direi
Allora uccidi il peccatore ed eliminerai il peccato:D:D
Ma che è risorto a fare Gesù...se per sconfiggere il peccato bastava uccidere il peccatore:giagia:
in tutte le confessioni cristiane si condanna il peccato, e si cerca di redimere il peccatore
largodipalazzo
17-10-11, 21:00
in tutte le confessioni cristiane si condanna il peccato, e si cerca di redimere il peccatore
Proprio questo non si capisce.....ma chi non lo capisce si può definire cristiano?.....
nomeutente
18-10-11, 08:00
Scusa mi pareva che hai detto che l amore di Dio è altro non comprensibile dall uomo:gratgrat:.......eppoi "accomodante":gratgrat: nessuno ha detto di accettare l omosessualità al limite l omosessuale , non posso accettare il peccato ma devo aver compassione per il peccatore.
Per alcuni cattobigotti metterebbero tranquillamente al rogo il peccatore per eliminare il peccato....mi stavo convincendo anche qualche riformato
Più semplice di quanto tu possa credere.
Il vero amore, quello eterno e santo, viene dal cielo, dal Padre dei lumi, da Dio e si distende su ogni cosa.
Soltando conoscendo Dio Padre ed il Suo Figliuolo, la Sua volontà, si può vivere realmente del Suo amore ed esercitarlo verso ogni altra creatura.
Esodo 20:1-6
ALLORA Iddio pronunziò tutte queste parole, dicendo: Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù. Non avere altri dii nel mio cospetto. Non farti scultura alcuna, nè immagine alcuna di cosa che sia in cielo di sopra, nè di cosa che sia in terra di sotto, nè di cosa che sia nell'acque di sotto alla terra. Non adorar quelle cose, e non servir loro; perciocchè io, il Signore Iddio tuo, son Dio geloso, che visito l'iniquità de' padri sopra i figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di coloro che m'odiano. Ed uso benignità in mille generazioni verso coloro che mi amano, e osservano i miei comandamenti.(Diodati)
Dio allora pronunciò tutte queste parole:
«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi. (CEI/Gerusalemme)
Matteo 22:37
E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua. (Diodati)
Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. (CEI/Gerusalemme)
Affermazioni del tipo "siamo tutti figli di Dio, bisogna amare tutti, siamo tutti tempio di Dio, dobbiamo volerci più bene....etc", lasciano il tempo che trovano.
Meglio risalire alla fonte.
Buona giornata.
largodipalazzo
18-10-11, 17:19
Più semplice di quanto tu possa credere.
Il vero amore, quello eterno e santo, viene dal cielo, dal Padre dei lumi, da Dio e si distende su ogni cosa.
Soltando conoscendo Dio Padre ed il Suo Figliuolo, la Sua volontà, si può vivere realmente del Suo amore ed esercitarlo verso ogni altra creatura.
Esodo 20:1-6
ALLORA Iddio pronunziò tutte queste parole, dicendo: Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù. Non avere altri dii nel mio cospetto. Non farti scultura alcuna, nè immagine alcuna di cosa che sia in cielo di sopra, nè di cosa che sia in terra di sotto, nè di cosa che sia nell'acque di sotto alla terra. Non adorar quelle cose, e non servir loro; perciocchè io, il Signore Iddio tuo, son Dio geloso, che visito l'iniquità de' padri sopra i figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di coloro che m'odiano. Ed uso benignità in mille generazioni verso coloro che mi amano, e osservano i miei comandamenti.(Diodati)
Dio allora pronunciò tutte queste parole:
«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi. (CEI/Gerusalemme)
Matteo 22:37
E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua. (Diodati)
Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. (CEI/Gerusalemme)
Affermazioni del tipo "siamo tutti figli di Dio, bisogna amare tutti, siamo tutti tempio di Dio, dobbiamo volerci più bene....etc", lasciano il tempo che trovano.
Meglio risalire alla fonte.
Buona giornata.
Matteo 25-31/43
31 "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, allora siederà sul suo trono di gloria.
32 E tutte le nazioni saranno convocate davanti a lui. Separerà le persone come un pastore separa le pecore dalle capre,
33 e metterà le pecore alla sua destra e le capre alla sua sinistra.
34 "Poi il Re dirà a quelli della sua destra: "Venite, benedetti da mio Padre, entrate nel Regno preparato per voi fin dall'inizio del mondo.
35 Perché avevo fame, e voi mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato dell'acqua, ero straniero e mi avete ospitato nella vostra casa,
36 ero nudo e mi avete dato dei vestiti, ero malato ed in prigione e siete venuti a trovarmi!"
37 "Queste persone giuste risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere?
38 Quando mai eri straniero e ti abbiamo aiutato? O eri nudo e ti abbiamo dato degli abiti?
39 E quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?"
40 "Ed il Re risponderà loro: "Quando lo avete fatto anche per l'ultimo di questi miei fratelli, lo avete fatto per me!"
41 "Poi dirà ai malvagi alla sua sinistra: "Andatevene, maledetti, nel fuoco eterno preparato per il diavolo e per i suoi angeli;
42 perché avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere,
43 ero straniero e non mi avete dato ospitalità, ero nudo e non mi avete dato dei vestiti, ero malato e in prigione e non siete mai venuti a farmi visita!"
44 "Allora quelli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato, straniero o nudo, malato o in prigione, e non ti abbiamo aiutato?"
45 "Ed egli risponderà: "Tutto quello che non avete fatto per aiutare anche l'ultimo di questi miei fratelli, non l'avete fatto neanche per me!"
46 "E questi se ne andranno nella punizione eterna, mentre i giusti entreranno nella vita eterna".
Ancora più semplice
White Girl
18-10-11, 18:13
dalla chiesa protestante di svezia ai valdesi nostrani come si può giustificare una cosa simile dopo tutti i passi di quasi tutti i libri biblici dove ci condanna con ferocia il disturbo dell'omosessualità?
Paraculismo? :D
Che schifo queste aperture alla modernità solo per farsi accettare o presentarsi come attuali.
Paraculismo? :D
Che schifo queste aperture alla modernità solo per farsi accettare o presentarsi come attuali.
Il tuo avatar non è tanto in linea con ciò che vai dicendo. :D Magari sarebbe più opportuna un soggetto a scelta tre le due :D
http://www.motifake.com/image/demotivational-poster/0809/amish-girls-demotivational-poster-1222291871.jpg
http://www.motifake.com/image/demotivational-poster/0809/amish-girls-demotivational-poster-1222291871.jpg
Gli Amish rappresentano l'ultima roccaforte biancocentrica in un'America multicolorata.
Gli Amish rappresentano l'ultima roccaforte biancocentrica in un'America multicolorata.
A maggior ragione...:D
Paraculismo? :D
Che schifo queste aperture alla modernità solo per farsi accettare o presentarsi come attuali.
la mia paura è quella infatti....
largodipalazzo
19-10-11, 16:55
Paraculismo? :D
Che schifo queste aperture alla modernità solo per farsi accettare o presentarsi come attuali.
Mi risulta che gli omosessuali siano sempre esistiti.....:gratgrat: più che apertura alla modernità....parlerei di comprensione della condizione umana
nomeutente
19-10-11, 23:14
Matteo 25-31/43
31 "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, allora siederà sul suo trono di gloria.
32 E tutte le nazioni saranno convocate davanti a lui. Separerà le persone come un pastore separa le pecore dalle capre,
33 e metterà le pecore alla sua destra e le capre alla sua sinistra.
34 "Poi il Re dirà a quelli della sua destra: "Venite, benedetti da mio Padre, entrate nel Regno preparato per voi fin dall'inizio del mondo.
35 Perché avevo fame, e voi mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato dell'acqua, ero straniero e mi avete ospitato nella vostra casa,
36 ero nudo e mi avete dato dei vestiti, ero malato ed in prigione e siete venuti a trovarmi!"
37 "Queste persone giuste risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere?
38 Quando mai eri straniero e ti abbiamo aiutato? O eri nudo e ti abbiamo dato degli abiti?
39 E quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?"
40 "Ed il Re risponderà loro: "Quando lo avete fatto anche per l'ultimo di questi miei fratelli, lo avete fatto per me!"
41 "Poi dirà ai malvagi alla sua sinistra: "Andatevene, maledetti, nel fuoco eterno preparato per il diavolo e per i suoi angeli;
42 perché avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere,
43 ero straniero e non mi avete dato ospitalità, ero nudo e non mi avete dato dei vestiti, ero malato e in prigione e non siete mai venuti a farmi visita!"
44 "Allora quelli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato, straniero o nudo, malato o in prigione, e non ti abbiamo aiutato?"
45 "Ed egli risponderà: "Tutto quello che non avete fatto per aiutare anche l'ultimo di questi miei fratelli, non l'avete fatto neanche per me!"
46 "E questi se ne andranno nella punizione eterna, mentre i giusti entreranno nella vita eterna".
Ancora più semplice
In altra occasione Gesù ha parlato di molti che si presenteranno davanti a Lui, in quel giorno, per vantarsi di aver fatto questo e quell'altro, nel Suo nome.
Risponderà loro di non averli mai conosciuti.
Il fondamento di ogni azione ed ogni opera benedetta resta nella conoscenza di Dio, nella realizzazione della Sua grazia e del Suo amore.
Vano ogni altro affaccendarsi a fare o dichiarare di aver fatto bene, vano il gloriarsi d'opere d'uomo.
Solo nella luce del vero Dio è possibile discernere il vero bisogno di chi è di fronte ed operare liberamente e come è convenevole, benchè ciò possa tradursi nel semplice dare un bicchiere d'acqua.
Riporto dei versi molto noti, tratti dalla lettera dell'apostolo Paolo ai Corinti.
I Corinti 13:1-3
Quand'anche io parlassi tutti i linguaggi degli uomini e degli angeli se non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo. E quantunque io avessi profezia, e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza; e benchè io avessi tutta la fede, talchè io trasportassi i monti, se non ho carità, non son nulla. E quand'anche io spendessi in nudrire i poveri tutte le mie facoltà, e dessi il mio corpo ad essere arso; se non ho carità, quello niente mi giova. (Diodati)
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. (CEI/Gerusalemme)
largodipalazzo
19-10-11, 23:17
In altra occasione Gesù ha parlato di molti che si presenteranno davanti a Lui, in quel giorno, per vantarsi di aver fatto questo e quell'altro, nel Suo nome.
Risponderà loro di non averli mai conosciuti.
Il fondamento di ogni azione ed ogni opera benedetta resta nella conoscenza di Dio, nella realizzazione della Sua grazia e del Suo amore.
Vano ogni altro affaccendarsi a fare o dichiarare di aver fatto bene, vano il gloriarsi d'opere d'uomo.
Solo nella luce del vero Dio è possibile discernere il vero bisogno di chi è di fronte ed operare liberamente e come è convenevole, benchè ciò possa tradursi nel semplice dare un bicchiere d'acqua.
Riporto dei versi molto noti, tratti dalla lettera dell'apostolo Paolo ai Corinti.
I Corinti 13:1-3
Quand'anche io parlassi tutti i linguaggi degli uomini e degli angeli se non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo. E quantunque io avessi profezia, e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza; e benchè io avessi tutta la fede, talchè io trasportassi i monti, se non ho carità, non son nulla. E quand'anche io spendessi in nudrire i poveri tutte le mie facoltà, e dessi il mio corpo ad essere arso; se non ho carità, quello niente mi giova. (Diodati)
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. (CEI/Gerusalemme)
Infatti bisogna servire il Signore con umiltà e carità.................
Chissà ora mi sta venendo in mente il bellissimo libro di Qoelet
Levitico
22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.
24 Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi.
nomeutente
20-10-11, 19:05
Infatti bisogna servire il Signore con umiltà e carità.................
Chissà ora mi sta venendo in mente il bellissimo libro di Qoelet
E' proprio la mancanza di umiltà e di carità infatti, uno dei particolari che smaschera quegli operatori "sconosciuti" e pieni di vanto.
Matteo 7:22-23
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciati demoni, e fatte, in nome tuo, molte potenti operazioni? Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità. (Diodati)
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. (CEI/Gerusalemme)
dalla chiesa protestante di svezia ai valdesi nostrani come si può giustificare una cosa simile dopo tutti i passi di quasi tutti i libri biblici dove ci condanna con ferocia il disturbo dell'omosessualità?
Non si può. Punto.
nomeutente
20-10-11, 19:29
Non si può. Punto.
La considerazione "giustificativa" dei promotori di tali cerimonialismi benedicenti, postata da Polemiko, potrebbe essere esaminata.
p.s.
Mi permetto di far rilevare che nel tuo post su scritto manca il riferimento completo (Levitico capitolo-versi).
p.s.
Mi permetto di far rilevare che nel tuo post su scritto manca il riferimento completo (Levitico capitolo-versi).
Hai ragione scusa.
Correggo.
Levitico 18
22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.
24 Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi.
La considerazione "giustificativa" dei promotori di tali cerimonialismi benedicenti, postata da Polemiko, potrebbe essere esaminata.
Non si può. Punto.
In nessun caso ed in nessuna circostanza la Legge può essere alterata, cambiata, modificata.
In nessun caso ed in nessuna circostanza la Legge può essere alterata, cambiata, modificata.
Cosa è un “abominio”? (Levitico 18:22 e 20:13)
Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio (Lev. 18:22); Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. (Lev. 20:13).
Per i cristiani conservatori questi testi sembrano sufficientemente precisi e secchi. I testi parlano di atti omosessuali fra maschi; l’azione è chiamata un “abominio” e la sanzione prevista è la morte. Tutto questo sembra piuttosto semplice e suona piuttosto male. Ma che cosa vuole dire questo testo nel suo contesto storico?
Il Codice di Santità del Levitico [NdR: l’insieme delle norme rivolte a Israele perché si mantenesse “santo”; tali norme occupano i capitoli dal 17 al 26 del libro del Levitico]* vieta le pratiche omosessuali maschili per* motivi religiosi e non sessuali. La preoccupazione è quella di impedire a Israele di partecipare a pratiche comuni presso i popoli pagani.
Il sesso fra maschi è vietato perché è associato ad attività pagane (la prostituzione cultuale), all'idolatria e a una identità pagana. Il tema, nel Levitico, è religioso, non etico o morale. Vale a dire, non ci si pone la questione se il sesso in sé sia giusto o sbagliato: ogni interesse è rivolto a conservare una forte identità Ebraica.
Pertanto, è abusare della Bibbia il citare il Levitico come una risposta alla questione etica moderna se l'omosessualità sia giusta o sbagliata. Il Levitico non si rivolgeva questa domanda.
La preoccupazione nel Levitico, il contesto culturale di quel testo, e il significato del rapporto omosessuale maschile nell'antico Israele sono tutti molto estranei alla situazione attuale. Il problema odierno e quello del Levitico sono semplicemente due cose diverse.
Per chiarire ulteriormente la questione, la parola "abominio" è semplicemente un altro termine per "impuro". Un “abominio" è una violazione delle regole di purezza che hanno governato la società israelita e mantenuto gli Israeliti differenti dagli altri popoli.
Gli Israeliti del tempo pensavano che il sesso genitale fra maschi fosse sporco. Non era vietato perché fosse sbagliato in sé, ma perché offendeva la sensibilità religiosa; esso faceva sì che un uomo ebreo fosse simile a un cananeo. E per i figli d'Israele, popolo eletto da Dio, questo era inaccettabile.
Proviamo ad approfondire lo studio della parola Abominio - (in ebraico: toebah). Essa può anche essere tradotta come "impurità", "contaminazione" o "sporcizia". Anche la parola "tabù", che indica qualcosa culturalmente o ritualmente proibito, sarebbe un'altra traduzione accurata.
Il significato del termine toebah diventa chiaro quando ci si accorge che avrebbe potuto essere utilizzato un altro termine ebraico: zimah,. Zimah non indica ciò che è riprovevole per motivi religiosi o culturali, ma ciò che è sbagliato in sé, perché rappresenta un'ingiustizia, un peccato.
Inoltre, nella versione dei Settanta la parola ebraica toebah che appare in Levitico 18:22 è tradotta con la parola greca bdelygma. Pienamente coerente con l'ebraico, il bdelygma greco indica una impurità rituale, una contaminazione.
Ancora una volta, vi erano altre parole greche a disposizione, come anomia, che indica una violazione della legge, un torto o un peccato. Avrebbe potuto essere utilizzata questa parola per tradurre toevah.
In effetti, in alcuni casi anomia è stato utilizzato per tradurre toevah - quando il reato in questione non era solo impurità rituale, ma anche un vero e proprio torto o un'ingiustizia, come offrire sacrifici di bambini o fare sesso con la moglie di un altro uomo. La traduzione greca avrebbe potuto utilizzare anomia per tradurre toevah nel caso di "uomo che ha rapporti con un uomo come con una donna", ma è stato invece utilizzato bdelygma al suo posto.
Evidentemente, gli ebrei dell'epoca pre-cristiana semplicemente non intendevano che il Levitico proibisse l’omosessualità maschile perché era sbagliata in sé.
Il Levitico la proibiva perché offendeva la sensibilità ebraica antica: era sporca e di stile cananeo, era antiebraica. Ed esattamente così è stato tradotto il testo ebraico in greco, secoli prima di Cristo.
Altri “abomini”
Secondo la Bibbia, era anche un abominio che egiziani ed ebrei mangiassero insieme; mangiare qualsiasi tipo di molluschi o crostacei; mangiare lo struzzo; avere uno sguardo fiero, una lingua bugiarda, un cuore che escogita piani malvagi; testimoniare il falso; seminare la discordia in una famiglia; usare una bilancia truccata; mangiare sui monti; opprimere i poveri e i bisognosi; prestare a interesse. E questa è solo la punta dell’iceberg “abominio”!
Inoltre, secondo la Bibbia, quelli che dovrebbero essere "messi a morte" includono i figli che maledicono i loro genitori; coloro che hanno commesso adulterio; e coloro che violano il sabato.
Se consideriamo che chi si risposa commette adulterio, e che la maggior parte dei cristiani violano il sabato perché festeggiano la domenica invece che il sabato, allora l'elenco di coloro che meritano di essere "messi a morte" rischia di diventare davvero molto lungo!
È chiaro che i cristiani conservatori utilizzano il Codice di Santità e le leggi del Vecchio Testamento in modo selettivo. Hanno posto un peso maggiore sui divieti contro l'omosessualità maschile (si noti che, ancora una volta, le lesbiche sono escluse!) ignorando insegnamenti altrettanto chiari nei confronti di altri "abomini".
L’uso testuale della Scrittura per giustificare atti di odio, violenza o maltrattamenti contro gli altri, è una cosa pericolosa.
Chiaramente, occorre un metodo diverso per interpretare la Scrittura, un metodo che prenda la Bibbia sul serio, ma non alla lettera.
Quando chiesero a Gesù quale fosse il più grande comandamento, egli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». [Mt 22,37-40]
Per me, questa è la legge per cui vivere e morire. Ogni giorno mi chiedo continuamente se i miei pensieri, parole e azioni mi avvicinano a Dio / al prossimo o me ne allontanano.
Questo sembra un modo molto più sano di seguire Cristo, piuttosto che seguire pochi versetti selezionati dal Codice di Santità, ignorando il resto.
* Il Rev. David Eck Asheville della North Carolina (USA)* è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA).
Testo originale: Leviticus 18:22, 20:13 - What Exactly is an Abomination?
vanni fucci
20-10-11, 21:13
VI
NON COMMETTERE ATTI IMPURI
"Non commettere adulterio" (Libro del/'Esodo 20,14).
La Bibbia usa questa espressione per indicare il peccato degli atti impuri, perché l'adulterio è la forma più grave di impurità sessuale. Infatti, chi mediante il divorzio lascia la propria moglie per un'altra donna, o il proprio marito per un altro uomo, viola l'ordine coniugale stabilito da Dio, crea disagio nelle famiglie, favorisce la corruzione nel mondo e macchia il proprio corpo di lussuria. Dice la Bibbia: "Non peccherai con la moglie del tuo prossimo per non contaminarti con lei" (Libro del Levitico 18,20), "La sua casa conduce verso la morte e verso il regno delle ombre i suoi sentieri. Quanti vanno da lei non fanno ritorno, non raggiungono i sentieri della vita... Si può portare il fuoco sul petto senza bruciarsi le vesti o camminare sulla brace senza scottarsi i piedi? Così chi si accosta alla donna altrui, chi la tocca, non resterà impunito. Non si disapprova un ladro, se ruba per soddisfare l'appetito quando ha fame; eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte, consegnare tutti i beni della sua casa. Ma l'adultero è privo di senno; solo chi vuole rovinare se stesso agisce così. Incontrerà percosse e disonore, la sua vergogna non sarà cancellata, poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta; non vorrà accettare alcun compenso, rifiuterà ogni dono, anche se grande" (Libro dei Pro verbi 2,18-19; 6,2 7-35).
L'impurità è una debolezza della natura umana causata dalla ferita del peccato originale, da quando Adamo ed Eva "si accorsero di essere nudi" (Libro della Genesi 3,7). AI peccato impuro è facile cedere, poiché la sessualità è uno stimolo fisico importante e un desiderio di piacere comune, che è difficile mantenere nei limiti consentiti dall'ordine morale. Lo stesso matrimonio cristiano, che è una scelta d'amore vissuta nella fede, cessa d'esser santo quando per malizia o interesse personale diviene infecondo.
Il vero amore sponsale è, per sua natura, fedele e indissolubile (Libro della Genesi 2,24; Vangelo di Matteo 19,3-9). Di conseguenza l'adulterio infrange il legame d'amore fra uomo e donna, voluto da Dio per un fine soprannaturale. Ma è adultero anche colui che, col suo modo di agire, mette nella condizione d'essere infedele l'altro coniuge: "Chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio" (Vangelo di Matteo 5,32).
I concubini, cioè quelli che convivono senza essere sposati in chiesa, non possono commettere il peccato di adulterio, ma commettono un'infrazione che è permanente: quella di unirsi senza la benedizione del Signore. Chi infatti commette adulterio può avere l'attenuante di una debolezza casuale, dovuta ad una forte tentazione o al bisogno di un amore intenso. Chi invece convive è fuori dalla volontà di Dio e dimostra di non volersi ravvedere. Ama il suo partner, ma non perfettamente come vuole il Signore, cioè nel corpo, nell'anima e nello spirito. Tuttavia, siccome lo stato non sempre favorisce la tutela della famiglia con leggi giuste che impediscano il più possibile le separazioni, il male della convivenza ricadrà anche su coloro che lo causano, cioè su chi emette leggi sbagliate.
Al giorno d'oggi, molti che hanno l'intenzione di sposarsi reclamano il "diritto alla prova", cioè il diritto ad un'esperienza sessuale piena prima delle nozze, allo scopo di maturare meglio nella scelta che si intende fare. L'amore non ha bisogno di "prova" quando è autentico (Catechismo della Chiesa Cattolica 2391).
È il fidanzamento, vissuto in armonia e senza fretta, il tempo migliore per capire se si è fatti l'uno per l'altra e se ci può essere amore vero: amore fisico, morale e spirituale.
Uno dei peccati più gravi verso il sesto comandamento, origine di molte altre mancanze fra le quali anche l'aborto, è la lussuria, cioè la ricerca ingorda e disordinata del piacere corporale. Essa è uno dei sette vizi capitali ed è la causa di tutti gli atti impuri condannati dal Signore, cominciando dall'adulterio. L'aborto stesso, anche se è un peccato contro il quinto comandamento, è una forma grave di impurità sessuale originata dalla lussuria, poiché interviene con violenza contro il normale corso della maternità. Vi sono poi altri tipi di violazione al sesto comandamento. Il divorzio: scioglimento giuridico del patto coniugale, in vista di una nuova unione. La separazione: rottura del matrimonio, che dispone a nuove nozze o esperienze. Il matrimonio civile: unione coniugale non benedetta dal sacerdote, cioè quando i due si sposano in comune. La convivenza: comunione di vita senza essere sposati né in chiesa, né in comune. La fornicazione: unione carnale fra uomo e donna non sposati. I rapporti prematrimoniali: atti sessuali completi tra fidanzati. Lo stupro: violenza sessuale ai danni di una persona indifesa. La pedofilia: abuso e sfruttamento dei minori a scopo di libidine. L'omosessualità: rapporto fra persone dello stesso sesso, che la Bibbia condanna con queste parole: "Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio" (Libro del Levitico 18,22). La prostituzione: vendita a pagamento di prestazioni sessuali. L'incesto: unione carnale fra componenti di una stessa famiglia (Libro del Levitico 18,6; Prima Lettera ai Corinti 5,1). La pornografia: diffusione di stampa e video indecenti. La masturbazione: eccitazione volontaria degli organi genitali per provare piacere. L'onanismo: atti sessuali incompleti per evitare la fecondazione (Libro della Genesi 38,4-10). La contraccezione: impedimento volontario al concepimento per motivi di interesse e voluttà.
Vi è dunque impurità quando si cerca il piacere carnale a tutti i costi, quando ci si spinge fra le braccia di una meretrice, quando nel matrimonio si compie l'atto sessuale senza ordine, quando si favorisce la separazione e il divorzio, quando si genera una convivenza. Impurità è dimenticare che "sesso" non vuol dire solo godimento, ma principalmente affetto, comunione, gentilezza, bontà, ascolto, sensibilità, comprensione, carità. La sessualità ordinata e santa, infatti, è immagine e conseguenza dell'amore di Dio per l'uomo (Libro del profeta Osea 2,21-22; Libro del profeta lsaia 62,3-5; Cantico dei cantici 4,9).
Non tutti i peccati contro il sesto comandamento sono gravi nella stessa misura. La gravità dell'atto aumenta quanto più aumenta lo scandalo, il coinvolgimento di altre persone, lo sfruttamento altrui, la persistenza nel male, il disprezzo di Dio. Il peccato impuro solitario non è grave come la prostituzione, la fornicazione non è grave come la pedofilia, la convivenza non è grave come l'omosessualità, la separazione non è grave come il divorzio, i rapporti prematrimoniali non sono gravi come l'adulterio, l'adulterio non è grave come la pedofilia, la pornografia non è grave come lo stupro, la contraccezione non è grave come l'aborto.
La gravità dipende anche dall'intenzione maligna che viene espressa nell'atto. Chi tradisce la propria moglie per debolezza di un momento, ma poi si pente con tutto il cuore, non è come chi divorzia dal coniuge con piena intenzione e volontà. Chi ha rapporti con la donna che ama, pur non essendo sua moglie, non è come chi va a prostitute.
L'impurità carnale è la via privilegiata di Satana per corrompere un'anima, poiché è la più facile. Perciò bisogna vegliare (Vangelo di Matteo 26,41). II sesso non è un male: "Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è immondo in se stesso" (Lettera di San Paolo ai Romani 14,14), ma può allontanare dalla fede e dalla devozione, corrompere corpo e anima, trascinare verso il piacere sfrenato, idolatrare la carne, rendere malvagi. Per questo San Paolo ci esorta ad astenerci dalle cose impure, per poter entrare nel regno dei cieli e non essere come i pagani che non conoscono Dio. L'apostolo ci insegna a vincere le passioni della carne, col tendere alla nostra crescita spirituale: "Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolatri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente" (Lettera di San Paolo agli Efesiní 5,3-11).
Non si può essere vergini se non si è casti, ma si può essere casti anche se non si è vergini. La castità evangelica è di tutti. Rende capaci di amare in modo completo e santo, nel pieno dominio del corpo, del cuore e della mente. La purezza corporale e spirituale, infatti, ci rende simili a Dio e degni della sua presenza. Dice Gesù: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Vangelo di Matteo 5,8). La libidine, invece, estingue la luce dello spirito e uccide la grazia. Senza luce e senza grazia l'uomo diventa un bruto e compie perciò azioni da bruto che generano disgusto, sprezzo di sé e del proprio partner, insoddisfazione, ira, turbamento di coscienza, agitazione.
Il corpo umano è un magnifico tempio che racchiude un altare (Prima Lettera di San Paolo ai Corinti 6,19), sul quale dovrebbe esserci sempre il Signore. Non dobbiamo fare del "piacere" il nostro dio, altrimenti Dio non sarà il nostro "Piacere". Come dice l'Apostolo: "Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio" (Prima Lettera di San Paolo ai Corinti 6,9 *10). Perciò: "Gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri" (Lettera di San Paolo ai Romani 13,12-14); "Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio" (Prima Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi 4,3-5).
Non commettere atti impuri significa, in fondo, educarsi all'amore vero, all'amore che rispetta gli altri come figli di Dio, e se stessi come tempio dello Spirito Santo. La nostra sessualità, voluta dal Signore, è una potente fonte di energia, se viene vissuta in modo intelligente ed evangelico. Essa ci aiuta ad amare il nostro prossimo nella sua completezza umana e spirituale, ed è figura e anticipazione di quell'Amore che troveremo perfettamente appagato nell'eterna Luce del cielo.
vanni fucci
20-10-11, 21:38
VI
NON COMMETTERE ATTI IMPURI
Scusate, questo il link:
I DIECI COMANDAMENTI (http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/i%20dieci%20comandamenti.htm)
nomeutente
20-10-11, 22:17
In nessun caso ed in nessuna circostanza la Legge può essere alterata, cambiata, modificata.
Riguardo a quanto scritto nel terzo libro della Torah e della Bibbia cristiana, in uso presso sacerdoti e leviti dei tempi antichi, non credo ci sia alcun dubbio.
Riporto dalla traduzione Diodati.
Levitico 18:22-24
Non giacer carnalmente con maschio; ciò è cosa abbominevole. Parimente, non congiungerti carnalmente con alcuna bestia, per contaminarti con essa; e non presentisi la donna ad alcuna bestia, per farsi coprire; ciò è confusione. Non vi contaminate in alcuna di queste cose; conciossiachè le genti, che io scaccio dal vostro cospetto, si sieno contaminate in tutte queste cose.
Riguardo a quanto scritto nel terzo libro della Torah e della Bibbia cristiana, in uso presso sacerdoti e leviti dei tempi antichi, non credo ci sia alcun dubbio.
Riporto dalla traduzione Diodati.
Anche per il rev. David Eck Asheville sembra non ci siano dubbi. :chefico:
nomeutente
20-10-11, 23:00
Anche per il rev. David Eck Asheville sembra non ci siano dubbi. :chefico:
La chiave infatti, non è in quel che è scritto, ma nel come viene letto.
La chiave infatti, non è in quel che è scritto, ma nel come viene letto.
Infatti lui sembra concentrarsi su come si dovrebbe leggere, e non si ciò che c'è scritto. :giagia:
Il Levitico la proibiva perché offendeva la sensibilità ebraica antica: era sporca e di stile cananeo, era antiebraica. Ed esattamente così è stato tradotto il testo ebraico in greco, secoli prima di Cristo.
La chiave infatti, non è in quel che è scritto, ma nel come viene letto.
Sinceramente quella postata da Polemiko mi sembra una interpretazione quanto meno fantasiosa.
Se da un lato è vero che certi atteggiamenti sono stati permessi da YHWH per la durezza del cuore degli abitanti di allora questo non ne fa affatto parte visto che l'allora mentalità ebrea ben si adattava ai costumi lascivi e corrotti dell'epoca ... anzi delle epoche ... fossero queste usanze egizie o babilonesi o comunque delle popolazioni circostanti.
Ad un lettore anche disattento del Libro non può sfuggire che Sodoma e Gomorra furono distrutte col fuoco e gli abitanti sterminati anche (ma non solo) per i loro costumi, con la precisazione che quella generazione era stata la peggiore che mai avesse calcato il suolo della Terra e che mai ce ne sarebbe stata una peggiore ... meno l'ultima che ne avrebbe condiviso la sorte.
Quando Mosè tornò dal Sinai con la prima stesura delle Tavole trovò una situazione degenerata che univa sinergicamente adorazione di un idolo con - diciamo così - una rilassatezza dei costumi, segno questo che gli ebrei erano almeno in parte predisposti per comportarsi così.
La cosa finì con il massacro di coloro che si erano riconosciuti nelle usanze "allegre".
La conquista dei territori che formeranno l'antico Israele avverrà con l'ordine esplicito impartito da YHWH di sterminarne gli abitanti - uomini donne bambini ed animali - con la motivazione che lo stesso YHWH aveva in abominio i loro comportamenti.
E tale ordine verrà ripetuto più di una volta nei confronti via via di tutte le popolazioni che abitavano i territori da conquistare.
(Il riferimento ai passi del Levitico 18 da me precedentemente postati è evidente).
In termini biblici anche più recenti quali i Libri dei Profeti non è che la situazione cambi di molto.
Se da una parte vi è il raggiungimento di una sensibilità più elevata tanto da far profetare ad Isaia che chi ucciderà un animale sarà nel futuro come se uccidesse un uomo, parimenti lo stesso Isaia bollerà Babilonia la Grande con termini inequivocabili tanto per via del loro amore per la stregoneria quanto per il loro costumi che oggi potremmo tranquillamente definire "moderni" in linea con il pensare ed i comportamenti correnti.
Nè mi si dica che però poi è venuto Gesù che con quel suo "Ama il prossimo tuo come te stesso" ha cambiato le cose.
Gesù non poteva cambiare la Legge e non lo ha fatto, poteva solo spiegarne le ragioni intrinseche del valore dell'amore ma pur tuttavia lasciando inalterato ciò che era stato scritto.
Dovendo scegliere una interpretazione del suo dire si deve necessariamente privilegiare, scegliere, quella che resta nel solco tracciato dalla Torah e dai Profeti e non avventurarsi in improbabili voli pindarici che creino delle fratture con passato.
Chi avesse dubbi su questa mia ultima affermazione può andarsi a leggere anche senza troppa attenzione l'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse, dove si parla non di un generico "volemose bene" ma di un diluvio di fuoco che sterminerà quasi tutti gli abitanti.
Piaccia o non piaccia questa è la Bibbia ... un Libro che esprime anche se in termini diversi sempre gli stessi concetti dalla prima all'ultima pagina.
l'inquirente
21-10-11, 19:57
La chiave infatti, non è in quel che è scritto, ma nel come viene letto.
e poi i protestanti non hanno una autorità che stabilisce dogmaticamente una sua interpretazione
e poi i protestanti non hanno una autorità che stabilisce dogmaticamente una sua interpretazione
E' per questo che i "dogmatici" rimangono sempre indietro di una decina di generazioni...:D
nomeutente
21-10-11, 23:21
Sinceramente quella postata da Polemiko mi sembra una interpretazione quanto meno fantasiosa.
Se da un lato è vero che certi atteggiamenti sono stati permessi da YHWH per la durezza del cuore degli abitanti di allora questo non ne fa affatto parte visto che l'allora mentalità ebrea ben si adattava ai costumi lascivi e corrotti dell'epoca ... anzi delle epoche ... fossero queste usanze egizie o babilonesi o comunque delle popolazioni circostanti.
Ad un lettore anche disattento del Libro non può sfuggire che Sodoma e Gomorra furono distrutte col fuoco e gli abitanti sterminati anche (ma non solo) per i loro costumi, con la precisazione che quella generazione era stata la peggiore che mai avesse calcato il suolo della Terra e che mai ce ne sarebbe stata una peggiore ... meno l'ultima che ne avrebbe condiviso la sorte.
Quando Mosè tornò dal Sinai con la prima stesura delle Tavole trovò una situazione degenerata che univa sinergicamente adorazione di un idolo con - diciamo così - una rilassatezza dei costumi, segno questo che gli ebrei erano almeno in parte predisposti per comportarsi così.
La cosa finì con il massacro di coloro che si erano riconosciuti nelle usanze "allegre".
La conquista dei territori che formeranno l'antico Israele avverrà con l'ordine esplicito impartito da YHWH di sterminarne gli abitanti - uomini donne bambini ed animali - con la motivazione che lo stesso YHWH aveva in abominio i loro comportamenti.
E tale ordine verrà ripetuto più di una volta nei confronti via via di tutte le popolazioni che abitavano i territori da conquistare.
(Il riferimento ai passi del Levitico 18 da me precedentemente postati è evidente).
In termini biblici anche più recenti quali i Libri dei Profeti non è che la situazione cambi di molto.
Se da una parte vi è il raggiungimento di una sensibilità più elevata tanto da far profetare ad Isaia che chi ucciderà un animale sarà nel futuro come se uccidesse un uomo, parimenti lo stesso Isaia bollerà Babilonia la Grande con termini inequivocabili tanto per via del loro amore per la stregoneria quanto per il loro costumi che oggi potremmo tranquillamente definire "moderni" in linea con il pensare ed i comportamenti correnti.
Nè mi si dica che però poi è venuto Gesù che con quel suo "Ama il prossimo tuo come te stesso" ha cambiato le cose.
Gesù non poteva cambiare la Legge e non lo ha fatto, poteva solo spiegarne le ragioni intrinseche del valore dell'amore ma pur tuttavia lasciando inalterato ciò che era stato scritto.
Dovendo scegliere una interpretazione del suo dire si deve necessariamente privilegiare, scegliere, quella che resta nel solco tracciato dalla Torah e dai Profeti e non avventurarsi in improbabili voli pindarici che creino delle fratture con passato.
Chi avesse dubbi su questa mia ultima affermazione può andarsi a leggere anche senza troppa attenzione l'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse, dove si parla non di un generico "volemose bene" ma di un diluvio di fuoco che sterminerà quasi tutti gli abitanti.
Piaccia o non piaccia questa è la Bibbia ... un Libro che esprime anche se in termini diversi sempre gli stessi concetti dalla prima all'ultima pagina.
Infatti.
Il fondamento delle giustizia di Dio è nell'offerta della Sua salvezza e redenzione ad ogni uomo, qualsiasi sia la sua condizione.
La legge, sia essa naturale o scritta, è stata data all'uomo non affinchè per essa si potesse realizzare la riconciliazione con Dio, ma affinchè per essa avesse maggiore consapevolezza del suo stato di perdizione ed errore.
Abele, prendendo coscienza del suo stato di lontananza da Dio, offrì con fede un sacrificio espiatorio più ben accetto che quello di Caino.
Entrambi offrirono sacrificio a Dio, secondo la legge naturale che vivevano, ma Abele lo fece con la fede che la sua offerta potesse approvarlo davanti a Dio.
Tutti gli uomini sono in uno stato di caduta, sottoposti al peccato ed alla morte.
Ciò perche Dio ha voluto fare misericordia a tutti, garantendo per la fede nel sacrificio eccellente del Cristo, come vissuto profeticamente dallo stesso Abele, un pieno e completo riscatto.
La legge di Dio è molto severa essendo che chi è trasgressore in un solo punto risulta trasgressore in tutta la legge.
Vana dunque la giustizia dell'uomo se fondata nelle opere e nel rispetto della legge.
Solo Gesù il Cristo, agnello preordinato, ha potuto adempiere ogni punto della legge risultando l'unico, il solo e l'eterno mediatore tra Dio e l'uomo, porta aperta di grazia per chiunque crede.
nomeutente
21-10-11, 23:34
e poi i protestanti non hanno una autorità che stabilisce dogmaticamente una sua interpretazione
Ogni cosa è nelle mani di Dio Padre.
Se invece si volesse svuotare la coppa dorata che è in mano alla madre di tutte le religioni per veder cosa vi si sparge, allora tra cerimonialismi d'ogni genere, benedizione alle vacche, incenso alle automobili, acqua sacra da recuperare per l'orto del prete, si finirebbe chissà dove.....
Violafenix
14-11-11, 12:07
Qui non si tratta affatto di giudicare i gay o i peccatori in genere ma di rispettare ciò che è scritto...
Ora si presume che se uno è evangelico o protestante, dovrebbe seguire come linea di pensiero, (ma sopratutto di fede), la bibbia e ciò che vi è scritto.
l'omosessualità e condannata dalle scritture:
“ Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna. E’ abominio”
Levitico 18:22:
È scritto: «Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi...» (1 Corinzi 6,9-11).
Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno.
Giuda 7
ragazzi purtroppo quì c'è poco da interpretare, allora che vogliamo fare nasconderci dietro un dito?
E' vero, Dio ci dice di amare il prossimo, ma ci dice anche di non mischiarsi al peccato:
«Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi. Infatti qual comunanza v’è fra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché noi siamo il tempio del Dio vivente, come disse Dio: “Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo; e io v’accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figli e per figlie, dice il Signore onnipotente”. Poiché dunque abbiamo queste promesse, diletti, purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio» (2 Cor 6,14-7,1).
Se una persona ruba, lo posso perdonare per quel che ha fatto ma non per questo è considerato innocente, perchè ha commesso un peccato...
Quindi il mio pensiero non è non amare il peccatore, ma non amare il peccato!
Ora le chiese che accettando delle persone che a detta della bibbia comettono peccato, senza cercare di aiutare il peccatore a risolvere il suo peccato, accettano il peccato stesso.
Lo sò che è pesante ragazzi, ma seguire il percorso che Dio ci ha segnato come credenti non è mai facile, specie in questa società dove oramai tutto è normalità, ed è disprezzato chi cerca di seguire degli ideali che non appartengno alla maggioranza.
nomeutente
16-11-11, 00:04
@ Violafenix
Non è in discussione infatti, quel che è scritto a chiare lettere di condanna sia nella Legge data all'esercizio dei Leviti, sia in alcuni passi del Nuovo Testamento.
Neanche però, la potenzialità salvifica dell'opera di Grazia e di perdono del Cristo verso chiunque crede.
Ciò detto, a mio parere, seppure il male resta male, bisogna considerarne anche i suoi aspetti di soggettività, e cioè quegli aspetti legati alla consapevolezza che si ha dello stesso in maniera personale ed alla contestualità della sua manifestazione.
Per quanto riguarda la consapevolezza personale, basti considerare che una certa cosa che in un tempo poteva sembrarci uno spontaneo e libero da farsi, in altro tempo potrebbe risultarci non più buona, davanti a Dio.
L'esempio di Sodoma e Gomorra, così come quello delle distruzioni a noi più prossime di Ercolano e Pompei, può essere invece utile a mostrare qualcosa riguardo alla contestualità.
Mentre nella nostra realtà contemporanea, infatti, i maschi che usano tra di loro possono considerarsi al peggio dei depravati, in una realtà dove i bambini stavano sotto i tavoli a fare cose indicibili mentre i grandi gozzovigliavano, sarebbero stati quasi un nulla.
In generale e per completezza è importante, a mio parere, intendere le questioni anche negli aspetti relativi.
Un caro saluto, Vito.
solocristiano
13-12-11, 15:53
Ed egli rispondendo (a tutti noi "oggi" che amiamo Gesù), disse loro (e oggi a noi "cristiani"): non avete voi letto che Colui, che da principio fece ogni cosa, fece gli esseri umani maschio e femmina? E disse: perciò l'uomo lascerà il padre e la madre e si congiungerà con la sua moglie (o almeno farà sesso con l'altra metà!), e i due diverranno una stessa carne... Perciò ciò che Dio ha unito (e benedetto) l'uomo non separi (o inventi altre unioni innaturali!) Matteo 19:4,5). Se poi quelli del mondo vogliono aver la loro via, lasciate che l'abbiano! Ma come cristiano io scelgo - la via, la verità e la vita!
democratico
13-12-11, 21:19
sono favorevole alle unioni civili etero e gay, anche matrimonio civile quello religioso no
nomeutente
15-12-11, 23:36
Ed egli rispondendo (a tutti noi "oggi" che amiamo Gesù), disse loro (e oggi a noi "cristiani"): non avete voi letto che Colui, che da principio fece ogni cosa, fece gli esseri umani maschio e femmina? E disse: perciò l'uomo lascerà il padre e la madre e si congiungerà con la sua moglie (o almeno farà sesso con l'altra metà!), e i due diverranno una stessa carne... Perciò ciò che Dio ha unito (e benedetto) l'uomo non separi (o inventi altre unioni innaturali!) Matteo 19:4,5). Se poi quelli del mondo vogliono aver la loro via, lasciate che l'abbiano! Ma come cristiano io scelgo - la via, la verità e la vita!
Non credo ci siano dubbi riguardo al fatto che soltanto l'unione tra un uomo ed una donna, seme maschio ed uovo femmina, può realizzare la benedizione di Dio in una nuova vita.
Affermare il contrario, magari soltanto per scelta di principio, è cosa da stolti oltre che priva di riscontro reale.
nomeutente
15-12-11, 23:47
sono favorevole alle unioni civili etero e gay, anche matrimonio civile quello religioso no
Si tratta di posizioni, appunto, come tu stesso affermi, di interesse e carattere civile e sociale che poco o nulla hanno a che fare con la Via sulla quale siamo chiamati a camminare per realizzare il Regno di Dio e la Sua giustizia.
Isaia 35:8
E quivi sarà una strada, ed una via, che sarà chiamata: La via santa; gl'immondi non vi passeranno; anzi ella sarà per coloro; i viandanti e gli stolti non andranno più errando. (Diodati)
Isaia 35:8
Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa; nessun impuro la percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno. (CEI/Gerusalemme)
Non credo ci siano dubbi riguardo al fatto che soltanto l'unione tra un uomo ed una donna, seme maschio ed uovo femmina, può realizzare la benedizione di Dio in una nuova vita.
Affermare il contrario, magari soltanto per scelta di principio, è cosa da stolti oltre che priva di riscontro reale.
Le unioni invece nelle quali non è possibile realizzare una nuova vita pensi che Dio le benedirebbe?
nomeutente
17-12-11, 00:10
Le unioni invece nelle quali non è possibile realizzare una nuova vita pensi che Dio le benedirebbe?
La benedizione di Dio, Padre perfetto, si stende in maniera universale sopra ogni carne nel suo far levare il sole sul giusto e sull'ingiusto.
Ciò a cui facevo prima riferimento era però il caso della nascita di un bambino, frutto più manifesto e particolare, seppur non esclusivo, di questa benedizione.
Genesi 1:27-28
Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina. E Iddio li benedisse, e disse loro: fruttate e moltiplicate, ed empiete la terra, e rendetevela soggetta, e signoreggiate sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra ogni bestia che cammina sopra la terra. (Diodati)
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra». (CEI/Gerusalemme)
Intendi?
La benedizione di Dio, Padre perfetto, si stende in maniera universale sopra ogni carne nel suo far levare il sole sul giusto e sull'ingiusto.
Ciò a cui facevo prima riferimento era però il caso della nascita di un bambino, frutto più manifesto e particolare, seppur non esclusivo, di questa benedizione.
Genesi 1:27-28
Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina. E Iddio li benedisse, e disse loro: fruttate e moltiplicate, ed empiete la terra, e rendetevela soggetta, e signoreggiate sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra ogni bestia che cammina sopra la terra. (Diodati)
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra». (CEI/Gerusalemme)
Intendi?
Intendo.
Dunque non è esclusa la benedizione di Dio per quelle unioni in cui è impossibile procreare.
nomeutente
17-12-11, 09:55
Intendo.
Dunque non è esclusa la benedizione di Dio per quelle unioni in cui è impossibile procreare.
Si sta parlando del principio della creazione dell'uomo e di quale via Dio ha stabilito egli debba percorrere per realizzare la Sua benedizione, popolare, governare la terra e realizzare quel "molto buono" che è nella riconciliazione di tutte le cose create in Cristo.
Genesi 1-31
E Iddio vide tutto quello ch'egli avea fatto; ed ecco, era molto buono. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il sesto giorno. (Diodati)
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. (CEI/Gerusalemme)
Si sta parlando del principio della creazione dell'uomo e di quale via Dio ha stabilito egli debba percorrere per realizzare la Sua benedizione, popolare, governare la terra e realizzare quel "molto buono" che è nella riconciliazione di tutte le cose create in Cristo.
Genesi 1-31
E Iddio vide tutto quello ch'egli avea fatto; ed ecco, era molto buono. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il sesto giorno. (Diodati)
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. (CEI/Gerusalemme)
Capisco. Quindi, pendiamo una donna lesbica, che non ha mai avuto nessun tipo di attrazione verso gli uomini, e che si innamora di un'altra donna, amore ricambiato da quest'ultima. Può esserci a tuo avviso la possibilità che l'amore che unisce questa coppia possa essere benedetto da Dio?:gratgrat:
nomeutente
18-12-11, 00:32
Capisco. Quindi, pendiamo una donna lesbica, che non ha mai avuto nessun tipo di attrazione verso gli uomini, e che si innamora di un'altra donna, amore ricambiato da quest'ultima. Può esserci a tuo avviso la possibilità che l'amore che unisce questa coppia possa essere benedetto da Dio?:gratgrat:
A quanto vedo sembri volerti prodigare abbastanza convintamente nella ricerca ed elaborazione di chissà quali logiche pur di dimostrare fertilità dove nei fatti ci si trova di fronte ad unioni manifestamente sterili.
Perchè lo fai?
A quanto vedo sembri volerti prodigare abbastanza convintamente nella ricerca ed elaborazione di chissà quali logiche pur di dimostrare fertilità dove nei fatti ci si trova di fronte ad unioni manifestamente sterili.
Perchè lo fai?
Semplicemente perché sono curioso di sapere quante sono le confessioni religiose o le "sette" che insieme a quella cattolica amano dipingere un Dio che non benedirebbe l'unione di due persone che si amano perché dello stesso sesso.
Non voglio dimostrare quello che tu dici. Stai forse dicendo che le unioni di coppie manifestamente sterili non sono benedette da Dio? :gratgrat:
nomeutente
18-12-11, 19:34
Semplicemente perché sono curioso di sapere quante sono le confessioni religiose o le "sette" che insieme a quella cattolica amano dipingere un Dio che non benedirebbe l'unione di due persone che si amano perché dello stesso sesso.
Non voglio dimostrare quello che tu dici. Stai forse dicendo che le unioni di coppie manifestamente sterili non sono benedette da Dio? :gratgrat:
Ah ecco, solo per semplice curiosità, se non fosse per il fatto che, d'altro canto, sembra t'interessi individuare una sorta di catalogo di "sette", così definite per il motivo che a te più aggrada e che probabilmente ha a che fare con un'accusa di cieca discriminazione verso tali sinnominatisi gays o lesbiche.
Credo tu sappia riconosere i tuoi limiti d'uomo e lo voglio sperare nel mentre magari qualche altro è pronto a benedire nel nome di Dio l'unione d'affetto tra un certo tizio ed una qualche cagna.
Una semplicità maliziosa mi sta bene. :giagia:
Se hai allora seguito con attenzione il mio scrivere di certo avrai notato che parlare di benedizione, a mio parere, non significa parlare di una qualche formula religiosa "tutto ok, fate come vi pare, viva il mondo" variamente e diversamente dispensata.
La benedizione di Dio a cui faccio riferimento non ha a che fare con pronunce ecclesiastiche ed è infatti semplicemente quella presente nella realtà che ci circonda, nella sua massima e più manifesta naturalezza: quella che vede venire alla luce nuova prole nel mentre un uomo ed una donna trovano un'intesa d'amore.
Ha un suo fine ed una sua spiegazione naturale, fortemente raffrontabile con la storia dell'uomo e con i testi biblici, scritti per ispirazione di Dio.
Quanto tu sostieni invece non sembra molto chiaro nè nella sua finalità, nè raffrontabile con la naturalezza più viva e fertile delle cose dell'uomo, nè confermabile con le cose scritte nella Bibbia.
Hai difficoltà a mettere in discussione le tue convinzioni?
In che cosa consisterebbe praticamente questa benedizione di cui parli?
Una semplice dichiarazione dimostrativa al suono "noi siamo gli accoglienti dei gays e delle lesbiche, gli altri sono i rigettanti"?
Ah ecco, solo per semplice curiosità, se non fosse per il fatto che, d'altro canto, sembra t'interessi individuare una sorta di catalogo di "sette", così definite per il motivo che a te più aggrada e che probabilmente ha a che fare con un'accusa di cieca discriminazione verso tali sinnominatisi gays o lesbiche.
Credo tu sappia riconosere i tuoi limiti d'uomo e lo voglio sperare nel mentre magari qualche altro è pronto a benedire nel nome di Dio l'unione d'affetto tra un certo tizio ed una qualche cagna.
Una semplicità maliziosa mi sta bene. :giagia:
Se hai allora seguito con attenzione il mio scrivere di certo avrai notato che parlare di benedizione, a mio parere, non significa parlare di una qualche formula religiosa "tutto ok, fate come vi pare, viva il mondo" variamente e diversamente dispensata.
La benedizione di Dio a cui faccio riferimento non ha a che fare con pronunce ecclesiastiche ed è infatti semplicemente quella presente nella realtà che ci circonda, nella sua massima e più manifesta naturalezza: quella che vede venire alla luce nuova prole nel mentre un uomo ed una donna trovano un'intesa d'amore.
Ha un suo fine ed una sua spiegazione naturale, fortemente raffrontabile con la storia dell'uomo e con i testi biblici, scritti per ispirazione di Dio.
Quanto tu sostieni invece non sembra molto chiaro nè nella sua finalità, nè raffrontabile con la naturalezza più viva e fertile delle cose dell'uomo, nè confermabile con le cose scritte nella Bibbia.
Hai difficoltà a mettere in discussione le tue convinzioni?
In che cosa consisterebbe praticamente questa benedizione di cui parli?
Una semplice dichiarazione dimostrativa al suono "noi siamo gli accoglienti dei gays e delle lesbiche, gli altri sono i rigettanti"?
In verità non mi riferivo solamente a coppie di omosessuali (maschi o femmine) ma anche a coppie etero sterili. Il loro amore, e la loro unione, forse per alcuni può essere paragonata a quello che potrebbe esserci tra un certo tizio ed una certa cagna. E probabilmente secondo il credo di certe persone, tali coppie non potrebbero essere benedette da Dio in quanto non raffrontabili con quanto presente nella Bibbia.
nomeutente
19-12-11, 00:14
In verità non mi riferivo solamente a coppie di omosessuali (maschi o femmine) ma anche a coppie etero sterili. Il loro amore, e la loro unione, forse per alcuni può essere paragonata a quello che potrebbe esserci tra un certo tizio ed una certa cagna. E probabilmente secondo il credo di certe persone, tali coppie non potrebbero essere benedette da Dio in quanto non raffrontabili con quanto presente nella Bibbia.
Non vorrei aver male inteso le tue posizioni, ma la sostanza del tuo discorso sembra venir meno nel momento in cui, alla prova dei fatti, ci si accorge che tale benedizione "variegata" a nulla vale e nulla aggiunge o toglie a ciò che nel principio Dio ha disposto per il bene dell'uomo.
Le battaglie per i diritti civili o le supposizioni di superiorità religiosa poco sembrano valere quando la Via da percorrere è quella della salvezza e benedizione eterna dell'uomo.
Su queste ultime cose si può anche continuare a discutere, ma è consigliabile non cercare, troppo convintamente, di adattare in curva ciò che invece è retta Via.
Un affettuoso saluto!
solocristiano
19-12-11, 15:36
......... E probabilmente secondo il credo di certe persone, tali coppie non potrebbero essere benedette da Dio in quanto non raffrontabili con quanto presente nella Bibbia.
beh, tutto questo argomento (di sviamento sessuale ed altro) l'aveva ben previsto la Bibbia - "lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di uomini, per l'ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella loro coscienza, i quali vieteranno di maritarsi" (1°Tim. 4:1-3).
Non ti preoccupare nomeutente, non è mia intenzione cercare di adattare in curva ciò che "è" retta Via Ai vari adattamenti infatti ci hanno pensato, ci pensano e ci penseranno i numerosi teologi che negli anni hanno esposto e tuttora espongo posizioni diametralmente opposte in merito.
beh, tutto questo argomento (di sviamento sessuale ed altro) l'aveva ben previsto la Bibbia - "lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di uomini, per l'ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella loro coscienza, i quali vieteranno di maritarsi" (1°Tim. 4:1-3).
...peccato che però alcuni evangelici diano un'altra contestualizzazione al brano da te citato:
...ecco un estratto dal Libro “Chiesa Cattolica Romana: verità o menzogna?; La Trinità e il contraddittorio del sangue” di Stefano Ligorio che è possibile leggere sul Sito di Missione Cristiana Evangelica (http://www.missionecristianaevangelica.it/librohtml.htm) -
"Infine in 1 Timoteo 4:1-3 Paolo dice: “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. Essi vieteranno il matrimonio...”.
È chiaro come questa profezia riguardo al divieto del matrimonio ma non solo, si sia realizzata certamente con l’iniqua opera della Chiesa Cattolica. Essa vieta il matrimonio ai preti perché questi devono compiere “un ministero divino”. Leggere 1Timoteo 3:2: “Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie...”
Dunque sembra che le previsioni della Bibbia presenti nella prima lettera a Timoteo non si riferiscano prevalentemente alla questione dello "sviamento sessuale" ma agli obblighi di celibato che la chiesa cattolica avrebbe imposto al proprio clero.
nomeutente
19-12-11, 16:38
Non ti preoccupare nomeutente, non è mia intenzione cercare di adattare in curva ciò che "è" retta Via Ai vari adattamenti infatti ci hanno pensato, ci pensano e ci penseranno i numerosi teologi che negli anni hanno esposto e tuttora espongo posizioni diametralmente opposte in merito.
C'è un passo riguardo al quale mi piacerebbe ascoltare la tua lettura.
Riporto dalla versione Diodati e dalla CEI/Gerusalemme anche se potrebbe essere utile integrare con altre traduzioni.
Genesi 3-16
Poi disse alla donna: Io accrescerò grandemente i dolori del tuo parto e della tua gravidanza; tu partorirai figliuoli con dolori, e i tuoi desiderii dipenderanno dal tuo marito, ed egli signoreggerà sopra te.
Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
In particolare mi riferisco alla frase grassettata.
C'è un passo riguardo al quale mi piacerebbe ascoltare la tua lettura.
Riporto dalla versione Diodati e dalla CEI/Gerusalemme anche se potrebbe essere utile integrare con altre traduzioni.
Genesi 3-16
Poi disse alla donna: Io accrescerò grandemente i dolori del tuo parto e della tua gravidanza; tu partorirai figliuoli con dolori, e i tuoi desiderii dipenderanno dal tuo marito, ed egli signoreggerà sopra te.
Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
In particolare mi riferisco alla frase grassettata.
Hai ragione sull'utilità di paragonare le versioni da te citate con altre più datate:
Possiamo infatti scorgere come vi sia stata una ardita manipolazione dal verso citato dalla Bibbia Vulgata del 1592... Ma non è necessario andare così lontano per confermare la completa assenza della frase: "Verso tuo marito sarà il tuo istinto"'.
Infatti leggiamo:
1592 Bibbia Vulgata
Mulieri quoque dixit: Multiplicabo aerumnas tuas, et conceptus tuos: in dolore paries filios, et sub viri potestate eris, et ipse dominabitur tui.
1778 Bibbia Mons. Martini
E alla donna ancor disse: Io moltiplicherò i tuoi affanni, e le tue gravidanze; con dolore partorirai i figliuoli, e sarai sotto la potestà del marito, ed ei ti dominerà.
1969 Bibbia Ed. Paoline
E alla donna disse: "Io moltiplicherò i tuoi affanni e le tue gravidanze: con dolore partorirai i tuoi figlioli, sarai sotto la potestà del marito, ed egli ti dominerà".
Dunque, in primis, nelle precedenti versioni della Bibbia non si fa menzione o riferimento a qualsiasi tipo di istinto che una donna dovrebbe avere (per volere divino) nei confronti del marito. Al contrario di parla solo di potestate, di potere, che il marito dovrà avere sulla moglie.
Anche nella versione Diodati, si può tranquillamente supporre che i desiderii che dipendono dal marito, possono essere intesi come quelle volontà che la moglie può esprimere solo se aggradano al marito.
Pertanto non vedo come quanto scritto in Genesi 3-16 possa cmq compromettere le posizioni degli evangelici favorevoli alle benedizioni alle unioni omosessuali.
nomeutente
19-12-11, 20:22
Hai ragione sull'utilità di paragonare le versioni da te citate con altre più datate:
Possiamo infatti scorgere come vi sia stata una ardita manipolazione dal verso citato dalla Bibbia Vulgata del 1592... Ma non è necessario andare così lontano per confermare la completa assenza della frase: "Verso tuo marito sarà il tuo istinto"'.
Infatti leggiamo:
Dunque, in primis, nelle precedenti versioni della Bibbia non si fa menzione o riferimento a qualsiasi tipo di istinto che una donna dovrebbe avere (per volere divino) nei confronti del marito. Al contrario di parla solo di potestate, di potere, che il marito dovrà avere sulla moglie.
Anche nella versione Diodati, si può tranquillamente supporre che i desiderii che dipendono dal marito, possono essere intesi come quelle volontà che la moglie può esprimere solo se aggradano al marito.
Pertanto non vedo come quanto scritto in Genesi 3-16 possa cmq compromettere le posizioni degli evangelici favorevoli alle benedizioni alle unioni omosessuali.
Il passo grassettato può essere utile per spiegare come la donna, al fine di poter dar luce ad un nuovo nato, è stata chiamata a vivere il suo rapporto d'amore con l'altra parte, in una posizione ricevente.
Nel rapporto tra l'uomo e la donna infatti, c'è una parte dominante, penetrante, fecondante ed una dominata, penetrata, fecondata.
Quest'ordine tangibile e raffrontabile nella realtà creata delle cose, molto difficilmente può invece essere desunto da un rapporto parificato uomo-uomo, donna-donna.
Il passo grassettato può essere utile per spiegare come la donna, al fine di poter dar luce ad un nuovo nato, è stata chiamata a vivere il suo rapporto d'amore con l'altra parte, in una posizione ricevente.
Nel rapporto tra l'uomo e la donna infatti, c'è una parte dominante, penetrante, fecondante ed una dominata, penetrata, fecondata.
Quest'ordine tangibile e raffrontabile nella realtà creata delle cose, molto difficilmente può invece essere desunto da un rapporto parificato uomo-uomo, donna-donna.
Diciamo che la parte grassettata è stata modificata nel tempo proprio allo scopo di legittimare esclusivamente le coppie in cui è presente la natura procreativa dell'unione. Infatti, come già dimostrato, questa posizione non sembra trovare riscontro nelle versioni della Bibbia piu datate. Posizione che implicherebbe diverse discriminazioni. Infatti non esistono solamente coppie formate da uomo fecondante e donna fecondata. Ed è proprio questo il punto. Come già accennato, tale visione, esclusivista, non potrebbe infatti ammettere benedizioni di unioni tra coppie di ottantennii, tra coppie sterili, etc. etc. Ma mi risulta che tali benedizioni, benché non aventi tutte le caratteristiche da te citate, vengono tranquillamente benedette.:giagia:
nomeutente
19-12-11, 22:30
Diciamo che la parte grassettata è stata modificata nel tempo proprio allo scopo di legittimare esclusivamente le coppie in cui è presente la natura procreativa dell'unione. Infatti, come già dimostrato, questa posizione non sembra trovare riscontro nelle versioni della Bibbia piu datate. Posizione che implicherebbe diverse discriminazioni. Infatti non esistono solamente coppie formate da uomo fecondante e donna fecondata. Ed è proprio questo il punto. Come già accennato, tale visione, esclusivista, non potrebbe infatti ammettere benedizioni di unioni tra coppie di ottantennii, tra coppie sterili, etc. etc. Ma mi risulta che tali benedizioni, benché non aventi tutte le caratteristiche da te citate, vengono tranquillamente benedette.:giagia:
Non so per quali recondite ragioni, ma sembra tu voglia sempre e comunque deviare la discussione su aspetti che si potrebbero definire secondari rispetto a ciò che invece è principale e prioritario per la vita dell'uomo sulla terra.
I passi oggetto della nostra lettura riguardano i giorni della creazione così come scritti nella Genesi, fortemente confrontabili con quanto è e sussiste nella natura dell'uomo, abitante della terra.
Se vuoi ci si può approfondire ancora di più con la riscoperta dei testi ebraici, latini o greci più antichi.
Forse però, è più consigliabile riconsiderare tali cose scritte nella loro semplicità.
E' chiaro, per ciò che mi riguarda, che il passo della donna "dipendente" dall'uomo è strettamente legato a quanto prima detto circa il parto.
Nella benedizione di Dio, nel caso indirizzata alla femmina, c'è senz'altro delineata la più chiara, esclusiva e possibile via alla fecondità.
Stiamo parlando di realtà delle cose o meno?
Non so per quali recondite ragioni, ma sembra tu voglia sempre e comunque deviare la discussione su aspetti che si potrebbero definire secondari rispetto a ciò che invece è principale e prioritario per la vita dell'uomo sulla terra.
I passi oggetto della nostra lettura riguardano i giorni della creazione così come scritti nella Genesi, fortemente confrontabili con quanto è e sussiste nella natura dell'uomo, abitante della terra.
Se vuoi ci si può approfondire ancora di più con la riscoperta dei testi ebraici, latini o greci più antichi.
Forse però, è più consigliabile riconsiderare tali cose scritte nella loro semplicità.
E' chiaro, per ciò che mi riguarda, che il passo della donna "dipendente" dall'uomo è strettamente legato a quanto prima detto circa il parto.
Nella benedizione di Dio, nel caso indirizzata alla femmina, c'è senz'altro delineata la più chiara, esclusiva e possibile via alla fecondità.
Stiamo parlando di realtà delle cose o meno?
Ok. La vita dell'uomo sulla terra è cosa primaria.
Ok. La procreazione è cosa fondamentale.
Ok. Dio benedisce le unioni tra uomo e donna in quanto unioni che come fine hanno la procreazione e quindi il proseguimento della vita dell'uomo sulla terra.
Detto questo, dopo questa primaria e principale ragione per cui Dio benedisce le unioni tra uomo fecondante e donna fecondata, esiste altro che pensi Dio possa benedire? Qualcosa di secondaria importanza, che non avrà certo questa universale e fondamentale ragione d'essere che è la procreazione e la moltiplicazione degli esseri umani, pensi possa essere benedetta da Dio??? L'amore tra due persone, la promessa di amarsi, e di soccorrersi a vicenda, pensi possa essere meritevole di benedizione di Dio? Esiste solo la benedizione che richiama quanto scritto su Genesi 3-16?
A tale proposito, dopo aver risposto (se vorrai) alle mie domande, vorrei proporti di commentare questo estratto di un documento di discussione e di studio della Chiesa evangelica della Renania dal titolo “Sessualità e forme di vita. Matrimonio e benedizione” (1996) (http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mater_studio/doc_benediz_renania.pdf)
Con affetto...
nomeutente
20-12-11, 11:48
Ok. La vita dell'uomo sulla terra è cosa primaria.
Ok. La procreazione è cosa fondamentale.
Ok. Dio benedisce le unioni tra uomo e donna in quanto unioni che come fine hanno la procreazione e quindi il proseguimento della vita dell'uomo sulla terra.
Detto questo, dopo questa primaria e principale ragione per cui Dio benedisce le unioni tra uomo fecondante e donna fecondata, esiste altro che pensi Dio possa benedire? Qualcosa di secondaria importanza, che non avrà certo questa universale e fondamentale ragione d'essere che è la procreazione e la moltiplicazione degli esseri umani, pensi possa essere benedetta da Dio??? L'amore tra due persone, la promessa di amarsi, e di soccorrersi a vicenda, pensi possa essere meritevole di benedizione di Dio? Esiste solo la benedizione che richiama quanto scritto su Genesi 3-16?
A tale proposito, dopo aver risposto (se vorrai) alle mie domande, vorrei proporti di commentare questo estratto di un documento di discussione e di studio della Chiesa evangelica della Renania dal titolo “Sessualità e forme di vita. Matrimonio e benedizione” (1996) (http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mater_studio/doc_benediz_renania.pdf)
Con affetto...
Mi soffermo sui tuoi tre OK che reputo meritevoli di ulteriori approfondimenti.
Tra i passi logici nei quali inquadri la discussione, infatti, credo ci sia ancora qualcosa da aggiungere.
Ne manca forse uno che ritengo fondamentale e che ne rappresenta in un qualche modo anche la sintesi.
benedizione=fertilità
Nel benedire la terra Dio la rende fertile.
Al contrario, nel maledirla la rende infruttifera e sterile.
In quanto a noi credo sia bene perseguire la vita e la via della benedizione di Dio.
Questa è un Suo atto di grazia, finalizzato a rendere testimonianza all'uomo del Suo amore, a renderlo partecipe della Sua stessa potenza creatrice.
In essa è rappresentata la Sua volontà di fare del bene, promuovere il bene dell'uomo, offrire opportunità a lui ed alla sua discendenza in terra di essere riconciliato per sempre nel principio delle cose create nei cieli.
Mi soffermo sui tuoi tre OK che reputo meritevoli di ulteriori approfondimenti.
Tra i passi logici nei quali inquadri la discussione, infatti, credo ci sia ancora qualcosa da aggiungere.
Ne manca forse uno che ritengo fondamentale e che ne rappresenta in un qualche modo anche la sintesi.
benedizione=fertilità
Nel benedire la terra Dio la rende fertile.
Al contrario, nel maledirla la rende infruttifera e sterile.
In quanto a noi credo sia bene perseguire la vita e la via della benedizione di Dio.
Questa è un Suo atto di grazia, finalizzato a rendere testimonianza all'uomo del Suo amore, a renderlo partecipe della Sua stessa potenza creatrice.
In essa è rappresentata la Sua volontà di fare del bene, promuovere il bene dell'uomo, offrire opportunità a lui ed alla sua discendenza in terra di essere riconciliato per sempre nel principio delle cose create nei cieli.
La benedizione (berakhah) in tutta la Bibbia, in particolare nell’Antico Testamento, si configura come la promessa di una vicinanza amorevole e solidale di Dio pronunciata in una situazione specifica della vita delle persone.
E’ una parola di grazia, alla quale si congiunge da una parte l’impegno della comunità benedicente a pregare per sostenere la/le persone benedette nel loro specifico progetto di vita, dall’altra la confessione di fede delle persone che, chiedendo la benedizione, manifestano il bisogno dell’aiuto di Dio nella loro esistenza e la fiducia nel Signore.
Nelle Chiese protestanti storiche le benedizioni sono pronunciate non solo in occasione dei matrimoni, ma anche di battesimi e presentazioni dei bambini, confermazioni, anniversari, consacrazioni pastorali, diaconali e dei ministeri locali, nella fiducia della disposizione benevolente di Dio di fronte a tutte queste situazioni.
http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mater_studio/doc_benediz_varco.pdf
nomeutente
20-12-11, 15:04
La benedizione (berakhah) in tutta la Bibbia, in particolare nell’Antico Testamento, si configura come la promessa di una vicinanza amorevole e solidale di Dio pronunciata in una situazione specifica della vita delle persone.
E’ una parola di grazia, alla quale si congiunge da una parte l’impegno della comunità benedicente a pregare per sostenere la/le persone benedette nel loro specifico progetto di vita, dall’altra la confessione di fede delle persone che, chiedendo la benedizione, manifestano il bisogno dell’aiuto di Dio nella loro esistenza e la fiducia nel Signore.
Nelle Chiese protestanti storiche le benedizioni sono pronunciate non solo in occasione dei matrimoni, ma anche di battesimi e presentazioni dei bambini, confermazioni, anniversari, consacrazioni pastorali, diaconali e dei ministeri locali, nella fiducia della disposizione benevolente di Dio di fronte a tutte queste situazioni.
http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mater_studio/doc_benediz_varco.pdf
La benedizione di Dio riguardo alla quale mi preme continuare a discorrere è una benedizione "a prescindere", disinteressata ed indipendente da quali possano essere le scelte dell'uomo, da quelle che possano mai essere le attività benedicenti operate tra noi uomini, ma bensì scritta nelle stesse leggi della creazione.
Aggiungo altro riguardo alla narrativa della creazione dell'uomo e della donna.
C'è un altro passo, infatti, che difficilmente può essere applicato al caso di coppie parisessuali.
Riguarda proprio l'unione matrimoniale e carnale che si consuma tra un maschio ed una femmina.
Genesi 2:24
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e si atterrà alla sua moglie, ed essi diverranno una stessa carne.
Come ben si può leggere, nulla c'entra l'unione matrimoniale e carnale tra un uomo ed una donna, un marito ed una moglie, con quanto invece potrebbe realizzarsi, anche carnalmente, tra due soli potenziali mariti o mogli che siano.
Andando al dunque, riprendendo un tuo passaggio dove parli di benedizione come di una dichiarazione da parte di una comunità di credenti di "disposizione benevolente di Dio di fronte a tutte queste situazioni", ci sarebbe da spiegare anche perchè, le coppie uomo-uomo o donna-donna andrebbero benedette mentre le accoppiate plurime, tipo tre uomini o due uomini e tre donne, invece no.
Il discorso come vedi si andrebbe complicando e pervertendo portandoci lontano dal vero amore di Dio.
La benedizione di Dio riguardo alla quale mi preme continuare a discorrere è una benedizione "a prescindere", disinteressata ed indipendente da quali possano essere le scelte dell'uomo, da quelle che possano mai essere le attività benedicenti operate tra noi uomini, ma bensì scritta nelle stesse leggi della creazione.
Aggiungo altro riguardo alla narrativa della creazione dell'uomo e della donna.
C'è un altro passo, infatti, che difficilmente può essere applicato al caso di coppie parisessuali.
Riguarda proprio l'unione matrimoniale e carnale che si consuma tra un maschio ed una femmina.
Genesi 2:24
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e si atterrà alla sua moglie, ed essi diverranno una stessa carne.
Come ben si può leggere, nulla c'entra l'unione matrimoniale e carnale tra un uomo ed una donna, un marito ed una moglie, con quanto invece potrebbe realizzarsi, anche carnalmente, tra due soli potenziali mariti o mogli che siano.
Andando al dunque, riprendendo un tuo passaggio dove parli di benedizione come di una dichiarazione da parte di una comunità di credenti di "disposizione benevolente di Dio di fronte a tutte queste situazioni", ci sarebbe da spiegare anche perchè, le coppie uomo-uomo o donna-donna andrebbero benedette mentre le accoppiate plurime, tipo tre uomini o due uomini e tre donne, invece no.
Il discorso come vedi si andrebbe complicando e pervertendo portandoci lontano dal vero amore di Dio.
Sinceramente non capisco questo modo di affrontare la discussione, sopratutto dopo che mi hai quasi "crocifisso" nel momento in cui ho inserito in questo thread la questione delle coppie non-fertili, come le ultraottantenni, o quelle sterili che vengono tranquillamente benedette. Se trovi azzardato, complicato e perverso l'atto di benedire l'unione tra due persone dello stesso sesso che si amano, allo stesso modo dovresti trovare perversa la benedizione di coppie non possono dar vita ad una unione fertile, feconda come i due esempi che ho accennato poco prima.
nomeutente
20-12-11, 16:12
Sinceramente non capisco questo modo di affrontare la discussione, sopratutto dopo che mi hai quasi "crocifisso" nel momento in cui ho inserito in questo thread la questione delle coppie non-fertili, come le ultraottantenni, o quelle sterili che vengono tranquillamente benedette. Se trovi azzardato, complicato e perverso l'atto di benedire l'unione tra due persone dello stesso sesso che si amano, allo stesso modo dovresti trovare perversa la benedizione di coppie non possono dar vita ad una unione fertile, feconda come i due esempi che ho accennato poco prima.
Non aver male al cuore.
I vari casi di coppie uomo-donna non possono, a mio parere, essere tirati in ballo mentre che la questione centrale è un'altra, ossia quella delle coppie sterili per loro stessa natura, uomo-uomo o donna-donna.
Penso sia chiaro che, nel mentre si decide di accogliere con buona disposizione chiesastica talune coppie, si sta perpetuando un qualcosa che non ha a che fare con la benedizione che Dio ha disposto, nel principio, per il bene dell'uomo che, nella sua chiara manifestazione di genere può essere un maschio o una femmina.
Neanche credo si possa parlare di matrimonio, unione carnale tra un uomo ed una donna.
Insomma, credo si tratti di una sorta di "diversa" benedizione la cui utilità, al cospetto di Dio, risulta fortemente discutibile nonchè poco chiara nel suo fine.
Spero il tuo limite non sia rappresentato dall'impossibilità di riconoscere che Dio è potente, nel Suo amore, a cambiare il cuore e la mente anche di chi potrebbe considerarsi, in base alla morale comune, tra i più perversi, rendendolo finanche esempio di virtù.
solocristiano
20-12-11, 17:04
il fatto stesso che i due sessi vengono distinti (nella Bibbia) e pianificati con ciascuno diverso piano in natura, indica il dovere che il maschile ha verso il femminile e viceversa. Tutto questo è di normalità verificabile in natura, a parte qualche eccezione (anormale). Difatti, per causa del peccato tutto il creato geme, dice la Bibbia.
E questo si può ben capire il fatto che Dio comanda al maschile di congiungersi al femminile, affinché a loro volta facessero altri "maschi e femmine", e in quell'unione (amorevole e benedetta!) sessuale diventino "una sola carne". E questo lo si può constatare quando la donna riceve dal suo uomo il seme che poi diventa "carne" in lei. Perciò, in un certo senso sono "uno", nel nuovo nascente; giacchè porta in grembo una parte del suo marito.
Di certo questo diventare una "sola carne" non può avvenire tra due persone dello stesso sesso; almeno cristianamente parlando, giacche l'unione matrimoniale (maschio e femmina) è un immagine della nostra personale relazione con Dio in Gesù Cristo, che chiama la Chiesa - la sua Sposa!
"sappiate che il vostro peccato vi ritroverà".
Regina di Coppe
21-12-11, 12:27
Aprire le porte della propria casa o del proprio tempio ai gay, può significare di tutto tranne che garantirne la benedizione e salvezza eterna in Dio Padre.
Questo vale anche per le coppie etero.
Ci sono maschi che praticano la sodomia e il sesso orale con le donne, e si schifano di chi fa lo stesso con i maschi.
Ora, chi è che è più contronatura secondo la chiesa cattolica?
Non si tratta di condanna dell'orientamento sessuale in sé, ma di pratiche erotiche vissute da entrambi.
Sarei curiosa di sapere come i protestanti hanno interpretato le scritture, perché benedire l'unione tra persone dello stesso sesso significa dire che è cosa buona e giusta.
Come mai gli stessi libri portano a conclusioni tanto divergenti?
La presunta parola divina parla con lingua doppia?
Per come la penso io, la bibbia è stata scritta da esseri umani, rispecchia pertanto il punto di vista umano di chi ha scritto; ci sono tante perle di saggezza, ma è anche piena di pregiudizi e fatti orrendi (non legati alla sfera sessuale) considerati come cosa buona e giusta, soltanto perché compiuti da alcuni presunti "unti del signore" (soprattutto nel cosiddetto "vecchio testamento").
propongo un link che raccoglie le decisioni della chiesa valdese italiana sulle coppie omosessuali
Chiesa Evangelica Valdese - Unione delle chiese Metodiste e Valdesi (http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mat_discrim.php)
i valdesi furono i primi a benedire le coppie gay
il fatto stesso che i due sessi vengono distinti (nella Bibbia) e pianificati con ciascuno diverso piano in natura, indica il dovere che il maschile ha verso il femminile e viceversa. Tutto questo è di normalità verificabile in natura, a parte qualche eccezione (anormale). Difatti, per causa del peccato tutto il creato geme, dice la Bibbia.
Per curiosità, le "eccezioni" a tuo avviso possono ricevere benedizione? Forse che le eccezioni non meritano la bendezione di Dio?
E questo si può ben capire il fatto che Dio comanda al maschile di congiungersi al femminile, affinché a loro volta facessero altri "maschi e femmine", e in quell'unione (amorevole e benedetta!) sessuale diventino "una sola carne". E questo lo si può constatare quando la donna riceve dal suo uomo il seme che poi diventa "carne" in lei. Perciò, in un certo senso sono "uno", nel nuovo nascente; giacchè porta in grembo una parte del suo marito.
Di certo questo diventare una "sola carne" non può avvenire tra due persone dello stesso sesso; almeno cristianamente parlando, giacche l'unione matrimoniale (maschio e femmina) è un immagine della nostra personale relazione con Dio in Gesù Cristo, che chiama la Chiesa - la sua Sposa!
"sappiate che il vostro peccato vi ritroverà".
Il diventare una sola carne non può avvenire anche tra coppie etero sterili... come pensi di metaforizzarle alla luce della coppia Cristo-Chiesa?
Non aver male al cuore.
I vari casi di coppie uomo-donna non possono, a mio parere, essere tirati in ballo mentre che la questione centrale è un'altra, ossia quella delle coppie sterili per loro stessa natura, uomo-uomo o donna-donna.
Penso sia chiaro che, nel mentre si decide di accogliere con buona disposizione chiesastica talune coppie, si sta perpetuando un qualcosa che non ha a che fare con la benedizione che Dio ha disposto, nel principio, per il bene dell'uomo che, nella sua chiara manifestazione di genere può essere un maschio o una femmina.
Neanche credo si possa parlare di matrimonio, unione carnale tra un uomo ed una donna.
Insomma, credo si tratti di una sorta di "diversa" benedizione la cui utilità, al cospetto di Dio, risulta fortemente discutibile nonchè poco chiara nel suo fine.
Spero il tuo limite non sia rappresentato dall'impossibilità di riconoscere che Dio è potente, nel Suo amore, a cambiare il cuore e la mente anche di chi potrebbe considerarsi, in base alla morale comune, tra i più perversi, rendendolo finanche esempio di virtù.
Sicuramente è una benedizione diversa, e questo lo ribadiscono i cristiani evangelici della chiesa della Renania, e non solo loro. Che tu possa trovare discutibile l'utilità al cospetto di Dio di tale benedizione è legittimo, e lo rispetto, ma non mi trova assolutamente d'accordo. Per finire posso dirti che: un Dio è potente sin tanto che attraverso il Suo Amore, riuscirà a cambiare il cuore e la mente di chi attraverso la morale comune è capace di etichettare come "perversi" coloro che hanno un orientamento naturalmente diverso.
nomeutente
21-12-11, 23:58
Questo vale anche per le coppie etero.
Ci sono maschi che praticano la sodomia e il sesso orale con le donne, e si schifano di chi fa lo stesso con i maschi.
Ora, chi è che è più contronatura secondo la chiesa cattolica?
Non si tratta di condanna dell'orientamento sessuale in sé, ma di pratiche erotiche vissute da entrambi.
Sarei curiosa di sapere come i protestanti hanno interpretato le scritture, perché benedire l'unione tra persone dello stesso sesso significa dire che è cosa buona e giusta.
Come mai gli stessi libri portano a conclusioni tanto divergenti?
La presunta parola divina parla con lingua doppia?
Per come la penso io, la bibbia è stata scritta da esseri umani, rispecchia pertanto il punto di vista umano di chi ha scritto; ci sono tante perle di saggezza, ma è anche piena di pregiudizi e fatti orrendi (non legati alla sfera sessuale) considerati come cosa buona e giusta, soltanto perché compiuti da alcuni presunti "unti del signore" (soprattutto nel cosiddetto "vecchio testamento").
Per fare un minimo di ordine nelle tue domande direi che sul come la pensano i cattolici su certe pratiche credo bisogna chiederlo direttamente a loro.
Il loro attuale massimo vertice di rappresentanza ecclesiastica si ritiene, infatti, un "esperto" finanche di uso di preservativi.
Tornando a noi, la parte del tuo post che ho grassettato è quella che mi trova d'accordo.
Spero però tu abbia ben inteso il senso del mio scritto "Aprire le porte della propria casa o del proprio tempio ai gay, può significare di tutto tranne che garantirne la benedizione e salvezza eterna in Dio Padre."
Se vuoi possiamo discuterne meglio.
Basti sottolineare che la benedizione e salvezza eterna di un'anima è in ultima parola nelle mani di Chi può realmente donare benedizione e salvezza eterna.
Grazie a Dio non è compito rilegato alla responsabilità o al saper fare di uomini.
nomeutente
22-12-11, 00:15
Sicuramente è una benedizione diversa, e questo lo ribadiscono i cristiani evangelici della chiesa della Renania, e non solo loro. Che tu possa trovare discutibile l'utilità al cospetto di Dio di tale benedizione è legittimo, e lo rispetto, ma non mi trova assolutamente d'accordo. Per finire posso dirti che: un Dio è potente sin tanto che attraverso il Suo Amore, riuscirà a cambiare il cuore e la mente di chi attraverso la morale comune è capace di etichettare come "perversi" coloro che hanno un orientamento naturalmente diverso.
Non è facile stabilire quando si possa parlare di "orientamento naturalmente diverso" specie quando i segni "biologici" sono palesi.
In ciò credo tu possa concordare con me.
Riguardo allo stabilire se un comportamento possa o meno considerarsi "perverso" è necessario un comportamento "santo" che faccia da termine di paragone.
Ognuno si giudichi da sè.
Posso testimoniare che quando ci si trova, per la fede, nella presenza di Dio, dell'Iddio Santo, è difficile ritenersi da sè santi e giusti, e non riconoscere invece le proprie perversioni ed il proprio bisogno di santificazione.
E' questo il segno dal basso che permette a Dio di operare nei cuori e nella mente.
Buonanotte e grazie per la tua disponibilità e perspicacia mostrata.
Innanzi tutto, buona giornata! :)
Non è facile stabilire quando si possa parlare di "orientamento naturalmente diverso" specie quando i segni "biologici" sono palesi.
È evidente che ciò che può sembrare palese in termini di sessualità e biologia, in realtà appare così perché non sono state approndite a sufficienza tutte le variabili che contribuiscono a determinare un orientamento sessuale differente da quello che rientra nella norma. I segni biologici esteriori non sempre aiutano a determinare l'orientamento sessuale di una persona.
In ciò credo tu possa concordare con me.
Non proprio. Anche perché non sono il tipo che si fa troppo condizionare "dall'abito" per determinare se uno è effettivamente un monaco o meno.:chefico:
Riguardo allo stabilire se un comportamento possa o meno considerarsi "perverso" è necessario un comportamento "santo" che faccia da termine di paragone.
Il "comportamento santo" che mi è stato insegnato a catechismo è quello riferito a Gesù Cristo, e imitato in primis dai santi e dagli appartenenti al clero... tra le "norme" di comportamento c'è però la castità, che dovrebbe ricordare più un comportamento asessuale piuttosto che un comportamento eterosessuale. Pertanto se per comportamento perverso si intende l'opposto di un comportamento santo, e per perverso si intende omosessuale, si dovrebbe concludere che il comportamento santo dovrebbe essere quello eterosessuale, cosa che contraddice il precedente ragionamento in cui si sottolinea come sia la castità a contribuire alla santità di una persona.
Il "comportamento santo" che mi è stato insegnato a catechismo è quello riferito a Gesù Cristo, e imitato in primis dai santi e dagli appartenenti al clero... tra le "norme" di comportamento c'è però la castità, che dovrebbe ricordare più un comportamento asessuale piuttosto che un comportamento eterosessuale. Pertanto se per comportamento perverso si intende l'opposto di un comportamento santo, e per perverso si intende omosessuale, si dovrebbe concludere che il comportamento santo dovrebbe essere quello eterosessuale, cosa che contraddice il precedente ragionamento in cui si sottolinea come sia la castità a contribuire alla santità di una persona.
"La castità proviene dal verbo castigare, che indica freno alle concupiscenze (dice S. Tomaso, 22, q. 151, art. 1), è una virtù morale che modera i diletti venerei a seconda dei dettami della ragione.
Essa è una virtù speciale, imperocchè ha un oggetto distinto: le è annessa la pudicizia, che deriva dal pudore la quale per un verecondo rispetto della dignità umana rifugge talora anco da cose che potrebbero essere lecite."
"La castità proviene dal verbo castigare, che indica freno alle concupiscenze (dice S. Tomaso, 22, q. 151, art. 1), è una virtù morale che modera i diletti venerei a seconda dei dettami della ragione.
Essa è una virtù speciale, imperocchè ha un oggetto distinto: le è annessa la pudicizia, che deriva dal pudore la quale per un verecondo rispetto della dignità umana rifugge talora anco da cose che potrebbero essere lecite."
Grazie per la lezioncina... :D
Dunque abbiamo detto che per reputare un comportamento come "perverso" è necessario paragonarlo con un comportamento "santo"... Il comportamento santo a sua volta è contraddistinto dalla castità che come ci ricorda Cuordileone è una virtù morale atta ha moderare le passioni carnali che inducono al mero piacere. Dunque possiamo concludere che non sono gli omosessuali per loro natura ad esse perversi, ma tutti gli esseri che hanno diletti venerei che non riescono a trattenere.:chefico:
Anche una coppia eterosessuale che fa sesso per puro piacere in realtà avrebbe un comportamento perverso.
nomeutente
22-12-11, 22:22
Innanzi tutto, buona giornata! :)
È evidente che ciò che può sembrare palese in termini di sessualità e biologia, in realtà appare così perché non sono state approndite a sufficienza tutte le variabili che contribuiscono a determinare un orientamento sessuale differente da quello che rientra nella norma. I segni biologici esteriori non sempre aiutano a determinare l'orientamento sessuale di una persona.
Continuiamo pure a discutere ma, spero, senza dimenticare che la materia trattata ha poco a che vedere con quell'azione prolifera e benedetta che è nel più generale e diffuso soffio della vita.
Nell'indossare l'abito del grande polemista e ragionatore a piè pari, forse corri il rischio di giungere a mortificare la stessa essenza della polemica e della ragione a te tanto cara.
Se la tua intenzione è quella di pervenire, infatti, a distorcere finanche le conclusioni "canoniche e morfologiche" della scienza, pur di avvalorare talune tesi a "gamba all'aria", ecco che il dibattito potrebbe farsi un pò troppo grigio.
Un accordo a lume di ragione bisogna pur trovarlo, prima di addentrarsi nei meandri di quella tale materia grigia, sempre più ignota man mano che si tenta di stenderla nella sua composizione ed interconnessione cellulare.
Per dirla in maniera freddamente razionale ed alquanto popolare, in base alla biologia, maschio può ritenersi chi ha il pisello e gli organi adatti per produrre seme al di là dell'uso o meno che si faccia dei tali attrezzi.
O no?
Il "comportamento santo" che mi è stato insegnato a catechismo è quello riferito a Gesù Cristo, e imitato in primis dai santi e dagli appartenenti al clero... tra le "norme" di comportamento c'è però la castità, che dovrebbe ricordare più un comportamento asessuale piuttosto che un comportamento eterosessuale. Pertanto se per comportamento perverso si intende l'opposto di un comportamento santo, e per perverso si intende omosessuale, si dovrebbe concludere che il comportamento santo dovrebbe essere quello eterosessuale, cosa che contraddice il precedente ragionamento in cui si sottolinea come sia la castità a contribuire alla santità di una persona.
Il rievocare l'equivalenza catechistica "castità=santità" non credo sia particolarmente adatto al ns. scopo discorrente.
:sofico:
Continuiamo pure a discutere ma, spero, senza dimenticare che la materia trattata ha poco a che vedere con quell'azione prolifera e benedetta che è nel più generale e diffuso soffio della vita.
....e come già detto, trattasi di azione impossibilitata sia alle coppie omosessuali che a quelle sterili, dunque se è l'azione prolifera ad essere benedetta, quella tra persone sterili non potrà mai esserlo al pari di quanto avviene tra coppie omo.
Nell'indossare l'abito del grande polemista e ragionatore a piè pari, forse corri il rischio di giungere a mortificare la stessa essenza della polemica e della ragione a te tanto cara.
...o forse no.
Se la tua intenzione è quella di pervenire, infatti, a distorcere finanche le conclusioni "canoniche e morfologiche" della scienza, pur di avvalorare talune tesi a "gamba all'aria", ecco che il dibattito potrebbe farsi un pò troppo grigio.
Non sono certo io che distorco ciò che la scienza non dice categoricamente.
Un accordo a lume di ragione bisogna pur trovarlo, prima di addentrarsi nei meandri di quella tale materia grigia, sempre più ignota man mano che si tenta di stenderla nella sua composizione ed interconnessione cellulare.
Per dirla in maniera freddamente razionale ed alquanto popolare, in base alla biologia, maschio può ritenersi chi ha il pisello e gli organi adatti per produrre seme al di là dell'uso o meno che si faccia dei tali attrezzi.
O no?
No, maschio è anche colui che pur possedendo un pisello può non produrrre seme.
Il rievocare l'equivalenza catechistica "castità=santità" non credo sia particolarmente adatto al ns. scopo discorrente.
:sofico:
Spiegami dunque cosa intendi per "comportamento santo".
nomeutente
23-12-11, 08:40
....e come già detto, trattasi di azione impossibilitata sia alle coppie omosessuali che a quelle sterili, dunque se è l'azione prolifera ad essere benedetta, quella tra persone sterili non potrà mai esserlo al pari di quanto avviene tra coppie omo.
...o forse no.
Non sono certo io che distorco ciò che la scienza non dice categoricamente.
No, maschio è anche colui che pur possedendo un pisello può non produrrre seme.
Spiegami dunque cosa intendi per "comportamento santo".
Buongiorno.
A quanto pare stai sostenendo che non può definirsi maschio "biologico e morfologico" chi possiede "palle e pisello" e ciò al di là della funzionalità o meno, dell'utilizzo allo scopo o meno di tali parti intime.
Mi trovo in difficoltà per il semplice fatto che, per proseguire nel discorso, è la stessa realtà tangibile e visibile che si dovrebbe leggere in maniera diversa da come sono "abituato" a fare.
Ti tocca farmi allora da maestro.
Riguardo al ciò che possa ritenersi santo ne parliamo magari più tardi che ora sono di breve passaggio.
Saluto.
Buongiorno.
A quanto pare stai sostenendo che non può definirsi maschio "biologico e morfologico" chi possiede "palle e pisello" e ciò al di là della funzionalità o meno, dell'utilizzo allo scopo o meno di tali parti intime.
Mi trovo in difficoltà per il semplice fatto che, per proseguire nel discorso, è la stessa realtà tangibile e visibile che si dovrebbe leggere in maniera diversa da come sono "abituato" a fare.
Ti tocca farmi allora da maestro.
Riguardo al ciò che possa ritenersi santo ne parliamo magari più tardi che ora sono di breve passaggio.
Saluto.
Vedo che non ci siamo capiti.
Io sto dicendo che è errata la tua definizione di "maschio" poiché se fosse vera, la persona che possiede pene e testicoli che non producono seme non potrebbe definirsi maschio. Ricordo infatti le tue parole: "...in base alla biologia, maschio può ritenersi chi ha il pisello e gli organi adatti per produrre seme al di là dell'uso o meno che si faccia dei tali attrezzi." Pertanto la qualità o caratteristica che differenzia il maschio dalla femmina non sembra più essere la facoltà di inseminare attraverso l'apparato genitale, ma bensì quella di avere un pene anziché una vagina. Questo ragionamento è utile per poter evidenziare come secondo la logica precedentemente esposta,, le sole unioni che dovrebbero ricevere benedizione (in quanto aperte alla procreazione) dovrebbero essere esclusivamente quelle delle coppie che possono procreare in maniera naturale. Infatti, se tu sostieni che la natura ha deciso che una persona deve rimanere maschio (eterosessuale) piuttosto che femmina (o omosessuale) basandoti esclusivamente sulle caratteristiche morfologiche della persona, allo stesso modo si può concludere che se la natura ha deciso che una persona deve essere sterile, dunque incapace di procreare, quest'ultima qualora si accoppiasse con una persona del sesso opposto non potrebbe mai ottenere la benedizione dell'unione, in quanto non è naturalmente destinata alla procreazione.
nomeutente
23-12-11, 19:34
Vedo che non ci siamo capiti.
Io sto dicendo che è errata la tua definizione di "maschio" poiché se fosse vera, la persona che possiede pene e testicoli che non producono seme non potrebbe definirsi maschio. Ricordo infatti le tue parole: "...in base alla biologia, maschio può ritenersi chi ha il pisello e gli organi adatti per produrre seme al di là dell'uso o meno che si faccia dei tali attrezzi." Pertanto la qualità o caratteristica che differenzia il maschio dalla femmina non sembra più essere la facoltà di inseminare attraverso l'apparato genitale, ma bensì quella di avere un pene anziché una vagina. Questo ragionamento è utile per poter evidenziare come secondo la logica precedentemente esposta,, le sole unioni che dovrebbero ricevere benedizione (in quanto aperte alla procreazione) dovrebbero essere esclusivamente quelle delle coppie che possono procreare in maniera naturale. Infatti, se tu sostieni che la natura ha deciso che una persona deve rimanere maschio (eterosessuale) piuttosto che femmina (o omosessuale) basandoti esclusivamente sulle caratteristiche morfologiche della persona, allo stesso modo si può concludere che se la natura ha deciso che una persona deve essere sterile, dunque incapace di procreare, quest'ultima qualora si accoppiasse con una persona del sesso opposto non potrebbe mai ottenere la benedizione dell'unione, in quanto non è naturalmente destinata alla procreazione.
La mia posizione di discussione "al contrario" ha lo scopo di arrivare, quanto meno, ad una definizione condivisa del "maschio biologico", accezione nell'ambito della quale, volendo o nolendo, rientra anche un gay dichiarato.
A tuo modo di ragionare però, seppure una persona è dotata dei relativi apparati, ciò non basta per definirla in termini di genere sessuale.
E' come affermare che se un tizio, un tal mattino, si sveglia dichiarando di non essere o non sentirsi un maschio, pur avendo caratteristiche morfologiche utili a disincantarlo, ciò si dovrebbe quasi cosiderare come oro colato, una sorta di felice riscoperta che, senza particolari dubbi, andrebbe finanche benedetta, approvata.
La mia posizione di discussione "al contrario" ha lo scopo di arrivare, quanto meno, ad una definizione condivisa del "maschio biologico", accezione nell'ambito della quale, volendo o nolendo, rientra anche un gay dichiarato.
A tuo modo di ragionare però, seppure una persona è dotata dei relativi apparati, ciò non basta per definirla in termini di genere sessuale.
E' come affermare che se un tizio, un tal mattino, si sveglia dichiarando di non essere o non sentirsi un maschio, pur avendo caratteristiche morfologiche utili a disincantarlo, ciò si dovrebbe quasi cosiderare come oro colato, una sorta di felice riscoperta che, senza particolari dubbi, andrebbe finanche benedetta, approvata.
Ma è proprio a causa del tuo modo di definire il "maschio" in base a determinate caratteristiche, che di fatto non potrebbe farci giungere ad una definizione condivisa di "maschio biologico". Un maschio biologico è anche colui che possiede "organi non adatti a produrre seme."
La Chiesa Evangelica Luterana in Italia e la Benedizione di persone etero o omosessuali in varie forme di comunione di vita
Documento della Chiesa Evangelica Luterana in Italia approvato dal Sinodo della Chiesa Evangelica Luterana in Italia il 14 maggio 2011 con delibera 2011/7
La Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI) prende una posizione sulla benedizione di persone etero- e omosessuali in comunione di vita.
Ascoltando la Parola di Dio e osservando i cambiamenti sociali assolve il suo compito di accompagnare i cristiani nel loro percorso di vita.
1. Nel campo del matrimonio, della famiglia e della sessualità osserviamo una molteplicità di comunioni di vita scelte in maniera responsabile e con autodeterminazione dalle persone.
2. Le comunioni di vita vissute in maniera responsabile si basano sulla volontarietà, la continuità, la fiducia e l’assenza di violenza.
3. L’omosessualità fa parte delle espressioni della sessualità in generale; gli omosessuali non inventano il loro orientamento, lo trovano.
4. Da questo derivano rivendicazioni di equivalenza fino all’equiparazione delle comunioni di vita omosessuali che soddisfano le caratteristiche summenzionate di un’unione vissuta in maniera responsabile.
5. La benedizione divina fa percepire in maniera intensa l’amorevole andare incontro di Dio verso tutti.
1.Introduzione: Definizione della posizione
Molte Chiese si trovano oggi a riflettere su come vengono percepiti gli sviluppi e le necessità sociali nel matrimonio, nella famiglia e nella sessualità che devono essere considerati nuovamente e diversamente nella realtà ecclesiastica.
Il Sinodo della CELI con la sua delibera 2010/24 ha avviato un processo di riflessione che ha l’obiettivo di elaborare un documento programmatico della Chiesa sul tema della benedizione di varie forme di comunioni di vita. Queste “comunioni di vita” riguardano persone che vivono in un’unione vincolante etero- o omosessuale.
I fondamenti giuridici ed ecclesiastici delle unioni etero- e omosessuali hanno raggiunto un livello di osservanza e di discussione estremamente diverso nei differenti paesi.
Come membro della Federazione Luterana Mondiale (FLM) la CELI si vede inserita nel processo delle Chiese luterane che è iniziato nel 2007 con il documento di Lund “Matrimonio, famiglia e sessualità” e che si concluderà nel 2012.
Il seguente documento di posizione è il risultato della riflessione avvenuta nel seno della CELI.
2.Sessualità vissuta
Le caratteristiche di una relazione vissuta in maniera responsabile si basano sulla volontarietà, la continuità, la fiducia e l’assenza di violenza.
Resta compito di ogni persona viverla in maniera responsabile indifferentemente dall’orientamento sessuale. Giovano comunque le considerazioni che seguono.
2.1. L’omosessualità nella scienza umana
La ricerca sociologica e psicologica, così come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno preso nettamente le distanze dal considerare l’omosessualità come una forma malata di sessualità.
Nell’affrontare scientificamente la questione se l’omosessualità sia una forma malata di sessualità, per lungo tempo si è creduto di poter trovare una causa dell’omosessualità in circostanze e particolarità biografiche degli interessati.
Così ad esempio in un disturbo nella ricerca della propria identità sessuale durante la crescita, o in contatti con l’omosessualità prima di aver raggiunto un’identità sessuale definita.
Da questo è derivato l’approccio che l’omosessualità potesse essere influenzata e trattata attraverso un’assistenza spirituale e una terapia adeguata e potesse così essere “curata”.
Non si è potuta provare scientificamente questa teoria, dato che un’identità sessuale si forma e si consolida in maniera molto più complessa.
Anche la causa genetica, quindi una determinazione biologica, ha svolto un ruolo nel dibattito sull’origine dell’omosessualità. L’entusiasmo per le conoscenze acquisite nella ricerca genetica ha indotto a supporre dei motivi definiti geneticamente come causa dell’omosessualità.
Questa ipotesi non è stata mai dimostrata scientificamente. Attualmente motivazioni monocausali come un “gene responsabile” vengono considerate scientificamente superate per una situazione così complessa.
Anche presunti disturbi dell’equilibrio ormonale negli omosessuali sono stati oggetto di ricerche che non hanno potuto dare un serio contributo alla questione.
Sulla base della ricerca biomedica viene dimostrato che l’omosessualità fa parte delle espressioni della sessualità, quindi rappresenta una condizione naturale. Per questi motivi la condanna morale dell’omosessualità non può essere in alcun modo giustificata.
2.2. Come la società si confronta con il tema dell’omosessualità
L’omosessualità continua a non essere accettata da tutti nella società; a questo contribuisce anche un’interpretazione acritica della Bibbia.
Ricorrere alle prospettive bibliche in questioni etiche attuali non significa affatto ripetere solamente letteralmente il passato, ma confrontarsi con il contesto del passato.
Inoltre il rispetto dell’autonomia del singolo in una società pluralistica esige la tolleranza e il rispetto di diverse forme di condotta di vita.
Dietro al concetto di “tolleranza” tuttavia si nascondono diversi livelli che vanno
- dalla mera sopportazione
- all’indifferenza fino ad arrivare
- al rispetto della diversità dell’altro.
Il riconoscimento tuttavia significa più del livello più elevato di questa classificazione. Il riconoscimento si realizza da pari a pari. Ne derivano rivendicazioni di equivalenza fino all’equiparazione dell’omosessualità in tutte le questioni vitali.
Risulta interessante ed illuminante per ogni singolo e per la Chiesa chiedersi a quale livello di accettazione o di rifiuto si trovi nel confrontarsi con questa tematica.
2.3. Il quadro giuridico di questioni riguardanti l’omosessualità nell’UE, in Germania e in Italia
L’omosessualità esiste da memoria d’uomo. Viene descritta già nella Cina imperiale, nell’Epopea babilonese di Gilgamesh, nell’antichità greca e nell’antica Roma.
Si parte dal presupposto che nella popolazione (secondo l’OMS) le persone esclusivamente omosessuali rappresentano il 4% degli uomini e il 2% delle donne. Studiosi delle culture e sociologi ritengono che questa percentuale sia rimasta relativamente costante nel corso delle diverse epoche.
L’omosessualità tuttavia è stata sempre presa di mira dalla legislazione penale:
− Solo nel 1963 la Corte europea per i diritti umani ha stabilito che il divieto dell’omosessualità consenziente fra adulti viola la Convenzione europea sui diritti umani.
− Nel 1994 il Parlamento europeo ha varato una risoluzione sull’equiparazione dei gay e delle lesbiche nell’UE.
− Nel 2001 in Germania con la legge sulla convivenza registrata si è compiuto un passo importante per l’equiparazione dei diritti civili e pubblici degli omosessuali.
Viene permessa la registrazione di coppie dello stesso sesso, che conferisce ai partner una posizione giuridica paragonabile in punti importanti a quella di una coppia sposata (diritto ereditario, reversibilità dell’affitto, diritto alla scelta del cognome, diritto agli alimenti, diritto di non deporre, diritto di visita in ospedale), ma che si distingue nettamente dal matrimonio.
− In Italia l’attuazione delle deliberazioni del Parlamento europeo, è esitante, così che in confronto ad altri paesi europei esiste un grande bisogno di recupero.
Tutto sommato comunque si può supporre che, anche se con ritardo, i regolamenti sperimentati negli altri paesi europei si affermeranno anche in Italia.
La CELI sostiene l’attuazione dei regolamenti giuridici delle unioni di vita.
3. Prospettive cristiane
3.1 Come leggiamo la Bibbia – chiarimento ermeneutico
Quando i cristiani aprono la Bibbia, lo fanno confidando che attraverso la molteplice testimonianza della Sacra Scrittura, si possano oggi percepire la parola e le disposizioni divine. Allo stesso tempo risulta evidente che le testimonianze bibliche hanno una storia.
La ricerca della parola e della volontà divina in un periodo determinato ha prodotto disposizioni concrete che non possono rivendicare una validità illimitata nel tempo.
La Bibbia nella sua forma molteplice e spesso persino contraddittoria è essa stessa un esempio per questa ricerca senza fine delle disposizioni divine nell’hic et nunc. Singole affermazioni bibliche non possono quindi essere comprese isolatamente come la parola di Dio per il presente.
Non a caso Paolo scrive: “La lettera uccide, ma lo Spirito dà vita.” (2. Corinzi 3,6). Per comprendere in maniera sensata e corretta le affermazioni bibliche deve essere pertanto trovato un criterio, un parametro secondo il quale si possono valutare e inquadrare le singole affermazioni bibliche.
Martin Lutero indica come centro e parametro di ogni predicazione cristiana “ciò che promuove Cristo” (Martin Lutero nella Prefazione alle epistole di S. Giacomo e Giuda, 1522), vale a dire che tutto ciò che esprime l’amore illimitato di Dio nei confronti della sua creazione e delle sue creature può essere compreso come centro della Scrittura.
Soprattutto le leggi del Antico Testamento sul culto e sulla purezza hanno perso pertanto la loro funzione pratica per la fede cristiana. Acutamente Martin Lutero può scrivere nel 1525 che di Mosé non ci riguarda più niente.
3.2. L’”omosessualità“ nella testimonianza della Scrittura
Visto il contesto descritto precedentemente non è sufficiente citare singole parti della Bibbia sul tema “omosessualità” per la valutazione etica della stessa. È vero innanzitutto che nella Bibbia le pratiche omosessuali vengono nettamente condannate.
A questo proposito citiamo: Levitico 18,22; 20,13; Romani 1,24ss; 1. Corinzi,6,9ss. È importanta tuttavia non confondere queste pratiche, in cui di regola non sono coinvolti partner con pari diritti, con quanto intendiamo oggi con omosessualità.
In particolare bisogna considerare che:
i giudizi del Libro Levitico sulle pratiche omosessuali sono da vedere nel contesto delle leggi israelitiche sul culto e sulla purezza che non hanno più nessuna rilevanza per la vita cristiana.
Chi continua a considerare rilevanti e valide singole leggi secondo la concezione di questi testi dovrebbe considerare tutte queste leggi ugualmente valide. Ma quale rilevanza ha oggi ad esempio il seguente comandamento: “né indosserai alcun vestito tessuto con materiali diversi” (Levitico 19,19c)?
Quando viene chiesto a Gesù di indicare il comandamento più importante (Matteo 22,34-40), risponde con due citazioni dalla Torah.
La seconda citazione proviene dal libro Levitico. Una citazione che secondo Gesù riassume meglio la “Legge e i profeti”, quindi l’intera Torah, che tutti i singoli divieti e leggi: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Levitico 19,18).
Quindi non è importante la singola legge sul culto e sulla purezza della Torah, ma la direzione complessiva dell’azione.
“L’omosessualità” condannata da Paolo nei Romani 1,24ss deve essere letta nel contesto della sua argomentazione.
Tutti senza eccezione, nella loro colpevole fragilità, possono non corrispondere alla volontà di Dio e necessitare della giustificazione di Dio. Paolo in questo caso non ha in mente il tema dell’omosessualità, ma una deviazione dalla venerazione di Dio, per cui prende ad esempio le pratiche omosessuali.
Le affermazioni di Paolo sono comprensibili solo nel contesto della prostituzione cultuale pagana come esempio di idolatria. Le pratiche sessuali considerate da Paolo non avvenivano fra partner con pari diritti, né erano espressione di una sessualità vissuta in maniera responsabile.
Senza questo contesto cultuale pagano il giudizio paolino sull’omosessualità risulta inconsistente.
3.3. Matrimonio, famiglia e sessualità
Secondo la Bibbia la vita umana si realizza come vita al di là dell’Eden. Gli uomini e le donne quindi “dopo la cacciata” vivono in una condizione caratterizzata dalla lacerazione e dalla colpa. Anche la sessualità non avviene più nel giardino dell’Eden.
La storia del peccato originale racconta come Dio descrive la vita che aspetta Adamo ed Eva dopo aver mangiato dall’albero della conoscenza.
Il lavoro e la vita saranno caratterizzati da fatica e sudore, spine e cardi. In questo “al di là dell’Eden” si inserisce tutta la riflessione sull’amore, la coppia e il matrimonio.
La molteplicità dei modi di vivere e delle relazioni che conosciamo oggi è una conseguenza della nostra fragile esistenza. Gli uomini e le donne sono alla continua ricerca di forme di relazione stabili e sostenibili. Il matrimonio rappresenta la forma centrale fra queste.
Tuttavia oltre al matrimonio esistono altri modi di vivere una relazione in maniera responsabile. Il compito della Chiesa è quello di accompagnare le persone in tutti questi modi di vivere.
3.4. Della benedizione e della pratica della benedizione
L’origine della benedizione è sempre Dio, da lui proviene ogni benedizione, attraverso la quale le persone riconoscono l’amorevole e incondizionato andare loro incontro di Dio.
Dio benedice le persone nella loro rispettiva storia e con il suo amorevole andare loro incontro dona loro un modo per vedere con gratitudine la propria vita.
Attraverso la benedizione le persone possono pertanto sentirsi creature amate ed accettate indipendentemente dal giudizio altrui.
Questo amorevole andare incontro di Dio può solo essere ricevuto. Il singolo non può darsi da solo la benedizione divina, ma deve ricevere la benedizione da un altro.
Il concetto ecclesiastico di benedizione va differenziato dall’uso familiare che se ne fa.
Nella benedizione non si tratta di benedire comportamenti e relazioni umani. Piuttosto la benedizione deve incoraggiare e rafforzare le persone nel percorso della loro vita per percepire con gratitudine la propria vita.
Nella tradizione ecclesiastica le persone con le più diverse situazioni biografiche non vengono solo assistite spiritualmente, ma anche benedette.
Tali riti di benedizioni per una transizione li troviamo
non solo per la benedizione di una coppia ma anche per quella di persone malate o in crisi, anche nel caso di commiati e nuovi inizi.
Le persone in periodi di transizione e di crisi della loro vita devono poter fare affidamento sulla vicinanza di Dio attraverso la sua benedizione.
La benedizione di una coppia si inserisce quindi in una cultura della benedizione che si orienta ai molteplici periodi di transizione nel corso di una vita umana. La benedizione, in cui viene espresso l’amorevole andare incontro di Dio e l’accompagnamento di Dio, vale quindi anche per le comunioni di vita, che vengono vissute in maniera continuativa e responsabile, che siano etero- o omosessuali.
La benedizione all’inizio del cammino comune deve donare forza e spirito a queste coppie per vivere il loro rapporto in maniera eticamente responsabile e con il sostegno di Dio.
Vista così la benedizione è un tesoro che ci viene affidato in quanto Chiesa.
La Chiesa non può negare a nessuno che lo richieda questo tesoro. Il messaggio fondamentale della Bibbia, che l’azione di Dio, la sua benedizione, sia più forte della paura e della morte, vale incondizionatamente per tutte le persone, indipendentemente dal loro modo di vivere.
La Chiesa benedicendo le persone nella loro rispettiva situazione di vita esprime la piena accettanza di ciò che benedisce.* Questo vale incondizionatamente anche per i collaboratori ecclesiastici così come per le pastore ed i pastori.
3.5. Culto di benedizione di persone in comunione di vita particolare
Le benedizioni si svolgono come culti pubblici o in culti pubblici. Si realizzano in una forma liturgica che si differenzia nettamente da quella di un matrimonio.
Si può elargire una benedizione quando
- per lo meno un partner è membro della CELI o di una Chiesa con la quale è in piena comunione ecclesiale.
- il Consiglio della Comunità interessata ha dato il suo specifico consenso.
- il/la titolare di sedi pastorali che deve elargire la benedizione, dà il suo consenso.
La Commissione
Christiane Groeben (Presidente)
Uwe Habenicht
Oswald Mayr
Ingrid Rauh
Lore Sarpellon
nomeutente
28-12-11, 18:33
Ma è proprio a causa del tuo modo di definire il "maschio" in base a determinate caratteristiche, che di fatto non potrebbe farci giungere ad una definizione condivisa di "maschio biologico". Un maschio biologico è anche colui che possiede "organi non adatti a produrre seme."
Ben ritrovato, appunto.
Maschio è chi ha organi sessuali maschili.
Femmina, al pari, è chi ha organi sessuali femminili.
OK?
Ben ritrovato, appunto.
Maschio è chi ha organi sessuali maschili.
Femmina, al pari, è chi ha organi sessuali femminili.
OK?
Certo. E secondo il tuo punto di vista, la sola benedizione che potbbe essere lecita sarebbe quella dell'unione tra maschio e femmina al fine di procreare, ok?
nomeutente
29-12-11, 00:30
Certo. E secondo il tuo punto di vista, la sola benedizione che potbbe essere lecita sarebbe quella dell'unione tra maschio e femmina al fine di procreare, ok?
La benedizione che è nell'unione carnale tra un uomo ed una donna è tale perchè Dio stesso l'ha stabilita tale, nella Sua creazione e nella manifestazione evidente e fruttifera della stessa.
In fin dei conti non stiamo parlando di cose complicate mentre che neanche, dirincontro, interpretando il tuo pensiero, credo ci sia l'intenzione di arrivare a divinizzare, come è avvenuto in altri tempi, certe altre unioni.
Di certo non si parlerebbe più di cristianesimo.
La benedizione che è nell'unione carnale tra un uomo ed una donna è tale perchè Dio stesso l'ha stabilita tale, nella Sua creazione e nella manifestazione evidente e fruttifera della stessa.
In fin dei conti non stiamo parlando di cose complicate mentre che neanche, dirincontro, interpretando il tuo pensiero, credo ci sia l'intenzione di arrivare a divinizzare, come è avvenuto in altri tempi, certe altre unioni.
Di certo non si parlerebbe più di cristianesimo.
Non è certo mia intenzione "divinizzare" qualsiasi tipo di unione, al contrario di te, che cerchi di rendere benedette le unioni di tutte le coppie formate da uomo e donna, anche di quelle sterili, dimenticandoti che Dio ha stabilito che le unioni di cui tu parli devono essere cmq feconde, e devono poter dar vita a prole, cosa che non potrebbe avvenire nelle coppie sterili.:chefico:
nomeutente
29-12-11, 16:23
Non è certo mia intenzione "divinizzare" qualsiasi tipo di unione, al contrario di te, che cerchi di rendere benedette le unioni di tutte le coppie formate da uomo e donna, anche di quelle sterili, dimenticandoti che Dio ha stabilito che le unioni di cui tu parli devono essere cmq feconde, e devono poter dar vita a prole, cosa che non potrebbe avvenire nelle coppie sterili.:chefico:
La potenzialità fruttifera che è nell'unione d'amore e d'interesse tra un uomo ed una donna non può essere messa in discussione, al di là delle scelte dei singoli o degli eventi straordinari od ordinari che possano caratterizzarla.
La potenzialità fruttifera che è nell'unione d'amore e d'interesse tra un uomo ed una donna non può essere messa in discussione, al di là delle scelte dei singoli o degli eventi straordinari od ordinari che possano caratterizzarla.
Quali "frutti" potenziali potrebbe generare una coppia uomo-donna naturalmente sterile che non potrebbe generare una coppia donna-donna?
Violafenix
29-12-11, 23:06
Quali "frutti" potenziali potrebbe generare una coppia uomo-donna naturalmente sterile che non potrebbe generare una coppia donna-donna?
Caro Giordi, perdonami, non sono riuscita a leggere tutto quello che vi siete detti con nomeutente, (troppi post), quindi è probabile che ripeterò ciò che è stato già scritto... però volevo intervenire.
Quì non si parla di frutto quale bambini, si parla di atto sessuale in se per se, non di amore spirituale, ma carnale!
Dio ha chiaramente detto che due persone dello stesso sesso che "copulano" sono abominio davanti ai suoi occhi... lo dice nel libro che ci ha lasciato come indicazione per conoscerlo, la Bibbia.
Ora tu puoi crederci oppure no, (io ci credo, ho avuto diverse prove a rigurdo che quello che vi è scritto è pura verità... )ma Dio non condanna l'amore di per se, condanna l'atto sessuale.
Sò di chiese Evangeliche gay che pregano per astenersi da questo atto perchè credono in quello che è scritto, e lo fanno tra loro... io credo che Dio li benedice grandemente per questo.
Ora Dio odia il peccato, non certo i peccattori..... altrimenti ci avrebbe già fulminato tutti quanti non trovi?
Un raporto omosessuale è peccato tanto quanto l'adulterio, il furto o il mentire... per Dio non c'è peccato piccolo o grande, sono tutti ugualmente gravi davanti alla sua santità... Lui è 3 volte santo.... pensa quanto miseri possiamo essere davanti ai suoi occhi.
Ora sta ad ognuno di noi scegliere se seguirlo oppure no, ed è appunto a questo che serve il libero arbitrio...
Spero di non aver detto troppe cose dette già.
ciao
Ambra
nomeutente
30-12-11, 15:57
Quali "frutti" potenziali potrebbe generare una coppia uomo-donna naturalmente sterile che non potrebbe generare una coppia donna-donna?
Intanto il naturalmente sterile andrebbe provato.
E seppure fosse "scientificamente provato", senz'altro, presso l'Iddio benedetto in eterno, c'è grazia e risposta.
Una di queste ad esempio, riguarda proprio l'esercizio della nostra fede essendo che la ragione fondante della benedizione che Dio elargisce all'uomo non è finalizzata a donargli la vita in terra.
Bensì quella di condurlo a vivere nel molto buono, in quel Regno glorioso dove v'è un solo Padre, dove gli uomini saranno come angeli di Dio, dove c'è un'eredità partecipata da schiere di redenti, c'è la vera creazione, quella che dura per sempre.
Riporto dalla traduzione Diodati.
Matteo 23:9
E non chiamate alcuno sopra la terra vostro padre; perciocchè un solo è vostro Padre, cioè, quel ch'è ne' cieli.
Matteo 22:30
Perciocchè nella risurrezione non si prendono, nè si dànno mogli; anzi gli uomini son nel cielo come angeli di Dio.
Ebrei 12:22-23
Anzi voi siete venuti al monte di Sion, ed alla Gerusalemme celeste, che è la città dell'Iddio vivente; ed alle migliaia degli angeli; all'universal raunanza, ed alla chiesa de' primogeniti scritti ne' cieli; e a Dio, giudice di tutti; ed agli spiriti de' giusti compiuti.
Apocalisse 4:11
Degno sei, o Signore e Iddio nostro, o Santo, di ricever la gloria, l'onore, e la potenza; perciocchè tu hai create tutte le cose, e per la tua volontà sono, e sono state create.
solocristiano
01-01-12, 17:41
Quali "frutti" potenziali potrebbe generare una coppia uomo-donna naturalmente sterile che non potrebbe generare una coppia donna-donna?
29-12-11 15:23
Quello che non possono... una coppia donna-donna (lesbiche), sono i frutti dello Spirito di Dio!!!
E su questo argomento "non c'è sapienza, nè intelligenza, nè consiglio che valga contro "la Parola di Dio" (Prv. 21:30). Se poi "uno vuol essere contenzioso, come cristiano non si dovrebbe avere un tale usanza, e neppure le chiese di Dio" (san Paolo).
Quali "frutti" potenziali potrebbe generare una coppia uomo-donna naturalmente sterile che non potrebbe generare una coppia donna-donna?
29-12-11 15:23
Quello che non possono... una coppia donna-donna (lesbiche), sono i frutti dello Spirito di Dio!!!
E su questo argomento "non c'è sapienza, nè intelligenza, nè consiglio che valga contro "la Parola di Dio" (Prv. 21:30). Se poi "uno vuol essere contenzioso, come cristiano non si dovrebbe avere un tale usanza, e neppure le chiese di Dio" (san Paolo).
Non la pensano così diverse confessioni protestanti. Ed è stato spiegato il perchè.
E comunque è un problema vostro, non mio. Certo vedere tutta questa ostinazione nel difendere un pregiudizio citando a casaccio passi biblici non spinge certo a rimanere a discutere in questo forum. :giagia:
Intanto il naturalmente sterile andrebbe provato.
E seppure fosse "scientificamente provato", senz'altro, presso l'Iddio benedetto in eterno, c'è grazia e risposta.
Una di queste ad esempio, riguarda proprio l'esercizio della nostra fede essendo che la ragione fondante della benedizione che Dio elargisce all'uomo non è finalizzata a donargli la vita in terra.
Bensì quella di condurlo a vivere nel molto buono, in quel Regno glorioso dove v'è un solo Padre, dove gli uomini saranno come angeli di Dio, dove c'è un'eredità partecipata da schiere di redenti, c'è la vera creazione, quella che dura per sempre.
Riporto dalla traduzione Diodati.
Matteo 23:9
E non chiamate alcuno sopra la terra vostro padre; perciocchè un solo è vostro Padre, cioè, quel ch'è ne' cieli.
Matteo 22:30
Perciocchè nella risurrezione non si prendono, nè si dànno mogli; anzi gli uomini son nel cielo come angeli di Dio.
Ebrei 12:22-23
Anzi voi siete venuti al monte di Sion, ed alla Gerusalemme celeste, che è la città dell'Iddio vivente; ed alle migliaia degli angeli; all'universal raunanza, ed alla chiesa de' primogeniti scritti ne' cieli; e a Dio, giudice di tutti; ed agli spiriti de' giusti compiuti.
Apocalisse 4:11
Degno sei, o Signore e Iddio nostro, o Santo, di ricever la gloria, l'onore, e la potenza; perciocchè tu hai create tutte le cose, e per la tua volontà sono, e sono state create.
Guarda che la condizione di menopausa è una condizione naturale di sterilità. Di che prove hai bisogno? :gratgrat:
Una unione che si forma tra un uomo ed una donna in menopausa, quali frutti potrebbe generare che non può generare una coppia di lesbiche?
Non è certo mia intenzione "divinizzare" qualsiasi tipo di unione, al contrario di te, che cerchi di rendere benedette le unioni di tutte le coppie formate da uomo e donna, anche di quelle sterili, dimenticandoti che Dio ha stabilito che le unioni di cui tu parli devono essere cmq feconde, e devono poter dar vita a prole, cosa che non potrebbe avvenire nelle coppie sterili.:chefico:
Eviterò di citare passi biblici (a casaccio come diresti tu) :)
Quando mai Dio ha stabilito che le unioni devono essere feconde?
Possono esserlo ... ma anche no ... tant'è che si parla di mogli sterili e più in generale di coppie che non possono avere figli.
La stessa Sara ed Abramo hanno avuto un figlio in tarda età quando ormai non ci speravano più ... e allora?
Non mi pare la cosa c'entri in alcun modo col divieto della omosessualità.
E comunque le unioni tra uomo e donna sono benedette da Dio anche se tale benedizione non si estende alla possibilità di procreare.
Eviterò di citare passi biblici (a casaccio come diresti tu) :)
Quando mai Dio ha stabilito che le unioni devono essere feconde?
Possono esserlo ... ma anche no ... tant'è che si parla di mogli sterili e più in generale di coppie che non possono avere figli.
La stessa Sara ed Abramo hanno avuto un figlio in tarda età quando ormai non ci speravano più ... e allora?
Non mi pare la cosa c'entri in alcun modo col divieto della omosessualità.
E comunque le unioni tra uomo e donna sono benedette da Dio anche se tale benedizione non si estende alla possibilità di procreare.
In questo forum al contrario di quanto tu dici si sostiene che benedizione=fertilità.
Pertanto secondo tale assunto la benedizione di coppie che non possono avere figli non sarebbe legittima, al pari delle benedizioni delle coppie omosessuali. Ricordo che è si è parlato di potenzialità fruttifera. Dunque potete farmi un esempio tangibile di "frutto" che potrebbe generare una coppia sterile che una coppia lesbica non potrebbe generare? :gratgrat:
In questo forum al contrario di quanto tu dici si sostiene che benedizione=fertilità.
Pertanto secondo tale assunto la benedizione di coppie che non possono avere figli non sarebbe legittima, al pari delle benedizioni delle coppie omosessuali. Ricordo che è si è parlato di potenzialità fruttifera. Dunque potete farmi un esempio tangibile di "frutto" che potrebbe generare una coppia sterile che una coppia lesbica non potrebbe generare? :gratgrat:
Io non faccio parte di questo forum ma pur tuttavia so che una coppia fertile è benedetta da Dio.
Mi pare venga esplicitamente detto che chi ascolterà la Sua parola sarà benedetto e vedrà i suoi figli crescere sani.
Quindi se in questo forum dicono "benedizione=fertilità" mi trovano d'accordo.
Il non fare completamente la volontà di Dio può portare a conseguenze quali non aver figli ... ma questo non suona come una maledizione ma solo come una minor benedizione, un venir meno di quell'aurea che ti riveste di tutte le benedizioni divine.
Cosa assai diversa dall'esplicita condanna dell'omosessualità ed il comando di giustiziare coloro che si comportano così in quanto hanno compiuto un abominio.
Io non faccio parte di questo forum ma pur tuttavia so che una coppia fertile è benedetta da Dio.
Mi pare venga esplicitamente detto che chi ascolterà la Sua parola sarà benedetto e vedrà i suoi figli crescere sani.
Quindi se in questo forum dicono "benedizione=fertilità" mi trovano d'accordo.
Il non fare completamente la volontà di Dio può portare a conseguenze quali non aver figli ... ma questo non suona come una maledizione ma solo come una minor benedizione, un venir meno di quell'aurea che ti riveste di tutte le benedizioni divine.
Cosa assai diversa dall'esplicita condanna dell'omosessualità ed il comando di giustiziare coloro che si comportano così in quanto hanno compiuto un abominio.
Sul fatto che la condanna dell'omosessualità sia esplicita posso informarti che proprio tra i protestanti evangelici e non solo tra loro, esistono forti dubbi, e spesso casi di certezza del contrario.
Sul fatto che la condanna dell'omosessualità sia esplicita posso informarti che proprio tra i protestanti evangelici e non solo tra loro, esistono forti dubbi, e spesso casi di certezza del contrario.
Se dispongono di buone ventose e sono atletici non nego che possano riuscire ad arrampicarsi sugli specchi. :D
Se dispongono di buone ventose e sono atletici non nego che possano riuscire ad arrampicarsi sugli specchi. :D
Diciamo che dispongono di una buona apertura mentale, e della capacità di decontestualizzare ciò che è scritto nei testi biblici. Per le arrampicature sugli specchi ci sono sempre quelli che ragionano tramite pregiudizi. :giagia:
Diciamo che dispongono di una buona apertura mentale, e della capacità di decontestualizzare ciò che è scritto nei testi biblici. Per le arrampicature sugli specchi ci sono sempre quelli che ragionano tramite pregiudizi. :giagia:
Apertura mentale ... come ha detto Don Curzio Nitoglia ... ad un certo punto la matita che ti sta davanti non può essere corta e contestualmente lunga ... misura oggettivamente un tot.
Apertura mentale ... come ha detto Don Curzio Nitoglia ... ad un certo punto la matita che ti sta davanti non può essere corta e contestualmente lunga ... misura oggettivamente un tot.
E come fai ad affermare con assoluta certezza che lo strumento di misurazione usato da Don Nitoglia non sia oggettivamente fallace?:chefico:
E come fai ad affermare con assoluta certezza che lo strumento di misurazione usato da Don Nitoglia non sia oggettivamente fallace?:chefico:
A prescindere dallo strumento di misura ce ne vuole con tutto quello che c'è scritto sulla Bibbia per dire che vi è qualcosa di santo nell'omosessualità.
Quello che francamente non capisco è il fatto che tu alla Bibbia non ci credi.
Perchè quindi queste discussioni?
Sembra quasi che tu voglia vivere la tua vita secondo i tuoi valori con la benedizione di un Dio che non vuole dartela.
Se cerchi un Dio che apprezzi certi comportamenti c'è Lucifero che ti aspetta a braccia aperte ... perchè vorresti anche la benedizione di YHWH ??
Non potrai MAI avere la benedizione di entrambi ... devi scegliere o l'uno o l'altro.
A prescindere dallo strumento di misura ce ne vuole con tutto quello che c'è scritto sulla Bibbia per dire che vi è qualcosa di santo nell'omosessualità.
Quello che francamente non capisco è il fatto che tu alla Bibbia non ci credi.
Perchè quindi queste discussioni?
Sembra quasi che tu voglia vivere la tua vita secondo i tuoi valori con la benedizione di un Dio che non vuole dartela.
Se cerchi un Dio che apprezzi certi comportamenti c'è Lucifero che ti aspetta a braccia aperte ... perchè vorresti anche la benedizione di YHWH ??
Non potrai MAI avere la benedizione di entrambi ... devi scegliere o l'uno o l'altro.
Secondo me hai grandemente frainteso le mie posizioni. Non cerco benedizioni di alcun tipo. E sinceramente trovo stucchevole questa tua palese sicumera nell'affermare ciò che Dio vuole o non vuole fare a chicchessia. Inoltre dovresti sapere che queste tue esternazioni non fanno altro offendere il credo dei protestanti evangelici presenti in questo forum.
nomeutente
02-01-12, 00:07
Guarda che la condizione di menopausa è una condizione naturale di sterilità. Di che prove hai bisogno? :gratgrat:
Una unione che si forma tra un uomo ed una donna in menopausa, quali frutti potrebbe generare che non può generare una coppia di lesbiche?
L'unione di un uomo con una donna in menopausa rappresenta un caso particolare.
Un uomo ed una donna che entrano in tale unione compiono una scelta consapevole, credo, riguardo alla propria impossibilità.
In quanto tali non sono eredi di quella benedizione prolifera che Dio ha disposto nel principio delle cose.
Lo stesso vale per un uomo o per una donna che scorrono la propria vita senza coniugarsi.
L'unione di un uomo con una donna in menopausa rappresenta un caso particolare.
Un uomo ed una donna che entrano in tale unione compiono una scelta consapevole, credo, riguardo alla propria impossibilità.
In quanto tali non sono eredi di quella benedizione prolifera che Dio ha disposto nel principio delle cose.
Lo stesso vale per un uomo o per una donna che scorrono la propria vita senza coniugarsi.
Lo stesso dicasi per le coppie omosessuali.
nomeutente
02-01-12, 00:21
Lo stesso dicasi per le coppie omosessuali.
Chi sostiene il contrario non esiste, dunque.
Sta di fatto che il caso particolare non cambia la regola generale anzi l'avvalora ancor più.
Sarebbe da folli infatti, ritenere che la benedizione scritta da Dio nelle leggi della natura (e non certo in un codice ecclesiastico) possa essere in un qualche modo mutuata ad uso e consumo di piaceri, interessi e logiche d'uomo.
Buona serata.
Violafenix
02-01-12, 00:45
Sul fatto che la condanna dell'omosessualità sia esplicita posso informarti che proprio tra i protestanti evangelici e non solo tra loro, esistono forti dubbi, e spesso casi di certezza del contrario.
Il fatto che in alcune chiese purtroppo si accetti l'omosessualità non ne rende certo lecito il peccato... infatti nel mondo evangelico non sono le chiese che insegnano le verità Cristiane, ma Cristo tramite la Sua parola.
Se una chiesa si devia che devo fare? sentire quello che dicono e seguirla perchè sono simpatici o andarmi a infomare se è quello che vuole Dio?
Nella mia chiesa si dice che se un predicatore dice qualcosa che và contro la Bibbia, gli stessi credenti di quella chiesa sono tenuti a far riflettere quel predicatore sullo sbaglio commesso, ma questo non lo si può certo fare nell'ignoranza di ciò che Dio dice.... per questo tutti credenti sono tenuti a studiare ciò che Dio ci ha lasciato, la Sua parola!
L'ignoranza in un credente non è giustificata.... Questo perché se vogliamo avere fede in Dio dobbiamo conoscerlo, altrimenti come potremmo avere fiducia in un'estraneo? e come potremmo difenderlo se non sappiamo nemmeno con chi abbiamo a che fare?
Ora per questo non sono d'accordo sull'incoraggiare atti di omosessualità, (non certo per le persone in questione che non stà a me giudicare), ma credo che Dio abbia le Sue buone ragioni e io mi fido di Lui... questà è fede.. ovvero fidarsi di qualcuno che la sà un pochino più lunga di noi anche quando non ci fà comodo quello che dice o non ne capiamo il senso.
Per quanto riguarda invece le Benedizioni sulle persone che possono avere figli... E' vero che sono benedette!!! i figli sono una benedizione e lo dico anche perché sono mamma di un bambino di sei mesi... ma non vedo scritto da nessuno parte che le persone sterili non hanno altre benedizioni e comunque non stà a noi giudicare ciò che Dio fà tramite le prove della vita....
Sinceramente non riesco proprio a capire il paragonare le due questioni che sono di natura totalmente diversa... due uomini o due donne geneticamente non potranno mai genereare... a che prò dunque questa discussione? non porta da nessuna parte.
Dio ama tutti i peccatori e non ha mai voltato le spalle a nessuno... siamo noi che ci convinciamo che è Lui che ci abbandona quando non ci fà comodo quello che vuole per noi... e che io commetta atti omosessuali, sia ladro, buggiardo o altro Lui ha già pagato per questi peccati morendo al posto nostro.
Ora io ho accettato questo sacrificio e vivo per dar significato a quello che ha fatto per me.. per gli altri non sono io a giudicare ma Dio tramite la Sua parola... e in questo credo.
Ambra
Il fatto che in alcune chiese purtroppo si accetti l'omosessualità non ne rende certo lecito il peccato... infatti nel mondo evangelico non sono le chiese che insegnano le verità Cristiane, ma Cristo tramite la Sua parola.
Se una chiesa si devia che devo fare? sentire quello che dicono e seguirla perchè sono simpatici o andarmi a infomare se è quello che vuole Dio?
Nella mia chiesa si dice che se un predicatore dice qualcosa che và contro la Bibbia, gli stessi credenti di quella chiesa sono tenuti a far riflettere quel predicatore sullo sbaglio commesso, ma questo non lo si può certo fare nell'ignoranza di ciò che Dio dice.... per questo tutti credenti sono tenuti a studiare ciò che Dio ci ha lasciato, la Sua parola!
L'ignoranza in un credente non è giustificata.... Questo perché se vogliamo avere fede in Dio dobbiamo conoscerlo, altrimenti come potremmo avere fiducia in un'estraneo? e come potremmo difenderlo se non sappiamo nemmeno con chi abbiamo a che fare?
Ora per questo non sono d'accordo sull'incoraggiare atti di omosessualità, (non certo per le persone in questione che non stà a me giudicare), ma credo che Dio abbia le Sue buone ragioni e io mi fido di Lui... questà è fede.. ovvero fidarsi di qualcuno che la sà un pochino più lunga di noi anche quando non ci fà comodo quello che dice o non ne capiamo il senso.
Per quanto riguarda invece le Benedizioni sulle persone che possono avere figli... E' vero che sono benedette!!! i figli sono una benedizione e lo dico anche perché sono mamma di un bambino di sei mesi... ma non vedo scritto da nessuno parte che le persone sterili non hanno altre benedizioni e comunque non stà a noi giudicare ciò che Dio fà tramite le prove della vita....
Sinceramente non riesco proprio a capire il paragonare le due questioni che sono di natura totalmente diversa... due uomini o due donne geneticamente non potranno mai genereare... a che prò dunque questa discussione? non porta da nessuna parte.
Dio ama tutti i peccatori e non ha mai voltato le spalle a nessuno... siamo noi che ci convinciamo che è Lui che ci abbandona quando non ci fà comodo quello che vuole per noi... e che io commetta atti omosessuali, sia ladro, buggiardo o altro Lui ha già pagato per questi peccati morendo al posto nostro.
Ora io ho accettato questo sacrificio e vivo per dar significato a quello che ha fatto per me.. per gli altri non sono io a giudicare ma Dio tramite la Sua parola... e in questo credo.
Ambra
Tutto il tuo discorso parte dal presupposto che l'amore che provano tra loro due persone dello stesso sesso sia un peccato. Io avendo avuto la possibilità (per più di vent'anni) di constatare quanto amore, rispetto, passione, amicizia, assistenza, possa esserci anche tra due persone dello stesso sesso che si amano, non posso che giungere alla conclusione che se esiste un Dio che ha permesso che nascesse questo amore, lo stesso Dio non può condannare le persone che dànno loro stesse per la persona che amano (di qualunque sesso sia). Sto parlando di mia zia, e della sua dolce metà, che è venuta a mancare non molto tempo fa. Hanno vissuto per anni insieme, si sono amate fino alla morte di una di esse. E mia zia continua tutt'oggi a voler bene alla sua amata. In quell'amore non vedo nessuno scandalo, o abominio. Voi siete liberi di vederci il demonio nell'amore che mia zia ha provato per Sara, ma mi conforta sapere che non tutti i cristiani la pensano in questo modo, che ritengo, se mi permetti, anacronistico e pieno di pregiudizi.
Saluti
Giordano.
Tutto il tuo discorso parte dal presupposto che l'amore che provano tra loro due persone dello stesso sesso sia un peccato. Io avendo avuto la possibilità (per più di vent'anni) di constatare quanto amore, rispetto, passione, amicizia, assistenza, possa esserci anche tra due persone dello stesso sesso che si amano, non posso che giungere alla conclusione che se esiste un Dio che ha permesso che nascesse questo amore, lo stesso Dio non può condannare le persone che dànno loro stesse per la persona che amano (di qualunque sesso sia). Sto parlando di mia zia, e della sua dolce metà, che è venuta a mancare non molto tempo fa. Hanno vissuto per anni insieme, si sono amate fino alla morte di una di esse. E mia zia continua tutt'oggi a voler bene alla sua amata. In quell'amore non vedo nessuno scandalo, o abominio. Voi siete liberi di vederci il demonio nell'amore che mia zia ha provato per Sara, ma mi conforta sapere che non tutti i cristiani la pensano in questo modo, che ritengo, se mi permetti, anacronistico e pieno di pregiudizi.
Saluti
Giordano.
Ma non ti é ancora venuto a noia di raccontare balle? :crepapelle:
Ma non ti é ancora venuto a noia di raccontare balle? :crepapelle:
Fossi in te userei meglio il tempo che sprechi per lo stalking nei miei confronti. Ad esempio potresti usarlo per stare accanto a tua figlia, oppure per fare qualcosa per lei.
Violafenix
02-01-12, 11:43
Tutto il tuo discorso parte dal presupposto che l'amore che provano tra loro due persone dello stesso sesso sia un peccato. Io avendo avuto la possibilità (per più di vent'anni) di constatare quanto amore, rispetto, passione, amicizia, assistenza, possa esserci anche tra due persone dello stesso sesso che si amano, non posso che giungere alla conclusione che se esiste un Dio che ha permesso che nascesse questo amore, lo stesso Dio non può condannare le persone che dànno loro stesse per la persona che amano (di qualunque sesso sia). Sto parlando di mia zia, e della sua dolce metà, che è venuta a mancare non molto tempo fa. Hanno vissuto per anni insieme, si sono amate fino alla morte di una di esse. E mia zia continua tutt'oggi a voler bene alla sua amata. In quell'amore non vedo nessuno scandalo, o abominio. Voi siete liberi di vederci il demonio nell'amore che mia zia ha provato per Sara, ma mi conforta sapere che non tutti i cristiani la pensano in questo modo, che ritengo, se mi permetti, anacronistico e pieno di pregiudizi.
Saluti
Giordano.
Non mi sembra di aver mai parlato di amore.... così come non ne parla la Bibbia.. ma solo di atti sessuali... è questo che condanna Dio, gli atti omosessuali non l'amore sentimentale.
Dio non ha mai condannato l'amore, perché Egli stesso è amore con l'A maiuscola....
Ma torno a dire che essere credenti e seguire Dio non è sicuramente facile, perché molto spesso non comprendiamo ciò che vuole dirci.
Io comprendo il tuo sceticismo, ma continuo a ritenere che dato che il Signore è onniscente la sà più lunga di tutti noi, per questo non posso che non dubitare della Sua parola.
Ovviamente Dio ci ha dato libero arbitrio e tu puoi benissimo scegliere in cosa credere, ma io cercherei di conoscerlo un pochino meglio prima di farmi un'idea definitiva, se Dio ci ha lasciato scritto qulcosa non è mai per il nostro male, ma anzi per il nostro bene perché non esiste nessuno che possa capire l'amore di Dio, siamo troppo egoisti per riuscire a comprenderlo veramente.
Ambra
solocristiano
02-01-12, 15:59
......
Certo vedere tutta questa ostinazione nel difendere un pregiudizio citando a casaccio passi biblici non spinge certo a rimanere a discutere in questo forum ......
beh, se si parla di ostinazione, penso che anche tu ti ostini sulle tue ragioni! Perciò penso quando un argomento non arrivi al suo finale, è meglio che ognuno si fermi, dica la sua definitivamente, senza rancori e offese, e chiuda l'argomento.
Difatti in ogni discussione ci deve essere un punto dove si arrivi ad una conclusione. Se poi le parti rimangono come in partenza, si tragga la constatazione - che in tutte le discussioni ci sono tre opinioni: la tua, la mia e la verità!
E siccome la mia non vien accettata da parte tua e altrettanto la tua da parte mia, lasciamo che la Verità faccia il suo corso; in questo, il tempo sarà il miglior giudice, presentando i frutti di questo nostro argomento.
Buon Anno, pace e bene!
io stesso che ho aperto la discussione non ci ho capito granchè di cosa abbiate concluso...
L'ho ripresa solo ora, le "benedizioni di unioni", da quello che ho letto sia dai valdesi, che dai luterani, riguarda:
unione non vuol dire matrimonio
atti impuri non sono ammessi (peccato)
Ma allo stesso tempo il riconoscimento porta:
sollievo e tranquillità sociale-spirituale
l'inquirente
10-02-13, 20:13
care,
è storia vecchia toutta!
molti sacerdoti protestanti hanno aperto i gay, ma anche loro non disdegnano farsi aprire dai gay toutta.
solocristiano
10-02-13, 21:10
dalla chiesa protestante di svezia ai valdesi nostrani come si può giustificare una cosa simile dopo tutti i passi di quasi tutti i libri biblici dove ci condanna con ferocia il disturbo dell'omosessualità?
Beh, su questa argomento così spinoso, il cristiano non giudica nessuno, ma segue l'esempio del suo Maestro che disse - “se uno ode le mie parole è non crede, io non lo giudico; perchè io non sono venuto a giudicare il mondo ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la PAROLA che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno” (Gv. 12:47,48). Ecco quello che deve far il cristiano, annunziare la Parola! E questa Parola, è eccome contro la sodomia! Perciò la posizione (mia) di chi ama il Signore è ben chiara, e non c'è luogo di compromesso tra Dio e il mondo, tra la Parola di Dio e le opinioni degli uomini. Certi cristiani non si rendono conto che se hanno qualche riserva verso la sua Parola e su quello che essa dice a riguardo della sodomia, sono sulla via del rinnegamento. E' strano che queste chiese li definiscono “omosessuali e gay” e non usano il termine biblico sodomiti, uomini di Sodoma. Forse per loro è un termine troppo crudo e severo ma è così che la Parola di Dio li chiama; ma ormai queste chiese devono far la pace con loro, pacificarli, compiacerli, perchè esse sono chiese moderne che non credono più nella Bibbia, né predicano più la salvezza. E tu mi chiederai – che predicano dunque? Beh, loro predicano “l'evangelo sociale”: cioè aiutare l'uomo nei suoi bisogni fisici e nelle sue infermità; intanto l'anima va a farsi benedire! E' un triste giorno i giorni nostri, “gli uomini, le donne, la società e persino alcune chiese, vanno di male in peggio” (2°Tim. 3:13).
nomeutente
11-02-13, 20:05
io stesso che ho aperto la discussione non ci ho capito granchè di cosa abbiate concluso...
L'ho ripresa solo ora, le "benedizioni di unioni", da quello che ho letto sia dai valdesi, che dai luterani, riguarda:
unione non vuol dire matrimonio
atti impuri non sono ammessi (peccato)
Ma allo stesso tempo il riconoscimento porta:
sollievo e tranquillità sociale-spirituale
Sia la Legge mosaica trascritta nel cosiddetto Vecchio Testamento, sia gli insegnamenti degli Apostoli raccolti nel Nuovo Testamento, non lasciano alcuna altra via salvifica alla condizione dell'uomo, qualunque essa sia, se non nel ravvedimento e nel perdono che è ricevuto in Cristo Gesù il Signore.
Perdono che porta a realizzare pace con Dio, cammino in novità di vita, santificazione e tante cose buone.
Qualsiasi posizione teologica ad impatto pubblico, politico e sociale, proclamata da enti morali, organizzazioni ecclesiastiche, società religiose e simili che realmente riconosca il valore unico, eterno e glorioso dell'opera sacrificale del Figliuolo di Dio non può prescindere da questo aspetto fondante.
- SAVONAROLA -
05-12-13, 13:54
ti capita mai di non scrivere un idiozia?
L'idiozia a me pare che la scriviate voi.
Cristo ha annullato la Legge Mosaica sostituendola con una Nuova Legge di una Nuova Alleanza, pertanto tutte le indicazioni in merito alla venerazione di statue e immagini che erano contenute nell'AT PER IL CRISTIANO HANNO PERSO VALIDITA', non essendo propedeutiche alla comprensione del Nuovo Testamento.
Altrimenti, anche per noi sarebbe vietata la carne di maiale e dovremmo organizzare tutti rituali sacrificali descritti nel Levitico. Comprendi che tutto ciò non ha senso?
Ma inoltre vi pare cosa gradita a Dio la tolleranza di atteggiamenti sodomitici e promiscui? Avete forse scambiato Dio per Vlamidir Luxuria?
ma come, i tuoi catto amici sostengono che non ha abolito niente Gesù, mettetevi d'accordo tra di voi...
Sulla carne di maiale è citato negli Atti il motivo dell'eliminazione di alimenti puri/impuri
Visto l'assenza dell'omosessualità nei vangeli, ed è scarsamente citata nel NT, per la tua logica, allora sono permessi, visto che i divieti più forti arrivano dal AT
e chi ha il potere sulla terra da chi è stata data? San Paolo dice da Dio
se cosi fosse, Dio da il potere alle istituzioni, loro approvano le nozze gaio, ergo Dio le approva.
E questo che stai dicendo?
se cosi fosse, Dio da il potere alle istituzioni, loro approvano le nozze gaio, ergo Dio le approva.
E questo che stai dicendo?
no perché l'umanità può sbagliare, ma Dio no
e Dio è stato molto chiaro sugli atti omosessuali e sulle unioni omosessuali
Se le chiese storiche ritengono benedevoli certi unioni, e perchè hanno una base teologica, mica lo fanno dal nulla.
C'è tutta la documentazione in rete e una discussione apposta, stop OT sempre
Se le chiese storiche ritengono benedevoli certi unioni, e perchè hanno una base teologica, mica lo fanno dal nulla.
C'è tutta la documentazione in rete e una discussione apposta, stop OT sempre
« Se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! » (Galati (http://it.wikipedia.org/wiki/Lettera_ai_Galati) 1,8 (http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Galati1%2C8&formato_rif=vp))
Se le chiese storiche ritengono benedevoli certi unioni, e perchè hanno una base teologica, mica lo fanno dal nulla.
C'è tutta la documentazione in rete e una discussione apposta, stop OT sempre
direi che lo fanno dal nulla visto che la Scrittura è chiara in merito
direi che dobbiamo considerare decaduta la Sola Scrittura sostituendola con il Mio Pensiero
« Se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! » (Galati (http://it.wikipedia.org/wiki/Lettera_ai_Galati)1,8 (http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Galati1%2C8&formato_rif=vp))
il vangelo è lo stesso, genio
direi che lo fanno dal nulla visto che la Scrittura è chiara in merito
certo, come no
il vangelo è lo stesso, genio
Ah si?
Posso sapere quale brano autorizzerebbe le nozze gaie con tanto di benedizione del pastorume valdese?
il vangelo è lo stesso, genio
certo, come no
dove è che è permesso fare i matrimoni gay? se non c'è con che coraggio potete dire di seguire la Sola Scrittura?
non sono matrimoni tanto per cominciare...
Ti ho dato i link mille volte, dacci una letta, apri una discussione e di dove non ti convince l'esagenesi dei testi che ne parlano e i ragionamenti finale del sinodo.
Puoi postare o quelli valdesi, o quelli luterani, o quelli battisti, insomma quelli che vuoi
non sono matrimoni tanto per cominciare...
Ti ho dato i link mille volte, dacci una letta, apri una discussione e di dove non ti convince l'esagenesi dei testi che ne parlano e i ragionamenti finale del sinodo.
Puoi postare o quelli valdesi, o quelli luterani, o quelli battisti, insomma quelli che vuoi
Si li ho guardati, ti ho risposto in merito dicendo che era una esegesi risibile ed una teologia fantasiosa completamente infarcita di relativismo e tu hai lasciato perdere la cosa.
Quindi?
non sono matrimoni tanto per cominciare...
Ti ho dato i link mille volte, dacci una letta, apri una discussione e di dove non ti convince l'esagenesi dei testi che ne parlano e i ragionamenti finale del sinodo.
Puoi postare o quelli valdesi, o quelli luterani, o quelli battisti, insomma quelli che vuoi
li ho letti e li considero assolutamente ingiustificati
non è che se Paolo dice che tutti siamo Uno in Cristo allora anche i gay possono unirsi
" i sodomiti non erediteranno il regno dei cieli" dice Paolo come condanna quando un uomo si mette con un altro uomo
la Scrittura è chiarissima in merito
non è che se Paolo dice che tutti siamo Uno in Cristo allora anche i gay possono unirsi
Ma non solo, secondo tale "logica" pure Al Capone può fare la propria banda di rapinatori con tanto di benedizione pastorume valdese.
dai basta, siete troppi "duri" e anche un pò ottusi per simile tematiche.
dai basta, siete troppi "duri" e anche un pò ottusi per simile tematiche.
Dici che dobbiamo aprirci al mondo?
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