nullum est peccatum...

[O-RATIO]

Dal “Manuale del Confessore”
Per meglio confessare di A. Chanson edizione Edizioni Paoline
Imprimatur 20 Aprile 1956

a Pag 418 cap.745b

“Inchoare copulam in vase praepostero
…in casu necessitatis nullum est peccatum sed cum intentionem eam in vagina consummandi…”

Quindi non e’ peccato cominciare la copula dal dietro se c’e’ l’intenzione di terminare secondo Santa Madre Chiesa Romana Apostolica

Pag. 410 cap. “De situ”
“Multi sunt situ innaturales: cum muliere incumbente, aut a latere, aut stando vel sedendo, aut a tergo more animalium. Justa casua accedente dummodo copula perfici possit et quamvis aliquid seminis deperdatur, erit licitum”

Tutto a posto quindi, anche se, data la posizione, si disperdera’ un poco di seme. Come avete visto, pure la Santa Madre Chiesa parla di sesso anale anche se non lo nomina mai… :D

:postridicolo:

[LEONIDA]

Ciò che stabilisce il cattolicesimo è dato:
1-dal catechismo che è l'interpretazione corrente dei testi sacri
2-i testi sacri
3-il codice di diritto canonico

quello che hai postato a cosa appartiene? non sarà mica l'opinione di un prete o di uno scrittore, che tu, per ignoranza o malafede, fai passare per "ciò che dice il cattolicesimo"? :D

[O-RATIO]

Ciò che stabilisce il cattolicesimo è dato:
1-dal catechismo che è l'interpretazione corrente dei testi sacri
2-i testi sacri
3-il codice di diritto canonico

quello che hai postato a cosa appartiene? non sarà mica l'opinione di un prete o di uno scrittore, che tu, per ignoranza o malafede, fai passare per "ciò che dice il cattolicesimo"? :D

E' uno dei migliori vademecum per i confessori, come quello che «rappresenta indubbiamente una formula indovinata e anche sostanzialmente riuscita» (Civiltà Cattolica, 1958, I, p. 627)
:ciaociao:

[LEONIDA]

E' uno dei migliori vademecum per i confessori, come quello che «rappresenta indubbiamente una formula indovinata e anche sostanzialmente riuscita» (Civiltà Cattolica, 1958, I, p. 627)
:ciaociao:

ah beh se lo dice una rivista di ispirazione cattolica, del 1958, allora.....

c.v.d. :sofico:

[parossitona]

ispirazione cattolica
La rivista dei gesuiti????

[LEONIDA]

La rivista dei gesuiti????

:sofico:

[O-RATIO]

ah beh se lo dice una rivista di ispirazione cattolica, del 1958, allora.....

c.v.d. :sofico:

Ciò che dice la rivista di ispirazione cattolica è la parte virgolettata. :chefico: Il resto è realtà. :chefico:

[:Esther:]

Che squallidume

[:Esther:]

Che squallidume

A partire da quel nullum :sofico:

[O-RATIO]

A partire da quel nullum :sofico:

E perchè mai? :mmm:

[O-RATIO]

Che squallidume

Hai ragione, un vero squallidume i manuali per i confessori. :sofico:

[:Esther:]

Hai ragione, un vero squallidume i manuali per i confessori. :sofico:

Non mi riferivo certo a quello, ma se vuoi vederla così :chefico:

[O-RATIO]

Non mi riferivo certo a quello, ma se vuoi vederla così :chefico:

Non ti preoccupare, sinceramente non me ne frega poi molto a cosa ti riferisci. Tanto quelle tue affermazioni rimangono nullum :sofico:

[:Esther:]

http://digilander.libero.it/le.faccine/faccinea/dorme/00027014.gif

[McFly]

poi vai a chiederti il perchè di tutti quei pedofili nel clero! segaioli maledetti!!!!

[edera rossa]

Beh, non mi sembra una gran novità che la chiesa ammetta anche le divagazioni erotiche se veramente necessarie al fine di un rapporto avente , alla fine, reali possibilità di procreazione. Dal momento che attenersi alle norme canoniche non è nè obbligatorio ,ne verificabile da terzi,sarà la coscienza di ognuno a dire al buon devoto se le divagazioni hanno finito con il diventare lo scopo e non il mezzo, nel qual caso siamo in pieno peccato.
Vi è solo un problemino di secondarissima importanza: se la gentile consorte si abitua a trattamenti fuori ordinanza, ed il buon maritino si limita ad applicarli solo per lo stretto necessario, sarà qualche altro a dover sopperire alla bisogna; e qui si potrebbe dimostrare a cosa servono i confessori. :sofico:
Con l'occasione vorrei porre un terribile dilemma a lor signori; chi sa quale è, in materia di erotismo, la differenza tra colpa e peccato?

[:Esther:]

Vi è solo un problemino di secondarissima importanza: se la gentile consorte si abitua a trattamenti fuori ordinanza, ed il buon maritino si limita ad applicarli solo per lo stretto necessario, sarà qualche altro a dover sopperire alla bisogna; e qui si potrebbe dimostrare a cosa servono i confessori. :sofico:

Non l'ho capita, che vuoi dire? :conf:



Con l'occasione vorrei porre un terribile dilemma a lor signori; chi sa quale è, in materia di erotismo, la differenza tra colpa e peccato?

Non credo che la differenza sia poi così sottile :mmm:

[edera rossa]

santa ingenuità. Per la differenza tra colpa e peccato in fatto di erotismo vediamo se qualche altro la conosce.

[:Esther:]

santa ingenuità. Per la differenza tra colpa e peccato in fatto di erotismo vediamo se qualche altro la conosce.

Beh, la differenza, anzi, le differenze sono abbastanza semplici.
Tanto per cominciare la colpa ha più una compartecipazione in senso psicologico rispetto al "peccato" che ha più ragione di essere in ambiente teologico. (cioè verso Dio)
Per questa ragione, la colpa è vissuta con più rabbia, disagio, con frustrazione e anche con più stress; insomma, la colpa vive all'interno dell'io del soggetto che si confronta con se stesso. Nel peccato l'individuo si confronta, non con se stesso, ma con Dio, le cui regole ha trasgredito.
Nel peccato, però, oltre a minori "problematiche psicologiche" derivanti probabilmente dalla consapevolezza del perdono Divino, c'è anche una aspettativa di crescita e miglioramento.
Adesso, come tutto questo si intersechi con il tema dell'erotismo, non di certo ristretto, a meno che tu non faccia riferimenti ben precisi, possiamo solo intuirlo. ;)

[edera rossa]

veramente credo che in materia sessuale la differenza tra colpa e peccatto sia piuttosto sempice: iniziarla è una colpa, smettere un gran peccato:crepapelle::crepapelle: