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McFly
21-07-09, 18:50
In questo thread si consigliano e si discutono libri attinenti al tema del forum : laicità , laicismo , ateismo , agnosticismo e anticlericalismo .

BIBLIOTECA LAICA nasce dall'unione di due vecchie discussioni : "BIBLIOTECA LAICA: Vivere senza dio" e "Qualche consiglio di lettura... "
Trovate qui tutto quello che è stato scritto in quelle sedi .

McFly
21-07-09, 18:53
INDICE DEI LIBRI CONSIGLIATI ( AGGIORNATO IN DATA 06/10/2011 ):


Ateismo e Agnosticismo :

Ronald Aronson - Vivere senza Dio , Ed. Newton Compton
Anonimo, Lo Spirito Di Spinoza - Trattato dei tre impostori. Mose, gesu', maometto , Ed. Piano B
Bertrand Russell - Perché non sono cristiano, Ed. Tea editrice
Ambrogio Donini - Breve storia delle religioni , Ed. Newton Compton
Richard Dawkins - L'illusione di Dio,, Ed. Mondadori
Luigi Cascioli - La favola di Cristo , Ed. ( il libro è venduto direttamente sul sito dell'Autore )




Anticlericalismo :

Tim Newton - Il Vangelo che la Chiesa non ti Farebbe mai Leggere, Ed. Newton Compton
Tim C. Leedom , Maria Murdy - Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere, Ed. Newton Compton
Phayer Michael - Il Papa e il diavolo , Pio XII, Hitler e l´Olocausto: la posizione della Chiesa dall'ascesa del nazismo alla condanna ufficiale dell´antisemitismo, Ed. Newton Compton
Gianluigi Nuzzi - Vaticano S.p.A. , Ed. Chiare Lettere
David Alvarez - I Servizi Segreti del Vaticano , Ed. Newton & Compton Editori
Anonimo - Contro Ratzinger , Ed. ISBN Edizioni
Mario Guarino - Santo impostore. Controstoria di padre Pio, Ed. Kaos Edizioni
Guerri Giordano B. - Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti , Ed. Bompiani
August Bernhard Hasler - Come il papa divenne infallibile. Pio IX e la Politica della Persuasione, Ed. Claudiana
Giordano Bruno Guerri - Gli italiani sotto la Chiesa. Da San Pietro a Berlusconi , Ed. BOMPIANI
Ernesto Buonaiuti - La Chiesa Romana , Ed. Saggiatore
Valdo Vinay - Ernesto Buonaiuti e l'Italia religiosa del suo tempo, Ed. Claudiana
Andrea Casazza - La fuga dei nazisti , Ed. il melangolo
Giovanni Maria Pace - La via dei demoni , Ed. Sperling e Kupfer editori
Uki Goni - Operazione Odessa , La Fuga Dei Gerarchi Nazisti Verso L'Argentina Di Peron, Ed. Garzanti
Marco Aurelio Rivelli - L'Arcivescovo Del Genocidio , Ed. Kaos edizioni
Marco Aurelio Rivelli - Dio è con Noi , Ed. Kaos edizioni
Maria del Carmen Tapia - Oltre La Soglia , Una vita nell'Opus Dei , Ed. Baldini e Castoldi
Ferruccio Pinotti - Opus Dei Segreta , Ed. Rizzoli
Emanuela Provera - Dentro L'Opus Dei , Come funziona la milizia di Dio , Ed. Chiarelettere
AA.VV. - Dossier Opus Dei , Ed. Kaos edizioni
Etienne Liebig - Come sedurre la cattolica sul cammino di Compostela , Ed. Castelvecchi (http://forum.politicainrete.net/250442-post1.html)




Laici e Laicità :

Carlo Augusto Viano - Laici In Ginocchio , Ed. Editori Laterza
Giovanni Ferrara - Apologia dell'uomo laico , Ed. Rusconi
AA.VV. ( a cura di Craveri M. ) - I vangeli apocrifi , Ed. Einaudi




Filosofia :

G.Pico della Mirandola - DE HOMINIS DIGNITATE , Ed. Editrice Atanòr , Roma 1986
Henri Bergson - Le due fonti della morale e della religione , Ed Feltrinelli
Chenaux Philippe - L'umanesimo integrale di Jacques Maritain , Ed. JACA BOOK
Jacques Maritain - La persona e il bene comune , Ed. Morcelliana
Roland Barthes - Elementi di semiologia , Ed. Einaudi
Umberto Eco - Segno , Ed. Isedi, Milano, 1973
Umberto Eco - Sugli specchi e altri saggi , Ed. BOMPIANI
Panofsky Erwin - Il significato nelle arti visive , Ed. Einaudi
Elémire Zolla – Archetipi , Ed. Marsilio
René Guénon - Simboli della Scienza sacra, Ed. Adelphi
Ries Julien - I simboli nelle grandi religioni , Ed. Jaca Book
Moravia Alberto - L' uomo come fine , Ed. Bompiani
Jean Starobinski – L' invenzione della libertà 1700-1789 , Ed. Abscondita
( testo pubblicato nella collana Carte D'artisti .)
Marius Schneider - Pietre Che Cantano , Ed. SE Edizioni
Tito Lucrezio Caro - De Rerum Natura , ( pubblicato da vari editori )
Luigi Pellini - Il cappello dei Magi , Misteri e segreti dell'elmo di Oppeano , Ed- EDITRICE PRIMORDIA




Antislamismo :

Spencer Robert - Guida (politicamente scorretta) all'Islam e alle crociate , Ed. Lindau

McFly
21-07-09, 19:40
Ho comprato e letto questo libro:

http://multimedia.fnac.it/multimedia/IT/images_produits/IT/ZoomPE/9/3/7/9788854114739.jpg

ve lo consiglio caldamente come lettura estiva, io l'ho pagato 14 euro all'ipermercato.


ecco, mi hanno fregato, su Ebay costa la metà:


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.



Altra roba interessante:

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Il libro che la tua chiesa non ti ferebbe.. sconto 40% su eBay.it Politica e Società, Saggistica, Libri e Riviste (http://cgi.ebay.it/Il-libro-che-la-tua-chiesa-non-ti-ferebbe-sconto-40_W0QQcmdZViewItemQQ_trkparmsZQ7c293Q3a1Q7c294Q3a 30QQ_trksidZp4634Q2ec0Q2em14Q2el1262QQhashZitem3ca 3b61963QQitemZ260444658019QQptZLibriQQsalenotsuppo rted)
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Qusto ce l'ho gia, letto quest'inverno!

Il papa e il diavolo - Phayer Michael Newton sconto 40% su eBay.it Storia, Biografie e Cronache, Saggistica, Libri e Riviste (http://cgi.ebay.it/Il-papa-e-il-diavolo-Phayer-Michael-Newton-sconto-40_W0QQcmdZViewItemQQ_trkparmsZQ7c293Q3a1Q7c294Q3a 30QQ_trksidZp4634Q2ec0Q2em14Q2el1262QQhashZitem3a5 0aff35dQQitemZ250461811549QQptZLibriQQsalenotsuppo rted)
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ComeDonChisciotte - SANTO IMPOSTORE (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=3775)
http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/125/9788879531252g.jpg






Visto che ti è piaciuto così tanto, ti andrebbe di commentare in maniera più approfondita e dettagliata il contenuto di questo libro?


No! compratelo, magari ti aiuta a guarire... :D

edera rossa
21-07-09, 23:37
Ho comprato e letto questo libro:

http://multimedia.fnac.it/multimedia/IT/images_produits/IT/ZoomPE/9/3/7/9788854114739.jpg

ve lo consiglio caldamente come lettura estiva, io l'ho pagato 14 euro all'ipermercato.

E così oltre che vivere senza Dio , dovrai vivere anche senza 14 euro:sofico:

Maria Vittoria
30-01-10, 19:55
Thread molto invitante: si può intendere anche come un esercizio di analisi delle diverse religioni intese come recinti educativi?

... in questo caso i testi da recensire aumenterebbero molto di numero

Giordi
30-01-10, 19:56
Thread molto invitante: si può intendere anche come un esercizio di analisi delle diverse religioni intese come recinti educativi?

... in questo caso i testi da recensire aumenterebbero molto di numero

...puoi fare qualche titolo?

Maria Vittoria
30-01-10, 20:24
...puoi fare qualche titolo?

Provo a dedicare 1 post a ogni titolo della mia biblioteca personale che credo possa rendere la mia idea:


G.Pico della Mirandola, DE HOMINIS DIGNITATE

Lettera a Ermolao Barbaro, seguito da la filosofia di Pico della Mirandola
a cura di Giovanni Semprini, Roma 1986


testo a fronte latino con traduzione italiana: la tesi, derivante da studi comparati, cerca di razionalizzare gli elementi verso l'unitarietà estetica, filosofica ed etica dell'agire umano. Il volto di ogni persona è osservato come specchio del grado di consapevolezza raggiunta.

Maria Vittoria
30-01-10, 20:29
Henri Bergson, Le due fonti della morale e della religione

Traduzione italiana di Mario Vinciguerra, Milano 1979

La morale & la religione vengono analizzate come percorsi educativi, per aiutare l'essere umano a sentire uno slancio creativo liberatorio dall'egoismo egocentrico.

Maria Vittoria
01-02-10, 12:24
Jacques Maritain, umanesimo integrale
Traduzione dal francese di Giampietro Dor riveduta dall'Autore
Roma 1980

1 storia paradossale a pagina 94:

Quando manca la fedeltà ai princìpi fondatori, la comunità suscita nella singola persona un profondo risentimento.

L'irrazionalità consiste nel provare risentimento - oltre che contro le persone considerate responsabili di azioni riprovevoli - anche contro i princìpi stessi, che in quanto filosofici non sono soggetti all'incoerenza storica.

Il Maritain aggiunge all'individualismo naturalistico dell'umanesimo liberale e al collettivismo totalitario dell'umanesimo socialista una visione personalistica, vivificante rispetto le altre posizioni, troppo teoriche.

Maria Vittoria
01-02-10, 12:32
Jacques Maritain, LA PERSONA E IL BENE COMUNE
Traduzione italiana di Matilde Mazzolani
Brescia 1948

"Abbiamo delle buone ragioni per credere che la distinzione tra individuo e persona ... sia una tra le verità di cui il pensiero contemporaneo ha particolarmente bisogno, e da cui potrebbe trarre molto profitto.
...
La società è per ciascuno di noi, o ciascuno di noi è per la società?"

Il testo parte da queste domande per cercare di capire la radice filosofica della società urbana del Novecento

:mmm:

Maria Vittoria
01-02-10, 12:39
Roland Barthes, ELEMENTI DI SEMIOLOGIA
Linguistica e scienza delle significazioni
Traduzione di Andrea Bonomi
Einaudi 1966

Da questa ricerca emerge l'unitarietà delle ricerche d'antropologia, psicoanalisi, sociologia e stilistica: affluenti della semiologia nel mare magnum della linguistica.

Giordi
01-02-10, 12:42
Henri Bergson, Le due fonti della morale e della religione

Traduzione italiana di Mario Vinciguerra, Milano 1979

La morale & la religione vengono analizzate come percorsi educativi, per aiutare l'essere umano a sentire uno slancio creativo liberatorio dall'egoismo egocentrico.

gradirei conoscere il tuo pensiero in merito a ciò che è scritto in questo testo...


grazie

Maria Vittoria
01-02-10, 12:44
Umberto Eco, Segno
Il segno
Milano 1980


Tesi dell'opera è che segni sono gli elementi costituenti la forza sociale, non semplici strumenti per rispecchiare le forze sociali.

Maria Vittoria
01-02-10, 12:50
Umberto Eco, Sugli specchi
e altri saggi
Milano 1985

Argomenti disparati: poichè tutti vengono affrontati dallo stesso autore e letti in questo caso dalla stessa lettrice, posso sintetizzare che il tema più interessante per me è stato "opera immobile e tempo di percorso" a pagina 118.


:chefico:

Giordi
01-02-10, 12:55
Provo a dedicare 1 post a ogni titolo della mia biblioteca personale che credo possa rendere la mia idea:


G.Pico della Mirandola, DE HOMINIS DIGNITATE

Lettera a Ermolao Barbaro, seguito da la filosofia di Pico della Mirandola
a cura di Giovanni Semprini, Roma 1986


testo a fronte latino con traduzione italiana: la tesi, derivante da studi comparati, cerca di razionalizzare gli elementi verso l'unitarietà estetica, filosofica ed etica dell'agire umano. Il volto di ogni persona è osservato come specchio del grado di consapevolezza raggiunta.

...il succo dell'DE HOMINIS DIGNITATE è che fondamentalemente l'uomo può scegliere quale creatura essere (Nell'uomo nascente il Padre ripose semi d'ogni specie e germi d'ogni vita. E a seconda di come ciascuno li avrà coltivati, quelli cresceranno e daranno in lui i loro frutti. [...] se sensibili, sarà bruto, se razionali, diventerà anima celeste, se intellettuali, sarà angelo, e si raccoglierà nel centro della sua unità, fatto uno spirito solo con Dio, [...]. )...

Maria Vittoria
01-02-10, 12:56
Erwin Panoksky, Il significato delle arti visive
Traduzione di Renzo Federici
Einaudi 1962

1 raccolta di articoli dimostrativi dell'unitarietà di forma & contenuto nell'opera d'arte, portatrice di un significato che supera il valore di quanto percepito dai sensi


:gluglu:

Maria Vittoria
01-02-10, 13:03
Elémire Zolla, ARCHETIPI
Traduzione dall'inglese di Grazia Marchianò
Padova 1988

Un confronto tra consapevolezza & studio dei fatti: relazione pericolosa che sollecita le persone sensibili a farsi e fare domande

:chefico:

Giordi
01-02-10, 13:10
Erwin Panoksky, Il significato delle arti visive
Traduzione di Renzo Federici
Einaudi 1962

1 raccolta di articoli dimostrativi dell'unitarietà di forma & contenuto nell'opera d'arte, portatrice di un significato che supera il valore di quanto percepito dai sensi


:gluglu:
...sarei curioso di sapere cosa penserebbe oggi Panofsky di questa opera (http://static.blogo.it/artsblog/Ranaincroce.jpg).. chissà che tipo di kunstwollen avrebbe secondo lui... :sofico:

Maria Vittoria
01-02-10, 13:12
...il succo dell'DE HOMINIS DIGNITATE è che fondamentalemente l'uomo può scegliere quale creatura essere (Nell'uomo nascente il Padre ripose semi d'ogni specie e germi d'ogni vita. E a seconda di come ciascuno li avrà coltivati, quelli cresceranno e daranno in lui i loro frutti. [...] se sensibili, sarà bruto, se razionali, diventerà anima celeste, se intellettuali, sarà angelo, e si raccoglierà nel centro della sua unità, fatto uno spirito solo con Dio, [...]. )...

Pico Della Mirandola voleva rispettare la natura individuale di ogni persona forse perché presupponeva a ogni ricerca la libertà di scelta dell'essere umano.

Maria Vittoria
01-02-10, 13:14
...sarei curioso di sapere cosa penserebbe oggi Panofsky di questa opera (http://static.blogo.it/artsblog/Ranaincroce.jpg).. chissà che tipo di kunstwollen avrebbe secondo lui... :sofico:



1 opera molto interessante: puoi scriverci l'autore e come ne sei diventato fruitore?

Giordi
01-02-10, 13:37
1 opera molto interessante: puoi scriverci l'autore e come ne sei diventato fruitore?

... l'ho intravista a Bolzano... l'autore è Martin Kippenberger (http://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Kippenberger)...

Maria Vittoria
01-02-10, 14:26
... l'ho intravista a Bolzano... l'autore è Martin Kippenberger (http://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Kippenberger)...

Hai ricevuto il volantino, a Bolzano?
In caso affermativo cosa c'era scritto?

Trovo molto azzeccato il titolo originario, relativo all'opportunità di pensare - immagino in caso di liberazione - prima ai piedi

Maria Vittoria
01-02-10, 15:21
René Guénon, Simboli della Scienza sacra
Traduzione di Francesco Zambon
Adelphi 1975

Un testo di analisi di archetipi culturali, che termina con la considerazione che la rappresentazione in una società antitradizionale come la nostra tende a diventare una parodia della civiltà.

Ricordo un mio studente che cercava di far ridere i compagni quando veniva interrogato alla cattedra(lo faceva per distrarre l'auditorium dalla sua scarsa preparazione).
Quando gli dissi che sapevo apprezzare la commedia più della farsa i suoi spettatori si fecero seri; Emanuele cominciò a interessarsi alla mia materia di studio, e divenne in breve uno dei migliori della sua classe.

Maria Vittoria
01-02-10, 15:31
Autori Vari, I SIMBOLI
NELLE GRANDI RELIGIONI
a cura di Julien Ries
Traduzione di Anna De Lorenzi
prima edizione italiana ridotta Milano 1988

La ricerca comparata ha studiato i simboli di varie celebrazioni cultuali, in modo da esplorare l'universo dell'homo religiosus (per il quale il vero si manifesta non in modo diretto, ma per mezzo di simboli e mediazioni sia nello spazio che nel tempo).

Giordi
01-02-10, 16:49
gradirei conoscere il tuo pensiero in merito a ciò che è scritto in questo testo...


grazie

... nulla da dire? :conf:

Giordi
01-02-10, 16:57
Hai ricevuto il volantino, a Bolzano?

In caso affermativo cosa c'era scritto?

quale volantino?... vendevano dei libri sulla mostra... ma non li ho comprati...


Trovo molto azzeccato il titolo originario, relativo all'opportunità di pensare - immagino in caso di liberazione - prima ai piedi

...il significato dell'opera, che molti cattolici neppure hanno intuito... è il seguente (http://altoadige.gelocal.it/dettaglio/Il-significato-dellopera/1469635)

Cuordy
01-02-10, 18:49
http://giotto.ibs.it/cop/copj13.asp?f=9788871807225

Guida (politicamente scorretta) all'Islam e alle crociate - Spencer Robert - Libro - IBS - Lindau - I Draghi (http://www.ibs.it/code/9788871807225/spencer-robert/guida-politicamente-scorretta.html)

Giordi
01-02-10, 19:09
http://giotto.ibs.it/cop/copj13.asp?f=9788871807225

Guida (politicamente scorretta) all'Islam e alle crociate - Spencer Robert - Libro - IBS - Lindau - I Draghi (http://www.ibs.it/code/9788871807225/spencer-robert/guida-politicamente-scorretta.html)

impressionante la sfilza di critiche che si è preso Robert Spencer dagli studiosi del settore (indipendentemente dal loro credo religioso):

Karen Armstrong, author of numerous books on comparative religion, wrote in her review of Spencer's books that he writes in hatred, deliberately manipulating evidence to support his thesis.[1]

"When discussing Muhammad’s war with Mecca, Spencer never cites the Koran’s condemnation of all warfare as an ”awesome evil”, its prohibition of aggression or its insistence that only self-defence justifies armed conflict. He ignores the Koranic emphasis on the primacy of forgiveness and peaceful negotiation: the second the enemy asks for peace, Muslims must lay down their arms and accept any terms offered, however disadvantageous. There is no mention of Muhammad’s non-violent campaign that ended the conflict."

"People would be offended by an account of Judaism that dwelled exclusively on Joshua’s massacres and never mentioned Rabbi Hillel’s Golden Rule, or a description of Christianity based on the bellicose Book of Revelation that failed to cite the Sermon on the Mount. But the widespread ignorance about Islam in the West makes many vulnerable to Spencer’s polemic; he is telling them what they are predisposed to hear. His book is a gift to extremists who can use it to ”prove” to those Muslims who have been alienated by events in Palestine, Lebanon and Iraq that the west is incurably hostile to their faith."

Former Pakistani Prime Minister Benazir Bhutto, in her book Reconciliation: Islam, Democracy, and the West, called Spencer a "radical intellectual" and accused him of "falsely constructing a divide between Islam and West." Regarding Spencer's blog JihadWatch, she said he uses the Internet to spread misinformation and hatred of Islam and presents a "skewed, one-sided, and inflammatory story that only helps to sow the seed of civilizational conflict."[2]

Dinesh D'Souza, a conservative Catholic who debated Spencer, suggests that Spencer downplays the passages of the Quran that urge peace and goodwill to reach one-sided opinions. He further contends that Spencer applies a moral standard to Muslim empires that could not have been met by any European empire.[3]

Robert D. Crane called Spencer's work "superficially scholarly", at times inverting Islam's "true teachings" by omitting context or using unreliable sources.[4] For example, Crane shows that Spencer, interpreting a key Quranic passage (chapter 9, verses 1-6), on pages 160-162 of his 2006 book "The Truth About Muhammad," completely omits verse 4 from his reference which qualifies the verse to allow warfare in defensive cases only. As stated in the Quran 9:4, "But excepted shall be with whom you [O believers] have made a covenant and who thereafter have in no wise failed to fulfill their obligations towards you, and neither have aided anyone against you. Verily, God loves those who are conscious of Him."(Quran 9:4). Crane concludes: "The message here is to respect the rights of those who have not embraced Islam, rather than to exterminate them."[4][5]

Louay M. Safi, Khaleel Mohammed, and Carl Ernst assert that Spencer is an "Islamophobe"[6] whose interpretation of Islam is fundamentally flawed; that he supports preconceived notions through selection bias; that he lacks genuine understanding; and that "he has no academic training in Islamic studies whatsoever; his M.A. degree was in the field of early Christianity".[7][8][9] They have objected to what they describe as Spencer's method of taking a position they deem to be radical (on apostasy, women, etc.) and then attribute that position to all of Islam, rather than situating it within ongoing discussions.[10]

French academic historian Ivan Jablonka, in his study of similarities between the approaches to Islam of authors like Bat Ye'or, Robert Spencer, David Pryce-Jones and Daniel Pipes,[11] argues that, to Spencer, "Islamist integrists drive European politics" to such a point that "Zapatero's victory in Spain after Madrid blasts is presented by Spencer as an ultimate victory of jihadists." Such declarations, according to Jablonka, underline the similarities between Spencer's work and Bat Ye'or's views on "Eurabia." Jablonka notes that Spencer or Bat Ye'or's views lack academic seriousness: their purported historical and interpretative continuity between some data picked up from Middle Age Islamic civilization and modern activism is a political construction poorly substantiated.[12]

Among other individuals and groups which have criticized Spencer as unscholarly or bigoted are journalists Cathy Young[13] and Stephen Schwartz (journalist),[14] Professor Khaleel Mohammed,[15] and various organizations such as The Council on American-Islamic Relations,[16] the American-Arab Anti-Discrimination Committee[17] and Fairness and Accuracy in Reporting.[18]

# ^ Armstrong, Karen (April 27 2007), "Balancing the Prophet", FT.com (Financial Times), FT.com / Arts & Leisure - Balancing the Prophet (http://www.ft.com/cms/s/4a05a4a4-f134-11db-838b-000b5df10621.html)
# ^ Benazir Bhutto, Reconciliation: Islam, Democracy, and the West, Harper, 2008, p.245-6
# ^ Dinesh D'Souza (2009-01-17). "Letting Bin Laden Define Islam". Letting Bin Laden Define Islam - News Bloggers (http://newsbloggers.aol.com/2007/03/02/letting-bin-laden-define-islam/).
# ^ a b Robert D. Crane (2007-10-20). "“Fascist-Islamophobia”: A Case Study in Totalitarian Demonization - Part 3". The American Muslim. The American Muslim (TAM) (http://www.theamericanmuslim.org/tam.php/features/articles/part_3/0014839).
# ^ Robert D. Crane (2007-09-17). "Forging a Common Front Against the Totalitarian Mind: A Case Study in Religious Demonization". The American Muslim. The American Muslim (TAM) (http://theamericanmuslim.org/tam.php/features/articles/forging_a_common_front_against_the_totalitarian_mi nd_a_case_study_in_religi/).
# ^ "Notes on the Ideological Patrons of an Islamophobe, Robert Spencer". Notes on the Ideological Patrons of an Islamophobe, Robert Spencer (http://www.unc.edu/~cernst/courses/2004/026/001/spencer.htm). Retrieved 2007-02-14.
# ^ Louay M. Safi (December 29 2005). "Will the Extreme Right Succeed? Turning the War on Terror into a War on Islam". Home / Headlines / Will the Extreme Right Succeed? :: Turning the War on Terror into a War on Islam :: - Media Monitors Network (MMN) (http://usa.mediamonitors.net/content/view/full/24568).
# ^ "Response to Spencer's "Muslim Feminism?"". FrontPage Magazine. FrontPage Magazine - Response to Spencer's "Muslim Feminism?" (http://www.frontpagemag.com/Articles/ReadArticle.asp?ID=17727).
# ^ "Home page of Muhammad Khaleel". Khaleel Mohammed- San Diego State University - Religious Studies Department (http://www-rohan.sdsu.edu/~khaleel/). - Comments on his discussions with Spencer accessible at 8/28/2006 - The comments are "archived in a prior version of this article". Talk:Robert Spencer (writer) - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Talk%3ARobert_Spencer&diff=72355508&oldid=72338443).
# ^ "Home page of Muhammad Khaleel". Khaleel Mohammed- San Diego State University - Religious Studies Department (http://www-rohan.sdsu.edu/~khaleel/). - Comments on his discussions with Spencer accessible at 8/28/2006 - The comments are archived here
# ^ La peur de l'Islam, Bat Ye'or et le spectre de l'Eurabie, [1].
# ^ ibid.
# ^ "The Jihad Against Muslims". The Jihad Against Muslims - Reason Magazine (http://www.reason.com/news/show/36677.html).
# ^ "A Schwartz-Spencer Exchange". http://www.frontpagemag.com/Articles/Read.aspx?GUID={23602E93-CF37-484E-8E40-2B07B239C1DB}.
# ^ "Khaleel's home page". Khaleel Mohammed- San Diego State University - Religious Studies Department (http://www-rohan.sdsu.edu/~khaleel/).
# ^ "CAIR press release". November 11, 2005. The page cannot be found (http://www.cair-net.org/default.asp?Page=articleView&id=1853&theType=NR).
# ^ "ADC Op-ed: "Violence is a human, not an Islamic trait"". American-Arab Anti-Discrimination Committee. February 3, 2004. American-Arab Anti-Discrimination Committee: ADC Op-ed: "Violence is a human, not an Islamic trait" (http://www.adc.org/index.php?id=2153&type=100).
# ^ "The Smearcasters: Robert Spencer". Fairness and Accuracy in Reporting. October 2008. Smearcasters - Robert Spencer (http://www.smearcasting.com/smear_spencer.html).


Robert Spencer (writer) - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Spencer_%28writer%29)

:gluglu:

Maria Vittoria
01-02-10, 19:43
quale volantino?... vendevano dei libri sulla mostra... ma non li ho comprati...


...il significato dell'opera, che molti cattolici neppure hanno intuito... è il seguente (http://altoadige.gelocal.it/dettaglio/Il-significato-dellopera/1469635)

Strano che l'articolo che hai segnalato non riferisca che l'opera è autobiografica.
Venivano distribuiti gratis volantini alla mostra, forse erano finiti quando sei passato.

:ciaociao:

Giordi
01-02-10, 19:51
Strano che l'articolo che hai segnalato non riferisca che l'opera è autobiografica.
Venivano distribuiti gratis volantini alla mostra, forse erano finiti quando sei passato.

:ciaociao:

... gli unici volantini che ho intravisto erano quelli di stampo cattobigotto, contro appunto l'esposizione di quell'opera... :chefico:

Maria Vittoria
01-02-10, 19:57
... nulla da dire? :conf:


Scusami, avevo saltato il post .

Che posso scrivere dell'ultima opera di Henri Bergson?
La lessi durante una degenza in ospedale, per una pleurite virale. Ero all'Università, perciò il testo è pieno delle sottolineature tipiche delle abitudini studentesche.
A pagina 144 oltre alle sottolineature a matita esagerai con segni evidenziatori arancioni, ora molto utili per trascrivere i concetti che rendono meritevole il testo di uno spazio in biblioteca:

Chi conosce a fondo la lingua e la letteratura di un popolo non può essergli del tutto nemico ... non è nostro compito enumerare tutti gli effetti visibili della prevenzione nascosta. Dicamo soltanto che le due massime opposte "homo homini deus" & "homo homini lupus" si possono facilmente conciliare

:chefico:

Maria Vittoria
01-02-10, 19:59
... gli unici volantini che ho intravisto erano quelli di stampo cattobigotto, contro appunto l'esposizione di quell'opera... :chefico:

Non dubito che di quelli ce ne fossero molti; io però mi riferivo alla descrizione dell'opera come autobiografica, come scritto sul sito che tu stesso mi hai segnalato prima.

Maria Vittoria
02-02-10, 10:14
Scusami, avevo saltato il post .

Che posso scrivere dell'ultima opera di Henri Bergson?
La lessi durante una degenza in ospedale, per una pleurite virale. Ero all'Università, perciò il testo è pieno delle sottolineature tipiche delle abitudini studentesche.
A pagina 144 oltre alle sottolineature a matita esagerai con segni evidenziatori arancioni, ora molto utili per trascrivere i concetti che rendono meritevole il testo di uno spazio in biblioteca:

Chi conosce a fondo la lingua e la letteratura di un popolo non può essergli del tutto nemico ... non è nostro compito enumerare tutti gli effetti visibili della prevenzione nascosta. Diciamo soltanto che le due massime opposte "homo homini deus" & "homo homini lupus" si possono facilmente conciliare

:chefico:

La relazione che personalmente credo sia possibile fra le due massime in latino, - quindi all'interno di un universo legislativo condiviso - è di confronto dialettico

e tu che ne pensi?

:mmm:

Giordi
02-02-10, 10:42
La relazione che personalmente credo sia possibile fra le due massime in latino, - quindi all'interno di un universo legislativo condiviso - è di confronto dialettico

e tu che ne pensi?

:mmm:

...penso che Bergson non aveva poi torto a suggerire la necessarietà per la società moederna ed industrializzata del un superamento delle strutture tradizionali ancorate ad una religione e un moralismo statici... diciamo un precursore del modernismo...

Giordi
02-02-10, 10:43
Non dubito che di quelli ce ne fossero molti; io però mi riferivo alla descrizione dell'opera come autobiografica, come scritto sul sito che tu stesso mi hai segnalato prima.

... ho trovato solo quei volantini di cui ti ho parlato...

Maria Vittoria
02-02-10, 15:48
... ho trovato solo quei volantini di cui ti ho parlato...

German Crucified Frog Sculpture Angers Catholics in Italy | Culture & Lifestyle | Deutsche Welle | 27.05.2008 (http://www.dw-world.de/dw/article/0,2144,3362095,00.html)

... According to Italian press, curators said the work is a self-portrait of the artist "in a profound state of crisis"
It was created in 1990 under the original title "Feet first"...

per questo avevo scritto che immaginavo che l'autore sottintendesse "in caso di liberazione prima i piedi!"

:chefico:

Maria Vittoria
04-02-10, 12:00
alberto MORAVIA, l'uomo come fine

Alberto Moravia scrive nella prefazione a questa raccolta di saggi:

Questo nulla (moderno) è un nulla autonomo e fine a se stesso che non nega niente e non si rivolta contro niente. Il nulla al quale allude Hemingway nella nota novella "A clean, well-lighted place": "Nostro niente che sei nel niente, niente sia il tuo nome e il tuo regno, niente la tua volontà in niente come in niente ... e così sia."
Probabilmente all'origine del, diciamo così, nullismo delle arti sta la loro trasformazione in beni di consumo. S'intendeva in passato che le arti fossero umanistiche in quanto erano l'espressione più alta, insieme completa e durevole, dell'uomo.
Ma nelle arti moderne si esprime soprattutto l'alienazione dell'uomo ossia qualche cosa che è il contrario della completezza e della durata.
Sembrerà strano che un'arte che ha nel cuore il nulla ossia l'alienazione sia al tempo stesso un bene di consumo ... un prodotto per le masse; ma la contraddizione è solo apparente.
L'arte moderna, infatti, è un surrogato, cioè qualche cosa di non autentico, di contraffatto e di meccanico ...

buona lettura, è un testo - antipatico - che consiglio a tutti

:dotto:

Maria Vittoria
08-02-10, 09:21
Nella speranza di leggere cosa pensa Mc Fly di Pico Della Mirandola o del breve testo di Alberto Moravia, auguro un'ottima settimana !

Giordi
08-02-10, 09:41
Lo spirito di Spinoza.
Trattato dei tre impostori. Mosè, Gesù, Maometto

http://4.bp.blogspot.com/_uDPTNwXcXp8/SCWD7r6uXYI/AAAAAAAAACE/BMDc9UZ6c_I/s400/im.jpg

Maria Vittoria
08-02-10, 15:42
Lo spirito di Spinoza.
Trattato dei tre impostori. Mosè, Gesù, Maometto

http://4.bp.blogspot.com/_uDPTNwXcXp8/SCWD7r6uXYI/AAAAAAAAACE/BMDc9UZ6c_I/s400/im.jpg


L'autore è Baruch Spinoza?

Come si può scrivere un trattato su tre personaggi tanto diversi fra loro?

Mosè e Gesù sono considerati persone storiche? E su quali basi vengono criticati come impostori, se non ci è pervenuto alcun loro documento autografo?

Su questa base, anche Socrate potrebbe essere considerato un impostore?

In quali termini?

:mmm:

vanni fucci
08-02-10, 18:22
Le opere di Emil M. Cioran pubblicate da Adelphi.

E. M. CIORAN (http://www.michelecristini.it/Magazine/Cioran/E_M_CIORAN.html)

Maria Vittoria
08-02-10, 18:51
... se postate solo Autore & Titolo è una grande noia

Giordi
09-02-10, 08:51
L'autore è Baruch Spinoza?

Come si può scrivere un trattato su tre personaggi tanto diversi fra loro?

Mosè e Gesù sono considerati persone storiche? E su quali basi vengono criticati come impostori, se non ci è pervenuto alcun loro documento autografo?

Su questa base, anche Socrate potrebbe essere considerato un impostore?

In quali termini?

:mmm:

... per ora vi cito la prefazione al libro, in modo da poter capire di cosa si tratta... quando avrò un po' di tempo, potremo discuterne... in questi giorni sono oberato di lavoro... :ciaociao:

.....

Molti anni fa, qualcuno ebbe il coraggio e la genialità di bollare i fondatori delle tre religioni monoteistiche mediorientali (Mosè, Gesù e Maometto) come «tre impostori»: un’espressione fortunata, nella sua concisa verosimiglianza, che attrasse immediatamente il plauso degli spiriti liberi e il disdegno di quelli coatti. L’identità di quel qualcuno non si conosce con precisione, ma gli indizi convergono (o meglio, divergono) su due sospetti: il filosofo arabo Averroè e l’imperatore cristiano Federico II, entrambi accusati di eresia e scomunicati (rispettivamente, nel 1195 dal re di Cordoba Almansur, e nel 1227 e 1239 dal papa di Roma Gregorio IX).

Una delle leggende che fiorirono attorno alla questione dei «tre impostori» fu l’esistenza di un fantomatico libro omonimo, variamente attribuito a ciascuno dei grandi atei e/o razionalisti del mezzo millennio successivo: dal dantesco Pier delle Vigne, segretario di Federico II, all’olandese Baruch Spinoza, radiato dalla comunità ebraica di Amsterdam, passando per i nostri connazionali Giovanni Boccaccio, Pietro Pomponazzi, Niccolò Macchiavelli, Pietro Aretino, Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Lucilio Vanini.

Inutile dire che di tale libro, o di tali libri, non rimangono tracce. Il testo che oggi conosciamo come il Trattato dei tre impostori fu pubblicato in francese ad Amsterdam nel 1712 come La vita e lo spirito di Spinoza, e acquistò il suo attuale e più famoso titolo solo con la seconda edizione del 1721. Secondo il gusto dell’epoca, la prefazione editoriale si presentava come la risposta a una dissertazione che negava l’esistenza di quello stesso libro, e confutava la negazione con una sedicente testimonianza di prima mano sul suo ritrovamento in una libreria di Francoforte nel 1706.

Stando all’improbabile resoconto, il prefatore si era trovato in loco quando un ufficiale tedesco era entrato per cercare di vendere una vecchia copia de Lo spaccio della bestia trionfante di Bruno e due manoscritti in latino, tutti trafugati dalla Biblioteca dell’Elettore di Sassonia nel sacco di Monaco seguito alla presa della città. Uno dei manoscritti era, manco a dirlo, il Trattato dei tre impostori, che il libraio e il prefatore sarebbero riusciti a farsi prestare per un paio di giorni dal venditore, grazie all’aiuto di qualche bottiglia di Mosella, e avrebbero restituito solo dopo averlo copiato e tradotto (e in seguito, ovviamente, pubblicato).

La prefazione attribuisce il testo a un imprecisato membro della corte di Federico II, forse lo stesso Pier delle Vigne, che l’avrebbe scritto per ordine dell’imperatore. Ma non appena il libro fu stampato ci fu subito chi notò che lo stile era invece quello della «nuova filosofia»: lo provavano, e lo provano, non solo la generale struttura argomentativa, ma anche gli specifici richiami a Spinoza nel titolo originale, e a Cartesio nella discussione sull’anima (XIX, 7). Oggi l’unico indizio favorevole a una possibile retrodatazione sarebbe il ritrovamento di una copia latina del 1598, che però sembra essere semplicemente un falso: cioè, un altro episodio della goliardica vicenda associata a questo libro misterioso.

Che sia stato pubblicato cinque secoli dopo la sua stesura, o scritto all’epoca della sua pubblicazione, il trattato vide comunque la luce agli inizi del Settecento. In un’epoca, cioè, in cui alla massa dei lettori tipici della Bibbia, addormentati in un «sonno dogmatico» e annebbiati dall’«oppio dei popoli», cominciava ormai ad affiancarsi uno sparuto ma qualificato drappello di lettori atipici, cioè svegli e critici: prima lo Hobbes del Leviatano (1651), lo Spinoza del Trattato teologico-politico (1670) e il Newton dell’Esame storico di due notevoli corruzioni delle Scritture (1690), poi il Diderot dei Pensieri filosofici (1746), il La Mettrie de L’uomo macchina (1748) e lo Hume della Storia naturale della religione (1757), tanto per citarne alcuni.

Tutte queste opere educavano in generale a «pensare ciò che si vuole e dire ciò che si pensa», secondo il motto di Spinoza, e stimolavano in particolare a guardare alla religione come a un fenomeno sempre meno divino e sempre più umano. In quest’opera di decostruzione il Trattato dei tre impostori fece la sua parte, più divulgativa che teoretica, familiarizzando il pubblico con l’idea che non si dovevano considerare le Scritture sacre come se fossero dei Vangeli, per dirla in maniera ossimorica, nè i profeti come se fossero dei chiaroveggenti. Anzi, i fondatori dei tre monoteismi mediorientali vennero bollati come torbidi impostori, appunto, e le religioni da loro fondate come un proseguimento del controllo politico del popolo con altri mezzi.

Nonostante il suo crudo anticlericalismo, il Trattato dei tre impostori è comunque un libro deista e non ateo. Anzi, rivelando anche in questo la sua collocazione storica, esso distingue nettamente l’idea astratta di Dio nella teologia dalle sue incarnazioni pratiche nelle religioni. E, rivelando anche in questo la sua collocazione filosofica, professa una fede nel Deus sive natura di Spinoza, affermando che «se tutto è in Dio, e se tutto deriva necessariamente dalla sua esistenza, occorre assolutamente che egli sia identico a ciò che contiene» (III, 1).

Ovviamente, la cosa non soddisfece molti contemporanei del libro, e continua a non soddisfare molti contemporanei nostri: d’altronde, allora come ora, «si crede ostinatamente a ciò che i profeti hanno detto, benchè questi visionari non fossero tra gli Ebrei che quello che gli àuguri e gli indovini erano fra i pagani, e ciò che gli astrologi e i fanatici sono fra noi» (III, 2). Meno ovviamente, la cosa non soddisfece neppure Voltaire, che nel 1768 scrisse una sorprendente Epistola all’autore del libro dei Tre Impostori in cui si trova la famosa affermazione: «Se Dio non esistesse, bisognerebbe inventarlo», che si meritò la risposta di Diderot: «E infatti, lo si è inventato».

La lettera mostra un Voltaire inaspettato, che bolla il trattato come un esempio di «ateismo grossolano, senza spirito e senza filosofia», si rivolge all’autore chiamandolo «insipido scrivano», lo accusa di essere un «quarto impostore», lo redarguisce a «correggere il valletto ma rispettare il padrone», afferma che la religione è «il sacro legame della società, il primo fondamento della santa equità, il freno dello scellerato, la speranza del giusto», domanda se senza la fede «i bambini sarebbero più docili, gli amici più sicuri, le mogli più oneste, i debitori più solventi», si vanta di «aver sempre distinto la religione dalla superstizione» e ritiene, con la sua cinquantennale opera, di «aver fatto adorare Dio dopo aver vinto il diavolo».

La posizione di Voltaire e di altri liberi pensatori della sua epoca, compreso l’autore del Trattato dei tre impostori, testimonia quanto difficile e graduale sia stato il percorso di liberazione dalle pastoie della religione, che ebbe appunto come sua prima tappa il «deismo, malattia infantile dell’ateismo». La seconda tappa, o la malattia adolescenziale, possiamo individuarla nell’ateismo tormentato, il cui esempio più tipico è l’aforisma di Nietzsche ne La gaia scienza (125): «Dio è morto, e l’abbiamo ucciso noi. Come potremmo sentirci a posto, noi, assassini fra tutti gli assassini? Nulla esisteva di più sacro e grande in tutto il mondo, e ora è sanguinante sotto le nostre ginocchia: chi ci ripulirà dal sangue? Non è forse la grandezza di questa morte troppo grande per noi?».

Non c’è da stupirsi che i religiosi contemporanei abbiano nostalgia per quel genere di ateismo, che in fondo concedeva loro l’onore delle armi dopo averli sconfitti. Oggi, invece, l’ateismo maturo e rilassato guarda alla religione senza rimpianti e con compassione, e invece che al motto di Voltaire si rifà a quello di Bakunin in Dio e lo stato (1871): «Se Dio esistesse, bisognerebbe abolirlo». Quanto a Mosè, Gesù e Maometto, più che considerarli come tre impostori li declassa a tre pericolosi matti da spedire in manicomio, «come quelli che noi chiamiamo lunatici, pazzi, furiosi, epilettici, e come quelli che parlavano una lingua sconosciuta» (XXI, 7).

Il Trattato dei tre impostori è dunque da leggere come un punto di partenza, più che un punto d’arrivo. Ma è da apprezzare storicamente, soprattutto quando prefigura chiaramente il ruolo della ragione e della scienza nel processo di liberazione dal «pregiudizio trasformato in superstizione» (II, 4), come in questo passo: «Se invece di rimettersi alla propria immaginazione, si consultassero i lumi dell’intelletto e la matematica, e non si superassero i limiti di ciò che si arriva a concepire con l’aiuto dei lumi naturali, tutti converrebbero della verità, e i giudizi sarebbero più unanimi e più ragionevoli di quel che sono» (II, 8). Non si potrebbe esprimerlo meglio, a meno di essere lo Schopenhauer che nei Parerga e paralipomena (1851) scrisse che «le religioni sono figlie dell’ignoranza, e non sopravvivono a lungo alla madre».

Fonte (http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-profeta-e-nudo-la-prefazione-di-odifreddi-al-trattato-dei-tre-impostori-di-spinoza/)

“Il Trattato dei tre impostori”, è un saggio-pamphlet attribuito prima a Spinoza e poi a un suo anonimo allievo, e conobbe un immenso successo nell’Europa del XVIII e XIX secolo. Uno dei “libri all’indice” per eccellenza, fu ricercato e letto segretamente da re e principi, prima di essere definitivamente “rimosso” per il carattere sovversivo delle teorie esposte, che cercavano di dimostrare la natura esclusivamente politica dei tre profeti fondatori di religioni, veri e propri impostori dediti alla gloria personale e all’asservimento dei popoli. Il “Trattato dei tre impostori” viene riproposto in Italia dopo il grande successo di pubblico e di critica avuto dalla recente riedizione francese, che è stata definita uno dei miglior libri dell’anno 2001 dal “The Times Literary Supplement”.

Giordi
09-02-10, 08:57
... se postate solo Autore & Titolo è una grande noia

...a proposito di noia...

... ci spieghi l'attinenza del libro quotato qui sotto con il thread? :mmm:



Erwin Panoksky, Il significato delle arti visive
Traduzione di Renzo Federici
Einaudi 1962

1 raccolta di articoli dimostrativi dell'unitarietà di forma & contenuto nell'opera d'arte, portatrice di un significato che supera il valore di quanto percepito dai sensi


:gluglu:

Maria Vittoria
09-02-10, 09:33
...a proposito di noia...

... ci spieghi l'attinenza del libro quotato qui sotto con il thread? :mmm:

Volentieri.

In sintonia con l'idea espressa nel tuo recente post su Baruch Spinoza, cioè che l'entrare e l'uscire dall'ambito religioso sia parte dell'educazione al pensiero critico europeo, la raccolta di saggi scritti da Erwin Panofsky offre una chiave interpretativa per la tradizione d'Occidente - dall'Egitto all'America nel XX secolo dell'era cristiana -.

Trascrivo da pagina 92-93 - Parte seconda Storia della teoria delle proporzioni - :

"Forse la teoria delle proporzioni apparve così preziosa al pensiero del Rinascimento proprio perché solo essa, che era matematica e speculativa a un tempo, poteva soddisfare alle disparate esigenze spirituali dell'epoca.
Così doppiamente, o 3 volte, santificata ... la teoria delle proporzioni toccò un prestigio senza pari nel Rinascimento. Le proporzioni del corpo umano furono lodate come un concretarsi visivo dell'armonia musicale, furono ridotte a generali principi aritmetici o geometrici (in particolare la sezione aurea...); furono messe in relazione con varie divinità classiche, per cui parvero investite di un significato antiquario e storico non meno che mitologico e astrologico. E si fecero nuovi tentativi (sulla base di 1 osservazione di Vitruvio) di far corrispondere le proporzioni umane con quelle di edifici e parti di edifici, per dimostrare sia la simmetria architettonica che la vitalità antropometrica dell'architettura."

e a pagina 94 la sintesi che può diventare Buon Augurio:

"L'alba di una nuova era si sente principalmente dal fatto che i teorici cominciano a controllare i dati forniti da Vitruvio misurando le statue classiche"

Ne deriva la speranza che "le statue classiche" possano e debbano continuare a esistere affinché le generazioni possando diventare critiche attraverso i secoli della storia scritta dagli esseri umani.

Cuordy
09-02-10, 09:34
... ci spieghi l'attinenza del libro quotato qui sotto con il thread? :mmm:

Non vedo l'ora di leggermi la spiegazione. Peccato che debba uscire. Lo farò più tardi con il telefonino.

Maria Vittoria
09-02-10, 09:39
Non vedo l'ora di leggermi la spiegazione. Peccato che debba uscire. Lo farò più tardi con il telefonino.

Ciao, Cuordileone.
Spero di leggere una tua opinione sulla relazione fra obbedienza, osservanza e sviluppo del senso critico all'interno della Tradizione d'Occidente.
Cordialmente
Maria Vittoria

Maria Vittoria
07-03-10, 13:27
Proseguo con la considerazione che si può essere obbedienti e non osservanti, oppure osservanti e non obbedienti, oppure obbedienti e osservanti, o ancora disobbedienti e non osservanti.

Chi è solo ignorante è inconsapevole, e a lungo andare rischia di annoiarsi e diventare pericoloso per se stesso & per gli altri: perciò continuare a studiare e cercare il confronto dialettico mi pare essenziale per divertirci e convivere pacificamente.

Una Collezione di testi utili è CARTE D'ARTISTI di ABSCONDITA
all'interno della quale sto leggendo:

Jean Starobinski, L'INVENZIONE DELLA LIBERTA'
1700-1789

un libro ritenuto dall'autore fondamentale per l'estetica settecentesca sono le Rilfessioni Critiche dell'abate Du Bos, in cui afferma che la passioni sono necessarie per fuggire la noia, male così doloroso che costringe l'essere umano ad accettare le fatiche più penose pur di non esserne tormentato.

Se il testo fosse stato scritto da 1 laico forse l'estetica dei Lumi sarebbe stata più virile

:chefico:

Maria Vittoria
14-03-10, 16:32
Marius Schneider, PIETRE CHE CANTANO, traduzione di Augusto Menduni con uno scritto di Elémire Zolla, Milano 2005

Uno studio affascinante sui capitelli di tre chiostri romanici in Catalogna.
In pratica dall'analisi iconografica si arriva a ricavarne una partitura musicale leggibile

Ein Tirol
18-03-10, 19:56
Marius Schneider, PIETRE CHE CANTANO, traduzione di Augusto Menduni con uno scritto di Elémire Zolla, Milano 2005

Uno studio affascinante sui capitelli di tre chiostri romanici in Catalogna.
In pratica dall'analisi iconografica si arriva a ricavarne una partitura musicale leggibile

libro stupendo. peccato che lo spirito che anima questo libro sia il contrario delle cose espresse dai laicisti

Maria Vittoria
19-03-10, 08:42
libro stupendo. peccato che lo spirito che anima questo libro sia il contrario delle cose espresse dai laicisti

Perché lo consideri 1 peccato?
E' 1 splendido libro, laico.

:chefico:

Paddy Garcia
24-05-10, 11:43
Io suggerisco la lettura di questo:

Povera Santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti (di Giordano Bruno Guerri) (http://http://leggendoleggendo.myblog.it/archive/2008/07/28/povera-santa-povero-assassino-la-vera-storia-di-maria-gorett.html)

Un fatto di cronaca nera dei peggiori (un giovane che tenta di stuprare una bambina e non riuscendovi la pugnala a morte, uno squallido episodio di pedofilia in un contesto di miseria, fame e disperazione, altro che "tentazioni" e "martirio") stravolto e strumentalizzato per trasformare la povera vittima di un omicidio in una "martire della castità". Undici anni sono un po' pochi per appioppare ad una bambina affamata il peso del martirio...

Fa indignare. Leggetelo.

Maria Vittoria
24-05-10, 12:05
Io suggerisco la lettura di questo:

Povera Santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti (di Giordano Bruno Guerri) (http://http://leggendoleggendo.myblog.it/archive/2008/07/28/povera-santa-povero-assassino-la-vera-storia-di-maria-gorett.html)

Un fatto di cronaca nera dei peggiori (un giovane che tenta di stuprare una bambina e non riuscendovi la pugnala a morte, uno squallido episodio di pedofilia in un contesto di miseria, fame e disperazione, altro che "tentazioni" e "martirio") stravolto e strumentalizzato per trasformare la povera vittima di un omicidio in una "martire della castità". Undici anni sono un po' pochi per appioppare ad una bambina affamata il peso del martirio...

Fa indignare. Leggetelo.



Intendi che per ottenere la patente di martire occorre essere maggiorenni?

Ho sempre creduto che fosse a discrezione di chi la rilascia decidere chi la merita & perché.

Paddy Garcia
24-05-10, 18:51
Intendi che per ottenere la patente di martire occorre essere maggiorenni?

Ho sempre creduto che fosse a discrezione di chi la rilascia decidere chi la merita & perché.

Ed io credo che Maria Goretti vada lasciata riposare in pace e trovo assai triste la patente di "martire" affibbiatale per la disgrazia di finire assassinata in quel modo dopo aver vissuto la vita infernale dei contadini delle paludi del Lazio: fame, malaria (il cadavere della povera bambina, alta appena 138 cm, presentava "milza grande più del doppio, spappolabile", chiaro segno di malaria e "pannicolo adiposo sottocutaneo scarso", pio termine per dire che era sottopeso e denutrita), analfabetismo, fatica mortale nei campi...

Esaltarne il presunto "martirio" da lei non voluto (pianti, grida e tentativi disperati di resistenza, povera bambina: aveva 11 anni, l'età delle vittime del maledetto mostro di Marcinelle, delle quali giustamente nessuno dice che "cedettero alla tentazione") e dipingerla donna fatta e procace che s'immola come Lucrezia per non cedere alla "tentazione" (Alessandro Serenelli, ventenne, sporco rozzo e brutale, affamato di sesso al punto di molestare una bambina... un bruto in poche parole, non un seduttore libertino e gaudente) mi è sempre parso irriguardoso.

Altro che "fuggire il peccato" o cose del genere. Che peccati ha mai potuto o voluto compiere Maria, undicenne? Se Serenelli non fosse stato impotente, se avesse provato ancora a molestarla la piccola Maria, che a 11 anni doveva lavorare nei campi, cucinare, rammendare e badare ad una nidiata di fratellini, avrebbe commesso "peccato"?
Una bambina vittima di un pedofilo se l'è dunque voluta, è corresponsabile di quel che le è successo, è una peccatrice? Ma stiamo scherzando???

Io di "martirio" non ci vedo nulla in questa squallida storia. Solo un fatto di sangue disgustoso (molto simile al caso della piccola Sara Jay, che però nessuno si è sognato di tormentare post mortem con processi e cause di beatificazione e pie intenzioni e fuggire il peccato) e tanta, tanta strumentalizzazione. Oltre al messaggio inverecondo che ne esce: meglio morta che stuprata, stuprata sei una peccatrice...
Quante donne e ragazze si sono fatte ammazzare dal bruto di turno per "fare come Maria Goretti"? E a quante ragazzine è stato proposto questo genere di esempio?

Ludwig Feuerbach
25-05-10, 02:39
Io suggerisco la lettura di questo:

Povera Santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti (di Giordano Bruno Guerri) (http://http://leggendoleggendo.myblog.it/archive/2008/07/28/povera-santa-povero-assassino-la-vera-storia-di-maria-gorett.html)

Un fatto di cronaca nera dei peggiori (un giovane che tenta di stuprare una bambina e non riuscendovi la pugnala a morte, uno squallido episodio di pedofilia in un contesto di miseria, fame e disperazione, altro che "tentazioni" e "martirio") stravolto e strumentalizzato per trasformare la povera vittima di un omicidio in una "martire della castità". Undici anni sono un po' pochi per appioppare ad una bambina affamata il peso del martirio...

Fa indignare. Leggetelo.
L'ho letto tempo fa.
Analisi perfetta di come si costruisce un santo/a.

Maria Vittoria
25-05-10, 08:10
non mi pare siano letture laiche, potremmo rientrare in tema del thread?

Giordi
25-05-10, 08:16
non mi pare siano letture laiche, potremmo rientrare in tema del thread?

... senti Maria Vittoria... ho lasciato passare titoli di libri da te postati che avevano pochissimo di "laico"... spiegaci cosa intendi per "letture laiche"... :chefico:

Maria Vittoria
25-05-10, 08:38
... senti Maria Vittoria... ho lasciato passare titoli di libri da te postati che avevano pochissimo di "laico"... spiegaci cosa intendi per "letture laiche"... :chefico:

Laico è un aggettivo derivato dal greco laikòs = del popolo, usato come contrapposto & complementare all'aggettivo confessionale.

Mi aspetto quindi titoli di libri che riguardino attività autonome o indipendenti rispetto a quelle consacrate al culto religioso.

Fare santi non mi sembra nè autonomo nè indipendente ...

:mmm:

Giordi
25-05-10, 09:00
Laico è un aggettivo derivato dal greco laikòs = del popolo, usato come contrapposto & complementare all'aggettivo confessionale.

Mi aspetto quindi titoli di libri che riguardino attività autonome o indipendenti rispetto a quelle consacrate al culto religioso.

Fare santi non mi sembra nè autonomo nè indipendente ...

:mmm:

...ancora a disquisire sul termine "laico"?? e della sua derivazione?? :paura:


una volta per tutte!!!... il termine deriva dal latino ecclesiastico laicum che deriva dal greco (non ecclesiastico) laikos, che significava "popolo"... il fatto che Clemente Alessandrino importò tale parola translitterando il termine greco e dandone un significato del tutto diverso da quello originale, dovrebbe, a mio modo di vedere, essere di esempio di come un termine, possa assumere nel tempo e nei contesti, significati differenti... .il termine laico nell'accezione moderna del termine ha significato di "aconfessionale", ossia di slegamento da qualsiasi autorità ecclesiastica di confessione religiosa....l'analizzare l'ipotesi che un fatto come quello accaduto a Maria Goretti possa essere frutto di una manipolazione da parte della cerchia di credenti, per aumentare la devozione di altri fedeli, può a mio avviso rientrare nella categoria "letture laiche"...

Paddy Garcia
25-05-10, 10:10
non mi pare siano letture laiche, potremmo rientrare in tema del thread?

Cosa c'è di non laico nell'esame critico di come si costruisce un culto popolare ancorché per motivi che di religioso hanno poco o nulla? :mmm:

Un approccio "laico" alle problematiche religiose e soprattutto alla strana commistione tutta italiana tra Chiesa e Stato è dunque impossibile/ sconsigliabile?

Maria Vittoria
25-05-10, 12:07
Cosa c'è di non laico nell'esame critico di come si costruisce un culto popolare ancorché per motivi che di religioso hanno poco o nulla? :mmm:

Un approccio "laico" alle problematiche religiose e soprattutto alla strana commistione tutta italiana tra Chiesa e Stato è dunque impossibile/ sconsigliabile?


mi sembra possibile ma sconsigliabile come tutte le perdite di tempo

all'interno del recinto consacrato ogni adepto accetta discipline e santità irragionevoli

la commistione tra fede e politica è molto diffusa: poi ogni popolo la interpreta a modo suo ... io ad es. non capisco cosa significhi nella Costituzione Americana " in god we trust " ma non ne discuto

DanielGi.
30-05-10, 19:34
Incominciamo con un libro interessante, scritto da un gesuita, e che è ancora in circolazione, dopo molti anni dalla sua pubblicazione solo perchè è stato edito dalla casa editrice protestante...

Titolo :

Come il papa divenne infallibile

ovvero cosa successe veramente durante il Concilio Vaticano I (1870).

Autore : August Bernhard Hasler

Editore Claudiana.

DanielGi.
30-05-10, 19:35
Quelli del forum cattolici romani stanno imparando a fare apologetica : hanno iniziato una discussione sull'infallibilità del papa, una discussione ovviamente senza contradditorio...

PUPO
31-05-10, 11:38
alla faccia della infallibilità....
con tutte le guerre e le uccisioni di gente innocente che hanno fatto....
e tutti i tiranni che hanno sostenuto... dai vari luigi a franco a hitler a mussolini a pinoket...
figuriamoci se non fosse infallibile :sofico:

DanielGi.
06-06-10, 16:03
Passiamo al seguente libro di Giordano Bruno Guerri

Gli italiani sotto la Chiesa...

L'ultima volta che l'ho visto in libreria era pubblicato negli oscar Mondadori, ma oggi non c'è più...

semplicemente desaparecido....

Ludwig Feuerbach
06-06-10, 16:23
Passiamo al seguente libro di Giordano Bruno Guerri

Gli italiani sotto la Chiesa...

L'ultima volta che l'ho visto in libreria era pubblicato negli oscar Mondadori, ma oggi non c'è più...

semplicemente desaparecido....
Io ce l'ho e l'ho letto. Davvero bello, un utile compendio storico, unitamente a "Antistoria degli italiani".
Ho provato a cercare "Gli italiani sotto la Chiesa" nelle librerie on-line ed effettivamente è fuori catalogo, non acquistabile. Peccato!
Dello stesso autore sono tutt'ora disponibili invece il già citato "Antistoria degli italiani" e "Povera santa povero assassino".

DanielGi.
06-06-10, 21:58
Povera santa, povero assassino fa capire come anche una santificazione possa essere dettata da esigenze di propaganda politica....

E' evidente che il discorso dal caso semplice e palese della povera Maria Goretti, si amplia senza il minimo sforzo ai casi più complessi dei nostri giorni, in cui personaggi discussi e discutibili vengono presentati come esempio di virtù soprannaturali : un caso per tutti, quello di Josè Maria Escrivà de Balaguer, il fondatore dell' Opus Dei.

E visto che stiamo parlando di Giordano Bruno Guerri, inseriamo anche il suo libro su Ernesto Buonaiuti

Eretico e Profeta

Ernesto Buonaiuti
Un prete contro la Chiesa

Giordi
07-06-10, 07:24
Quelli del forum cattolici romani stanno imparando a fare apologetica : hanno iniziato una discussione sull'infallibilità del papa, una discussione ovviamente senza contradditorio...

... com'era d'aspettarsi... :sofico:

Giordi
07-06-10, 07:27
Incominciamo con un libro interessante, scritto da un gesuita, e che è ancora in circolazione, dopo molti anni dalla sua pubblicazione solo perchè è stato edito dalla casa editrice protestante...

Titolo :

Come il papa divenne infallibile

ovvero cosa successe veramente durante il Concilio Vaticano I (1870).

Autore : August Bernhard Hasler

Editore Claudiana.

« La vaghezza dei concetti consente sia un'applicazione estensiva del dogma in modo da aumentare il potere del papa, sia un'interpretazione più ristretta che, di fronte a errati insegnamenti del passato, possa sempre permettere di sostenere che essi non rientrano nel cosiddetto "magistero infallibile". »

(Come il papa divenne infallibile. Pio IX e la Politica della Persuasione, Claudiana, 1982, pp. 241-242)

DanielGi.
16-06-10, 19:28
Visto che eravamo arrivati al Buonaiuti, perchè non inserire il suo

La Chiesa Romana

edito dal Saggiatore, e, ovviamente oggi desaparecido ?

DanielGi.
20-06-10, 17:05
Ci sarebbe un altro libro riguardante il Buonaiuto, attualmente scomparso da molti anni, in fatti detto libro è stato pubblicato dalla Cladiana (ovvero sempre la casa editrice protestante nel lontano 1956 : trattasi di

Valdo Vinay

Ernesto Buonaiuti

e l'Italia religiosa del suo tempo

Gauss
27-08-10, 01:53
Bertrand Russell - Perché non sono cristiano

che nessuno qui ha ancora citato , vergognatevi Russell è fondamentale !!!

DanielGi.
03-10-10, 16:04
Un paio di libri sull'argomento :

Da un cronista genovese un libro elegante e preciso :

Andrea Casazza

La fuga dei nazisti

editrice il melangolo (genova), € 16

Troviamo gli stessi personaggi in un libro più vecchio e più datato :

Giovanni Maria Pace

La via dei demoni

Sperling e Kupfer editori. Reperibile nelle librerie a metà prezzo.

Fritz
03-10-10, 16:09
... com'era d'aspettarsi... :sofico:

che strano, sono sorpreso:piango:

DanielGi.
23-10-10, 16:02
Il filone della complicità dei cattolici nella fuga dei nazisti in Sudamerica dopo la seconda guerra mondiale è stato però iniziato dal li bro di

Uki Goni

OPERAZIONE ODESSA

LA FUGA DEI GERARCHI NAZISTIA VERSO L'ARGENTINA DI PERON

E' edito da Garzanti, in edizione economica, a 14 €.

DanielGi.
06-11-10, 19:41
Cambiamo argomento...

Passiamo al rapporto tra Chiesa di Roma e laici ....

Incominciamo da un piccolo libro, ma piuttosto simpatico

inserito nei saggi tascabili degli Editori Laterza

L'autore è Carlo Augusto VIANO


LAICI IN GINOCCHIO

il titolo. Prezzo 12€

edera rossa
07-11-10, 01:40
Trovo bella , e mi permetto di consigliare, "Apologia dell'uomo laico" di Giovanni Ferrara ed. Rusconi

DanielGi.
15-11-10, 20:57
non conosco questa "Apologia dell'uomo laico"... ma poichè Rusconi non pubblica più sarà irreperibile anche quest'opera ?

Giordi
16-11-10, 10:05
Io ce l'ho e l'ho letto. Davvero bello, un utile compendio storico, unitamente a "Antistoria degli italiani".
Ho provato a cercare "Gli italiani sotto la Chiesa" nelle librerie on-line ed effettivamente è fuori catalogo, non acquistabile. Peccato!

... nessun problema... lo puoi trovare usato al prezzo di € 3,99 qui (http://www.comprovendolibri.it/ordina.asp?id=3967247&db=utenti)

edera rossa
17-11-10, 03:36
non conosco questa "Apologia dell'uomo laico"... ma poichè Rusconi non pubblica più sarà irreperibile anche quest'opera ?

so che, grazie a Libertà e Giustizia , ci sono diverse pagine di Giovanni Ferrara in internet, non so se anche queste.

Giordi
17-11-10, 08:28
non conosco questa "Apologia dell'uomo laico"... ma poichè Rusconi non pubblica più sarà irreperibile anche quest'opera ?

... anche questo libro lo si può trovare usato in una libreria di Roma (http://www.comprovendolibri.it/ordina.asp?id=6189483&db=librerie) al prezzo di 11 €...

:ciaociao:

Ludwig Feuerbach
17-11-10, 20:07
... nessun problema... lo puoi trovare usato al prezzo di € 3,99 qui (http://www.comprovendolibri.it/ordina.asp?id=3967247&db=utenti)
Buono a sapersi, lo consiglio! Mi chiedo invece perchè sia stato ritirato così presto dal mercato...

DanielGi.
26-11-10, 18:04
Buono a sapersi, lo consiglio! Mi chiedo invece perchè sia stato ritirato così presto dal mercato...

circolano molte leggende nere sulla scomparsa dei libri dal libero mercato, come ad esempio che i gesuiti acquistassero intere edizioni di testi da loro odiati , perchè non raggiungessero il pubblico...

DanielGi.
29-11-10, 11:43
e, invece, talvolta scompaiono gli autori...

a 75 anni sembra, almeno così si dice in rete, essere scomparso Marco Aurelio Rivelli che ha pubblicato per la Kaos edizioni due testi di importanza capitale :

L'ARCIVESCOVO DEL GENOCIDIO

dedicato al cardinale Stepinac, diventato, aimè beato per opera del discusso Karol Wojtila

e

DIO è CON NOI

La chiesa di PioXII complice del nazifascismo.

Arthur Machen
31-12-10, 00:19
Pico Della Mirandola voleva rispettare la natura individuale di ogni persona forse perché presupponeva a ogni ricerca la libertà di scelta dell'essere umano.

Lezione attualissima la Sua,del Pico intendo,come quella della Rinascenza tutta.:)

Ludwig Feuerbach
10-01-11, 04:22
Ambrogio Donini. Breve storia delle religioni

http://www.newtoncompton.com/upload/isbnjpg/hires/978-88-541-2189-8.jpg
Breve storia delle religioni. Ediz. integrale - Donini Ambrogio - Libro - IBS - Newton Compton - Grandi tascabili economici (http://www.ibs.it/code/9788854121898/donini-ambrogio/breve-storia-delle.html)

Uno dei libri che a mio parere i fanatici religiosi dovrebbero temere di più poichè mostra le religioni per quello che sono, i motivi per cui sono nate analizzandone gli sviluppi di pari passo con l'evoluzione sociale dell'uomo.

Piccolo riassunto dei contenuti: Breve storia delle religioni | UAAR (http://www.uaar.it/ateismo/opere/28.html)

Ludwig Feuerbach
22-02-11, 15:28
Forse potrà sembrare una stonatura mettere questo libro in questa sezione, ma lo ritengo una lettura interessante al pari di quello che ho segnalato in precedenza, per motivi simili: aiuta a capire come nascono e si diffondono i miti (in questo caso facendo il confronto con i 4 vangeli ufficiali):

I vangeli apocrifi

http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/914/9788806179144g.jpg

I vangeli apocrifi sono una delle testimonianze più vive del cristianesimo primitivo. Qui i primi cristiani riversarono tutto il loro ingenuo bisogno di conoscere del proprio Salvatore e Maestro quanto i quattro Vangeli canonici non dissero. Così l'infanzia di Gesù nella casa di Nazareth, dopo i prodigi della sua nascita, o i misteri che accompagnarono e seguirono la sua morte vennero elaborati da una fantasia ricca di tutta la tradizione orientale ed ellenistica, con la freschezza di un mondo nuovo che stava sorgendo sulla decadenza dell'antico. Le letteratura popolare di tutti i tempi trova fra questi testi molte delle sue pagine migliori. All'edizione curata da Marcello Craveri nei "Millenni" si aggiunge una nuova prefazione di Dario Fo.

Maria Vittoria
22-02-11, 15:37
Luigi Pellini

Il cappello dei Magi

Misteri e segreti dell'elmo di Oppeano

Un'analisi critica approfondita del manufatto etrusco ritrovato a fine Ottocento nella campagna di Oppeano (Verona) e conservato negli scantinati del Museo Archeologico di Firenze.

Il copricapo, di uso rituale, riguarda l'esperienza educativa fulcro della vita sociale umana: l'iniziazione alla vita epimeletica ed &epimeletica .

Buona lettura

Gauss
27-03-11, 01:55
Tito Lucrezio Caro - De rerum natura

non tratta esplicitamente la tematica della laicità o dell'ateismo , essendo stato scritto nel primo secolo avanti cristo , ma rappresenta comunque una delle opere più importanti per l'origine e l'evoluzione del pensiero laicista.

basti solo ricordare la critica feroce di Lucrezio contro la religione (pagana ) accusata di essere una delle cause delle guerre civili romane , ma soprattutto il "quasi" agnosticismo di Lucrezio : " gli Dei esistono ma non hanno interesse alcuno verso gli esseri umani " , per finire con la tesi della mortalità dell'anima che tanto ha fatto odiare questo autore prima ai romani e poi ai cristiani . insomma queste sono le basi , le radici del nostro pensiero moderno formulate più di 2000 anni fa e sopravvissute per miracolo a secoli di fondamentalismo religioso .

Arthur Machen
12-04-11, 23:05
« La vaghezza dei concetti consente sia un'applicazione estensiva del dogma in modo da aumentare il potere del papa, sia un'interpretazione più ristretta che, di fronte a errati insegnamenti del passato, possa sempre permettere di sostenere che essi non rientrano nel cosiddetto "magistero infallibile". »

(Come il papa divenne infallibile. Pio IX e la Politica della Persuasione, Claudiana, 1982, pp. 241-242)

:postridicolo:

pomponio leto
06-07-11, 20:58
Ho comprato e letto questo libro:

http://multimedia.fnac.it/multimedia/IT/images_produits/IT/ZoomPE/9/3/7/9788854114739.jpg

ve lo consiglio caldamente come lettura estiva, io l'ho pagato 14 euro all'ipermercato.


ecco, mi hanno fregato, su Ebay costa la metà:


Vivere senza Dio di Aronson R Newton NUOVO sconto 30% su eBay.it Religione, Saggistica, Libri e Riviste (http://cgi.ebay.it/Vivere-senza-Dio-di-Aronson-R-Newton-NUOVO-sconto-30_W0QQcmdZViewItemQQ_trkparmsZ65Q3a12Q7c66Q3a4Q7c 39Q3a1Q7c72Q3a1229Q7c293Q3a1Q7c294Q3a200QQ_trksidZ p3286Q2ec0Q2em14QQhashZitem3ca3bda0c7QQitemZ260445 151431QQptZLibriQQsalenotsupported)

.

Dio esiste.:giagia:

Maria Vittoria
07-07-11, 09:44
Dio esiste.:giagia:

... e consente lauti guadagni

McFly
07-07-11, 17:24
Dio esiste.:giagia:

...nelle scritte sui ponti delle autostrade

Gauss
07-07-11, 17:40
...nelle scritte sui ponti delle autostrade

anche sui muri delle strade di periferia
una leggenda metropolitana attribuisce questa scritta agli spacciatori di sostanze stupefacenti per avvisare la clientela della loro presenza nei paraggi .

McFly
08-07-11, 11:00
anche sui muri delle strade di periferia
una leggenda metropolitana attribuisce questa scritta agli spacciatori di sostanze stupefacenti per avvisare la clientela della loro presenza nei paraggi .

Dio spacciatore!!! :postridicolo::postridicolo:

Maria Vittoria
08-07-11, 12:03
Dio spacciatore!!! :postridicolo::postridicolo:

... era 1 Marx se non ricordo male a sostenere la tesi che le religioni sono l'oppio dei popoli ...

Mario Rossi
18-07-11, 14:20
Non so se è già stato citato: "L'uomo Mosè" di Freud.

Gauss
26-07-11, 16:41
la discussione "Qualche consiglio di lettura..." viene unita da adesso a "BIBLIOTECA LAICA: Vivere senza dio " .

non aveva senso tenere due thread separati su cui si consigliano libri , anche se gli argomenti sono leggermente diversificati . potete continuare a segnalare i testi su" laicità in senso stretto e sulle bufale della Chiesa di Roma" qui come sottocategoria della Biblioteca Laica.

Mario Rossi
22-08-11, 12:50
Sarà già stato segnalato di certo, ma lo cito: "L'illusione di dio" di Richard Dawkins.

DanielGi.
30-08-11, 19:26
la discussione "Qualche consiglio di lettura..." viene unita da adesso a "BIBLIOTECA LAICA: Vivere senza dio " .

non aveva senso tenere due thread separati su cui si consigliano libri , anche se gli argomenti sono leggermente diversificati . potete continuare a segnalare i testi su" laicità in senso stretto e sulle bufale della Chiesa di Roma" qui come sottocategoria della Biblioteca Laica.

mi domandavo dove fossero finiti i miei post....

non sononmolto d'accrdo sull'unire le bufale della chiesa di Roma a vivere senza Dio...

a mio modesto avviso si tratta di due cose sostenzialmente diverse...

la storia delle menzogne cattoliche e la storia dell' ateismo sono due argomenti sotanzialmente non compatibili

:conf::conf::conf:

Giordi
30-08-11, 20:46
mi domandavo dove fossero finiti i miei post....

non sononmolto d'accrdo sull'unire le bufale della chiesa di Roma a vivere senza Dio...

a mio modesto avviso si tratta di due cose sostenzialmente diverse...

la storia delle menzogne cattoliche e la storia dell' ateismo sono due argomenti sotanzialmente non compatibili

:conf::conf::conf:

...a questo punto penso sia sufficiente lasciare come titolo del thread: "Qualche consiglio di lettura..."
:ciaociao:

Gauss
30-08-11, 21:43
mi domandavo dove fossero finiti i miei post....

non sononmolto d'accrdo sull'unire le bufale della chiesa di Roma a vivere senza Dio...

a mio modesto avviso si tratta di due cose sostenzialmente diverse...

la storia delle menzogne cattoliche e la storia dell' ateismo sono due argomenti sotanzialmente non compatibili

:conf::conf::conf:

sorry ma oramai i thread in rilievo sono davvero troppi e mi è stato fatto notare come questo rubi spazio alle normali discussioni in prima pagina .
non c'è motivo di tenere 2 discussioni differenti dove si consigliano libri , puoi sempre specificare l'argomento dentro al post .

Giordi
30-08-11, 23:23
sorry ma oramai i thread in rilievo sono davvero troppi e mi è stato fatto notare come questo rubi spazio alle normali discussioni in prima pagina .
non c'è motivo di tenere 2 discussioni differenti dove si consigliano libri , puoi sempre specificare l'argomento dentro al post .

...ma l'idea di usare il titolo "qualche consiglio di lettura"?... Come lo vedi?...al limite io toglierei quel "Vivere senza Dio"... :giagia:
:ciaociao:

Gauss
30-08-11, 23:41
...ma l'idea di usare il titolo "qualche consiglio di lettura"?... Come lo vedi?...al limite io toglierei quel "Vivere senza Dio"... :giagia:
:ciaociao:

la discussione è stata aperta da McFly , giorni fa gli avevo mandato un msg per chiedergli alcune cose ma si logga raramente .

Giordi
31-08-11, 00:02
la discussione è stata aperta da McFly , giorni fa gli avevo mandato un msg per chiedergli alcune cose ma si logga raramente .

...solo lui può cambiare il titolo?... cmq ci sarebbe un'altra soluzione: creare una nuova discussione con il titolo che più sembra indicato, e poi unire questa a quella facendo rimanere il titolo del nuovo thread...:chefico:

Gauss
31-08-11, 00:49
...solo lui può cambiare il titolo?... cmq ci sarebbe un'altra soluzione: creare una nuova discussione con il titolo che più sembra indicato, e poi unire questa a quella facendo rimanere il titolo del nuovo thread...:chefico:

mi serve il primo post per creare un elenco di tutti i libri che sono stati consigliati , un riassunto della discussione .
prima di editare un post senza motivo ( quello che è stato spostato qui dall'altro thread è perfettamente integro ) preferisco chiedere al proprietario .


vediamo cosa dice lui appena passa di qua.

DanielGi.
31-08-11, 16:21
...ma l'idea di usare il titolo "qualche consiglio di lettura"?... Come lo vedi?...al limite io toglierei quel "Vivere senza Dio"... :giagia:
:ciaociao:

per me unificare i titoli consigliati, togliendo quel "vivere senza Dio" potrebbe essere sopportabile.

Giordi
31-08-11, 16:59
per me unificare i titoli consigliati, togliendo quel "vivere senza Dio" potrebbe essere sopportabile.

...in effetti quel "Vivere senza Dio" sarebbe limitante... nel senso che farebbe sottintendere che il thread è dedicato più che altro a posizioni atee...:giagia:

...vedremo, quando risponderà McFly, se è d'accordo anche lui sulla modifica del titolo...

...speriamo solo che la prossima presenza di Mcfly non sia fra qualche mese... facendo una rapida media, ho notato che i tempi d'attesa tra un intervento e l'altro sono di circa 5 mesi e mezzo... :paura:

Ludwig Feuerbach
22-09-11, 19:17
Passiamo al seguente libro di Giordano Bruno Guerri

Gli italiani sotto la Chiesa...

L'ultima volta che l'ho visto in libreria era pubblicato negli oscar Mondadori, ma oggi non c'è più...

semplicemente desaparecido....


Io ce l'ho e l'ho letto. Davvero bello, un utile compendio storico, unitamente a "Antistoria degli italiani".
Ho provato a cercare "Gli italiani sotto la Chiesa" nelle librerie on-line ed effettivamente è fuori catalogo, non acquistabile. Peccato!
Dello stesso autore sono tutt'ora disponibili invece il già citato "Antistoria degli italiani" e "Povera santa povero assassino".


... nessun problema... lo puoi trovare usato al prezzo di € 3,99 qui (http://www.comprovendolibri.it/ordina.asp?id=3967247&db=utenti)


Buono a sapersi, lo consiglio! Mi chiedo invece perchè sia stato ritirato così presto dal mercato...


L'altro giorno passando davanti ad una libreria ho notato con stupore in vetrina uno scaffale zeppo di "Italiani sotto la Chiesa", in una bella edizione cartonata con una nuova copertina... ho dunque controllato online e ho scoperto che questo tomo è stato ristampato quest'anno, non più Oscar Mondadori ma Bompiani. Curioso il sottotitolo: mentre nella precendente edizione era "da San Pietro a Mussolini" ora è diventato "da San Pietro a Berlusconi". L'autore ha dunque aggiornato la prima edizione, anche perchè in questi ultimi anni di materiale succoso se ne è aggiunto parecchio!
Non mi resta che riconsigliarlo a tutti, anche ad esempio a studenti delle superiori che possono usarlo come un "Bignami" di Storia italica.

http://bompiani.rcslibri.corriere.it/shared_libri/cover/medium/4526699_0.jpg

LA CHIESA È ENTRATA IN NOI (DA DIETRO) - L’ULTIMO SAGGIO DI GIORDANO BRUNO (http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/la-chiesa-entrata-in-noi-da-dietro-lultimo-saggio-di-giordano-bruno-guerri-gli-26113.htm)

Giordi
22-09-11, 21:32
L'altro giorno passando davanti ad una libreria ho notato con stupore in vetrina uno scaffale zeppo di "Italiani sotto la Chiesa", in una bella edizione cartonata con una nuova copertina... ho dunque controllato online e ho scoperto che questo tomo è stato ristampato quest'anno, non più Oscar Mondadori ma Bompiani. Curioso il sottotitolo: mentre nella precendente edizione era "da San Pietro a Mussolini" ora è diventato "da San Pietro a Berlusconi". L'autore ha dunque aggiornato la prima edizione, anche perchè in questi ultimi anni di materiale succoso se ne è aggiunto parecchio!
Non mi resta che riconsigliarlo a tutti, anche ad esempio a studenti delle superiori che possono usarlo come un "Bignami" di Storia italica.

http://bompiani.rcslibri.corriere.it/shared_libri/cover/medium/4526699_0.jpg

LA CHIESA È ENTRATA IN NOI (DA DIETRO) - L’ULTIMO SAGGIO DI GIORDANO BRUNO (http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/la-chiesa-entrata-in-noi-da-dietro-lultimo-saggio-di-giordano-bruno-guerri-gli-26113.htm)

...grazie per la dritta! :)

:ciaociao:

Gauss
27-09-11, 23:48
titolo e post risistemati , trovate anche un indice dei libri consigliati
McFly sembra definitivamente scomparso dal forum quindi ho spostato il contenuto dei suoi primi 3 post nel quarto in basso .

DanielGi.
03-10-11, 09:44
Comunque, visto che siamo in argomento, procediamo a elencare alcuni libri contro l'Opus Dei.

Il più antico è senz'altro questo :

Maria del Carmen Tapia

OLTRE LA SOGLIA

Una vita nell'Opus Dei

Casa editrice : Baldini e Castoldi

Anno di pubblicazione 1992 in lingua spagnola, 1996 la traduzione italiana.

Micro riassunto : dopo essere stata collaboratrice di Escrivà de balaguer ed aver diretto e fondato molte della case dell'Opus, preferibilmente in sudamerica, richiamata a Roma, si dà alla fuga. Decide successivamente, per ritrovare un certo equilibrio di descrivere in un libro la sua vita nellOpus DEi.

DanielGi.
03-10-11, 09:51
Probabilmente ancora in libreria

FERRUCCIO PINOTTI

OPUS DEI SEGRETA

Frusta, cilicio ed alta finanza. Per la prima volta parlano i testimoni.
In collaborazione con Emanuela Provera e Amina mazzali, già numerarie dell'Opus Dei.


Anno di pubblicazione 2006
Editore Rizzoli

Giordi
03-10-11, 09:54
Comunque, visto che siamo in argomento, procediamo a elencare alcuni libri contro l'Opus Dei.

Il più antico è senz'altro questo :

Maria del Carmen Tapia

OLTRE LA SOGLIA

Una vita nell'Opus Dei

Casa editrice : Baldini e Castoldi

Anno di pubblicazione 1992 in lingua spagnola, 1996 la traduzione italiana.

Micro riassunto : dopo essere stata collaboratrice di Escrivà de balaguer ed aver diretto e fondato molte della case dell'Opus, preferibilmente in sudamerica, richiamata a Roma, si dà alla fuga. Decide successivamente, per ritrovare un certo equilibrio di descrivere in un libro la sua vita nellOpus DEi.

SERVE ALL’OPERA

DOMESTICHE O SCHIAVE? DAL SITO INTERNET DELL’ODAN, LA STORIA SCONOSCIUTA DELLE "NUMERARIE ASSISTENTI".

"MY BASIC HUMAN RIGHTS WERE VIOLATED" È IL TITOLO ORIGINALE DI QUESTA TESTIMONIANZA LEGGIBILE SUL SITO DELL’ODAN, PUBBLICATA SULLA NEWSLETTER DELL’ORGANISMO NEL 2000 E SUL WEB IL 13 MAGGIO 2002.

Il racconto personale che segue è stato scritto da una giovane donna europea che ha vissuto in prima persona la vita da numeraria assistente dell’Opus Dei. L’Opus Dei recluta donna dalle classi più povere perché dedichino la loro vita a cucinare e pulire gli opulenti centri dell’Opus Dei, vivendo una vita di castità.
Nel suo libro, Oltre la soglia: una vita nell’Opus Dei (1), Maria del Carmen Tapia afferma: "Secondo il fondatore, un’ausiliaria non poteva aspirare ad essere più che una buona serva… In Paesi in cui numerari e serve svolgono lavori domestici nei centri maschili della prelatura, esse ricevono un salario, molto basso, peraltro, ma nessuna previdenza sociale. In base al principio della povertà, questi salari vanno direttamente nelle casse della casa dove le serve vivono. Le serve non ricevono soldi. Si suppone che i numerari che le accompagnano paghino per qualsiasi acquisto venga fatto. Naturalmente, quando hanno bisogno di vestiti o scarpe, le ottengono, ma non possono maneggiare denaro".
ODAN è grata alla giovane donna che ha condiviso la sua difficile testimonianza. Applaudiamo il suo coraggio nel parlare delle realtà della vita da assistente numeraria.

Sono stata membro dell’Opus Dei per sette anni. Il mio status all’interno dell’Opus era detto "assistente" numeraria.
Il mio primo contatto con l’Opus Dei è avvenuto tramite un’inserzione per un servizio di catering in uno dei loro collegi in un giornale nazionale. L’inserzione offriva a giovani donne un certificato in economia domestica e cucina. Le interessate ebbero due colloqui, uno in casa e uno al centro dell’Opus Dei. A quell’epoca nel mio Paese vi era una forte recessione economica ed un alto tasso di disoccupazione. A potenziali studenti veniva garantita un’occu-pazione permanente a tempo pieno alla fine del corso di catering. Questo "dolcificante" influenzò la decisione dei miei genitori di iscrivermi a questa scuola particolare. Quindi, all’età di 15 anni, cominciò il mio corso di economia domestica.
Quattro mesi dopo, ero assistente numeraria. Fui reclutata nel solito modo. Ero considerata dai membri dell’Opus Dei una leader, perciò con un’alta probabilità di influenzare altre ragazze. Tuttavia, ora comprendo che fu qualcosa di sovversivo a far sì che i direttori dell’Opus Dei mi scegliessero tra le altre studentesse. La mia famiglia aveva un problema particolare, che io avevo discusso con la mia "tutrice" durante i nostri cosiddetti "tutorials". Non seppi fino a molti anni dopo che lei aveva discusso dei problemi della mia famiglia con altre direttrici, che misero in atto un piano sofisticato per reclutarmi.
Iniziarono col suggerirmi di pregare per la mia famiglia; poi di confessarmi settimanalmente, fare la comunione tutti i giorni e così via. Mi dissero che, se avessi seguito la volontà di Dio, la situazione della mia famiglia sarebbe migliorata. Prima che io lo sapessi, avevo una vocazione; mi dissero che sarei stata infelice per il resto della vita se non avessi fatto ciò che Dio voleva. Inoltre, il problema nella mia famiglia sarebbe peggiorato. Ero fuori di senno per il terrore, quando mi "fecero un fischio" da Roma alla Conferenza UNIV come assistente numeraria (2).
Quando tornai nel mio Paese, dopo la Conferenza UNIV, mi separarono dalle altre studentesse nel corso di catering. Censuravano la mia posta in entrata e in uscita, controllavano le mie telefonate e frugavano tra i miei effetti personali. Dovevo fare un resoconto alle direttrici sulle mie attività giornaliere. Dovevo consegnare quel poco di denaro che avevo. Ciò che mi disturbò di più a quel tempo era il modo in cui i membri dell’Opus Dei analizzavano e guidavano il mio rapporto con la famiglia. Mi dicevano cosa potevo o non potevo scrivere nelle mie lettere e cosa potevo dire quando parlavo con loro al telefono. C’era sempre una numeraria nei pressi, quando la mia famiglia mi chiamava, che mi prendeva da parte per chiedermi informazioni sulla telefonata.
Inutile dire che i miei familiari erano totalmente all’oscuro del fatto che io fossi diventata membro dell’Opus Dei. Le direttrici mi avevano detto che avrei potuto comunicarglielo solo una volta finito il corso.
Nel frattempo mi dissero di mentire loro riguardo a ciò che stava accadendo nella mia vita quando andavo a trovarli e quando passavo le vacanze con loro. Dopo ogni visita, i membri dell’Opus Dei mi interrogavano su dove avevo dormito, di cosa avevamo parlato e quali giornali avevamo letto.
La mia famiglia, tuttavia, vide un grande cambiamento nel mio comportamento. La mia personalità spumeggiante ed estroversa era scomparsa. Ero diventata introversa e sospettosa di tutto.
Verso la fine del corso, mi ordinarono di parlare ai miei genitori circa la decisione che stavo maturando di aderire all’Opus Dei! I miei genitori seppero della mia decisione e impazzirono. La mia sola risposta al loro fuoco di fila di domande era "è la volontà di Dio".
I miei genitori, molto a malincuore, mi lasciarono tornare a dare i miei esami, sperando che avrei cambiato idea. Non sarebbe accaduto. Anzi, l’Opus Dei mi trasferì in uno dei suoi Centri con molte numerarie assistenti e poche numerarie. Prestavamo il nostro servizio nella gestione di diversi Centri dell’Opus Dei sia maschili che femminili.
Ora cominciavo ad essere pienamente consapevole della mia condizione di numeraria assistente. Non ero mai stata informata sul ruolo e le responsabilità di una numeraria assistente. Mi avevano solo detto che numerarie assistenti e numerarie erano la stessa cosa e che solo il lavoro che svolgevamo era diverso. Ma io cominciavo a capire che la mia sarebbe stata fatta di lunghe ore di lavoro duro e di nessuna vita sociale. Inoltre, era chiarissimo che non eravamo affatto nella stessa condizione delle numerarie.
Prima di tutto, c’erano differenze materiali tra le due categorie di membri. Le numerarie indossavano abiti costosi, mentre le numerarie assistenti portavano divise con un grembiule bianco. Le numerarie assistenti possono indossare abiti civili solo se lasciano il Centro, ma si tratta normalmente di abiti di seconda mano o di poco costo. Le numerarie mangiavano in sale da pranzo separate con cibi di qualità migliore; noi invece mangiavamo gli avanzi. Le numerarie erano solitamente servite a tavola da una numeraria assistente vestita con un abito nero a maniche lunghe con colletto bianco inamidato, polsini, crestina e grembiule. Le numerarie avevano tovaglie, lenzuola, stoviglie e arredamento di migliore qualità rispetto a quello usato dalle numerarie assistenti.
I nostri dormitori e bagni erano anch’essi diversi. Le numerarie normalmente avevano alloggi individuali, mentre le numerarie assistenti avevano camere da letto e bagni in comune. In Paesi in cui vi era un più alto numero di membri, come in Spagna o a Roma, le due categorie avevano cappelle separate. Le cappelle delle numerarie erano sontuose e ornate in oro; quelle usate dalle numerarie assistenti erano semplicemente in legno. Le numerarie assistenti usavano anche ingressi separati per entrare nei Centri dell’Opus Dei chiamati "ingressi di servizio", che di solito erano appartati sul retro dell’edificio.
Se queste differenze tra i due gruppi apparentemente "uguali" possono sembrare semplicemente materiali, ci sono atteggiamenti molto disturbanti che sottolineano queste distinzioni.
Il catechismo dell’Opus Dei definisce le numerarie assistenti come segue: "vi sono altre numerarie che svolgono il lavoro domestico e umile nelle case dell’Opus Dei che vengono chiamate domestiche" (3). Mentre il termine "domestica" è stato soppresso e ora si parla di assistente o ausiliaria, in tutto il mondo la realtà continua ad essere la stessa per molte numerarie assistenti.
Le numerarie assistenti vengono spesso reclutate in ambienti rurali, poveri e privi di istruzione, mentre i numerari tendono ad essere reclutati in ambienti colti e ricchi. Le numerarie assistenti non possono mai occupare posizioni di autorità, né possono lavorare al di fuori delle case dell’Opus Dei.
La Tapia suggerisce che il fondatore dell’Opus Dei considerava le numerarie assistenti come dotate di intelligenza limitata o, come diceva lui, dotate "di una loro mentalità" (4).
Tutti i membri dell’Opus Dei ricevono un’edu-cazione in molteplici forme in corsi annuali, quindi la differenza nel tipo di educazione impartito riflette gli atteggiamenti nei confronti di ogni gruppo. I numerari seguono corsi di teologia, diritto canonico e spagnolo, mentre le numerarie assistenti frequentano corsi di igiene fondamentale, alfabetizzazione e un’istruzione religiosa elementare.
Escrivá considerava poi le numerarie assistenti prive di emozioni umane. Per esempio, le numerarie assistenti potevano prendersi cura di bambini, mentre le numerarie no. Escrivá riteneva che il fatto di occuparsi di un bambino potesse suscitare in una numeraria l’istinto materno, mentre pensava che ciò non sarebbe accaduto in una numeraria assistente perché la reputava incapace di provare una tale emozione.
Per ironia, i direttori ci dicevano in continuazione che noi eravamo le madri di tutti i membri dell’Opus Dei. E perché non avremmo dovuto esserlo? Cucinavamo, pulivamo, stiravamo dal mattino alla sera, sette giorni su sette, cinquantadue settimane all’anno, tutti gli anni, per questi numerari.
A Escrivá piaceva chiamare le numerarie assistenti le sue "bambine". È noto che egli incoraggiasse un loro atteggiamento infantile. La Tapia dice che era imbarazzata nel vedere donne adulte comportarsi come tredicenni (5). Anche le direttrici ci incoraggiavano ad indulgere in questo atteggiamento. Dopo un po’ era diventata un’abitudine difficile da abbandonare.
Le numerarie assistenti non potevano essere lasciate sole. Le numerarie dovevano sempre accompagnarci dovunque andassimo dentro e fuori dei Centri. Non potevamo possedere né avere accesso al denaro; le numerarie dovevano pagare per tutto.
Questi atteggiamenti e condizioni costituivano la base della mia vita nell’Opus Dei. La mia vita era controllata e repressa e avevo pochissime possibilità di entrare in contatto col mondo esterno. I nostri giornali erano censurati e la nostra televisione veniva spesso spenta se ritenuta inadatta da una delle numerarie fanatiche. La mia vita claustrofobica lasciava ben poco spazi all’individualità o alla creatività. Come ragazze di campagna, spesso eravamo oggetto degli scherzi delle numerarie. Loro erano per lo più di città, ridevano per il nostro accento, il nostro modo di parlare e le nostre tradizioni rurali.
Spesso eravamo anche bersaglio dei loro malumori, ma non potevamo dare loro la correzione fraterna. La direttrice stava sempre dalla parte della numeraria in questione. Vivevo una vita di conformismo e indottrinamento. Cominciai a fare domande su alcune contraddizioni che vedevo, ma venivo rapidamente tacitata con la motivazione che sarei andata all’inferno anche soltanto per aver pensato quelle cose. Per la mia mancanza di istruzione ero incapace di formulare una risposta.
Alla fine non ne potei più. Non potevo accettare le incoerenze che avevo intorno. Ero confusa su chi fosse Dio. Mi sembrava che Escrivá fosse più venerato di Dio stesso. A volte mi accorgevo che spesso passavano settimane senza che io sentissi la parola Dio. Si parlava sempre del "padre" o del "nostro padre". Avevo bisogno del Dio che conoscevo prima di entrare nell’Opus Dei.
Una mattina, umida e ventosa, lasciai il Centro dell’Opus Dei e le mie numerose amiche numerarie assistenti. La numeraria che mi accompagnò alla partenza lanciò la mia borsa per terra e se ne andò senza nemmeno salutarmi. Ero sconvolta dal comportamento di questa persona che apparentemente si dedicava a Dio. Quando salii sul mezzo pubblico, che mi avrebbe riportato alla mia famiglia, capii che, mentre ero nell’Opus Dei, mi avevano persino sottratto la capacità di comprare un biglietto.
Arrivai a casa, dalla mia famiglia che mi perdonava, ferita, confusa, in preda al senso di colpa e ad un grave shock. Lentamente cominciai a capire che il mondo non era così crudele o cattivo come l’Opus Dei lo dipingeva. C’erano molte persone buone.
Cercai di tirare avanti per un po’, dicendomi che tutto andava bene e che io potevo farcela. Tuttavia, essendo stata privata di tutte le facoltà sociali e della fiducia in me stessa, avevo urgente bisogno di assistenza psicologica. Dopo un lungo periodo, lentamente riconquistai la mia autostima. Tornai a scuola e finii la scuola e andai all’università, dove mi laureai. Spero di ottenere un master nel giro di qualche anno. Ho un buon lavoro, una macchina, una casa e una buona relazione.
Ci sono molte numerarie assistenti nel mondo che vivono una vita simile a quella che ho descritto. Sento che i diritti umani di queste donne sono stati gravemente violati dai comportamenti e dalle regole dell’Opus Dei. Tuttavia l’Opus Dei continua a giustificare e a permettere l’esistenza di questo tipo di condizione. Essa può essere descritta soltanto come grave sfruttamento di un gruppo vulnerabile di donne nel nome di Dio.
Conosco molte donne molto infelici e psicologicamente disturbate che stanno ancora nell’Opus Dei dando tutto per questa organizzazione. Ho vissuto in prima persona le automutilazioni di alcune di queste persone e posso ancora sentire i loro gemiti soffocati di notte. Erano diffusi depressione e disordini alimentari. Alcune numerarie assistenti che non ce la facevano più fisicamente a lavorare, vennero espulse senza spiegazioni, denaro e una casa dove andare.
Molte non parlano per la loro mancanza di istruzione e per il senso di colpa che sentono. Molte vivono temendo i membri dell’Opus Dei e la loro capacità di compiere ritorsioni su coloro che parlano contro di essi. Mentre molta gente è consapevole dei metodi di reclutamento usati dall’Opus Dei e del tipo di vita che le numerarie vivono in particolare, la vita delle numerarie assistenti è spesso sconosciuta. Vi sollecito a interessarvi delle circostanze in cui queste donne vivono. Dobbiamo dare voce a questo gruppo di donne silenzioso, vulnerabile, dimenticato. Non ho trattato il tema delle punizioni corporali perché non erano quelle, la punizione nella nostra vita. Avevamo cose ben peggiori da affrontare.
Vi prego di riflettere sulle parole della Carta dei diritti umani: articolo 7: nessuno deve essere sottoposto a tortura o a un trattamento crudele, inumano o degradante o alla punizione. Articolo 8 (2): Nessuno deve essere tenuto in schiavitù.
Vi sono molti altri temi che non ho trattato. Tuttavia, ho tentato di dare un’idea della vita che le numerarie assistenti vivono. Pregate per loro. n

Note:

(1) Maria del Carmen Tapia, "Oltre la soglia: una vita nell’Opus Dei" (traduzione italiana: Baldini & Castoldi).
(2) La Conferenza Univ è un evento che ha luogo a Roma ogni anno durante la settimana santa. Partecipanti da tutto il mondo vengono spinti a parteciparvi. Di norma solo i reclutati prossimi ad aderire all’Opus Dei vengono invitati alla Conferenza, accanto a numerari che stanno lavorando sulla loro adesione. Una pressione tremenda viene esercitata sui reclutati affinché decidano di aderire all’Opus Dei nel corso di quella settimana.
(3) Tapia, p. 51 (dell’edizione americana, ndt). Dalle costituzioni dell’Opus Dei, 1950, p. 172, n. 440.
(4) Tapia, p. 133.
(5) Tapia, p. 135

Serv dell OPUS DEI - UNA TESTIMONIANZA (http://www.cdbchieri.it/rassegna_stampa/serve-opus.htm)

DanielGi.
03-10-11, 10:01
Dopo aver collaborato con Ferruccio Pinotti, Emanuela Provera si è messa in proprio. Il risultato è il seguente :

IL LIBRO VERITà DEGLI EX NUMERARI ITALIANI

DENTRO L'OPUS DEI

COME FUNZIONA LA MILIZIA DI DIO

Editore chiarelettere

Anno di pubblicazione febbraio 2010

DanielGi.
03-10-11, 15:49
Si potrebbe aggiungere a qesti anche un libro della Kaos edizioni, senza un autore preciso


DOSSIER OPUS DEI


MENO PERSONALE, MA PIù RICCO DI DOCUMENTAZIONE GIURIDICA.

DanielGi.
18-10-11, 17:54
Volete un chiarimento sui termini laicismi e laicità, tanto spesso contrapposti ? allora aprite il libro di

MASSIMO TEODORI


CONTRO
I CLERICALI


STORIA PRECISA E PUNTUALE DELLE LOTTE DI RELIGIONE CHE SI SONO SVOLTE NEL NOSTRO PARLAMENTO REPUBBLICANO NEGLI ULTIMI ANNI...

DanielGi.
18-10-11, 17:57
DIMENTICAVO : edizioni Longanesi

sottotitolo :

DAL DIVORZIO AL TESTAMENTO BIOLOGICO
LA GRANDE SFIDA DEI LAICI

anno di pubblicazione : 2009. prezzo €16

Giordi
15-12-11, 19:33
LOURDES - I DOSSIER SCONOSCIUTI
A cura di Luigi Garlaschelli.
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788882581350

Lourdes. I dossier sconosciuti - Garlaschelli Luigi - Libro - IBS - Italian University Press - (http://www.ibs.it/code/9788882581350/garlaschelli-luigi/lourdes-i-dossier-sconosciuti.html?shop=3795)


È un po’ preoccupato il tono di Luigi Garlaschelli nella presentazione di questo volume: «cresce una voglia di occulto, di irrazionale, di paranormale», scrive. Guarda caso, anche i più importanti santuari cattolici sembrano essere gli unici a non soffrire della secolarizzazione incalzante. È dunque opportuno tornare, ancora una volta, a scrivere di ‘miracoli’: anzi, a tentare di analizzare tali fenomeni e il loro manifestarsi, perché se si afferma che certe cose accadono, è giusto e doveroso verificare «se e come» accadono. Con buona pace di Gould e dei magisteri «non sovrapponibili». [...]

Ed è doveroso farlo anche perché continuamente si affacciano nuove metodologie e nuovi studi che affinano la nostra comprensione delle malattie, e di come si può guarire da esse. Si pensi solo al fatto che la maggioranza dei ‘miracoli’ riconosciuti dalla Chiesa risale a un’epoca in cui non esistevano nemmeno le radiografie.

Non che sia facile, studiare i ‘miracoli’. I fedeli sono pronti a offendersi e a replicare furiosamente, come lo stesso Garlaschelli ha sperimentato di persona in occasione della sua seconda Sindone. Tra l’altro, è stata proprio la datazione al radiocarbonio del tessuto conservato a Torino a rappresentare una sorta di spartiacque in questo genere di ricerche: dopo che gli scienziati scelti dalla diocesi confermarono quanto già si supponeva, e cioè che il telo è di origine medievale, le gerarchie ecclesiastiche si sono fatte molto più prudenti. La Chiesa sembra infatti aver rinunciato a cercare il consenso della scienza e, contemporaneamente, a promuovere la devozione popolare. Ha scelto esplicitamente quest’ultima. Scordiamoci la possibilità di un esame approfondito del sangue di san Gennaro: sembra proprio che non lascerà più esaminare materiale che, in mano a ‘malintenzionati’, potrebbe essere utilizzato contro una consolidata (e spesso redditizia) tradizione.

Come Nero Wolfe, si è dunque costretti a esaminare i casi a distanza. Questa volta, il luogo dove si è compiuto il ‘delitto’ è Lourdes, uno dei più noti e prolungati campi di battaglia tra fede e razionalismo. Se l’intervento di Piergiorgio Odifreddi funge da pungente introduzione, i due saggi di Andrea Albini consentono di comprendere i meccanismi e soprattutto la ‘politica’ perseguita dalla Chiesa cattolica a riguardo delle canonizzazioni, che richiedono necessariamente il riconoscimento di almeno un miracolo.

Seguono poi diversi articoli che entrano nel merito di numerosi casi di guarigione considerati «inspiegabili» dalla Chiesa cattolica: e pertanto, attraverso un salto logico già di per sé errato, «spiegabili» soltanto attribuendo loro un’origine soprannaturale. La prima traduzione italiana del dossier realizzato nel 1957 dal medico Donald J. West è interessante, ma lo sono ancor di più i saggi che gli fanno seguito. Alla fine, il bilancio stilato da Francesco d’Alpa mostra che «i casi miracolosi immediatamente ‘visibili’, e che meglio riflettono l’immagine classica del miracolo (come ad esempio nel racconto dei Vangeli), sono pochissimi, tra i più carenti di prove ed i più vecchi […] poco o nulla documentati».

Inoltre, nei casi incerti i periti di parte scelgono quasi sempre l’ipotesi più improbabile, tanto che l’iter sembra tendere alla ricerca dell’eccezionalità, anziché a cercare di constatarla. Si è arrivati addirittura a cambiare le regole: se fino al 1983 la guarigione, per essere considerata straordinaria, doveva essere «istantanea», oggi si richiede invece un recupero più rapido rispetto ai tempi medi di recupero per patologie analoghe. E tuttavia il numero dei ‘miracoli’ cala costantemente nel tempo: quasi a confermare, come nota Garlaschelli, «che se i controlli e le verifiche sono prossimi a zero, l’intensità dei fenomeni sembra salire verso il cento per cento. Ma quando i controlli salgono verso il cento per cento, i fenomeni si riducono allo zero».

Se Anatole France, ai tempi della Lourdesmania di fine ‘800, poteva sornionamente riscontrare che vi si vedevano «tante stampelle, ma nessuna gamba di legno», ora è lo stesso ex direttore del Bureau Medical, Patrick Theillier, a sostenere che «non si è mai visto un soggetto Down guarire a Lourdes». Sono considerazioni che non hanno intaccato e non intaccheranno la fede (o meglio, il bisogno di credere) dei più assidui frequentatori di Lourdes. Ma nei confronti della cosiddetta ‘zona grigia’ si può e si deve continuare e affinare un meritorio lavoro di controinformazione. Specialmente in un paese, quale è il nostro, in cui il paranormale (religioso e non) dispone di spazi mediatici incomparabilmente più estesi del pensiero razionalista.

Raffaele Carcano

Dicembre 2011

Lourdes - I dossier sconosciuti | UAAR (http://www.uaar.it/ateismo/opere/lourdes-i-dossier-sconosciuti)

Cattivo
29-12-11, 14:20
Joachim Kahl. La miseria del cristianesimo (titolo originale: Das Elend des Christentums, Rowohlt, Hamburg 1968). Traduzione di Anneliese Wolf-Belfiore. Il Formichiere, Milano 1975, pp. 193, edizione fuori commercio.

In questo libro il cristianesimo viene attaccato da uno che conosce bene la materia: i suoi dogmi, la sua morale, le sue istituzioni. Lo attacca violentemente. A volte con rabbia.

Quindi lo prende sul serio. Ma è ancora possibile prenderlo sul serio? Il cristianesimo dà ancora fastidio a qualcuno? Ha ancora una benché minima influenza sulla nostra vita? Il pubblico, compreso quello colto, si interessa seriamente alla disputa tra fondamentalisti e smitologizzatori?…»
[Gerhard Szczesny, Monaco 1968]

Chiesa schiavista. Che la dogmatica cristiana, fin dall’inizio, non tenda ad altro che a tenere gli uomini in uno stato di impotenza, risulta anche dalla dottrina della grazia. Il concetto della grazia è il prodotto ideologico di una società senza diritti.

Disprezzo dell’uomo. Con la teologia cristiana si possono comodamente giustificare, glorificare o attenuare qualsiasi dolore, qualsiasi privazione, qualsiasi ingiustizia. Il senso dell’umano e di umanità viene atrofizzato: il disprezzo dell’uomo viene presentato come dignità umana.

Antisemitismo. Già nel Nuovo Testamento gli ebrei servono come componente principale della dogmatica cristiana: come concretizzazione della satanologia e della demonologia.

Colonialismo. Dite che la cristianizzazione forzata delle Americhe appartiene al passato? Il colonialismo dei popoli cristiani si è soltanto camuffato in modo ancor più raffinato («aiuti al Terzo mondo»). Come la Chiesa confessionale e il clero cattolico hanno appoggiato la Seconda guerra mondiale come crociata contro i bolscevichi senza Dio, così il vescovo militare americano cardinale Spellman difendeva il conflitto nel Vietnam come una guerra per la fede cristiana. Con gli strumenti della teologia è possibile glorificare qualsiasi guerra.

Le guerre di religione fra i cristiani appartengono al passato? Purtroppo non è così, come dimostra l’esempio della Croazia clerico-fascista degli anni 1941-44. In quegli anni il movimento cattolico-fascista degli ustascia convertì coercitivamente circa 240.000 cristiani serbi ortodossi al cattolicesimo romano, massacrando in modo bestiale circa 750.000 renitenti. Sin dall’inizio il clero cattolico e il movimento ustascia furono in rapporti di strettissima collaborazione. L’arcivescovo Stepinac fu nominato dal Vaticano vicario militare degli ustascia ; ma i massacri continuarono, malgrado le petizioni inoltrate al vaticano. Papa Pio XII taceva, così come continuava a tacere su Auschwitz. Solo nel 1953 il vicario di Cristo ruppe il suo silenzio ed elevò al rango cardinalizio, per i suoi grandi meriti, l’arcivescovo Stepinac, condannato dopo la guerra a sedici anni di N. lavori forzati dalla Corte suprema popolare jugoslava.
N.B.: Nell’ottobre 1998, papa Giovanni Paolo II in Croazia ha dichiarato beato il succitato cardinale Stepinac.

Diffamazione delle donne. Che le donne, almeno nell’àmbito della Chiesa di oggi, godano della parità di diritti, rimane una menzogna fino a quando non esisteranno preti, vescovi, cardinali e papi di sesso femminile.
La forma più raffinata dell’apologetica consiste nell’ammettere apertamente le atrocità dell’Inquisizione e della follia delle streghe, ma di negare nello stesso momento che coloro che avevano commesso i crimini fossero cristiani.

Non c’è decadenza da un cosiddetto puro cristianesimo delle origini. Tutto ciò che i cristiani hanno commesso nel corso dei secoli come crimini, è già abbozzato in luce in tutte le parti del Nuovo testamento, per cui si dovrebbe parlare di una teoria dell’escalation, anziché di decadenza, quando si tratta di descrivere i dati di fatto storici. Facciamo due esempi:
Se le parabole di Gesù presuppongono la schiavitù come istituzione indiscussa, e se Paolo esorta gli schiavi a rimanere nella loro condizione, la Chiesa storica non solo impedisce agli schiavi esistenti di emanciparsi, ma schiavizza anche innumerevoli altre persone (galere papali che andavano a caccia di schiavi in Africa).
Se il Discorso della montagna e Paolo minacciano, inizialmente solo a parole, terribili torture nell’inferno, la cristianità organizzata si sforza di ovviare a questa deficienza, e crea massicce istituzioni di disciplina e di flagellazione, che portano una concreta realtà infernale in terra, e che raggiungono il loro apice nelle atrocità della santa Inquisizione.

Cristologi. Ciò che l’uno respinge come opinione inconciliabile con la Weltanschauung cristiana, per l’altro è il Vangelo più sacro. Ciò che l’uno offre come quintessenza della fede, l’altro lo condanna come «totale svendita teologica». E sono tutti professori ordinari di «teologia evangelica»!

Caos nel dogma. Questo caos nel dogma, che è il prodotto dell’intera storia della teologia, connota l’irrazionalità come elemento vitale del cosiddetto pensiero teologico. Sebbene parecchi professori di Teologia ammettano con franchezza che le «frasi su Dio e la realtà divina non possono essere considerate affermazioni scientifiche», la maggior parte dei dotti di Dio - tuttora titolari di cattedre in molte università tedesche - rivendica ancora con orgoglio la scientificità del proprio lavoro.

Narcisi. La teologia cristiana è investita di tanto narcisismo ed è tanto convinta della propria infallibilità, che può concepire qualsiasi altra concezione solo secondo il proprio schema assolutistico.

Demitizzare. Il programma di smitologizzazione di Rudolf Bultmann è il tentativo romantico di salvare l’onore perduto della fede cristiana. Esso vive della convinzione che la fede cristiana e il pensiero scientifico non si escludano a vicenda.
Qual è l’origine della miseria cronica dei teologi? Basandosi sulla tradizione autoritaria degli autori del passato, chiamata Rivelazione, quel passato normativo può essere adattato alle esigenze del presente solo per mezzo di trucchi ermeneutici. E così perdono entrambe le cose: il vero passato e il vero presente.

La forma più sfacciata del monopolio cristiano non è nuova. La teoria del Logos Spermaticos, della verità in embrione, diceva che il logos divino si era manifestato anche al di fuori della linea del messaggio evangelico […] preparata in nuce dai pagani, ragione per cui Giustino conciliava come cristiani Socrate ed Eraclito! Il motto di Giustino era «Tutto ciò che è stato detto di vero è cristiano»

La tesi dell’ottundimento degli uomini per mezzo del cristianesimo non è impudente menzogna di alcuni liberi pensatori, ma un amaro dato di fatto, storicamente documentabile; e non è motivato dal fallimento casuale d’una serie fatalmente lunga di papi limitati e di teologi ostili alla cultura, ma dalla inconciliabile contraddizione tra fede e pensiero.

Maria Vittoria
30-12-11, 19:26
io ho letto perche non possiamo essere cristiani di odifreddi, è uno dei piu importati come testi, un po complesso nelle citazioni e nel linguaggio.



con parole tue, cos'hai capito?

Tyler Durden
05-02-12, 14:49
Mi interessa il vostro parere su due testi: uno di Walter Burkert intitolato ''La creazione del sacro'', e l'altro di Richard Dawkins intitolato ''Il fiume della vita''.

McFly
26-03-12, 14:12
OOOOhhh la mia cara vecchia discussione vedo ha avuto successo. Sono d'accordo con le modifiche fatte. ^_*

Giordi
26-03-12, 15:08
OOOOhhh la mia cara vecchia discussione vedo ha avuto successo. Sono d'accordo con le modifiche fatte. ^_*

:paura:

Ma che fine avevi fatto?

Cattivo
20-05-12, 15:03
http://bks1.books.google.it/books?id=-MI9iwX-DmgC&printsec=frontcover&img=1&zoom=1&edge=curl&imgtk=AFLRE72zAejlVcuh64Uwu7xyy7KuGbKoGTIz5_GGiO_F ZuRXvq1XOAPYIYDzAB29oAkGuTKstyg81HRLQ8rSVUS_zzrfPc wRYJocG7mq2pW6hQiu6dlsxlTXFbVVY4YU9oVyOb_XNHnp

Sono duecento anni che esistono le mafie in Italia. Se non sono state ancora sconfitte vuol dire che i motivi del loro "successo" non sono stati completamente individuati. Il libro affronta il tema delle responsabilità della Chiesa cattolica e dei suoi esponenti nell'affermazione delle organizzazioni mafiose, esaminando l'apporto culturale che direttamente o indirettamente la dottrina della Chiesa ha fornito al loro apparato ideologico. Come spiegare il fatto che in quattro "cattolicissime" regioni meridionali si siano sviluppate alcune delle organizzazioni criminali più spietate e potenti al mondo? Come spiegare che la maggioranza degli affiliati a queste bande di assassini si dichiarino cattolici osservanti? Che rapporto c'è tra cultura mafiosa e cultura cattolica? E perché questo rapporto non è stato mai indagato in sede storica e, invece, è sempre smentito o sottovalutato? Il libro parla di tutto questo, senza intenti scandalistici. La convinzione dell'autore è che senza il sostegno culturale della Chiesa le mafie non si sarebbero potute radicare così profondamente nel Sud del nostro Paese. Il successo di queste organizzazioni criminali rappresenta dunque un insuccesso della Chiesa cattolica ma, al tempo stesso, senza una Chiesa realmente e cristianamente antimafiosa la lotta per la sconfitta definitiva delle mafie sarà ancora lunga.

Nigromontanus
03-11-12, 19:33
Mi interessa il vostro parere su due testi: uno di Walter Burkert intitolato ''La creazione del sacro'', e l'altro di Richard Dawkins intitolato ''Il fiume della vita''.

Stavo per comprare il libro di Burkert, ma, sfogliandolo, mi ha un pò deluso...

Nigromontanus
03-11-12, 19:37
LE TRACCE DI MOSE'
FILKENSTEIN - SILBERMANN
CAROCCI

La Bibbia aveva ragione? Da sempre al centro di polemiche e controversie, la questione dell’attendibilità storica delle Sacre Scritture si è di recente riaccesa alla luce delle nuove scoperte archeologiche avvenute nei luoghi sacri. In Le tracce di Mosè due dei maggiori archeologi biblici del mondo illustrano per la prima volta al pubblico non specializzato i risultati di decenni di scavi in Israele e in Egitto, in Libano e in Siria, e il loro significato per la nostra comprensione dell’Antico Testamento. Scopriamo così che non ci sono prove storiche sufficienti della fuga dall’Egitto né della conquista di Canaan, che la nascita del monoteismo non può essere fatta risalire all’epoca di Abramo, che i primi libri della Bibbia furono redatti solo nel settimo secolo avanti Cristo, a distanza di centinaia di anni dagli eventi narrati. Un viaggio affascinante nel mondo dell’antico Israele, che cambia in profondità le nostre convinzioni sul come, quando e perch la Bibbia è stata scritta, ma che ci aiuta anche a capire meglio perché la forza del suo messaggio vada ben oltre le concrete vicende storiche che l’hanno vista nascere.

Maria Vittoria
04-11-12, 16:59
"La freccia nera" di Stevenson è un romanzo laico?

Giordi
04-11-12, 18:20
"La freccia nera" di Stevenson è un romanzo laico?
Non saprei. Non l'ho mai letto. Parlacene un po'. Soprattutto spiegaci perché ti è venuto in mente di includerlo in questa categoria.

Maria Vittoria
04-11-12, 18:39
Non saprei. Non l'ho mai letto. Parlacene un po'. Soprattutto spiegaci perché ti è venuto in mente di includerlo in questa categoria.

Grazie, Giordi.
Ho associato questo titolo e questo autore al tema di discussione a causa del contenuto del romanzo e del Suo intento educativo.
Credo che Stevenson sia un buon esempio di autore laico europeo, perché seppe muoversi pubblicamente nel territorio esterno ai recinti consacrati per educare le nuove generazioni all'ars amandi.

Giordi
04-11-12, 18:41
Grazie, Giordi.
Ho associato questo titolo e questo autore al tema di discussione a causa del contenuto del romanzo e del Suo intento educativo.
Credo che Stevenson sia un buon esempio di autore laico europeo, perché seppe muoversi pubblicamente nel territorio esterno ai recinti consacrati per educare le nuove generazioni all'ars amandi.

Puoi farci una recensione più approfondita del romanzo citato? Grazie

Maria Vittoria
04-11-12, 19:49
Robert L.Stevenson
tradotto da Maria Pace Ottieri per la Collana Gemini (capolavori per la gioventù) fondata da Maria Bellonci a cura di Anna Maria Rimoaldi

LA FRECCIA NERA

trascrivo da:
Retro di copertina "Il più anziano cominciò ad approfittare impercettibilmente dell'ardore del più giovane per condurlo dove voleva; Dick si accorse che avevano ormai attraversato tutta la spiaggia e combattevano ora immersi nella schiuma e nel ribollire delle onde dove la sua maggiore abilità era del tutto inutile. Si trovò così quasi in balìa del suo nemico; ancora un pò e avrebbe voltato le spalle ai suoi compagni mentre quell'abile e astuto avversario lo stava portando sempre più lontano."

Oltre al giovane protagonista, il combattente Dick Shelton, nel romanzo ambientato durante la Guerra delle Due Rose (Inghilterra 1455-1485) è coprotagonista John Matcham.
Il PRIMO LIBRO s'intitola infatti I DUE RAGAZZI e spiega come entrambi siano motivati a cercare libertà e giustizia in un mondo dominato da adulti gretti e privi di scrupoli: Dick & John rivelano fin dall'inizio doti che li rendono diversi & complementari.
...
Ecco due punti di vista interessanti alle pagine 34 & 35:

- Volete sparare alla luna con una pistola? - disse Dick - E' un valente cavaliere e ha il pugno di ferro. E se solo supponesse che io ho preparato la vostra fuga e mi ci sono intromesso passerei dei guai.-
- Oh, povero ragazzo - ribatté l'altro - voi siete il suo pupillo, lo so. E pare che anch'io lo sia, o almeno così lui dice; o almeno ha comprato il mio matrimonio. Non so esattamente di che cosa si tratti, ma è un pretesto per opprimermi.
-"Ragazzo", un'altra volta - disse Dick.
- Devo allora chiamarvi ragazza, buon Richard? - chiese Matcham.
- Ragazza a me, mai - replicò Dick - le aborro tutte senza distinzione.-
- Parlate in modo puerile - disse l'altro - le pensate assai più di quanto non dite.-
- No - rispose Dick seccamente - Non mi vengono mai in mente. Sono come la peste! Datemi cacce, combattimenti, banchetti, e la compagnia di gente allegra. Non ho mai sentito parlare di una fanciulla che servisse a qualcosa; se non una che, povera tapina, è stata arsa viva come strega perché portava abiti maschili.
Master Matcham si fece il segno della croce con fervore e sembrò mettersi a pregare.
- Cosa fate? - si informò Dick.
- Prego per la sua anima - rispose l'altro con voce lievemente tremula.
- Per l'anima di una strega? - esclamò Dick - Ma pregate pure per lei, se vi piace; era la migliore fanciulla d'Europa, questa Giovanna D'Arco. Il vecchio Appleyard, l'arciere, è fuggito davanti a lei, ha detto, come fosse stata Satana in persona. Ah, era una ragazza intrepida.-
- Ebbene, caro Master Richard - riprese Matcham - se a voi piacciono così poco le fanciulle, non siete un vero uomo, perché Dio non ha creato uomini e donne per niente, ed ha portato il vero amore nel mondo perché fosse la speranza dell'uomo e la consolazione della donna.-

...

E a pagina 55 c'è un bell'esempio della loro amicizia:

"Stavano in piedi, si guardavano negli occhi, tutti e due pronti allo scatto. Poi Dick fece un balzo e benché Matcham si fosse voltato per fuggire, in due salti lo sorprese, gli tolse di mano il rampino, lo scagliò con violenza a terra e gli fu addosso, paonazzo e minaccioso con i pugni stretti. Matcham giaceva dov'era caduto, con la faccia nell'erba, senza tentare di resistere.
Dick tese il suo arco.
- Vi insegnerò io! - gridò con violenza - Giuramento o non giuramento potete andare a farvi impiccare! -
Poi si voltò e si mise a correre. Matcham si rialzò subito in piedi e si gettò all'inseguimento.
- Che cosa volete? - esclamò Dick, fermandosi. - Perché mi seguite? Allontanatevi! -
- Vi seguirò come voglio - disse Matcham - Questo bosco è libero. -
- State lontano, per la Santa Vergine! -replicò Dick, levando il suo arco.
- Ah, siete un ragazzo coraggioso!- ribattè Matcham - Tirate! -
Dick abbassò l'arma confuso.
- Basta - disse - mi avete tormentato abbastanza. Andate, ora, prendete tranquillamente la vostra strada se no, che io lo voglia o no, vi ci dovrò costringere. -
- Bene - disse Matcham ostinato - siete voi il più forte. Fate pure. Non smetterò di seguirvi, a meno che voi non me lo impediate - aggiunse.
Dick era quasi fuori di sé. Andava contro la sua volontà battere una creatura così indifesa ma non conosceva altro modo di liberarsi di quell'importuno compagno che cominciava a pensare sleale.
- Voi siete pazzo, credo! - esclamò - Devo correre dai vostri nemici quanto più velocemente mi consentono le mie gambe: è lì che devo andare.-
- Non m'importa, Dick - replicò il ragazzo - Se siete destinato a morire, Dick, morirò anch'io. Preferisco andare in prigione con voi che essere libero e solo.

...

Un testo laico sulle prove che ogni generazione deve affrontare, in primis con la propria coscienza!

Giordi
18-12-12, 09:08
Don Ruggero da Roma, l' orco che divenne prete Nel nome del Padre
Il libro-inchiesta di Angela Camuso sul caso, unico in Italia, dell'ex garante per la famiglia del sindaco Alemanno, condannato in primo grado a 15 anni per pedofilia.
venerdì 14 dicembre 2012 10:02



http://cronachelaiche.globalist.it/QFC/NEWS_83994.jpg

«Una figura preminente per l'indiscusso ruolo spirituale rivestito all'interno della comunità, una personalità seducente e affabile, accogliente e rassicurante, un organizzatore inappuntabile in grado di richiamare, nella partecipazione alle attività comunitarie, tutti i parrocchiani, giovani e giovanissimi compresi, attraverso iniziative (come i pernottamenti nella privata abitazione e la visione collettiva dei film anche in ore serali) davvero inusuali per una tradizionale parrocchia romana». Così Ruggero Conti, l'ex parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima nel popolare quartiere romano di Selva Candida, viene descritto dai giudici nella sentenza di condanna in primo grado per pedofilia, a 15 anni e 4 mesi, da loro inflitta nel marzo del 2011. Secondo il tribunale di Roma, Conti ha commesso abusi su sette bambini di 10-12 anni che gli erano stati dati in custodia tra il 1998 e il 2008, in oratorio e nei campi estivi. Fino a quel giorno, questa storia era rimasta relegata prevalentemente nelle pagine di cronaca locale come fosse uno dei tanti processi per abusi su minori. Eppure quella di Ruggero Conti non è mai stata una vicenda come le altre, sin dall'inizio. E non perché - se l'Appello fissato nel 2013 e la successiva Cassazione dovessero confermare la prima condanna - saremmo in presenza di una sorta di spietato e lucido serial killer che compie crimini orrendi consapevole di rimanere impunito grazie al proprio status sociale. Purtroppo infatti in questa ottica si tratta di storia di pedofilia "clericale", tristemente simile alle tante che negli ultimi anni hanno sconvolto gli Stati Uniti e mezza Europa, Italia inclusa.
Sono due gli elementi di "originalità" che vale la pena sottolineare. Andiamo per ordine e cominciamo ricordando che don Ruggero Conti è stato garante del programma per la famiglia e le periferie nella campagna elettorale del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, cioè fino a poche settimane prima di essere arrestato il 30 giugno 2008. I magistrati lo bloccarono mentre si preparava a partire per Sidney dove con i ragazzini del suo oratorio avrebbe partecipato alla Giornata mondiale della gioventù. Le accuse iniziali erano gravissime, nonostante ciò il Comune di Roma ha rinunciato a costituirsi parte civile nel processo. Secondo il pm Francesco Scavo, il sacerdote avrebbe indotto due ragazzini «a compiere e/o subire atti sessuali in cambio di denaro o altra utilità (in genere capi di abbigliamento)». Abusi che il pm ha definito «di inaudita gravità» perché «prolungati negli anni» e perché avrebbe approfittato dei situazioni «di debolezza o di difficoltà famigliare in cui si trovavano i piccoli». In un caso un bambino era stato affidato al prete dalla madre indigente, perché lo aiutasse a superare i problemi dovuti alla perdita del padre. Ma il sacerdote ne avrebbe approfittato per violentarlo circa quaranta volte in cambio di abiti o denaro (dai dieci ai trenta euro). Come è potuto accadere? Gli stessi accusatori del sacerdote definiscono don Ruggero come una «persona sensibile, un tipo molto carismatico». Insomma, uno di cui fidarsi che «si ricordava subito i nomi di tutti quanti, che ti metteva subito a tuo agio, come se fosse una persona che conoscevi da tanto tempo». Non è un caso se don Ruggero è stato ed è tuttora sostenuto da un nutrito gruppo di innocentisti che gridano al complotto. "Seducente e affabile", appunto, come poi riscontrato dagli esperti incaricati per la perizia. Un'arma micidiale. Arma che Conti, a quanto pare, aveva testato già molto prima di arrivare a Roma dalla natia Legnano. Nel corso delle indagini infatti, a carico del sacerdote sono emersi altri abusi che risalirebbero fino a oltre 25 anni fa e che si sarebbero svolti a Legnano, quando ancora non era stato ordinato e insegnava educazione sessuale. I fatti sono ormai prescritti (alcune vittime dell'epoca sono state comunque sentite in aula come testi dell'accusa) ma questo significa che l'ex parroco della Natività di Maria Santissima avrebbe indossato l'abito talare consapevole di essere un pedofilo.
Per mettere a fuoco ogni dettaglio di questa "figura preminente per l'indiscusso ruolo spirituale", ma anche per comprendere come i più grandi alleati dei pedofili in abito talare siano la fede cieca e l'omertà, arriva in libreria il volume firmato dalla giornalista d'inchiesta Angela Camuso per Castelvecchi, La preda. Le confessioni di una vittima. Un libro scomodo e coraggioso, caratteristiche comuni alle poche inchieste pubblicate in Italia che affrontano questo tema. Tuttavia, come sottolinea la stessa autrice nell'introduzione, La preda non è un libro contro la Chiesa cattolica. È uno scritto che rende giustizia a quei preti, la stragrande maggioranza, che svolgono la loro attività senza secondo fini. Ad esempio tra i tanti aspetti inquietanti di questa vicenda c'è che le indagini su don Ruggero Conti sono iniziate grazie alla denuncia di un altro sacerdote, don Claudio Peno Brichetto, suo vice, il quale, per tanto ardire, è stato allontanato dalla parrocchia su volontà del vescovo della diocesi, Gino Reali (indagato e poi prosciolto per il reato di concorso in violenza sessuale), ed è ancora in attesa che costui gli assegni un incarico. Tutto ruota intorno alla storia di Vasco (nome di fantasia) che aveva 14 anni quando è stato violentato da Ruggero Conti. Attraverso la sua vicenda, la rielaborazione narrativa dei documenti giudiziari e le numerose interviste (inclusa quella a Vasco), Camuso scava dentro la profonda ferita psichica del protagonista e nello stesso tempo racconta una storia universale. Don Ruggero non ha mai utilizzato la forza fisica, ha adescato con estrema e lucida razionalità le sue prede in virtù del ruolo di "Padre" che queste gli avevano riconosciuto. Agnelli sacrificali, spesso figli di genitori assenti. Sedotti e abbandonati da quella parvenza d'amore che lo scaltro sacerdote offriva loro, colmando il vuoto di una dolorosa solitudine affettiva. Una storia agghiacciante, in cui ogni dettaglio corrisponde fedelmente alla verità storica dei fatti. Un libro ipnotico che si legge come un romanzo crudo, grazie allo stile che alterna la terza e la prima persona in cui Vasco, adolescente "normale" in cui tanti potrebbero identificarsi, non confessa soltanto gli abusi subiti ma descrive pure scorci della sua quotidianità famigliare, il suo rapporto coi coetanei e quello con la fede cattolica. Ruggero Conti oggi è a piede libero in attesa del processo di appello, sospeso a divinis dopo la condanna.
Federico Tulli

Ludwig Feuerbach
25-01-13, 20:30
Ho il piacere di suggerire questo splendido volume:

http://ecimages.kobobooks.com/Image.ashx?imageID=q09bMkZjjEekOz8beJP7lg&Type=Full

A.C. Grayling
Il buon libro. Una Bibbia laica
Ponte alle Grazie 2012, 667 pagine, 29 euro (ma spesso si trova scontato al 15% cioè a 24,65 euro)

"Il Buon Libro" è un libro certamente unico al mondo. Esso intende "aiutare e guidare, consigliare, informare, ammonire e consolare, e soprattutto sostenere la luce della mente e del cuore dell'uomo contro le ombre della vita", ispirandosi in questo alla Bibbia cristiana ed ebraica, al Corano e agli altri libri sacri delle grandi religioni. Ma a differenza di quelli, "non esige l'accettazione di un credo o l'obbedienza a ordini, non impone obblighi né minaccia castighi". È nato com'è nata la Bibbia: componendo e modificando testi scritti in un lungo lasso di tempo - nel caso del "Buon Libro", tremila anni circa. Ma la Bibbia fu messa insieme da moltissime mani: il "Buon Libro" dal solo Anthony C. Grayling, fra i più apprezzati e popolari filosofi inglesi. I quattordici libri che lo costituiscono - dalla Genesi ai Canti, dalle Parabole alle Epistole, dalle Consolazioni a Il bene - sono letteralmente "fatti" da oltre mille testi, di parecchie centinaia di autori fra i maggiori saggi, letterati artisti d'Occidente e d'Oriente, dall'antichità fino alle soglie del Novecento. Grayling ha distillato i loro insegnamenti, le loro intuizioni, i loro consigli, le loro vicende umane, le loro tragedie, i loro desideri, il loro amore e il loro dolore in una sola Bibbia, umanista e laica. In un'epoca in cui a molti le religioni non sono più in grado di parlare, e la filosofia parla a pochi e si occupa poco della vita, "Il Buon Libro" è un libro per tutti.
Il buon libro. Una Bibbia laica - Grayling A. C. - Libro - IBS - Ponte alle Grazie - Saggi (http://www.ibs.it/code/9788862205429/grayling-a--c-/buon-libro-una.html)


“Ama bene. Cerca il buono in ogni cosa. Non danneggiare mai gli altri. Pensa da solo. Prenditi le tue responsabilità. Rispetta la natura. Dai il massimo. Sii informato. Sii gentile. Sii coraggioso”.

Questi i dieci principi “atei” – una alternativa ai dieci comandamenti biblici – che il filosofo inglese A.C. Grayling ha elencato nel suo nuovo libro: “The Good Book. A Secular Bible”. (Il buon libro. Una bibbia laica).

L’opera, scrive Tom Colls sul sito della BBC, si propone di offrire agli atei una loro “bibbia”, racchiudendo in un solo volume la saggezza degli antichi filosofi greci, dei saggi confuciani, dei poeti medievali e le scoperte della scienza moderna. Rispondendo a Colls, Grayling sostiene che “l’umile proposta del “Buon libro” è che esistono tante buone vite quante sono le persone che hanno il talento per viverle, e che le persone devono prendersi la responsabilità di pensare da sole e prendere decisioni da sole.

A differenza dei libri scritti da Dawkins e Hitchens, il “Buon libro” non è contro la religione: intervistato da Decca Aitkenhead sul Guardian, Grayling afferma di esserne “una versione di velluto”: “nel mio libro non ricorrono mai le parole ‘Dio’, ‘aldilà’, o altre di questo tipo. È un libro positivo, e non contiene nulla di negativo”.
La Bibbia Laica » Minitrue | Minitrue (http://minitrue.it/2011/04/la-bibbia-laica/)

recensione UAAR: Il buon libro. Una Bibbia laica | UAAR (http://www.uaar.it/ateismo/opere/grayling-buon-libro-bibbia-laica)

Ludwig Feuerbach
28-06-13, 17:36
Un numero che mi incuriosisce e che prenderò, uscito ieri in edicola (e su iPad):

http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/files/2013/06/micromega-5-2013.gif

Esce giovedì 27 giugno in edicola e su iPad il nuovo numero di MicroMega, dedicato al tema dell'ateismo e intitolato “Ateo è bello! – Almanacco di libero pensiero”. Accompagna il volume monografico il fascicolo della tavola rotonda fra Paolo Flores d'Arcais, Maurizio Landini, Marco Revelli, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky su “Il futuro dell'Altrapolitica”.


Il volume sull'ateismo – dedicato a Paolo Di Modica, amico di MicroMega, musicista affetto da Sla e ateo consapevole recentemente scomparso dopo aver rifiutato l'accanimento terapeutico – contiene innanzitutto un inedito del filosofo statunitense Daniel Dennett, fra i più autorevoli esponenti del new atheism, sul tema “Ateismo ed evoluzione (perché non abbiamo più bisogno di Dio)”.
Il numero, che si apre con il contributo di Paolo Flores d'Arcais intitolato “Le ragioni dell'ateismo e l'ateismo della ragione”, ospita anche una corposa sezione (“Il mio ateismo”) in cui diverse personalità del mondo della cultura, della musica e dello spettacolo spiegano ai lettori di MicroMega come e perché sono arrivati a definirsi atei. Hanno inviato un contributo sul proprio percorso di non credenti: Simona Argentieri, Carlo Bernardini, Edoardo Boncinelli, Ascanio Celestini, Ivano Fossati, Giulio Giorello, Valerio Magrelli, Laura Morante, Piergiorgio Odifreddi, Gloria Origgi, Moni Ovadia, Boris Pahor, Valeria Parrella, Pierfranco Pellizzetti e Nicola Piovani.
Il blocco più “militante” del numero è poi dedicato al variegato mondo dell'attivismo ateo. In tutto il mondo, le associazioni e le pubblicazioni degli atei e razionalisti sono in effetti in forte crescita numerica, e Lucio Bondì si occupa di passarle meticolosamente in rassegna, continente per continente, paese per paese.
La realtà italiana viene inoltre più specificamente illustrata da Raffaele Carcano, presidente dell'Uaar, e da Adele Orioli, mentre completano il volume il saggio di Giorgio Vallortigara e Vittorio Girotto sul tema “Perché crediamo? Le basi biologiche del sovrannaturale”, la sezione filosofica sul pensiero ateo comprendente gli interventi di Carlo Augusto Viano, Edoardo Lombardi Vallauri, Olga Lizzini e Samuela Pagani (quest'ultime con un interessante saggio sull'ateismo nel pensiero islamico), lo “scherzo” di Alessandro Robecchi e la testimonianza “Il conforto dell'ateismo”, uno scritto che il già citato Paolo Di Modica stava preparando per questo stesso numero, poi rimasto interrotto a causa della scomparsa dell'autore.
Allegato al numero monografico sull'ateismo, il fascicolo sul “Futuro dell'Altrapolitica” ospita la tavola rotonda fra Paolo Flores d'Arcais, Maurizio Landini, Marco Revelli, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky. Al centro del confronto l'interrogativo, non più aggirabile né rinviabile secondo il direttore di MicroMega, riguardante il quando e il come far nascere un nuovo soggetto politico che raccolga il voto degli elettori democratici, decisi a combattere tanto il berlusconismo quanto l'inciucismo del Pd e l'autoreferenzialità della Casta. Un soggetto “giustizia e libertà”, per la nascita del quale sarebbe fondamentale il contributo, oltre che delle migliori energie della società civile organizzata, della Fiom, dei delusi del Pd e di un Movimento 5 Stelle depurato dalle sue logiche padronali.

Qui trovate IL SOMMARIO (http://temi.repubblica.it/micromega-online/micromega-52013-%E2%80%9Cateo-e-bello-almanacco-di-libero-pensiero%E2%80%9D-da-giovedi-27-giugno-in-edicola-e-su-ipad/)

Giordi
25-07-14, 08:23
Indagine sui Legionari di Cristohttp://www.europaquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/07/cover-legionari-di-Cristo.jpg (http://www.europaquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/07/cover-legionari-di-Cristo.jpg)Un libro di Franca Giansoldati su Marcial Maciel offre un contributo alla comprensione di come alcuni meccanismi istituzionali abbiano consentito al fondatore dei Legionari di passare indenne attraverso mezzo secolo di nefandezze.
Nei vangeli sinottici c’è un episodio in cui Gesù scaccia uno “spirito immondo” da un uomo: lo spirito immondo di nome “Legione”.
Alla luce dello scandalo emerso attorno al fondatore dei Legionari di Cristo, qualcuno ha voluto vedere una presenza demoniaca nella doppia e tripla vita del pedofilo e violentatore prete messicano Marcial Maciel.
Ma il libro di Franca Giansoldati, Il demonio in Vaticano. I Legionari di Cristo e il caso Maciel (uscito di recente da Piemme) ricostruisce i fatti senza appellarsi a spiegazioni esorcistiche e fa nomi e cognomi.

Giansoldati afferma correttamente che «quello legato alla storia di Maciel è e resta il più grande scandalo di abusi, corruzione e ambiguità emerso negli ultimi secoli di storia della Chiesa»: tanto più grave in quanto si collega allo scandalo degli abusi sessuali commessi dal clero, portati alla luce dal 2001 in poi.
La storia recente è nota, ma ha dei precedenti lontani: i dettagli sono ricondotti dal libro ad unità in un quadro allarmante. I giornali americani iniziano a pubblicare indagini puntuali sui misfatti del fondatore dei Legionari nel 1997, le prime prove emergono nel 2000, e l’indagine canonica formale inizia nel 2005 (al passaggio di pontificato tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI): ma i sospetti risalgono alla metà degli anni Cinquanta, e ancora prima, fin dal molto atipico itinerario di formazione del sacerdote messicano.
Padre Maciel, di cui si scopre la storia di unioni con due donne diverse e di violenze sessuali (sui figli naturali come sui figli spirituali, membri della Legione), nel 2006 viene “graziato” dal Vaticano: non viene processato a causa dell’età avanzata, viene relegato in un istituto religioso e muore all’inizio del 2008 in una clinica americana, senza aver mai dato segnali di pentimento.
Giansoldati efficacemente ricorda che ancora nel 2004, quando già si sapevano i contorni della sua storia personale e della Legione (incapace di fare chiarezza sul proprio fondatore anche quando formalmente investigata dal Vaticano), vi furono pubbliche e fastose celebrazioni dedicate a Maciel in quella Roma in cui alcuni cardinali e vescovi erano, se non al corrente dell’abisso di violenze e di menzogne, certamente informati delle molte e ricorrenti accuse mosse a quel prete dall’istinto imprenditoriale.
L’elenco di indagini a cui Maciel sopravvisse è impressionante: inizia con le accuse di tossicodipendenza negli anni cinquanta. Nel 1956 l’investigatore mandato da Roma, Ballestrero, allora superiore generale dei Carmelitani, non riuscì a penetrare il muro di gomma dei legionari.
Contrariamente allo scandalo mondiale degli abusi commessi da membri del clero, per cui è difficile individuare responsabilità precise in Vaticano, il caso dei Legionari è diverso in quanto è rintracciabile la ragnatela di protezioni e di connivenze costruita da Maciel in Messico, nei centri dei Legionari di Cristo in tutto il mondo, ma specialmente a Roma. La Roma di Giovanni Paolo II specialmente: l’intreccio tra l’anticomunismo del papa polacco e la lotta alla teologia della liberazione in America Latina portò a Maciel un capitale immenso di simpatie e coperture.
L’autrice del libro non rinuncia, in un paio di pagine che altrove provocherebbero un terremoto istituzionale, a fare una lista dei cardinali che protessero Maciel, vedendo nelle accuse contro di lui il fumus persecutionis: Sodano, Rodè, Sandri, Rylko, Norberto Carrera, fino a Bertone (che nel 2003, cioè anni dopo l’emergere delle prime prove, firmò la prefazione al libro-intervista di Maciel). Ma è soprattutto Giovanni Paolo II ad emergere come il papa che venne raggirato da Marcial Maciel, grazie anche alla insipienza del suo entourage.
Il libro di Giansoldati è non un libro di storia criminale del cattolicesimo, né la biografia di una personalità dai tratti diabolici, ma un contributo alla comprensione di come alcuni meccanismi istituzionali, profondamente distorti nella e dalla storia della chiesa wojtyliana, abbiano consentito al fondatore dei Legionari di passare indenne attraverso mezzo secolo di nefandezze.
La Legione è ora commissariata dal Vaticano: per un ordine religioso-movimento sopravvivere alla scoperta dei crimini commessi dal fondatore solo pochi anni prima è una sfida durissima e inedita anche nella lunga storia della chiesa cattolica. Ma sopprimere la Legione di Cristo (che ha anche un braccio per i membri laici, il Regnum Christi) non è all’ordine del giorno della chiesa cattolica oggi: troppo grande, troppo diffuso, troppo ricco per poterlo archiviare nella lista degli ordini soppressi. Già alla fine del seicento la soppressione dei “conventini” fu difficilissima per il papato, e i Legionari di Cristo non sono certo un “conventino”.
@MassimoFaggioli
Indagine sui Legionari di Cristo | Europa Quotidiano (http://www.europaquotidiano.it/2014/07/24/indagine-sui-legionari-di-cristo/)

anton
31-05-17, 12:22
BIGAMI & CRIMINI
un romanzo veramente laico e anticlericale
qui viene pubblicato a puntate: www.alr.cloud

anchise
17-03-18, 09:47
BIGAMI & CRIMINI
un romanzo veramente laico e anticlericale
qui viene pubblicato a puntate: Home page (http://www.alr.cloud)

non solo anticlericale ma anche antisemita,,, con buone motivazioni mi sembra

krasotkin
18-03-18, 20:33
Ho il piacere di suggerire questo splendido volume:

http://ecimages.kobobooks.com/Image.ashx?imageID=q09bMkZjjEekOz8beJP7lg&Type=Full

A.C. Grayling
Il buon libro. Una Bibbia laica
Ponte alle Grazie 2012, 667 pagine, 29 euro (ma spesso si trova scontato al 15% cioè a 24,65 euro)

"Il Buon Libro" è un libro certamente unico al mondo. Esso intende "aiutare e guidare, consigliare, informare, ammonire e consolare, e soprattutto sostenere la luce della mente e del cuore dell'uomo contro le ombre della vita", ispirandosi in questo alla Bibbia cristiana ed ebraica, al Corano e agli altri libri sacri delle grandi religioni. Ma a differenza di quelli, "non esige l'accettazione di un credo o l'obbedienza a ordini, non impone obblighi né minaccia castighi". È nato com'è nata la Bibbia: componendo e modificando testi scritti in un lungo lasso di tempo - nel caso del "Buon Libro", tremila anni circa. Ma la Bibbia fu messa insieme da moltissime mani: il "Buon Libro" dal solo Anthony C. Grayling, fra i più apprezzati e popolari filosofi inglesi. I quattordici libri che lo costituiscono - dalla Genesi ai Canti, dalle Parabole alle Epistole, dalle Consolazioni a Il bene - sono letteralmente "fatti" da oltre mille testi, di parecchie centinaia di autori fra i maggiori saggi, letterati artisti d'Occidente e d'Oriente, dall'antichità fino alle soglie del Novecento. Grayling ha distillato i loro insegnamenti, le loro intuizioni, i loro consigli, le loro vicende umane, le loro tragedie, i loro desideri, il loro amore e il loro dolore in una sola Bibbia, umanista e laica. In un'epoca in cui a molti le religioni non sono più in grado di parlare, e la filosofia parla a pochi e si occupa poco della vita, "Il Buon Libro" è un libro per tutti.
Il buon libro. Una Bibbia laica - Grayling A. C. - Libro - IBS - Ponte alle Grazie - Saggi (http://www.ibs.it/code/9788862205429/grayling-a--c-/buon-libro-una.html)


“Ama bene. Cerca il buono in ogni cosa. Non danneggiare mai gli altri. Pensa da solo. Prenditi le tue responsabilità. Rispetta la natura. Dai il massimo. Sii informato. Sii gentile. Sii coraggioso”.

Questi i dieci principi “atei” – una alternativa ai dieci comandamenti biblici – che il filosofo inglese A.C. Grayling ha elencato nel suo nuovo libro: “The Good Book. A Secular Bible”. (Il buon libro. Una bibbia laica).

L’opera, scrive Tom Colls sul sito della BBC, si propone di offrire agli atei una loro “bibbia”, racchiudendo in un solo volume la saggezza degli antichi filosofi greci, dei saggi confuciani, dei poeti medievali e le scoperte della scienza moderna. Rispondendo a Colls, Grayling sostiene che “l’umile proposta del “Buon libro” è che esistono tante buone vite quante sono le persone che hanno il talento per viverle, e che le persone devono prendersi la responsabilità di pensare da sole e prendere decisioni da sole.

A differenza dei libri scritti da Dawkins e Hitchens, il “Buon libro” non è contro la religione: intervistato da Decca Aitkenhead sul Guardian, Grayling afferma di esserne “una versione di velluto”: “nel mio libro non ricorrono mai le parole ‘Dio’, ‘aldilà’, o altre di questo tipo. È un libro positivo, e non contiene nulla di negativo”.
La Bibbia Laica » Minitrue | Minitrue (http://minitrue.it/2011/04/la-bibbia-laica/)

recensione UAAR: Il buon libro. Una Bibbia laica | UAAR (http://www.uaar.it/ateismo/opere/grayling-buon-libro-bibbia-laica)

vedo, con piacere, che l'argomento principe è ancora quello morale, come se ci fosse ancora qualche cristiano convinto che non ci possa essere una vita buona anche senza la fede e come se un cristiano pensasse la vita buona solo in un'ottica premiale...