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Visualizza Versione Completa : PERCHE' DOVETTE IMPARARE???



solocristiano
17-04-12, 16:14
Dice la Scrittura che "benchè fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì" (Ebrei 5:8). Mi sono chiesto, ma perchè Gesù dovette imparare? Non era Dio (Figlio)? Non sapeva già tutto lui? Io mi sono dato una mia personale risposta, ma sarei curioso di sapere la vostra per verificare se lo Spirito ci guida al pensare nella stessa maniera o almeno che ci avviciniamo. Vi ringrazio in anticipo se volete partecipare a questa mia curiosità, che è anche una edificazione reciproca. saluti cristiani.:ciaociao:

nomeutente
18-04-12, 22:18
Riporto il versetto interessato (8) riprendendolo dalla lettera agli Ebrei insieme a quello che lo precede (7) ed a quei due altri che lo seguono (9-10).

Ebrei 5:7-10
Nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime egli offrì preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà. Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì; e, reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore di salvezza eterna, essendo da Dio proclamato sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec.

solocristiano
19-04-12, 15:41
beh, questa domanda mi è stata posta da un conoscente (ateo); perciò dovevo rispondere nel senso - terra a terra e non solo spirituale come il passo che ci insegna Ebrei 5:7-10. Insomma cosa avresti detto tu a questa domanda: PERCHE' DOVETTE IMPARARE?

nomeutente
19-04-12, 16:03
Lo scrittore agli ebrei credo intendesse far notare che, benchè Gesù Cristo fosse il Figlio di Dio, partecipe della natura divina, come Figliuolo d'uomo, dovette imparare l'ubbidienza....nascere, crescere, operare fino al compimento della perfetta volontà del Padre ed alla Sua resurrezione.

solocristiano
20-04-12, 15:39
Sì, più o meno quel che ho pensato anch'io; difatti imparò ad amarci abbastanza da essere disposto a morire per noi, per salvare le nostre anime. E penso che dovette imparare tutto questo, per poi potere aver più compassione e simpatia ed amore, così da essere un più grande aiuto per noi sia adesso che dopo (Ebrei 4:15,16). Ma la cosa che m'insegna questo versetto di ebrei 5:8 è che se persino il Buon Gesù imparò l'obbedienza al Padre attraverso le cose che soffrì qui sulla terra, quanto più siamo noi cristiani qua ad imparare. E penso che ci porteremo la nostra esperienza con noi di tutto il bene e buono per il mondo di Domani!

nomeutente
21-04-12, 22:32
E' chiaro che Gesù, come uomo, rivestendo corpo d'uomo, dovette formarsi....via..via...via....

Luca 2:52
E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.

Non credo sia bene limitare le sofferenze del Cristo soltanto a quelle ore definite come "momenti di passione", prima della croce.

Come uomo è sempre stato oggetto di attacchi, già da appena nato quando dovette fuggire da Erode che voleva ucciderlo...

Domenico
22-04-12, 01:46
Nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime egli offrì preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà.
Benché fosse Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì;
e, reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore di salvezza eternaEbrei 5:7-9).

I testi già citati e messi in evidenza, ci fanno vedere che da quello che Gesù soffrì, imparò l’ubbidienza. Che le sofferenze del Cristo non si limitano alla croce, ma abbracciano l’intera sua esistenza terrena, è un fatto indiscutibile, dal punto di vista generale. Però, il testo di Ebrei 5:7-9, fa sicuramente riferimento ad un tempo particolare della vita terrena di Gesù.

Facendo i dovuti controlli di tutta la narrazione evangelica, circa il tempo che Gesù visse sulla terra, c’è una piena corrispondenza all’evento del Getsemani. Fu in quel luogo e in quel tempo, infatti, che la preghiera che Gesù innalzò al Padre, chiedeva specificatamente:

Andato un po’ più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell’ora passasse oltre da lui.
Diceva: « Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi » Marco 14:35-36).

Se Gesù, in questa sua preghiera si fosse fermato bbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! La sua ubbidienza non sarebbe stata messa in evidenza, ma con l’aggiunta non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi, la sua volontà (come uomo) venne messa da parte, per abbracciare in pieno quella del Padre suo.

Non c’è pagina più significativa, in tutta la narrazione evangelica della vita di Gesù, che faccia vedere la sua vera umanità, come il Getsemani. Quindi, da quello che Egli soffrì, imparò l’ubbidienza, a che cosa? Alla completa volontà del Padre, che era quella di andare a morire sulla croce. Dal momento che viene fatta questa specificazione, non credo che si debba aggiungere “imparò ad amarci abbastanza da essere disposto a morire per noi”, perché il suo amore non era un amore umano e terreno, che scaturiva dalla sua umanità, bensì dalla sua divinità, cioè quella di Dio, fatto carne.

nomeutente
23-04-12, 16:51
Senz'altro le sofferenze, le ostilità e contrarietà che il Cristo dovette subire ed affrontare nel Suo grande amore, iniziarono a farsi più acute nel mentre iniziò i tre anni della Sua missione, quei tre anni che hanno segnato la storia dell'uomo.

Dei suoi trent'anni, degli affanni, delle oppressioni, ansie, necessità e condizioni con le quali dovette cimentarsi, come uomo, si può dire poco, essendo che i cenni scritti a riguardo sono pochissimi.

Sappiamo che nulla però, poté ostacolare i Suoi passi verso la perfetta conquista della nostra salvezza eterna.


Ebrei 12:1-4
Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi Egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. Considerate perciò Colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d'animo. Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato....