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Visualizza Versione Completa : Il Giornale:Un finanziamento della massoneria britannica dietro l'avventura dei Mille



Juv
06-07-09, 22:17
Un finanziamento della massoneria britannica dietro l'avventura dei Mille




aiuto La conquista degli Stati che componevano la Penisola italiana e, in particolare, del ricco Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia non fu solo dettata dall'esigenza di rientrare dall'esposizione nei confronti di Banque Rothschild che aveva già investito parecchio nelle avventure belliche piemontesi. Nella spedizione dei Mille il ruolo della massoneria inglese fu determinante con un finanziamento di tre milioni di franchi ed il monitoraggio costante dell'impresa.
A rivelare il particolare non trascurabile è stata la Massoneria di rito scozzese, dell'Obbedienza di Piazza del Gesù, che ha ricordato la data di nascita (4 luglio 1807) del nizzardo Garibaldi in una conferenza stampa ed un convegno alla presenza del Gran Maestro Luigi Pruneti e del Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, Pierre Lambicchi.
«Il finanziamento - ha detto il professor Aldo Mola, docente di storia contemporanea all'Università di Milano e storico della massoneria e del Risorgimento - proveniva da un fondo di presbiteriani scozzesi e gli fu erogato con l'impegno di non fermarsi a Napoli, ma di arrivare a Roma per eliminare lo Stato pontificio».
Tutta la spedizione garibaldina, ha aggiunto il professor Mola, «fu monitorata dalla massoneria britannica che aveva l'obbiettivo storico di eliminare il potere temporale dei Papi ed anche gli Stati Uniti, che non avevano rapporti diplomatici con il Vaticano, diedero il loro sostegno».
I fondi della massoneria inglese, secondo lo storico, servirono a Garibaldi per acquistare a Genova i fucili di precisione, senza i quali non avrebbe potuto affrontare l'esercito borbonico, «che non era l'esercito di Pulcinella, ma un'armata ben organizzata».
Senza quei fucili, Garibaldi avrebbe fatto la fine di Carlo Pisacane e dei fratelli Bandiera, i rivoltosi che la monarchia napoletana giustiziò nella prima metà dell'Ottocento. «La sua appartenenza alla massoneria - ha sottolineato Mola - garantì a Garibaldi l'appoggio della stampa internazionale, soprattutto quella inglese, che mise al suo fianco diversi corrispondenti, contribuendo a crearne il mito, e di scrittori come Alexandre Dumas, che ne esaltarono le gesta».
Al «fratello Garibaldi» ha reso omaggio con un «evviva» il Gran Maestro del Grande Oriente di Francia.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=363990


L'Italia è una Repubblica fondata dalla Massoneria. Alè!!!

isoica
06-07-09, 22:42
a dir la verità sta cosa si è sempre saputa, dov'è la novità?

Stato Veneto Nederland
06-07-09, 22:51
Un finanziamento della massoneria britannica dietro l'avventura dei Mille




aiuto La conquista degli Stati che componevano la Penisola italiana e, in particolare, del ricco Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia non fu solo dettata dall'esigenza di rientrare dall'esposizione nei confronti di Banque Rothschild che aveva già investito parecchio nelle avventure belliche piemontesi. Nella spedizione dei Mille il ruolo della massoneria inglese fu determinante con un finanziamento di tre milioni di franchi ed il monitoraggio costante dell'impresa.(...)

L'Italia è una Repubblica fondata dalla Massoneria. Alè!!!

Bene,

Ora che anche i leghisti si sono accorti che l'ItaGlia é uno stato fasullo, che ne diciamo di sganciarsi dal Berlusca, noto massone e "mafioso" (cit.), e fare del sano e onesto indipendentismo?
Ma questa volta per davvero peró.

carlomartello
07-07-09, 00:43
Bene,

Ora che anche i leghisti si sono accorti che l'ItaGlia é uno stato fasullo, che ne diciamo di sganciarsi dal Berlusca, noto massone e "mafioso" (cit.), e fare del sano e onesto indipendentismo?
Ma questa volta per davvero peró.

Veramente in ItaGlia i leghisti lo dicono da più di vent'anni. Scusa tanto dove vivi? Ah già, te stai nei Paesi Bassi, vieni in Veneto a combattere per l'indipendenza che aspetti? Vedrai quanti elettori del PD, del PDL, dei comunisti, ti verranno dietro...

La Lega intanto ha fatto mettere l'ora di lingua veneta a scuola, da Roma, la Lega a Roma è l'unico Partito del Nord, mettetevelo bene in testa.

Decentalizzazione, federalismo, devolution, la Lega ha già scelto una politica dura ma realista, basta con queste critiche assurde. Inizi ad essere anche piuttosto monotono.


carlomartello

Stato Veneto Nederland
07-07-09, 09:23
Veramente in ItaGlia i leghisti lo dicono da più di vent'anni. Scusa tanto dove vivi? Ah già, te stai nei Paesi Bassi, vieni in Veneto a combattere per l'indipendenza che aspetti? Vedrai quanti elettori del PD, del PDL, dei comunisti, ti verranno dietro...

La Lega intanto ha fatto mettere l'ora di lingua veneta a scuola, da Roma, la Lega a Roma è l'unico Partito del Nord, mettetevelo bene in testa.


Ora di lingua veneta a scuola?
Ma dove?



Decentalizzazione, federalismo, devolution, la Lega ha già scelto una politica dura ma realista, basta con queste critiche assurde. Inizi ad essere anche piuttosto monotono.



Non so che politica abbia scelto la Lega, ma un partito che si chiama "Lega Nord PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA" dovrebbe ottenere qualcosa di più di un'ora di lingua veneta a scuola (ma mi domando ancora: dove la insengano la lingua veneta?)

Oppure si potrebbe più realisticamente cambiare il nome in "Lega Nord per un'ora la settimana di lingua veneta a scuola - La faccenda dell'indipendenza della Padania era uno scherzo"

Si, lo so, il nome è un po' lungo, ma rende meglio l'idea.

Morfeo
07-07-09, 21:49
bravo juv hai scoperto l'acqua calda...

se non ci fossero state anche le navi inglesi a difendere i du2 battelli di G, non sarebbero neanche sbarcati

Enea
07-07-09, 22:02
Bene,

Ora che anche i leghisti si sono accorti che l'ItaGlia é uno stato fasullo, che ne diciamo di sganciarsi dal Berlusca, noto massone e "mafioso" (cit.), e fare del sano e onesto indipendentismo?
Ma questa volta per davvero peró.
Mi sembra giusto preso il tesoro monetario del sud, svuotato di braccia, fatte fallire aziende solo perchè facevano competizione a quelle del nord.
Ora il sud non serve proprio più a niente quello che c'era da prendere è stato già preso ora è solo un peso, produce solo Munnezza, disoccupazione e assistenzialismo.
E io pensavo che nei rapporti di coppia importavano i sentimenti.

Comunque vorrei sapere cosa pensate dei meridionali che votano Lega Nord.

L'Europeo
07-07-09, 22:05
Mi sembra giusto preso il tesoro monetario del sud, svuotato di braccia, fatte fallire aziende solo perchè facevano competizione a quelle del nord.
Ora il sud non serve proprio più a niente quello che c'era da prendere è stato già preso ora è solo un peso, produce solo Munnezza, disoccupazione e assistenzialismo.
E io pensavo che nei rapporti di coppia importavano i sentimenti.

Comunque vorrei sapere cosa pensate dei meridionali che votano Lega Nord.

Lui non è un leghista. Fa l'indipendentista veneto in Olanda [:D] e viene qui a rompere i coglioni ai leghisti perché si sente tradito. :D

Generale gothic
08-07-09, 00:34
Un finanziamento della massoneria britannica dietro l'avventura dei Mille




aiuto La conquista degli Stati che componevano la Penisola italiana e, in particolare, del ricco Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia non fu solo dettata dall'esigenza di rientrare dall'esposizione nei confronti di Banque Rothschild che aveva già investito parecchio nelle avventure belliche piemontesi. Nella spedizione dei Mille il ruolo della massoneria inglese fu determinante con un finanziamento di tre milioni di franchi ed il monitoraggio costante dell'impresa.
A rivelare il particolare non trascurabile è stata la Massoneria di rito scozzese, dell'Obbedienza di Piazza del Gesù, che ha ricordato la data di nascita (4 luglio 1807) del nizzardo Garibaldi in una conferenza stampa ed un convegno alla presenza del Gran Maestro Luigi Pruneti e del Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, Pierre Lambicchi.
«Il finanziamento - ha detto il professor Aldo Mola, docente di storia contemporanea all'Università di Milano e storico della massoneria e del Risorgimento - proveniva da un fondo di presbiteriani scozzesi e gli fu erogato con l'impegno di non fermarsi a Napoli, ma di arrivare a Roma per eliminare lo Stato pontificio».
Tutta la spedizione garibaldina, ha aggiunto il professor Mola, «fu monitorata dalla massoneria britannica che aveva l'obbiettivo storico di eliminare il potere temporale dei Papi ed anche gli Stati Uniti, che non avevano rapporti diplomatici con il Vaticano, diedero il loro sostegno».
I fondi della massoneria inglese, secondo lo storico, servirono a Garibaldi per acquistare a Genova i fucili di precisione, senza i quali non avrebbe potuto affrontare l'esercito borbonico, «che non era l'esercito di Pulcinella, ma un'armata ben organizzata».
Senza quei fucili, Garibaldi avrebbe fatto la fine di Carlo Pisacane e dei fratelli Bandiera, i rivoltosi che la monarchia napoletana giustiziò nella prima metà dell'Ottocento. «La sua appartenenza alla massoneria - ha sottolineato Mola - garantì a Garibaldi l'appoggio della stampa internazionale, soprattutto quella inglese, che mise al suo fianco diversi corrispondenti, contribuendo a crearne il mito, e di scrittori come Alexandre Dumas, che ne esaltarono le gesta».
Al «fratello Garibaldi» ha reso omaggio con un «evviva» il Gran Maestro del Grande Oriente di Francia.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=363990


L'Italia è una Repubblica fondata dalla Massoneria. Alè!!!

Mah esercito borbonico un armata ben organizzata un paio di balle ,se lo fossero stati avrebbero ributtato a mare sti mille avventurieri altro che fucili di precisione, L'ingenuità di Generali come Lanza nel perdere battaglie nonostante la forte superiorità numerica è significativa

HOTDOG
08-07-09, 13:18
Non so che politica abbia scelto la Lega, ma un partito che si chiama "Lega Nord PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA" dovrebbe ottenere qualcosa di più di un'ora di lingua veneta a scuola (ma mi domando ancora: dove la insengano la lingua veneta?)

pensa che i vari gruppuscoli indipendentisti non hanno ottenuto neanche quello...

HOTDOG
08-07-09, 13:23
Comunque vorrei sapere cosa pensate dei meridionali che votano Lega Nord.

Forse quelli che votano Lega Nord al Sud non sono meridionali ma sono Padani emigrati, ce ne sono pochi ma ci sono. Forse votano Lega per le nostre politiche su sicurezza e immigrazione. O forse più probabilmente ci votano perchè si rendono conto che le valanghe di denaro provenienti dal Nord non vanno a loro ma alle mafie

Stato Veneto Nederland
08-07-09, 15:13
pensa che i vari gruppuscoli indipendentisti non hanno ottenuto neanche quello...

Ma neanche hanno avuto centinaia di parlamentari e 3 governi.
Questa è la differenza.

(Ma ripeto la domanda: dov'è 'sta ora di insegnamento di veneto a scuola? E' la solita balla leghista?)

HOTDOG
08-07-09, 17:49
Ma neanche hanno avuto centinaia di parlamentari e 3 governi.
Questa è la differenza.

(Ma ripeto la domanda: dov'è 'sta ora di insegnamento di veneto a scuola? E' la solita balla leghista?)

beh se la Lega ha centinaia di parlamentari (in realtà furono 180 nel 1994 e nelle altre tornate elettorali molte meno) e gli altri gruppuscoli neanche mezzo ci sarà una ragione no? Per l'insegnamento del veneto nelle scuole si veda qui:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=60&ID_articolo=745&ID_sezione=&sezione=

MirkoPNE
08-07-09, 18:13
pensa che i vari gruppuscoli indipendentisti non hanno ottenuto neanche quello...

Non per far polemica ma la legge sulla tutela e valorizzazione della lingua e cultura veneta è stata proposta da Ettore Beggiato (responsabile cultura PNE) e approvata prima dal consiglio provinciale di Vicenza e poi dal consiglio regionale Veneto.

Juv
08-07-09, 19:06
bravo juv hai scoperto l'acqua calda...

se non ci fossero state anche le navi inglesi a difendere i du2 battelli di G, non sarebbero neanche sbarcati

Per motivi che è inutile spiegare, sui libri di scuola non compare, e per i 13 anni delle scuole primarie e secondarie me l'hanno menata con l'eroismo di garibaldi. :giagia:

Eh cmq ricordare certe cose non nuoce di certo.

halexandra
08-07-09, 21:22
Un finanziamento della massoneria britannica dietro l'avventura dei Mille

Tutta la spedizione garibaldina, ha aggiunto il professor Mola, «fu monitorata dalla massoneria britannica che aveva l'obbiettivo storico di eliminare il potere temporale dei Papi ed anche gli Stati Uniti, che non avevano rapporti diplomatici con il Vaticano, diedero il loro sostegno».
...

L'Italia è una Repubblica fondata dalla Massoneria. Alè!!!

E meno male che ci è arrivato anche "il Giornale". Era ora...
A questo riguardo sono anni che RPL sta facendo divulgazione storica di ottimo livello. Prima con Il Ritorno di Brenno e anche con tante altre trasmissioni, come quelle del mai troppo lodato Andrea Rognoni.

Peccato che quel tale che conduceva Il Ritorno di Brenno (non parlo di Gulisano, dell'altro) abbia poi fatto una bruttissima fine. Ma di quel programma bisognerebbe riappropriarsene, e riproporlo con migliori conduttori.

Stato Veneto Nederland
08-07-09, 21:43
beh se la Lega ha centinaia di parlamentari (in realtà furono 180 nel 1994 e nelle altre tornate elettorali molte meno) e gli altri gruppuscoli neanche mezzo ci sarà una ragione no? Per l'insegnamento del veneto nelle scuole si veda qui:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=60&ID_articolo=745&ID_sezione=&sezione=

Ah, eccola la balla leghista. Tra l'altro di un anno fa.
E' una bozza di legge, non una legge.
E da un anno non se ne sa piú niente.
Anche quella insabbiata.

Bozze di legge sono capaci farle tutti.
Farle approvare é un'altra cosa.

Se é per questo posso dirti che il Veneto é una regione a statuto speciale.
Lo sapevi?
Il PNE ha giá mandato molto tempo fa la proposta di legge a Roma.

Poi i romani l'hanno insabbiata... Ma questo é solo un dettaglio.

Enea
08-07-09, 23:12
Forse quelli che votano Lega Nord al Sud non sono meridionali ma sono Padani emigrati, ce ne sono pochi ma ci sono. Forse votano Lega per le nostre politiche su sicurezza e immigrazione. O forse più probabilmente ci votano perchè si rendono conto che le valanghe di denaro provenienti dal Nord non vanno a loro ma alle mafie
Vedevo i risultati di queste europee e mi sono accorto che in calabria la LN ha preso l'1% quanto in lazio di certo non è quanto prendete in veneto ma sarà pur sempre un segnale. Sono tutti del nord?
Poi se per questo conosco siciliani che ora in veneto votano lega nord.

lo chiedo cmq anche perchè non capisco le intenzioni della lega nord.
Se il coro da stadio di salvini era solo un coro o nasconde proprio un odio culturale se non razziale nei confronti dei meridionali.

riguardo al padano basso, scusami ma in olanda non ti danno dello sporco italiano? a me in olanda davano del tedesco XD eppure sono siciliano.

carlomartello
09-07-09, 10:48
Vedevo i risultati di queste europee e mi sono accorto che in calabria la LN ha preso l'1% quanto in lazio di certo non è quanto prendete in veneto ma sarà pur sempre un segnale. Sono tutti del nord?
Poi se per questo conosco siciliani che ora in veneto votano lega nord.

lo chiedo cmq anche perchè non capisco le intenzioni della lega nord.
Se il coro da stadio di salvini era solo un coro o nasconde proprio un odio culturale se non razziale nei confronti dei meridionali.

riguardo al padano basso, scusami ma in olanda non ti danno dello sporco italiano? a me in olanda davano del tedesco XD eppure sono siciliano.
Le Leghe di Centro, Sud e Isole sono composte da locali che ripropongono lo stesso modo di fare politica e le stesse battaglie tipiche della Lega Nord Padania.

Le intenzioni di queste Leghe sono di creare una nuova classe dirigente che sia espressa direttamente dagli abitanti del luogo, promuovere il federalismo, valorizzare e difendere le geo-identità e le tradizioni locali, contrastare l'illegalità e l'immigrazione, difendere la cristianità del territorio dall'incalzante islamizzazione.

E' evidente che il 3% nel Lazio, il 5% in Olgiastra o 24% a Lampedusa non può essere costituito solo da padani emigrati. Si tratta del sempre maggiore successo del leghismo anche altrove.


carlomartello

Stato Veneto Nederland
09-07-09, 10:52
Non per far polemica ma la legge sulla tutela e valorizzazione della lingua e cultura veneta è stata proposta da Ettore Beggiato (responsabile cultura PNE) e approvata prima dal consiglio provinciale di Vicenza e poi dal consiglio regionale Veneto.

C.v.d.
La Lega neanche quello ha ottenuto...

carlomartello
09-07-09, 11:04
Scuola/ Lega: Ddl per insegnamento obbligatorio lingue e dialetti
Bricolo: "Per difendere nostra storia e nostra cultura"

Roma, 22 mag. (Apcom) - "La difesa della nostra storia e della nostra cultura passa anche attraverso l'insegnamento delle nostre lingue e dialetti nelle scuole. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge che preveda l'obbligo di insegnamento anche di queste materie nelle scuole". Lo afferma Federico Bricolo, presidente della Lega Nord a Palazzo Madama, annunciando la presentazione al Senato della legge per l'insegnamento nella scuola dell'obbligo delle lingue e dialetti delle comunità territoriali e regionali che porta la sua firma e quella degli altri senatori del gruppo parlamentare. "In un mondo globalizzato come il nostro diventa fondamentale trasmettere alle nuove generazioni - prosegue Bricolo - attraverso la scuola le nostre lingue che sono segno e sostanza della nostra appartenenza culturale. Pensiamo a una scuola che prepari i giovani ad affrontare al meglio il mondo del lavoro ma che li renda anche fieri e orgogliosi delle proprie radici. La Lega Nord a questa proposta tiene molto e ci impegneremo al massimo per farla approvare. Chi ci critica tenga conto - conclude il capogruppo leghista - che la stessa Carta Europea per le lingue regionali o minoritarie sottoscritta a Strasburgo nel 1992 riconosce il 'diritto imprescrittibile delle popolazioni ad esprimersi nelle loro lingue nell'ambito della loro vita privata e sociale'. Un diritto che, d'altra parte, è già garantito da tempo da molti paesi europei".

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=733783


SCUOLA: ZAIA, DIALETTO VENETO DA RICONOSCERE PER LEGGE E INSEGNARE

(ASCA) - Treviso, 20 mag - ''E' venuto il momento di inserire il dialetto veneto tra le lingue cosiddette minori (maggioritaria, invece, nel Veneto) protette e valorizzate dalla legge nazionale 482''. Lo dichiara all'Asca il ministro veneto Luca Zaia, patrocinando la causa della valorizzazione del dialetto veneto, fino all'insegnamento a scuola, perche' - spiega - ''lo parlano 7 veneti su 10, i quali anche pensano in veneto''. ''Non capisco perche' il nostro dialetto, che io preferisco chiamare lingua, debba avere minore dignita' del ladino e del cimbro, riconosciute dallo Stato e dalla Regione come lingue minoritarie, o del friulano piuttosto che del sardo''. Il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha dichiarato di riconoscere l'impoertanza del dialetto ma che non puo' essere insegnato come materia scolastica, alla pari delle altre. ''Non voglio fare polemica con il ministro - risponde Zaia -, ma dimostra che non conosce la realta' della nostra lingua. Ben volentieri, se e' disponibile, l'accompagno per le strade di qualche paese del Veneto per capire come il dialetto e' radicato e parlato''.

http://www.asca.it/news-SCUOLA__ZAIA__DIALETTO_VENETO_DA_RICONOSCERE_PER_L EGGE_E_INSEGNARE-832124-ORA-.html


carlomartello

Stato Veneto Nederland
09-07-09, 11:54
Scuola/ Lega: Ddl per insegnamento obbligatorio lingue e dialetti
Bricolo: "Per difendere nostra storia e nostra cultura"

Roma, 22 mag. (Apcom) - "La difesa della nostra storia e della nostra cultura passa anche attraverso l'insegnamento delle nostre lingue e dialetti nelle scuole. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge che preveda l'obbligo di insegnamento anche di queste materie nelle scuole". Lo afferma Federico Bricolo, presidente della Lega Nord a Palazzo Madama, annunciando la presentazione al Senato della legge per l'insegnamento nella scuola dell'obbligo delle lingue e dialetti delle comunità territoriali e regionali che porta la sua firma e quella degli altri senatori del gruppo parlamentare. "In un mondo globalizzato come il nostro diventa fondamentale trasmettere alle nuove generazioni - prosegue Bricolo - attraverso la scuola le nostre lingue che sono segno e sostanza della nostra appartenenza culturale. Pensiamo a una scuola che prepari i giovani ad affrontare al meglio il mondo del lavoro ma che li renda anche fieri e orgogliosi delle proprie radici. La Lega Nord a questa proposta tiene molto e ci impegneremo al massimo per farla approvare. Chi ci critica tenga conto - conclude il capogruppo leghista - che la stessa Carta Europea per le lingue regionali o minoritarie sottoscritta a Strasburgo nel 1992 riconosce il 'diritto imprescrittibile delle popolazioni ad esprimersi nelle loro lingue nell'ambito della loro vita privata e sociale'. Un diritto che, d'altra parte, è già garantito da tempo da molti paesi europei".

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=733783


SCUOLA: ZAIA, DIALETTO VENETO DA RICONOSCERE PER LEGGE E INSEGNARE

(ASCA) - Treviso, 20 mag - ''E' venuto il momento di inserire il dialetto veneto tra le lingue cosiddette minori (maggioritaria, invece, nel Veneto) protette e valorizzate dalla legge nazionale 482''. Lo dichiara all'Asca il ministro veneto Luca Zaia, patrocinando la causa della valorizzazione del dialetto veneto, fino all'insegnamento a scuola, perche' - spiega - ''lo parlano 7 veneti su 10, i quali anche pensano in veneto''. ''Non capisco perche' il nostro dialetto, che io preferisco chiamare lingua, debba avere minore dignita' del ladino e del cimbro, riconosciute dallo Stato e dalla Regione come lingue minoritarie, o del friulano piuttosto che del sardo''. Il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha dichiarato di riconoscere l'impoertanza del dialetto ma che non puo' essere insegnato come materia scolastica, alla pari delle altre. ''Non voglio fare polemica con il ministro - risponde Zaia -, ma dimostra che non conosce la realta' della nostra lingua. Ben volentieri, se e' disponibile, l'accompagno per le strade di qualche paese del Veneto per capire come il dialetto e' radicato e parlato''.

http://www.asca.it/news-SCUOLA__ZAIA__DIALETTO_VENETO_DA_RICONOSCERE_PER_L EGGE_E_INSEGNARE-832124-ORA-.html


carlomartello


Il riconoscimento della lingua veneta è già avvenuto tempo fa a livello regionale in Veneto, e neanche su iniziativa della Lega (http://www.linguaveneta.it/normative.html)

La proposta di Zaia, è, appunto, solo una proposta di legge, uscita tra l'altro in sospetto periodo pre-elettorale. Guarda caso.
Inutile dire che non se ne sa più niente. A Roma hanno camionate di sabbia pronta all'uopo.

All'indomani della proposta del ministro un coro di scudi si è levato contro.
Soprattutto nel governo (di cui la Lega fa parte)

Un particolare inquietante: da buon ignorante Zaia continua a parlare di "dialetto", alla faccia del riconoscimento regionale di cui sopra.
Ciò dimostra anche quanto gli freghi della questione.

HOTDOG
09-07-09, 18:33
Il riconoscimento della lingua veneta è già avvenuto tempo fa a livello regionale in Veneto, e neanche su iniziativa della Lega (http://www.linguaveneta.it/normative.html)

La proposta di Zaia, è, appunto, solo una proposta di legge, uscita tra l'altro in sospetto periodo pre-elettorale. Guarda caso.
Inutile dire che non se ne sa più niente. A Roma hanno camionate di sabbia pronta all'uopo.

All'indomani della proposta del ministro un coro di scudi si è levato contro.
Soprattutto nel governo (di cui la Lega fa parte)

Un particolare inquietante: da buon ignorante Zaia continua a parlare di "dialetto", alla faccia del riconoscimento regionale di cui sopra.
Ciò dimostra anche quanto gli freghi della questione.

direttamente dal blog di Zaia:

VENETO, UNA LINGUA VIVA, NON UN DIALETTO

La mia non è una battaglia in difesa di un dialetto MA DI UNA LINGUA. Una lingua viva.

E’ una battaglia che porto avanti come uomo politico, come Ministro della Repubblica Italiana e come veneto

Il ‘Red Book of Endangered Languages’ pensato dall’Unesco per tutelare le lingue a rischio nel mondo, classifica il veneto tra le lingue che non sono a rischio di estinzione e che utilizzano le stesse modalità di trasmissione per le nuove generazioni. Per capirci, è nella stessa area di classificazione dell’inglese, dello spagnolo, del catalano del Portoghese e dell’italiano. Si tratta quindi di una lingua che viene riconosciuta dall’Unesco come viva e utile alla trasmissione di conoscenza tra le generazioni.

Come ho avuto modo in questi giorni di ribadire, le lingue sono ricchezze che appartengono ai popoli e non alle burocrazie. IL VENETO E' LINGUA e ne siamo orgogliosi. Nessuno ancora è stato in grado di spiegarci perché non la si possa insegnare a scuola, così correndo il rischio di disperdere una radice, una vitalità e una cultura che invece è dovere di tutti noi curare.

Il veneto è lingua trasversale a tutti i soggetti sociali. Tutti noi la pensiamo e la parliamo, è parte di quell’identità culturale che sarebbe disastroso perdere per la nostra comunità. In questo sentiamo di appartenere a una civiltà, quella cristiana, che sa unire il locale all’universale e si fonda sui valori della solidarietà e della compassione. Non è questa una battaglia di retroguardia, ma uno sguardo di popoli attenti al futuro.Per questo sono solidale con i senatori che hanno firmato un disegno di legge per la difesa delle lingue dei popoli e continuerò a insistere anche perché la scuola italiana, in Veneto, si faccia carico di tale enorme responsabilità. Come del resto avviene, con successo, per altre lingue, in altre regioni d’Italia.

MirkoPNE
09-07-09, 19:21
direttamente dal blog di Zaia:

VENETO, UNA LINGUA VIVA, NON UN DIALETTO

La mia non è una battaglia in difesa di un dialetto MA DI UNA LINGUA. Una lingua viva.

E’ una battaglia che porto avanti come uomo politico, come Ministro della Repubblica Italiana e come veneto

Il ‘Red Book of Endangered Languages’ pensato dall’Unesco per tutelare le lingue a rischio nel mondo, classifica il veneto tra le lingue che non sono a rischio di estinzione e che utilizzano le stesse modalità di trasmissione per le nuove generazioni. Per capirci, è nella stessa area di classificazione dell’inglese, dello spagnolo, del catalano del Portoghese e dell’italiano. Si tratta quindi di una lingua che viene riconosciuta dall’Unesco come viva e utile alla trasmissione di conoscenza tra le generazioni.

Come ho avuto modo in questi giorni di ribadire, le lingue sono ricchezze che appartengono ai popoli e non alle burocrazie. IL VENETO E' LINGUA e ne siamo orgogliosi. Nessuno ancora è stato in grado di spiegarci perché non la si possa insegnare a scuola, così correndo il rischio di disperdere una radice, una vitalità e una cultura che invece è dovere di tutti noi curare.

Il veneto è lingua trasversale a tutti i soggetti sociali. Tutti noi la pensiamo e la parliamo, è parte di quell’identità culturale che sarebbe disastroso perdere per la nostra comunità. In questo sentiamo di appartenere a una civiltà, quella cristiana, che sa unire il locale all’universale e si fonda sui valori della solidarietà e della compassione. Non è questa una battaglia di retroguardia, ma uno sguardo di popoli attenti al futuro.Per questo sono solidale con i senatori che hanno firmato un disegno di legge per la difesa delle lingue dei popoli e continuerò a insistere anche perché la scuola italiana, in Veneto, si faccia carico di tale enorme responsabilità. Come del resto avviene, con successo, per altre lingue, in altre regioni d’Italia.

Quella della lingua è una battaglia che vogliono tutti i movimenti politici Veneti, il PNE come anche certi consiglieri leghisti si sono dati una mossa per farla approvare in Regione Veneto, ora spetta a Roma riconoscerla come lingua.

Dovrebbe farsi domani mattina anche perchè è a costo zero, penso che però dagli alti piani leghisti non si voglia perchè ci sarebbe un superamento rispetto alla Lombardia (solito problema), cmq speriamo bene..

Sul fronte economico non si muove una foglia, anzi si muove in senso negativo, i comuni sono sempre più indebitati per colpa dello stato che si ciuccia gran parte delle tasse dei cittadini, FEDERALISMO FISCALE ZERO! altrochè indipendenza della Padania, neanche il canone riescono ad abolire...