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Visualizza Versione Completa : L'uso della pillola anti-concezionale è un peccato grave?



TEBELARUS
07-10-12, 19:29
L'uso della pillola anti-concezionale è un peccato grave?

Che ne pensate?

Yeratel
08-10-12, 08:38
Religioni e contraccezione

Paolo Tognina


Il 18 agosto 1960, dunque esattamente cinquant’anni fa, è stata lanciata sul mercato, negli Stati Uniti, la prima pillola anticoncezionale. Era il risultato di un lungo processo di ricerca di un sistema contraccettivo semplice ed efficace. La pillola ha provocato una vera e propria rivoluzione sociale: per la prima volta nella storia dell’umanità, il desiderio di paternità degli uomini è diventato dipendente dalla volontà di maternità della loro partner. Dall’invenzione della pillola a oggi, oltre duecento milioni di donne, in tutto il mondo, hanno usato questo anticoncezionale.
Il controllo delle nascite non è un’invenzione moderna. Pratiche per evitare gravidanze indesiderate sono infatti documentate presso gli antichi egizi, gli indiani, i greci e i romani. Le tecniche usate nell’antichità erano spesso rudimentali e di scarsa efficacia, ma attraverso i secoli sono state affinate: nel Settecento è stato introdotto il condom, diffuso nel secolo successivo in tutto il mondo grazie all’invenzione della vulcanizzazione della gomma. E poco dopo la metà del Novecento è arrivata appunto la pillola.
Il cristianesimo ha assunto, abbastanza presto, un atteggiamento contrario a ogni tipo di pratica anticoncezionale. L’arcivescovo Cesario di Arles, nel 6. secolo, ha coniato la formula secondo cui “ogni gravidanza impedita è paragonabile a un omicidio”. E prima di lui sant’Agostino ha sostenuto che “illecitamente si sta con la legittima sposa quando si impedisce il frutto della prole”. Da questa impostazione discende l’odierno fermo no cattolico all’uso della pillola.
È vero che nel mondo cattolico sussistono forti dissensi: teologi, comunità e missionari hanno ripetutamente invitato i vertici ecclesiastici a riconsiderare il problema della contraccezione, milioni di cattolici non seguono le direttive del magistero, ma tutto ciò non ha scalfito la posizione ufficiale che rimane di netto rifiuto.
La posizione cattolica ha pochi riscontri nelle altre religioni. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’islam è favorevole al controllo delle nascite nelle sue diverse forme. È respinta solo la sterilizzazione, perché ha carattere permanente e quindi impedisce definitivamente la procreazione. Libertà di contraccezione e di pillola anche per gli ebrei, a condizione che sia assolto il dovere della procreazione. Tra gli ortodossi vale il principio che non si utilizzino sistemi che distruggono o contengono il seme maschile: insomma, pillola sì, condom no. Più sofferto e problematico il sì alla contraccezione da parte dei cristiani ortodossi che tuttavia, in maggioranza, non hanno fatto proprio il no cattolico espresso nell’enciclica Humanae vitae di papa Paolo VI.
Via libera alla pillola anche per i buddisti, col monito a decidere senza egoismi e comunque a non ricorrere mai all’aborto.
Non sorprende il sì alla pillola dei protestanti - luterani, calvinisti, metodisti - nel nome della libertà e della responsabilità di ogni credente di fronte a Dio. Più prudenti i loro fratelli evangelici - pentecostali e battisti, soprattutto quelli americani - che pur senza dichiararlo apertamente suggeriscono che l’astinenza è meglio della pillola. Nell’insieme, il protestantesimo ritiene che la libertà di coscienza sia un valore positivo, che il fine della sessualità non è solo e anzitutto la procreazione, bensì l’unità dei coniugi. E che tutto ciò che può favorire quest’unità è approvabile.

Voce Evangelica (http://www.voceevangelica.ch/pensiero/pensiero.cfm?id=12661)



Cesar se stai cercando un'altra confessione religione che si adatti ai pruriti subombelicali di cui sembri esser schiavo, accomodati pure. Come vedi, la sola confessione religosa che reputa gravemente peccaminoso l'uso di pillole anticoncezionali è quella cattolica. Fattene una ragione!

TEBELARUS
08-10-12, 10:49
Religioni e contraccezione
[...]
[...]
Come vedi, la sola confessione religosa che reputa gravemente peccaminoso l'uso di pillole anticoncezionali è quella cattolica. Fattene una ragione!
Le confessioni cristiane non-cattoliche non hanno una istituzione centralizzata con il monopolio dottrinale. Questo significa che vi possono essere protestanti pro o contro l'idea che la pillola sia un peccato grave.
La discussione l'ho aperta per capire cosa pensano gli utenti di questo forum.

nomeutente
09-10-12, 16:24
Nella discussione di cui al seguente link è indicato qualche presupposto di base, in materia di peccato.

http://politicainrete.it/forum/religioni-filosofia-e-spiritualita/chiese-e-comunita-cristiane-evangeliche/140646-il-peccato-nelle-comunita-evangeliche.html

In sintesi, il messaggio cristiano evangelico invece che classificare "peccati, pene e punizioni", riconosce che l'uomo risulta incapace di fare alcun bene e che cioè vive completamente nel peccato.

E', come si direbbe, selvatico, corrotto, mortale nella sua stessa natura e pertanto sempre bisognoso di quella grazia e misericordia che sono offerte in Cristo, principio di salvezza e di nuova vita.

Come dovrebbe essere chiaro allora, l'annuncio evangelico della grazia salutare di Dio ha poco a che vedere con considerazioni ed accordi di ordine politico e morale che, come si direbbe, riguardano le cose di quaggiù piuttosto che le cose di lassù.

largodipalazzo
09-10-12, 16:33
Un prete disse "Se la Madonna ha concepito ,senza conoscere l uomo. Non sarà di certo la pillola a limitare il disegno Divino".
Altra cosa è l aborto. Se malgrado la pillola il Signore ti dona un figlio , tale dono non va rifiutato.

solocristiano
09-10-12, 18:49
L'uso della pillola anti-concezionale è un peccato grave?

Che ne pensate?

Per me è una questione di fede (personale), come ci dice Paolo in Romani 14:22 "hai tu fede? Tienila per te stesso davanti a Dio; beato chi non condanna se stesso in ciò che approva". Però c'è anche il rovescio della medaglia: "Ma colui che sta in dubbio (non ha fede riguarda a questo argomento) se mangia è contannato, perchè non mangia (o fa qualsiasi altra cosa) con fede; or tutto ciò che non vien da fede (convinzione) è peccato".
Poi non si deve abusare della libertà che sia nel Signore, a fin di non cadere nella carne. Così la penso io (non è un dogma!)

nomeutente
10-10-12, 20:48
Seguo l'osservazione di solocristiano per far notare che, parlare di opere compiute con fede cristiana è una cosa, di opere fatte secondo una generale libertà di coscienza è un'altra.

Ed anche nell'ambito della stessa fede cristiana, v'è diversa responsabilità riguardo al proprio operare, a seconda della differenza di percorso, di maturità ed esperienza di fede e testimonianza nella quale si vive.

Ciò sia in riferimento alle scelte del singolo che a quelle di chi condivide la propria vita ed intimità con l'altra metà.