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el cuntadin
06-07-09, 14:34
Eravamo una regione pacifica e felice.... .



http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=C1A1A6AE90115CF5A0DE1F0B6FF43 C34

Risse e violenza tra stranieri E’ paura


Jesi Etnie in guerra. Faide che spesso si risolvono nella maniera peggiore: con i coltelli e con la violenza. Scontri che finiscono nel sangue e con l’annientamento fisico dei rivali. Come quello dell’altra notte in via Pastrengo, dove ci sono ancora i segni del massacro. Lì, all’angolo con la macelleria Maurizi e lungo corso Matteotti, dove il sangue e la paura non si cancellano ancora. I segni della tragedia. Dove la gente si ferma a guardare, sgomenta. Inorridita da tanta inaudita crudeltà. Tracce che nonostante il tempo, restano indelebili come nella memoria degli jesini. In città si inizia a temere per la difficoltà della convivenza tra le diverse razze nello stesso territorio, per la facilità con cui una semplice lite si risolva con i pugnali. Altri segni dell’escalation di violenza si hanno in via San Giuseppe, nel quartiere ormai tristemente definito “ghetto”, dove convive un’alta percentuale di stranieri. E poi a Porta Valle.

Nel piazzale antistante la pizzeria, dove in più occasioni si sono affrontati interi clan di indiani, peruviani e originari del Bangladesh. E’ nella memoria degli jesini la maxi-rissa di alcuni anni fa, sfociata nel sangue, in cui si affrontarono in venti di diverse etnie. Si attaccarono armati di bottiglie, bastoni, catene e coltelli. Un regolamento di conti, magari anche per futili motivi ma in cui la giustizia italiana, i tribunali amministrativi, i diritti e doveri, perfino le leggi italiane vengono totalmente ignorati.

TA.FRE.,

el cuntadin
07-07-09, 14:31
non passa giorno senza che in bassa Vallesina non si verifichino episodi di violenza estrema i cui protagonisti sono stranieri. intanto gli amministratori locali, rigorosamente di sinistra, dopo averci riempito della peggior feccia, non sanno che pesci prendere e si appellano all'integrazione ed alla tolleranza. intanto i marchigiani, sempre più numerosi, votano per la Lega.


http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=8D2EBE1406A0C31E19631528A1F88 4C7
Cinque romeni e tre moldavi si sono picchiati mentre discutevano di lavoro. Uno è grave
Maxi rissa alla stazione dei bus, otto denunce


Chiaravalle Una maxi rissa è scoppiata nella notte tra domenica e lunedì nei pressi della stazione dei pullman di Chiaravalle, quasi nel cuore della città. In tutto sono rimaste coinvolte 8 persone, tutti stranieri, che si sono picchiati con tanto di pietre, bastoni e bottiglie rotte. Tre in tutto i feriti di cui uno risulta essere in gravissime condizioni.

L’episodio è iniziato quando le 8 persone, 5 romeni e 3 moldavi tra i 20 ed i 30 anni, residenti a Chiaravalle e a Falconara, si sono date appuntamento per discutere di alcune questioni lavorative. Un incontro che serviva per trovare degli accordi e che invece è degenerato poco più tardi. Dalle parole si è infatti passati ben presto alle mani, e non solo poiché tutte e otto le persone si sono picchiate lanciandosi tutto quello che riuscivano a trovare a terra o nelle loro vicinanze. Una rissa violentissima dove i colpi non sono stati affatto risparmiati ed il sangue è purtroppo sgorgato. Nel frattempo, alcuni residenti allarmati perle urla ed i rumori che provenivano dalla strada, hanno chiamato il 112.

Sul luogo sono prontamente intervenute le “gazzelle” dei carabinieri della locale stazione insieme ad alcune ambulanze. Tre persone sono state trattate sul posto per poi essere tutte trasportate all’ospedale di Torrette. Una di queste sembrerebbe essere in pericolo di vita.

Nel frattempo, i partecipanti alla rissa, ovvero i 5 rumeni, erano riusciti a fuggire. I militari dell’Arma però, dopo aver avviato le indagini, sono riusciti a individuarli e a fermarli denunciandoli.

Un episodio grave e che si è verificato a poche ore di distanza dal terribile omicidio accaduto a Jesi ma il cui cerchio è stato immediatamente chiuso dai carabinieri. I tre moldavi ricoverati in ospedale, tutti in regola con le norme di soggiorno, verranno ascoltati non appena possibile in maniera tale da poter delineare nella maniera più esatta possibile il quadro dell’episodio che risulterebbe già chiaro agli inquirenti.