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Visualizza Versione Completa : Fondazione Occidente: la lezione di Tolkien



Dark Knight
25-12-11, 15:04
http://img88.imageshack.us/img88/3899/fondazioneoccidente.png

FONDAZIONE OCCIDENTE

LA LEZIONE DI TOLKIEN

RELATORE: RICHARD GECKO

Dark Knight
25-12-11, 16:59
Il personaggio che mi colpì maggiormente quando lessi Tolkien fu l' Ent Barlalbero, in lui trovai la saggezza e l'energia di tanti anziani del mio quartiere, con il crearsi della situazione attuale mi ritornano alla mente pronte a martellarmi come un trapano industriale. Gli Ent sono creature antichissime, parlano lentamente, una loro conversazione può durare giorni e giorni, uusano termini antichi che a detta di Barlalbero son stati mutilati dall'avanzamento del tempo che non porta più rispetto per certe cose.

Vedete, questa semplice cosa, assieme a tante altre che si possono trovare nell'opera tolkeniana oggi assumono oggi un significato particolare in quanto siamo alla fine di un'era. "Il Signore degli Anelli" comincia nella classica società contadina, con i suoi pregi e difetti ma sana e naturale, qui crescono Frodo Baggins e i suoi amici Peregrino Tuc detto Pipino, Samvise Gangee e Merriadoc.
Una società con un altissimo senso della morale e conscia di cosa è giusto e cosa è sbagliato, una società per la quale proveremo nostalgia in ogni pagina che ci allontana da essa e ci porta nel baratro di Mordor.
A Mordor clonano gli orchi e mischiano le razze,la tecnologia sostituisce l'anima e la corruzione trasforma il bianco in nero, gli Ent vengono abbattuti per costruire macchinari di morte.
Hobbitville è l'Occidente di ieri, una società a misura di persona, dove si rispettava la natura e dove non vi era la corsa all'apparire, l' Occidente di oggi può essere Gondor e le varie terre elfiche in decadenza, dove c'è una flebile resistenza mentre Mordor è il mondo unito, senza speranza, dove si parla un'unica lingua povera e senza storia, un mondo dove la vita non vale nulla.
E noi dobbiamo resistere a questo.
So che con l'argomento che andremo a toccare in questo Convegno sembrerebbe poco attinente con quello che sto per dire però vi chiedo di fare un piccolo sforzo di riflessione.
Premetto che non sono convinto della veridicità delle teorie di David Icke sui rettiliani per una serie di motivi, non lo derido perchè non vi sono prove effettive che dice bugie come però non ci son prove veritiere a sottolineare la bontà di ciò che scrive nel libro "Il segreto più nascosto" e in altri testi similari da lui pubblicati, voglio però fare un misto delle sue teorie per arrivare a una conclusione... negli anni 80 una miniserie televisiva invadeva con prepotenza i nostri schermi, in questa serie degli alieni iniziavano a impossessarsi della Terra fregando l'essere umano con promesse e doni vani.
Questi esseri volevano impossessarsi del pianeta, nutrirsi degli esseri umani e eliminare le risorse idriche e quindi vitali del nostro pianeta... però di facciata trovavno vaccini contro il cancro e chi gli resisteva era bollato da loro e dai media come un criminale.
Bene. Non voglio scrivere che siamo dominati da una razza aliena rettiloide come sostiene Hicke e come raccontato nel telefilm "Visitors" ma qualcosa di interessante c'è: negli ultimi anni, un' "entità" sul quale se volete ci soffermeremo in altri convegni più specifici ci ha offerto cure, doni e illusioni e ha iniziato a piantare chip su alcuni essere umani (molti dei quali neonati) mostrandoci la facciata che questi "codici" potrebbero preservarci da molte malattie ma senza dire che saranno un'efficace sistema di controllo delle masse. Come il Signore Oscuro, come i Rettiliani di Visitors, i reali padroni della Terra ci stan riempendo la testa di sciocchezze per poi distruggerci e in questi mesi è ormai palese, i nostri movimenti bancari verranno controllati, saremo tutti costretti ad aprirci un conto bancario e a diventarne schiavi, i reality show stan diventando la realtà e oggetti come gli Iphone e cazzate simili stan diventando l'anello del potere, il simbolo per entrare nella società dove non si bada più all' interno della persona e dove non si usan più le vere parole, dove non si parla ma si messaggia (Ent, le parole son state sostituite e mutilate).
Tolkien ci ha insegnato a tornare a Hobbitville e questa sarà l'unica salvezza che avremo. Un calcio a una modernità sgargiante ma marcia al suo interno perchè costruita da un bambino sfruttato in Cina da una multinazionale il cui ex capo si divertiva a fare il filosofo qua e la e a pontificare su quello che LUI stesso faceva, in favore di un sano ritorno al passato con i suoi pregi e difetti ma sicuramente più umano.
A ottobre del 2010 ho conosciuto un signore di nome Alessandro, un gentiluomo di altri tempi che spero ci raggiunga presto su PIR per arricchire ancor di più la nostra comunità con interventi di altissimo livello con cui spesso sono entrato in disaccordo (sempre civile ed educato) per la sua invocazione a una società in alta definizione mentre io ne prediligo una in bianco e nero...col tempo sono arrivato alla conclusione che le nostre visioni di vita non sono poi così lontane, perchè un pò di modernità ci vuole ma questa non deve intaccare i Valori che ci permettono di vivere come persone civili e non come bestie di Mordor.

Italianista
25-12-11, 22:08
Riflessione interessante. Non ho potuto leggere con molta attenzione a causa dello scarso tempo a mia disposizione! Non appena potrò lo farò senz'altro!!

occidentale
25-12-11, 22:16
Mi piace e condivido.

Dark Knight
26-12-11, 03:46
Riflessione interessante. Non ho potuto leggere con molta attenzione a causa dello scarso tempo a mia disposizione! Non appena potrò lo farò senz'altro!!


Mi piace e condivido.

Grazie :)

Dark Knight
27-12-11, 11:02
Conosco la metà di voi soltanto a metà; e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate.


Bilbo Baggins

Dark Knight
27-12-11, 12:18
« Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle loro rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende. »

FalcoConservatore
27-12-11, 14:28
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FalcoConservatore
27-12-11, 14:33
http://www.creatoridimondi.it/imgdn/lotr/gondorflag.gif




"Et Eärello Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn' Ambar-metta!"



"Giungo dal Grande Mare nella Terra di mezzo. Sarà questa la mia dimora, e quella dei miei eredi, sino alla fine del mondo"

Haxel
27-12-11, 14:49
bel discorso, sopratutto quando dice agli uomini dell'ovest di non cedere a Mordor

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=non%20%C3%A8%20questo%20il%20giorno&source=web&cd=3&ved=0CCwQtwIwAg&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DjDP 3j4o7EYk&ei=hb75TqajNfPY4QT8xNWNCA&usg=AFQjCNGJl7m6TFd7Tk2oCQYwjPnunFI1tg

Italianista
27-12-11, 17:04
Conosco la metà di voi soltanto a metà; e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate.


Bilbo Baggins



http://www.creatoridimondi.it/imgdn/lotr/gondorflag.gif




"Et Eärello Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn' Ambar-metta!"



"Giungo dal Grande Mare nella Terra di mezzo. Sarà questa la mia dimora, e quella dei miei eredi, sino alla fine del mondo"

Bellissime citazioni. Un libro meraviglioso. :giagia:

Italianista
27-12-11, 17:14
Psa0xgKjfKU


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MightyMax
27-12-11, 17:33
Il personaggio che mi colpì maggiormente quando lessi Tolkien fu l' Ent Barlalbero, in lui trovai la saggezza e l'energia di tanti anziani del mio quartiere, con il crearsi della situazione attuale mi ritornano alla mente pronte a martellarmi come un trapano industriale. Gli Ent sono creature antichissime, parlano lentamente, una loro conversazione può durare giorni e giorni, uusano termini antichi che a detta di Barlalbero son stati mutilati dall'avanzamento del tempo che non porta più rispetto per certe cose.

Vedete, questa semplice cosa, assieme a tante altre che si possono trovare nell'opera tolkeniana oggi assumono oggi un significato particolare in quanto siamo alla fine di un'era. "Il Signore degli Anelli" comincia nella classica società contadina, con i suoi pregi e difetti ma sana e naturale, qui crescono Frodo Baggins e i suoi amici Peregrino Tuc detto Pipino, Samvise Gangee e Merriadoc.
Una società con un altissimo senso della morale e conscia di cosa è giusto e cosa è sbagliato, una società per la quale proveremo nostalgia in ogni pagina che ci allontana da essa e ci porta nel baratro di Mordor.
A Mordor clonano gli orchi e mischiano le razze,la tecnologia sostituisce l'anima e la corruzione trasforma il bianco in nero, gli Ent vengono abbattuti per costruire macchinari di morte.
Hobbitville è l'Occidente di ieri, una società a misura di persona, dove si rispettava la natura e dove non vi era la corsa all'apparire, l' Occidente di oggi può essere Gondor e le varie terre elfiche in decadenza, dove c'è una flebile resistenza mentre Mordor è il mondo unito, senza speranza, dove si parla un'unica lingua povera e senza storia, un mondo dove la vita non vale nulla.
E noi dobbiamo resistere a questo.
So che con l'argomento che andremo a toccare in questo Convegno sembrerebbe poco attinente con quello che sto per dire però vi chiedo di fare un piccolo sforzo di riflessione.
Premetto che non sono convinto della veridicità delle teorie di David Icke sui rettiliani per una serie di motivi, non lo derido perchè non vi sono prove effettive che dice bugie come però non ci son prove veritiere a sottolineare la bontà di ciò che scrive nel libro "Il segreto più nascosto" e in altri testi similari da lui pubblicati, voglio però fare un misto delle sue teorie per arrivare a una conclusione... negli anni 80 una miniserie televisiva invadeva con prepotenza i nostri schermi, in questa serie degli alieni iniziavano a impossessarsi della Terra fregando l'essere umano con promesse e doni vani.
Questi esseri volevano impossessarsi del pianeta, nutrirsi degli esseri umani e eliminare le risorse idriche e quindi vitali del nostro pianeta... però di facciata trovavno vaccini contro il cancro e chi gli resisteva era bollato da loro e dai media come un criminale.
Bene. Non voglio scrivere che siamo dominati da una razza aliena rettiloide come sostiene Hicke e come raccontato nel telefilm "Visitors" ma qualcosa di interessante c'è: negli ultimi anni, un' "entità" sul quale se volete ci soffermeremo in altri convegni più specifici ci ha offerto cure, doni e illusioni e ha iniziato a piantare chip su alcuni essere umani (molti dei quali neonati) mostrandoci la facciata che questi "codici" potrebbero preservarci da molte malattie ma senza dire che saranno un'efficace sistema di controllo delle masse. Come il Signore Oscuro, come i Rettiliani di Visitors, i reali padroni della Terra ci stan riempendo la testa di sciocchezze per poi distruggerci e in questi mesi è ormai palese, i nostri movimenti bancari verranno controllati, saremo tutti costretti ad aprirci un conto bancario e a diventarne schiavi, i reality show stan diventando la realtà e oggetti come gli Iphone e cazzate simili stan diventando l'anello del potere, il simbolo per entrare nella società dove non si bada più all' interno della persona e dove non si usan più le vere parole, dove non si parla ma si messaggia (Ent, le parole son state sostituite e mutilate).
Tolkien ci ha insegnato a tornare a Hobbitville e questa sarà l'unica salvezza che avremo. Un calcio a una modernità sgargiante ma marcia al suo interno perchè costruita da un bambino sfruttato in Cina da una multinazionale il cui ex capo si divertiva a fare il filosofo qua e la e a pontificare su quello che LUI stesso faceva, in favore di un sano ritorno al passato con i suoi pregi e difetti ma sicuramente più umano.
A ottobre del 2010 ho conosciuto un signore di nome Alessandro, un gentiluomo di altri tempi che spero ci raggiunga presto su PIR per arricchire ancor di più la nostra comunità con interventi di altissimo livello con cui spesso sono entrato in disaccordo (sempre civile ed educato) per la sua invocazione a una società in alta definizione mentre io ne prediligo una in bianco e nero...col tempo sono arrivato alla conclusione che le nostre visioni di vita non sono poi così lontane, perchè un pò di modernità ci vuole ma questa non deve intaccare i Valori che ci permettono di vivere come persone civili e non come bestie di Mordor.

Molto bella come riflessione, anch'io vedo l'Occidente nelle condizioni di Gondor! Ergo per cui occorre invertire la rotta al più presto!

Dark Knight
27-12-11, 17:35
Molto bella come riflessione, anch'io vedo l'Occidente nelle condizioni di Gondor! Ergo per cui occorre invertire la rotta al più presto!

è la visione della Fondazione Occidente, bisogna uscire dal baratro con delle nuove idee, se vuoi aderire c'è il thread in partiti :)

Haxel
27-12-11, 18:04
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=il%20signore%20degli%20anelli%20gondor&source=video&cd=1&ved=0CDsQtwIwAA&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DTIc kyPIJcsM&ei=Vez5TszGIeT04QSj8p2ACQ&usg=AFQjCNEgIDmTlSM66i2sjPoJTfgD3713cg

FalcoConservatore
27-12-11, 19:03
Noto con piacere che abbiamo numerosi fan della sublime opera di Tolkien. So bene che Il Signore degli Anelli non va interpretato in chiave squisitamente politica. Tuttavia, è pur vero che il libro risente della visione personale dell'autore ed è imbevuto di ideali e valori legati alla Tradizione. Lo ammetto, l'iniziativa di Richard Gecko tocca corde profonde. Complimenti a lui per questa ottima discussione - che starebbe bene anche sul Forum Conservatorismo :)

Dark Knight
27-12-11, 19:07
Noto con piacere che abbiamo numerosi fan della sublime opera di Tolkien. So bene che Il Signore degli Anelli non va interpretato in chiave squisitamente politica. Tuttavia, è pur vero che il libro risente della visione personale dell'autore ed è imbevuto di ideali e valori legati alla Tradizione. Lo ammetto, l'iniziativa di Richard Gecko tocca corde profonde. Complimenti a lui per questa ottima discussione - che starebbe bene anche sul Forum Conservatorismo :)

Ti ringrazio....provvedo a mttere tutto nel forum Conservatorismo

FalcoConservatore
27-12-11, 19:21
Ti ringrazio....provvedo a mttere tutto nel forum ConservatorismoHo visto, ti ringrazio davvero per lo sforzo. Al momento non posso intervenire oltre, ma visto che hai approfondito argomenti interessanti a tempo debito posterò dei contributi personali, incentrati in particolare sui legami fra natura-terra-tradizione-sangue-genuinità-autenticità-purezza-sfera del divino. Forse si va oltre il conservatorismo di stampo anglosassone e si aprono le porte alla reazione di matrice tedesca, ma che importa, noi siamo ben lontani e vaccinati da certe degenerazioni di un discorso che in ogni caso conserva il suo irresistibile fascino.

Dark Knight
27-12-11, 19:25
Ho visto, ti ringrazio davvero per lo sforzo. Al momento non posso intervenire oltre, ma visto che hai approfondito argomenti interessanti a tempo debito posterò dei contributi personali, incentrati in particolare sui legami fra natura-terra-tradizione-sangue-genuinità-autenticità-purezza-sfera del divino. Forse si va oltre il conservatorismo di stampo anglosassone e si aprono le porte alla reazione di matrice tedesca, ma che importa, noi siamo ben lontani e vaccinati da certe degenerazioni di un discorso che in ogni caso conserva il suo irresistibile fascino.

Ringrazio io te per avemelo propost. Questa è l'idea che ho dlla Destra di PIR... :) s ti fa piacere puoi aderire alla Fondazione Occidente :)

ziomaio
27-12-11, 19:27
quando si legge il signore degli anelli e difficile non vederne un parallelismo con l'europa, vederne in lontananza un passato maestoso e riconoscere al giorno d'oggi solo riflessi di tanto splendore.
se il libro fosse stata la realtà la carica dei rohirrim, nel ritorno del re, sarebbe stata sconfitta,anche se gloriosamente, e le memorie del passato sarebbero poi state dimenticate in nome di una "gloriosa" storia di mordor.

Dark Knight
27-12-11, 19:30
quando si legge il signore degli anelli e difficile non vederne un parallelismo con l'europa, vederne in lontananza un passato maestoso e riconoscere al giorno d'oggi solo riflessi di tanto splendore.
se il libro fosse stata la realtà la carica dei rohirrim, nel ritorno del re, sarebbe stata sconfitta,anche se gloriosamente, e le memorie del passato sarebbero poi state dimenticate in nome di una "gloriosa" storia di mordor.

Ottimo contributo, son contento che la discussione si sta accendendo... la cosa che dovrebbe far riflettere è che Tolkien aveva visto tutto anni fa...e non solo lui direi!

FalcoConservatore
27-12-11, 19:32
Ringrazio io te per avemelo propost. Questa è l'idea che ho dlla Destra di PIR... :) s ti fa piacere puoi aderire alla Fondazione Occidente :)
Mi iscrivo con piacere!

Dark Knight
27-12-11, 19:36
Mi iscrivo con piacere!

Benvenuto amico! :)


Spero di costruire una Destra migliore anche con questi strumenti, cultura e dibattito politico e metapolitico :)

ziomaio
27-12-11, 19:41
Ottimo contributo, son contento che la discussione si sta accendendo... la cosa che dovrebbe far riflettere è che Tolkien aveva visto tutto anni fa...e non solo lui direi!

si non solo lui,mi viene in mente Jean Raspail.
Chiunque con un minimo di onesta, a partire dagli anni 70, avrebbe potuto vedere come per la vecchia europa stesse ormai giungendo il tramonto.
i numeri lo dicevano chiaramente, e a dare al tutto un tono piu mesto alla cosa è come i "traditori" abbiano lavato il cervello cosi a fondo che gli europei non se ne rendono nemmeno conto che nel giro di tre generazioni hanno perso, o meglio perderanno, tutto quello che in 500 anni si era costruito.

personalmente credo che la miglior soluzione(non personale ma in termini di civiltà) sia perdere tutto, ma almeno rimanere "integri", e come dopo la caduta dell impero ricominciare prendendo cio che di meglio la civiltà precedente ci ha lasciato.

sarebbe interessante postare commenti o idee di quegli autori che avevano "previsto" questo momento.

occidentale
27-12-11, 19:47
si non solo lui,mi viene in mente Jean Raspail.
Chiunque con un minimo di onesta, a partire dagli anni 70, avrebbe potuto vedere come per la vecchia europa stesse ormai giungendo il tramonto.
i numeri lo dicevano chiaramente, e a dare al tutto un tono piu mesto alla cosa è come i "traditori" abbiano lavato il cervello cosi a fondo che gli europei non se ne rendono nemmeno conto che nel giro di tre generazioni hanno perso, o meglio perderanno, tutto quello che in 500 anni si era costruito.

personalmente credo che la miglior soluzione(non personale ma in termini di civiltà) sia perdere tutto, ma almeno rimanere "integri", e come dopo la caduta dell impero ricominciare prendendo cio che di meglio la civiltà precedente ci ha lasciato.

sarebbe interessante postare commenti o idee di quegli autori che avevano "previsto" questo momento.

In realta' non siamo ancora finiti.
Ce lo vogliono far credere.
Ed e' triste, come mi e' capitato di recente, che siano giovani venuti dall'India, rispettosi dell'eredita' europea molto piu' di molti di noi, a farmi notare" Ma che state facendo? Perche' gettate via tutto in nome di una rincorsa ad imitare gli americani che sono egoisti e ignoranti?"
Successo poco piu' di dieci giorni fa, eh, mica secoli fa.....:D

occidentale
27-12-11, 19:51
Tolkien e C.S.Lewis: I due amici che tentarono di dare al mondo anglosassone una vera epica, senza distaccarsi dall'etica cristiana. Non dimentichiamoci che a dispetto dell'ostilita' manifesta di certa critica saputa e materialista sono ancora tra gli autori piu' conosciuti e rispettati del mondo occidentale, anche e soprattutto nei cosiddetti nuovi media che dovrebbero ignorarli come vecchiume. Meditate, scettici, meditate.:sofico:

occidentale
27-12-11, 19:52
Un articolo che trovo assai interessante ed esplicativo.
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=tolkien%20e%20l'europa&source=web&cd=6&ved=0CEQQFjAF&url=http%3A%2F%2Fwww.bombacarta.org%2Ffiles%2Ftolk ien-lewis.pdf&ei=rQT6ToSfKIjR4QSl5NSNCA&usg=AFQjCNGOc7MYhiqydXCGm0FXg1Q1G6sfDg

ziomaio
27-12-11, 20:07
In realta' non siamo ancora finiti.
Ce lo vogliono far credere.
Ed e' triste, come mi e' capitato di recente, che siano giovani venuti dall'India, rispettosi dell'eredita' europea molto piu' di molti di noi, a farmi notare" Ma che state facendo? Perche' gettate via tutto in nome di una rincorsa ad imitare gli americani che sono egoisti e ignoranti?"
Successo poco piu' di dieci giorni fa, eh, mica secoli fa.....:D

mah chiaramente dall esterno l'europa desta ancora rispetto, e ci mancherebbe visto che anche il piu terzomondista non puo negarne l'impatto su tutte le altre civiltà e sulla storia dell'umanità...ma quello che mi fa essere pessimista è l'impossibilità di darci una svolta sia culturale che politica.
vedi la domanda che ti ha fatto l'indiano è ottima...ma xche stiamo facendo questo? piu che altro manca l'alternativa...
scusate non volevo andare O.T

edit:sto leggendo il contributo che hai messo

Dark Knight
27-12-11, 20:10
si non solo lui,mi viene in mente Jean Raspail.
Chiunque con un minimo di onesta, a partire dagli anni 70, avrebbe potuto vedere come per la vecchia europa stesse ormai giungendo il tramonto.
i numeri lo dicevano chiaramente, e a dare al tutto un tono piu mesto alla cosa è come i "traditori" abbiano lavato il cervello cosi a fondo che gli europei non se ne rendono nemmeno conto che nel giro di tre generazioni hanno perso, o meglio perderanno, tutto quello che in 500 anni si era costruito.

personalmente credo che la miglior soluzione(non personale ma in termini di civiltà) sia perdere tutto, ma almeno rimanere "integri", e come dopo la caduta dell impero ricominciare prendendo cio che di meglio la civiltà precedente ci ha lasciato.

sarebbe interessante postare commenti o idee di quegli autori che avevano "previsto" questo momento.

Ogni tuo intervento è bene accetto, se vuoi parlare di Jean Raspail siamo tutto orecchi :)
Se vuoi ti metto pure tra gli aderenti alla Fondazione che tra poco dovrebbe aprire un periodico e pubblicare una sorta di libro virtuale

occidentale
27-12-11, 20:10
mah chiaramente dall esterno l'europa desta ancora rispetto, e ci mancherebbe visto che anche il piu terzomondista non puo negarne l'impatto su tutte le altre civiltà e sulla storia dell'umanità...ma quello che mi fa essere pessimista è l'impossibilità di darci una svolta sia culturale che politica.
vedi la domanda che ti ha fatto l'indiano è ottima...ma xche stiamo facendo questo? piu che altro manca l'alternativa...
scusate non volevo andare O.T

Non mi sembra che siamo OT.:D
Questa Europa non e' in grado di andare avanti.
Del resto abbiamo l'esempio degli USA, che tutto hanno puntato sul denaro, e adesso sono in bancarotta o quasi. Ci vogliono anche delle idee. Possono essere anche diverse e in contrasto tra loro, ma ci vogliono. Non di solo conto corrente vive l'uomo.:)

ziomaio
27-12-11, 20:18
Ogni tuo intervento è bene accetto, se vuoi parlare di Jean Raspail siamo tutto orecchi :)
Se vuoi ti metto pure tra gli aderenti alla Fondazione che tra poco dovrebbe aprire un periodico e pubblicare una sorta di libro virtuale

mi farebbe piacere, anche se purtroppo in questo periodo ho poco tempo per partecipare attivamente siccome, come ho gia accennato in un altro sotto-forum, in questo periodo sono alle prese con un trasferimento causa studio.

Dark Knight
27-12-11, 20:23
mi farebbe piacere, anche se purtroppo in questo periodo ho poco tempo per partecipare attivamente siccome, come ho gia accennato in un altro sotto-forum, in questo periodo sono alle prese con un trasferimento causa studio.

Ognuno ci dedica il tempo che ha :) per me sei iscritto :)passa a trovarci anche i Destra e Libertà se ti va :)... dove te ne vai di bello a studiare?

ziomaio
27-12-11, 20:26
Ognuno ci dedica il tempo che ha :) per me sei iscritto :)passa a trovarci anche i Destra e Libertà se ti va :)... dove te ne vai di bello a studiare?

ok, ottimo!!

me ne andro per 6mesi in francia, e se dopo la laurea magari trovero un lavoro anche un po di piu...

Dark Knight
27-12-11, 20:36
ok, ottimo!!

me ne andro per 6mesi in francia, e se dopo la laurea magari trovero un lavoro anche un po di piu...

Per meito di Sarkò ultimamente la detesto ma credo che la Francia abbia al suo interno una delle città più belle del mondo (Paris) e che nel Nord del Paese potrai trovare i Valori di cui stiam parlando in maniera molto marcata (sarai il nostro inviato da li)... Se vuoi che su PIR ci sia un partito che incarni queste cose aderisci a Destra per le Libertà e appoggia la mia mozione mi raccomando :D

ziomaio
27-12-11, 20:39
Per meito di Sarkò ultimamente la detesto ma credo che la Francia abbia al suo interno una delle città più belle del mondo (Paris) e che nel Nord del Paese potrai trovare i Valori di cui stiam parlando in maniera molto marcata (sarai il nostro inviato da li)... Se vuoi che su PIR ci sia un partito che incarni queste cose aderisci a Destra per le Libertà e appoggia la mia mozione mi raccomando :D

be l'opportunità mi è capitata li e non faccio troppo il difficile, cmq si andro a lille nel nord "oscuro" della francia.
fino ad ora non ho mai guardato da vicino i partiti del vostro "gioco" (spero di non offendere con questo termine) preferendo i forum...ma ora prometto che ci daro un occhiata!!

Dark Knight
27-12-11, 20:45
be l'opportunità mi è capitata li e non faccio troppo il difficile, cmq si andro a lille nel nord "oscuro" della francia.
fino ad ora non ho mai guardato da vicino i partiti del vostro "gioco" (spero di non offendere con questo termine) preferendo i forum...ma ora prometto che ci daro un occhiata!!

Lille, cittadina splendida...potresti farti un giro dove han girato "Giù al Nord" (film interessantissimo). Il gioco (nessuna offesa) è sollazzoso ed è il gioco di ruolo con più longevità :)

FrancoAntonio
27-12-11, 20:46
be l'opportunità mi è capitata li e non faccio troppo il difficile, cmq si andro a lille nel nord "oscuro" della francia.
fino ad ora non ho mai guardato da vicino i partiti del vostro "gioco" (spero di non offendere con questo termine) preferendo i forum...ma ora prometto che ci daro un occhiata!!Ziomario anch'io abito in Francia anche se in zone meno oscure, vicino alla capitale e questo forum è il mio legame ideale col mio paese d'origine e con una certa gioventu' dinamica e sana che preferisce scrivedre di politica e confrontarsi piuttosto che uscire a bere, a fumare o a guidare a 200km all'ora, (poi c'è anche chi fa le due cose)

Laico
27-12-11, 21:21
Da studioso amatore del silmarillion partecipo ! Non vedo riflessi politici ma partecipo !

Dark Knight
27-12-11, 21:24
Ziomario anch'io abito in Francia anche se in zone meno oscure, vicino alla capitale e questo forum è il mio legame ideale col mio paese d'origine e con una certa gioventu' dinamica e sana che preferisce scrivedre di politica e confrontarsi piuttosto che uscire a bere, a fumare o a guidare a 200km all'ora, (poi c'è anche chi fa le due cose)

Vabbè un buon bicchiere di vino a tavola o in cantina con gli amici non si nega mai :D

occidentale
27-12-11, 21:52
Da studioso amatore del silmarillion partecipo ! Non vedo riflessi politici ma partecipo !

Culturalmente Tolkien (e in misura minore anche Lewis) hanno avuto un grande impatto sui conservatori in Gran Bretagna, e in parte anche degli USA.
Da noi non sono stati capiti sino in fondo, io temo. Anche perche' male elaborati in chiave hippie quando apparvero e poi rimasticati nei campi hobbit.
La posizione politica di Tolkien si evince chiaramente dalle sue lettere e in parte da Albero e Foglia, comunque.

Dark Knight
28-12-11, 12:11
"Tre anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,

Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,

Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,

Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra

Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.

Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,

Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,

Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende."

FalcoConservatore
28-12-11, 12:23
A me pare che un tema fondante dell'opera di Tolkien sia proprio quello della nostalgia. Bilbo e Frodo sentono il sottile ancorché irresistibile richiamo dei reami immortali di Valinor...ed alla conclusione della loro storia partono verso Ovest. Cito un passo dell'analisi L'anello che non tiene di L. Del Corso e P. Pecere:

«Un senso crepuscolare, di nostalgia per un tempo irrimediabilmente distante pervade l'opera, e anche le gesta più eroiche sono presenti come l'estremo, pallido riflesso di un mondo al tramonto.»

Ecco, fuor di metafora, non possiamo limitarci alla mera devozione delle glorie passate e degli eroi defunti. Il "nostro" Occidente sarà pure un mondo per certi versi in declino, ma non dobbiamo chiuderci nella malinconia fine a se stessa. Fatto tesoro di ciò che è stato - l'eredità preziosa dei padri, di "coloro che vennero prima" - resta imprescindibile l'impegno concreto per un cambiamento attivo del presente come premessa di un futuro migliore. Se queste mie parole possono apparire dissonanti con l'essenza stessa del "conservatorismo", invero resto convinto che alla Tradizione non vadano tributati onori solo formali. Nel disfacimento generale dei valori noi dobbiamo attivarci attraverso l'esempio concreto, la partecipazione attiva agli organismi sociali. Siamo chiamati insomma ad un "apostolato" diretto, ad una pratica manifesta dei principi che ci appartengono. Solo così potremo evitare lo scenario peggiore, ovvero che tutto il nostro pensiero si riduca alla nostalgica venerazione di un mondo ormai perduto e di valori dimenticati.

Dark Knight
28-12-11, 12:30
A me pare che un tema fondante dell'opera di Tolkien sia proprio quello della nostalgia. Bilbo e Frodo sentono il sottile ancorché irresistibile richiamo dei reami immortali di Valinor...ed alla conclusione della loro storia partono verso Ovest. Cito un passo dell'analisi L'anello che non tiene di L. Del Corso e P. Pecere:

«Un senso crepuscolare, di nostalgia per un tempo irrimediabilmente distante pervade l'opera, e anche le gesta più eroiche sono presenti come l'estremo, pallido riflesso di un mondo al tramonto.»

Ecco, fuor di metafora, non possiamo limitarci alla mera devozione delle glorie passate e degli eroi defunti. Il "nostro" Occidente sarà pure un mondo per certi versi in declino, ma non dobbiamo chiuderci nella malinconia fine a se stessa. Fatto tesoro di ciò che è stato - l'eredità preziosa dei padri, di "coloro che vennero prima" - resta imprescindibile l'impegno concreto per un cambiamento attivo del presente come premessa di un futuro migliore. Se queste mie parole possono apparire dissonanti con l'essenza stessa del "conservatorismo", invero resto convinto che alla Tradizione non vadano tributati onori solo formali. Nel disfacimento generale dei valori noi dobbiamo attivarci attraverso l'esempio concreto, la partecipazione attiva agli organismi sociali. Siamo chiamati insomma ad un "apostolato" diretto, ad una pratica manifesta dei principi che ci appartengono. Solo così potremo evitare lo scenario peggiore, ovvero che tutto il nostro pensiero si riduca alla nostalgica venerazione di un mondo ormai perduto e di valori dimenticati.

Condivido appieno la tua analisi. Il problema è che oggi, 28 dicembre 2011, l'Occidente non ha nulla da dire.
Il grosso problema è che tanti giovani considerano Tradizione e ControRivoluzione culturale delle assurdità perchè ormai sono entrati nel vortiece del modernismo sfarzoso ed imperante che la società odierna e malata impone.
Dobbiamo farci venire delle idee vere... una mia idea è cominciare a pensare più ai doveri che ai diritti...

FalcoConservatore
28-12-11, 12:32
Condivido appieno la tua analisi. Il problema è che oggi, 28 dicembre 2011, l'Occidente non ha nulla da dire.
Il grosso problema è che tanti giovani considerano Tradizione e ControRivoluzione culturale delle assurdità perchè ormai sono entrati nel vortiece del modernismo sfarzoso ed imperante che la società odierna e malata impone.
Dobbiamo farci venire delle idee vere... una mia idea è cominciare a pensare più ai doveri che ai diritti...Noto con piacere che passo dopo passo stiamo costruendo un discorso concreto e fruttifero. Vediamo se ulteriori contributi possono aggiungere elementi preziosi al dibattito :)

Dark Knight
28-12-11, 12:36
Noto con piacere che passo dopo passo stiamo costruendo un discorso concreto e fruttifero. Vediamo se ulteriori contributi possono aggiungere elementi preziosi al dibattito :)

Non ero sicuro che la discussion attecchisse così tanto, ma nel momento in cui è partita ero sicurissimo che sarebbe stata trasversale.

Per la prima volta idee di Destra vengono discusse anche a sinistra senza che si dica che son fasciste et similia, una grandissima vittoria perchè forse, almeno su PIR, ci siam sdoganati da Fascismo e berlusconismo e si inizia a parlare seriamente di Destra.

FrancoAntonio
28-12-11, 12:43
Non ero sicuro che la discussion attecchisse così tanto, ma nel momento in cui è partita ero sicurissimo che sarebbe stata trasversale.

Per la prima volta idee di Destra vengono discusse anche a sinistra senza che si dica che son fasciste et similia, una grandissima vittoria perchè forse, almeno su PIR, ci siam sdoganati da Fascismo e berlusconismo e si inizia a parlare seriamente di Destra.l'eredità del fascismo è un macigno pesantissimo, in Italia ancor oggi chi parla di destra viene visto come un pericoloso mussoliniano amante della dittatura e dei treni che arrivavano in orario, dele divise in orbace, della RSI...

tanti anni fa litigavo nelle sezioni dell'MSi per dire che bisognava pensare a una destra afascista, una destra democratica e sociale, senza alcuna nostalgia, certo rispetto ma con un occhio al futuro e ai modelli del gollismo e della CSU tedesca, e infatti la mia tessera dnell'MSi duro' pochi mesi e non fu piu' rinnovata.

Oggi quelle stesse persone nostalgiche che non volevano ascoltarmi li ritrovo sindaci in liste civiche di centrosinistra oppure nell FLI... mi hanno scavalcato a sinistra e un giorno glie lo diro' " dove avete nascosto la camicia nera e gli stivaloni cui eravate tanto attaccati?"

FalcoConservatore
28-12-11, 12:49
Posto qui un intervento stilato alcuni anni or sono per un dibattito di tipo culturale incentrato sulla definizione di "conservatorismo" e di "conservatore". Al di là di questi termini, che in effetti potrebbero essere considerati come "etichette" - e non voglio certo trasformare la "Fondazione Occidente" in un centro di "propaganda" politica ad uso personale - pregherei tutti gli interessati di leggere le mie parole concentrandosi in particolare sugli spunti finali. Come potete vedere, le porte al dialogo non sono affatto chiuse, all'opposto sono spalancate :)



***


Se il Conservatorismo si basa sul rispetto della tradizione, come possiamo definire quest'ultima? La tradizione, infatti, è cangiante, muta coi tempi, evolve in una sorta di processo continuo, in un moto progressivo segnato -almeno per i credenti - dalla Provvidenza. La tradizione non è data per sempre ed una volta per tutte, non è un corpus certo e definito. La metafora utilizzata da Burke - tradizione come eredità e tesoro prezioso di coloro che vennero prima - deve infatti accompagnarsi ad una precisazione: il Conservatorismo non è immobilismo od irrigidimento, ma è una particolare predisposizione dello spirito contraddistinta dal pragmatismo e dalla valorizzazione dei legami dell'individuo con i corpi sociali (la famiglia, i ceti, il governo).

Lo stesso Burke accetta ed anzi incoraggia i miglioramenti da apportare alla situazione vigente, sempre bisognosa di risistemazioni e ridefiniture. Noi non viviamo in un Paradiso in terra; la Gerusalmme celeste è lungi dal realizzarsi. La tradizione, quindi, non è la medicina che guarisce da ogni malattia. E tuttavia, essa rappresenta la stella polare che ci indica la giusta via. Chi cancella la tradizione, chi pretende di gettare a mare l'eredità dei padri, annulla se stesso e la propria identità. Ecco quindi la giusta ira di Burke contro i rivoluzionari francesi, pronti a fare tabula rasa della tradizione per costruire una nuova (ed agghiacciante) società di eguali.

La tradizione cambia a seconda dei tempi e dei luoghi, perchè essa è frutto dell'ingegno, dell'esperienza e della saggezza umana, messe alla prova nei secoli e nei millenni, forgiate nelle asperità. La Provvidenza ed il disegno divino non sono estranei alla tradizione. Di generazione in generazione, gli insegnamenti religiosi si tramandano, andando incontro ad arricchimenti o a peggioramenti, ma senza una perdita del sostrato di base. Così, lo stesso cristianesimo si è scontrato con l'ibris, la follia e la brama smisurata dell'essere umano pronto a compiere il male per il dominio, la vanità e le ricchezze. Abbiamo avuto persino Papi degeneri, vescovi corrotti, deviazioni dalla dottrina. Eppure, lo spirito religioso non si è perso nei tempi, ma ha sempre ritrovato se stesso, fino a fondare le radici stessi di quell'Europa un tempo chiamata Cristianità.

Oggi queste radici vengono tradite da un relativismo strisciante, ormai inculcato anche nelle menti più accorte: ma non è detto che si debba rifiutare in toto la modernità. Giusto è l'uomo che agisce nell'oggi per migliorare il presente e modellare un futuro migliore: guai a chi se ne sta fermo, immobile, chiuso nel suo piccolo spazio, in una inutile e sterile torre d'avorio. Il conservatore deve dialogare con il passato, ricercarne le tradizioni necessarie per attuare un buon presente in spirito pragmatico.

Chi esce dal fiume della Tradizione, entra nel mare della Decadenza: vero, se si abbandona del tutto l'insegnamento che viene dai nostri predecessori. Ciò non toglie che la decadenza presente va combattuta apportando miglioramenti, in modo dinamico e attivo. Conservatorismo non è passatismo, amore inconcludente per ciò che è stato e non può più tornare. E come si può difendere l'Identità dalle incessanti trasformazioni moderne, dal progresso sconclusionato e sempre più accelerato?

I valori sono i nostri punti di riferimento irrinunciabili: il conservatore è uomo acuto, attento, pensatore, ma è anche colui che si muove, che agisce e dibatte nella società per salvaguardare i punti focali della tradizione senza cedere ai richiami infruttuosamente nostalgici verso un passato lontano ed irrecuperabile. Chi potrebbe mai ritenere realizzabile un ritorno all'Antico Regime, a quel periodo così decantato da Burke, quello dei cavalieri e della nobiltà gentile, che pure solletica le nostre ammirate fantasie? Non dobbiamo quindi fermarci, nè arrischiarci in un arroccamento indifendibile.

Nostro compito è indicare alla società dei tempi presenti la via migliore per la purificazione dalle abnormità, in nome della tradizione e soprattutto dei benefici che possono derivare dall'abbandono definitivo delle tentazioni progressiste ed egalitariste. Il conservatore lavora per il recupero di quanto di buono è stato lasciato, per il ripristino della cultura della responsabilità e dell'impegno, per la valorizzazione del merito, con la promozione dei migliori.

Il conservatore ama e rivaluta il passato, ma non cede a sterili nostalgie. Difende l'identità del suo popolo, ma non è così presuntuoso da credersi ipso facto superiore. E l'identità? Come può essere definita? I livelli sono molteplici: religiosi, territoriali, politici, sociali. Per esempio, può esistere un conservatore italiano e cristiano, ma anche un conservatore ateo americano. Le combinazioni possibili sono mille, fino a dare adito a delle perplessità difficili da fugare (si dà per scontato che un conservatore sia necessariamente un cristiano, ma non è così: sono esistiti ed esistono molti validi conservatori atei o agnostici, comunque in grado di rispettare le radici religiose del suo popolo).

L'identità è ciò che definisce non solo noi stessi, ma una intera comunità, che porta con sè una tradizione: per evitare la disgregazione e la decadenza di una comunità, siamo chiamati a salvaguardarne l'identità, proprio sui molteplici livelli già accennati: al di là dell'appartenenza politica, è nostro dovere difendere le tradizioni locali, dei nostri singoli territori d'origine (le "patrie", come si diceva nel '700), senza cedere a campanilismi ed egoismi, guardando così alla comunità più grande, unita da medesimi valori: l'italianità, l'occidentalità, la cristianità, per fare sempre un esempio. E' uno sforzo difficile da attuare, ma è uno sforzo necessario.

Dark Knight
28-12-11, 14:12
C'è però da dire che, pur quanto possano essere similari; Tradizione e Conservazione non sono esattamente la stessa cosa... ti copio incollo quello che ho scritto nel congresso:

Tradizionalismo: sottolineamo la necessità - filosofica, etica e pratica - dei principi della Legge naturale e dell'ordine morale trascendente, della tradizione, dell'unità organica e gerarchica, della vita rurale, del classicismo e della cultura elevata, e della Fedeltà.Abbracciamo i termini "Reazione" e di "Contro-rivoluzione", riferendoci alla decadenza della società provocata dall'Illuminismo.Il Tradizionalismo esiste da quando è cominciata la civiltà l sua espressione contemporanea, tuttavia, si sviluppò nel XVIII secolo, soprattutto in risposta alla Guerra civile inglese e alla Rivoluzione Francese. Concepiamo la Tradizione come come trascendenza immanente, quale forza che è presenza dal carattere sopraelevato rispetto alle contingenze storiche.

MightyMax
29-12-11, 21:37
l'eredità del fascismo è un macigno pesantissimo, in Italia ancor oggi chi parla di destra viene visto come un pericoloso mussoliniano amante della dittatura e dei treni che arrivavano in orario, dele divise in orbace, della RSI...

tanti anni fa litigavo nelle sezioni dell'MSi per dire che bisognava pensare a una destra afascista, una destra democratica e sociale, senza alcuna nostalgia, certo rispetto ma con un occhio al futuro e ai modelli del gollismo e della CSU tedesca, e infatti la mia tessera dnell'MSi duro' pochi mesi e non fu piu' rinnovata.

Oggi quelle stesse persone nostalgiche che non volevano ascoltarmi li ritrovo sindaci in liste civiche di centrosinistra oppure nell FLI... mi hanno scavalcato a sinistra e un giorno glie lo diro' " dove avete nascosto la camicia nera e gli stivaloni cui eravate tanto attaccati?"

Purtroppo è nel DNA italiano questo atteggiamento: quelli che si mostrano come duri e puri sono i primi che poi riservano sorprese, mentre i tipi con cui si può ragionare rimangono coerenti con gli altri e con se stessi.

MightyMax
29-12-11, 21:41
C'è però da dire che, pur quanto possano essere similari; Tradizione e Conservazione non sono esattamente la stessa cosa... ti copio incollo quello che ho scritto nel congresso:

Tradizionalismo: sottolineamo la necessità - filosofica, etica e pratica - dei principi della Legge naturale e dell'ordine morale trascendente, della tradizione, dell'unità organica e gerarchica, della vita rurale, del classicismo e della cultura elevata, e della Fedeltà.Abbracciamo i termini "Reazione" e di "Contro-rivoluzione", riferendoci alla decadenza della società provocata dall'Illuminismo.Il Tradizionalismo esiste da quando è cominciata la civiltà l sua espressione contemporanea, tuttavia, si sviluppò nel XVIII secolo, soprattutto in risposta alla Guerra civile inglese e alla Rivoluzione Francese. Concepiamo la Tradizione come come trascendenza immanente, quale forza che è presenza dal carattere sopraelevato rispetto alle contingenze storiche.

Esattamente, infatti mi ritengo più Conservatore che Tradizionalista (fermo restando che la mia posizione sulla Rivoluzione Francese ricalca molto il tradizionalismo, in quanto mi ritengo uno dei pochi ammiratori dell'Ancien Regime, che sarebbe stato in grado di evolversi in modo pacifico evitando tagli di teste, regimi giacobini e spargimenti di sangue).

Perseo
03-01-12, 18:04
Qui vorrei ripetere una cosa che ho già detto in altre discussioni in giro per PIR.

Modernità e Tradizione sono una cosa molto diversa da Tecnologia e mancanza di Tecnologia.
Si tratta non di una disponibilità di mezzi o conoscenze, ma di mentalità diverse.

Così uno potrebbe esplorare la galassia con l'Enterprise e rapportarsi a tutto quel che incontra con lo spirito del medioevo.

Un altro potrebbe recarsi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, a piedi, ed essere ugualmente nel suo cuore integralmente moderno, vivere e interpretare in maniera moderna ogni istante e ogni avvenimento del suo viaggio.

occidentale
22-02-12, 15:55
Qui vorrei ripetere una cosa che ho già detto in altre discussioni in giro per PIR.

Modernità e Tradizione sono una cosa molto diversa da Tecnologia e mancanza di Tecnologia.
Si tratta non di una disponibilità di mezzi o conoscenze, ma di mentalità diverse.

Così uno potrebbe esplorare la galassia con l'Enterprise e rapportarsi a tutto quel che incontra con lo spirito del medioevo.

Un altro potrebbe recarsi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, a piedi, ed essere ugualmente nel suo cuore integralmente moderno, vivere e interpretare in maniera moderna ogni istante e ogni avvenimento del suo viaggio.

Condivido.

ziopaperone
22-02-12, 19:35
sante parole.
tecnologia e tradizione non sono in antitesi. se la tradizione guida lo spirito.
diversa la questione della tecnica, forza antitradizionale per eccellenza.
severino docet.

Imperituro
25-02-12, 20:20
sante parole.
tecnologia e tradizione non sono in antitesi. se la tradizione guida lo spirito.
diversa la questione della tecnica, forza antitradizionale per eccellenza.
severino docet.

Qual è la differenza tra tecnica e tecnologia?
Comunque il Signore Degli Anelli è un libro stupendo,il suo stile "onirico" è come se ti riporti in una dimensione passata che devi scoprire ma che in un certo senso già conosci e devi solo ricordarla :)

Platone
10-03-12, 22:47
L'unico libro che mi strappò delle lacrime al termine della lettura. Questo unico libro è riuscito lì dove ogni altra donna ha fallito.

Platone
10-03-12, 22:50
Qual è la differenza tra tecnica e tecnologia?

La tecnica è organizzazione di mezzi in vista di scopi, la tecnologia può esser mezzo o scopo.

Troll
11-03-12, 16:02
L'unico libro che mi strappò delle lacrime al termine della lettura. Questo unico libro è riuscito lì dove ogni altra donna ha fallito.

Be' se gli enti sono eterni la Terra di Mezzo non è minacciata dalla violenza