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Visualizza Versione Completa : Cos'è la morale?



Carrie
22-07-09, 10:08
A questa domanda la maggior parte delle persone risponderebbe che la morale è qualcosa di scomodo, un insieme di regole e proibizioni che non ci permettono di goderci la vita, che riguardano soprattutto il sesso, o qualcosa che ha a che fare con la religione, di cui non abbiamo più bisogno nella tecnologica società moderna.
Ma la morale non è fuori moda ed il filosofo morale non è un "bigotto"!
I moralisti tradizionali sono difensori di una morale particolare, non della morale in generale!

Nel tentativo di definire cosa la morale è, è bene prima affrontare la parte "destruens", cosa la morale non è, cercando di sfatare qualche consolidato mito.
La morale non è un insieme di regole, la morale deontologica è un insieme di regole, ed il suo fallimento non implica il fallimento della morale tuot court! Queste regole in realtà sarebbero delle proibizioni, che riguarderebbero soprattutto il sesso; a proposito Peter Singer, filosofo e bioeticista vicino a posizioni utilitariste, scrive in un passo, a mio parere illuminante sull'argomento: "Quando il titolo di un quotidiano recita: Vescovo denuncia il crollo dei valori morali, tutti ci aspettiamo di leggere per l'ennesima volta di promiscuità, omosessualità, pornografia e non per esempio nelle somme irrisorie che destiniamo agli aiuti internazionali ed a i paesi poveri o della nostra sfacciata indifferenza per l'ambiente e la natura del nostro pianeta." ( P. Singer, La vita come si dovrebbe ).
Tutto ciò per dire come il sesso non ponga nessuna questione morale particolare, se non quelle di onestà, di prudenza, di rispetto per gli altri, praticamente il mettersi alla guida della propria macchina presenta le stesse questioni morali, anzi da un punto di vista della sicurezza e del rispetto dell'ambiente si chiama in causa una maggiore responsabilità morale.
Il secondo grande pregiudizio dopo quello del legame morale-sesso è quello del rapporto morale-religione. Da dove deriva questo legame così forte e consolidato tanto da riuscire a produrre , a livello dell'opinione comune, quasi una identificazione tra morale e religione?
La religione non solo ci dice come dobbiamo comportarci, ma, e qui c'è il suo punto di forza, ci spiega anche perché dovremmo comportarci in quel determinato modo! La religione giustifica le nostre azioni morali nella prospettiva della ricompensa o della punizione ultraterrena;
perché mi devo comportare bene? perché se non lo farai brucerai all'inferno!
Ma non per forza deve esserci un interesse personale nell'agire moralmente! Immanuel Kant, che aveva " la legge morale dentro di sè", poneva come premessa indispensabile dell'etica il disinteresse; forse allora non bisogna per forza credere all'inferno e al paradiso per comportarsi moralmente!Trattare di morale come di un qualcosa di assolutamente indipendente dalla religione è possibile!
È anche opinione diffusa che la morale in realtà "non serva a niente" dal momento che è impossibile da mettere in pratica!
Teoricamente impeccabile, un sistema di nobili ideali, ma troppo difficile da realizzare nella quotidianità! Questo non è possibile, perchè se un giudizio etico non è capace di guidare la vita pratica, quella di tutti i giorni, allora soffre di un difetto di forma, perché l'etica è per definizione "filosofia pratica".
Un'altra concezione dell'etica molto diffusa è che essa sia relativa e soggettiva.
Relativa ad un popolo, ad una cultura, questa è la posizione marxista per il quale la cultura, o "sovrastruttura" per usare il linguaggio di Marx, è sempre espressione della classe dominante.
Ancora più pericoloso è il soggettivismo morale, quello secondo cui la morale è dettata dal sentimento personale, quello che si esprime con la formula "secondo me è così...", la quale blocca qualsiasi possibilità di dialogo e di confronto!
Ma la morale non è frutto di sentimenti istintivi, implica la ragione, implica anche la possibilità di educare i nostri sentimenti, le nostre emozioni e di conseguenza i nostri comportamenti nei confronti degli altri.

Arrivati a questo punto... cos'è la morale?

L'unica proposta morale che ha il merito della universabilità è quella di considerare se stessi sempre in relazione agli altri, di comprendere che i nostri bisogni ed interessi non contano né più né meno di quelli di chiunque altro.
Agire prendendo in considerazione il risultato delle nostre azioni sugli interessi altrui, questo, e credo solo questo, significhi agire moralmente; e magari farlo non perché si "vince" il paradiso, ma perché siamo tutti sulla stessa barca e stringersi in "social catena" ( Leopardi; La Ginestra ) non è solamente la cosa "più morale" da fare, ma anche la più intelligente!

(di E. Tullio)

contropotere
22-07-09, 11:17
L'etica che forme di parassitismo mentale nonchè di terrorismo psicologico come le diverse denominazioni religiose e concezioni ideologiche ci propinano deve essere rifiutata con fermezza.
L'etica non è qualcosa che può imporsi dall'altro, magari per decreto.
L'etica si afferma nella misura in cui è offerta all'individuo la possibilità di scegliere moralmente tra ciò che viene comunemente percepito come il male ed il bene.
Se si espropria l'individuo della sua libertà di scelta che rappresenta, secondo Franz Oppenheimer, la parte più preziosa della nostra umanità, gli si nega la possibilità di essere un soggetto morale. Lo si riduce, per dirla con Ayn Rand, ad un animale ammaestrato.

eq...
22-07-09, 13:45
Arrivati a questo punto... cos'è la morale?

L'unica proposta morale che ha il merito della universabilità è quella di considerare se stessi sempre in relazione agli altri, di comprendere che i nostri bisogni ed interessi non contano né più né meno di quelli di chiunque altro.
Agire prendendo in considerazione il risultato delle nostre azioni sugli interessi altrui, questo, e credo solo questo, significhi agire moralmente; e magari farlo non perché si "vince" il paradiso, ma perché siamo tutti sulla stessa barca e stringersi in "social catena" ( Leopardi; La Ginestra ) non è solamente la cosa "più morale" da fare, ma anche la più intelligente!

Si, tutto molto bello, poi in pratica mi lascia molti dubbi.

Immaginiamo di essere nella Germania nazista, la maggioranza sono nazisti, quindi nel momento in cui devo comprendere che i miei bisogni ed interessi non contano né più né meno di quelli di chiunque altro, in che modo scatta la molla per combattere il regime?

eq...
22-07-09, 13:47
L'etica non è qualcosa che può imporsi dall'altro, magari per decreto.
L'etica si afferma nella misura in cui è offerta all'individuo la possibilità di scegliere moralmente tra ciò che viene comunemente percepito come il male ed il bene.
Se si espropria l'individuo della sua libertà di scelta che rappresenta, secondo Franz Oppenheimer, la parte più preziosa della nostra umanità, gli si nega la possibilità di essere un soggetto morale. Lo si riduce, per dirla con Ayn Rand, ad un animale ammaestrato.

Condivido, ma non trovi che questo tuo pensiero sia incompatibile con il concetto di stato?

contropotere
22-07-09, 14:24
Condivido, ma non trovi che questo tuo pensiero sia incompatibile con il concetto di stato?

Direi di sì :mmm:

Valentina
22-07-09, 14:28
Si, tutto molto bello, poi in pratica mi lascia molti dubbi.

Immaginiamo di essere nella Germania nazista, la maggioranza sono nazisti, quindi nel momento in cui devo comprendere che i miei bisogni ed interessi non contano né più né meno di quelli di chiunque altro, in che modo scatta la molla per combattere il regime?



Si cerca di abbattere il regime illiberale ed opprimente.

Cuordy
22-07-09, 21:47
index148 - Alessandro Manzoni - Osservazioni sulla morale cattolica - Prima parte (http://www.classicitaliani.it/index148.htm)

Buona lettura.

LEONIDA
22-07-09, 23:24
la morale viene rispettata solo se essa è dettata da un Dio supremo onnisciente ed onnipotente.
altrimenti ognuno fa quello che gli pare, ciò che più gli pare conveniente, senza considerare alcuna giustizia uguale per tutti, ma solo il proprio tornaconto personale. anche coloro che magari hanno delle idee sensate o anche giuste, in un momento di alta tensione o stress seguirebbero senza dubbio il proprio tornaconto personale.
solo pochi intelligenti possono riuscire a capire la giusta morale e per questo per avere un mondo morale occorre un saldo regime autoritario a farla rispettare contro il volere di chiunque, sia che si tratti di una minoranza, sia che si tratti di una maggioranza.
Uno Stato autoritario che difende il popolo dalla propria stupidità che danneggia l'individuo e la società.

Resurgens
23-07-09, 00:14
anche coloro che magari hanno delle idee sensate o anche giuste, in un momento di alta tensione o stress seguirebbero senza dubbio il proprio tornaconto personale.


Questo lo fa chiunque, sia che basi la propria morale sulle fate che su Gesù Cristo. Chi la basa su Gesù Cristo ha il sacramento della Confessione con cui riconciliarsi alla fonte della sua etica. Chi non è credente forse non può riconoscere i propri errori, pentirsi ed eventualmente riparare ai danni fatti?

Resurgens

eq...
23-07-09, 05:00
Condivido, ma non trovi che questo tuo pensiero sia incompatibile con il concetto di stato?


Direi di sì :mmm:

Ecco, io e te siamo pronti per vivere in pace come vuole la Carrie, basta solo un po' di coerenza. :giagia:

LEONIDA
23-07-09, 08:43
Ecco, io e te siamo pronti per vivere in pace come vuole la Carrie, basta solo un po' di coerenza. :giagia:

in pace ma lontani dal cristianesimo, questo è bene ribadirlo.
infatti il cristianesimo esige una moralità sociale, e non che "chi ha voglia di essere cristiano lo sia e chi non vuole faccia quello che gli pare".

O-RATIO
23-07-09, 08:49
in pace ma lontani dal cristianesimo, questo è bene ribadirlo.
infatti il cristianesimo esige una moralità sociale, e non che "chi ha voglia di essere cristiano lo sia e chi non vuole faccia quello che gli pare".

Io fossi in te parlarei più di "cattolicesimo", anche perchè nel "cristianesimo" esistono confessioni molto meno oscurantiste e bigotte. :chefico:

LEONIDA
23-07-09, 08:52
Io fossi in te parlarei più di "cattolicesimo", anche perchè nel "cristianesimo" esistono confessioni molto meno oscurantiste e bigotte. :chefico:

si, stavolta hai ragione. :giagia:
tranne che "oscurantiste e bigotte" va sostituito con "confessioni false".

O-RATIO
23-07-09, 09:01
si, stavolta hai ragione. :giagia:
tranne che "oscurantiste e bigotte" va sostituito con "confessioni false".

Un cattolico dice che un protestante aderisce ad una "confessione falsa" e magari un protestante dice che un cattolico aderisce ad una "confessione falsa". Forse la verità sta nel mezzo. :D Forse non è neanche nei paraggi. :sofico:

LEONIDA
23-07-09, 09:03
Un cattolico dice che un protestante aderisce ad una "confessione falsa" e magari un protestante dice che un cattolico aderisce ad una "confessione falsa". Forse la verità sta nel mezzo. :D Forse non è neanche nei paraggi. :sofico:

pensa tu tra gli atei, che ognuno ha la sua morale che falsifica le altre! :D

O-RATIO
23-07-09, 09:09
pensa tu tra gli atei, che ognuno ha la sua morale che falsifica le altre! :D

E chi lo dice che la mia morale falsifica quella di un altro ateo? :chefico:


Ma soprattutto chi mi dice che il tuo senso morale non abbia più punti in comune con un ateo sataliniano piuttosto che con la media dei cattolici di tutto il mondo? :sofico:

LEONIDA
23-07-09, 09:12
E chi lo dice che la mia morale falsifica quella di un altro ateo? :chefico:


Ma soprattutto chi mi dice che il tuo senso morale non abbia più punti in comune con un ateo sataliniano piuttosto che con la media dei cattolici di tutto il mondo? :sofico:

in teoria dovrebbe dirtelo la Tradizione e la Scrittura...certo però che bisognerebbe che tu le conosca...:sofico:
non è cattolico il cattolico medio, ma il cattolico che segue la tradizione...;)

hai capito che confusione invece tra gli atei che ognuno pensa di avere ragione e fa quello che gli pare? :D

O-RATIO
23-07-09, 09:34
in teoria dovrebbe dirtelo la Tradizione e la Scrittura...certo però che bisognerebbe che tu le conosca...:sofico:
non è cattolico il cattolico medio, ma il cattolico che segue la tradizione...;)

hai capito che confusione invece tra gli atei che ognuno pensa di avere ragione e fa quello che gli pare? :D

Che senso ha criticare ciò che si ritiene corrispondente alla Verità? Solo chi ha qualche rotella fuori posto criticherebbe ciò che egli considera corrispondente al "Vero". Dunque un cattolico, o può criticare la tradizione (e allora ha qualche rotella fuori posto) o non può criticarla (allora tu non sei un vero cattolico). :D

eq...
23-07-09, 09:37
in pace ma lontani dal cristianesimo, questo è bene ribadirlo.
infatti il cristianesimo esige una moralità sociale, e non che "chi ha voglia di essere cristiano lo sia e chi non vuole faccia quello che gli pare".

Ti sbagli, quello che non è cristiano ne cattolico è dire fai quello che ti pare basta che non ti vedo.

eq...
23-07-09, 09:39
Io fossi in te parlarei più di "cattolicesimo", anche perchè nel "cristianesimo" esistono confessioni molto meno oscurantiste e bigotte. :chefico:

Tu devi essere un altro di quelli che pensa che i protestanti sono tutti progressisti.

Tiè, fatte na curtura:
Cristianita' - "Fuoco dal Cielo" Harvey G. Cox, il pentecostalismo e la "fine" della secolarizzazione (http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/introvignem245.htm)

eq...
23-07-09, 09:41
non è cattolico il cattolico medio, ma il cattolico che segue la tradizione...;)

Il problema nasce quando la Tradizione invece di farla interpretare dalla Chiesa, la facciamo interpretare dagli Illuministi.

O-RATIO
23-07-09, 09:44
Tu devi essere un altro di quelli che pensa che i protestanti sono tutti progressisti.

Tiè, fatte na curtura:
Cristianita' - "Fuoco dal Cielo" Harvey G. Cox, il pentecostalismo e la "fine" della secolarizzazione (http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/introvignem245.htm)

No, non lo penso proprio! Dico che tra di loro ci sono più chiese progressiste di quante ce ne siano nel "ramo cattolico". Esiste qualcosa di simile alla Chiesa Valdese nel cattolicesimo? :mmm:

eq...
23-07-09, 09:56
No, non lo penso proprio! Dico che tra di loro ci sono più chiese progressiste di quante ce ne siano nel "ramo cattolico". Esiste qualcosa di simile alla Chiesa Valdese nel cattolicesimo? :mmm:

Bhè, io parto dal presupposto che il cattolicesimo è uno.

Sono i vostri preferiti i Valdesi, eh?

O-RATIO
23-07-09, 10:25
Bhè, io parto dal presupposto che il cattolicesimo è uno.

Appunto, ecco perchè parlo di protestanti più progressisti dei cattolici. :chefico:


Sono i vostri preferiti i Valdesi, eh?

Tra i cristiani sicuramente sono i miei preferiti!

eq...
23-07-09, 10:33
Appunto, ecco perchè parlo di protestanti più progressisti dei cattolici. :chefico:

Non capisco il nesso.

Mi sembra come dire che siccome in Sud Africa ci sono alcuni bianchi, allora gli africani sono di pelle più chiara degli europei.

O-RATIO
23-07-09, 10:40
Non capisco il nesso.

Mi sembra come dire che siccome in Sud Africa ci sono alcuni bianchi, allora gli africani sono di pelle più chiara degli europei.

Se in sud-africa ci sono alcuni bianchi non si puà parlare di nazione composta esclusivamente da persone nere. :chefico:

eq...
23-07-09, 10:58
Se in sud-africa ci sono alcuni bianchi non si puà parlare di nazione composta esclusivamente da persone nere. :chefico:

Si, e questo come dimostra il fatto che i protestanti sono più progressisti dei cattolici?

O-RATIO
23-07-09, 11:08
Si, e questo come dimostra il fatto che i protestanti sono più progressisti dei cattolici?

Forse non diamo lo stesso significato alla parola "progressismo". Tu a quale dei tanti ti riferisci? :mmm:

eq...
23-07-09, 11:33
Forse non diamo lo stesso significato alla parola "progressismo". Tu a quale dei tanti ti riferisci? :mmm:

Dunque mi riferisco al significato che permette di dire che i Valdesi sono progressisti e i Pentecostali no, o gli Evangelici in genere.

A grandi linee almeno.

L'articolo che avevo postato inoltre ti voleva far notare come i Pentecostali e gli Evangelici in genere contino a livello di numeri nel valutare il fenomeno dei cristiani in generale.

LEONIDA
23-07-09, 13:41
Bhè, io parto dal presupposto che il cattolicesimo è uno.

Sono i vostri preferiti i Valdesi, eh?

ti sbagli i loro preferiti sono i cattolici che spacciano come cattolicesimo cose non-cattoliche: matrimoni gay, che lo Stato non si impicci di morale, e via discorrendo ;)

Prinz Eugen
23-07-09, 13:46
L'unica proposta morale che ha il merito della universabilità è quella di considerare se stessi sempre in relazione agli altri, di comprendere che i nostri bisogni ed interessi non contano né più né meno di quelli di chiunque altro.
Agire prendendo in considerazione il risultato delle nostre azioni sugli interessi altrui, questo, e credo solo questo, significhi agire moralmente; e magari farlo non perché si "vince" il paradiso, ma perché siamo tutti sulla stessa barca e stringersi in "social catena" ( Leopardi; La Ginestra ) non è solamente la cosa "più morale" da fare, ma anche la più intelligente!


E' un'opinione soggettiva di cosa abbia da essere la morale. Chiunque è in potere di regolarsi diversamente se gli parrà opportuno. Si è tutti sulla stessa barca ma c'è chi potrebbe avere intenzione di stare più comodo.

eq...
23-07-09, 19:13
ti sbagli i loro preferiti sono i cattolici che spacciano come cattolicesimo cose non-cattoliche: matrimoni gay, che lo Stato non si impicci di morale, e via discorrendo ;)

A parte il fatto che finché "loro" mi vogliono opprimere con lo stato, non è che la mia posizione contingente su certi temi sia molto diversa dalla tua, quindi non rompere eccessivamente. :giagia:

Cuordy
17-03-11, 09:13
E' un'opinione soggettiva di cosa abbia da essere la morale. Chiunque è in potere di regolarsi diversamente se gli parrà opportuno. Si è tutti sulla stessa barca ma c'è chi potrebbe avere intenzione di stare più comodo.

Mi pare che sia così. Mettere la propria volontà avanti tutto, come diceva carrie, compoeta che poi alla fine la nostra volontà, violenta o pacifica che sia, rimane una verità sempre.

donerdarko
17-03-11, 12:32
Mi pare che sia così. Mettere la propria volontà avanti tutto, come diceva carrie, compoeta che poi alla fine la nostra volontà, violenta o pacifica che sia, rimane una verità sempre.

Ma non vuol dire nulla quello che hai scritto

Cuordy
17-03-11, 13:01
Ma non vuol dire nulla quello che hai scritto

Quello che hai detto tu é immorale.

donerdarko
17-03-11, 13:05
Quello che hai detto tu é immorale.

Scusa, ma hai perso la bussola?

Cuordy
17-03-11, 13:27
Scusa, ma hai perso la bussola?

Stai continuando dire cose immorali. Mi sa che sei tu ad aver perso la bussola della moralità. ;)

PUPO
17-03-11, 14:23
per riuscire a capire cosa è la morale e l'etica bisogna riuscire a capire come è nato il concetto di morale o meglio come sono nati i tabù... ....anticamente si chiamavano cosi....
li stabilivano i capi e i sacerdoti a secondo del loro tornaconto,,,
ad esempio la castità delle donne era necessaria per evitare che questa si mangiasse il patrimonio con l'amante o mettesserro un bastardo in casa a mangiare ciò che il capo aveva lavorato o rapinato...
e la castità o la continenza degli uomini era necessaria perchè altrimenti questi col troppo sesso si sarebbero impigriti e avrebbero poortato meno vettovaglie sulla mensa dei capi e dei sacerdoti :crepapelle:
e cosi via,, ogni proibizione aveva un motivo pratico,,, basta poensarci.. l'incesto provocava nascite di storpi o scemi, rubare significava tolgiere a chi aveva e chi aveva erano i capi e i sacerdoti,....
permettere di Uccidere significava esporsi alle vendette...
gli altri esempi trovateveli da soli...
ora invece i tabù derivano da motivi politici... la chiesa non tuona più contro incesto, furto,castità... perchè tanto non ci crede più nessuno... tuona contro l'aborto ,perchè non saprebbe cosa dire per farsi pubblicità e convincere i credenti a votare per i parttiti di destra che dicono di defendere la morale nma in realtà difendono solo i buoni patrimoni male accumulati... :crepapelle:
visto che personalmente gli esponenti di destra della morale se ne fregano

Cuordy
17-03-11, 14:35
Il "motivo pratico" per cui sarebbe immorale rapresentare tua moglie che piange sperma quale sarebbe?

PUPO
17-03-11, 15:15
Il "motivo pratico" per cui sarebbe immorale rapresentare tua moglie che piange sperma quale sarebbe?

preoccupati della tua,,, che piange ogni volta che ti vede

Cuordy
17-03-11, 15:21
preoccupati della tua,,, che piange ogni volta che ti vede

Puoi rispondere invece di svicolare?

Gauss
17-03-11, 15:52
Mi pare che sia così. Mettere la propria volontà avanti tutto, come diceva carrie, compoeta che poi alla fine la nostra volontà, violenta o pacifica che sia, rimane una verità sempre.

discussione vecchia di quasi 2 anni e quotazione di utenza bannata dal forum
con questa pratica di necromanzia dei thread stai cominciando decisamente a stancare ..... fosse solo questo potrei anche chiudere un occhio ma si somma a tutto il resto .

quindi : chiusa , chi ha interesse a discutere su questo argomento può aprirne una nuova .