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Visualizza Versione Completa : Storia di Loegria - L'impero



Frankie D.
15-10-12, 14:45
L'impero di Loegria

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Dalle Croniche di Simeon Villano, Scritto nell'Anno del Magnanimo Creatore 3245 in Pisarea, nelle terre di Esperia, in quella che fu la Provinza di Sirallia e che ora è Terra della Casa dei Virunis di Virunis.

Un Tempo oramai lontano vedeva le terre d'Occidente, ora percosse dalla sventura e dalla pestilenza, al centro di questo nostro Mondo. Su di esso aveva signoria la potente Casa di Arthus, che sotto le sue insegne del Bianco Falco dava ricetto e giustizia ad innumeri genti e popoli. Per oltre mille anni nessuno aveva saputo infrangere la stretta possente della Casa Arthuriana sullo Scettro d'Argento e sul potere, esercitato con mite durezza dagli Imperatori di Loegria.

Ogni credenza, ogni aspirazione, ogni volontà che seguisse le norme di Loegria era protetta e sostenuta. L'Impero si era esteso ad abbracciare vaste lande, popolate da molte nazioni che tutte riconoscevano il comando esercitato dal Signore del Falco Bianco che risiedeva nella sua capitale, Irinis, ben guardata da decine e decine di torri e da un triplice cerchio di mura all'ombra dei Monti Vennini. Molti erano i principi vassalli e i re associati che omaggiavano lo Scettro ogni anno con offerte di ogni genere e ossequiavano il suo portatore con ricchissimi regali per ricordare al Capo della Casa Imperiale la loro fedeltà e scacciare dalla sua mente il pensiero di un eventuale loro mancanza nei suoi confronti.
Sulle ben vigilate strade dell'Impero viaggiavano sicuri merci e uomini, le donne erano protette e omaggiate, i messaggeri del Sovrano più potente del Mondo, del Custode delle Terre erano riveriti ed obbediti all'istante.
Le Grandi Famiglie piegavano il capo di fronte alla Casa di Arthus, che aveva cura di intrecciare rapporti di parentela con i suoi membri in modo da legarli al Falco Bianco.

Fu durante il regno di Arthus III il Bello che l'Impero di Loegria, al suo culmine dopo aver distrutto il Dominio di Fherris, suo acerrimo nemico occidentale e averne assorbito territori e ricchezze, trovò il suo primo momento di crisi e assieme una opportunità di rinascita e di ascesa ulteriore, ma vennero anche posti nel terreno i primi semi della discordia che ne avrebbero minato la coesione....
Per spegnere le contese e le faide apertesi tra i nobili signori loegriani assetati di potere e di dominio e le famiglie nobili superstiti di Fherris, Re Odhoard II figlio di Arthus III fondò un Ordine di cavalieri che fossero anche dei pacieri, dei diplomatici, degli eruditi, degli organizzatori per le terre devastate di Fherris e per le Marche di Confine annesse in seguito alla caduta del Dominio.
Sorsero così i Custodi dell'Impero, scelti ogni cinque anni tra i migliori uomini d'arme e i migliori figli delle case nobili del Reale del Falco Bianco.
Chi veniva ammesso nella Confraternita dei Guardiani faceva giuramento sacro di difendere l'Impero e i suoi sudditi, mantenere la giustizia e amministrare le terre del Re in suo nome, con mano leggera e assieme inflessibile.
I Guardiani recavano sul mantello nero che portavano l'Emblema ovvero una fiaccola accesa in in quadrato azzurro e ricevevano direttamente dal sovrano una Spada in Duracciaio, indistruttibile, e un beneficio che li mantenesse sinchè vivevano senza problema alcuno.
Ben presto furono temuti e persino odiati in tutti i palazzi e i castelli per la loro forza e la loro capacità, divenendo il pilastro che reggeva lo stato, mentre la capacità di governo del Re e della sua Corte calava nel corso dei decenni.....
Loegria scivolò lentamente nella decadenza, senza che nessuno ne avvertisse l'effluvio dolciastro....

occidentale
15-10-12, 18:12
Continua dalle Croniche di Simon Villano

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Per due secoli L'Impero di Loegria crebbe e prosperò, almeno in apparenza.
Sul suo trono si susseguirono cinque sovrani uno più debole, arrogante e prepotente dell'altro.
Oltretutto apparivano più preoccupati di studiare e vantare le loro illustri discendenze, le loro patenti di nobiltà e le loro immense ricchezze che di fare qualcosa per consolidarle,difenderle accrescerle.
Infine, dopo Lelanthus IV salì al trono il suo unico erede (degli undici figli che aveva avuto, sterminati da un misterioso malanno che si accaniva sulla sua Casa con disperante monotonia, tanto da far bisbigliare di una maledizione, di una qualche punizione per i peccati contro natura del sovrano) l'ArciBarone di Dartmallis, Sire Juniun Flaviur che aveva militato tra i Guardiani nella sua prima gioventù, salvo essere dispensato dal servizio per assumere i suoi incarichi di Erede dello Scettro alla morte dei fratelli maggiori.
Preso il nome di Rufus, primo del suo nome, l'Imperatore volle riaffermare la sua potenza e la sua autorità in tutti campi, estendere i suoi domini diretti e la sua protezione a tutti i Regni del mondo conosciuto.
I quaranta anni del suo Regno furono i più splendidi della storia di Loegria, lasciando l'Impero più grande e potente che mai, apparentemente risanato in ogni sua parte.
In realtà posero le basi del suo crollo,che fu aiutato anche dal terribile periodo che seguì al regno di suo figlio, Alessar VI lo Sconfessato, che vide lo scoppio della Guerra tra I Fratelli (2345-2356 AI -- Anno Imperiale).

Subito dopo la morte di Alessar, infatti i suoi figli presero a contendersi lo scettro, argomentando il secondogenito di aver maggior diritto al Trono in quanto figlio di una Regina (Tyranna di Lyonvesse, fedele alleato meridionale della Loegria, ultima erede del Regno che venne annesso a Loegria in occasione delle nozze) mentre il primogenito rispondeva che nonostante i natali inferiori di sua madre, prima moglie del Re (Dama Fhiranna di Tyllis, piccolo territorio vassallo nel remoto nord, di scarsa importanza strategica ed economica, nonostante il grande lignaggio dei suoi sovrani)il diritto al trono era suo in quanto figlio maggiore. Loegria non aveva una legge ereditaria definita, non avendone mai avuto bisogno, in quanto di norma il Sovrano in punto di morte emanava una Confessione, ossia un documento in cui elencava le sue gesta e i suoi delitti, designando nel contempo di fronte al Cielo (raccogliendo sotto questa definizione tutte le divinità benigne) il proprio erede.
Ma Alessar non lo aveva fatto, tralasciando anche di scrivere le Sue Reali Volontà di fronte a testimoni, come il protocollo voleva.
In realtà come lui stesso ammetteva, si divertiva troppo a vedere i figli litigare per porre fine al loro contrasto.
Per il suo divertimento tutto l'Impero ebbe a soffrire una Guerra Civile che si protrasse per oltre un decennio, coinvolgendo tutte le Baronie e le Provincie dell'Impero in un confronto sanguinoso e durissimo.