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Winnie
07-04-09, 10:20
La paura, la speranza e il taroccamento
di Mario Seminerio, 4 Aprile 2009

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ritiene che l'Europa debba immediatamente allinearsi alle nuove regole contabili statunitensi, ed in particolare alla nuova formulazione del FASB 157-e. Si tratta, come ormai noto, di uno standard contabile che permette alle banche maggiore discrezionalità nel determinare a quale prezzo imputare a bilancio alcune tipologie di titoli.

Una modifica fortemente voluta dalla American Bankers Association, a cui ha dato man forte il Congresso che ha esercitato una fortissima pressione sul Financial Accounting Standards Boards. Complessivamente, è piuttosto dubbio che la modifica possa servire, da sola, a stabilizzare i mercati: l'unica cosa che conta, nella vita, sono i cash-flow. La contabilità seguirà, parafrasando Napoleone, e finché la crescita dei Noncurrent Loans (cioè delle sofferenze) eccederà gli utili pre-accantonamenti ai fondi rischi e perdite, il settore non andrà da nessuna parte. Ed il mondo con esso, purtroppo.

L'unica novità di un certo peso sarà la necessità che gli analisti finanziari leggano meglio attraverso le righe del conto economico, ma per quello basterà un foglio excel: il mercato a volte può impasticcarsi di acido lisergico, ma alla fine rinsavisce sempre, come dimostra la storia dell'ultimo anno e mezzo. Ora tocca all'Europa impasticcarsi, come sempre accade quando di mezzo ci sono gli standard contabili che nascono in America. La decisione dell'Ecofin, quindi, è una sorta di atto dovuto. Però.

...Però ci sarebbe piaciuto vedere minore passività verso l'ennesima pratica di taroccamento contabile che arriva dagli States, che nella migliore delle ipotesi (ed auspicabilmente) non produrrà alcun effetto concreto, ma che potrebbe anche prolungare il tempo di aggiustamento, facendo sorgere nuove banche-zombie, e gelando completamente il flusso di credito e la fiducia all'interno del sistema. Tremonti, che di solito prevede tutto quello che è accaduto ieri, avrebbe potuto diventare forza trainante dello spirito critico dell'Ecofin, brandendo la Bibbia ed invocando il sabbatico. Nulla di tutto ciò: meglio criticare i "macchinismi" europei, che coi termini della questione c'entrano un'acca, e farfugliare di "ideologie precise". Fuor di perifrasi, ministro, si chiama taroccamento, quello che lei ha instancabilmente fustigato negli ultimi anni, quando invocava la fine del primato della finanza. Se il FASB 157-e è la fine del primato della finanza, io sono il Generale Custer.

Tra qualche anno, quando Paolo Mieli sarà ripassato dalla porta girevole del Corriere, leggeremo che Tremonti aveva capito tutto del mark-to-fantasy, e lo aveva pubblicamente denunciato, come già accaduto in passato contro analoghi eccessi di finanziarizzazione. Colpa dei suoi contemporanei, che non sono riusciti a capirne e carpirne i preziosi insegnamenti. E' il destino dei geni, del resto.

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