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Visualizza Versione Completa : ESTERI: La situazione in Iran.



UgoDePayens
26-06-09, 12:26
Ogni giorno ormai da più di una settimana ci giungono (pur se frammentate e rese difficili dalla censura politica del regime) notizie di massacri ed arresti di oppositori, di manifestazioni bloccate a furia di manganello e di funerali vietati in nome dell'ordine pubblico.

Quello che succede a Teheran (ed in altre città metropolitane dell'Iran) non puo' lasciarci indifferenti. Come cittadini, e ancor di più come cristiani, abbiamo il dovere di fare qualcosa.

A nostra disposizione c'è anzitutto il potentissimo mezzo della preghiera, che dobbiamo elevare al cielo in suffragio delle vittime, e a sostegno delle loro famiglie e comunità. Ma la preghiera non basta a lavarsi la coscienza: è necessario tenere i riflettori accesi sulla situazione che si è venuta a creare. E' necessario continuare a chiedere che luce sia fatta sui brogli avvenuti nelle scorse elezioni, e fare pressione con i nostri mezzi sui nostri governanti perché, nelle sedi opportune, ribadiscano che non possiamo chiudere gli occhi e lavarci le mani.

A rischio non ci sono solo le sorti di milioni di iraniani (alcuni dei quali nostri fratelli nella Fede), ma anche le popolazioni vicine. Dalle sorti dell'orrenda dittatura iraniana dipendono anche la sicurezza e la pace in Afghanistan, in Siria, nel Libano, in Irak, e dello stesso Stato d'Israele.

UgoDePayens
26-06-09, 12:32
http://www.ilsussidiario.net/img/WEB/iran_manifestazioneR375.jpg

IRAN/ Capo religioso: punire i rivoltosi senza pietà

venerdì 26 giugno 2009


Un alto religioso iraniano, Ahmad Khatami, ha esortato oggi le autorità giudiziarie di Teheran a «punire senza pietà i rivoltosi». «Voglio che la giustizia punisca i rivoltosi con fermezza e senza mostrare alcuna pietà per dare una lezione ha tutti», ha detto il religioso, un influente conservatore, parlando ai fedeli all'Università della capitale iraniana. Khatami ha poi chiesto al governo di «controllare meglio la stampa straniera», accusandola di aver fomentato i disordini a Teheran.

Ieri, invece, l'ayatollah Nasser Makarem-Shirazi aveva invocato una riconciliazione nazionale per uscire dalla crisi: «È prioritario mantenere la calma e non consentire agli avventuristi di disturbare la quiete pubblica, o distruggere la proprietà privata».

L'ayatollah, citato dalla Press Tv, ha fatto appello alle parti perché «risolvano i problemi con la ragione. Ostilità, antagonismi e rivalità vanno ricomposti con la cooperazione».

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=28204

eq...
26-06-09, 14:34
Ogni giorno ormai da più di una settimana ci giungono (pur se frammentate e rese difficili dalla censura politica del regime) notizie di massacri ed arresti di oppositori, di manifestazioni bloccate a furia di manganello e di funerali vietati in nome dell'ordine pubblico.

Quello che succede a Teheran (ed in altre città metropolitane dell'Iran) non puo' lasciarci indifferenti. Come cittadini, e ancor di più come cristiani, abbiamo il dovere di fare qualcosa.

A nostra disposizione c'è anzitutto il potentissimo mezzo della preghiera, che dobbiamo elevare al cielo in suffragio delle vittime, e a sostegno delle loro famiglie e comunità. Ma la preghiera non basta a lavarsi la coscienza: è necessario tenere i riflettori accesi sulla situazione che si è venuta a creare.

Fino qui quoto, specialmente la frase sottolineata.


E' necessario continuare a chiedere che luce sia fatta sui brogli avvenuti nelle scorse elezioni, e fare pressione con i nostri mezzi sui nostri governanti perché, nelle sedi opportune, ribadiscano che non possiamo chiudere gli occhi e lavarci le mani.

A rischio non ci sono solo le sorti di milioni di iraniani (alcuni dei quali nostri fratelli nella Fede), ma anche le popolazioni vicine. Dalle sorti dell'orrenda dittatura iraniana dipendono anche la sicurezza e la pace in Afghanistan, in Siria, nel Libano, in Irak, e dello stesso Stato d'Israele.

Lassa perde va, che al momento non abbiamo niente da insegnare a nessuno, apparte il nostro passato, ma se gli insegnamenti del nostro passato sono disattesi anche da noi, come possiamo pretendere di "esportarli"?

eq...
26-06-09, 14:37
IRAN/ Capo religioso: punire i rivoltosi senza pietà


Gli Ayatollah sono divisi e intanto decide Ahmadinejad. CVD

LEONIDA
26-06-09, 14:54
La repubblica islamica dell'Iran attuale è il risultato della rivoluzione khomeinista avvenuta alcuni decenni fa.
Tale rivoluzione ha rovesciato la dittatura dello scià, che gradualmente stava imponendo elementi del libertinismo morale occidentale, ed era caratterizzata da una iper-persolistica gestione della cosa pubblica.
la rivoluzione ha ripristinato il primato del potere religioso sulla politica, affidando al clero il compito di confermare o rimuovere i candidati politici che si distaccano troppo dall'Islam.
il popolo ha acquisito il potere democratico in fatto di temi di politica economica, con le elezioni; d'altro canto in temi morali il potere appartiene invece al clero, che controlla anche i media.
ci sono vari modi di chiamare questo tipo di regime "democrazia islamica", oppure "Stato clericalfascista islamico".
nello Stato iraniano la piccola comunità cristiana è tutelata, ma ovviamente le leggi riflettono il carattere identitaria islamico dello Stato.
in quanto cattolici appare naturale che il nostro obiettivo è lottare per avere delle società cattoliche. tuttavia nel caso Iraniano, stiamo parlando di società pressoché totalmente islamica.
l'alternativa in cui si trova oggi l'Iran è questa: difendere la natura identitaria religiosa dello Stato, oppure capitolare verso la forma di Stato ateista in stile occidentale.
Ahmadinejad è stato eletto 4 anni fa alle elezioni. alle recenti elezioni è stato rieletto con larga maggioranza, come era prevedibile, dato l'ampio sostegno delle classi più povere, del clero, dell'esercito, della campagna.
in seguito a queste elezioni parte dell'opposizione iraniana, ha avviato proteste per rovesciare il risultato popolare e far capitolare il primato del controllo del clero sulla politica.
in occidente i media stanno vergognosamente dando un risalto mostruoso alla feccia che in Iran lotta per avere uno Stato di tipo occidentale, mentre alla maggioranza a favore di Ahmadinejad non viene concesso alcuna voce.
ovviamente all'occidente interessa per motivi politici appoggiare la creazione in Iran di un'altra società in stile occidentale, creare anche in Iran la fogna morale in cui versa l'occidente.
In quanto cattolici siamo chiamati ad appoggiare tra le due alternative, senza dubbio la struttura politica del regime attuale, in quanto è sacrosanto che sia difeso il primato del clero sulla politica.
i cattolici non possono appoggiare lo Stato ateista in stile occidentale.
un conto è il popolo iraniano che protesta legittimamente, questa parte del popolo va assolutamente tutelata e ascoltata.
altro conto invece è la feccia filooccidentale che cerca di rovesciare il regime per avere uno Stato ateista. questa parte va considerata a tutti gli effetti come un fronte nemico che dichiara guerra allo Stato.
in quanto nemici che chiedono la guerra, a questa feccia lo Stato iraniano deve rispondere con la guerra.
per questo motivo difendiamo e sosteniamo il legittimo e religioso Stato dell'Iran!
per questo motivo appoggiamo azioni di attacco immediato alla feccia sovversiva che sta creando disordini e confusione in Iran!
w ahmadinejad! w lo Stato clerical fascista! w Khamenei!

UgoDePayens
26-06-09, 16:10
Evidentemente non si tratta di "esportare democrazia", nella quale anche noi siamo decisamente scarsi.

Ma è ultra-evidente che in Iran sta succedendo qualcosa di grave: un Paese in mano a gente che vuole l'arma atomica, dopo elezioni molto poco limpide, sta soffocando nel sangue e nella censura delle manifestazioni di popolo.
Non si puo' stare a guardare, bisogna intervenire prima che sia troppo tardi.

Popolare
26-06-09, 16:19
stacci te con quel rintronato di me*da! Iran libero!!!

http://www.repubblica.it/2009/06/dirette/sezioni/esteri/iran/sabato-20-giugno/ap_16069995_50260.jpg

Popolare
26-06-09, 16:28
Purtroppo l'Ue sta a guardare, l'Italia condanna timidamente perchè sa di essere il I partner iraniano per l'esportazione (non voglio di una cavolata) di petrolio o gas. Ovviamente l'interesse economico viene prima delle vite umane. Basta guardare la Cina, ormai sta diventando un colosso economico, ma guai a denunciare sfruttamenti e persecuzioni nei confonti dei religiosi e dei cattolici in particolare.

eq...
26-06-09, 16:29
Dal punto di vista dottrinale fino a che punto è ammessa la logica del meno peggio?

Secondo me è improbabile che si spinga ad ammettere come accettabile una teocrazia islamica.

UgoDePayens
26-06-09, 17:05
psJcAHCeuC8

R.I.P.

Resurgens
26-06-09, 18:10
La "feccia" che lotta per la libertà ha cento volte il valore dei "virtuosi" che dicono "io ho ragione" e sparano addosso a chi non la pensa come loro, di qualsiasi religione essi siano.

Questo sorvolando su un cattolico che inneggia a un ayatollah islamico, pure se questo è il "male minore"...

Resurgens

LEONIDA
26-06-09, 19:43
La "feccia" che lotta per la libertà ha cento volte il valore dei "virtuosi" che dicono "io ho ragione" e sparano addosso a chi non la pensa come loro, di qualsiasi religione essi siano.

Questo sorvolando su un cattolico che inneggia a un ayatollah islamico, pure se questo è il "male minore"...

Resurgens

resurgens scusa ma hai letto?
che cosa c'entra lo "sparare a chi la pensa diversamente?"

solo a stereotipi da 4 soldi sapete ragionare?
riproviamo va:


un conto è il popolo iraniano che protesta legittimamente, questa parte del popolo va assolutamente tutelata e ascoltata.
altro conto invece è la feccia filooccidentale che cerca di rovesciare il regime per avere uno Stato ateista. questa parte va considerata a tutti gli effetti come un fronte nemico che dichiara guerra allo Stato.


lo Stato italiano, lo Stato americano, forse non reagiscono con l'esercito a coloro che vogliono sovvertire lo Stato? se domani franceschini comincia a fare proteste di piazza per rovesciare lo Stato italiano, forse che non gli si manda contro l'esercito?

eq...
26-06-09, 19:50
lo Stato italiano, lo Stato americano, forse non reagiscono con l'esercito a coloro che vogliono sovvertire lo Stato? se domani franceschini comincia a fare proteste di piazza per rovesciare lo Stato italiano, forse che non gli si manda contro l'esercito?

Bhè, infatti mica siamo meglio di loro. :giagia:

Daltanius
26-06-09, 20:45
stacci te con quel rintronato di me*da! Iran libero!!!

http://www.repubblica.it/2009/06/dirette/sezioni/esteri/iran/sabato-20-giugno/ap_16069995_50260.jpg


egregio Popolare
vorrei farti riflettere proprio sulla questione della libertà.
è forse Libertà quella che invocano i Radicali di Bonino e Pannella quando inneggiano all'Eutanasia ed all'Aborto ??

sono proprio loro i maggiori alfieri della sovversione in Italia a tifare contro la Repubblica Islamica , e non perchè vogliono la Libertà del Popolo Iraniano ...ma perchè ne vogliono sottomettere il territorio al potere perveso ed occulto che ha già sfigurato la nostra Italia!
anche io chiedo libertà per il Popoo Iraniano, ed è per questo che ritengo giusto che il verdetto delle Urne sia rispettato dagli oppositori ( che sono in netta minoranza ) e dai Paesi esteri.

W l' Iran Libero e Sovrano con il Presidente Ahmadinejàd !

Daltanius
26-06-09, 20:47
PressTV 24 giugno 2009


Il figlio dello Scià dell'Iran Mohammad-Reza Pahlavi, espulso nel 1979, esorta Israele a sostenere i disordini post-elettorali in Iran, per far cadere il governo di Teheran.

Reza Pahlavi Maariv ha detto che Israele dovrebbe sostenere i recenti scontri in Iran dopo la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad a presidente del paese. La stessa esistenza del governo attuale dell’Iran potrebbe portare a un olocausto nucleare, ha detto l'ex principe ereditario, ma ha messo in guardia nei confronti di un attacco israeliano sul paese. Con l'accusa che l'Iran rappresenta una 'minaccia esistenziale' per Israele, Tel Aviv, l'unico possessore di testate nucleari in Medio Oriente, ha ripetutamente minacciato Teheran di un attacco militare al suo programma nucleare. Reza Pahlavi ha detto che qualsiasi attacco militare contro Teheran potrebbe spingere gli iraniani a stare dalla parte del governo, invece, e quindi manderebbe in frantumi le speranze di ogni ripresa dei legami tra Iran e Israele.

Iran e Israele avevano stretti legami prima della rivoluzione islamica del 1979, che ha rovesciato la monarchia sostenuta dagli USA. I due tagliarono tutti i rapporti, in seguito alla rivoluzione, con l'Iran che rifiuta di riconoscere Israele come stato.

I moti post-elettorale sono stati innescati dopo che il Ministro degli Interni ha dichiarato Mahmoud Ahmadinejad vincitore delle elezioni presidenziali. La capitale, Teheran, e altre città sono state teatro di illegali manifestazioni di protesta contro i risultati delle elezioni. Le manifestazioni hanno provocato disordini senza precedenti in Iran, nel corso degli ultimi nove giorni.

La situazione tranquilla, tuttavia, è tornata a Teheran dopo che la polizia ha messo in guardia contro eventuali raduni illegali. Il Ministro degli Esteri iraniano Manouchehr Mottaki e il portavoce del ministero degli Esteri Hassan Qashqavi, hanno criticato alcuni paesi occidentali per la loro ingerenza negli affari interni del paese. Funzionari iraniani hanno accusato i mass media degli Stati Uniti e della Gran Bretagna per aver provocato i recenti disordini post-elettorali in tutto il paese.

"Voice of America (VOA) e la British Broadcasting Corporation (BBC) sono canali statali e non privati. I loro bilanci sono ratificate dal Congresso degli Stati Uniti, così come dal Parlamento britannico. I due canali fungono da portavoce dei loro rispettivi governi", ha dichiarato Qashqavi. l’Iran dice che i due media hanno drammatizzato la situazione in Iran, fornendo una copertura degli sviluppi nel paese e provocando lo sviluppo delle violenze post-elettorali.

Nel corso delle ultime settimane, gli Stati Uniti e un certo numero di paesi europei hanno espresso costernazione per gli ultimi processi politici nel paese. Il ministero degli Esteri iraniano ha convocato gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Repubblica Ceca e Canada, per metterli in guardia dall’interferire negli affari interni del paese.

AR/SC/DT



Traduzione di Alessandro Lattanzio.
Alessandro Lattanzio, redattore di Eurasia. Rivista di studi geopolitici, è autore di Terrorismo sintentico, Edizioni all'insegna del Veltro, Parma 2007, e di Dominio globale, Fuoco edizioni, Roma 2009. Anima, inoltre, i seguenti siti di informazione ed analisi:
http://www.aurora03.da.ru
http://www.bollettinoaurora.da.ru
http://sitoaurora.narod.ru
http://sitoaurora.altervista.org
http://eurasia.splinder.com

Stella Maris
26-06-09, 20:54
stacci te con quel rintronato di me*da! Iran libero!!!

http://www.repubblica.it/2009/06/dirette/sezioni/esteri/iran/sabato-20-giugno/ap_16069995_50260.jpg

la tua frase ha il seguente significato :

stacci te con quel cattivo presidente islamico che nega l'olocausto e vuole distruggere israele (ops, peccato che nei fatti non lo abbiamo mai fatto).
Iran libero dal Consiglio della Rivoluzione e schiavo degli Usa.

UgoDePayens
26-06-09, 21:37
» 2009-06-26 17:27
IRAN: MUSSAVI, NON POSSO COMUNICARE
Lo dice in un messaggio su Facebook agli iraniani all'estero

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Il candidato sconfitto nelle presidenziali Mir Hossein Mussavi ha denunciato su Facebook di 'non poter comunicare con l'esterno'. In un messaggio agli iraniani all'estero, Mussavi aggiunge che 'continuera' ad opporsi ai risultati elettorali e che usera' tutte le vie legali perche' siano rispettati i diritti violati nell'urna elettorale'. 'Tutte le mie comunicazioni sono state interrotte, e le obiezioni pacifiche avanzate dalla gente schiacciate', ribadisce il candidato moderato.

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-06-26_126373171.html

Resurgens
26-06-09, 21:52
resurgens scusa ma hai letto?
che cosa c'entra lo "sparare a chi la pensa diversamente?"

solo a stereotipi da 4 soldi sapete ragionare?
riproviamo va:



lo Stato italiano, lo Stato americano, forse non reagiscono con l'esercito a coloro che vogliono sovvertire lo Stato? se domani franceschini comincia a fare proteste di piazza per rovesciare lo Stato italiano, forse che non gli si manda contro l'esercito?

Coi loro difetti lo stato italiano e lo stato americano sono democrazie, in cui la libertà di non essere d'accordo con chi detiene il potere è ancora in buona parte tutelata.

Poi si sa, chi preferisce un gregge di pecoroni ubbidienti a uomini liberi preferirà sempre uno stato in cui la ricerca della libertà è un delitto da punire a fucilate.

E per "sparare a chi la pensa diversamente" mi riferisco ai guardiani della rivoluzione che sparano sulla folla uccidendo ragazzi la cui unica colpa è lottare per la propria libertà d'opinione: chiunque ormai avrà visto un qualche telegiornale e saprà a quale fatto faccio riferimento.

Questo è uno stereotipo da 4 soldi? O è una montatura della "feccia filooccidentale"?

Resurgens

LEONIDA
26-06-09, 22:04
Coi loro difetti lo stato italiano e lo stato americano sono democrazie, in cui la libertà di non essere d'accordo con chi detiene il potere è ancora in buona parte tutelata.

Poi si sa, chi preferisce un gregge di pecoroni ubbidienti a uomini liberi preferirà sempre uno stato in cui la ricerca della libertà è un delitto da punire a fucilate.

E per "sparare a chi la pensa diversamente" mi riferisco ai guardiani della rivoluzione che sparano sulla folla uccidendo ragazzi la cui unica colpa è lottare per la propria libertà d'opinione: chiunque ormai avrà visto un qualche telegiornale e saprà a quale fatto faccio riferimento.

Questo è uno stereotipo da 4 soldi? O è una montatura della "feccia filooccidentale"?

Resurgens
si sono proprio stereotipi da quattro soldi, recitati a dovere come una filastrocca.
la colpa di quei ragazzi è di gridare alla sovversione dello Stato e all'abbattimento del potere religioso.
infatti in Iran ci sono state sempre manifestazioni di dissenso, e quando si sono limitate a contestare un certo tipo di politica, non hanno dato fastidio a nessuno.
quindi per questo sono obiettivamente sciocchezze quelle che dici, che danno l'impressione che in iran si spari a chiunque la pensa diversamente.
non a chiunque, ma solo ad alcuni con certe idee.
perlatro chi non è d'accordo con Ahmadinejad ha potuto votare altri candidati.
ora le cose sono due, o non conosci l'Iran, o per te voler rovesciare la struttura dello Stato è una idea come un'altra.
le idee invece non sono tutte uguali.
e coloro che sostengono che la religione non ha il primato sulla politica, devono essere giustamente definiti nemici di Dio e dello Stato iraniano.
pertanto questi in quanto nemici e non semplici dissidenti della politica, se vanno in piazza a reclamare le proprie ragioni e con violenza, incorrono giustamente nelle pallottole delle forze dell'ordine iraniane.

carlomartello
26-06-09, 22:27
Che orrore, abbiamo dato il nostro appoggio alla creazione di un Forum nel quale si appoggia un regime golpista e islamico dove le comunità cristiane sono sottoposte ad ogni vessazione e i convertiti al Vangelo condannati a morte o più semplicemente costretti all'abiura?

In Iran deve essere ristabilito il legittimo regno dello Shah Reza II, il cui padre quando era al trono venne nominato dal Pontefice protettore dei cristiani dell'Iran.

Da quando è solito al potere Khomeini i cristiani sono diminuiti drasticamente e vessano nella dhimmitudine.

Senza contare che l'Iran ha condotto l'infiltrazione islamista in Libano provocando la distruzione e la rovina della Svizzera dell'Oriente ultimo baluardo inespugnato del Cristianesimo orientale.


carlomartello

LEONIDA
26-06-09, 22:31
Molti Ayatollah non sono d'accordo con le violenze e tu non mi hai ancora spiegato perché Ahmadinejad non si fa da parte per placare gli animi.

ma le violenze di chi? di quelli che vanno in piazza a fare danni alla città e tirare pietre ai Poliziotti gridando alla sovversione dello Stato?
ma stiamo scherzando? vogliamo arrivare al livello di degrado dell'autorità che c'è qua in Italia che gruppo di debosciati attacca le forze dell'ordine e queste manco possono reagire?
e poi che scoperta è che tra gli ayatollah alcuni non sono d'accordo con altri?! accade quasi sempre cosi anzi. poi è ovvio che all'interno del clero le logiche per stabilire la linea sono dovute a maggioranze interne e al ruolo delle guide supreme.
Ahmadinejad ha fatto vari discorsi che ovviamente i media occidentali hanno vergognosamente censurato.
ha ribadito più volte che il voto è corretto, e anche il clero ha detto che erano disponibili a ricontare mi pare il 10% dei voti, che dal punto di vista statistico, è un ottimo campione rappresentativo.
ai manifestanti è stato concesso di fare le loro dimostrazioni per svariati giorni, con i loro atti vandalici e delinquenziali; poi gli è stato dato l'ultimatum di cessare queste proteste.
quindi che cosa vogliono i manifestanti? la guerra!

eq...
26-06-09, 22:41
CUT

Vabbè LEO, il punto è l'autorità, per me Ahmadinejad non ce l'ha, non ce l'hanno nemmeno i media fra cui cerco di barcamenarmi per capire come stanno realmente le cose.

Mentre tu solo perché la rivolta è appoggiata anche dai sostenitori della liberaldemocrazia, hai già firmato la tua sentenza, ma a me questo non basta.

Non basterebbe nemmeno nell'ipotetico stato da te proposto.

L'autorità secondo me ce l'hanno solo quelli convertiti in Cristo nel senso esatto esposto anche dal Papa in quelle due citazioni nel post che ho menzionato.

Quelli che dicono? Questo è il problema, non riusciamo più a sentire che dicono!

carlomartello
26-06-09, 22:42
Neda era cristiana.

http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/19411/neda-kreuz.jpg

http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2282655


carlomartello

eq...
26-06-09, 22:44
Cmq ripeto, se Ahmadinejad si fa da parte, crolla la teocrazia?

Non credo.

Allora, perché non si leva dalle scatole, sarebbe cmq un modo di calmare gli animi, no?

Anzi non poteva proprio non presentarsi alle urne?

LEONIDA
26-06-09, 22:51
Cmq ripeto, se Ahmadinejad si fa da parte, crolla la teocrazia?

Non credo.

Allora, perché non si leva dalle scatole, sarebbe cmq un modo di calmare gli animi, no?

Anzi non poteva proprio non presentarsi alle urne?

ha preso oltre il 60% dei voti...non capisco perché dovrebbe togliersi dalle scatole.
e guarda Eq, che Ahmadinejad ha conservato un ampio consenso popolare, durante tutto l'arco della legislatura.
questo è un fatto che gli viene riconosciuto anche dagli oppositori, almeno fino a qualche mese prima delle elezioni.
quelle che vediamo oggi in piazza sono polemiche fomentate e ingigantite da poteri occulti...
sarebbe come dire che Berlusconi in Italia dovrebbe levarsi dalle scatole perché è odiato dalla sinistra. è assurdo.

p.s. sposto i messaggio fuori tema sulla discussione su Ahmadinejad.

Hope
26-06-09, 22:57
e coloro che sostengono che la religione non ha il primato sulla politica, devono essere giustamente definiti nemici di Dio e dello Stato iraniano.
pertanto questi in quanto nemici e non semplici dissidenti della politica, incorrono giustamente nelle pallottole delle forze dell'ordine iraniane.

Quindi chi non riconosce il tuo dio (volutamente d minuscola) deve essere giustamente ammazzato? Beh almeno sono cosciente della morte di cui morirò :D

E comunque la gente che scende in piazza non è guidata da uno spirito anti religioso. Ma da uno spirito anti totalitario!


Che orrore, abbiamo dato il nostro appoggio alla creazione di un Forum nel quale si appoggia un regime golpista e islamico dove le comunità cristiane sono sottoposte ad ogni vessazione e i convertiti al Vangelo condannati a morte o più semplicemente costretti all'abiura?

In Iran deve essere ristabilito il legittimo regno dello Shah Reza II, il cui padre quando era al trono venne nominato dal Pontefice protettore dei cristiani dell'Iran.


Ma certo! Al bando l'attuale sistema di regime iraniano solo perchè...emargina i cristiani.
Mica perchè usa la violenza per infiltrarsi nelle Istituzioni prendendone il controllo o perchè mette a tacere gli oppositori politici con una politica di terrore e sanguinaria. :sese:

eq...
26-06-09, 23:02
ha preso oltre il 60% dei voti...non capisco perché dovrebbe togliersi dalle scatole.
e guarda Eq, che Ahmadinejad ha conservato un ampio consenso popolare, durante tutto l'arco della legislatura.
questo è un fatto che gli viene riconosciuto anche dagli oppositori, almeno fino a qualche mese prima delle elezioni.
quelle che vediamo oggi in piazza sono polemiche fomentate e ingigantite da poteri occulti...
sarebbe come dire che Berlusconi in Italia dovrebbe levarsi dalle scatole perché è odiato dalla sinistra. è assurdo.

Capisco che il discorso può apparire demagogico ai più, ma il punto è se in questo uscire di scena ci sono dei vantaggi per la patria o meno.

Tu dici che non si evitava qualche morto, qualche pretesto per i nemici esterni?

Se si, perché non farlo?

LEONIDA
26-06-09, 23:11
Capisco che il discorso può apparire demagogico ai più, ma il punto è se in questo uscire di scena ci sono dei vantaggi per la patria o meno.

Tu dici che non si evitava qualche morto, qualche pretesto per i nemici esterni?

Se si, perché non farlo?

perché non credo che sarebbe un messaggio positivo per il popolo e per la patria. vorrebbe dire che basta che una minoranza ben organizzata prenda possesso delle piazze, per poter far rimuovere il presidente sostenuto dalla maggioranza. l'autorità del governo e dello Stato finirebbe nel secchietto della monnezza.
la colpa dei morti è da attribuire ai morti stessi che hanno avviato una forma di protesta violenta e sovversiva.
nel caos della folla, che urla alla sovversione, tira sassi ai poliziotti, fa danni, poi non si può pretendere che le forze dell'ordine becchino sempre i giusti responsabili. e nemmeno si può pretendere che le forze dell'ordine stiano li a fare i bersagli, come succede ai poliziotti in Italia.
chi vuole far parte di una protesta del genere, deve mettere in conto che possano accadere fatti spiacevoli e anche qualche morto.
se vuoi evitare fatti del genere, te ne stai nel terrazzo di casa a protestare civilmente.

Scipione
26-06-09, 23:12
...........in occidente i media stanno vergognosamente dando un risalto mostruoso alla feccia che in Iran lotta per avere uno Stato di tipo occidentale.......

.........ovviamente all'occidente interessa per motivi politici appoggiare la creazione in Iran di un'altra società in stile occidentale, [B]creare anche in Iran la fogna morale in cui versa l'occidente.[B]

........altro conto invece è la feccia filooccidentale che cerca di rovesciare il regime per avere uno Stato ateista. questa parte va considerata a tutti gli effetti come un fronte nemico che dichiara guerra allo Stato.
in quanto nemici che chiedono la guerra, a questa feccia lo Stato iraniano deve rispondere con la guerra.
per questo motivo difendiamo e sosteniamo il legittimo e religioso Stato dell'Iran!

..........per questo motivo appoggiamo azioni di attacco immediato alla feccia sovversiva che sta creando disordini e confusione in Iran!
w ahmadinejad! w lo Stato clerical fascista! w Khamenei!
Secondo me la moderazione ti ha dato alla testa. :giagia: Appoggiare una dittatura islamica, dove un pazzo inneggia alla distruzione di israele o dove gli omosessuali, anche minorenni, vengono impiccati seduta stante, è più da esaltati che da cattolici.

Trasvoliamo sul significato di democrazia, che sembri non conoscere.

Forse dovresti fare il moderatore con chi - da quello che scrivi - ti assomiglia di più, ovvero tali luca e guelfo nero. C'è un forum apposito che ti accoglierà a braccia aperte. Devi solo fare domanda..... :chefico: :gluglu:

Resurgens
26-06-09, 23:16
quindi per questo sono obiettivamente sciocchezze quelle che dici, che danno l'impressione che in iran si spari a chiunque la pensa diversamente.
non a chiunque, ma solo ad alcuni con certe idee.


Quindi quando si hanno "certe idee" (quali idee, mi vien da pensare? Chi vuole che al potere non ci sia più Ahmadinejad perché ha fatto dei brogli elettorali? Chi vuole andare in giro a capo scoperto senza essere considerata una prostituta? O anche chi vorrebbe che in Iran si adorasse l'unico vero Dio e si seguissero le indicazioni del suo rappresentante terreno anche in politica?Credi forse che chi volesse uno stato cristiano in Iran non si beccherebbe una pallottola? Oppure per te basta che si righi diritto e si obbedisca a chi detiene il potere, poi se si è cristiani, fascisti, musulmani, comunisti è tutto secondario?) è legittimo essere presi a fucilate. Coerente, ma non mi aspettavo niente di meno.


e coloro che sostengono che la religione non ha il primato sulla politica, devono essere giustamente definiti nemici di Dio e dello Stato iraniano.
pertanto questi in quanto nemici e non semplici dissidenti della politica, incorrono giustamente nelle pallottole delle forze dell'ordine iraniane

Nel mio cuore c'è sempre posto per le pallottole di quella gente.

Resurgens

eq...
26-06-09, 23:17
perché non credo che sarebbe un messaggio positivo per il popolo e per la patria. vorrebbe dire che basta che una minoranza ben organizzata prenda possesso delle piazze, per poter far rimuovere il presidente sostenuto dalla maggioranza. l'autorità del governo e dello Stato finirebbe nel secchietto della monnezza.

Anche farsi crocifiggere può avere un effetto simile a suon di logica.

C'era uno che diceva che la bontà delle decisioni si può giudicare dai frutti.


poi non si può pretendere che le forze dell'ordine becchino sempre i giusti responsabili

Azz, ok alle morti innocenti?


e nemmeno si può pretendere che le forze dell'ordine stiano li a fare i bersagli, come succede ai poliziotti in Italia

Perché?

Se vogliono l'autorità devono essere pronti al martirio.

Ah che bello che sarebbe un regime totalitario basato su questo principio.

LEONIDA
26-06-09, 23:20
Secondo me la moderazione ti ha dato alla testa. :giagia: Appoggiare una dittatura islamica, dove un pazzo inneggia alla distruzione di israele o dove gli omosessuali, anche minorenni, vengono impiccati seduta stante, è più da esaltati che da cattolici.

Trasvoliamo sul significato di democrazia, che sembri non conoscere.

Forse dovresti fare il moderatore con chi - da quello che scrivi - ti assomiglia di più, ovvero tali luca e guelfo nero. C'è un forum apposito che ti accoglierà a braccia aperte. Devi solo fare domanda..... :chefico: :gluglu:

quindi tu, appoggiando gli Usa, appoggi anche la pena di morte giusto? secondo la tua logica... :)
io difendo le basi della struttura politica iraniana, non tutto quello che fa la politica iraniana.
curioso poi che un dittatore viene eletto dal popolo....:D vai a studia Scipiò, che è meglio! ;)

ps. sciacquati la bocca quando parli di Luca e Guelfo che sono delle ottime persone e ottimi cattolici.
;)

eq...
26-06-09, 23:24
quindi tu, appoggiando gli Usa, appoggi anche la pena di morte giusto? secondo la tua logica... :)

Ndo disse che appoggia gli iuesei?

In effetti l'appoggio degli USA attuali è solo deleterio per l'opposizione iraniana.

Certo che se avessero l'appoggio degli USA dei padri fondatori sarebbe meglio, ma sono certo che vegliano su di loro dal cielo.

Vabbè, sto un pò farneticando ma non sono il solo, cmq se scandalizziamo il gentile pubblico, che esso si faccia avanti a comunicarcelo!

Daltanius
26-06-09, 23:37
Coi loro difetti lo stato italiano e lo stato americano sono democrazie, in cui la libertà di non essere d'accordo con chi detiene il potere è ancora in buona parte tutelata.

Poi si sa, chi preferisce un gregge di pecoroni ubbidienti a uomini liberi preferirà sempre uno stato in cui la ricerca della libertà è un delitto da punire a fucilate.

E per "sparare a chi la pensa diversamente" mi riferisco ai guardiani della rivoluzione che sparano sulla folla uccidendo ragazzi la cui unica colpa è lottare per la propria libertà d'opinione: chiunque ormai avrà visto un qualche telegiornale e saprà a quale fatto faccio riferimento.

Questo è uno stereotipo da 4 soldi? O è una montatura della "feccia filooccidentale"?

Resurgens


non sò se hai letto, ma tra i 20 morti dei disordini nelle strade ci sono 8 volontari Basij uccisi da arma da fuoco ( altro che manifestazioni pacifiche di ragazzi che chiedono un po' libertà !).
ciò può significare solo una cosa : CI SONO ELEMENTI ORGANIZZATI ED ARMATI CHE STANNO PREMENDO AFFINCHè SI ALZI IL TIRO E IL TONO DELLA PROTESTA ! ..protesta che dopo le elezioni non avrebbe dovuto assolutamente iniziare ..dovendo riconoscere la netta vittoria del candidato Ahmadinejàd !

Hope
26-06-09, 23:44
Leggo anche che è giusto sparare ai manifestanti che disturbano l'assetto dell'attuale sistema iraniano.
A ragion di logica, chi ha detto ciò, dovrebbe concordare con la crocefissione di Gesù che proclamandosi l'incarnazione di Dio in terra aveva scombussolato non poco la quiete di allora :chefico:

Daltanius
26-06-09, 23:45
Secondo me la moderazione ti ha dato alla testa. :giagia: Appoggiare una dittatura islamica, dove un pazzo inneggia alla distruzione di israele :


quando e dove Ahmadinejàd ha inneggiato alla distruzione di Israele ?
ha sempre e solo detto che il regime sionista sarebbe imploso poichè disumano come il regime sovietico...
( non a caso in Iran vi è una numerosa comunità ebraica che vive in pace ed è più che rispettata..con tanto di rappresentanza parlamentare...)
se poi ti riferisci alle "fonti occidentali" ..allora và bene..Ahmadinejàd è il "nuovo Hitler" !.:giagia::giagia::giagia:

Daltanius
26-06-09, 23:48
Leggo anche che è giusto sparare ai manifestanti che disturbano l'assetto dell'attuale sistema iraniano.
A ragion di logica, chi ha detto ciò, dovrebbe concordare con la crocefissione di Gesù che proclamandosi l'incarnazione di Dio in terra aveva scombussolato non poco la quiete di allora :chefico:

ma Gesù disse anche "il mio Regno non è di questo mondo " ..
e , cosa non trascurabile , non aveva i media del mondo occidentale a dargli man forte ......presso l'opinione pubblica dell'Impero.

chiuso l'OT.

Resurgens
26-06-09, 23:49
( altro che manifestazioni pacifiche di ragazzi che chiedono un po' libertà !).


Chi ha parlato di manifestazioni pacifiche? Laggiù stanno tentando una nuova rivoluzione, se c'è chi è disposto a morire per la libertà c'è anche chi è disposto a uccidere per essa. D'altronde non sono mai stato in Iran, non so cosa vuol dire vivere in un paese dove essere contrario alle opinioni degli ayatollah è un biglietto assicurato per il carcere se non peggio; di conseguenza non posso dire se una reazione violenta sia l'esagerazione di una lotta civile per la libertà o una risposta uguale e contraria (solo meno nascosta) ai soprusi.

Come sempre ai posteri l'ardua sentenza, d'altronde. E come sempre, chi vincerà riscriverà la storia secondo i propri comodi.

Resurgens

eq...
26-06-09, 23:50
Non so perché ma questa discussione mi ha fatto venire in mente questa frase:

"Il vero giusto è colui che si sente sempre a metà colpevole dei misfatti di tutti"

(K.Gibran)

Bona notte!

:28035:

eq...
26-06-09, 23:55
e , cosa non trascurabile , non aveva i media del mondo occidentale a dargli man forte ......presso l'opinione pubblica dell'Impero.

Dai su, l'abbiamo capito che sta cosa non gliela perdonereste manco se avessero tutte le ragioni del mondo. :giagia:

Daltanius
27-06-09, 00:00
Chi ha parlato di manifestazioni pacifiche? Laggiù stanno tentando una nuova rivoluzione, se c'è chi è disposto a morire per la libertà c'è anche chi è disposto a uccidere per essa. D'altronde non sono mai stato in Iran, non so cosa vuol dire vivere in un paese dove essere contrario alle opinioni degli ayatollah è un biglietto assicurato per il carcere se non peggio; di conseguenza non posso dire se una reazione violenta sia l'esagerazione di una lotta civile per la libertà o una risposta uguale e contraria (solo meno nascosta) ai soprusi.

Come sempre ai posteri l'ardua sentenza, d'altronde. E come sempre, chi vincerà riscriverà la storia secondo i propri comodi.

Resurgens

guarda che il presupposto stesso da cui muovi il "ragionamento" è totalmente sballato...
perchè se anche fosse andato a vincere le elezioni Mussavi , non sarebbe certo caduto il regime degli Ayatollah....
però è vero che ora si vuol portare avanti un attacco al sistema della Repubblica Islamica...ma questo piano nasce da menti che non appartengono al Popolo Iraniano ..neppure di quelli che hanno dato il proprio voto a Mussavi....
per cui è facile ritenere che gli autori dell'uccisione dei Basij ..siano dei veri professionisti della provocazione.

carlomartello
27-06-09, 00:19
Che orrore, abbiamo dato il nostro appoggio alla creazione di un Forum nel quale si appoggia un regime golpista e islamico dove le comunità cristiane sono sottoposte ad ogni vessazione e i convertiti al Vangelo condannati a morte o più semplicemente costretti all'abiura?

In Iran deve essere ristabilito il legittimo regno dello Shah Reza II, il cui padre quando era al trono venne nominato dal Pontefice protettore dei cristiani dell'Iran.

Da quando è solito al potere Khomeini i cristiani sono diminuiti drasticamente e vessano nella dhimmitudine.

Senza contare che l'Iran ha condotto l'infiltrazione islamista in Libano provocando la distruzione e la rovina della Svizzera dell'Oriente ultimo baluardo inespugnato del Cristianesimo orientale.


carlomartello
Ovviamente i dhimmi cattoislamizzanti non rispondono al nostro messaggio che invece di ciatare le rivolte cita LE PERSECUZIONI ANTI-CRISTIANE PERPETRATE DAL GOVERNO ISLAMICO DELL'IRAN, orecchie da mercanti?
Vediamo di mettere un pò di articoli.


Viaggio in Iran. Dove anche il catechismo
ha in copertina Khomeini
Camille Eid
La diplomazia vaticana protesta. E la rivista internazionale del patriarcato di Venezia, “Oasis”, n.2/2005, pubblica un reportage sulla repressione dei cristiani in Iran.


"Shim’on pesar-e Yohana, àya mara mahabat mi nema’ì?", scandisce il sacerdote leggendo il Vangelo in lingua farsi: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu davvero?". Per i fedeli e i rappresentanti delle autorità dell’Iran riuniti nella cattedrale caldea di Teheran per onorare la memoria di Giovanni Paolo II, è una vera sorpresa. L’uso del farsi nelle celebrazioni cristiane è, infatti, “vivamente sconsigliato” dal governo, preoccupato di evitare la diffusione del verbo cristiano tra i musulmani.

"E invece l’uso del farsi nella liturgia è un servizio di fede", protesta monsignor Ramzi Garmou, arcivescovo cattolico caldeo della capitale iraniana. "Noi non siamo al servizio di una determinata etnia, bensì di tutta la nazione. Se ogni comunità religiosa dovesse occuparsi solo del proprio gruppo etnico, cosa ne sarebbe domani della Chiesa in Iran?".

Già, domanda pertinente. Cosa ne sarà della Chiesa in Iran? E cosa ne è oggi? [...] Pur contestati da alcuni, i censimenti ufficiali sono emblematici. Mentre la popolazione iraniana risulta quasi raddoppiata negli anni della Repubblica Islamica, passando da 35 a 68 milioni di abitanti, il numero dei cristiani è drasticamente diminuito, dal 5 all’1 per mille. Oggi, le stime più ottimistiche danno un totale di circa 100 mila cristiani in Iran, di cui 80 mila armeni gregoriani, 8 mila assiro-caldei cattolici e altrettanti ortodossi, 5 mila protestanti, 2 mila cattolici latini e 500 armeno-cattolici.

Una verifica effettuata da un sacerdote cattolico a partire dai registri ecclesiastici conferma tale drastico calo: "I matrimoni celebrati nella mia diocesi negli anni 1976, 1986 e 1996 sono rispettivamente 54, 20 e 13. I battesimi riferiti agli stessi anni sono 150, 117 e 36. I funerali, infine, sono 93, 101 e 97". Conclusione? "È una comunità a rischio estinzione".

"Questo calo – dice ancora l’arcivescovo Garmou – è dovuto a un tasso di natalità più basso tra i cristiani, ma soprattutto a un’emigrazione che si è accelerata dopo la rivoluzione islamica e la guerra contro l’Iraq". Ovviamente, alla base di tale fenomeno ci sono motivazioni umane, culturali, socio-economiche e storiche. Ma l’appartenenza dei cristiani a delle minoranze che si distinguono, oltre che per fede religiosa, anche per lingua e cultura, li ha resi doppiamente stranieri agli occhi della popolazione.

Già ai tempi della monarchia, e nonostante la buona disposizione dello scià, il discorso ufficiale nazionalista non favoriva certo la loro integrazione. Ma la legislazione della rivoluzione islamica ha reso tale integrazione ancor più difficile. L’articolo 13 della costituzione precisa, è vero, che “gli iraniani zoroastriani, ebrei e cristiani sono le uniche minoranze religiose riconosciute le quali, nei limiti della legge, sono libere di compiere i propri riti religiosi e cerimonie, e di agire secondo il proprio canone in materia di affari personali e di istruzione religiosa”. Ma l’articolo 14, pur sottolineando il dovere dello stato e di tutti i musulmani di “trattare i non-musulmani in conformità con le norme etiche e i principi della giustizia ed equità islamiche, e rispettare i loro diritti umani”, ha cura di avvertire che “questo principio si applica a tutti coloro che si astengono dal prendere parte a cospirazioni o attività contro l’islam e la Repubblica Islamica dell’Iran”. L’articolo 19, infine, afferma che “tutti gli iraniani, a qualsiasi gruppo etnico appartengano, godono degli stessi diritti” e che “il colore, la razza e la lingua non offrono alcun privilegio”. Alla religione nessun riferimento.

"I diritti dei cristiani sono garantiti dalla costituzione. Il punto è che spesso incontriamo difficoltà nella sua applicazione", afferma monsignor Sebouh Sarkissian, di origine siriana, da sei anni arcivescovo della Chiesa armeno-gregoriana di Teheran, una carica che fa di lui il pastore della maggiore comunità cristiana in Iran. "La nostra Chiesa, ad esempio, ha il diritto di pronunciare sentenze di scioglimento del matrimonio, ma quando i coniugi si recano ai pubblici uffici si vedono esigere dai giudici la ripresa dell’iter processuale".

Gli chiedo se incontra problemi nella stampa e nella diffusione di materiale religioso. "Niente affatto", risponde. "Ho fatto stampare 32 mila copie del Vangelo e nessuno mi ha mai detto nulla. Ovviamente, se il libro è in lingua farsi occorre un permesso. Ogni anno pubblichiamo una decina di libri. Uno degli ultimi ripercorre addirittura la storia dell’Armenia e il suo rapporto conflittuale con la Persia di allora".

E fino a che punto il carattere etnico delle Chiese iraniane rappresenta un handicap alla missione ecclesiale? "La nostra preoccupazione è centrata sul mantenimento delle nostre tradizioni", risponde. "Non incoraggiamo il proselitismo. La testimonianza al Vangelo si riflette nella vita del cristiano prima ancora che nella predica in chiesa. Noi non viviamo in Occidente. L’Iran è, in fin dei conti, uno stato islamico e a noi spetta essere astuti, come ci chiede Cristo".

Questa “astuzia”, bisogna riconoscerlo, ha in larga misura risparmiato agli armeni la repressione subita dagli altri cristiani. Ad esempio, essi sono riusciti a recuperare le loro scuole confiscate, anche se hanno dovuto accettare la nomina governativa di direttori musulmani. Non così è stato per la Chiesa latina, sospettata a lungo di simpatia verso l’Occidente, le cui strutture religiose sono state smantellate nei primi due anni della rivoluzione khomeinista: 14 scuole cattoliche chiuse (tra cui i prestigiosi istituti gestiti da lazzaristi e salesiani), pensionati e dispensari confiscati, preti e suore espulsi. "Siamo qui perché non è giusto che i cristiani rimangano da soli", ci confida una suora straniera che vive in Iran da parecchi anni. "Ci preme portare avanti l’essenziale cristiano. Grazie a Dio assistiamo a un miglioramento della situazione: lo stato è passato da un’aperta ostilità nei confronti della Chiesa latina a una fase di addolcimento sotto Rafsanjani, poi a una maggiore apertura sotto Khatami".

Come si traduce questa apertura? "I visti d’ingresso per il clero sono ora più facili da ottenere, anche se vige ancora il numero chiuso: un prete per ogni singola chiesa. Ovviamente, gli arrivi – che si contano sulle dita di una mano – non sono in grado di compensare le espulsioni del 1980 che hanno interessato l’85 per cento del clero cattolico. Inoltre, i cristiani non vengono più presentati dalle autorità, come prima, come minoranze ‘ospiti’ o di passaggio".

Nessuno nega tuttavia che la Chiesa latina, oggi guidata dal vescovo Ignazio Bedini, sia effettivamente al servizio di gente di passaggio: membri del corpo diplomatico accreditato a Teheran e uomini d’affari occidentali. A questi si aggiungono anche alcune famiglie naturalizzate e i figli di coppie miste che sfidano – seppure non pubblicamente – la norma della shari’a che prevede che i figli di un musulmano debbano essere musulmani.

"Molti dei problemi che viviamo oggi se li sono procurati gli stessi cristiani, per questioni di potere e di privilegio", dice sconsolato un sacerdote cattolico. "Le singole Chiese hanno coltivato nei secoli la loro forte connotazione etnica per distinguersi e difendersi dall’islam. Ma anziché adoperarsi poi a favore di una complementarietà a livello dei servizi ecclesiali, hanno cercato di preservare al meglio i loro particolarismi e sono finite per ostentare le loro divisioni".

Una via d’uscita dai particolarismi è l’ecumenismo. Chiedo a monsignor Sarkissian come traduca a livello locale il suo impegno ecumenico regionale e internazionale. "Propongo spesso ai miei colleghi di tenere i nostri incontri in Iran", risponde. "Nel 2001, il comitato esecutivo del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente (MECC) si è riunito qui a Teheran. Di nuovo, all’inizio di quest’anno, i giovani cristiani del Medio Oriente hanno scelto l’Iran per il loro raduno annuale. Senza contare i periodici incontri con i capi delle altre Chiese cristiane: caldea, armeno-cattolica, protestante e assiro-protestante".

Questo abbozzo di collaborazione non sembra aver risolto, però, tutti i malintesi tra le diverse comunità. Monsignor Neshan Karakeheyan, di origine greca, è dal febbraio 2001 vescovo della piccola comunità armeno-cattolica, ridotta a sole 150 famiglie (e nessun prete) dopo la partenza di parecchi fedeli per l’America e l’Europa. "I gregoriani – lamenta – hanno approfittato della nostra assenza temporanea per impadronirsi di una nostra scuola". Non ha chiesto l’intervento del vescovo gregoriano? "Purtroppo egli non poteva fare nulla perché, presso la comunità gregoriana, è il Majles-e Melli, il consiglio di comunità costituito da laici, a prendere le decisioni. Invece le altre due scuole le abbiamo recuperate grazie alla mediazione del vescovo palestinese Hylarion Capucci, che intrattiene buoni rapporti con l’Iran". I 700 studenti, tutti armeni perché è vietato accogliere dei musulmani, seguono lezioni di lingua armena e di catechismo oltre al curriculum ufficiale.

Un motivo di protesta comune a tutti i cristiani è proprio il catechismo. Il libraio ci guarda con un’aria stupita quando ci vede rastrellare tutte le versioni disponibili del Ketob-e Ta’limate Dini, il manuale di religione a uso esclusivo delle minoranze non islamiche. Sul frontespizio c’è sempre (così come nelle sale parrocchiali) la foto dell’ayatollah Khomeini, segno del controllo esercitato dal ministero dell’orientamento islamico (Ershad) sull’insegnamento religioso. "Questo manuale è chiaramente sincretista", assicura Mattia, un professore assiro-caldeo. "Nella scuola iraniana l’islam permea tutte le materie, dalla letteratura alla lingua. Nel catechismo, basta sostituire la parola Khoda (Dio, in persiano) con Allah, Din (religione) con islam e Nabi (profeta) con Mohammed per capire che si tratta di un’iniezione velata di islam nelle ore di religione", che sono cinque nelle scuole elementari e tre nelle medie. Mattia sottolinea anche che il voto all’esame di religione è assegnato per metà dalla Chiesa e per l’altra metà dal governo.

"Non siamo soddisfatti né del contenuto né dello stile a domanda-risposta del libro", dice monsignor Garmou. "Questo manuale è stato preparato all’indomani della rivoluzione khomeinista in circostanze particolari e va perciò cambiato. È già al lavoro su una nuova edizione un’équipe di esperti di quattro Chiese. Ci auguriamo di ottenere il consenso delle autorità per metterlo in circolazione già nel prossimo anno accademico". Molti lamentano la poca preparazione dei professori assegnati all’insegnamento religioso. "Alcuni – dice monsignor Karakeheyan – vogliono solo arrotondare lo stipendio. Uno ha addirittura affermato davanti agli studenti che Cristo non è Dio!".

L’islam non permea comunque solo le materie scolastiche, ma ogni aspetto della vita in Iran. Accendi la tv e ti imbatti in pellegrini sciiti che si battono il petto ascoltando la lamentosa narrazione dell’assassinio dell’imam Hussein a Karbala. Alzi la cornetta del telefono in una cabina pubblica e ascolti un’esortazione dello stesso imam che recita: "Se non avete nessuna religione, abbiate perlomeno uno spirito libero in questa vita". A Teheran, spiccano le gigantografie dei “martiri” ed eroi della rivoluzione islamica: Beheshti, Madani, Mofateh, ma anche l’egiziano Khaled Islambouli, l’autore ufficiale dell’assassinio del presidente Anwar al-Sadat. Di fronte alla centralissima cattedrale armena di San Sergio, in viale Nejatollahi, un pannello raffigura il Mahdi, l’imam atteso degli sciiti, in groppa a un cavallo. Sopra, una scritta afferma che “Cristo tornerà insieme con il Mahdi a instaurare ovunque la giustizia”.

Nel cortile della cattedrale, un gruppo di giovani armeni è intento a chiacchierare. Il sogno di tutti, o quasi, è di costruirsi un futuro in Europa o in America. Solo Marina vorrebbe rimanere in Iran "per non lasciare i genitori da soli".

Secondo molti interlocutori il sogno di andare altrove esprime la situazione di una Chiesa ghettizzata e ridotta a sopravvivere in un’apparente sterilità spirituale e apostolica, in un paese dove la libertà di culto e di associazione è autorizzata solo all’interno dei luoghi di culto. Monsignor Garmou non nasconde la sua preoccupazione circa le ripercussioni della fuga dei cristiani dall’Iraq, suo paese d’origine, sulla missione della Chiesa in Iran. "La Chiesa irachena rappresenta per noi – dice – ciò che rappresenta il Libano per i cristiani di Siria o di Giordania. Se le nostre retrovie cedessero, cosa ne sarà di noi? ".

L’emigrazione tocca la piccolissima comunità nelle sue forze vive, le élite e i giovani: oltre 10 mila partenze negli ultimi 25 anni. Le sue conseguenze sono perciò gravi: invecchiamento e indebolimento della comunità locale, difficoltà per i giovani di riuscire a trovare un coniuge cristiano e calo delle vocazioni sacerdotali. "Oggi, due nostri seminaristi si stanno formando a Roma e uno a Parigi. Così, a luglio, celebreremo a Teheran la prima ordinazione da molti anni e un nuovo sacerdote si unirà agli attuali quattro, che sono un iraniano, un iracheno, un indiano e un francese. Malgrado ciò, quanto cerchiamo di elaborare per i nostri giovani sembra costruito sulla sabbia. Basta dare un’occhiata ai nomi cancellati sulle nostre agende telefoniche per capire le dimensioni del fenomeno".

La nota pessimistica è spazzata via sulle rive del fiume Zoyandeh-Rud, a Isfahan. Nel vicino sobborgo di Nuova Giulfa vivono i discendenti dei 20 mila cristiani deportati qui quattro secoli fa dall’Armenia dallo Scià Abbas. Nel Vank, il monastero armeno terminato nel 1664, incontriamo il giovane vescovo Papken Charian, giunto dal Libano solo pochi mesi fa. "A Isfahan disponiamo di 12 chiese e altre 12 sono sparse nel resto della diocesi: a Shiraz, Ahvaz e Abadan. Cerchiamo di utilizzarle tutte per non rischiare la chiusura di quelle non operative. Per lo stesso motivo, alcuni nostri fedeli vanno talvolta a messa dal sacerdote lazzarista della chiesa latina di Isfahan, ormai priva di una comunità".

Monsignor Charian mi accompagna nell’antica cappella detta di Betlemme i cui affreschi ricordano da vicino l’arte rinascimentale italiana. A pochi metri sorge il museo armeno dove sono custodite importanti opere d’arte. "Durante le vacanze del Norouz, il Capodanno persiano”, dice compiaciuto Charian, "ben 70 mila visitatori musulmani hanno potuto ammirare la prima stamperia arrivata in Iran e portata nel 1641 dall’armeno Khachadour Ghesaratzi, oltre a quadri, antichi Vangeli, manoscritti e oggetti d’arte cristiana. Con gli introiti del museo finanziamo la costruzione di alloggi per le giovani coppie armene, per aiutarle a costruirsi un futuro qui". Del rapporto con i musulmani, Charian dice che è buono: "Contravvenendo alle norme, le autorità hanno ultimamente nominato un direttore cristiano in una scuola armena. E noi apprezziamo molto questo gesto".

Le opinioni sulla politica religiosa ufficiale sono comunque divergenti. "Gli iraniani vogliono farsi belli sulla scena internazionale", dice un diplomatico di stanza a Teheran. "Si compiacciono nel ripetere che tre seggi del parlamento sono riservati ai cristiani, due agli armeni e uno agli assiro-caldei, nonostante il loro numero ridotto. Ma è il nocciolo duro del regime ad esprimere le reali intenzioni degli ayatollah. Tutto il resto, comprese le aperture fatte da Khatami, sono come fumo agli occhi".

La speranza sta in un approccio diverso al rapporto religione-stato. Un’indicazione in questo senso la trovo in un incontro pubblico organizzato nella moschea di Hosseiniyeh Ershad da noti esponenti liberali tra cui Mohsen Kadivar, Hashem Aghajari, Mostafa Badkoubehei, Yussuf Eshkevari e Ali Shariati, molti dei quali hanno scontato condanne al carcere per le loro idee riformiste. Apparentemente, l’incontro intende illustrare l’operato di Giovanni Paolo II e la sua difesa della libertà e dei valori umani, ma è chiaro che, nell’intenzione degli organizzatori, c’è soprattutto la volontà di criticare il sistema teocratico iraniano. "Sono un essere umano, ma per caso sono anche iraniano – dice Eshkevari, parafrasando Rousseau – e la condizione di tutti gli esseri umani è la libertà". Poi aggiunge tra gli applausi: "Quando il potere si veste di religione inizia la catastrofe. Quando il papa ha fatto il re ha disonorato la religione".

L’incontro dà l’occasione di ripercorrere gli influssi cristiani sulla cultura persiana. Tra il pubblico siede Jamaleddin, uno studente universitario. Ha tracciato i suoi pensieri su un foglio: "Giovanni Paolo II desiderava un mondo per tutti i popoli della terra e per questo l’abbiamo amato anche noi. Il popolo iraniano non vuole la guerra, ma il dialogo con tutti, indipendentemente dal loro credo religioso". Un altro, di nome Mattia, dice: "Non esiste in lingua farsi una terminologia cristiana, ma grazie alla sua sensibilità, la poesia trecentesca del mistico Hafez di Shiraz aiuta molti iraniani a conoscere il Dio-Amore del cristianesimo. La rivoluzione islamica ha risvegliato presso molta gente una ricerca profonda, ha fatto nascere in tanti degli interrogativi, quando hanno visto che la guerra si faceva in nome di Dio".

In una chiesa semideserta di Teheran, la devozione di quattro ragazze musulmane attira la mia attenzione. "Mi vergogno di aver conosciuto Gesù Cristo così tardi", dice Negar, che lavora come interprete. Parastoo dice di venire in chiesa una volta la settimana "per trovare la pace". E come preghi? "Prego Hazrat Mariam (la Madonna, ndr) dicendo: Signora della terra, io credo nel tuo Dio, che è anche il mio, in tuo Figlio, Issa (Gesù), e nella tua religione. Aiutami ad essere una brava persona e stai sempre al mio fianco".

http://www.internetica.it/CristianIran-Oasis.htm


carlomartello

carlomartello
27-06-09, 00:25
Conversioni al Cristianesimo in Iran sono apostasia, la shari'a prevede la condanna a morte per questo ma in Iran per evitare troppi problemi ti frustano fino all'abiura.

Iran, frustate ai Cristiani.


Sei cristiano in Iran? Le frustate a sangue sono il minimo che ti aspetta: d'altra parte, questa è la libertà che garantisce la "Repubblica Islamica dell'Iran".....


Christian couple flogged for attending “secret sermon” in Iran

Iran Focus

London, Oct. 14 - A Christian couple were flogged in Iran for participating in an “underground Church”, an Iranian Christian group said in a report on its website earlier this week.

The unnamed couple were arrested on September 21, 2005, the report said, adding that a Revolutionary Court reviewed their case in July 2007.

Even though the couple had decided to marry seven years ago, the country’s marriage laws - which prohibit the union of ex-Muslims and members of other religious minorities – prevented them from obtaining a certificate of marriage.

The report said that the woman was born a Christian in an Assyrian-Iranian family and the man was a convert to Christianity prior to getting married.

The court ruled that both the man and the woman were Mortad, a description of someone who has committed apostasy by leaving Islam.

http://www.iranfocus.com/uploads/img471153a8aae02.jpg

http://www.iranfocus.com/uploads/img471154062792d.jpg

http://www.parolescorrette.splinder.com/post/14314909/Iran,frustate+ai+Cristiani.


Questo per non parlare delle persecuzioni nel resto del mondo islamico, del genocidio in Sudan, dell'occupazione di Cipro, del Kosovo, dei Copti oppressi in Egitto...


carlomartello

Popolare
27-06-09, 01:16
com'era era, resta il fatto che è un simbolo della voglia di libertà del popolo iraniano.

Giò
27-06-09, 02:11
Su questo, quoto su tutta la linea Carlomartello: appoggiare Ahmadinejad e l'attuale regime iraniano in maniera entusiastica è da pazzi e per un cristiano cattolico non ha il minimo senso.
Sarà una 'teocrazia', ma qua il dio che si adora e si serve non è il nostro, ma un falso dio, Allah.
Inoltre, ci sarebbero tante considerazioni da fare sull'Iran e sulla natura del suo rapporto con gli USA, ma sono cose note a tutti coloro che si interessano anche solo minimamente di geopolitica.

Scipione
27-06-09, 08:22
...........Nel mio cuore c'è sempre posto per le pallottole di quella gente.

Resurgens
A te t'hanno insegnato proprio dei bei principi cristiani.......... :chefico: :gluglu:

Scipione
27-06-09, 08:26
quindi tu, appoggiando gli Usa, appoggi anche la pena di morte giusto? secondo la tua logica... :)
io difendo le basi della struttura politica iraniana, non tutto quello che fa la politica iraniana.
curioso poi che un dittatore viene eletto dal popolo....:D vai a studia Scipiò, che è meglio! ;)

ps. sciacquati la bocca quando parli di Luca e Guelfo che sono delle ottime persone e ottimi cattolici.
;)
* E dove avrei scritto che io appoggio gli usa? :paura:

* Tu difendi solo una teocrazia criminale

* La bocca me la sciacquo sempre quando ne parlo, ma solo dopo....... :D :gluglu:

Scipione
27-06-09, 08:34
quando e dove Ahmadinejàd ha inneggiato alla distruzione di Israele ?
ha sempre e solo detto che il regime sionista sarebbe imploso poichè disumano come il regime sovietico...
( non a caso in Iran vi è una numerosa comunità ebraica che vive in pace ed è più che rispettata..con tanto di rappresentanza parlamentare...)
se poi ti riferisci alle "fonti occidentali" ..allora và bene..Ahmadinejàd è il "nuovo Hitler" !.:giagia::giagia::giagia:

Iran,Ahmadinejad:Israele deve essere cancellato dalla mappa del mondo(ansa)
giovedì 27 ottobre 2005
(di Alberto Zanconato) (ANSA) - TEHERAN, 26 OTT - Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha affermato oggi che Israele deve essere cancellato dalla mappa del mondo, aggiungendo che qualsiasi Paese arabo osasse riconoscerlo, ''brucera' nelle fiamme della rabbia della nazione islamica''. Le affermazioni del presidente ultraconservatore, fatte in una conferenza a Teheran sul tema ''Un mondo senza sionismo'' e accolte da slogan di ''Morte a Israele'' e ''Morte all'America'' da parte di migliaia di studenti fondamentalisti che vi partecipavano, giungono in un momento di rinnovata tensione con l'Occidente sul programma nucleare della Repubblica islamica e coincidono con un nuovo attentato suicida che ha seminato la morte in Israele. (di Alberto Zanconato) (ANSA) - TEHERAN, 26 OTT - Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha affermato oggi che Israele deve essere cancellato dalla mappa del mondo, aggiungendo che qualsiasi Paese arabo osasse riconoscerlo, ''brucera' nelle fiamme della rabbia della nazione islamica''. Le affermazioni del presidente ultraconservatore, fatte in una conferenza a Teheran sul tema ''Un mondo senza sionismo'' e accolte da slogan di ''Morte a Israele'' e ''Morte all'America'' da parte di migliaia di studenti fondamentalisti che vi partecipavano, giungono in un momento di rinnovata tensione con l'Occidente sul programma nucleare della Repubblica islamica e coincidono con un nuovo attentato suicida che ha seminato la morte in Israele. Allarmate e immediate le proteste arrivate non solo dallo stesso Israele e dagli Usa, ma anche da Germania e Francia, i due Paesi europei che insieme alla Gran Bretagna hanno condotto per quasi due anni trattative con Teheran nel tentativo, finora vano, di convincerla a rinunciare all'aspetto piu' sensibile del suo programma nucleare, quello dell'arricchimento dell'uranio. ''Le potenze arroganti del mondo - ha affermato Ahmadinejad -hanno fondato il regime sionista nel cuore del mondo musulmano come base per i loro obiettivi espansionistici''. ''Ma non c'e' dubbio - ha aggiunto - che la nuova ondata che si e' formata in Palestina, rimuovera' questo stigma vergognoso (Israele, ndr) dal mondo dell'Islam''. Nei suoi otto anni di presidenza, conclusisi lo scorso agosto, il riformista Mohammad Khatami non aveva mai usato parole simili. Ma Teheran non ha mai fatto venire meno il suo sostegno ai gruppi armati palestinesi, tra i quali Hamas e Jihad Islamica, pur affermando che si tratta soltanto di assistenza ''umanitaria'' e politica, e non militare. Il proposito di ''cancellare Israele dalla mappa del mondo'' e' stato inoltre ribadito piu' volte con slogan scritti sui missili balistici iraniani fatti regolarmente sfilare durante le parate militari. L'ultima volta che cio' e' avvenuto, il mese scorso, gli addetti militari dei Paesi europei, tra i quali quello italiano, hanno abbandonato per protesta la manifestazione, alla quale erano stati invitati. Proprio il deciso sviluppo del programma missilistico iraniano, con la produzione negli ultimi anni di vettori in grado di raggiungere lo Stato ebraico, unito alle ambizioni nucleari della Repubblica islamica, e' stato fonte di particolare preoccupazione anche tra i Paesi europei sulle reali intenzioni di Teheran, secondo la quale il suo programma nucleare ha scopi puramente civili. Ma Ahmadinejad si e' scagliato oggi anche contro quei Paesi arabi moderati che, dopo il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza, potrebbero riconoscere e allacciare relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele. ''Se qualche Paese - ha detto il presidente - sotto la pressione del sistema egemonico o per egoismo, facesse il passo di riconoscere il regime sionista, brucerebbe nelle fiamme della rabbia della nazione islamica''. Secondo Ahmadinejad, infatti, il ritiro delle truppe dello Stato ebraico da Gaza fa parte semplicemente di ''un complotto'' per ottenere tale riconoscimento. Ma un mondo senza Israele e senza gli stessi Usa, ha aggiunto Ahmadinejad, e' possibile e il mondo islamico deve rimanere unito nella lotta storica che e' in corso con ''le potenze arroganti''. Oggi, in coincidenza con la conferenza, le campanelle di tutte le scuole iraniane sono state fatte suonare per auspicare ''un mondo senza sionismo''. Il governo e tutte le istituzioni iraniane hanno inoltre chiamato il popolo a partecipare ''in massa'' alle manifestazioni anti-israeliane della 'Giornata di Qods', dal nome arabo di Gerusalemme, che verra' celebrata come ogni anno in Iran il prossimo venerdi', l'ultimo del mese di digiuno del Ramadan. ZC 26-OTT-05 17:30 NNN :chefico: :gluglu:

eq...
27-06-09, 08:52
Iran,Ahmadinejad:Israele deve essere cancellato dalla mappa del mondo

Scipiò, non voglio dire che hai torto, ma il resoconto di un singolo media tradizionale conta quanto il due di picche in una questione del genere, e su, caspiterina. :giagia:

Scipione
27-06-09, 08:53
Scipiò, non voglio dire che hai torno, ma il resoconto di un giornale conta quanto il due di picche in una questione del genere, e su, caspiterina. :giagia:
L'ansa, come non ti è noto, non è un giornale.......... agenzia nazionale stampa
associata :chefico: :gluglu:

eq...
27-06-09, 08:55
L'ansa, come noto, non è un giornale.......... :chefico: :gluglu:

A bhè, allora hai ragione. :gluglu:

P.S. Ho cambiato in "singolo media tradizionale", ma se vuoi possiamo ricamarci ancora. :giagia:

UgoDePayens
27-06-09, 09:16
Neda era cristiana.

http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/19411/neda-kreuz.jpg

http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2282655


carlomartello

:paura: Ma veramente? Siamo sicuri non sia solo un ciondolo senza significato per chi lo porta?
Mi sembra strano che non sia ancora venuto fuori. E, ad esempio, i funerali così tristemente noti si sono svolti con funzione islamica...

eq...
27-06-09, 09:42
L'ansa, come non ti è noto, non è un giornale.......... agenzia nazionale stampa
associata :chefico: :gluglu:

Questa è l'ultima volta che rispondo a Scipione senza contare fino a mille, perché questo forse pensa veramente che io vado in edicola a chiedere l'Ansa e pensa veramente che questo suo commento sia inerente alla questione che volevo porre e che anzi ne derivi veramente che ha ragione lui.

Vabbè, ti metto in ignore list come promemoria che devo contare fino a mille.

:ciaociao:

LEONIDA
27-06-09, 10:35
questo è il tipico esempio di manipolazione di cui avevo accennato.
per chi è un minimo informato sulla celebre frase di Ahmadinejad "bisogna cancellare Israele", sa benissimo che Ahmadinejad intende l'abolizione dello Stato sionista e non la distruzione del popolo israeliano.
questa è l'interpretazione più volte ribadita dal presidente Ahmadinejad e questa interpretazione è riconosciuta anche dagli oppositori di Ahmadinejad.
chi ha seguito un minimo i convegni organizzati da Ahmadinejad sul superamento dello Stato sionista, sa che a tali convegni hanno partecipato anche ebrei ortodossi contrari allo Stato di Israele.
si capisce la differenza tra "Stato" e "popolo"?
però ecco che qui in occidente alcuni, per scopi puramente strumentali, trasformano quella frase con un senso che vuol dire "uccidiamo gli ebrei".

* E dove avrei scritto che io appoggio gli usa? :paura:

* Tu difendi solo una teocrazia criminale

* La bocca me la sciacquo sempre quando ne parlo, ma solo dopo....... :D :gluglu:

se va be, per te erano teocrazie criminali tutti gli Stati cattolici della storia passata...e poi le solite filastrocche...ho gia detto che difendo la struttura politica dell'Iran non qualunque cosa ha fatto il governo... ;)

Spetaktor
27-06-09, 11:35
Ahmadinejad è un grande

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Uno che si ritrovi ad avere tutto il mondo contro (questo mondo!) già perciò merita della benevolenza. Se poi se lo inimica, questo mondo, perché è fiero, deciso, intransigente, sprezzante, sarcastico, antiretorico, perché, preposto alla funzione di governare il proprio Stato, vuole farlo fino in fondo, senza rendere conto a nessun pomposo impiccione, oh, non ci sono davvero parole per descriverne la seduzione, l’impressione di meraviglioso che suscita! Questo Persiano in piedi tra i lenoni delle democrazie, tra i ‘protettori’ dei popoli, criticato dagli insulsi ministri, tutti sorrisi e pacchette sulle spalle, della modernità ‘aperta’, avverso al ‘Melanio’ d’oltreoceano e alla sua disgustosa ipocrisia nostrista: oggi pare il Colosso di Rodi. E’ uno spettacolo! E’ perfino erotico! A differenza delle maestrine globali che lo disapprovano, Ahmadinejad non avrebbe certo bisogno di pagarli i buoni uffici di Venere…


http://www.cultrura.net/site/2009/06...d-e-un-grande/

Scipione
27-06-09, 12:14
Questa è l'ultima volta che rispondo a Scipione senza contare fino a mille, perché questo forse pensa veramente che io vado in edicola a chiedere l'Ansa e pensa veramente che questo suo commento sia inerente alla questione che volevo porre e che anzi ne derivi veramente che ha ragione lui.

Vabbè, ti metto in ignore list come promemoria che devo contare fino a mille.

:ciaociao:
Hai scritto tu che il resoconto di un giornale..... C'è una certa differenza fra giornale ed agenzia di stampa, come appare ai più..... Non arrabbiarti per niente..... :) :chefico: :gluglu:

carlomartello
27-06-09, 12:14
Sì, ci mancava giusto Anna K. Valerio nel Forum Cattolici in Politica. :sofico:

Qui si continua a parlare di Israele e di tutto ma non della repressione dei cristiani in Iran, è evidente che sia da un lato che da un altro c'è uno scarso interesse CATTOLICO.

Leonida che inneggiava a cose deliranti come la shari'a cattolica - vera e propria perversione della Dottrina cattolica apostolica romana degna di sfigurare il peggior neomodernismo, ovviamente continua a fare le lodi dell'islamico iraniano e non parla dei cristiani frustati e oppressi dal regime maomettano.

La guerra contro lo Stato di Israele non è quella dei cattolici, i cattolici se mai combattono una battaglia non temporale ma spirituale contro l'AntiChiesa, quella in Israele è una guerra dell'islamismo politico per espugnare un pezzo di terra, la terra dei padri del popolo ebraico, e quindi la legittima patria degli ebrei, l'abolizione dello Stato sionista è auspicata esattamente come l'abolizione di tutti gli Stati del mondo per sottometterli al "califfato universale". Cosa c'è di cattolico in questo??


carlomartello

Scipione
27-06-09, 12:15
Non sono ammesse offese verso gli utenti, Scipione. Fa attenzione.

Leonida

Scipione
27-06-09, 12:18
questo è il tipico esempio di manipolazione di cui avevo accennato.
per chi è un minimo informato sulla celebre frase di Ahmadinejad "bisogna cancellare Israele", sa benissimo che Ahmadinejad intende l'abolizione dello Stato sionista e non la distruzione del popolo israeliano.
questa è l'interpretazione più volte ribadita dal presidente Ahmadinejad e questa interpretazione è riconosciuta anche dagli oppositori di Ahmadinejad............
Certo, e quando avrà costruito la bomba atomica, ti dimostrerà che avevi ragione........ :D :gluglu:

Scipione
27-06-09, 12:23
Ahmadinejad: Destroy Israel, End Crisis

By SEAN YOONG
The Associated Press
Thursday, August 3, 2006; 10:49 AM

PUTRAJAYA, Malaysia -- Iranian President Mahmoud Ahmadinejad said Thursday the solution to the Middle East crisis is to destroy Israel. In a speech during an emergency meeting of Muslim leaders, Ahmadinejad also called for an immediate halt to fighting in Lebanon between Israel and the Iranian-backed militant group Hezbollah.

"Although the main solution is for the elimination of the Zionist regime, at this stage an immediate cease-fire must be implemented," he said.

Iran's President Mahmoud Ahmadinejad smiles during a meeting with Senegalese President Abdoulaye Wade, unseen, in Tehran, in this Tuesday, June 27, 2006 file photo. Ahmadinejad on Tuesday rejected a U.N. Security Council resolution that would give his nation until Aug. 31 to suspend uranium enrichment. Instead, Ahmadinejad insisted Tehran would pursue its nuclear program. (AP Photo/Hasan Sarbakhshian, FILE)
Iran's President Mahmoud Ahmadinejad smiles during a meeting with Senegalese President Abdoulaye Wade, unseen, in Tehran, in this Tuesday, June 27, 2006 file photo. Ahmadinejad on Tuesday rejected a U.N. Security Council resolution that would give his nation until Aug. 31 to suspend uranium enrichment. Instead, Ahmadinejad insisted Tehran would pursue its nuclear program. (AP Photo/Hasan Sarbakhshian, FILE) (Hasan Sarbakhshian - AP)

Ahmadinejad, who has drawn international condemnation with previous calls for Israel to be wiped off the map, said the Middle East would be better off "without the existence of the Zionist regime."

Israel "is an illegitimate regime, there is no legal basis for its existence," he said.

In Jerusalem, Israeli Foreign Ministry spokesman Mark Regev responded by noting the ties between Ahmadinejad's regime and Hezbollah.

"Our operation in Lebanon is designed to neutralize one of the long arms of Iran _ Hezbollah," Regev said. "Hezbollah is their proxy, being used as an instrument of Teheran to advance their extremist agenda and the blow to Hezbollah is a blow to Iranian interests and a blow to all extremist jihadist forces in the region."

Ahmadinejad accused the United States of using Israel to try to control the Middle East and its oil wealth.

"Today the Americans are after the greater Middle East," he said. "The Zionist regime is used to reach this objective. The sole existence of this regime is for invasion and attack."

He urged Muslim states to "isolate" the United States and Britain, accusing them of supporting Israel's military offensive and saying they should be expelled from the U.N. Security Council.

Ahmadinejad also rejected proposals for deploying international troops along the Israeli-Lebanese border to separate the warring parties.

"Peace and security in Lebanon and its borders has to be preserved by the Lebanese government and people. Deployment of foreign forces is not acceptable in any shape unless it is just, based on U.N. rules and preserves the unity and territorial integrity of Lebanon," he said.

Scipione
27-06-09, 12:25
Precisazione.

A scanso di equivoci, preciso che The Associated Press non è un giornale in vendita nelle edicole....... :D :gluglu:

:Esther:
27-06-09, 13:45
http://img32.imageshack.us/img32/4171/01020156452400.jpg

Una preghiera per questa nostra sorella in Cristo.

eq...
27-06-09, 14:18
questo è il tipico esempio di manipolazione di cui avevo accennato.

Le varie ricostruzioni rendono l'interpretazione quanto meno controversa, ma attendo intervento chiarificatore della Reuters. :gluglu:

Spetaktor
27-06-09, 15:54
Neda era cristiana.

http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/19411/neda-kreuz.jpg

http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2282655


carlomartello

forse perchè questa non è la "vera" o "presunta" Neda?

Monsieur
28-06-09, 12:50
Penso che la perfida tirannia oppressiva non abbia ancora vita molto lunga.
Confido che Obama dietro le frasi di circostanze abbia pronto un qualche piano.
Le teocrazie e i totalitarismi sono destinati a morire.

Scipione
28-06-09, 12:53
.............Le teocrazie e i totalitarismi sono destinati a morire.
A quando un attacco atomico al vaticano? :D :gluglu:




una battuta va bene, ma che indichi anche un modo pratico per attuarlo, no! Non esagerare. ;) Leonida

Monsieur
28-06-09, 12:55
http://press.comune.fi.it/templates/press.comune.fi.it/img_virtual_cm/3/cm_obj_23993.jpg?w=800&h=600

Monsieur
28-06-09, 12:57
A quando un attacco atomico al vaticano? :D :gluglu:




una battuta va bene, ma che indichi anche un modo pratico per attuarlo, no! Non esagerare. ;) Leonida

Sappiamo bene entrambi che la Città del Vaticano è solo un espediente per stabilire la neutralità territoriale della Chiesa e la propria universalità.
Se poi vogliamo paragonare l'Iran alla Città del Vaticano si faccia pure ma si oltrepassa le soglie del ridicolo.

Scipione
30-06-09, 07:29
Sappiamo bene entrambi che la Città del Vaticano è solo un espediente per stabilire la neutralità territoriale della Chiesa e la propria universalità.
Se poi vogliamo paragonare l'Iran alla Città del Vaticano si faccia pure ma si oltrepassa le soglie del ridicolo.
Lo stato citta del vaticano, per la precisione, è solo il segno del potere temporale della chiesa. Per il resto vedo che quì non c'è posto per lo spirito che non sia santo......... :crepapelle: :chefico: