PDA

Visualizza Versione Completa : ESTERI: IRLANDA: finalmente tacciono le armi?



UgoDePayens
30-06-09, 22:37
27 Giugno 2009
BELFAST
Ulster, milizie protestanti depongono le armi

Un altro, storico passo in avanti nel difficile processo di pace nell'Ulster, sempre minacciato dai colpi di coda delle frange oltranziste: oggi le milizie protestanti dell'Ulster Volunteer Force e del Red Hand Commando hanno dato il loro "addio alle armi", annunciando di aver completato il processo di disarmo, e distrutto le proprie armi di fronte a testimoni indipendenti ed internazionali.

«La leadership dell'Ulster Volunteer Force (Uvf) e del Red Hand Commando (Rhc) confermano oggi di aver completato la distruzione dei propri arsenali», si afferma in un comunicato letto ai giornalisti da un portavoce dei due gruppi, per il quale le armi sono ora «totalmente e irreversibilmente inutilizzabili».

Inoltre, sempre oggi, l'Ulster Defence Association (Uda), che insieme agli alleati dell'Ulster Freedom Fighters ha combattuto contro l'Ira sin dai primi anni '70, ha annunciato di aver iniziato anch'essa un processo di disarmo.

«La lotta è finita», si legge in un comunicato dell'Uda: «La pace e la democrazia sono state assicurate, e non è più necessaria la resistenza armata. Conseguentemente, abbiamo iniziato a dismettere il nostro arsenale».

Anche se l'Ira, l'Esercito repubblicano irlandese, favorevole all'indipendenza da Londra, è il più noto dei gruppi estremisti dell'Irlanda del Nord, le milizie lealiste protestanti non furono meno micidiali: l'Uda e l'Uvf hanno ucciso insieme quasi 1.000 persone durante i "troubles" (le violenze che hanno insanguinato l'Ulster tra la fine degli anni '60 e gli accordi del Venerdì santo del 1998). Ma se l'Ira ha
distrutto il suo arsenale quattro anni fa, di fronte a due sacerdoti, le milizie lealiste continuavano a disporre di armi, ed apparire riluttanti a disarmarsi.

Il ministro per l'Irlanda del Nord Shaun Woodward, che aveva fissato per il prossimo agosto il limite temporale per completare il disarmo delle milizie, ha parlato di «giornata storica per l'Ulster. Ho sempre avuto fede nella pace e nel processo politico, del quale le leggi sul disarmo sono una parte cruciale».

http://www.avvenire.it/Mondo/Ulster+milizie+protestanti_200906271407285600000.h tm

UgoDePayens
01-07-09, 21:28
Ricordiamo che il conflitto in Irlanda del Nord ha portato moltissimi lutti e dolori, e scandalo senza fine per i cristiani.

Ulster, cattolico ucciso dagli ultrà protestanti

di Gaia Cesare

«Non hanno smesso di picchiarci nemmeno quando la vicina di casa ha cominciato a urlare che era incinta», ha raccontato Evelyn. Che pure non riesce a invocare vendetta. «Mio marito non l’avrebbe voluta. Non voleva le tensioni e le lotte che vanno avanti da queste parti». E quella «parte» si chiama Coleraine, contea Derry o Londonderry (perché anche i nomi in questi luoghi sono il simbolo delle divisioni), Irlanda del Nord: un luogo dove l’odio «settario», la lotta sanguinosa tra protestanti e cattolici, unionisti e repubblicani, non si è mai del tutto fermata.
Evelyn da domenica non ha più un marito. Venticinque anni di vita passati assieme a Kevin McDaid sono stati spazzati via dalla furia delle spranghe e delle mazze da baseball di un gruppo di 40 ragazzi colmi di birra e di folle euforia per la vittoria della squadra di calcio simbolo della comunità protestante, i Rangers di Glasgow. L’omicidio che si è consumato a calci e pugni nel distretto di Coleraine è l’ultimo atto della guerra fra le due comunità che si combatte anche a colpi di simboli. Lo scudetto della Scottish Premier League vinto domenica dai Rangers, storici avversari dei Celtic - l’altra squadra di Glasgow, orgoglio dei cattolici di Scozia ma anche d’Irlanda -, è stato il pretesto per scatenare la furia anti-cattolica, il linciaggio contro il diverso. Kevin McDaid, 49 anni, operaio impegnato nel volontariato, è morto davanti alla moglie Evelyn, che ora porta i segni della tragedia sul volto, gli occhi tumefatti e lo sguardo perso mentre si dispera: «Kevin era la mia via. Non so come farò senza di lui».
Era uscito di casa con la moglie per cercare i figli e farli rientrare, mosso dal presentimento che quella notte di festeggiamenti potesse rivelarsi pericolosa. E proprio davanti alla porta della sua abitazione Kevin si è imbattuto in quel gruppo di esaltati. Alistair Finlay, vice-capo della polizia locale, dice che è ancora troppo presto per parlare di violenza organizzata da parte di un gruppo. Ma Evelyn non ha dubbi: «Erano dell’Uda» (Ulster defence army), un gruppo paramilitare protestante. E l’ispettore Frankie Taylor è anche lui convinto che si tratti di un omicidio settario: «È stato un attacco dei protestanti ai cattolici - ha detto -. Purtroppo Kevin non può più parlare e abbiamo bisogno di gente che si faccia avanti e lo faccia al posto suo». Ma il rischio è che la paura prevalga e che il numero delle vittime cresca: in un attacco della stessa natura, a pochi passi dal luogo in cui è morto Kevin, Damian Fleming è stato malmenato da un altro gruppo e lotta contro la morte in ospedale.
Agli arresti ci sono undici persone. E nell’aria c’è la triste consapevolezza che nonostante gli accordi di pace e un decennio che separa l’Irlanda del Nord dalla fine dei Troubles - la guerra civile tra protestanti e cattolici che ha fatto oltre tremila morti - in Ulster la violenza sporadica nata dall’odio tra le due comunità non si è fermata. Prova ne sono le azioni dei gruppi armati cattolici, che due mesi fa hanno ucciso brutalmente due soldati e un poliziotto.
La preoccupazione che la tensione possa salire improvvisamente e scatenare una nuova guerriglia dopo atti di questo genere è molto forte. Il figlio di Kevin attacca: la polizia non ha fatto nulla mentre mio padre moriva. Ma a gettare acqua sul fuoco, nonostante lo strazio, i lividi in faccia e la morte nel cuore, ci ha pensato sua madre Evelyn: «Non voglio vendetta, perché non l’avrebbe voluta mio marito», ha ripetuto ieri fino all’ossessione. Per poi rivelare: «Non sono nemmeno cattolica io. La nostra era una coppia mista».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=354179