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Visualizza Versione Completa : Gli animali vanno in paradiso.



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Carrie
23-07-09, 17:11
I preti cattolici predicano sovente che gli animali non posseggono un'anima; quindi non vanno in paradiso. Tale presa di posizione ha originato dei risvolti sociali importanti che si sono consolidati nei secoli in quanto la conseguenza è stata, prevalentemente, che gli animali non hanno diritti, non necessitano di cure, attenzioni e rappresentano semplicemente un accessorio nel grande piano divino in cui solo l'uomo è al centro di tutto.

In altre religioni cosi non è, basti pensare agli egizi e alla loro adorazione per i gatti, ai nativi americani per i lupi e agli induisti per le mucche. Il buddismo, peraltro, attribuisce un grande valore agli animali.
Crescere in un ambiente sociale che ti educa ad amare e rispettare la natura tutta, animali compresi, è di grande rilevanza ed è indice di sensibilità e profonda saggezza.

Nella nostra cultura, tra gli animali, l'uomo è superiore a tutti; dice l'uomo.
Ma se anche cosi fosse non dobbiamo dimenticare che in quanto esseri più intelligenti (per certi versi) non abbiamo il diritto di abusare e di strumentalizzare gli altri animali in nome della nostra supposta superiorità, che poi altro non sarebbe che vile egoismo ai danni di creature che spesso non possono difendersi.

Nell’Ottocento un gruppo di vescovi si interrogava se gli indiani d’America avessero o meno l’anima. Molti oggi si interrogano sull’eventualità che gli animali abbiano l’anima. Eppure anche Papa Giovanni Paolo II ha già detto una parola chiara in proposito: "Negli animali c’è qualcosa di molto simile al soffio divino vitale".

Personalmente trovo che molti dei nostri amichetti domestici siano dotati di grande generosità, disarmante altruismo, profonda sensibilità ed intelligenza.
Penso al mio Leo, panterina nera, e a quante coccole mi fa quando mi vede sgorgare qualche lacrimuccia... Lui è il mio amico.
Penso all'insegnamento di San Francesco, il santo "animalista" per eccellenza, ad amare tutte le creature del Creato.

Anche gli animali ci vogliono bene, soffrono e vivono. Anche gli animali, ordunque, hanno un'anima.
Che il paradiso esista o meno, è importante lanciare il messaggio per il quale noi esseri umani abbiamo il dovere di proteggere e salvaguardare le altre creature. Non fosse altro per il fatto che il rispetto nei confronti della natura si identifica col rispetto verso noi stessi e la nostra vita.

Cuordy
23-07-09, 17:15
Anche gli animali ci vogliono bene, soffrono e vivono. Anche gli animali, ordunque, hanno un'anima.



Ma non hanno una mente razionale e quindi il libero arbitrio, presupposti esenziali, questi, almeno per la chiesa cattolica, per capire chi potrebbe andare in paradiso e chi non lo potrebbe in assoluto.

Carrie
23-07-09, 17:18
Ma non hanno una mente razionale e quindi il libero arbitrio, presupposti esenziali, questi, almeno per la chiesa cattolica, per capire chi potrebbe andare in paradiso e chi non lo potrebbe in assoluto.

Ma chi siete voi per decidere chi possa andare in paradiso e chi no?

O-RATIO
23-07-09, 17:18
Ma non hanno una mente razionale e quindi il libero arbitrio, presupposti esenziali, questi, almeno per la chiesa cattolica, per capire chi potrebbe andare in paradiso e chi non lo potrebbe in assoluto.

E i bambini che muoiono prima del battesimo secondo questa logica non dovrebbero andare in paradiso. :gratgrat:

O-RATIO
23-07-09, 17:19
Ma chi siete voi per decidere chi possa andare in paradiso e chi no?

Gli "unti". :sofico:

Eric Draven
23-07-09, 17:20
mi par di ricordare un intervento di Wojtila che sosteneva l'esistenza dell'anima anche per gli animali,però vo a memoria...:gratgrat:

contropotere
23-07-09, 17:26
Sottoscrivo quanto ha scritto Carrie in merito ai nostri amici animali. Anche io credo abbiano un'anima. In molti oggi ritengono che un giorno incontreremo i nostri amici a quattro zampe nell'al di là. Ci spero tanto anch'io :)

Carrie
23-07-09, 17:29
Sottoscrivo quanto ha scritto Carrie in merito ai nostri amici animali. Anche io credo abbiano un'anima. In molti oggi ritengono che un giorno incontreremo i nostri amici a quattro zampe nell'al di là. Ci spero tanto anch'io :)

Guarda, questo potrebbe essere un ottimo argomento capace di farmi riavvicinare alla religione cattolica :giagia:

LEONIDA
23-07-09, 17:30
Penso al mio Leo, panterina nera, e a quante coccole mi fa quando mi vede sgorgare qualche lacrimuccia... Lui è il mio amico.


:paura:

Cuordy
23-07-09, 17:30
Ma chi siete voi per decidere chi possa andare in paradiso e chi no?

Persone che credono cose differenti da te. :chefico:

Mi dica, è grave?

Cuordy
23-07-09, 17:32
Comunque un mio amico rilancia: crede che anche i sassi abbiano un'anima perché anche loro soffrono, anche gli zucchini soffrono, solo che non siamo sufficientemente sensibili da capirlo. :D

Carrie
23-07-09, 17:32
Persone che credono cose differenti da te. :chefico:

Mi dica, è grave?

:piango: siii

Non è giusta sta cosa :piango:

Carrie
23-07-09, 17:33
Comunque un mio amico rilancia: crede che anche i sassi abbiano un'anima perché anche loro soffrono, anche gli zucchini soffrono, solo che non siamo sufficientemente sensibili da capirlo. :D

Cuoricino ora non sparare sciocchezze. I sassi sono cose e i vegetali non possono soffrire quanto gli animali o gli esseri umani.
E' una questione diversa.

Cuordy
23-07-09, 17:33
:piango: siii

Non è giusta sta cosa :piango:

Sei senza anima! :( :(

:crepapelle:

LEONIDA
23-07-09, 17:34
c'è da chiarire una cosa: mica tutte le persone vanno in paradiso...solo quelle buone.

:)

Cuordy
23-07-09, 17:34
Cuoricino ora non sparare sciocchezze. I sassi sono cose e i vegetali non possono soffrire quanto gli animali o gli esseri umani.
E' una questione diversa.

Chi sei tu per deciderlo? I pesci hanno un'anima?

Carrie
23-07-09, 17:34
:paura:

No tesò, parlavo del mio gatto :D:D

Cuordy
23-07-09, 17:34
c'è da chiarire una cosa: mica tutte le persone vanno in paradiso...solo quelle buone.

:)

Chi sei tu per deciderlo???? :crepapelle:

Carrie
23-07-09, 17:35
c'è da chiarire una cosa: mica tutte le persone vanno in paradiso...solo quelle buone.

:)

:D Fossi in te mi preoccuperei della cosa.

O-RATIO
23-07-09, 17:35
Comunque un mio amico rilancia: crede che anche i sassi abbiano un'anima perché anche loro soffrono, anche gli zucchini soffrono, solo che non siamo sufficientemente sensibili da capirlo. :D

Però siete talmente sensibili da capire che un embrione di una settimana ha un anima. :sofico:

O-RATIO
23-07-09, 17:37
Chi sei tu per deciderlo? I pesci hanno un'anima?
:postridicolo::postridicolo:
Ma non avevi detto che erano la mente razionale e il libero arbitrio le discriminanti? :crepapelle::crepapelle::crepapelle:

Carrie
23-07-09, 17:37
Però siete talmente sensibili da capire che un embrione di una settimana ha un anima. :sofico:

:mmm: Sono leggermente di parte, loro.

Cuordy
23-07-09, 17:39
Comunque un mio amico rilancia: crede che anche i sassi abbiano un'anima perché anche loro soffrono, anche gli zucchini soffrono, solo che non siamo sufficientemente sensibili da capirlo. :D


Cuoricino ora non sparare sciocchezze. I sassi sono cose e i vegetali non possono soffrire quanto gli animali o gli esseri umani.
E' una questione diversa.


Chi sei tu per deciderlo? I pesci hanno un'anima?


:postridicolo::postridicolo:
Ma non avevi detto che erano la mente razionale e il libero arbitrio le discriminanti? :crepapelle::crepapelle::crepapelle:


Te stai a fonde.

Cuordy
23-07-09, 17:40
Chi sei tu per deciderlo? I pesci hanno un'anima?

Carrie ci sei? ;)

LEONIDA
23-07-09, 17:41
la Chiesa afferma che gli animali partecipano alla gloria di Dio semplicemente per il fatto di essere stati creati.

non sappiamo precisamente cosa Dio abbia stabilito per il destino ultimo degli animali, sappiamo solo che dobbiamo rispettarli.

:giagia:

Cuordy
23-07-09, 17:41
:mmm: Sono leggermente di parte, loro.

Ovvio, sono dalla parte dell'uomo. Mica delle bestie o dei sassi. :chefico:

Cuordy
23-07-09, 17:42
la Chiesa afferma che gli animali partecipano alla gloria di Dio semplicemente per il fatto di essere stati creati.

non sappiamo precisamente cosa Dio abbia stabilito per il destino ultimo degli animali, sappiamo solo che dobbiamo rispettarli.

:giagia:

Pazzo!

Chi sei tu per decidere che noi non sappiamo cosa Dio abbia stabilito per il destino deli animali? :chefico:

Cuordy
23-07-09, 17:43
Comunque provate a staccare una pesca dal suo ramo, e vedrete se non soffre. :chefico:

Carrie
23-07-09, 17:44
Ovvio, sono dalla parte dell'uomo. Mica delle bestie o dei sassi. :chefico:

Le bestie, come le chiami tu, sono comunque da amare e non è bello abusarne. Purtroppo la religione cattolica non ha un particolare rispetto verso di loro al contrario di altre religioni.

A ogni modo la sintesi è: impariamo a salvaguardare la natura, animali compresi, perchè in questo modo amiamo anche noi stessi.

E questo al di là che il paradiso per loro esista o meno ;)

LEONIDA
23-07-09, 17:45
Pazzo!

Chi sei tu per decidere che noi non sappiamo cosa Dio abbia stabilito per il destino deli animali? :chefico:

lo dice la Chiesa, non solo io.

:giagia:

Il rispetto dell'integrità della creazione

Catechismo, articolo n.2415: Il settimo comandamento esige il rispetto dell'integrità della creazione. Gli animali, come anche le piante e gli esseri inanimati, sono naturalmente destinati al bene comune dell'umanità passata, presente e futura. L'uso delle risorse minerali, vegetali e animali dell'universo non può essere separato dal rispetto delle esigenze morali. La signoria sugli esseri inanimati e sugli altri viventi accordata dal Creatore all'uomo non è assoluta; deve misurarsi con la sollecitudine per la qualità della vita del prossimo, compresa quella delle generazioni future; esige un religioso rispetto dell'integrità della creazione.

Catechismo, articolo n.2416: Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. Anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro. Ci si ricorderà con quale delicatezza i santi, come san Francesco d'Assisi o san Filippo Neri, trattassero gli animali.

Catechismo, articolo n.2417: Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine. 294 È dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.

Catechismo, articolo n.2418: È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. È pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone.

FONTE: Catechismo della Chiesa Cattolica - Il settimo comandamento (http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a7_it.htm)

O-RATIO
23-07-09, 17:46
Te stai a fonde.

Quello fuso sei tu :postridicolo:


Ma non hanno una mente razionale e quindi il libero arbitrio, presupposti esenziali, questi, almeno per la chiesa cattolica, per capire chi potrebbe andare in paradiso e chi non lo potrebbe in assoluto.

:postridicolo::postridicolo:

Cuordy
23-07-09, 17:48
mica lo dico io, lo dice la Chiesa.

:giagia:



E chi sei tu per dire "mica lo dico io (virgola) lo dice la chiesa"? :chefico:

LEONIDA
23-07-09, 17:49
E chi sei tu per dire "mica lo dico io (virgola) lo dice la chiesa"? :chefico:

fa caldo la eh?! :D

O-RATIO
23-07-09, 17:49
Comunque provate a staccare una pesca dal suo ramo, e vedrete se non soffre. :chefico:

E tu prova a cucinare il tuo cane, vedrai che anche lui ti sfamerà come ti sfamano le bistecche di manzo. Tanto "bestia" per "bestia". :mmm:

O-RATIO
23-07-09, 17:51
E chi sei tu per dire "mica lo dico io (virgola) lo dice la chiesa"? :chefico:

Sicuramente tu sei Cuordileone, se fai di queste domande, dài certe risposte. :sofico:

Cuordy
23-07-09, 17:51
Le bestie, come le chiami tu, sono comunque da amare e non è bello abusarne. Purtroppo la religione cattolica non ha un particolare rispetto verso di loro al contrario di altre religioni.

A ogni modo la sintesi è: impariamo a salvaguardare la natura, animali compresi, perchè in questo modo amiamo anche noi stessi.

E questo al di là che il paradiso per loro esista o meno ;)

No, la sintesi è che tu hai detto che le bestie hanno l'anima. Motivo? Perché soffrono.

Quindi ti chiedo, se io pensassi che un carciofo soffre, ed anche un calamaro... queste due creature avrebbero un anima anche se tu credi che invece non soffrano?

Perché dici ai cattolici "chi siete voi per decidere chi piuò andare in paradiso" quando tu stessa, prima del mio intervento, hai deciso arbitrariamente chi ci va e chi no? Non è un comportamento arrogante ed incoerente questo?

Cuordy
23-07-09, 17:53
Sicuramente tu sei Cuordileone, se fai di queste domande, dài certe risposte. :sofico:

:postridicolo:

O maremma bon! Adesso s'è messo ad accentare il verbo dare per darsi una parvenza di intelligenza e di cultura! :crepapelle:

Ma impara a mettere le mutine va... :D

http://forum.politicainrete.net/64338-post54.html

O-RATIO
23-07-09, 17:56
No, la sintesi è che tu hai detto che le bestie hanno l'anima. Motivo? Perché soffono.

Quindi ti chiedo, se io pensassi che un carciofo soffre, ed anche un calamaro... queste due creature avrebbero un anima anche se tu credi invece non soffrano?

Perché dici ai cattolici chi siete voi per decidere chi piuò andare in paradiso" quando tu stessa, prima del mio intervento, hai deciso arbitrariamente chi ci va e chi no? Non è un comportamento arrogante ed incoerente questo?

Forse il ragionamento di carrie per determinare chi ha o meno un anima può essere discutibile da un punto di vista logico. Ma spiegaci tu invece il ragionamento logico che ti spinge a considerare un animale privo di anima, a differenza di un embrione? Come fate a capire che l'anima giunge all'embrione nell'atto del concepimento? E sopratutto un embrione che muore va in paradiso, anche se non ha una mente razionale e il libero arbitrio?

Prinz Eugen
23-07-09, 17:58
E tu prova a cucinare il tuo cane, vedrai che anche lui ti sfamerà come ti sfamano le bistecche di manzo. Tanto "bestia" per "bestia". :mmm:

Dicono che sia buono e sappia di selvaggina.

O-RATIO
23-07-09, 17:59
:postridicolo:

O maremma bon! Adesso s'è messo ad accentare il verbo dare per darsi una parvenza di intelligenza e di cultura! :crepapelle:

Ma impara a mettere le mutine va... :D

http://forum.politicainrete.net/64338-post54.html

Non fare errori grammaticali non è sinonimo di intelligenza. Altrimenti mi sembreresti un intelligente, ma non è così. :sofico:

LEONIDA
23-07-09, 17:59
Dicono che sia buono e sappia di selvaggina.

hey Prinz, secondo te se un ateo maltratta il suo animale, compie un peccato contro l'ateismo?

:mmm:

O-RATIO
23-07-09, 18:00
Dicono che sia buono e sappia di selvaggina.

E' una "bestia", ma l'ipocrita non lo mangia. :sofico:

O-RATIO
23-07-09, 18:02
hey Prinz, secondo te se un ateo maltratta il suo animale, compie un peccato contro l'ateismo?

:mmm:

E se un cattolico mangia il proprio animale, compie peccato? :D

Prinz Eugen
23-07-09, 18:04
hey Prinz, secondo te se un ateo maltratta il suo animale, compie un peccato contro l'ateismo?

:mmm:

Dipende un po' dai suoi gusti arbitrari ed emotivi. Niente glielo impedisce comunque


E' una "bestia", ma l'ipocrita non lo mangia. :sofico:
Chissà cosa si perde.

O-RATIO
23-07-09, 18:19
Dipende un po' dai suoi gusti arbitrari ed emotivi. Niente glielo impedisce comunque

Forse un cattolico non uccide nessun animale che non sia per scopi nutritivi, per coprirsi, oppure per sperimentazioni mediche e scientifiche? Oppure non c'è nulla che impedisca loro di uccidere delle "bestie" solo per fastidio? :mmm:

Prinz Eugen
23-07-09, 18:22
Forse un cattolico non uccide nessun animale che non sia per scopi nutritivi, per coprirsi, oppure per sperimentazioni mediche e scientifiche? Oppure non c'è nulla che impedisca loro di uccidere delle "bestie" solo per fastidio? :mmm:

Un cattolico può fare quello che vuole, dal suo punto di vista le bestie non hanno nessuna anima, ma c'è la Chiesa che predica quelle cose segnalate da Leonida (ovvero che si tratterebbe di "creature di Dio" ecc.) e allora può darsi che qualcuno in ossequio alla sua autorità le prenda sul serio.

O-RATIO
23-07-09, 18:27
Un cattolico può fare quello che vuole, dal suo punto di vista le bestie non hanno nessuna anima, ma c'è la Chiesa che predica quelle cose segnalate da Leonida (ovvero che si tratterebbe di "creature di Dio" ecc.) e allora può darsi che qualcuno in ossequio alla sua autorità le prenda sul serio.

E qualcun altro cattolico in ossequio alla stessa autorità non le prenda sul serio. Altrimenti per ogni mosca o zanzara uccisa volontariamente sai quanti cattolici che considerano l'autorità della chiesa si confesserebbero?? :D

Prinz Eugen
23-07-09, 18:30
E qualcun altro cattolico in ossequio alla stessa autorità non le prenda sul serio. :mmm:

No, lo farebbe comunque in spregio e in violazione a quel che ha segnalato Leonida circa il supposto contegno da tenere verso le "creature di Dio".

Fortunatamente da ateo non ho di questi problemi, ritenendo che di intangibili "creature di Dio" non ne esistano.

O-RATIO
23-07-09, 18:33
No, lo farebbe comunque in spregio e in violazione a quel che ha segnalato Leonida circa il supposto contegno da tenere verso le "creature di Dio".

.

Quindi devo supporre che i cattolici ogni volta che acquistano un antizanzare vanno subito a confessarsi? Ma non dovrebbero pentirsi, e promettere di non ricadere in tentazione? Ma il ricorrere a veleni che uccidono le "creature di Dio" non è comunque una conseguenza dell'uso della ratio? Oppure è una tentazione del diavolo?:sofico:

Prinz Eugen
23-07-09, 18:38
Quindi devo supporre che i cattolici ogni volta che acquistano un antizanzare vanno subito a confessarsi? Ma non dovrebbero pentirsi, e promettere di non ricadere in tentazione? Ma il ricorrere a veleni che uccidono le "creature di Dio" non è comunque una conseguenza dell'uso della ratio? Oppure è una tentazione del diavolo?:sofico:
Lo so, è tutto così assurdo.

Gli animali sono a nostra completa disposizione e possiamo farne cosa vogliamo senza conseguenze.

Cuordy
23-07-09, 18:40
Lo so, è tutto così assurdo.

Gli animali sono a nostra completa disposizione e possiamo farne cosa vogliamo senza conseguenze.

Vale anche per il prossimo?

Prinz Eugen
23-07-09, 18:42
Vale anche per il prossimo?

Solo disponendo di forze preponderanti.

Comunque se mi dici che c'è Dio che scuote la testa io mi fido e acconsento al suo sommo volere.

O-RATIO
23-07-09, 18:43
Vale anche per il prossimo?

Il prossimo tu non lo puoi mangiare ma potresti tranquillamente gustarti il tuo cane, quello si. Se domani decidi di far fuori la tua "bestia", così per il nutrirti, non ci sarebbe nessun problema, almeno secondo la "morale cattolica". Cosa ti trattiene? :mmm:

Prinz Eugen
23-07-09, 18:45
Il prossimo tu non lo puoi mangiare ma potresti tranquillamente gustarti il tuo cane, quello si. Se domani decidi di far fuori la tua "bestia", così per il nutrirti, non ci sarebbe nessun problema, almeno secondo la "morale cattolica". Cosa ti trattiene? :mmm:

Perché, al di fuori della morale delle "creature di Dio" esisterebbe qualche problema?

Non esiste proprio nessun problema di nessun genere.

contropotere
23-07-09, 18:47
di Alessandra Colla - 02/04/2009 (http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=25536)

Fonte: Alessandra Colla


Che brutta storia, quella di Modica e del piccolo Giuseppe Brafa, sbranato da un branco di cani randagi. Una cosa terribile.

Il fatto è che a me ne vengono in mente anche altre, di terribilità: come, per esempio, il fatto che questi animali fossero famelici al punto di vedere in un essere umano una preda. O che questi cani, che avrebbero dovuto essere custoditi in un luogo acconcio, fossero invece liberi. O che il luogo in questione fosse tutto tranne che acconcio. O che la persona teoricamente responsabile dei cani (il “branco assassino”, nel pittoresco linguaggio dei giornalisti necrofili deamicisiani astuti, come li definiva il compianto signor G) fosse tutto tranne che responsabile. O che l’atteggiamento del Meridione italiano nei confronti degli animali sia (lo è) da sempre turpe ed esecrabile benché non esclusivo. E potrei continuare.

Ma la terribilità peggiore è stata l’omelia di Salvatore Cerruto, pro vicario generale della diocesi di Noto, al quale devo il riaffiorare impetuoso di un sano anticlericalismo un po’ d’antan («Chi sparge l’impostura / Avvolto in nera veste / Chi nega la natura / Sfuggiam come la peste»…), forse sopito ma mai spento e che a volte funziona meglio dello Svitol per lubrificare gli ingranaggi metafisici.

Questo Cerruto, dunque, se n’è venuto fuori con cose così:

«Accadono cose strane: abbiamo fatto gli animali idoli, invece dobbiamo tornare alla dimensione, alla grandezza e alla dignità dell’uomo» [qui].

«”È paradossale salvare gli animali quando, proprio per causa loro, le persone muoiono […] Anche gli animali sono creature di Dio, ma devono servire gli esseri umani. Non possono essere le persone ad essere asservite gli animali”. Don Cerruto ha precisato che, troppo spesso, si tende, magari anche in maniera inconsapevole, ad idolatrare gli animali. “Non è una cosa giusta – ha detto il sacerdote – perché spesso gli idoli sono travianti”» [qui].

«Il pro vicario della diocesi di Noto, Salvatore Cerruto, che ha officiato la messa, nella sua omelia ha lanciato un monito severo: “Viviamo nella società degli idoli, nella società in cui anche gli animali prendono il posto della persona umana. Dio li ha creati affinché servissero gli uomini, non affinché gli uomini si asservissero a loro” invitando a “tornare alla dimensione, alla grandezza e alla dignità dell’uomo”» [qui].

(Non so di preciso come ci si rivolge ai chierici: credo che un “don” in questo caso vada bene). Allora, don Cerruto, Lei ha capito bene cos’è successo o il Suo sacrestano Le ha fatto un riassunto frettoloso? — perché a sentire la Sua versione degli eventi sembrerebbe di trovarsi di fronte a un consesso di vergini cucce (conoscerà certamente il Suo correligionario abate Giuseppe Parini, non è vero, don Cerruto?) che per noia si siano date al passatempo della caccia all’uomo, sotto l’occhio accondiscendente e intenerito dei legittimi proprietari.
È chiaro a tutti che non è così; ed è chiaro che io, mentre ancora trovo chissà dove la forza e il gusto d’indignarmi, dimentico l’atteggiamento secolare della Chiesa cattolica nei confronti degli animali, che traspare in tutta la sua turpitudine dalle Sue parole, don Cerruto: perché quando Lei dice «Dio li ha creati affinché servissero gli uomini» si richiama all’Antico Testamento ovvero il Genesi agli esiziali versetti 26-28, là dove il Suo Dio fa e dice:

26 E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27 Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
28 Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».

E corroborato da questo divino avallo, don Cerruto, l’uomo si è un tantinello montato la testa, lo vede anche Lei: che, come tutti i Suoi sodali, invece di rivolgere uno sguardo pietoso (nel senso della pietas di quelli che voi spregiativamente chiamavate e ancora chiamate “pagani”) a queste creature veramente innocenti che sono gli animali si limita a reificarle trattandole come cose e strumenti — pura materia.

Non è mica colpa Sua, don Cerruto: Lei ha illustri predecessori e venerabili maestri. Senza andare troppo indietro nel tempo, penso a Pio XII, che «esortava le maestranze dei mattatoi a “non lasciarsi impressionare dai gemiti delle bestie più che dai colpi di maglio sui metalli roventi”». Lo cita il prof. Luigi Lombardi Vallauri, ex fiore all’occhiello della cultura cattolica contemporanea — in grazia di certe sue posizioni fu allontanato dall’Università Cattolica per eterodossia (fra le mie poche fortune, ho quella di averlo avuto per docente quando frequentavo quell’ateneo). Anzi, Lombardi Vallauri dice pure: «Lungo i secoli e quasi fino ad oggi, [la Chiesa] è rimasta indifferente ai massacri e alle sevizie degli esseri senzienti non umani»; e in nota commenta, riportando la bella dichiarazione di Pio XII: «La cristianità è massicciamente vivisettrice e carnivora».
Ha ragionissima: infatti mi viene in mente un contemporaneo di Pio XII — quel padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Università Cattolica (guardi Lei com’è piccolo il mondo, don Cerruto), fiero sostenitore della sperimentazione animale vulgo vivisezione, al quale si deve la pratica della devocalizzazione, cioè della recisione delle corde vocali per non essere disturbati dalle urla degli animali “sperimentati”.

Però, don Cerruto, Lei capirà che a questo punto è difficile considerare l’atteggiamento della Chiesa e del cattolicesimo nei confronti della natura senza provare un minimo di fastidio. Anche perché voialtri, benedetti figliuoli, non ci mettete un granché d’impegno. Limitatevi a parlare di quel che sapete, se lo sapete, e non curatevi di ciò che per voi non è — a prescindere — degno di considerazione; lasciate che siamo noi poveri peccatori incalliti e soddisfatti del nostro peccare a preoccuparci delle sorti dei viventi non umani. Voi continuate pure ad occuparvi di anime e lasciate che ai corpora vilia pensiamo noi: ci interessa l’aldiqua, l’aldilà è tutto vostro.

Cuordy
23-07-09, 18:49
Perché, al di fuori della morale delle "creature di Dio" esisterebbe qualche problema?

Non esiste proprio nessun problema di nessun genere.

Infatti non si capisce come possa essere utile in qualche modo il giuramento, ad esempio, per un ateo. Che senso ha?

Prinz Eugen
23-07-09, 18:49
Alessandra Colla non ha spiegato per quale maledetta ragione i cani randagi non andrebbero soppressi a vista.

O-RATIO
23-07-09, 18:50
Perché, al di fuori della morale delle "creature di Dio" esisterebbe qualche problema?

Non esiste proprio nessun problema di nessun genere.

Il solo problema è quello della coscienza soggettiva. Io ad esempio secondo la mia coscienza non ucciderei il mio furetto, neanche per fame. Un problema di coscienza. Coscienza che è presente sia negli atei che nei credenti, nonchè negli agnostici!

Cuordy
23-07-09, 18:51
Il solo problema è quello della coscienza soggettiva. Io ad esempio secondo la mia coscienza non ucciderei il mio furetto, neanche per fame. Un problema di coscienza. Coscienza che è presente sia negli atei che nei credenti, nonchè negli agnostici!

LA COSCIENZA? Che roba è? Una cosa tipo la Trinità? :chefico:

Prinz Eugen
23-07-09, 18:52
Il solo problema è quello della coscienza soggettiva. Io ad esempio secondo la mia coscienza non ucciderei il mio furetto, neanche per fame. Un problema di coscienza. Coscienza che è presente sia negli atei che nei credenti, nonchè negli agnostici!

Insomma partiti presi irrazionali ed emotivi. Rispetto ai quali qualche individuo (che in quanto umano uno crederebbe razionale) sembra addirittura disposto (almeno a parole) a rinunciare alla propria autoconservazione fisica.

Prinz Eugen
23-07-09, 18:55
LA COSCIENZA? Che roba è? Una cosa tipo la Trinità? :chefico:
Si tratta essenzialmente di superstizioni indotte dai condizionamenti storici e sociali. E' difficile immaginare un coreano farsi scrupoli davanti a un gustoso cagnetto. Allo stesso modo gli occidentali sono sensibili alle mode del loro tempo.

O-RATIO
23-07-09, 18:58
Infatti non si capisce come possa essere utile in qualche modo il giuramento, ad esempio, per un ateo. Che senso ha?

Possiamo definire il giuramento promissorio come una promessa di adempiere determinati obblighi e mantenere il comportamento entro certi limiti, che si fa in forma solenne con riti, parole e gesti formalizzati, nella versione classica chiamando una divinità a testimonio come mallevadrice, con la consapevolezza d'attirarsene la collera in caso di malafede o di violazione del giuramento stesso. Questo è ciò che lo storico Paolo Prodi ha definito il nucleo astorico e immobile del giuramento, il cui carattere rituale e la cui efficacia nelle relazioni tra persone e istituzioni si ripetono da tre millenni (1). Il giuramento fu quindi, alle origini, un atto essenzialmente religioso, tale da coinvolgere l'uomo nella sua totalità proprio in quanto adfirmatio religiosa, spesso accompagnata dall'offerta di sacrifici. Con il passare dei secoli esso si è laicizzato in nome del pluralismo religioso, perdendo l'invocazione agli dei, o conservandola come un mero richiamo a specifiche tradizioni nazionali. Tuttavia, pur col venir meno d'un indirizzo religioso, il carattere vincolante del giuramento (che storicamente da quello derivava) è rimasto formalmente inalterato e, per dirla con un giurista, in un ambito esclusivamente civile il substrato oggettivo di esso diventa l'onore, che viene in tal modo a sostituire il sentimento religioso (2). Sicché il campo d'azione del giuramento si è spostato su un piano dominato da un'etica laica che prescinde dal credo, ma non vieta di essere da questo rafforzata e non manca comunque d'una sacralità propria.

Alessandro Ferioli

(1) Paolo Prodi, Il sacramento del potere: il giuramento politico costituzionale nella storia dell'Occidente, Il Mulino, Bologna, 1992.

(2) Giorgio Lombardi, "Giuramento", in: Novissimo Digesto Italiano, dir. da Antonio Azara e Ernesto Eula, vol. VII, UTET, Torino, 1961, p. 965.

Prinz Eugen
23-07-09, 19:00
L'"onore", ovvero roba da mafiosi e da nazisti.

Non si venga a parlare di sacro. E' laicamente degno di una buona risata.

LEONIDA
23-07-09, 19:06
L'"onore", ovvero roba da mafiosi e da nazisti.

Non si venga a parlare di sacro. E' laicamente degno di una buona risata.

ti adoro Prinz...sei l'unico ateo che ammiro...e che trovo intelligente. :sofico:

eq...
23-07-09, 19:28
Ma non hanno una mente razionale e quindi il libero arbitrio, presupposti esenziali, questi, almeno per la chiesa cattolica, per capire chi potrebbe andare in paradiso e chi non lo potrebbe in assoluto.

Tra parentesi alcuni dovrebbero chiarire se pensano che almeno noi ce l'abbiamo il libero arbitrio prima di avventurarsi in merito a quello degli animali.

Cmq ritengo che il mio papero (anatra) pechino ne sia dotato, trovo sia anche parecchio razionale. :giagia:

LEONIDA
23-07-09, 19:33
per me non conta il fatto che l'animale sia dotato o no di anima.
a me interessa che gli innocenti e i giusti siano difesi e trattati bene.
infatti amo gli animali e mi pesa molto sulla coscienza anche il fatto che mi debba nutrire di loro.
detto questo cerco sempre di trattarli correttamente, a meno che non mi attacchino o siano di pericolo per me.
da questo punto di vista mi peserebbe molto più sulla coscienza uccidere un cane che non ha fatto nulla di male, piuttosto che qualche centinaio di persone malvagie.

Cuordy
23-07-09, 19:50
Il prossimo tu non lo puoi mangiare ma potresti tranquillamente gustarti il tuo cane, quello si. Se domani decidi di far fuori la tua "bestia", così per il nutrirti, non ci sarebbe nessun problema, almeno secondo la "morale cattolica". Cosa ti trattiene? :mmm:

:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

Dove posso leggere che la morale cattolica mi permetterebbe una cosa del genere??????????????

Cuordy
23-07-09, 19:54
Tra parentesi alcuni dovrebbero chiarire se pensano che almeno noi ce l'abbiamo il libero arbitrio prima di avventurarsi in merito a quello degli animali.

Cmq ritengo che il mio papero (anatra) pechino ne sia dotato, trovo sia anche parecchio razionale. :giagia:

Spiegati meglio. ;)

eq...
23-07-09, 20:04
Spiegati meglio. ;)

Riguardo al pennuto?

Era più che altro una battuta. :)

Riguardo al libero arbitrio invece, mica è tanto chiaro cosa ne pensano alcuni ns interlocutori.

Cuordy
23-07-09, 22:03
Riguardo al pennuto?

Era più che altro una battuta. :)

Riguardo al libero arbitrio invece, mica è tanto chiaro cosa ne pensano alcuni ns interlocutori.

Ah, non avevo capito a chi ti riferissi.

Purtroppo i nostri interlocutori hanno una tale confusioine in testa che, aggiunta ad una scarsa abitudine al ragionamento su questi temi, comporta che cadano quasi sempre nelle contraddizioni più stupidotte.

Se credi che i cani vadano in paradiso, credi nel paradiso.

Se credi nel paradiso e credi che i cani vadano in paradiso, se i cani non sono razionali, allora in paradiso non ci si va per via delle opere buone ma, come dice Carrie, per via della sensibilità.

Una sensibilità di cui non c'è nemmeno dato sapere in cosa consista e quali presupposti debba avere perché possa dimostrare la presenza di un'anima.

Azel
23-07-09, 22:27
Purtroppo i nostri interlocutori hanno una tale confusioine in testa che, aggiunta ad una scarsa abitudine al ragionamento su questi temi, comporta che cadano quasi sempre nelle contraddizioni più stupidotte.


Vedo che continui a proiettare sui tuoi interlocutori le tue mancanze... :sofico:

Cuordy
23-07-09, 22:49
Vabbuò, vi saluto. Sapendo che anche Azel andrà in paradiso, stanotte dormirò sogni tranquilli. Proprio come quelli di Orazio e di Leonida, che fanno i salti di gioia perché i tribunali islamici si stanno diffondendo.

LEONIDA
23-07-09, 22:52
Vabbuò, vi saluto. Sapendo che anche Azel andrà in paradiso, stanotte dormirò sogni tranquilli. Proprio come quelli di Orazio e di Leonida, che fanno i salti di gioia perché i tribunali islamici si stanno diffondendo.

io vorrei i tribunali cattolici, ma in mancanza mi accontento di quel che passa il....convento... :postridicolo: ;) buonanotte ciccio!

Carrie
23-07-09, 23:16
per me non conta il fatto che l'animale sia dotato o no di anima.
a me interessa che gli innocenti e i giusti siano difesi e trattati bene.
infatti amo gli animali e mi pesa molto sulla coscienza anche il fatto che mi debba nutrire di loro.
detto questo cerco sempre di trattarli correttamente, a meno che non mi attacchino o siano di pericolo per me.
da questo punto di vista mi peserebbe molto più sulla coscienza uccidere un cane che non ha fatto nulla di male, piuttosto che qualche centinaio di persone malvagie.

Qua mi sei piaciuto. Onore al Leonida :chefico:
L'unico problema è che secondo te tutti quelli che non seguono le tue regole sono da eliminare :D ( e magari pero' dentro sono persone buone)

LEONIDA
23-07-09, 23:29
Qua mi sei piaciuto. Onore al Leonida :chefico:
L'unico problema è che secondo te tutti quelli che non seguono le tue regole sono da eliminare :D ( e magari pero' dentro sono persone buone)

non è cosi, io non voglio eliminare tutti coloro che non sono cattolici.
la pena di morte la trovo adeguata in gravi casi di sovversione del regime cattolico di Stato.
mi sta bene anche una certa libertà religiosa, purchè nei limiti delle leggi cattoliche (perché cosi dice la Chiesa).
io considero malvagi coloro che fanno diversamente da quanto afferma la Chiesa: non "le mie regole", ma piuttosto quelli che non seguono ciò che dice la Chiesa.
io non sono un ateo che decide per conto suo cosa è giusto e sbagliato... un ateo potrebbe anche torturare gli animali e le persone, e non compirebbe alcun peccato contro l'ateismo. invece come cattolico, per obbedienza a quegli articoli del catechismo che ho citato qualche post più sopra, non posso assolutamente maltrattare gli animali (cosa che comunque non farei di mio).

;)

Carrie
23-07-09, 23:38
non è cosi, io non voglio eliminare tutti coloro che non sono cattolici.
la pena di morte la trovo adeguata in gravi casi di sovversione del regime cattolico di Stato.
mi sta bene anche una certa libertà religiosa, purchè nei limiti delle leggi cattoliche (perché cosi dice la Chiesa).
io considero malvagi coloro che fanno diversamente da quanto afferma la Chiesa: non "le mie regole", ma piuttosto quelli che non seguono ciò che dice la Chiesa.
io non sono un ateo che decide per conto suo cosa è giusto e sbagliato... un ateo potrebbe anche torturare gli animali e le persone, e non compirebbe alcun peccato contro l'ateismo.

;)

Io non seguo le regole della Chiesa, dimmi.... sono da eliminare?

LEONIDA
23-07-09, 23:40
Io non seguo le regole della Chiesa, dimmi.... sono da eliminare?

ma non hai letto il messaggio che hai quotato?! :gratgrat:
forse volevi dire se ti trovo malvagia? :conf:
in tal caso la risposta, che gia ti avevo dato è sempre la stessa: non lo so come tu ti comporti, quanto tu rispetti la morale cattolica e quanto non la rispetti.
a grandi linee ti posso solo dire che più sei lontana dalla morale cattolica più sei cattiva.
del resto anche tu consideri stupide e cattive le persone quanto più si allontanano dalla tua visione della vita.

Carrie
23-07-09, 23:47
ma non hai letto il messaggio che hai quotato?! :gratgrat:
forse volevi dire se ti trovo malvagia? :conf:
in tal caso la risposta, che gia ti avevo dato è sempre la stessa: non lo so come tu ti comporti, quanto tu rispetti la morale cattolica e quanto non la rispetti.
a grandi linee ti posso solo dire che più sei lontana dalla morale cattolica più sei cattiva.
del resto anche tu consideri stupide e cattive le persone quanto più si allontanano dalla tua visione della vita.

No io considero cattive le persone che realmente fanno del male. Poi possono essere atee, o islamiche o di destra.... la possono pensare anche in modo molto differente da me, ma se sono buone dentro io le stimo.
E' che a te non entra nella zucca per evidenti motivi :D.
Non mi interessa che visione della vita abbiano gli altri, io guardo solo il loro cuore. Non per altro vado d'accordo anche coi cattolici, purchè dimostrino di essere brave persone pronte al dialogo e al rispetto reciproco.

LEONIDA
23-07-09, 23:50
No io considero cattive le persone che realmente fanno del male. Poi possono essere atee, o islamiche o di destra.... la possono pensare anche in modo molto differente da me, ma,se sono buone dentro io le stimo.
E' che a te non entra nella zucca per evidenti motivi :D.
Non mi interessa che visione della vita abbiano gli altri, io guardo solo il loro cuore.

non consideri stupide e cattive le persone che vogliono uno Stato ispirato ai valori religiosi?

per il resto io vado d'accordissimo con musulmani, indu e altre religioni.
quelli che non sopporto sono solo gli atei e gli agnostici (escluso prinz eugen).

Carrie
23-07-09, 23:57
non consideri stupide e cattive le persone che vogliono uno Stato ispirato ai valori religiosi?

per il resto io vado d'accordissimo con musulmani, indu e altre religioni.
quelli che non sopporto sono solo gli atei e gli agnostici (escluso prinz eugen).

Tu scrivi ma davvero dimostri di non saper leggere gli altri. Hai il paraocchi.
Ho sempre detto che non sono contro la religione. Molti valori religiosi li ammiro sinceramente e non sopporto i radicali laicisiti.
Ma non sopporto nemmeno i radicali estremisti cattolici o musulmani o comunistio destraioli ecc ecc.
Perchè con gente cosi c'è solo scontro e guerra.
Sono per la pace ed il dialogo, io. :chefico:

O-RATIO
24-07-09, 07:54
L'"onore", ovvero roba da mafiosi e da nazisti.

Non si venga a parlare di sacro. E' laicamente degno di una buona risata.

Da nazisti non mi sembra, e l'onore dei mafiosi è un'altra cosa. Penso invece alla cultura nipponica, nella quale il senso dell'onore assume un significato più sacro sebbene non strettamente religioso.


P.S.
Comunque io non giuro mai. Al limite prometto. :)

O-RATIO
24-07-09, 07:57
:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

Dove posso leggere che la morale cattolica mi permetterebbe una cosa del genere??????????????

La morale cattolica ti suggerisce che puoi far uso delle "bestie" per nutrirti. Non dice afffatto che non puoi gustarti il tuo cane. Quindi se stasera a cena sui piatti di casa tua verà servito un canide, secondo la morale cattolica non ci sarà nessun problema. :D

LEONIDA
24-07-09, 10:16
Tu scrivi ma davvero dimostri di non saper leggere gli altri. Hai il paraocchi.
Ho sempre detto che non sono contro la religione. Molti valori religiosi li ammiro sinceramente e non sopporto i radicali laicisiti.
Ma non sopporto nemmeno i radicali estremisti cattolici o musulmani o comunistio destraioli ecc ecc.
Perchè con gente cosi c'è solo scontro e guerra.
Sono per la pace ed il dialogo, io. :chefico:

Carrie tesoro, ma tu devi capire che quelli che tu chiami "estremisti" sono semplicemente religiosi VERI che seguono la propria dottrina.
il fatto che io pretenda una società cattolica, non deriva dal fatto che "sono estremista" ma dal fatto che seguo le regole della mia religione.
e questo vale anche per musulmani e indu, per esempio.
quindi tu non sei contro "i fanatici" tu sei di fatto contro i religiosi veri e coerenti con la propria religione.

O-RATIO
24-07-09, 12:45
Carrie tesoro, ma tu devi capire che quelli che tu chiami "estremisti" sono semplicemente religiosi VERI che seguono la propria dottrina.
il fatto che io pretenda una società cattolica, non deriva dal fatto che "sono estremista" ma dal fatto che seguo le regole della mia religione.
e questo vale anche per musulmani e indu, per esempio.
quindi tu non sei contro "i fanatici" tu sei di fatto contro i religiosi veri e coerenti con la propria religione.

Le regole della tua religione non mi sembra che includano la "pretesa" ed eslcudano il "libero arbitrio". :mmm:

LEONIDA
24-07-09, 13:20
Le regole della tua religione non mi sembra che includano la "pretesa" ed eslcudano il "libero arbitrio". :mmm:

combattere il male non significa esattamente negare il libero arbitrio.
comunque se tu avessi letto la Scrittura sapresti che Dio distrugge le comunità peccatrici, perché non solo il singolo deve essere morale ma anche la società.
il cattolicesimo è una religione tollerante e tuttavia consente anche una certa libertà religiosa...a patto che la società sia retta da leggi cattoliche e tali praticanti di altre religioni non vìolino le leggi cattoliche.
sono le basi eh... possibile che con tutte le discussioni che fai non conosci manco le basi di ciò che critichi...?!

Carrie
24-07-09, 13:33
Carrie tesoro, ma tu devi capire che quelli che tu chiami "estremisti" sono semplicemente religiosi VERI che seguono la propria dottrina.
il fatto che io pretenda una società cattolica, non deriva dal fatto che "sono estremista" ma dal fatto che seguo le regole della mia religione.
e questo vale anche per musulmani e indu, per esempio.
quindi tu non sei contro "i fanatici" tu sei di fatto contro i religiosi veri e coerenti con la propria religione.

Voi site religiosi coerenti a una tradiziona arcaica. Tutto qua. Spesso fanatici.
I veri religiosi sono liberali e amano la pace ed il rispetto di chi la pensa in modo diverso, sapendo convivere con gli altri. Nel post che avevo riportato è un religioso a chiedere la collaborazione tra laici moderati e religiosi moderati.

O-RATIO
24-07-09, 13:34
combattere il male non significa esattamente negare il libero arbitrio.
comunque se tu avessi letto la Scrittura sapresti che Dio distrugge le comunità peccatrici, perché non solo il singolo deve essere morale ma anche la società.
il cattolicesimo è una religione tollerante e tuttavia consente anche una certa libertà religiosa...a patto che la società sia retta da leggi cattoliche e tali praticanti di altre religioni non vìolino le leggi cattoliche.

Altrimenti?:mmm:


sono le basi eh... possibile che con tutte le discussioni che fai non conosci manco le basi di ciò che critichi...?!

Secondo me tu alla fine non riuscirai mai a evidenziarci cosa dicono le sacre scritture su come deve comportarsi la società cattolica quando ad esempio le donne espongo i seni nudi nei luoghi pubblici (spiagge e televisione) :D


E comunque a parte tutto questo, se ci fai caso non è l'uomo che distrugge le comunità di peccatrici, ma Dio (vuoi forse metterti al suo posto?), l'uomo al contrario ha il libero arbitrio, se non l'avesse non ci sarebbero le comunità di peccatrici, se non ci fossero le comunità di peccatrici e peccatori non ci sarebbe bisogno della chiesa e di cristo, non ci sarebbe bisogno neppure della Fede, e forse neppure di Dio, quindi "panta rei" che è meglio per tutti!.

LEONIDA
24-07-09, 13:36
Voi site religiosi coerenti a una tradiziona arcaica. Tutto qua. Spesso fanatici.
I veri religiosi sono liberali e amano la pace ed il rispetto di chi la pensa in modo diverso, sapendo convivere con gli altri.

ah beh se per "religiosi" intendi quello che ti pare a te è un altro discorso...ora ho capito. :D

Tomás de Torquemada
24-07-09, 14:09
Da animalista ultraconvinto, ritengo che in Paradiso queste creature meritino di entrare molto più di certi uomini. Purtroppo proprio la rigida ottusità di alcune posizioni in cui mi sono imbattuto (ma per fortuna esistono anche ecclesiastici "illuminati") ha contribuito ad allontanarmi dalla Chiesa, nonostante il mio forte senso del Sacro.

E' un tema alquanto discusso, da tempo, nei termini che l'articolo successivo riassume... A me piace ricordare la bellezza universale e luminosa di Apocalisse 5, 13: "Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: «A Colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli»". :)


Niente animali in Paradiso o all’Inferno, o in Purgatorio…
Benedetto XVI nella messa alla Sistina per il Battesimo di tredici bambini afferma: solo l’uomo ha vita eterna
di Marco Tosatti

Papa Ratzinger (grande amante dei gatti...) si è guadagnato probabilmente l’antipatia di non pochi fan degli animali, ricordando che secondo la teologia cattolica solo l’uomo ha un’anima, e di conseguenza la sua esistenza non finisce sulla terra. “Tutto ciò che ha inizio sulla terra prima o poi finisce, come l’erba del campo, che spunta al mattino e avvizzisce la sera – ha detto il Pontefice -. Però nel Battesimo il piccolo essere umano riceve una vita nuova, la vita della grazia, che lo rende capace di entrare in relazione personale con il Creatore, e questo per sempre, per tutta l’eternità. Sfortunatamente l’uomo è capace di spegnere questa nuova vita con il suo peccato, riducendosi ad una situazione che la Sacra Scrittura chiama "morte seconda". Mentre nelle altre creature, che non sono chiamate all’eternità, la morte significa soltanto la fine dell’esistenza sulla terra, in noi il peccato crea una voragine che rischia di inghiottirci per sempre, se il Padre che è nei cieli non ci tende la sua mano”. E’ un tema su cui si dibatte da molto tempo. E i pareri sono molto discordi. Il parroco di San Giovanni dei Fiorentini, a Roma, celebrava una volta all’anno una messa per i “pet”, e li accettava in chiesa. Padre Luigi Lorenzetti, noto teologo, ha scritto sugli animali: "Hanno ricevuto un soffio vitale da Dio, e sono attesi anch'essi dalla vita eterna". Paolo VI disse : "Un giorno rivedremo i nostri animali nell'eternità di Cristo", e rivolto ai Medici Veterinari: "Vi esprimiamo il nostro compiacimento per la cura che prestate agli animali, anch'essi creature di Dio, che nella loro muta sofferenza sono un segno dell'universale stigma del peccato e dell'universale attesa della redenzione finale, secondo le misteriose parole dell'apostolo Paolo." Gaspare Gherardini , canonico del Santo Spirito di Roma , nella metà del Settecento affermò: "Scopersi nella macchina degli animali un fine savissimo, un fine degnissimo della Divinità". E Papa Wojtyla nel 1990 affermò: “La Genesi ci mostra Dio che soffia sull'uomo il suo alito di vita. C'è dunque un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio. Gli animali non ne sono privi”. Tutte dichiarazioni che sembrano lasciare uno spiraglio; che per Eugene Drewermann, il teologo contestatore tedesco, è evidente. Ecco dall’introduzione del suo “Sull’immortalità degli animali” qualche riga: “Uomini e animali sono, in breve, entrambi manifestazione del principio vitale. E tutto è dotato di un'anima divina poiché se cosi non fosse, non vivrebbe. Com'è possibile, dunque, sostenere con serietà che gli animali non abbiano un'anima? Gli animali certo non sanno ciò che sanno gli uomini: di avere in se un'"anima immortale". Ma gli uomini lo sanno poi davvero? La maggior parte degli uomini non vive forse nella stessa "ottusa ignoranza" degli animali? Inconsapevole, certo non meno degli animali, della propria divinità? Chi può dire con certezza che gli animali, che oggi abitano con noi questo pianeta, nel corso dell'evoluzione non diventino consapevoli di avere un'anima e che il loro cammino evolutivo non possa sopravanzare il nostro? Non c'è forse negli animali un impulso all'apprendimento"? Davvero essi non hanno desiderio di spirito, come dice san Tommaso d'Aquino? Non è forse scritto nella Bibbia che l'intera creazione geme e soffre nelle doglie del parto? E che cosa significheranno queste parole, se non che anche gli animali anelano alla liberazione dalla loro condizione attuale e attendono la Redenzione?”.

Niente animali in Paradiso*o all’Inferno, o in Purgatorio… - LASTAMPA.it (http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=50&ID_sezione=396&sezione=San%20Pietro%20e%20dintorni)

Prinz Eugen
24-07-09, 14:25
Da animalista ultraconvinto, ritengo che in Paradiso queste creature meritino di entrare molto più di certi uomini.

Ma infatti da un punto di vista gli uomini empi e malvagi subiranno la dannazione eterna. Perché possono scegliere se accettare Dio o rifiutarlo. Quel che invece non si pone nel caso delle bestie cui non è dato di scegliere, comportandosi in piena innocenza secondo i propri istinti senza poter fare diversamente.

eq...
24-07-09, 14:35
Da animalista ultraconvinto, ritengo che in Paradiso queste creature meritino di entrare molto più di certi uomini. Purtroppo proprio la rigida ottusità di alcune posizioni in cui mi sono imbattuto (ma per fortuna esistono anche ecclesiastici "illuminati") ha contribuito ad allontanarmi dalla Chiesa, nonostante il mio forte senso del Sacro.

E' un tema alquanto discusso, da tempo, nei termini che l'articolo successivo riassume... A me piace ricordare la bellezza universale e luminosa di Apocalisse 5, 13: "Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: «A Colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli»". :)


Niente animali in Paradiso o all’Inferno, o in Purgatorio…
Benedetto XVI nella messa alla Sistina per il Battesimo di tredici bambini afferma: solo l’uomo ha vita eterna
di Marco Tosatti

Vabbè, cmq questo è magistero ordinario al 100%, direi che si può ampiamente mettere in discussione.

Carrie
28-07-09, 08:31
Vabbè, cmq questo è magistero ordinario al 100%, direi che si può ampiamente mettere in discussione.



:incav::incav: Butti cativi, io non voglio andarci in paradiso se non posso ritrovarci i miei amici animaletti :incav: perchè ci voglio tanto tanto bene e hanno un'anima anche loro. Ho il dubbio che molti di loro siano ben migliori di molti di noi. E ricordatevi che il pianeta Terra senza l'essere umano continuerebbe ad essere un quasi paradiso. Siamo noi che lo stiamo uccidendo.

Tenetevelo voi sto paradiso ultraterreno, a sto punto :chefico:

eq...
28-07-09, 08:37
:incav::incav: Butti cativi, io non voglio andarci in paradiso se non posso ritrovarci i miei amici animaletti :incav: perchè ci voglio tanto tanto bene e hanno un'anima anche loro. Ho il dubbio che molti di loro siano ben migliori di molti di noi. E ricordatevi che il pianeta Terra senza l'essere umano continuerebbe ad essere un quasi paradiso. Siamo noi che lo stiamo uccidendo.

Tenetevelo voi sto paradiso ultraterreno, a sto punto :chefico:

Quale parte di lo puoi mettere ampiamente in discussione (anche se fossi cattolica) ti è sfuggita?

:chefico:

Le suorine non ti hanno spiegato che il magistero ordinario non è necessariamente infallibile?

Carrie
28-07-09, 08:39
Quale parte di lo puoi mettere ampiamente in discussione (anche se fossi cattolica) ti è sfuggita?

:chefico:

Le suorine non ti hanno spiegato che il magistero ordinario non è necessariamente infallibile?

La bibbia tutta non è infallibile, tesoro bello:chefico:

eq...
28-07-09, 08:40
La bibbia tutta non è infallibile, tesoro bello:chefico:

Ecco questo però se fossi cattolica non lo potresti dire, invece che gli animaletti vanno in Paradiso lo potresti dire anche da cattolica.

Magari elaborando anche una teoria teologica che senno Cuordy si preoccupa. :giagia:

Carrie
28-07-09, 08:42
Ecco questo però se fossi cattolica non lo potresti dire, invece che gli animaletti vanno in Paradiso lo potresti dire anche da cattolica.

Magari elaborando anche una teoria teologica che senno Cuordy si offende. :giagia:

Vabè, cmq normalmente i cattolici affermano che gli animali non possono andare in paradiso. Sono pochi ad asserire il contrario.
Se la maggioranza dei religiosi ne fosse invece convinta, beh.... credo che mi ci potrei avvicinare con maggiori probabilità. Insomma ... sarebbe già qualcosa ammettere uniformemente che gli animali possono andare in paradiso.
Quando morì il mio Buck, la mamma ed io andammo in Chiesa a chiedere un pensiero per lui.
Ci hanno riso in faccia. Almeno la sensibilità di non prendere in giro. Noi soffrivamo davvero.

eq...
28-07-09, 08:44
Vabè, cmq normalmente i cattolici affermano che gli animali non possono andare in paradiso. Sono pochi ad asserire il contrario.

Ho scritto un lungo simposio nell'altro thread, attendo impazientemente il tuo parere. :giagia:

Carrie
28-07-09, 08:49
Ho scritto un lungo simposio nell'altro thread, attendo impazientemente il tuo parere. :giagia:

Ok ma ora stacco, devo andare al lavoro. Lo fo quando torno :giagia:

eq...
28-07-09, 08:49
Quando morì il mio Buck, la mamma ed io andammo in Chiesa a chiedere un pensiero per lui.
Ci hanno riso in faccia. Almeno la sensibilità di non prendere in giro. Noi soffrivamo davvero.

Capisco, ma qua fra chi non va in Chiesa perché teme i luoghi affollati (LEO), c'ho pure uno che non ce va perché non vuole che gli chiedono la questua, insomma ma qualcuno che si preoccupa se Gesù Cristo veramente l'attende in Chiesa, c'è sta oppure no?

Carrie
28-07-09, 08:52
Capisco, ma qua fra chi non va in Chiesa perché teme i luoghi affollati (LEO), c'ho pure uno che non ce va perché non vuole che gli chiedono la questua, insomma ma qualcuno che si preoccupa se Gesù Cristo veramente l'attende in Chiesa, c'è sta oppure no?

Vedi di non dire stronzate, io ci andavo sempre a messa all'epoca e per amore.
Beata ingenuità....

ps: Sei sempre pronto a pungere. Poi ci si domanda perchè si smette di amare certo mondo.

eq...
28-07-09, 08:55
Vedi di non dire stronzate, io ci andavo sempre a messa all'epoca e per amore.
Beata ingenuità....

ps: Sei sempre pronto a pungere. Poi ci si domanda perchè si smette di amare certo mondo.

Scusami, anche a me un pochino ha punto questa di frase:

"Se la maggioranza dei religiosi ne fosse invece convinta, beh.... credo che mi ci potrei avvicinare con maggiori probabilità."

Carrie
28-07-09, 08:58
Scusami, anche a me un pochino ha punto questa di frase:

"Se la maggioranza dei religiosi ne fosse invece convinta, beh.... credo che mi ci potrei avvicinare con maggiori probabilità."

Si perchè io perseguo l'amore, quello vero.
Il mio Dio lo seguo per altre vie. Non mi sento meno buona o morale perchè laica.
Non noto spesso nella Chiesa l'amore altruista, l'amore che lascia liberi e rende liberi.... sono tutte parole e dietro trovo persone false e vuote , incapaci di amare davvero.

I cattolici puri di cuore son talmente pochi. Non mi ci avvicino di certo. Mi disgusta un mondo che si proclama migliore e nei fatti raramente lo è.

eq...
28-07-09, 09:01
Si perchè io perseguo l'amore, quello vero.
Il mio Dio lo seguo per altre vie. Non mi sento meno buona o morale perchè laica.
Non noto spesso nella Chiesa l'amore altruista, l'amore che lascia liberi e rende liberi.... sono tutte parole e dietro trovo persone false e vuote , incapaci di amare davvero.

I cattolici puri di cuore son talmente pochi. Non mi ci avvicino di certo. Mi disgusta un mondo che si proclama migliore e nei fatti raramente lo è.

Intanto mi chiedo se ti poni il problema della responsabilità che metti sugli altri e poi non mi pare una buona giustificazione nel momento in cui si pensasse veramente che Gesù Cristo ti attende anche in Chiesa e nella comunità.

Cmq smetto così non ti pungo.

eq...
28-07-09, 09:23
I cattolici puri di cuore son talmente pochi. Non mi ci avvicino di certo. Mi disgusta un mondo che si proclama migliore e nei fatti raramente lo è.

Cmq la morale della favola è che io ammettendo di essere un verme della terra penso di permettere agli altri di starsene in pace, mentre gli altri alimentano imperterriti i miei sensi di colpa.

LEONIDA
28-07-09, 09:31
Cmq la morale della favola è che io ammettendo di essere un verme della terra penso di permettere agli altri di starsene in pace, mentre gli altri alimentano imperterriti i miei sensi di colpa.

No, la morale della favola è che se non la smettete di voler piacere agli atei e ai laicisti, finirete per diventare atei e laicisti, perché loro solo allora vi diranno che andate bene.

eq...
28-07-09, 09:41
No, la morale della favola è che se non la smettete di voler piacere agli atei e ai laicisti, finirete per diventare atei e laicisti, perché loro solo allora vi diranno che andate bene.

Ti assicuro che se l'obiezione era alla dottrina non ne poteva fregare di meno di piacere agli atei o chi per loro.

eq...
28-07-09, 09:58
"Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza. Ma se qualcuno vi dicesse: «È carne immolata in sacrificio», astenetevi dal mangiarne, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza; della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per qual motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe esser sottoposta al giudizio della coscienza altrui? Se io con rendimento di grazie partecipo alla mensa, perché dovrei essere biasimato per quello di cui rendo grazie?
Sia dunque che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare l'utile mio ma quello di molti, perché giungano alla salvezza."

1 Corinzi 10, 27-33

LEONIDA
28-07-09, 10:01
Mt 10,34–11,1
"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare “il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa”. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà."
Gesù il Cristo

eq...
28-07-09, 10:06
Che facciamo ne prendiamo solo uno, oppure conciliamo? :chefico:

O-RATIO
28-07-09, 10:07
Mt 10,34–11,1
"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare “il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa”. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà."
Gesù il Cristo

Dunque? :gratgrat:

LEONIDA
28-07-09, 10:09
Che facciamo ne prendiamo solo uno, oppure conciliamo? :chefico:

:sofico:

no è che stamattina mi girano per altre cose...magari apri messenger...

:Esther:
28-07-09, 11:23
Sinceramente non sono nelle possibilità di discutere se gli animali hanno o meno un'anima, hanno o meno una mente razionale, anche perchè il discorso è molto più complesso di quanto lo vogliate fare apparire. Quanti animali conoscete?
Carrie parla di animali che si affezionano che soffrono, ma quali animali?
Forse si riferisce ai cani e ai gatti; ai criceti? Forse ai furetti, alle scimmie, ai primati tutti? Ai cavalli? Forse ai delfini. etc... Non credo si riferisca ai serpenti, ai ragni, agli scorpioni, ai coccodrilli, alle zebre o giraffe, alle bufale, alle orate o seppie e quant'altro...
Il suo discorso lo trovo moltoapprossimativo, e trovo altrettanto approssimativo e decisamente pretestuoso arrivare a sostenere che la mancanza di diritti per gli animali (ma quali animali?) sia dovuto alle posizioni della Chiesa.
Inoltre credo che ci sia una bella differenza tra il considerare sacro un animale e attribuirgli (a lui e a tutti gli animali) un'anima: Figuriamoci parlare di diritti.

Ma poi siamo proprio sicuri che nom hanno tutti questi diritti? O il tuo è solo un problema di vacanze estive e seratina al ristorante?

O-RATIO
28-07-09, 11:59
Non è l'animale che dovrebbe essere considerato sacro, ma la vita in sè. Ma per alcuni sembra che la sola vita ad essere sacra sia quella dell'animale uomo, solo perchè provvisto di cose che si presuppone la "bestia" non abbia.

Carrie
28-07-09, 12:11
Sinceramente non sono nelle possibilità di discutere se gli animali hanno o meno un'anima, hanno o meno una mente razionale, anche perchè il discorso è molto più complesso di quanto lo vogliate fare apparire. Quanti animali conoscete?
Carrie parla di animali che si affezionano che soffrono, ma quali animali?
Forse si riferisce ai cani e ai gatti; ai criceti? Forse ai furetti, alle scimmie, ai primati tutti? Ai cavalli? Forse ai delfini. etc... Non credo si riferisca ai serpenti, ai ragni, agli scorpioni, ai coccodrilli, alle zebre o giraffe, alle bufale, alle orate o seppie e quant'altro...
Il suo discorso lo trovo moltoapprossimativo, e trovo altrettanto approssimativo e decisamente pretestuoso arrivare a sostenere che la mancanza di diritti per gli animali (ma quali animali?) sia dovuto alle posizioni della Chiesa.
Inoltre credo che ci sia una bella differenza tra il considerare sacro un animale e attribuirgli (a lui e a tutti gli animali) un'anima: Figuriamoci parlare di diritti.

Ma poi siamo proprio sicuri che nom hanno tutti questi diritti? O il tuo è solo un problema di vacanze estive e seratina al ristorante?

Qua mi decadi, ti facevo più sensibile.

Carrie
28-07-09, 12:13
Non è l'animale che dovrebbe essere considerato sacro, ma la vita in sè. Ma per alcuni sembra che la sola vita ad essere sacra sia quella dell'animale uomo, solo perchè provvisto di cose che si presuppone la "bestia" non abbia.

Quoto, e a leggere esther sono sempre più contenta di non essere cattolica come loro.

Carrie
28-07-09, 12:16
[QUOTE=Tomás de Torquemada;324126]Da animalista ultraconvinto, ritengo che in Paradiso queste creature meritino di entrare molto più di certi uomini. Purtroppo proprio la rigida ottusità di alcune posizioni in cui mi sono imbattuto (ma per fortuna esistono anche ecclesiastici "illuminati") ha contribuito ad allontanarmi dalla Chiesa, nonostante il mio forte senso del Sacro.
[QUOTE]

Bravo :chefico:

LEONIDA
28-07-09, 12:25
io invece sono contento di essere cattolico, perché essere cattolico, vuol dire rispettare gli animali e compiere peccato se si maltrattano: cosi dice il catechismo.

invece un ateo potrebbe divertirsi a torturare gli animali e non compirebbe peccato secondo l'ateismo.

O-RATIO
28-07-09, 12:29
io invece sono contento di essere cattolico, perché essere cattolico, vuol dire rispettare gli animali e compiere peccato se si maltrattano: cosi dice il catechismo.


Secondo il catechismo un cattolico potrebbe tranquillamente mangiarsi il proprio cane, e non violerebbe nessuna morale cattolica. :chefico:

Contento tu, un po' meno il cane. ;)

Carrie
28-07-09, 12:31
io invece sono contento di essere cattolico, perché essere cattolico, vuol dire rispettare gli animali e compiere peccato se si maltrattano: cosi dice il catechismo.

invece un ateo potrebbe divertirsi a torturare gli animali e non compirebbe peccato secondo l'ateismo.

Che tu sia contento di essere cattolico la dice lunga su che tipo di gente lo sia ;) Preferisco starti lontana.
I cattolici illuminati (qualcuno ce n'è) ammetterebbero che anche gli animali hanno il diritto di non essere maltrattati, tutti quanti senza distinzione. Noi la Natura la stiamo massacrando. E non ho dato colpe solo alla chiesa di ciò, è una questione cmq culturale ed è un dato di fatto che altre religioni come il buddismo (ma non solo) abbiano un ottimo rapporto con la natura e non insegnino a ritenere inferiori gli animali.

Questa cosa a me fa disinnamorare della religione cattolica, vabè che di religioni ne esistono tante... troppi Dei cmq uff :gratgrat:

Peraltro avevo chiarito che personaggi come S. Francesco abbiano detto che tutto il Creato sia da amare... dunque riconosco che all'interno della chiesa alcuni illuminati ci sono. Denuncio solo il fatto che siano troppo pochi.

Di sicuro io non sacrifico agnellini per Pasqua in nome di una religione.

LEONIDA
28-07-09, 12:36
Secondo il catechismo un cattolico potrebbe tranquillamente mangiarsi il proprio cane, e non violerebbe nessuna morale cattolica. :chefico:

Contento tu, un po' meno il cane. ;)

e quindi? per sopravvivere l'uomo deve nutrirsi di qualche animale.

ma mentre un cattolico non deve maltrattarli, un ateo può anche divertirsi a torturare, amputare, recidere, e ridere della sofferenza di qualunque animale, se questo per lui è "bene".


sono proprio contento di non essere un ateo!!! bleah!!!

;)

Carrie
28-07-09, 12:46
e quindi? per sopravvivere l'uomo deve nutrirsi di qualche animale.

ma mentre un cattolico non deve maltrattarli, un ateo può anche divertirsi a torturare, amputare, recidere, e ridere della sofferenza di qualunque animale, se questo per lui è "bene".


sono proprio contento di non essere un ateo!!! bleah!!!

;)

Sei di una noia mortale e capisci in modo molto limitato. Finchè la massa dei cattolici sarà come te, ci sarà solo bigotteria e guerra.
Fortuna che qlc si salva!
Un bacio.

O-RATIO
28-07-09, 12:50
e quindi? per sopravvivere l'uomo deve nutrirsi di qualche animale.

ma mentre un cattolico non deve maltrattarli, un ateo può anche divertirsi a torturare, amputare, recidere, e ridere della sofferenza di qualunque animale, se questo per lui è "bene".


sono proprio contento di non essere un ateo!!! bleah!!!

;)

:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

L'ignoranza è una brutta "bestia" :sofico:


Lo steccato, passione del centro Italia
Pochi sono a conoscenza di una delle tradizioni più diffuse in tutto lo Stato Pontificio, una tradizione spenta ormai da molto tempo, eppure radicata nel tessuto sociale per più di tre secoli, come spettacolo popolare tra i più amati di sempre. Si tratta della passione per la caccia del bove, praticata a Montenovo come a Senigallia, a Jesi, ad Ancona, a Roma, fino alla fine del 1800.
di Matteo Mariani
matteo@vsmail.it
Quando si parla di spettacoli con i tori, la nostra mente corre direttamente fino alla Spagna.
E lì si ferma.
Ma in realtà le cose non stanno proprio così. La tauromachia è un’arte (anche se per molti non è altro che una mera tortura) diffusa anche in Francia, in Portogallo e in molte repubbliche del Sudamerica. Ebbene, questa pratica, fino alla metà del 1800, era diffusa anche nel Centro Italia, col nome di caccia, giostra o più semplicemente steccato.
Secondo alcuni, l’uso fu importato in Italia dagli spagnoli Aragonesi, divenuti Re di Napoli nel XIV secolo, ma è già attestato nel Trecento di come a Roma si tenessero regolarmente spettacoli di caccia al bove, tanto che negli annali (apocrifi) di Lodovico Monaldeschi si afferma che “Nel secolo XIV era costume dei romani il fare la caccia dei tori non domati nell’anfiteatro di Tito” ovvero nel Colosseo. L’origine di queste pratiche, o di pratiche a questa riconducibili, in realtà, risale a prima del Medio Evo. Già Marziale riporta ampiamente di lotte tra belve esotiche, tori e cani, diffuse in tutto il bacino del mare Mediterraneo.
Non è da escludere che un tale costume sia collegabile all’antico culto del dio Mitra, di origine persiana, diffusosi a Roma attraverso l’Asia Minore nel I secolo dopo Cristo, come alternativa alla religione pagana. Uno degli aspetti più rilevanti del rituale mitriaco, infatti, è proprio il sacrificio del toro (tauroctonia) necessario per garantire fecondità a tutto l’universo.
In ogni caso, una volta perso ogni significato religioso, gli spettacoli con i tori restarono ben radicati in Europa come spettacoli popolari. Lo steccato è qualcosa di simile ad una corrida spagnola, ma era organizzata assai differente. Il termine steccato si riferisce chiaramente alla recinzione di legno che veniva innalzata nella piazza del popolo, per dividere il luogo dell’azione dagli spettatori, formando per questi apposite gradinate tanto da costituire un “anfiteatro” fittizio.
Gli steccati erano di due tipi: con buoi, cani e uomini, o soltanto con buoi e cani. Durante la “caccia”, i cani addestrati tentavano di immobilizzare i buoi azzannandogli la radice dell’orecchio, mentre i buoi li respingevano a cornate. Quando interveniva anche l’uomo, invece, come accadeva a Roma, si parlava di “giostra”, dove l’uomo partecipava con prodezze e acrobazie sull’animale eccitato e agitato dal cane, che veniva poi infilato con una spada.
I “giostrai” erano perlopiù macellai del luogo, che sfidavano forestieri, dilettanti e professionisti, detti “ercoli” o “alcidi”, tra cui si dice eccellessero sopra tutti gli abitanti di Terni. Nelle Marche, però, gli steccati con l’uomo erano assai rari, mentre diffusi e acclamati erano quelli tra tori e cani.
Il procedimento del gioco era piuttosto uniforme nello Stato Pontificio. Lo steccato veniva chiuso alle ore 12, i tori erano numerati e immessi nell’arena uno alla volta. Contro di essi veniva poi lanciato un cane, addestrato a mordere l’orecchio del bove. Vinceva chi per primo riusciva a staccare l’orecchio, anche se non era cosa rara che il bove inforcasse il cane con le corna e lo sbudellasse.

In tempi recenti, lo troviamo anche nella nostra zona delle Marche centrali. Le cronache ne parlano spesso. Nel 1620, ad esempio, venne organizzata a Senigallia (dove di solito era usato il Foro Annonario) una “Caccia dei tori” per festeggiare il quindicenne Federico Ubaldo Della Rovere in visita alla città.
Sono ricordate ancora delle giostre da Vincenzo Monti per Fano, e da Gioacchino Belli per Roma, da cui si deduce che il periodo di maggior diffusione fu tra la fine del 1600 e i primi quarant’anni del 1800.
Molto radicato era anche nella località di Massaccio, a Cupra Montana, ed anche a Jesi. Afferma Raffaele Molinelli, che “quando al Sabbado si fa la caccia al bove, molti Gentiluomini scordandosi del Sangue Nobile, e della Cavalleria, corrono e giostrano a piedi intorno al bove, mesticati fra due cento o tre cento Birri, co’ quali fanno a spinte, e qualche volta anche a capelli”.
“E ho veduto correre dietro al bove – assicura ancora lo stesso Mulinelli –, a cascare per terra come stracci nel fangaccio, non solamente Gentiluomini Secolari, ma anche taluni di essi col Collarino e col Canonicato”.
A Montenovo era pratica diffusa nel Settecento organizzarne in Piazza Grande, l’attuale Piazza della Libertà, che fungeva da arena, chiusa com’è su tre lati, mentre il quarto veniva sbarrato con pali di legno realizzate da falegnami del posto. Il popolo circondava lo steccato, mentre nobili e borghesi si affacciavano dalle finestre dei palazzi circostanti.
Una perizia di Pietro Bellini del 12 agosto 1747 sullo stato dei “beni della Comunità”, a seguito di un forte terremoto, svela che il popolino faceva di tutto per poter assistere al meglio allo spettacolo. Scrive infatti il Bellini che la necessità di riparare la torre dell’orologio era sorta, in quanto questa era rovinata sì dalla tramontana e dall’acqua, ma anche dal salirvi del popolo in occasione degli steccati.
In pratica, le persone che non trovavano spazio intorno allo steccato di legno, si calavano giù dai finestroni della torre, fino ai tetti dei palazzi circostanti, per godere al meglio lo spettacolo sottostante.
Ma non solo in piazza si tenevano gli steccati. Anche al Borgo ne furono organizzati, dove il 28 gennaio 1830 si tenne uno steccato con 14 bovi, “tre de’ quali sono stati Fieri”. Se ne tenne uno anche in occasione del matrimonio di Giuseppe Maurizj con Piernia Menghettoni di Montalboddo, ed altri pure durante il carnevale.
Il montenovese Francesco Procaccini scrive che in Barbara (probabilmente ultimo comune dello Stato Pontificio ad organizzare steccati) si tenne una festa grande nell’11 novembre del 1824. Molta gente accorse, e vi uno spettacolo teatrale che non raccolse molto successo. Scrive il Procaccini: “Non descrivo gl’urli, le strida, le fischiate che fecero i Forastieri per compassione de’ Barbaresi”. Ma così tanta gente non era accorsa a Barbara per il teatro, bensì per un grande steccato di otto bovi, toro e vacca di masseria.

Anche nel maceratese e nell’ascolano la tradizione era assai radicata. Se ne registra un costante allestimento ad Offida, (dove l’ultima caccia avvenne il 14 novembre 1849) dove si invitavano i giostrai dei paesi vicini quali Fermo, Ascoli, Montalto, Ripatransone, Grottammare, San Benedetto, Santa Vittoria, Porto di Fermo, Monterubbiano, Cossignano, tutte Comunità dove nel periodo tra settembre e febbraio si svolgevano simili divertimenti. Il gioco però non ebbe buon gradimento presso i francesi, che lo ritenevano segno di poca civiltà, abitudine e usanza grossolana e sanguinaria. Cercarono pertanto, durante la loro presenza, dal 1797 al 1815, di ostacolarlo con ogni mezzo.
Vi fu un tentativo, durante gli anni del regno d’Italia napoleonico, di proibire lo steccato come spettacolo orribile e crudele.
La passione polare, però, unita a presumibili ragioni di ordine politico interno, riuscì a prevalere sulle iniziative dei Prefetti, e gli spettacoli continuarono ancora per decenni. Nonostante le restrizioni napoleoniche, infatti, in numerose piccole e grandi località marchigiane, come Ancona, Jesi, Senigallia, Chiaravalle, Castelplanio, Maiolati, Ostra, si tennero regolarmente steccati come da tradizione, visto che gli steccati erano garantiti anche dagli antichi statuti comunali.
Non riuscendovi, i francesi provarono quindi a disciplinarlo con regolamentazioni più precise e severe, specialmente riguardo alla salvaguardia degli spettatori, sempre in grandissimo numero e molto entusiasti.
Col ritorno del Governo Pontificio, però, gli steccati riprendono con maggior frequenza a divertire la gente in feste sacre e profane. A Jesi, nel primo S. Settimio della liberazione, nel settembre 1815, si tenne uno steccato con 30 tori. Ma nel secondo ’800, con l’avvento dello Stato unitario e la successiva unificazione della legislazione nazionale, il gioco cessò definitivamente, a Montenovo come nel resto d’Italia.

*(Le informazioni generali e della zona di Ostra Vetere sono tratte dal libro di Alberto di Fiorani “Lo Steccato o Caccia del Bove”, Ostra Vetere, 1990, Ed. Centro Cultura Popolare.
Altre informazioni sono tratte dall’articolo di Mario Vannicola “La caccia al bue”, pubblicato su Ophys, Periodico del Centro Studi “Guglielmo Allevi” di Offida, numero 6, anno 2, nuova serie, dicembre 2003.
Si ringrazia entrambi per la gentile concessione.)

Vivere Senigallia: Lo steccato, passione del centro Italia (http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=126252)

O-RATIO
28-07-09, 12:50
Sei di una noia mortale e capisci in modo molto limitato. Finchè la massa dei cattolici sarà come te, ci sarà solo bigotteria e guerra.
Fortuna che qlc si salva!


Quoto tutto tranne il bacio. :D

:Esther:
28-07-09, 12:54
Non è l'animale che dovrebbe essere considerato sacro, ma la vita in sè. Ma per alcuni sembra che la sola vita ad essere sacra sia quella dell'animale uomo, solo perchè provvisto di cose che si presuppone la "bestia" non abbia.

Non si sta parlando di "vita", almeno credo, anche perchè mi sembra che in Italia la vita di cani gatti etc... sia salvaguradata con leggi molto severe. Tu pensa che una persona che conosco è stata denunciata perchè lasciava il proprio cane tutto il giorno da solo.

Si sta parlando di diritti degli animali e dell'influenza della Chiesa sulla mancanza di diritti. (mi fa ridere solo il pensiero).
Poi, se proprio te la vuoi prendere (o ve la volete prendere) con qualcuno su come vengono trattati gli animali in certe situazioni, prendetevela con l'uomo e sulla cattiveria dell'uomo e non con la Chiesa. Potreste essere più credibili.


Qua mi decadi, ti facevo più sensibile.

Non è questione di sensibilità, è questione raziocinio e di giustizia di intenti e intenzioni e tu non sei stata affatto giusta nell'attribuire questa
mancanza di diritti degli animanli (possiamo dire domestici?) alla Chiesa.
Non approfondisci, non chierisci meglio il tuo pensiero. Lanci il sasso e accovi la mano.
Che cosa intendi per diritti degli animali?
A cosa fai riferimento?
A leggi contro il maltrattamento?
A spazi adibili ai nostri amici a 4 zampe?
Alla possibilità di portare uno di loro in un albergo a 5 stelle?
A leggi sull'abbandono?
A cosa si può sapere?
Credo di avere una risposta per tutto. :chefico:

Le tue conclusioni sono a dir poco paradossali.
Poi se vuoi parlare di paradiso o non paradiso fallo pure, partecipo volentieri alla discussione però, se parti dalle conclusioni della Chiesa sugli animali (ma quali animali?) per arrivare a dire che in Italia gli animali non hanno diritti (e non è vero), allora io non partecipo perchè per me non v'è nulla su cui ragionare.

Ma visto che ci siamo tu faccio io delle domande.

I ragni, secondo te, hanno un'anima?
Le testuggini, secondo te, hanno un'anima?
I coralli, hanno un'anima?
Le spigole, le seppie, le vongole, le anemoni di mare, i ricci, le murene, i polli, i tacchini, hanno un'anima?
Quando vengono ammazzate per finire nel tuo piatto, secondo te, da martiri, vanno in paradiso?


Quoto, e a leggere esther sono sempre più contenta di non essere cattolica come loro.

Non mi sembra che O-RATIO abbia risposto in maniera congrua, e il fatto che tu lo quoti, mi preoccupa alquanto :chefico:

Cuordy
28-07-09, 12:54
Vediamo di usare gli strumenti della logica.


Se credi che i cani vadano in paradiso, credi nel paradiso.

Se credi nel paradiso e credi che i cani vadano in paradiso, visto che i cani non sono razionali, allora in paradiso non ci si va per via delle opere buone ma, come dice Carrie, per via della sensibilità.

Una sensibilità di cui non c'è nemmeno dato sapere in cosa consista e quali presupposti debba avere perché possa dimostrare la presenza di un'anima.

:445:

:Esther:
28-07-09, 12:57
e e capisci in modo molto limitato. .

Tu invece sei di ampie vedute? :D
Non te la prendere è una battuta :chefico:

Carrie
28-07-09, 12:57
Vi lascio nella vostra nebbia, ma qui siete una grande delusione.
Noto che esther sa ammirare le persone solo quando le danno ragione.
Per cui qui si ferma il mio andarle incontro.

Cordiali saluti.

Cuordy
28-07-09, 12:58
Non è l'animale che dovrebbe essere considerato sacro, ma la vita in sè. Ma per alcuni sembra che la sola vita ad essere sacra sia quella dell'animale uomo, solo perchè provvisto di cose che si presuppone la "bestia" non abbia.

E chi decide cos'è vita e cosa non lo è? Tu, presupponendo? :chefico::gratgrat:

Cuordy
28-07-09, 13:00
Vi lascio nella vostra nebbia, ma qui siete una grande delusione.
Noto che esther sa ammirare le persone solo quando le danno ragione.
Per cui qui si ferma il mio andarle incontro.

Scusa Carrie, ma perché parli di "nostra nebbia" se qui gli unici ad aver usato la logica sono i cattolici? Tu e Orazio parlate per suggestione, per sentimenti, non per razionalità. Almeno questo è ciò che si evince.

:Esther:
28-07-09, 13:00
Vediamo di usare gli strumenti della logica.



:445:

:) Cuore, certe volte mi spaventi :D

O-RATIO
28-07-09, 13:02
Non si sta parlando di "vita", almeno credo, anche perchè mi sembra che in Italia la vita di cani gatti etc... sia salvaguradata con leggi molto severe. Tu pensa che una persona che conosco è stata denunciata perchè lasciava il proprio cane tutto il giorno da solo.

Si sta parlando di diritti degli animali e dell'influenza della Chiesa sulla mancanza di diritti. (mi fa ridere solo il pensiero).
Poi, se proprio te la vuoi prendere (o ve la volete prendere) con qualcuno su come vengono trattati gli animali in certe situazioni, prendetevela con l'uomo e sulla cattiveria dell'uomo e non con la Chiesa. Potreste essere più credibili.



Non mi sembra che O-RATIO abbia risposto in maniera congrua, e il fatto che tu lo quoti, mi preoccupa alquanto :chefico:

Sei tu che hai detto "credo che ci sia una bella differenza tra il considerare sacro un animale e attribuirgli (a lui e a tutti gli animali) un'anima: Figuriamoci parlare di diritti."

Mi riferivo alla tua erronea (secondo me) deduzione del "considerare sacro un animale". Ripeto: Non è l'animale che dovrebbe essere considerato sacro, ma la vita in sè. Ma per alcuni sembra che la sola vita ad essere sacra sia quella dell'animale uomo, solo perchè provvisto di cose che si presuppone la "bestia" non abbia." Qualora anche i cattolici come voi fossero più rispettosi della vita delle "bestie", probabilmente ci sarebbero meno animali che soffrono.

:Esther:
28-07-09, 13:03
E chi decide cos'è vita e cosa non lo è? Tu, presupponendo? :chefico::gratgrat:

Che strano, loro mi hanno fatto la stessa domanda quando parlavo dell'aborto. :D:D:D

Comunque, non essere stupido, mi sembra chiaro che solo loro possano parlare in tal senso.

O-RATIO
28-07-09, 13:05
E chi decide cos'è vita e cosa non lo è? Tu, presupponendo? :chefico::gratgrat:
La vocina della coscienza. :D

Quella stessa cosa che ti suggerisce di non mangiare il tuo cane anche quando hai fame. :chefico:

Cuordy
28-07-09, 13:06
Mi riferivo alla tua erronea (secondo me) deduzione del "considerare sacro un animale". Ripeto: Non è l'animale che dovrebbe essere considerato sacro, ma la vita in sè. Ma per alcuni sembra che la sola vita ad essere sacra sia quella dell'animale uomo, solo perchè provvisto di cose che si presuppone la "bestia" non abbia." Qualora anche i cattolici come voi fossero più rispettosi della vita delle "bestie", probabilmente ci sarebbero meno animali che soffrono.


E se quelle che hai detto fossero solo e soltanto tue opinioni e la tua vita, invece di essere sacra, avesse lo stesso valore di quella di una fatta di vacca?

Perché finché non argomenti con razionalità, invece di poetare, è questo ciò che si evince da quanto scrivi.

Cuordy
28-07-09, 13:06
La vocina della coscienza. :D

Quella stessa cosa che ti suggerisce di non mangiare il tuo cane anche quando hai fame. :chefico:

Quindi se la tua coscienza ti dicesse che potresti mangiarti tuo figlio, tu lo mangeresti? E facendo della tua cosicenza l'unico metro di giudizio, non potresti neppure pensare di aver fatto una cosa brutta.

O-RATIO
28-07-09, 13:07
Che strano, loro mi hanno fatto la stessa domanda quando parlavo dell'aborto. :D:D:D

Comunque, non essere stupido, mi sembra chiaro che solo loro possano parlare in tal senso.

No, anche voi, solo che prima dovete scegliere se buttare alle ortiche le elucubrazioni tomistiche sull'anima, oppure no. :D

eq...
28-07-09, 13:10
Se mi spiegate perché un cane deve avere più diritti di un bovino ve ne sarei grato.

Secondo poi io non potrei mai mangiare l'anatra all'arancia per ovvi motivi, ma non per questo dico che i cinesi sono della gente cattiva per questo.

O-RATIO
28-07-09, 13:10
Quindi se la tua coscienza ti dicesse che potresti mangiarti tuo figlio, tu lo mangeresti? E facendo della tua cosicenza l'unico metro di giudizio, non potresti neppure pensare di aver fatto una cosa brutta.
:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

D'ora in avanti, ti avverto, mi rifiuterò persino di leggerli i tuoi post (quello sopra compreso), ogni qualvolta inizieranno con l'avverbio "quindi". :chefico:


Quanto sei ridicolo! :sofico:

O-RATIO
28-07-09, 13:13
Se mi spiegate perché un cane deve avere più diritti di un bovino ve ne sarei grato.

Su questo penso che possa essere più esauriente Cuordileone, che lui non mangia il proprio cane, non perchè è la coscienza che glielo vieta, ma perchè... :mmm:

:Esther:
28-07-09, 13:13
E chi decide cos'è vita e cosa non lo è? Tu, presupponendo? :chefico::gratgrat:


Sei tu che hai detto "credo che ci sia una bella differenza tra il considerare sacro un animale e attribuirgli (a lui e a tutti gli animali) un'anima: Figuriamoci parlare di diritti."

Mi riferivo alla tua erronea (secondo me) deduzione del "considerare sacro un animale". Ripeto: Non è l'animale che dovrebbe essere considerato sacro, ma la vita in sè. Ma per alcuni sembra che la sola vita ad essere sacra sia quella dell'animale uomo, solo perchè provvisto di cose che si presuppone la "bestia" non abbia." Qualora anche i cattolici come voi fossero più rispettosi della vita delle "bestie", probabilmente ci sarebbero meno animali che soffrono.

Punto primo: infatti si stava parlando di induisti, egizi etc, e aggiungerei anche musulmani che considerano sacro il maiale, quindi queste cose, sulle quali posso anche concordare con te, valle a dire a loro.
... anche se con gli egizi credo che tu possa avere dei problemi, a meno che tu non faccia resuscitare Cleopatra :chefico:

Punto secondo: come cavolo ti permetti di partire dalla sacralità di alcuni animali per alcune professioni religiose o semplici civiltà, e arrivare ad insinuare che i cattolici o cattolici come noi non siamo rispettosi degli animali?
Questo è l'enorme vizio ingiustificato e pretestuoso del tuo ragionamento.

Il cattolico come me che non ha rispetto per la vita di un animale, perchè lo considera solo una bestia non lo prende perchè a causa del mio lavoro dovrei lasciarlo incasa da solo tutto il giorno.
Vergognati!
E per queste tue ultime affermazioni, e perchè sopratutto tu abbini il non avere rispetto per la vita di un animale al cattolico o la religione cattolica e non, come qualsiasi persona giusta, alla semplice cattiveria umana.

Poi se vuoi arrivare a dire che, in virtù di tutto ciò, si dovrebbe permettere ad un cane o un gatto di dormire sotto le lenzuola con il "padrone", perchè altrimenti non sarebbe più vita, ma un a bestia, allora accomodati.

Carrie
28-07-09, 13:15
Se mi spiegate perché un cane deve avere più diritti di un bovino ve ne sarei grato.

Secondo poi io non potrei mai mangiare l'anatra all'arancia per ovvi motivi, ma non per questo dico che i cinesi sono della gente cattiva per questo.

A dimostrazione di come non avete compreso. Non si sta dicendo che i carnivori sono cattivi.
Banalizzate tutto ma probabilmente è mancanza di qualcosa che non è stato donato dal vostro dio... c'è poco da fa :D

eq...
28-07-09, 13:19
io invece sono contento di essere cattolico, perché essere cattolico, vuol dire rispettare gli animali e compiere peccato se si maltrattano: cosi dice il catechismo.

Risposta: :chefico:



I cattolici illuminati (qualcuno ce n'è) ammetterebbero che anche gli animali hanno il diritto di non essere maltrattati, tutti quanti senza distinzione.

Qualcuno dotato di raziocinio mi spiega perché Carrie manda a quel paese i cattolici anche quanto le danno ragione.

O-RATIO
28-07-09, 13:20
Punto primo: infatti si stava parlando di induisti, egizi etc, e aggiungerei anche musulmani che considerano sacro il maiala, quindi queste cose, sulle quali posso anche concordare con te, valle a dire a loro.
... anche se con gli egizi credo che tu possa avere dei problemi, a meno che tu non faccia resuscitare Cleopatra :chefico:

Punto secondo: come cavolo ti permetti di partire dalla sacralità di alcuni animali per alcune professioni religiose o semplici civiltà, e arrivare ad insinuare che i cattolici o cattolici come noi non siamo rispettosi degli animali?
Questo è l'enorme vizio ingiustificato e pretestuoso del tuo ragionamento.

Insinuo nello stesso modo in cui cattobigotti come voi insinuano che gli atei sarebbero capaci di torturare gli animali e divertirisi pure senza provare nessun rimorso.

Inoltre i musulmani non considerano sacro il maiale!!! (l'ignoranza è una brutta "bestia"!!) :postridicolo::postridicolo:

eq...
28-07-09, 13:21
A dimostrazione di come non avete compreso. Non si sta dicendo che i carnivori sono cattivi.
Banalizzate tutto ma probabilmente è mancanza di qualcosa che non è stato donato dal vostro dio... c'è poco da fa :D

Vedo che eviti i thread più complessi, dove potresti dare sfoggio della tua superiorità. :giagia:

Però ti perdono lo stesso. :)

Carrie
28-07-09, 13:21
Risposta: :chefico:



Qualcuno dotato di raziocinio mi spiega perché Carrie manda a quel paese i cattolici anche quanto le danno ragione.

Perchè tu salti fuori con la storia dei carnivori.
Poi annebbiate tutto con commenti banalissimi. Ve li lascio....sono adatti a voi, non a me :chefico:
Chi ha un cuore ed un'anima, chi sa ragionare ma col cuore..... ha capito.

Strapaesano
28-07-09, 13:21
Mah, sinceramente di Yhwh non me ne frega tanto, meglio gli animali....

Cuordy
28-07-09, 13:22
Su questo penso che possa essere più esauriente Cuordileone, che lui non mangia il proprio cane, non perchè è la coscienza che glielo vieta, ma perchè... :mmm:

Non è questione di coscienza, ma di cultura. :chefico:

Se tu, come dici che è giusto fare (e come del resto è logico che tu, da non credente monoteista debba fare...) prendi la coscienza come unico strumento per valutare cos'è giusto e cosa non lo è, ti riduci a fare ciò che la coscienza ti dice di fare nel 2009. Ma se la cultura nel 3009 fosse differente, e ti inducesse a reputare giusta la cottura allo spiedo di tuo figlio, dopo verlo stuprato da vivo e da morto, tu lo potresti fare bellamente, senza entrare in contraddizione con la tua visione della giustizia e della vita.

eq...
28-07-09, 13:22
Perchè tu salti fuori con la storia dei carnivori.

Sono saltato fuori dopo e non ce l'avevo con te.

Cuordy
28-07-09, 13:25
Perchè tu salti fuori con la storia dei carnivori.
Poi annebbiate tutto con commenti banalissimi. Ve li lascio....sono adatti a voi, non a me :chefico:
Chi ha un cuore ed un'anima, chi sa ragionare ma col cuore..... ha capito.



Che ci vuoi fare, siamo bigotti incalliti rimasti alle disputatio medievali. Roba d'altri tempi, me ne rendo conto. :D



ps. su ruzza. ;)

LEONIDA
28-07-09, 13:26
Perchè tu salti fuori con la storia dei carnivori.
Poi annebbiate tutto con commenti banalissimi. Ve li lascio....sono adatti a voi, non a me :chefico:
Chi ha un cuore ed un'anima, chi sa ragionare ma col cuore..... ha capito.

e tu che cuore hai? sostieni l'ateismo che può anche torturare gli animali e riderci sopra!!

:postridicolo:

eq...
28-07-09, 13:27
Chi è che ha tirato fuori il discorso del cane? Forza voglio nome e cognome.

Cuordy
28-07-09, 13:29
Poi se vuoi arrivare a dire che, in virtù di tutto ciò, si dovrebbe permettere ad un cane o un gatto di dormire sotto le lenzuola con il "padrone", perchè altrimenti non sarebbe più vita, ma un a bestia, allora accomodati.


Qualcosa contro tua suocera??? :chefico::chefico::chefico:

:D:D

:crepapelle:

:Esther:
28-07-09, 13:30
Insinuo nello stesso modo in cui cattobigotti come voi insinuano che gli atei sarebbero capaci di torturare gli animali e divertirisi pure senza provare nessun rimorso.

Quando la volpe non arriva all'uva, dice che è l'uva ad essere acerba...
L'hai già fatto per ben due volte in questa discussione... :chefico:
Facile discutere così ;)

:Esther:
28-07-09, 13:31
Qualcosa contro tua suocera??? :chefico::chefico::chefico:

:D:D

:crepapelle:

No, ma mi ha dato lo spunto :chefico:

O-RATIO
28-07-09, 13:37
Non è questione di coscienza, ma di cultura. :chefico:

Se tu, come dici che è giusto fare (e come del resto è logico che tu, da non credente monoteista debba fare...) prendi la coscienza come unico strumento per valutare cos'è giusto e cosa non lo è, ti riduci a fare ciò che la coscienza ti dice di fare nel 2009. Ma se la cultura nel 3009 fosse differente, e ti inducesse a reputare giusta la cottura allo spiedo di tuo figlio, dopo verlo stuprato da vivo e da morto, tu lo potresti fare bellamente, senza entrare in contraddizione con la tua visione della giustizia e della vita.

La coscienza di una persona affonda le radici anche nella cultura. Questo pensavo fosse assodato! Ed è il dubbio in primis che ha il compito di rinvigorire la fiamma della ragione.

Se la cultura del 3009 facesse in modo di aggiornare il catechismo in maniera che si potesse ad esempio reintrodurre la schiavitù, rendendola legittima da un punto di vista morale, tu la condivideresti?

Cuordy
28-07-09, 13:41
Insinuo nello stesso modo in cui cattobigotti come voi insinuano che gli atei sarebbero capaci di torturare gli animali e divertirisi pure senza provare nessun rimorso.

La regola è questa. Se non ti piace smetti di essere ateo. Se non ti piace ma non puoi far a meno di essere ateo, si almeno coerente e accettane le conseguenze, sennò sei ridicolo e basta.


Inoltre i musulmani non considerano sacro il maiale!!! (l'ignoranza è una brutta "bestia"!!) :postridicolo::postridicolo:

Bè certo, la cultura è sapere se i musulmani reputano sacro il maiale oppure no. Esther lavora a differenza tua. :chefico: :gluglu:

eq...
28-07-09, 13:41
Se la cultura del 3009 facesse in modo di aggiornare il catechismo in maniera che si potesse ad esempio reintrodurre la schiavitù, rendendola legittima da un punto di vista morale, tu la condivideresti?

La cultura di chi aggiorna il catechismo?
È stata abolita la schiavitù dalla cultura occidentale e non me ne sono accorto? :34664:

O-RATIO
28-07-09, 13:42
Quando la volpe non arriva all'uva, dice che è l'uva ad essere acerba...
L'hai già fatto per ben due volte in questa discussione... :chefico:
Facile discutere così ;)

Si dice anche che il "nemico del mio nemico è mio amico". E infatti tu l'hai messo in pratica diverse volte questo detto. :chefico: Godi nell'attaccare esclusivamente il sottoscritto, anche quando si comporta come uno come voi. :chefico: Complimenti per l'onestà intellettuale!!!. :incav:

Cuordy
28-07-09, 13:42
La coscienza di una persona affonda le radici anche nella cultura. Questo pensavo fosse assodato! Ed è il dubbio in primis che ha il compito di rinvigorire la fiamma della ragione.

:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

http://www.pupia.tv/includes/tiny_mce/plugins/filemanager/files/immagini/musica/jim_morrison.jpg

O-RATIO
28-07-09, 13:43
La cultura di chi aggiorna il catechismo?
È stata abolita la schiavitù dalla cultura occidentale e non me ne sono accorto? :34664:

E' forse vietata nel catechismo? :mmm:

O-RATIO
28-07-09, 13:44
:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

http://www.pupia.tv/includes/tiny_mce/plugins/filemanager/files/immagini/musica/jim_morrison.jpg

:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

eq...
28-07-09, 13:45
E' forse vietata nel catechismo? :mmm:

Dalla notte dei tempi. :giagia:

O-RATIO
28-07-09, 13:47
Dalla notte dei tempi. :giagia:


Ogni catechismo ha dei destinatari, che soventemente sono collocati nella medesima epoca nella quale il catechismo viene redatto. Oltretutto, i catechismi possono contenere, per gradi e nel tempo, approfondimenti e specificazioni della dottrina cattolica; nonché possono avere contenuti non inerenti l'infallibilità, che pertanto possono mutare.
:chefico:

:ciaociao:

LEONIDA
28-07-09, 13:50
questa discussione è l'ennesima dimostrazione che agli atei non importa un tubo della verità dei fatti, di ciò che dice la Chiesa e via discorrendo.

agli atei importa solo sparare più sciocchezze possibile per distruggere il cattolicesimo, perché ormai loro hanno deciso che il cattolicesimo è una roba sorpassata da abolire che impedisce di fare tutto ciò che si desidera, dalle orge, all'ozio, al culto della superficialità, i matrimoni gay, e via discorrendo.

O-RATIO
28-07-09, 13:52
questa discussione è l'ennesima dimostrazione che agli atei non importa un tubo della verità dei fatti, di ciò che dice la Chiesa e via discorrendo.

agli atei importa solo sparare più sciocchezze possibile per distruggere il cattolicesimo, perché ormai loro hanno deciso che il cattolicesimo è una roba sorpassata da abolire che impedisce di fare tutto ciò che si desidera, dalle orge, all'ozio, al culto della superficialità, i matrimoni gay, e via discorrendo.

Questo post è l'ennesima dimostrazione che non hai capito una cippa! :D

eq...
28-07-09, 13:53
:chefico:

:ciaociao:

Eh? :mmm:

eq...
28-07-09, 13:54
Questo post è l'ennesima dimostrazione che non hai capito una cippa! :D

Tutti geni voi, eh? :mmm:

:Esther:
28-07-09, 13:55
Si dice anche che il "nemico del mio nemico è mio amico". E infatti tu l'hai messo in pratica diverse volte questo detto. :chefico: Godi nell'attaccare esclusivamente il sottoscritto, anche quando si comporta come uno come voi. :chefico: Complimenti per l'onestà intellettuale!!!. :incav:

Punto primo: Io non ho attaccato nessuno, rispondo a coloro i cui ragionamenti secondo me sono sbagliati e spiego secondo me perchè sono sbagliati, tant'è che il mio primo messaggio non era di certo rivolto a te, ma in primis a Carrie (l'autore del 3d) e poi a tutti
Poi, successivamente, tu per primo hai quotato il mio messaggio, ed io ho quotato il tuo e tu il mio e così via... (è tutto nero su bianco, eh!)
Dovrei giungere alla stessa conclusione tua quindi? Dovrei pensare che mi hai attaccato? :paura::paura: :crepapelle::crepapelle:

Punto secondo: Godo nell'attaccare? Io direi che ho piacere ad esporre il mio punto di vista in merito a conclussioni secondo me sbagliate e paradossali tue e di chiunque altro. Se questo vuol dire godere nell'attaccare saremmo tutti (te compreso) maniaci compulsivi.

Punto terzo: vedi? lo hai fatto per la terza volta. :chefico: E' più forte di te a quanto pare. :chefico:

P-S.
Inutile aggiungere che le tue conclusioni sono sbagliate. :chefico:

A dire il vero sono anche un pochino delusa, ma non da te, da Carrie, speravo di continuare la nostra discussione molto più in linea al 3d, per capire davvero a cosa faceva riferimento nello specifico.

O-RATIO
28-07-09, 14:00
Eh? :mmm:


Se...

Ogni catechismo ha dei destinatari, che soventemente sono collocati nella medesima epoca nella quale il catechismo viene redatto. Oltretutto, i catechismi possono contenere, per gradi e nel tempo, approfondimenti e specificazioni della dottrina cattolica; nonché possono avere contenuti non inerenti l'infallibilità, che pertanto possono mutare.

allora è possibile che la cultura del 3009 possa rendere necessario aggiornare il catechismo in maniera da reintrodurre la schiavitù, rendendola legittima da un punto di vista morale.

:chefico:

eq...
28-07-09, 14:01
Se...


allora è possibile che la cultura del 3009 possa rendere necessario aggiornare il catechismo in maniera da reintrodurre la schiavitù, rendendola legittima da un punto di vista morale.

:chefico:

Lo potevi dire prima che non sai leggere però, c'hai fatto perdere un sacco di tempo. :incav:

Cuordy
28-07-09, 14:02
Se...


allora è possibile che la cultura del 3009 possa rendere necessario aggiornare il catechismo in maniera da reintrodurre la schiavitù, rendendola legittima da un punto di vista morale.

:chefico:


No, c'è "la coscienza di Orazio" che a salvarci. :postridicolo:

O-RATIO
28-07-09, 14:02
Tutti geni voi, eh? :mmm:

ci vuole un genio per smentire questa stronzata? :paura:

agli atei importa solo sparare più sciocchezze possibile per distruggere il cattolicesimo, perché ormai loro hanno deciso che il cattolicesimo è una roba sorpassata da abolire che impedisce di fare tutto ciò che si desidera, dalle orge, all'ozio, al culto della superficialità, i matrimoni gay, e via discorrendo.

O-RATIO
28-07-09, 14:04
No, c'è "la coscienza di Orazio" che a salvarci. :postridicolo:

Si salvi chi può!! :D

O-RATIO
28-07-09, 14:05
Lo potevi dire prima che non sai leggere però, c'hai fatto perdere un sacco di tempo. :incav:

:conf:

Eh? :gratgrat:

eq...
28-07-09, 14:07
ci vuole un genio per smentire questa stronzata? :paura:

agli atei importa solo sparare più sciocchezze possibile per distruggere il cattolicesimo, perché ormai loro hanno deciso che il cattolicesimo è una roba sorpassata da abolire che impedisce di fare tutto ciò che si desidera, dalle orge, all'ozio, al culto della superficialità, i matrimoni gay, e via discorrendo.

Finché resti agnostico giacobino ha ragione. :giagia:

Cuordy
28-07-09, 14:07
ci vuole un genio per smentire questa stronzata? :paura:

agli atei importa solo sparare più sciocchezze possibile per distruggere il cattolicesimo, perché ormai loro hanno deciso che il cattolicesimo è una roba sorpassata da abolire che impedisce di fare tutto ciò che si desidera, dalle orge, all'ozio, al culto della superficialità, i matrimoni gay, e via discorrendo.

Cosa non ti torna? Eppure è del tutto logico.

O-RATIO
28-07-09, 14:09
Punto primo: Io non ho attaccato nessuno, rispondo a coloro i cui ragionamenti secondo me sono sbagliati e spiego secondo me perchè sono sbagliati, tant'è che il mio primo messaggio non era di certo rivolto a te, ma in primis a Carrie (l'autore del 3d) e poi a tutti
Poi, successivamente, tu per primo hai quotato il mio messaggio, ed io ho quotato il tuo e tu il mio e così via... (è tutto nero su bianco, eh!)
Dovrei giungere alla stessa conclusione tua quindi? Dovrei pensare che mi hai attaccato? :paura::paura: :crepapelle::crepapelle:

Si certo hai ragione! :D


Punto secondo: Godo nell'attaccare? Io direi che ho piacere ad esporre il mio punto di vista in merito a conclussioni secondo me sbagliate e paradossali tue e di chiunque altro. Se questo vuol dire godere nell'attaccare saremmo tutti (te compreso) maniaci compulsivi.

Come no!!


Punto terzo: vedi? lo hai fatto per la terza volta. :chefico: E' più forte di te a quanto pare. :chefico:

Ovvimente hai ancora ragione!


P-S.
Inutile aggiungere che le tue conclusioni sono sbagliate. :chefico:

A dire il vero sono anche un pochino delusa, ma non da te, da Carrie, speravo di continuare la nostra discussione molto più in linea al 3d, per capire davvero a cosa faceva riferimento nello specifico.

Lascio il passo a Carrie, visto che con te è impossibile intavolare una discussione seria, vista l'enorme quantità di bile che riversi nei miei confronti.

:ciaociao:

LEONIDA
28-07-09, 14:09
ehi Cuordy, non perdere tempo in questa discussione, smessaggia qualche pvt con qualche modernista, che su CR qualche svitato sta postando roba "fuori dal vangelo", da pazzoidi come San Bernardo da Chiaravalle!!!

:D

O-RATIO
28-07-09, 14:11
Cosa non ti torna? Eppure è del tutto logico.

E' logico che tu sia in sintonia con quelle stronzate, visto che non c'è logicità in quelle affermazioni.

Allora spiegaci la logicità che c'è nell'affermazione: "agli atei importa solo sparare più sciocchezze possibile per distruggere il cattolicesimo" :mmm:

LEONIDA
28-07-09, 14:13
E' logico che tu sia in sintonia con quelle stronzate, visto che non c'è logicità in quelle affermazioni.

Allora spiegaci la logicità che c'è nell'affermazione: "agli atei importa solo sparare più sciocchezze possibile per distruggere il cattolicesimo" :mmm:

non dimenticare la parte sulle orge e il resto! manipolatore! :postridicolo:

Hope
28-07-09, 15:19
Ma tutto questo popò di roba con gli animali che c'entra? Tornate IT altrimenti aprite una nuova discussione. Grasssie :)

O-RATIO
28-07-09, 15:20
Ma tutto questo popò di roba con gli animali che c'entra? Tornate IT altrimenti aprite una nuova discussione. Grasssie :)

hai ragione:

Gregorio IX… e i gatti

Massimo Consoli - diama@tin.it
domenica 19 agosto 2007
L’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha proposto di istituire una giornata di tutela e dignita’ dei gatti neri. Nel nostro Paese ogni anno ne vengono sterminati almeno 60mila, grazie ad una vecchia e stupida superstizione. Compiendo approfondite ricerche circa questa paura che molte persone hanno nei confronti di un animale innocuo e amabile, a sorpresa esce fuori che perfino l’omosessualita’ c’entra, in qualche modo…


***


Ugolino dei Conti di Segni, nato tra il 1145 ed il 1150 circa ad Anagni, viene fatto cardinale dal suo parente Innocenzo III nel 1198. Diventa papa il 21 marzo del 1227, succedendo a Onorio III, e assume il nome di Gregorio IX. Scomunica una prima volta Federico II perche’ aveva risolto pacificamente la crisi medio-orientale dell’epoca e si rifiutava di portare avanti la crociata con tutti i massacri che questa comportava.
Nel 1239 lo scomunica di nuovo scatenando un’altra guerra disastrosa per l’intera Europa e chiamandolo Bestia dell’Apocalisse.
E’ sempre lui, nel 1232, a istituire i tribunali dell’Inquisizione per la repressione degli eretici e della cui gestione incarica i Domenicani, con la bolla del 20 aprile. Canonizza Francesco d’Assisi (1228), Antonio da Padova (1232), Domenico di Guzma’n (1234) e nello stesso anno promulga le Decretali, compilate per suo ordine da Raimondo di Peñafort in cinque libri, che piu’ tardi confluiranno in quello che verra’ universalmente conosciuto con il nome di Corpus Iuris Canonici. Muore nel 1241, vecchissimo, dopo aver posto le premesse per una delle piu’ tragiche epidemie della storia. E chissa’ quanto inconsciamente.


***


La lettera decretale Vox in Rama (12 giugno 1233) e’ indirizzata a Enrico, Re di Germania e figlio dell’Imperatore Federico II. Comincia con un prologo che, ridondando di immagini bibliche, descrive le sventure che secondo Gregorio IX hanno colpito la Chiesa e riporta le insistenti voci di streghe in fiorente attivita’ nella Germania Settentrionale.

«... Quando un neofita dev’essere iniziato ed e’ introdotto dinanzi all’assemblea dei malvagi per la prima volta, gli appare una specie di rana o, secondo gli altri, un rospo. Qualcuno (dei novizi, nda) gli accorda uno sporco bacio nel suo posteriore, qualcun altro sulla bocca, succhiando la lingua dell’animale...
Talvolta il rospo e’ di normali dimensioni, ma spesso e’ grosso quanto un’oca o una papera. Di solito e’ grande come l’apertura di un forno.
Il novizio si fa avanti e si mette di fronte ad un uomo di un pallore spaventoso i cui occhi sono neri ed il cui corpo e’ cosi’ sottile ed emaciato che sembra non aver carne ma solo pelle ed ossa.
Il novizio lo bacia e lo trova freddo come il ghiaccio.
Dopo averlo baciato, ogni resto di fede cattolica che poteva ancora albergare nel cuore del neofita, lo abbandona.
Poi, tutti si siedono per banchettare e quando anche questo e’ finito e tutti si alzano, da una specie di statua che di solito si trova in queste riunioni, emerge un gatto nero. E’ grande quanto un cane di buona taglia, ed entra camminando all’indietro con la coda sollevata.
Per prima cosa il novizio gli bacia il culo, poi fa lo stesso il Maestro delle Cerimonie, ed infine vi partecipano tutti, a turno. O almeno, tutti quelli che meritano tanto onore. Il resto, cioe’ quelli che non ne sono ritenuti degni, baciano il Maestro delle Cerimonie.
Ritornati ai loro posti, per un po’ restano in piedi in silenzio, con le teste girate verso il gatto. Quindi il Maestro esclama: “Perdonaci”. La persona dietro di lui ripete la formula ed una terza aggiunge: “Signore lo sappiamo”. Un quarto partecipante finisce la formula dicendo: “Obbediremo”.
Quando questa cerimonia si e’ conclusa, le luci vengono spente ed i presenti si abbandonano alla piu’ abominevole sensualita’, senza badare al sesso. Se ci sono piu’ uomini che donne, questi soddisfano tra di loro i reciproci depravati appetiti. Le donne fanno lo stesso l’una con l’altra.
Alla fine di tali orrori si riaccendono le lampade ed ognuno torna al suo posto. Quindi, da un angolo buio emerge la figura di un uomo. La parte superiore del suo corpo, dai fianchi in su, risplende come il sole ma, sotto, la sua pelle e’ grezza e coperta da una pelliccia, come un gatto.
Il Maestro delle Cerimonie taglia un pezzo del vestito del novizio e dice a quella risplendente immagine: “Maestro, mi e’ stato dato questo ed io, a mia volta, lo passo a te”. Al che l’altro risponde: “Tu mi hai ben servito e meglio mi servirai ancora nel futuro. Mettero’ sul tuo conto cio’ che mi hai dato”. E sparisce non appena pronunciate queste parole.
Ogni anno, a pasqua, quando ricevono dal prete il corpo di Cristo (l’ostia, nda), lo nascondono in bocca per poi sputarlo nelle immondizie in segno di spregio verso il loro Salvatore.
Inoltre, questi uomini tra i piu’ miserabili, bestemmiano contro il Signore dei Cieli, e nella loro follia dicono che il Signore ha fatto male a sprofondare Lucifero in un pozzo senza fondo.
Questa gente disgraziata crede in Lucifero e lo ritiene il creatore dei corpi celesti che assurgera’ a gloria dopo la caduta del Signore.
Con lui, e attraverso lui, sperano di raggiungere la felicita’ eterna. Confessano di non credere che bisogna fare il volere di Dio ma, piuttosto, che bisogna dispiacerlo...».


***


Uno studio accurato delle epidemie sulle quali abbiamo una sufficiente documentazione rivela la presenza di elementi comuni. Tra questi, il piu’ importante e’ l’interpretazione religiosa, costante in quasi tutte le fedi conosciute.
Gia’ secondo gli ebrei, nel Vecchio Testamento, Dio tormentava di piaghe il Faraone d’Egitto perche’ non si decideva a lasciar libero il suo popolo prediletto. E poi, l’epidemia che colpi’ i Filistei per aver preso l’Arca dell’Allenza; la pestilenza che uccise 70mila israeliti per i peccati di Davide; i 185mila assiri morti in una sola notte nel campo di Sennacherib... e via di questo passo.
Ora, quando gli ebrei per primi, ed i cristiani per secondi, insistono nel dire che queste calamita’ non erano naturali, ma causate dall’uomo stesso, hanno un po’ di ragione, ma non perche’ fosse lui ad attirarsele con il suo comportamento peccaminoso, ma perche’ si tende ad attribuire al Padreterno intenzioni e azioni che Dio non si e’ mai sognato di manifestare. Assolutamente.
Cosi’, e con le migliori intenzioni di questo mondo, uomini di chiesa magari straordinari per certi versi, commettono degli errori tragici che si trasformano in vere e proprie calamita’. E l’intera storia dell’Occidente, letta senza pregiudizi e senza censure di nessun tipo, si dimostra rivelatrice a questo proposito.

Analizziamo un po’ quello che e’ successo agli albori del XIII secolo, subito dopo la lebbra del 1230 importata in Europa dai crociati, e lo stesso anno in cui il papa incarica i Domenicani di occuparsi dell’Inquisizione mentre a Granada il sultano Maometto I fonda la dinastia Nasridi, in Inghilterra viene estratto per la prima volta il carbone (a Newscastle), a Verona nasce Ezzelino da Romano, a Padova viene canonizzato sant’Antonio.
Gregorio IX scrive una lettera, Vox in Rama, indirizzata a Re Enrico, ma che alcuni vogliono spedita all’arcivescovo di Mainz ed al vescovo di Hildesheim per lodare le attivita’ repressive di Conrad di Marburgo contro certi tedeschi che rifiutavano di essere convertiti al cristianesimo. Il papa definisce eretici quei popoli settentrionali e li accusa di adorare il diavolo anche sotto forma di gatto nero, baciandogli il deretano e partecipando ad orge bisessuali.

Precedentemente (l’11 ottobre 1231), papa Gregorio aveva gia’ scritto a Conrad ordinandogli di combattere i “Luciferiani”, o adoratori di Lucifero i quali, in realta’, tra di loro si chiamavano Stedingers, cioe’ “abitanti delle coste”, ed erano popolazioni di contadini frisoni che non adoravano affatto il demonio, ma, piu’ semplicemente, restavano fedeli alla religione dei loro padri.
Venne messo insieme un esercito di 40mila crociati che, sotto la guida del cristianissimo Duca di Brabante, stermino’ gli Stedingers: 8mila cadaveri rimasero sul campo. I pochi sopravvissuti si sparsero per tutta la Germania settentrionale, continuando a rimanere fedeli alle loro millenarie convinzioni religiose e, per questo, continuando per secoli ad essere bruciati vivi con l’accusa di “stregoneria”.
Ma la bolla del papa non si esaurisce qui. I popoli europei di fresco battesimo ci pensarono su a lungo. I cristiani non avevano mai avuto simpatia per il gatto, un po’ perche’ era un animale divinizzato presso alcune religioni (in Egitto un’intera citta’ gli era sacra), strettamente connesso a certi de’i presso altri popoli (i greci lo avevano consacrato a Diana, la stessa dea che piu’ tardi verra’ identificata con la regina delle streghe...), un po’ perche’ in Germania il culto di Freia presupponeva la presenza di questo animale, simbolo di fertilita’.
In effetti, questa dea amava spostarsi su di una carrozza trainata da venti gatti, mentre anche la sua amica Holda cavalcava spavalda un grosso gatto maschio. E l’importanza di Freia si capira’ pensando che ancora oggi, nelle lingue nordiche, il “venerdi’” e’ il giorno a lei dedicato e che si dice “friday” in inglese, “freitag” in tedesco, e cosi’ via. E ancora, e’ il venerdi’ notte che le streghe cominciano il sabba.
Ora, che la massima autorita’ morale dell’epoca, il papa, dicesse ufficialmente che il gatto nero altri non era se non una delle sembianze assunte dal Diavolo per farsi adorare dai suoi seguaci... non fece altro che complicare le cose.

E’ vero che nel 1180 l’inglese Walter Map aveva gia’ parlato di eretici che aspettano in silenzio e al buio che il Diavolo, sotto forma di enorme gatto nero, scenda su di loro per farsi baciare i piedi e i genitali (De Nugis Curialum), ma costui era un semplice prete e le sue convinzioni non vincolavano nessuno.
E’ proprio dopo la bolla del papa che i gatti cominciano (o continuano con piu’ impegno) ad essere ammazzati. A Metz, nel 1344, vennero bruciati vivi tredici gatti chiusi in una gabbia di ferro per far cessare un’epidemia di ballo di san Vito. L’usanza si fa risalire a san Clemente che, nell’anno 25 della nostra era, aveva messo in fuga con la spada un gatto che incarnava (ancora!) il Diavolo.
In seguito a quell’avvenimento, il santo dedico’ questo numero magico ai demo’ni visto che, uno dei riti che aveva praticato, consisteva proprio nel bruciare vivi tredici gatti rinchiusi in una gabbia di ferro che, cosi’, era trasformata in un’orrenda graticola!.
E’ all’incirca dello stesso periodo la convinzione che farsi attraversare la strada da un gatto nero equivalga ad imbattersi nel Diavolo: credenza di cui, oggi, e’ rimasta solo l’idea che il gatto nero porti male.


Questa furia cristiana, laica ed ecclesiastica, contro i gatti, ne comporto’ la quasi totale scomparsa dal panorama europeo nel giro di un secolo. Cosi’ quando nel Trecento, dalla zona intorno al lago di Balchash in Asia Centrale, ebbe origine una delle cicliche migrazioni verso Occidente di grossi topi divoratori, attraverso le stesse vie o con le stesse modalita’ delle migrazioni barbariche alle quali erano sempre stati accomunati, ben pochi felini si trovarono sulla loro strada pronti a contrastarli.
E questi topi, ma e’ piu’ corretto parlare di ratti, seguirono la classica carovaniera a nord del Mar Caspio, attraversando Astrakan, risalendo il Volga, discendendo il Don, sostando a Caffa sul Mar Nero ed entrando finalmente in Europa, sia per terra che, sembra perfino piu’ probabile, per mare, visto che le prime ad esserne colpite furono le citta’ portuali: Costantinopoli, Trebisonda, Messina, Marsiglia, Genova... Questo ratto nero, del genere Rattus Rattus, “amante delle alture tiepide e secche come piani rialzati e granai, scaccia il ratto grigio, che “preferisce le zone basse e umide quali fogne e cantine”.
Il ratto nero ha meno paura dell’uomo, gli vive accanto piu’ volentieri, e visto che ospita su di se’ una pulce, che a sua volta e’ portatrice di un malefico bacillo, la “Yersinia Pestis”, diventa involontario diffusore di uno dei piu’ angosciosi ed ancestrali terrori dell’uomo: la peste.

Tra il 1348 ed il 1351 l’Europa si spopola. Un terzo, forse la meta’ della popolazione, scompare. Le conseguenze di questo sterminio sono incalcolabili: di decesso in decesso (e bisogna ricordare che di peste si muore in poche ore, tra i due e i sette giorni, per questo viene considerata la peggiore delle epidemie, in latino peius, da cui viene il nome), e di eredita’ in eredita’, si creano in periodi brevissimi dei grossi accentramenti finanziari che, in un secondo tempo, favoriscono l’espansione commerciale, il finanziamento di spedizioni volte alla conquista di nuovi mercati e percio’, alla fin fine, contribuiscono perfino, e paradossalmente, alla scoperta dell’America.
Notoriamente la concentrazione delle fortune prefiguro’ il capitalismo moderno: sembra che l’ascesa della famiglia dei Medici sia cominciata in questo modo, proprio durante la peste di Firenze.
Senza dimenticare che questa Vox in Rama e’ anche un tassello importante nella storia della persecuzione contro i sodomiti. La rappresentazione del famoso bacio nel culo (osculum infame) e le orge bisessuali con il diavolo rappresentano il momento di maggior confusione tra stregoneria e omosessualita’ e saranno il punto di partenza di numerosi processi contro migliaia di poveri disgraziati che verranno bruciati vivi insieme ai loro atti giudiziari, affinche’ di quel crimine nefando non ne restasse nemmeno la memoria.


LE GRANDI EPIDEMIE DELLA STORIA


Le epidemie, infezioni a largo raggio, sono una costante del mondo vegetale e animale. L’uomo ne e’ stato funestato da tempi immemorabili. Basti pensare che, solamente in Cina, tra il 243 a.C. ed i nostri giorni, ne sono state registrate ben 290. Tra quelle piu’ comuni alla nostra civilta’, invece, vanno ricordate le seguenti. la Peste Bubbonica (o Morte Nera), che stermino’ oltre la meta’ della popolazione europea tra il 1348 ed il 1351 (si parla di 30-75 milioni di persone). Venne considerata la punizione di dio per non meglio precisate colpe commesse dall’umanita’, e ne furono incolpati gli ebrei.
La Sifilide, che causo’ svariati milioni di vittime da quando apparve in Europa, nel 1493, fino a pochi decenni fa. Anche questa venne considerata un castigo di dio e tutti i popoli del continente se ne palleggiarono la responsabilita’.
Il Colera, che nel XIX secolo imperverso’ tra Indiani, Americani ed Europei. Quando nel 1831 arrivo’ in Ungheria, il popolo penso’ ad un complotto ordito dall’aristocrazia per liberarsi dei contadini e dei sottoproletari cenciosi. Fu grazie al colera se ci si decise a fornire le citta’ di fognature coperte che contribuirono ad eliminare questa e tante altre infezioni.
L’Influenza del 1918-19. Non c’era riuscita la Prima Guerra Mondiale... ci riusci’ la Spagnola ad uccidere 50 milioni di vittime. A Philadelfia morivano 4500 persone la settimana, mentre un’ondata di conversioni religiose sconvolse le citta’ dell’Occidente.
La Poliomielite, la meno perniciosa di tutte le grandi epidemie: in 40 anni (1915-55), uccise “solo” 57.000 americani e ne invalido’ mezzo milione, tra i quali il futuro presidente Roosevelt. Il vaccino Salk elimino’ negli anni ‘50 il problema, una volta per tutte.
L’Aids, che ha fatto il suo ingresso nella nostra storia fin dal 1981 e che, purtroppo, e’ ormai cronaca di oggi.


vita DA... GATTI!


A parte il coniglio, il gatto e’ l’ultimo animale addomesticato dall’uomo e lo si vede piuttosto bene considerando la sua indipendenza e il desiderio di liberta’ che ancora lo anima. Probabilmente, questo e’ dovuto alla sua origine recentissima. Non si trovano tracce di gatti in nessun insediamento preistorico. Sono stati gli Egiziani i primi a farne la conoscenza, ad apprezzarlo e a trovargli un posto di prim’ordine nel loro pantheon di de’i-animali. Cosi’, le scintille che il suo pelo elettrostatico sprizzava al buio delle piramidi e dopo una lunga esposizione al sole del deserto, insieme alla capacita’ dei suoi occhi di trasformarsi in due fessure sottilissime, di una luminosita’ glaciale, in mancanza di illuminazione, consentendogli di vedere dove all’uomo e’ impossibile, convinsero gli egiziani della sua eccezionale natura divina.
A Bubasti gli venne dedicata un’intera citta’. A Beni-Hassan vennero scoperti trecentomila gatti (imbalsamati e mummificati secondo una precisa gerarchia) che due secoli orsono gli archeologi inglesi importarono nella loro madrepatria per usarli come... concime! Forse e’ a causa di questo culto con il quale gli Ebrei non andavano tanto d’accordo, che nel Vecchio Testamento, dove pur si parla di centinaia di altri animali, il gatto non viene neppur citato di straforo. E fin dall’inizio, anche i naturali eredi degli Ebrei, i Cristiani, ignorarono questa bestia che in Egitto era adorata con il nome di Bastet (da cui, appunto, la citta’ di Bubasti), e che in Grecia era associata a Diana (come continuera’ ad esserlo nella Germania medioevale). I Musulmani, invece, e in ricordo della gatta tanto amata da Maometto, le riserveranno un posto di privilegio tutto particolare, mentre i cani, ancora oggi, non sono molto amati nell’Islam.
Intanto, la reputazione del nostro felino si andava rapidamente deteriorando: tutti sapevano che ogni martedi’ grasso il diavolo invitava i suoi amici gatti ad ubriacarsi insieme a lui. E si capiva perche’ questi dormissero di giorno: la notte dovevano vegliare sui mortali e correre a riferire al Maligno qualsiasi avvenimento della casa in cui erano imprudentemente ospitati. Una delle piu’ sanguinose crociate lanciate dalla Chiesa di Roma non fu certo contro i musulmani provenienti dall’Asia e dall’Africa, ma contro gli europei a sud della Francia, gli Albigesi, che avevano abbracciato la fede Ca’tara, cosi’ definita perche’, secondo alcuni, il nome veniva dal greco Katharo’s, che vuol dire Puri. Secondo altri, invece, perche’ adoravano il diavolo che alle loro riunioni si presentava in veste di gatto (nero, of course!), che in latino si diceva cattus, al quale (come abbiamo visto) baciavano il culo!
Nel 1484, in seguito all’intervento di un altro papa, Innocenzo VIII, autore della bolla Summis Desiderantes, la situazione dei (pochi) gatti rimasti in Europa divento’ ancora piu’ tragica: “donne e uomini furono torturati, bruciati od impiccati in base alla sola accusa di aver curato un gatto ammalato o ferito”. Ormai, l’immagina classica della strega era stata disegnata per sempre: una vecchia, a cavalcioni di una scopa, davanti ad un camino, con un gufo appollaiato su un trespolo, ed un gatto nero accovacciato ai piedi...!

Questo intervento e’ parzialmente apparso su vari periodici e libri. In particolare, e’ stato pubblicato su “Ompo” N° 116, Febbraio 1988, “Killer Aids”, Kaos Ed. 1993, “Ompo” N° 179, dicembre 1996, “Babilonia” N° 8, settembre 2004

I gatti neri. Storia di una persecuzione cattolica - Storia e Controstoria (http://laici.forumcommunity.net/?t=8436465)

Una Qualsiasi Pietra
28-07-09, 19:04
Ma siete sicuri che tutti gli uomini siano dotati di anima? :mmm:

:Esther:
28-07-09, 19:52
Ma siete sicuri che tutti gli uomini siano dotati di anima? :mmm:

Si. che questa poi sia insudiciata o sporca, è un altro discorso.

Paranoid
29-07-09, 02:23
Anche gli animali ci vogliono bene, soffrono e vivono. Anche gli animali, ordunque, hanno un'anima.
Che il paradiso esista o meno, è importante lanciare il messaggio per il quale noi esseri umani abbiamo il dovere di proteggere e salvaguardare le altre creature. Non fosse altro per il fatto che il rispetto nei confronti della natura si identifica col rispetto verso noi stessi e la nostra vita.


Ma siete sicuri che tutti gli uomini siano dotati di anima? :mmm:

Ho letto un po' di fretta le 20 e passa pagine, argomento interessante. Premetto che tendenzialmente l'unica teoria "religiosa" che mi ispira e mi sembra logica è quella che parla della terra come un insieme in costante equilibrio: Gaia. Ne consegue che per me la spiegazione più ovvia sia la reincarnazione e che il rispetto per tutti gli esseri viventi dovrebbe essere la base della vita, perchè fanno parte di me.

Se l'anima non esistesse? Cosa è l'anima? Il dolore deriva dai nervi, i ricordi dal cervello, il pensiero dalle sinapsi, il piacere e la sofferenza dai recettori chimici, tolto fisicamente il corpo, su che base una presunta anima potrebbe essere qualcosa, sentire qualcosa?

Quello che quindi mi chiedo, fa differenza se un animale (uomo incluso) ha l'anima o no? L'averla vorrebbe dire doverli/ci trattare bene, il non averla no? Suona proprio come il classico dei sensi di colpa. I vegetali possono essere straziati, solo perchè non hanno un sistema nervoso centrale che li farebbe soffrire quando li mangiamo? Gli animali non possono essere straziati perchè hanno un sistema nervoso?

A me ill paradiso e l'anima sono sempre suonati molto, troppo "umani", è la solita invenzione per spiegarsi quello che non si capisce. Una storia nata probabilmente per la nostra capacità di razionalizzare quello che sentiamo, fatto che ci mette con le spalle al muro nel momento in cui pensiamo alla fine, all'oltre.

A nessuno piacerebbe finire nel buio. Per me è tutto molto più semplice, basta pensare alla pioggia e al ciclo dell'evaporazione. Il giudizio è umano.

O-RATIO
29-07-09, 07:58
La chiesa e la caccia


da sempre un'empia alleanza. Fino ad oggi, in Germania, sia le chiese cattoliche, sia quelle protestanti celebrano tutti gli anni la messa di Sant’Uberto, durante la quale si benedicono i cacciatori, le loro armi e “la fila” degli animali uccisi. E questo, malgrado la leggenda dica che Sant’Uberto rinunciò alla caccia quando vide apparire, in mezzo alle corna di un cervo, una croce radiosa e sentì la voce di Cristo che diceva: “Uberto, perché mi dai la caccia?”. Quando cacciatori e sacerdoti seguiranno l’esempio di Uberto? Durante una messa di Sant’Uberto a Stoccarda il 9 novembre 2002, una pacifica animalista fu bastonata da un cacciatore davanti alla chiesa evangelica, chiamata Leonardskirche, davanti agli occhi della polizia.



La chiesa e la caccia – un capitolo altrettanto funesto. Il fatto che gli animali debbano soffrire a milioni in modo indicibile nella nostra società, dipende non per ultimo dall’atteggiamento delle due grandi chiese nei confronti degli animali. Per secoli, e ancora oggi, le due grandi chiese negano agli animali un'anima e anche sensazioni. Persino gli animalisti all’interno delle chiese vengono frequentemente etichettati come “mattoidi neurotici”, scrive il teologo e animalista Guido Knoerzer (Guido Knoerzer: Toeten und fressen? Koesel-Verlag, 2001, P.32).



Quando mai si è sentita una parola ufficiale delle chiese contro l’allevamento di massa e i trasporti degli animali? Quando mai le chiese hanno parlato contro gli esperimenti sugli animali?



La chiesa, da secoli, è contro gli animali, e questo malgrado Gesù e i primi cristiani fossero vegetariani. Tale fatto era conosciuto anche dal padre della chiesa S.Gerolamo, il quale – com’è noto – è stato il compilatore della Bibbia: “Il consumo della carne di animali era sconosciuto fino al tempo del diluvio universale […] Gesù Cristo, il quale è apparso quando il tempo si era compiuto, ha ricollegato di nuovo la fine con l’inizio, in modo che ora non ci è più permesso di mangiare la carne degli animali.”(Adversus Jovianianum I, 30)



Il prof. dott. teologo H. C. Erich Graesser, Ordinarius em. per il Nuovo Testamento all’Università di Bonn dice: “Che cosa ne è della chiesa e della protezione degli animali? A questo punto devo diventare molto chiaro: quando in futuro sarà scritta la storia della nostra chiesa, allora il tema “chiesa e protezione degli animali” nel XX secolo sarà un capitolo buio quanto il tema “chiesa e roghi di streghe” nel medioevo.”



La teologa evangelica Crista Blande, una volta attiva per AKUT, riguardo al tema delle messe di Sant’Uberto (in: DER SPIEGEL 44/2001): “ La storia di una conversione viene falsificata e abusata da tutte e due le confessioni”, si lamenta Crista Blande, pastore per molti anni a Glauberg presso Offenbach. Uberto sarebbe piuttosto designato come il patrono della selvaggina che dei cacciatori. Malgrado molto radicata nel protestantesimo, la teologa 53-enne – un caso fino adesso unico - ha lasciato la chiesa l’anno scorso: “La chiesa benedice coloro che uccidono gli animali. Coloro invece che proteggono gli animali vengono visti con sospetto.”



Non c’è da meravigliarsi che sempre più animalisti (e non solo loro ) abbandonino la chiesa.


http://www.ilcavallobianco-perlaliberta.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=271

O-RATIO
29-07-09, 08:03
I cristiani delle origini in merito alla caccia


Questi in sintesi i nostri motivi:

Gli uomini sono divenuti predatori che rapinano e uccidono ogni forma di vita. Tolgono sempre pù spazio vitale alla natura e agli animali. Li privano del cibo e della vita.Questo non accade solo a livello delle grandi catastrofi provocate dall'uomo o nei parchi e nei boschi dove gli animali scompaiono sempre più; a questo contribuiscono anche i pasti a base di carne che molti consumano ogni giorno. Noi cristiani delle origini non facciamo tutto questo, ma ci impegnamo per la natura, le piante e gli animali.
In vari luoghi ci sono ancora feste di tradizione "religiosa" in cui gli animali soffrono o vengono addirittura uccisi: Molti, anche i cosiddetti "cristiani", vanno a caccia, come se fosse semplicemente uno "sport". Coloro che sono più legati alla tradizione e in particolare alla chiesa cattolica, non prendono sul serio gli animalie non sanno prendere una posizione in merito alla caccia che sia anche coerente con la loro fede, o meglio: con quanto insegnò il Cristo. Tra i principi etici universali e l'agire di molte persone esiste una grande discrepanza. Molti non riflettono e non lasciano salire la voce della loro coscienza. Il catechismo cattolico giustifica persino gli esperimenti sugli animali.
E' cristiano tutto questo? Gesù disse "Ciò che fate alla più piccola delle Mie creature lo fate a Me".

Noi cristiani delle origini vogliamo mantenerci coerenti con il 5. Comandamento che dice: " Non uccidere". La caccia è in contraddizione con questa Legge fondamentale.
I cristiani delle origini ricordano che gli animali si posssono considerare nostri fratelli minori e vanno rispettati: anche gli animali provano gioia e dolore, anche loro hanno famiglie. In essi si trova lo stesso soffio vitale che dà la vita anche a noi uomini .Dio ha creato la vita , nessuno ha il diritto di toglierla.

I cristiani delle origini si richiama all'insegnamento originario di Gesù di Nazaret., il Cristo, che comprende i Dieci Comandamenti e il Discorso della Montagna.
Noi cristiani delle origini non apparteniamo ad alcuna chiesa, non abbiamo riti, dogmi o gerarchie, poichè il Cristo non insegnò nulla di questo genere. Siamo vegetariani come lo erano i primi cristiani, ed abbiamo a cuore la natura e gli animali.
La caccia non è necessaria, ma solo uno sport violento che racchiude il fatto di uccidere per il gusto di farlo.

Anche oggi, più che mai, è importante prendere sul serio l'affermazione di Gesù che disse "Rimetti la spada nel fodero, poichè chi di spada ferisce, di spada perisce". Il nostro appello è rivolto anche ai cacciatori, tra i quali ci sonocertamente anche persone di cuore che amano la natura.

Ci auguriamo che possa crescere sempre più la consapevolezza che il vero amore per il creato non può essere conciliato con la doppietta, tanto meno per coloro che si dicono"cristiani".


Il Cavallo Bianco - I cristiani delle origini in merito alla caccia (http://www.ilcavallobianco-perlaliberta.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=401)

eq...
29-07-09, 08:24
In effetti la caccia non è proprio attività da chierichetti a mio modesto parere.

O-RATIO
30-07-09, 09:07
ANIMA O PNEUMA NELLA BIBBIA

Il sostantivo pneuma usato indifferentemente per indicare lo spirito degli uomini come quello degli animali. A tal proposito leggiamo in Ecclesiaste 3,18-21:”C’è un soffio vitale per tutti.” Ed in Sap.II 23-26: Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose2.” E ancora in Gb.12,7-10: Egli ha in mano l’anima di ogni vivente ed il soffio di ogni carne umana.”
“La sorte degli uomini e quella degli animali è la stessa. C’è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell’uomo rispetto alle bestie perché tutto è vanità.” (Eccl. 3, 18-21).
“Egli ha in mano l’anima di ogni vivente ed il soffio di ogni carne umana.” (Gb. 12,10).
“Ecco l’ippopotamo che io ho creato al pari di te mangia l’erba come il bue.” (40, 15).
“Se Egli richiamasse il suo spirito e a se ritornasse il suo soffio ogni carne morirebbe all’istante. (Gb. 34,14).
“Lo spirito del Signore riempie l’universo.” (Sap. 1,7).
“Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente.” (Num. 16,22).
“La terra è piena delle tue creature, mandi il tuo Spirito sono create e rinnovi la faccia della terra”. (Sal. 103,24-30).
Ezechiele: “In quanto a voi, animali della terra, che avete sofferto a causa dell’uomo, verrà il giorno in cui preparerò una grande festa, un grande banchetto in cielo e voi gioirete alla presenza di Dio”.

Nell’ambito del Giudaismo, il Libro dei Misteri di Enoch. Enoch è un viaggiatore dei cieli. In uno dei suoi viaggi celesti arriva ad un cielo in cui le anime degli animali accusano gli esseri umani davanti al tribunale dei morti: “Tutte le anime degli animali, nella grande èra, hanno un posto per loro, un grande recinto, un grande pascolo nel cielo. Poiché l’anima degli animali che il Signore ha creato non sarà annientata nella morte fino al giorno del Giudizio: da lì tutte le anime accusano l’uomo”.
Sempre nel Giudaismo il Libro della Figura, uno dei libri più alti del misticismo ebraico, così dice riguardo alla crudele macellazione delle bestie: “Non arrechiamo danno agli animali affinché la loro anima non gridi contro di noi, poiché l’anima è il sangue, l’anima di ogni carne è nel sangue”.
Nel Medioevo i viaggiatori del Paradiso, i mistici che con visioni viaggiavano verso il Paradiso, videro sempre un Eden ricchissimo di animali di ogni specie.

ANIMALI E TRADUZIONI BIBLICHE

Secondo la cultura cattolica occidentale gli animali sono stati creati da Dio per le necessità dell’uomo, Questa concezione, però, non trova giustificazione né sul piano della logica né su quella della giustizia divina. Infatti se l’uomo fosse stato destinato a mangiare la carne il Padreterno lo avrebbe dotato degli attributi naturali adatti a rincorrere, arpionare, azzannare l’animale, mentre la mancanza di artigli e di una dentatura adatta a dilaniare la carne, nonché di uno stomaco dotato, come i carnivori, di forti succhi gastrici e di un intestino predisposto a digerire l’alimento carneo (l’intestino degli animali carnivori è 4 volte più corto del nostro) dimostra chiaramente che l‘essere non è stato strutturato anatomicamente a mangiare la carne ma la frutta e i vegetali, come i primati frugivori-folivoli al cui ordine l’uomo appartiene. Inoltre la spontanea repulsione alla vista del sangue e alla violenza e la mancanza di quella necessaria insensibilità a divorare parti sanguinolenti e palpitanti di un animale ancora in agonia, lascia supporre che effettivamente l’essere umano non fosse stato creato per nutrirsi di cadaveri.

Come nasce dunque l’idea, più o meno diffusa, che gli animali siano “fatti per l’uomo”? La maggior parte della gente (che disattende volutamente la prescrizione ad essere vegetariani data da Dio all’uomo prima del Peccato Originale, Gen. 1,29) preferisce trarre le sue motivazioni da Gen. 9,3 in cui il Signore dopo il Diluvio, e dopo 10 generazioni di vegetariani, da Adamo a Noè, consente all’uomo di mangiare anche la carne: Si legge infatti: “Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo : vi do tutto questo come già vi diedi le verdi erbe. Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue.”A parte che risulta impossibile eliminare il sangue dai capillari , mangiare la carne significa accettare la condizione di ribellione al patto con Dio non quella originale prima del Peccato che Cristo, nuovo Adamo, è venuto a ripristinare.

Un’altra citazione biblica che non trova rispondenza né sul piano della logica né su quella della giustizia è la naturale violenza tra gli animali che secondo i sacri testi sarebbe dovuta al Peccato dell’uomo.Gli animali carnivori infatti erano anatomicamente strutturati a mangiare la carne anche prima del Peccato. In ogni caso sarebbe ingiusto far pagare a miliardi di animali per milioni di anni, con la sofferenza, il terrore e la morte, una colpa commessa da altri. Che razza di
giustizia divina sarebbe questa?

Ma oltre all’egoistica volontà da parte della maggior parte delle persone di seguire più i piaceri della “carne” che i dettami dello Spirito, vi è il problema della false o inesatte traduzioni dei testi biblici che, in merito al problema degli animali, hanno spesso distorto il concetto originario. Per esempio il verbo (in ebraico) usato da Dio in Gen. 1,28 per qualificare l’atteggiamento dell’uomo nei confronti degli animali è ARCHEUO, cioè essere guida verso tutti gli animali , e CATAKURIEUO, che significa “reggere come un governante: governare come un re” e che invece viene solitamente tradotto col verbo “soggiogare” che invece Dio usa solo quando parla della terra, affinché sia lavorata e dia frutti. Infatti in Gen. 2,15 troviamo: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden perché lo coltivasse e lo custodisse.

E ancora in Gen. 2,18 Dio crea gli animali non come schiavi né tantomeno meno come oggetti a disposizione dell’uomo ma come compagni di vita. “Non è bene che l’uomo sia solo gli voglio fare un aiuto che gli sia SIMILE. Allora il Signore plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e le condusse all’uomo per vedere come le avrebbe chiamate.” In questo contesto viene usata la parola “BARA’”, cioè creazione diretta sia per la creazione dell’uomo che per gli animali e la parola “NEFESCH” per indicare l’unico spirito che viene infuso sia negli uomini che negli animali.
La licenza a mangiare anche la carne viene data temporaneamente ai sopravvissuti dell’Arca finché la terra restò coperta dalle acque, cioè per 150 giorni. E in effetti sarebbe un controsenso per un Dio buono e giusto legittimare l’uso di alimenti carnei, e quindi l’uccisione di creature innocenti, in un contesto in cui l’uomo può nutrirsi senza spargimento di sangue. Infatti più volte Dio, per voce del profeta, ribadisce: “Voglio misericordia non sacrifici.”

Nel corso dei millenni i testi biblici sono stati trascritti, a mano, migliaia di volte (circa 6000 i testi in ebraico e circa 5000 quelli in greco).E’ lecito supporre che alcune o molte cose abbiano subito un’alterazione del loro originale significato, per negligenza, per interpretazioni personali o per favorire il potente di turno. Infatti lo stesso S. Girolamo asserisce che l’autorizzazione a mangiare la carne fu un’interpolazione ai testi sacri da parte della Chiesa cattolica in un periodo di basso profilo spirituale, ma che in principio, cioè sia alle origini del cristianesimo che nella Genesi, non fu così. Ma la gente è più incline a prendere dalla Bibbia e dall’insegnamento dei Santi non tanto ciò che può innalzare la coscienza spirituale quanto ciò che risulta conforme alle proprie convinzioni.

Nella Bibbia troviamo le cose più sublimi come le cose più terribili. Affermare che tutto ciò che è scritto sia la volontà di Dio è un azzardo se non una bestemmia. Io preferisco prendere dalla Bibbia solo quei principi che inducono al bene di tutte le cose, a ciò che mira al rispetto e all’amore verso ogni essere vivente. Il resto, credo, sia opera del Maligno.

GESU’ ERA VEGETARIANO O CARNIVORO?

La stragrande maggioranza dei cristiani (ed in particolare dei cattolici) mangia la carne perché legittimata dai testi biblici. La gente si giustifica rammentando il miracolo dei pani e dei pesci, la pesca miracolosa ecc. Infatti stando ai testi ufficiali Gesù non solo non ha mai speso una parola in difesa degli animali ma in alcune circostanze ha dimostrato indifferenza verso la condizione delle creature non umane. Il problema se Gesù mangiasse o no la carne apre due quesiti: o Gesù, essendo ebreo e conforme(?) agli insegnamenti della tradizione mangiava la carne, oppure i Testi originali sono stati manomessi, probabilmente per adattarli alla volontà del papa o dell’imperatore di turno i quali non sempre (anzi quasi mai) hanno brillato di santità e spirito di sacrificio: codificare la rinuncia al piacere della carne era mal sopportato soprattutto perché un atto pubblico.
Se fosse vera la prima ipotesi Gesù in misericordia si sarebbe lasciato superare da molti mistici e asceti del suo tempo che hanno dimostrato bontà e compassione anche per gli animali. Pensare che Gesù figlio del Creatore uccide (o fa uccidere, che è la stessa cosa) un animale per mangiarne il corpo sinceramente lascia perplessi e ne riduce terribilmente la luce. Ma se questo non è vero, come io credo, allora i testi biblici sono stati alterati, come dicono alcuni Santi e cronisti del tempo i quali affermano che non solo gli postoli ma lo stesso Gesù predicava l’amore ed il rispetto per ogni creatura e che di conseguenza erano vegetariani e come viene anche riportato da alcuni vangeli apocrifi.
Quesito: se Gesù e gli apostoli non fossero stati vegetariani come mai i padri della Chiesa d’Oriente (S. Basilio Magno, S. Gregorio di Nazianzo, S. Giovanni Crisostomo, Sant’Atanasio) e d’Ocidente (S. Girolamo, S. Ambrogio, S. Agostino, S. Gregorio Magno) raccomandano l’astinenza dalla carne?
Perché lo stesso S. Pietro nelle Omelie Clementine, XII,6 rec. VII,6. afferma: “Mangiare carne è innaturale quanto la pagana adorazione dei demoni. Io vivo di pane e olive, ai quali aggiungo solo di rado qualche verdura”?
Se il precetto dell’astinenza della carne non viene da Gesù e quindi dagli apostoli perché santi del calibro di S. Girolamo affermano: “Dopo che Cristo è venuto non ci è più consentito mangiare la carne degli animali. E’ meglio che non mangi carne e non bevi vino. Infatti il consumo di vino è iniziato con il mangiare carne dopo il diluvio universale. I cibi puri sono preparati senza spargimento di sangue”.(Adversus Jovinanum 1,30). Il permesso dato a Noè di mangiare carne è un’interpolazione dei Testi sacri aggiunta tardivamente dalla Chiesa in un periodo di basso profilo spirituale. Se gli animali servono per la mensa dell’uomo, non solo le lepri ed i fagiani dovrebbero imbandire le tavole, ma anche i vermi, le cimici e le serpi. Meta del cammino spirituale dell’uomo è il ritorno allo stadio originale prima del peccato, per questo è necessario escludere la carne dalla propria dieta che inchioda l’anima al corpo materiale”?
S. Ambrogio afferma: “La carne fa cadere anche le aquile che volano”.
Le comunità fondate da S. Agostino si astenevano dalla carne.
S. Giovanni Crisostomo scrive: “Mangiare la carne è innaturale e impuro”. Riguardo ad un gruppo di cristiani che viveva in modo esemplare: “Da loro non viene versato alcun rivolo di sangue; non viene macellata e fatta a pezzi la carne. Da loro non s i sente l’odore terribile dei pasti a base di carne…; Essi si cibano solo del pane che guadagnano con il loro lavoro e di acqua che viene offerta loro da una fonte pura. Le loro leccornie sono costituite da frutti e nel mangiarli provano un piacere più grande che ad essere seduti ad una tavola regale”. Omelie, 69.
Gregorio di Nazianzo, padre della Chiesa (Cappadocia): “L’ingordigia di pietanze a base di carne è un’ingiustizia abominevole”. Robert Springer, Enkarpa 1884.
Basilio il Grande: “Il corpo appesantito con cibi a base di carne viene afflitto dalle malattie. Si può difficilmente amare la virtù quando si gioisce di piatti e banchetti a base di carne. La carne è un alimento contro natura che appartiene ad un mondo passato”. Enkarpa, 1884.

Tertulliano scrive che durante i primi secoli i cristiani primitivi non toccarono mai carne: “Non è permesso a noi cristiani assaggiare pietanze nelle quali potrebbe essere stato mescolato il sangue di un animale. Come posso definire il fatto che crediate che noi siamo avidi di sangue umano, se sapete che consideriamo un obbrobrio già il sangue degli animali”? Apol. Cap. 9; cit. da Robert Sspringer, pag. 292.
Eusebio di Cesarea diceva che tutti gli apostoli di Cristo si astenevano dalla carne. Secondo Eusebio, Egesippo scrive nella Storia della Chiesa che Giovanni non mangiò mai la carne
S. Clemente Romano dice che S. Pietro si nutriva di pane, olive ed erbe. Porfirio: “Gesù ci ha portato il cibo divino, il cibo carneo è nutrimento dei demoni. Una dieta priva di carne acquieta il logismos e la libera da tutti i mali fisici”.
S. Clemente Alessandrino: “La carne ottenebra l’anima. Dobbiamo cibarci come Adamo prima della caduta non come Noè dopo il peccato. I nostri corpi sono simili a tombe di animali uccisi”. Diceva pure che Matteo si nutriva di semi, frutta e erbaggi. Credo che i sacrifici cruenti siano stati inventati solo dalle persone che cercavano un pretesto per mangiare carne, cosa che avrebbero potuto fare senza questi obbrobri davanti a Dio”. Pedagogo II,1-16.
Altro quesito. Come è possibile che nulla vi sia di vero nei vangeli apocrifi in merito all’astinenza dalla carne? Nel Vangelo degli Ebrei Gesù dice: “Sono venuto ad abolire i sacrifici e se non cesserete di fare sacrifici non si allontanerà da voi l’ira di Dio.” Nell’aramaico “Vangelo della vita perfetta” si legge: “Maledetti siano i cacciatori perché saranno a loro volta cacciati.” Nel Vangelo dei 12 Aspostoli sta scritto: “Ecco che quest’uomo ha cura di tutte le creature. Perché egli le ama tanto?” E nelle pergamene del Mar Morto, scoperte nel 1947 in una località dove vissero gli Esseni, l’Angelo dice a Maria: “Tu non mangerai carne né berrai bevande forti perché il bambino sarà consacrato a Dio dal ventre di sua madre.” Negli stessi testi Gesù dice: “Siate rispettosi e compassionevoli non solo verso i vostri simili ma verso tutte le creature poste sotto la vostra tutela.” E troviamo ancora Gesù che rimprovera aspramente i pescatori: “Forse che i pesci vengono a voi a chiedere la terra e i suoi frutti?” Lasciate le reti e seguitemi, farò di voi pescatori di anime.” E, inoltre, condanna duramente i cacciatori avvisandoli che saranno ripagati con la stessa ferocia.
Un altro aspetto che farebbe supporre che Gesù sia stato vegetariano viene dal fatto che egli parlava e si comportava come un esseno e questi erano, come dice lo stesso S. Epifanio, vegetariani. Molti esseni divennero cristiani col nome di Ebioniti e Nazorei. Egisippo dice che Pietro essendo Nazireo era di conseguenza vegetariano come Giovanni, Giacomo e Stefano. Gli esseni compivano abluzioni rituali che simboleggiavano la discesa dello Spirito e agapi, rituali con la benedizione del pane e del vino. Tra loro non vi erano né ricchi né poveri. Professavano la carità verso gli indigenti. Venivano chiamati misericordiosi, puri, poveri in spirito. Non odiavano nessuno, sia ingiusto o nemico, ma pregavano per essi. Affermavano che la carne resusciterà e sarà immortale come l’anima. Professavano la santificazione dei pensieri, la povertà, l’abbandono in Dio. Come Pietro avevano un arma per difendersi dai briganti. Simone, prima di essere discepolo di Gesù, era discepolo di un certo Dositeo che era Esseno. Pare che sia il Giovanni Battista che lo stesso S. Paolo abbiano avuto contatti con gli Esseni. Giovanni l’evangelista prima di essere discepolo di Gesù fu discepolo di Giovanni Battista. Gli Esseni avevano uno straordinario culto degli Angeli e ritenevano imminente la fine del mondo.

LA CHIESA CATTOLICA ALLERGICA AGLI ANIMALI
LE POCHE VOCI IN DIFESA DEGLI ANIMALI E DELL’AMBIENTE
RESTANO SEMPRE LETTERA MORTA.

Negli attuali allarmanti scenari previsti a causa dei cambiamenti climatici, il progressivo inquinamento e la distruzione della natura, non vi è organismo, ente, corporazione, movimento che non esprima le sue vibranti preoccupazioni. Il solo organismo che sembra tuttaltro che preoccupato è la Chiesa cattolica la quale per mezzo del suo attuale pontefice si limita a suggerire politiche intese a conciliare gli interessi dell’uomo con la protezione dell’ambiente. Per la Chiesa gli animali e la natura sono gli ultimi dei suoi problemi, come se la Vita stessa non dipendesse da loro. Se la Chiesa non interviene a detronizzare l’uomo dal centro dell’universo tra non molto non ci saranno anime da salvare.

In ben l4 concili, in passato, la Chiesa cattolica ha sentito la necessità di ribadire l’obbligo per il clero di mangiare la carne pena la scomunica e la destituzioni dei pubblici ministeri se qualcuno si fosse astenuto non per mortificazione personale ma per rispetto agli animali: concilio di Ankara (314), Gangrense (324), Braga (577) e Aquisgrana (816).

UN PO’ DI CRONISTORIA RECENTE

“L’anticristo sarà un convinto spiritualista, un ammirevole filantropo, un pacifista impegnato e solerte, un vegetariano osservante, un animalista determinato e attivo”: Queste parole, del filosofo russo Solovev, vengono citate dal cardinale Giacomo Biffi durante il Convegno del 14 marzo 2000 a Bologna organizzato dalla Fondazione Russa Cristiana. Tali parole vengono espresse nuovamente il 27 febbraio 2007 dall’Arcivescovo di Bologna che, sempre citando l’opera di Solovev ricorda al Pontefice e alla Curia Romana che “l’anticristo si presenta come pacifista, ecologista ed ecumenista”.
Il vescovo do Orvieto Lucio Grandoni nel mese di maggio 2003, in una telefonata di con un animalista che protestava civilmente contro il sacrificio della colomba per la Pentecoste ha detto: “Io gli animalisti li metterei tutti al muro, o al forno.
Mons. Caffara in un omelia nella Clinica Veterianaria dell’Università di Bologna il 28 gennaio 2005 ha detto: .”Il primo punto sul quale vorrei attirare la vostra attenzione è l’affermazione della essenziale diversità dell’uomo dall’animale, che fonda una superiorità ontologica ed assiologica del primo nei confronti dell’altro. È il «principio-persona», vera colonna portante della nostra visione della realtà. Essere persona umana è più che essere animale; essere persona umana è meglio che essere animale. La persona è dotata di una preziosità che l’animale non possiede. L’uomo, non l’animale, è pertanto «ad immagine e somiglianza di Dio» La superiorità ontologica ed assiologica dell’uomo nei confronti dell’animale fonda il rapporto di dominio nei confronti della animale da parte dell’uomo, il che equivale al rapporto di uso. La natura ed in essa l’animale non ha in sé nulla di sacro o di divino. Dominio/uso significa dunque un vero potere che l’uomo ha nei confronti dell’animale in ordine a scopi che egli si prefigge: «Tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna» Dominio/uso non significa che la natura ed in esso l’animale sia a totale disposizione dell’uomo…è nella obbedienza al Creatore che l’uomo esercita il suo dominio su tutto il creato. Lo “sposalizio” fra tecnica e natura è la via da percorrere per evitare sia il fossato di una riduzione dell’uomo alla natura sia di cadere nel fossato di una dominazione violenta a cui cioè non ha diritto, dell’uomo sulla natura e sull’animale…Esistono doveri-diritti reciproci fra le persone; non esiste una correlazione del genere fra la persona e l’animale. L’animale non ha diritti. Il diritto infatti sussiste sempre all’interno di una relazione fra l’uomo che possiede quella facoltà e gli altri che la devono rispettare. Ciò non significa che il dominio/uso dell’uomo non abbia limiti obiettivi. I limiti sono fondati sulla natura ragionevole dell’uomo; ciò che l’uomo deve a se stesso è di agire ragionevolmente quando si rapporta all’animale. Comportamenti di obiettiva crudeltà verso l’animale non sono indegni dell’animale [solo la persona ha una dignità], ma sono indegni dell’uomo che li pone in essere. Comportamenti di equiparazione dell’animale all’uomo non sono segno di rispetto all’animale [solo la persona merita rispetto], ma sono un atto di ingiustizia verso l’uomo perché lo degradano dalla sua regale dignità”. Molto edificante.

LE DICHIARAZIONI APPREZZABILI MA IN CONTRADDIZIONE

Nel lontano 1981così scrivevano i vescovi tedeschi: “Solo nella solidarietà con il resto della creazione, solo nel comportamento responsabile verso il mondo degli animali, delle piante e delle cose, l’uomo può a lungo andare vivere come signore della creazione senza diventare schiavo delle sue manie di grandezza. Le chiese si sottraggono alle premesse per tutti gli esperimenti che hanno come vittime gli animali. Inoltre occorre spiegare che incoraggiando diete a maggior carattere vegetale si risparmierebbe la vita a tanti animali e si ottimizzerebbe l’energia solare rendendo sufficiente il cibo per tutta l’umanità. Infatti la trasformazione dei valori nutrizionali dal vegetale all’animale comporta tanti e tali sprechi che le proteine nobili divengono un peso deficitario per il genere umano”. Apprezzabile ma rimaste lettera morta.
Nello stesso anno, il 12 ottobre 1981, in un messaggio al popolo brasiliano trasmesso in cento lingue, il Papa Giovanni Paolo II nell’Enciclica “Laborem Exercens” ribadisce l’infausto concetto biblico: “L’uomo ha la missione, il dovere, la facoltà piena di soggiogare la terra”. Per fortuna nelle successive dichiarazioni una blanda inversione di posizione e l’11 novembre 1981 dice: “Esprimo il mio incoraggiamento nell’opera per la salvaguardia del patrimonio della natura e per la protezione degli animali nostri fratelli più piccoli. E il 12 marzo del 1999 inoltra richiesta ai governanti ad “Un esame di coscienza sui peccati contro l’ambiente naturale”. Successivamente nell’udienza del 17 gennaio 2001 così dice: “Soprattutto nel nostro tempo l’uomo ha devastato senza esitazioni, pianure e valli boscose, inquinato acque, deformato l’habitat della terra, reso irrespirabile l’aria, sconvolto i sistemi idro-geologici e atmosferici, desertificato spazi verdeggianti, compiuto forme di industrializzazione selvaggia”. E nell’agosto del 2002 da Johannesburg rivolge ai capi di stato e di governo presenti un invito a trovare vie efficaci per uno sviluppo umano integrale, tenendo conto delle dimensione economica, sociale e ambientale. Nel giugno del 2002 da Venezia arriva una dichiarazione firmata da Giovanni Paolo II e del patriarca Bartomeo sul tema: “Religione, scienza e ambiente, per il bene di tutti gli esseri umani e la protezione del creato”. “Occorre educare le persone ad una consapevolezza ecologica, occorre un atto di pentimento da parte nostra. Il problema non è meramente economico e tecnologico, ma di ordine morale e spirituale. Occorre trovare una soluzione che possa indurci a cambiare il nostro stile di vita ed i nostri insostenibili modelli di consumo. Occorre una nuova cultura che si ispiri ad un comportamento etico nei confronti dell’ambiente. Che sottolinei l’interdipendenza e i principi di solidarietà universale”. Anche queste rimaste lettera morta.
Nella quarta consultazione delle Conferenze Episcopali Europee sul tema: “Lavoro e responsabilità verso il creato” svoltasi a Venezia nel maggio del 2002, tra l’altro si dice: “…L’attuale sistema economico non è sostenibile e ciò causa conseguenze negative alla salute umana. Questo stato di cose richiede un cambiamento profondo dei valori di riferimento economici e culturali e del rapporto con la natura”.
Il prof. Don Karl Golser sul tema: “Responsabilità per il creato, un impegno per i cristiani” nel febbraio 2001 a Roma, dice: “Un’ecologia umana che renda più dignitosa l’esistenza delle creature, proteggendone il bene radicale della vita in tutte le sue manifestazioni”.A marzo del 2002 il prof. Golser sul tema “Il creato e la liturgia”. In tale assemblea ecumenica a Basilea era stato proposto che si realizzasse ogni anno una settimana ecumenica per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato. E il patriarca di Costantinopoli Dimitrios aveva proposto si celebrasse ogni anno la “Giornata per il creato” a tale scopo veniva accolta in Svizzera, dall’Associazione Ecumenica Chiese e Ambiente un tema annuale: nel 1993 “Più energia. Nel 1994 “L’animale e noi”. Nel 1998 “Santa biodiversita”. Nel 2000 “fratello sole”. Nel 2002 “L’aria e la vita”.Il prof. Gosler individua una doppia pista circa la salvaguardia dell’ambiente: quella biblico-teologica che interpreta il dominio della terra che Dio ha affidato all’uomo come impegno di responsabilità e custodia e quella etica in cui si evidenzia il nesso tra l’agire umano e l’integrità del creato.
In Australia è stata costituita nel 1992 l’Associazione responsabilità per il creato. In Germania quella “Agire per il futuro della creazione. In Ungheria sono stati elaborati per le scuole programmi per l’insegnamento per l’educazione al rispetto per la natura. In Belgio, Spagna, in Portogallo, Svizzera e Slovacchia il tema mette al primo posto la responsabilità umana verso il creato.
Nell’Assemblea Ecumenica Europea a Graz nel 1997 si ribadisce la necessità della consapevolezza e la responsabilità verso il creato. “La creazione deve essere vista come l’opera di Dio Trinitario. Ciò conferisce alla creazione stessa una dimensione sacramentale, poiché Dio stesso è presente in lei… Tutte le creature sono in Dio e Dio è in loro… per questo è necessario riconoscere la dignità intrinseca di ogni creatura, avere una particolare solidarietà con tutte le creature che soffrono”. Nella stessa Assemblea viene raccomandato alle chiese di promuovere la salvaguardia del creato quale parte integrante della vita della Chiesa a tutti i suoi livelli e di organizzare una rete europea di responsabilità verso l’ambiente.
Benedetto XVI nel 2005 ha dichiarato che “Gli animali devono essere rispettati in quanto nostri compagni nella creazione. Mentre è lecito usarli per nutrirsene come cibo…”e invitava a salvare il Creato e a non dilapidare le risorse della terra minacciata da scelte e stili di vita che possono degradarla.
Come si può dedurre le poche voci a difesa degli animali e dell’ambiente nel seno della Chiesa cattolica non si traducono mai in fatti concreti. Si è mai sentito il papa che nell’omelia domenicale in piazza S. Pietro inviti i fedeli a rispettare gli animali? O che qualunque prete durante la messa domenicale ricordi ai cristiani che l’amore di Cristo deve essere esteso a tutte le creature viventi e a tutelare la natura? I bei proclami servono solo a scagionare le proprie responsabilità nei confronti dei danni che anche la Chiesa ha contribuito a determinare con la visione antropocentrica della vita che sta portando il pianeta al collasso di interi ecosistemi. Nel dicembre 2003 nella basilica di S. Giovanni in Laternano Mons. Angelo Scola, patriarca di Venezia, in un simposio tenuto apposta per ribadire la centralità dell’uomo nel creato, tra le altre cose ha detto: “L’antropocentrismo ed il cristianesimo stanno insieme o cadono insieme.” E che importa se in nome di questo principio le foreste stanno scomparendo, se migliaia di specie animali sono in estinzione, se l’aria è irrespirabile, se la terra, i mari, i fiumi, i laghi sono avvelenati, se milioni di persone muoiono di fame a causa delle monoculture imposte dalle multinazionali alle popolazioni del Terzo Mondo, se l’umanità è in preda ad un’epidemia di malattie croniche dovuta ad un’alimentazione innaturale? L’importante è che l’uomo non perda la sua centralità: “L’antropocentrismo ed il cristianesimo stanno insieme o cadono insieme.”E che dire del nuovo Catechismo Universale in cui si ribadisce non solo la legittimità dell’uomo di sperimentare sugli animali, ma servirsi degli stessi per il nutrimento, la confezione dei vestiti, per i propri bisogni e i piaceri dell’uomo? Niente come l’abitudine del mangiar carne contribuisce alla distruzione del pianeta: risulta che i preti siano grandi mangiatori di bistecche.
Non basta dire “la Chiesa ha denunciato il dissennato sfruttamento della natura” se poi insegna a considerare gli animali e la natura come oggetti ad uso e consumo dell’uomo. Se l’uomo si è rivelato sfruttatore insensibile e ingiusto rapace la colpa è anche o soprattutto della Chiesa che non saputo, mediante il giusto esempio, rendere gli uomini saggi amministratori dell’eredità di Dio. Quando Giovanni Paolo II nel 1993 affermava “Chi deturpa l’ambiente dovrà fare i conti con il tribunale di Dio”, forse intuiva che tra i primi ad essere giudicati e forse condannati saranno proprio quelli del clero.


Franco Libero Manco

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O-RATIO
30-07-09, 09:09
BANDIRE IL VECCHIO TESTAMENTO

Attualmente vi sono nel mondo più di 30 focolai di tensioni violente e di guerre generati da contrasti religiosi. Nella maggioranza dei casi i gruppi che si fronteggiano appartengono alle religioni di ceppo ebraico: cristiani, ebrei e musulmani. Spesso le motivazioni sono tutt’altro che religiose e la religione è solo un pretesto per giustificare interessi economici, politici o mire espansionistiche.

Crimini inenarrabili sono stati commessi in nome di Dio in 4 mila anni di storia e la fonte ispiratrice è stata proprio la Bibbia, in particolare il Vecchio Testamento i cui comandi molti fanatici fondamentalisti hanno applicato alla lettera per conseguire scopi tutt’altro che spirituali. La Chiesa cattolica, negli ultimi 18 secoli, più di ogni altra ha lasciato una scia di lutti e di sangue lungo il suo percorso. Si calcola che non meno di 200 milioni di persone abbiano trovato la morte a causa della sua politica tra guerre, cristianizzazione forzata, esecuzioni e roghi.

Dai frutti si riconosceranno gli alberi, diceva Gesù, e i frutti del V.T. sono tutt’altro che salutari. Più che un testo capace di generare concordia e pace la Bibbia ha suscitato tensioni e manie di verità assolute che scaturiscono dalle interpretazioni di comodo e adattamenti ai vari contesti storico-sociali. Tra l’altro i testi biblici non si sono rivelati determinanti ai fini dell’evoluzione civile, morale e democratica delle popolazioni dal momento che molte civiltà ben più democratiche si sono sviluppate, in altre parti del mondo, senza l’”ausilio”delle religioni monoteiste, anzi si può dire che spesso sono state queste la causa del declino di molte civiltà.

Il V.T. è stracolmo di contraddizioni (non solo di ordine cronologico ma sui valori essenziali di ordine morale e spirituale) che se da una parte richiamano l’essere umano alla giustizia dall’altro suscitano smarrimento perché inclinano alla durezza di cuore, alla crudeltà, alla legge del taglione. Vale la pena citare alcuni punti salienti: Dt. 13,16: “Dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio con quanto contiene…” In Sam. 15.3: “Va dunque, colpisci Amelek e vota alo sterminio quanto gli appartiene, non lasciati prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini.” E ancora in Es. 9,5: “Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia: vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio… riempite di cadaveri i cortili del tempio.” Ma in Salmi 136,25 il profeta contraddice quanto suddetto affermando: “Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature,” In Gen. 19,33 Dio benedice le figlie di Lot che dopo aver ubriacato il padre si uniscono a lui per due notti, mentre il Lev. 18,6 dice: “Nessuno si accosterà ad una sua consanguinea per avere rapporti con lei. E ancora in Dt. 27,22: “Maledetto chi si unisce con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre.” In Isaia 56,7 troviamo: “I loro sacrifici ed i loro olocausti saliranno graditi sul mio altare”. Mentre in Ger. 7,22.33 troviamo invece: “In Verità io non parlai mai, né diedi comandi sull’olocausto e sul sacrificio ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d’Egitto.”

Il comando “crescete e moltiplicatevi” si è rivelato una micidiale bomba ad orologeria, che le gerarchie ecclesiastiche si ostinano ancora a propagandare. L’infausto invito a dominare sugli animali e sulla natura, nella più retrograda e miope mentalità antropocentrica, ha portato il pianeta sull’orlo della catastrofe ecologica, mentre il papa si limita ad un prudentissimo “non abusare.” Le presunte verità che non tollerano evoluzioni integrative hanno precluso lo sviluppo della scienza con danno incalcolabile per la salute umana. La licenza a sottomettere, schiavizzare, torturare, immolare e massacrare gli animali, come fossero oggetti, ha inclinato la coscienza umana a convivere con l’idea della sottomissione del più debole, al disprezzo del diverso e della vita in senso lato, alla durezza di cuore e, di conseguenza, all’indifferenza verso la sofferenza e la morte anche dell’essere umano. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. E non si dia la colpa al cattivo uso che l’uomo fa del libero arbitrio o all’errata interpretazione degli insegnamenti biblici, il problema sta invece nella promiscuità del messaggio stesso del V.T. che si presta ad interpretazioni deleterie che legittimizzano l’aggressione violenta. La stessa cosa non può dirsi del Vangelo di Cristo che mai lascia adito ad azioni violente e quando i cristiani hanno dato mano alla spada non era il pensiero di Gesù ad ispirarli ma la legge della forza e della vendetta del V.T.

Il problema nasce dal fatto che la morale e le verità bibliche non vengono circoscritte al
tempo e al contesto storico-sociale che le determinarono ma vengono invece considerate come verità assolute ed imperiture. Né il profeta si preoccupa di precisare che certe azioni, o certe concezioni oggi fuori tempo e deprecabili, dovevano cessare per sempre una volta eliminata la causa scatenante, lascia invece supporre che potranno essere messe in atto in qualsiasi momento, presente e futuro, in cui si ricreeranno le condizioni necessarie a raggiungere lo scopo prefissato.

Dal momento che una religione dovrebbe essere conforme alle regole dell’etica universale per rendere l’uomo migliore sotto l’aspetto civile, morale e spirituale e dal momento che mettendo sui piatti di una bilancia gli effetti positivi e negativi derivanti dagli insegnamenti del V.T. il braccio pende inesorabilmente dalla parte del negativo. Considerando che le religioni, ed in particolare la cattolica, si sono servite della Bibbia per giustificare massacri e crimini di ogni specie fino all’estinzione di intere etnie, mi chiedo: non sarebbe giusto impedire o se vogliamo, scoraggiare la divulgazione di un testo che si è rivelato dannoso per la pace tra i popoli? Non è tempo di promuovere un revisionismo biblico attraverso una commissione di studiosi per verificare quali parti del V.T. possono essere considerate ispirate da Dio e quali invece sono solo interpolazioni umane con l’intento di servirsi di Dio piuttosto che servire Dio? E questa depurazione, a mio avviso, dovrebbe essere fatta per ogni testo religioso che presume essere depositario di verità rivelate e che la gente segue in modo fideistico, senza alcun senso critico dei fatti e dei personaggi e che può essere la causa di ulteriori discordie, sempre a danno dei più deboli.

In attesa che il V.T. sia revisionato o (ancora meglio) messo all’indice, non sarebbe opportuno quanto giusto e necessario far stampare sul frontespizio di ogni copia, come per le sigarette: “Può nuocere gravemente alla pace tra i popoli.?

RELIGIONE E SENSO CRITICO

Il fondamento della fede nelle religioni monoteiste è quello di credere nella parola rivelata: chi crede si salva chi non crede è condannato. Questa politica di accettazione passiva a credere in ciò che ad altri è stato rivelato genera sonnolenza alla parte creativa dell’uomo, uccide il pensiero e preclude l’autodeterminazione. Credere passivamente nell’esistenza di Dio libera dall’impegno di dovere ragionare. Questo delegare ad altri ciò che riguarda la nostra vita, il dover prendere a scatola chiusa ciò che non si comprende né si condivide, parte dal presupposto che io, uomo qualunque, non sono in grado di capire ciò che è bene per me stesso da ciò che mi danneggia al punto che altri sono autorizzati ad impormelo, “per il mio bene”. Molti infatti sono stati sterminati in un passato più o meno remoto per aver osato mettere in dubbio la parola rivelata, ma un fatto è credere in Dio un’altro in ciò che sta scritto. Io considero dannoso dover accettare per fede ciò che la mente rifiuta per mancanza di logica, ma si dice che la logica di Dio non è quella degli uomini: ma se le leggi sono fatte per l’uomo non devono forse essere secondo i parametri umani?
Coloro che credono hanno una struttura mentale genetica predisposta al credere mentre altri hanno una struttura geneticamente predisposta a mettere in discussione ciò che altri affermano. Tra questi chi è nell’errore se nessuno ha colpa di essere strutturato in un certo modo?
Secondo i canoni religiosi il valore di ogni fedele viene dal fatto di aver creduto ai libri rivelati come fonte indispensabile di salvezza e di prosperità. Dove sono i doni promessi dei quali Dio doveva colmare coloro che avrebbero creduto alla parola? Dov’è la terra promessa dove scorre latte e miele; dov’è l’abbondanza e la pace promessa? Le popolazioni che rivendicano la “primogenitura” sono forse nella sostanza migliori di altre? vivono forse nella pace e nel benessere rispetto a coloro che magari non hanno neppure sentito parlare della Torà, del Vangelo o del Corano? In realtà ogni popolo ha le religione più adatta al suo cammino evolutivo, finché gli uomini avranno bisogno di una religione. Ma credere o no all’esistenza di Dio sarà un dubbio che resterà per sempre perché non sarà mai possibile dimostrare l’una o l’altra tesi. Ma questo dubbio è ciò che fa progredire perchè in realtà è proprio il dubbio che fa dell’individuo un elemento pensante, ciò che ha fatto progredire l’umanità, che ha consentito alla scienza di svilupparsi, mentre le certezze sono sempre state la base di ogni tirannia. Già Socrate affermava che non era certo di nulla e i post socratici addirittura dicevano che non erano certi nemmeno di essere incerti.
L’errore di fondo delle tre religioni monoteiste sta nel credere che ciò che è stato sancito in un contesto storico-sociale per gente diversa e per circostanze contingenti possa avere valore imperituro e che debba essere applicato ad ogni gente e per ogni periodo storico. Se le cose dovevano restare immutate perché è stata abolita la schiavitù, almeno dalla cultura cristiana?
Vi è in tutti questo una esasperata differenziazione tra i buoni ed i cattivi: i primi destinati al paradiso i secondi all’inferno. Ma sappiano bene che tra il nero e il bianco vi sono infinite sfumature intermedie e che non è possibile separare nettamente i buoni dai cattivi come non è possibile stabilire con certezza dove finisce il giorno e inizia la notte; infinite sono infatti le circostanze per cui uno è buono o diventa cattivo e le cause non sono sempre attribuibili al libero arbitrio.
A me sembra notevole la differenza di peso tra Gesù e Maometto, tra Gesù e qualunque profeta della Torà: Gesù nasce da una vergine (per chi crede), resuscita dopo essere stato ucciso, cammina sulle acque, fa tornare in vita i morti ecc. di chi altri si può dire altrettanto? Chi può competere al confronto?
Che vuoi che importi a Dio se noi crediamo in Mosè, Gesù o Maometto? Ciò che interessa a Dio è il bene delle sue creature e il bene viene solo se l’uomo vive onestamente, con giustizia e altruismo, e anche se in teoria dice di non credere in Dio questi fa la vera volontà del Padreterno.

Franco Libero Manco

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Hope
30-07-09, 09:19
Cancellato una marea di messaggi OT.
Ora ritorniamo in tema, grazie :)

O-RATIO
30-07-09, 09:27
In effetti la caccia non è proprio attività da chierichetti a mio modesto parere.

E' forse un'attività da parroci?

Eminenze, una sera ho incontrato un ambientalista che mi raccontato una storia assai strana: mi ha detto che a Foiano della Chiana nella provincia di Arezzo, il parroco di Santa Maria del Carmine, Don Vannuccio Fabbri, un prete cacciatore, celebra "una Messa propiziatoria" per tutti i cacciatori del territorio all'apertura della stagione venatoria. La cerimonia, con susseguente cena, è stata riportata da "La Nazione" del 4.9.98 e del 15.9.99.

Dall'articolo della Nazione del 4.9.98 si evince che il sacerdote è "un provetto cacciatore", un appassionato della caccia stanziale e pratica questo "sport" con grande passione" da 12 anni. Va a caccia due o tre volte la settimana. Forma squadre e si "diverte" a praticare la caccia di gruppo con amici (10 Rambo contro un pollo - fagiano). E' un prete e non un Francescano (quindi non sente gli obblighi etici verso le altre creature che ispiravano il Poverello di Assisi). Sul resto dell'intervista, Eminenze, sorvolo perché trovo le dichiarazioni semplicemente grottesche.

Dalla seconda si evince che Don Fabbri non desidera strumentalizzazioni, che anche i cacciatori hanno un’anima (cosa che mi sembra ovvia dal momento che anche Tommaso Moro e Himmler l'avevano), che la cerimonia è opera di aggregazione e di amicizia e che se i cacciatori "padellano" (non uccidono qualche animaletto) si limitano solo a qualche imprecazione innocente, rispettando la figura del sacerdote. In termini semplici se non colpiscono un fagiano non bestemmiano dal momento che Don Fabbri è presente. Se ne deduce: più animali massacrati = meno bestemmie. Cento esseri massacrati contano meno di una bestemmia che offende il Buon Dio. La logica è logica, eminenze. La cerimonia è stata pubblicizzata con locandine e cartelli nei negozi di armeria che invitano alla celebrazione della Messa e ha riscosso un grande successo. Hanno partecipato all'evento religioso 140 cacciatori, raccolti in devota preghiera con il loro simpatico parroco.

La LAV, la Lega Antivivisezione, informata, ha indagato. La responsabile regionale dell'organizzazione, una fervente cattolica, si è rivolta al sacerdote e ha chiesto spiegazioni. Il sacerdote ha risposto con tono, a dir poco, scortese che è esistito un Papa che aveva una riserva di caccia. L'ha inoltre invitata a rileggersi attentamente la Genesi, dopo averla sfidata a scrivere al Vescovo. Ad un certo punto, dopo uno scambio vivace di battute, e dopo le eterne menate sull'aborto, sugli americani e sulle vittime del Cenis, ha affermato: " Mi fate schifo" riferendosi ad ambientalisti, verdi, vegetariani, animalisti e altre mostruosità di questo tipo.

E tra le schifezze ambientaliste ci infiliamo anche Francesco d'Assisi, San Tommaso Moro, che immaginava una Stato utopico senza cacciatori, oltre agli innumerevoli cattolici che hanno la stessa perversa sensibilità del santo umbro e rispettano gli altri esseri viventi oltre alle cose inanimate. Francesco chiamava fratello e sorella anche il sole, la luna e il vento. E se la dirigente cattolica della LAV si ispira al Poverello non c'è dubbio che il parroco di Foiano abbia sfoderato dal suo armamentario teologico qualcosa che ricorda vagamente Alessandro VI- Borgia o qualche papa degenere. Sarebbe stato meglio tirare fuori dai riferimenti biblici e teologici: Nimrod il cushita che fu "gran cacciatore al cospetto del Signore" (Genesi 10; 8-12) e non un papa rinascimentale, che, probabilmente, con il suo comportamento, aiutò a scatenare la rivolta luterana.

Ognuno ha il suo Dio, Eminenze. Forse non sono giusto, ma la visione di Don Vannuccio Fabbri benedicente ha attivato nel mio cranio un corto circuito di immagini che si sono seguite con intensa rapidità. Ho visto il prete che benedice gli animali a Roma, le sontuose scene di caccia del secondo tragico Fantozzi, Toto Riina che leggeva nel carcere la vita dei santi, il mafioso che viveva immerso in una chiesetta fai-da-te in un clima surriscaldato da misticismo apocalittico, i ragazzini di Mendelin che pregavano Maria Ausiliatrice prima di uccidere un disgraziato per 250 dollari. Ognuno ha il suo Dio: Lutero, Calvino, Paolo di Tarso, Pio XII, Francesco d'Assisi, Cesare Borgia, il parroco di Foiano, il comandante del campo di Auschwitz e la signora della LAV. Ogni pulviscolo di cenere ha il suo Dio.

Forse esagero, Eminenze, sono ingiusto, e bisognerebbe limitarsi a Fantozzi, ma proprio in quei giorni stavo leggendo il volumetto del signor Eugen Drewermann " Sulla immortalità degli animali". Il teologo tedesco scrive: "La dottrina cristiana della resurrezione ha reso l'esistenza umana a giusto titolo infinitamente grande e preziosa questo risultato, tuttavia, fondato su un presupposto essenzialmente filosofico, è stato ottenuto a un prezzo insostenibile: essa vale esclusivamente per gli esseri umani, e la considerazione assoluta dell'uomo si basa sul disprezzo di tutte le altre creature viventi."

Jameson, nel 1854, scriveva che il cristianesimo primitivo, nell'evidenziare con forza la vita eterna degli esseri umani, aveva escluso le altre creature isolandole, negandole la compassione degli uomini e ponendo le fondamenta del futuro strazio animale.

E ciò fa pensare, anche se in maniera radicalmente differente, all'inaudita violenza verso le cose, il "refrain" fondamentale di Severino. Cose che oscillano nel nulla, secondo la visione dell'Occidente, cose, che non essendo eterne ma caduche e radicate nel nulla, dal nulla originano e nel nulla ritornano, e possono, perciò, essere manipolate e distrutte a piacimento. Ciò che viene dal niente e ritorna nel niente può subire l'inaudita violenza degli uomini. Ciò che non possiede un'anima immortale può essere torturato, vivisezionato senza remore. O massacrato da Don Vannuccio e le sue pecorelle.

L'idea dell'immortalità dell'anima è una tarda scoperta nella Bibbia, una specie dominante, egemone nel pianeta, può inventarsi tutto. L'idea dell'immortalità di un unica specie sul pianeta crea la base ideologica del dominio sulle altre creature. Ciò che non ha diritto alla vita eterna è una cosa. Un cane randagio conta quanto una lattina di birra vuota. La nostra vita più di un infinito numero di passeri, secondo il Vangelo (Luca 12:6-7). L'ebreo Saadia afferma, nel X sec.d.C., che l'intero universo è stato creato per l'uomo. Il grande filosofo ebreo Maimonide scrive che tutte le cose nel mondo sublunare sono state create per gli esseri umani. Lo svalutamento sistematico di ciò che non è umano, cominciando dalla visione ricolma di ubris dei pensatori dell'ebraismo, dello stoicismo e del primo cristianesimo, ha portato al macello infinito. Ciò che non è umano non conta.

Stavo anche seguendo, per una ricerca, le tesi del teologo Luigi Lorenzetti riguardo agli animali. Lo studioso si chiede: " Gli animali buoni vanno in paradiso ?" E risponde: "I testi sacri ammettono che gli animali hanno un soffio vitale e che l'hanno ricevuto da Dio...quindi saranno redenti e liberati dalla schiavitù della carne".

Il Papa era in India e conoscerà le tesi del teologo cattolico indiano Pannikar che scrive: "Tutto è incarnazione del divino. Divino ed umano non si possono separare altrimenti avremmo da una parte l'umano e dall'altra il trascendente."

Tutto è divino. Echi lontani della lettera ai Romani (8,19,24) quando Paolo di Tarso, in un raro momento di compassione verso altre forme di vita, accenna alla creazione che attende di essere liberata e geme nelle doglie del parto. Echi lontani dell'utopia dell'Alleanza di Ezechiele ( 34; 25-28 ) e di Osea (2:18). Echi lontani di Isaia (11,1,8 e 14,3,8) che parla del vitello e del leoncello che pascoleranno insieme e del bambino che metterà la mano nel covo dei serpenti quando il Signore spezzerà la verga degli iniqui, per far riposare la terra.

Isaia e la verga spezzata degli iniqui per far riposare la terra. E mentre il parroco di Foiano mi ronzava, come un moscone, nel cranio con il suo papa cacciatore, pensavo a quello che avevano affermato altri pontefici:

Giovanni XXIII: " Se mi dicessero che per ottenere i miei scopi dovrei uccidere una formica io non l'ucciderei ". Paolo VI, se non erro, rivolto ad un bambino che lamentava la morte di un suo animale: "Gli animali sono la parte più piccola della Creazione divina ma noi un giorno li rivedremo nel Mistero di Cristo". Papa Luciani: "Uomo, vegetali, animali siamo tutti nella stessa barca; non si tocca l'uno senza che a lungo andare non si danneggi l'altro". Giovanni Paolo II nel "Redemptoris Hominis": "Padroni e custodi intelligenti e nobili della natura e non sfruttatori e distruttori senza alcun riguardo" Ed ancora il Papa polacco : "E' necessario e urgente seguire l'esempio del povero di Assisi e decidere di abbandonare sconsiderate forme di dominio, cattura e custodia verso tutte le creature"

Seguire l'esempio del povero di Assisi. Stuzzicato intellettualmente dal Parroco di Foiano, rilessi con attenzione uno dei pochi capitoli biblici illuminati da una luce peculiare: l'asina di Balaam (Numeri 22,22.34).Uno dei pochi brani che dimostra, da parte degli scrittori biblici, una comprensione particolare dell'infinito strazio animale. Non Balaam, ma l'asina massacrata di botte riconosce l'angelo. Come se la potenza epifanica della Luce Ipersensibile possa essere percepita dalle umili bestie ma non dai profeti di Dio. Rilessi dell'angelo che rifiuta la carne del capretto offerta da Manoach.

Don Fabbri continuava a svolazzarmi nel cranio come un pipistrello mentre pensavo ad Albert Schweitzer, un esempio luminoso di cristiano, che confrontandosi con il problema del male e della sofferenza degli essenti affermava: "L'etica è la responsabilità verso tutto ciò che vive." Mirabili le pagine ove il missionario descrive la compassione che prova anche verso i vermi della terra. Rispetto e cura verso i lebbrosi ma rispetto e compassione anche verso gli animali e anche verso gli insetti. Immagino il gregge armato di Don Vannuccio sbellicarsi dalle risate.

E pensavo a Francesco, rileggendo la vita scritta da San Bonaventura del santo d'Assisi ( farebbe bene Don Fabbri a leggerla con attenzione). Pensavo al santo che chiama tutte le creature fratello e sorella, mentre il serafico parroco di Foiano benedice avvelenatori e sterminatori di animali. E benedice la "Mala Caccia", la caccia proletaria aperta a tutti i sadici massacratori, l'assassino delle tortore della mia casa, gli avvelenatori, la lobby della prepotenza e della violenza, benedice i massacratori di cinghialini, coloro che distruggono per il gusto di uccidere, coloro che allevano bestie indifese per annientarle, coloro che avvelenano la terra per poter preservare e per poi massacrare creature allevate con l'unico scopo di spappolarle a fucilate, coloro che avvelenano la vita delle bestie per i loro miseri tartufi, coloro che le fanno soffrire. Benedice tutti Don Vannuccio Fabbri nella sua immensa, cristiana compassione.

Visitino questo centro di umanesimo, eminenti Padri, per vedere uomini di 90 chili, armati come Rambo, che stanano un povero fagiano disperato, allevato in una gabbia per il solo gusto di ucciderlo. Non sport ma libidine della morte, sadismo puro, estrema viltà. Poiché è solo viltà confrontarsi con esseri disarmati e incapaci di difendersi. E questo vale per gli esseri umani del Kossovo, di Timor, del Ruanda ma anche per gli animali. Leggano il disperato appello di un uomo che è andato a vivere in isolamento a tre chilometri da un centro abitato e grida contro il mondo perché gli hanno avvelenato i cani che abbaiavano disturbando la selvaggina. Selvaggina: così, le pecorelle del gregge di Don Vannuccio, chiamano i polli - fagiani allevati per il sadico gusto di massacrarli.

Certo, Eminenze, malgrado Francesco D'Assisi, la difesa degli animali da parte della Chiesa è stata ed è ben povera cosa. Leggere un volumetto di cattolici animalisti che cercano di provare l'interesse biblico per gli animali è una cosa molto triste. Le tesi non reggono e fanno acqua dappertutto. Leggere le tesi dei vegetariani cristiani degli Stati Uniti tipo "Jesus Was a Vegeterian" è deprimente. La verità è che il problema del dolore animale non è neanche sfiorato nel Vangelo. Gesù non si cura degli animali e si disinteressa della natura questa è la cruda verità. Basta ricordare i porci posseduti dai demoni e la maledizione del povero fico.

E che colpa ha un porco di essere un porco o un fico ad essere fico, Eminenze ? Siamo tutti gettati nel cerchio dell'esistere, non scegliamo la nostra esistenza. Nasciamo con un corpo e con un cervello particolare. Il corpo è il nostro destino. Siamo gettati, come dice Heidegger, nel mondo. Che colpa hanno gli alberi di fico se sono sterili o i maiali se sono maiali ? E non poteva Gesù allontanare i demoni, farli svanire nell'aria leggera invece di far impazzire di terrore tutte quelle povere bestie ?

Avrebbe il Buddha maledetto l'albero di fico ? O indirizzato i demoni verso i porci ? Deuteronomio 14: 3-8 ha marchiato per sempre questi poveri animali. Poi ci ha pensato Pietro a riscattarli, da allora non hanno avuto più pace. Io vivo in un luogo ove molti si sono arricchiti sul loro strazio. E se Paolo è indifferente al destino delle bestie, Pietro, nel suo sogno - lucido, è micidiale. E mi riferisco ad Atti 10: 9-16 " Alzati, Pietro, uccidi e mangia...!". Tre volte Jahvè gli ripete l'ingiunzione che a me sembra di natura diabolica. Ecco parte della base teologica dello sterminio.

Ai vegetariani e agli animalisti cristiani consiglierei di leggere con attenzione il sogno di Pietro e il Levitico, e di piantarla lì, di non farla lunga. Non c'è nulla da fare. Il cristianesimo è una religione antropocentrica. Continuarla con le menate che il cristianesimo si preoccupa degli animali è come cercar di provare che Lenin era un liberale russo, o Stalin una spia del Vaticano, o Cossutta un agente segreto della CIA.

Mentre i Jainisti organizzavano ospedali per gli animali nel sesto secolo prima della nascita del Cristo e il Buddha predicava la compassione verso tutti gli esseri viventi nello stesso secolo, Pio IX, nel suo tempo, non permetteva la nascita di una organizzazione per la prevenzione della crudeltà verso gli animali. La ragione: l'uomo non ha doveri verso le bestie. Anche San Francesco il più attento al problema della sofferenza animale, invitò un discepolo, che aveva tagliato le zampe di un porco vivo, a chiedere scusa al proprietario dell'animale per aver danneggiato la sua proprietà e non disse una parola per la bestia sofferente.

E' un disperato tentativo provare l'interesse del mondo cristiano per gli animali. Drewermann interpreta Marco 11:15-16 e afferma: " Jeshua....arrivato al tempio di Gerusalemme fu colto dall'ira o meglio dall'orrore. Vide infatti le vittime sacrificali, destinate alla macellazione, secondo il rito ebraico, pugnalate alla gola e condannate ad un lento dissanguamento secondo il rito ebraico. Jeshua gridò: " Voi fate della casa di preghiera una spelonca di assassini."

Il teologo tedesco, secondo il mio modesto parere, sbaglia: non era il problema dello strazio animale che colpisce Gesù ma il dilagante, incontenibile consumismo del tempio. La mercificazione del sacro. Il problema della sofferenza di innocenti, inermi creature immolate nella casa di Jahvè, non lo colpisce. A meno che i Vangeli non abbiano occultato questo aspetto del Cristo, seguendo la logica cristallina del sogno di Pietro: uccidi tutto quello che vive e mangialo. Se così fosse sarebbe una travisamento orrendo che ha prodotto oceani di sangue.

Bisogna valicare le vette dell'indifferenza e della crudeltà. Scavare alle radici. Basti pensare al macigno teologico delle affermazioni di Jahvè che condanna uomini colpevoli e animali innocenti alla stessa morte. Mi riferisco a Esodo 9,3,6 - 9,9,10 - 9,19,25 - 11,4,7 - 12,12 - 12,29 - 19,13 a Deuteronomio 13,16, a Giosuè 6,21, a 1 Samuele 15,3 e 22,19, Ezechiele 25,13 - 29,8,1, a Geremia 21,6 - 36,29 eccetera....eccetera...sterminio crudele di uomini e bestie, come se gli animali fossero colpevoli delle nefandezze degli esseri umani.

Un Dio spietato e capriccioso fa passare tutti a fil di spada: neonati, vecchi, donne, animali. A monte di tutto c'è Genesi 6,7 - 1,26,28 - con il suo invito al dominio sugli altri esseri. L'invito all'egemonia spietata sulla terra. La punizione per il peccato di Adamo che ricade, ingiustamente, sugli animali. C'è Genesi 9, 1- 7 con il suo orrendo Messaggio ed ha ragione Don Vannuccio a citarla: "E il tuo terrore visiterà ogni bestia della terra e dell'aria. Essi sono in tuo potere....tutto ciò che si muove e ha vita ti sarà di cibo..." Perentoriamente contraddetto, da Genesi 1,29,30 che sembra, invece, un ingiunzione al vegetarianismo nell'Eden: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme...e ogni albero che produce seme: saranno il vostro cibo A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". In un'ipotetica età dell'oro uomini e bestie vivevano in totale armonia. Il paradiso è un posto per vegetariani ?

Calvino dice a proposito dell'ingiustizia palese: " Abbiamo meritato una grande maledizione dal momento che tutte le creature della terra e del cielo sono punite per i nostri peccati. E' per colpa nostra che si battono nella corruzione. La condanna della razza umana è impressa nei cieli, nella terra e in tutte le creature". Poi giunge l'ingiustizia del diluvio. Se erravano gli uomini che c'entravano le bestie ? E mi riferisco a Genesi 9,9,17. E ha inizio lo strazio infinito.

Lascino perdere gli animalisti cristiani, in un senso deleterio, ha ragione don Vannuccio, il quale sfodera qualche papa degenere. Aiutiamolo nelle citazioni che forse ignora. La Bibbia non dice nulla contro la caccia. Anzi. Nimrod, il cacciatore, come ho scritto, è grande agli occhi di Jahvè. Nel libro dei Proverbi l'uomo non è invitato a non uccidere ma a non sprecare la carne della preda (12:27). In Levitico (17:13) si trovano le istruzioni per dissanguare gli animali, e sempre nello stesso libro le ingiunzioni a non mangiare animali morti di morte naturale o uccisi da altri predatori (17:15). La caccia è naturalmente accettata. Don Vannuccio può andare sicuro se si basa sul Vecchio Testamento; il Nuovo ignora totalmente il problema.

Certo una cosa è Derzu Uzala, un'altra il fantozziano "cummenda" milanese che spara ai camosci, durante uno sciopero dei custodi di un parco nazionale, e li lascia stecchiti tra i picchi. Una cosa è l'indiano che abbatte un bisonte per necessità e lo ringrazia per la sua carne, un'altra il cacciatore occidentale, imbevuto di cristianesimo protestante, che massacra mandrie intere di bisonti per tagliare loro la lingua.

Cristo mangiava carne e pesce in abbondanza, ma erano altri tempi. Un oceano di tempo è trascorso. Si è evoluta l'immagine di Jahvè. C'è stato Francesco d'Assisi. Ora andiamo sulla luna, giungiamo fino a Marte, abbiamo stravolto la visione dell'universo. Bisognerà anche trascendere, superare ingiunzioni valide per pastori racchiusi in un universo biblico- tolemaico, prigionieri di un problematico tempo. Ogni volta che i cristiani hanno cercato di affrontare questo problema sono finiti male. I Catari, ad esempio, affogarono in un mare di sangue.

E c'è un tempio a Gerusalemme che è un autentico mattatoio. Uno scannatoio funzionante a tempo pieno. Un massacro continuo, mentre Jahvè abita silenzioso e immoto il suo Sancta Sanctorum, il suo Kaddosh. E questo è il Padre misericordioso di Gesù. Ed è anche il Padre che sceglie l'offerta sanguinante di Abele e rifiuta i frutti della terra di Caino. Ed anche quello è un profondo mistero.

Ogni tanto un profeta intuisce l'orrore (1 Samuele 15,22): "Il Signore forse gradisce gli olocausti ed i sacrifici ? Ecco obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è più del grasso degli arieti..." O Isaia (1,11,20: " Che me ne faccio del grasso degli arieti ? Che me ne faccio della moltitudine delle vostre offerte ? Sono sazio dell'olocausto di arieti...il sangue dei buoi, degli agnelli, dei capri non lo gradisco.....". O ancora Isaia (66,13): " Uno sacrifica un bue e uccide un uomo. Uno immola una pecora e poi strozza un cane. Uno presenta un'offerta e poi il sangue di porco. Uno brucia incenso e venera l'iniquità. Costoro hanno scelto i loro sentieri dilettandosi nell'abominio." Ogni tanto un angelo rifiuta, misteriosamente, di mangiar carne (Giudici 13,15.16). Ogni tanto qualcuno si chiede "Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso ? " (Ecclesiaste 3,18,21)

Poi ci sono le squisitezze di Esodo 23,19-34,26: "Non cuocete il capretto nel latte della madre" E l'orrore del Levitico. Sul trattamento degli animali, la Bibbia sussurra, mormora qualcosa, ma è troppo poco. Esodo 21:28-32, Deuteronomio 22:1-4, 22:6-7, 22:10, 25:4. Troppo poco.

Schopenauer scrive che il "benemerito" Circolo per la protezione degli animali di Monaco, nel 1852, divulgò una serie di citazioni per provare che la Bibbia prescrive la compassione per gli animali: Proverbi di Salomone 12,10, Ecclesiastico 7,24, Salmi 147,9 -104, 14, Giobbe 39,41, Matteo 10,29. Il filosofo risponde che forse il primo brano è accettabile, ma il resto è una "pia fraus", una pia frode. E afferma che il cristianesimo è contro natura "perché ha staccato l'essere umano dal mondo degli animali, al quale appartiene per essenza, dando esclusivo valore all'uomo e considerando gli animali addirittura come cose." Conseguenza della creazione "ex nihilo" e del potere che Jahvè attribuisce all'uomo.

E Schopenahauer urla la sua rabbia al Dio biblico: " Potevi dire una sola parola e non l'hai voluta dire!"

Ma la parola l'ha detta. Più tardi i Padri della Chiesa ci donano gemme risplendenti di saggezza. Sant' Agostino: "Trattenersi dall'uccidere gli animali o distruggere piante è il colmo della superstizione" contraddetto da Jahvè stesso in Deuteronomio 20,19: "L'albero è forse un uomo ? Perché abbatterlo durante l'assedio". E ancora Sant'Agostino nella "Città di Dio": "Quando sentiamo dire " Non uccidere" noi sappiamo che non è riferito agli alberi, poiché gli alberi non hanno i sensi, né è riferito agli animali, poiché gli animali non hanno rapporti con noi. Di conseguenza il comandamento si riferisce solo agli uomini." E il vescovo di Ippona, ulteriormente, imperversa: "Per il giusto decreto di Dio vita e morte degli animali dipendono dalla nostra discriminazione" Poi Tommaso d'Aquino, nella Domanda 64 Articolo 1 della Summa, tira le ovvie conclusioni: "Non è peccato usare una cosa per l'uso per la quale è stata creata. Nell'ordine delle cose l'imperfetto è soggetto al perfetto." Lapidario, Tommaso che esclude la possibilità della compassione verso il mondo animale. Basta leggere la domanda e la risposta XCVI della Summa Teologica (Articolo 1 e 2 ) per provare un vero senso di orrore e di profonda pena. E si scivola verso le nefandezze di Francesco di Sales. Non sono da meno i protestanti, basti pensare a Calvino, a James Whisker, John Canon Mc Carthy e a tanti altri.

Per poi passare, Eminenze, all'orrore della scienza moderna. Alla visione Baconiana della natura sottoposta a tortura per carpirle i segreti. Per passare alle bestialità di Malebranche e all'imbecillità Cartesiana che conduce alle pratiche descritte magistralmente da un eretico giansenista: "Amministrano colpi ai cani con perfetta indifferenza, e si prendono gioco di coloro che provano compassione verso quelle creature. Dicono che gli animali sono simili ad orologi. E che i guaiti emessi dalle bestie non sono altro che rumori di molle, ma che il corpo non prova dolore. Inchiodano le povere bestie a tavole e le vivisezionano per studiare la circolazione del sangue che è un grande soggetto di conversazione."

E chi insorge contro questo orrore oltre l'eretico gianseista, Fontaine ? Si indigna un nemico della chiesa, Voltaire: "Ci sono barbari che prendono un cane, che sorpassa l'uomo in fedeltà ed amicizia, e lo inchiodano ad una tavola e lo vivisezionano per mostrare il sistema delle vene ! Scoprirai gli stessi organi che tu possiedi ! Rispondimi, meccanicista, la natura ha organizzato tutte le molle del sentire negli animali con lo scopo che non provassero nulla ?". Lo stesso imperativo categorico kantiano non si estende fino alle bestie.

Eminenze, affrontare con un armamentario aristotelico- tomistico il terzo millennio è semplicemente suicida. Bisogna chiedersi perché tanta gente diventa buddhista o sceglie altre vie. Io sono un agnostico, ma se dovessi scegliere una fede cercherei qualcosa che si rivolge compassionevolmente verso tutti gli esseri viventi. L'antropocentrismo è alla lunga perdente, limitato, ottuso e Don Fabbri è l'esempio vivente di ciò che non bisogna essere.

Un giovane riflette sull'ideale del Bodhisattva e lo paragona al parroco di Foiano. Da una parte il prete sorridente che benedice i massacratori di passeri e di allodole per non farli bestemmiare. Dall'altra un santo che rifiuta il Nirvana e decide di attraversare, nuovamente e dolorosamente, i mondi samsarici, fino alla liberazione dalla ruota della vita di ogni essere vivente, fino alla liberazione dell'ultimo insetto. Giudicate voi, eminenti Padri.

Non ci vuole una gran testa per capire che una civiltà avanzata ed evoluta, con almeno mille anni di sviluppo più di noi, escluderebbe dalla sua visione delle cose: capitalismo, religioni antropocentriche, fame nel mondo, la violenza verso tutti gli esseri viventi, la violenza verso la natura, e controllerebbe il terrore della civiltà della tecnica, vedendo in questo tempo un'età di orrenda barbarie e di oscurità. E' inconcepibile che una religione antropocentrica sopravviva il prossimo millennio. Una religione basata sul sogno di Pietro inesorabilmente declinerà.

Nel frattempo Don Fabbri benedice il suo gregge armato mentre le sue pecorelle continuano a massacrare con piombo e veleni esseri inermi e indifesi, ma senza un anima immortale. Pensate, Eminenze a che cosa può condurre una fesseria filosofica. Le parole non sono macigni ma bombe nucleari. Bastava una parola e non l'hai detta. Esattamente così. O ancora meglio: ne hai dette parecchie e hai provocato un infinito sterminio.

Personalmente, Eminenze, credo a quello che afferma Qoelet figlio di David (Ecclesiaste 3:19-21): "Il destino dell'uomo o della bestia è lo stesso; come muore uno, muore l'altro. Hanno lo stesso soffio vitale e l'uomo non è superiore alla bestia; poiché tutto è vanità. Tutto finisce nello stesso luogo: tutto origina dalla polvere e nella polvere ritorna."

Sono un uomo qualunque che crede, come tanti, che la compassione può essere generata dal nulla. Non occorre una struttura dell'Oltremondo, non occorre un mondo invisibile dietro al mondo per provarla. Non occorrono premi iperuranici. Non occorrono paradisi o Nirvana. La compassione è come un fiore nel deserto. E' totalmente gratuita.

Sono un uomo che non appartiene a gruppi, e mentre scrivo, sto curando un'allodola ferita da un colpo di arma da fuoco che le ha trapassato un'ala e provo profonda rabbia. E spero che un giorno un pontefice si inginocchierà davanti ad un cane vivisezionato, davanti ad una cavia con le corde vocali recise, e piangerà lacrime amare.

Un giorno la Chiesa dovrà chiedere perdono agli animali, Eminenze, è nell'ordine inesorabile delle cose. O sarà il terzo millennio a non perdonare la Chiesa.

O forse un santo sognerà un nuovo sogno ed udirà la voce di Jahvè ingiungergli tre volte: " Non uccidere più, rispetta tutti gli esseri viventi, rispetta tutte le cose della terra, del mare e dell'aria, rispetta ciò che si muove e che striscia....".

Qualcuno se lo potrebbe inventare questo lucido sogno come Simon Pietro si inventò l'ingiunzione degli Atti. Forse quel giorno non è lontano, e quel giorno potrebbe limitare lo strazio.

Se Jahvè si è evoluto dal Signore terribile e capriccioso che ordinava gli stermini sino al misericordioso Padre del Cristo, perché non dovrebbe procedere oltre, e diventare, in una terza fase, trascendendo la visione cristiana attuale, il padre compassionevole di tutta la creazione ? Basta reinterpretare, limare e smussare Francesco e un nuovo mondo si aprirebbe. Necessita un nuovo Gioacchino da Fiore con il suo eone dello Spirito.

Perchè non provarci, Eminenze ?

Distinti saluti.

Paolo Ricci.

Cristianesimo e Animali (http://www.liberazioni.org/ra/ra/sterni005.htm)

:Esther:
30-07-09, 13:35
Sentite, ormai mi sembra chiaro che se gli animali in Italia non hanno diritti, è colpa della Chiesa.

:crepapelle::crepapelle::crepapelle::crepapelle:

Prinz Eugen
30-07-09, 13:53
E laicamente non è importante che ne abbiano.

La caccia è uno sport laico e i talebani dell'animalismo vanno laicamente contrastati con strumenti laici.

Cuordy
30-07-09, 13:57
Visto che il buon Leonida non c'è gli faccio da supplente.

CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA.


Il rispetto dell'integrità della creazione

2415 Il settimo comandamento esige il rispetto dell'integrità della creazione. Gli animali, come anche le piante e gli esseri inanimati, sono naturalmente destinati al bene comune dell'umanità passata, presente e futura. 290 L'uso delle risorse minerali, vegetali e animali dell'universo non può essere separato dal rispetto delle esigenze morali. La signoria sugli esseri inanimati e sugli altri viventi accordata dal Creatore all'uomo non è assoluta; deve misurarsi con la sollecitudine per la qualità della vita del prossimo, compresa quella delle generazioni future; esige un religioso rispetto dell'integrità della creazione. 291
2416 Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. 292 Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. 293 Anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro. Ci si ricorderà con quale delicatezza i santi, come san Francesco d'Assisi o san Filippo Neri, trattassero gli animali.
2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine. 294 È dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.
2418 È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. È pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone.


Catechismo della Chiesa Cattolica - Il settimo comandamento (http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a7_it.htm)

Cuordy
30-07-09, 13:58
E laicamente non è importante che ne abbiano.

La caccia è uno sport laico e i talebani dell'animalismo vanno laicamente contrastati con strumenti laici.

Quanto meno la tua la trovo una posizione coerente.

Prinz Eugen
30-07-09, 14:04
Quanto meno la tua la trovo una posizione coerente.
Semplicemente non esiste una sola maledetta ragione per opporsi a un'occupazione amabile come la caccia, al di fuori del capriccio pseudo-teologico di qualche intollerante.

Cuordy
30-07-09, 14:15
Semplicemente non esiste una sola maledetta ragione per opporsi a un'occupazione amabile come la caccia, al di fuori del capriccio pseudo-teologico di qualche intollerante.

Ripeto. Molto coerente. Mi sconvolge un po' l'irrazionalità dei tuoi "compagni", che dicono di ragionare con il cuore (o per meglio dire...).

O-RATIO
30-07-09, 14:47
Visto che il buon Leonida non c'è gli faccio da supplente.

CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA.


Il rispetto dell'integrità della creazione

2415 Il settimo comandamento esige il rispetto dell'integrità della creazione. Gli animali, come anche le piante e gli esseri inanimati, sono naturalmente destinati al bene comune dell'umanità passata, presente e futura. 290 L'uso delle risorse minerali, vegetali e animali dell'universo non può essere separato dal rispetto delle esigenze morali. La signoria sugli esseri inanimati e sugli altri viventi accordata dal Creatore all'uomo non è assoluta; deve misurarsi con la sollecitudine per la qualità della vita del prossimo, compresa quella delle generazioni future; esige un religioso rispetto dell'integrità della creazione. 291
2416 Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. 292 Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. 293 Anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro. Ci si ricorderà con quale delicatezza i santi, come san Francesco d'Assisi o san Filippo Neri, trattassero gli animali.
2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine. 294 È dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.
2418 È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. È pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone.


Catechismo della Chiesa Cattolica - Il settimo comandamento (http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a7_it.htm)

Quindi si può presumere che tu abbia mangiato il tuo cane, senza per questo avere rimorsi di coscienza, visto che la tua coscienza è cmq plasmata per essere in sintonia con ciò che la dottrina cattolica insegna! :D

eq...
30-07-09, 14:53
Quindi si può presumere che tu abbia mangiato il tuo cane, senza per questo avere rimorsi di coscienza, visto che la tua coscienza è cmq plasmata per essere in sintonia con ciò che la dottrina cattolica insegna! :D

Non essere banale, su.

O-RATIO
30-07-09, 14:53
E laicamente non è importante che ne abbiano.

La caccia è uno sport laico e i talebani dell'animalismo vanno laicamente contrastati con strumenti laici.

La caccia innanzitutto non è uno sport, a meno che non si consideri sport fare il sicario, oppure il boia.

E chi lo dice che non è importante che ne abbiano? Cos'è che secondo te sarebbe laicamente importante per un laico? :mmm:


La ragione per opporsi ad una occupazione "amabile" come la caccia potrebbe essere quella di trovare "amabile" ostruire la strada a chi considera amabile uccidere un animale. :chefico:

Prinz Eugen
30-07-09, 14:58
Quindi si può presumere che tu abbia mangiato il tuo cane, senza per questo avere rimorsi di coscienza, visto che la tua coscienza è cmq plasmata per essere in sintonia con ciò che la dottrina cattolica insegna! :D
Nessuno di solito ha intenzione di cuocere il proprio animale da compagnia, che svolge evidentemente una funzione diversa. Ma niente impedirebbe di assaggiarne altri a Canton o a Seul.

O-RATIO
30-07-09, 15:01
Nessuno di solito ha intenzione di cuocere il proprio animale da compagnia, che svolge evidentemente una funzione diversa. Ma niente impedirebbe di assaggiarne altri a Canton o a Seul.

Neanche gli atei? :mmm: E perchè? Avevo capito che gli atei "potrebbero", mentre i cattolici noooo, non sia mai!! Loro hanno la loro morale cattolica che gli suggerisce cosa è bene e cosa è male!! :sofico:

:Esther:
30-07-09, 15:02
Non essere banale, su.


:giagia:

Prinz Eugen
30-07-09, 15:03
La caccia innanzitutto non è uno sport, a meno che non si consideri sport fare il sicario, oppure il boia.
Non amo per nulla lo sport, quindi preferisco io stesso la definizione "passatempo".


E chi lo dice che non è importante che ne abbiano? Cos'è che secondo te sarebbe laicamente importante per un laico? :mmm:
Evitare ogni ingerenza nelle scelte individuali delle altre persone.


La ragione per opporsi ad una occupazione "amabile" come la caccia potrebbe essere quella di trovare "amabile" ostruire la strada a chi considera amabile uccidere un animale. :chefico:
E' noto infatti che tutti gli intolleranti vorrebbero imporre coercitivamente i loro dogmi al prossimo.

Prinz Eugen
30-07-09, 15:06
Neanche gli atei? :mmm: E perchè? Avevo capito che gli atei "potrebbero", mentre i cattolici noooo, non sia mai!! Loro hanno la loro morale cattolica che gli suggerisce cosa è bene e cosa è male!! :sofico:

Il fatto è che sono così sciocchi da prendere sul serio fantasie senza fondamento come l'"integrità della creazione" anziché rendersi conto che nessun ecosistema è danneggiato da attività come la caccia al cinghiale (animale prolifico e dannoso per l'agricoltura).

O-RATIO
30-07-09, 15:08
Evitare ogni ingerenza nelle scelte individuali del prossimo.

Definzione di "prossimo". Chi includi nella categoria "porssimo"? Solo conisaguinei? Solo concittadini? Solo compatrioti? Solo conterrranei? Solo umani? Solo Animali (compreso l'uomo)? :mmm:


E' noto infatti che tutti gli intolleranti vorrebbero imporre coercitivamente i loro dogmi al prossimo.

Se io nell'insieme del "prossimo" facessi rientrare gli animali (come effettivamente faccio) potrei tranquillamente ritenere intollerante chi trova amabile uccidere le "bestie".

O-RATIO
30-07-09, 15:15
Il fatto è che sono così sciocchi da prendere sul serio fantasie senza fondamento come l'"integrità della creazione" anziché rendersi conto che nessun ecosistema è danneggiato da attività come la caccia al cinghiale (animale prolifico e dannoso per l'agricoltura).

L'integrità della creazione è una grande stronzata!

Non si tratta di contrastare la caccia al cinghiale per non danneggiare l'ecosistema, ma si tratta di non essere intolleranti con il "prossimo". :chefico:

Prinz Eugen
30-07-09, 15:17
Definzione di "prossimo". Chi includi nella categoria "porssimo"? Solo conisaguinei? Solo concittadini? Solo compatrioti? Solo conterrranei? Solo umani? Solo Animali (compreso l'uomo)? :mmm:


Se io nell'insieme del "prossimo" facessi rientrare gli animali (come effettivamente faccio) potrei tranquillamente ritenere intollerante chi trova amabile uccidere le "bestie".

Ma tu non includi le forme di vita animale non-umane, perché sarebbe irrazionale concepire diritti per i ratti che infestano i condomini o per il batterio della diarrea nel tuo intestino; così come sarebbe irrazionale tracciare steccati tra queste varietà più sgradevoli e altre giudicate arbitrariamente più gradevoli.

La tua morale della non-coercizione presupporrebbe il reciproco rispetto fra esseri razionali appartenenti alla medesima specie. Il resto è arbitraria imposizione dei tuoi dogmi.

Prinz Eugen
30-07-09, 15:23
Non si tratta di contrastare la caccia al cinghiale per non danneggiare l'ecosistema, ma si tratta di non essere intolleranti con il "prossimo". :chefico:

Quando rifiuterai tutte le cure per evitare di contribuire all'uccisione di organismi viventi nel tuo corpo (ciò che accade comunque in ogni caso) allora davanti al tuo cadavere infetto di batteri potremo dire: ecco, uno che davvero si è sforzato di rispettare tutti gli esseri viventi.

Cuordy
30-07-09, 15:23
Quindi si può presumere che tu abbia mangiato il tuo cane, senza per questo avere rimorsi di coscienza, visto che la tua coscienza è cmq plasmata per essere in sintonia con ciò che la dottrina cattolica insegna! :D

I rimorsi di coscienza ci sarebbero qualora facessi una cosa del genere non per soddisfare esigenze primarie, ma per soddisfare una perversione, come ad esempio la lussuria, senza terner minimamente conto di ciò che t'ho fatto leggere del catechismo.
Tu invece, che non ci hai ancora spiegato cosa sia la coscienza, potresti tranquillamente spellare vivo il tuo gatto, tentando di non ucciderlo, e frustarlo, se la cosa ti desse piacere... senza per questo andare in contro a chissà quale sorta di rimorzo, visto che sei tu e soltanto tu a decidere cos'è giusto e cosa non è giusto fare.

Cuordy
30-07-09, 15:23
Quando rifiuterai tutte le cure per evitare di contribuire all'uccisione di organismi viventi nel tuo corpo (ciò che accade comunque in ogni caso) allora davanti al tuo cadavere infetto di batteri potremo dire: ecco, uno che davvero si è sforzato di rispettare tutti gli esseri viventi.

Ottimo esempio.

Azel
30-07-09, 15:28
Semplicemente non esiste una sola maledetta ragione per opporsi a un'occupazione amabile come la caccia, al di fuori del capriccio pseudo-teologico di qualche intollerante.

Esiste, e si chiama empatia.

E' una di quelle qualità che distingue le brave persone da quelle meno brave. Ed è una di quelle cose che è, senza bisogno di essere giustificata da una divinità.

Prinz Eugen
30-07-09, 15:31
Esiste, e si chiama empatia.

E' una di quelle qualità che distingue le brave persone da quelle meno brave. Ed è una di quelle cose che è, senza bisogno di essere giustificata da una divinità.
Anche Leonida parla di persone brave e meno brave. E non vorrei né lui ne te ad influenzare la legislazione del Paese in cui mi trovo a vivere, obbligando gli individui a sottostare ai vostri dogmi.

Cuordy
30-07-09, 15:33
Esiste, e si chiama empatia.

E' una di quelle qualità che distingue le brave persone da quelle meno brave. Ed è una di quelle cose che è, senza bisogno di essere giustificata da una divinità.

Per la miseria, e chi sei tu per dire chi è bravo e chi no? E se Orazio, ateo anch'esso (si fa per dire), reputasse brave le persone che invece secondo te sono cattive? :gratgrat:

O-RATIO
30-07-09, 15:34
Ma tu non includi le forme di vita animale non-umane, perché sarebbe irrazionale concepire diritti per i ratti che infestano i condomini o per il batterio della diarrea nel tuo intestino; così come sarebbe irrazionale tracciare steccati tra queste varietà più sgradevoli e altre giudicate arbitrariamente più gradevoli.

La tua morale della non-coercizione presupporrebbe il reciproco rispetto fra esseri razionali appartenenti alla medesima specie. Il resto è arbitraria imposizione dei tuoi dogmi.

No la "mia morale" non presuppone il reciproco rispetto. La mia morale ritiene meritevole di rispetto chi non danneggia il sottoscritto, che il danno sia frutto o meno della ratio. Altrimenti nulla ti vieterebbe a te "laico" di indire una caccia eslcusivamente ad esseri umani insani di mente!

O-RATIO
30-07-09, 15:35
Per la miseria, e chi sei tu per dire chi è bravo e chi no? E se Orazio, ateo anch'esso (si fa per dire), reputasse brave le persone che invece secondo te sono cattive? :gratgrat:

E se tu giudicassi bugiarde le persone che in realtà non lo sono? Chi sei tu per etichettare il prossimo come un bugiardo?

Cuordy
30-07-09, 15:37
E se tu giudicassi bugiarde le persone che in realtà non lo sono? Chi sei tu per etichettare il prossimo come un bugiardo?

Questa è una valutazione sbagliata. Ciò che conta è che tu puoi reputare i bugiardi incalliti brave persone oppure no, dipende da come ti gira.

Stesso discorso per un pazzo assassino, per un pedofilo, per un maniaco sessuale...

Cuordy
30-07-09, 15:39
No la "mia morale" non presuppone il reciproco rispetto. La mia morale ritiene meritevole di rispetto chi non danneggia il sottoscritto, che il danno sia frutto o meno della ratio. Altrimenti nulla ti vieterebbe a te "laico" di indire una caccia eslcusivamente ad esseri umani insani di mente!

E se domani la tua morale cambiasse e iniziassi a reputare non più meritevole il rispetto chi non ti danneggia, e iniziassi a reputare migliori quelle persone che tentano con tutte se stesse di ammazzarti ad ogni occasione? Sarebbe comunque la tua morale, te ne rendi conto?

Prinz Eugen
30-07-09, 15:44
No la "mia morale" non presuppone il reciproco rispetto. La mia morale ritiene meritevole di rispetto chi non danneggia il sottoscritto, che il danno sia frutto o meno della ratio. Altrimenti nulla ti vieterebbe a te "laico" di indire una caccia eslcusivamente ad esseri umani insani di mente!
Il dato dell'appartenenza alla specie homo sapiens sapiens accomuna gli esseri capaci di discutere di "diritti" e di cosa sarebbe "giusto". A tale specie afferiscono anche i poppanti e i malati di mente, anche se non tutte le società hanno sempre avuto la stessa idea su cosa farne.

Questo della specie interfeconda è un discrimine obiettivo. Qualsiasi altro discrimine che separasse il coniglietto dal ratto o costoro dalla cimice o ancora dai virus sarebbe puramente arbitrario e per ciò stesso irrazionale.

Cuordy
30-07-09, 15:46
No la "mia morale"

Cominciamo a mettere in chiaro questo punto fondamentale: descrivici cosa intendi quando dici "la mia morale".

O-RATIO
30-07-09, 15:47
I rimorsi di coscienza ci sarebbero qualora facessi una cosa del genere non per soddisfare esigenze primarie, ma per soddisfare una perversione, come ad esempio la lussuria, senza terner minimamente conto di ciò che t'ho fatto leggere del catechismo.
Tu invece, che non ci hai ancora spiegato cosa sia la coscienza, potresti tranquillamente spellare vivo il tuo gatto, tentando di non ucciderlo, e frustarlo, se la cosa ti desse piacere... senza per questo andare in contro a chissà quale sorta di rimorzo, visto che sei tu e soltanto tu a decidere cos'è giusto e cosa non è giusto fare.

Sul discorso della coscienza (del quale ho già parlato non so quante volte spiegando cosa ne penso) evito di replicare per l'ennesima volta, dopo aver constatato che anche tu hai seri problemi di recepimento di informazioni come la tua dolce metà. :D

Perversione? Mangiare un animale dunque è una perversione? e in base a quale catechismo? In base a quale morale cattolica?? :paura:

O-RATIO
30-07-09, 15:49
Cominciamo a mettere in chiaro questo punto fondamentale: descrivici cosa intendi quando dici "la mia morale".

Tu prima devi descrivermi cosa ti spinge a non mangiare il tuo cane nonostante nel catechismo ci sia scritto che puoi nutrirti tranquillamente di animali. :chefico:

contropotere
30-07-09, 15:53
Tu prima devi descrivermi cosa ti spinge a non mangiare il tuo cane nonostante nel catechismo ci sia scritto che puoi nutrirti tranquillamente di animali. :chefico:

Però così non vale oratio. Troppo facile tergiversare :sofico:

eq...
30-07-09, 15:54
Tu prima devi descrivermi cosa ti spinge a non mangiare il tuo cane nonostante nel catechismo ci sia scritto che puoi nutrirti tranquillamente di animali. :chefico:


I rimorsi di coscienza ci sarebbero qualora facessi una cosa del genere non per soddisfare esigenze primarie, ma per soddisfare una perversione, come ad esempio la lussuria, senza terner minimamente conto di ciò che t'ho fatto leggere del catechismo.

Perdindirindina, hai ricevuto una risposta dettagliata e mo basta di essere banali. :incav:

Prinz Eugen
30-07-09, 15:55
Tu prima devi descrivermi cosa ti spinge a non mangiare il tuo cane nonostante nel catechismo ci sia scritto che puoi nutrirti tranquillamente di animali. :chefico:

E' il suo cane. Non estenderà la cura per il suo cane ai topi, alle cimici, agli animali selvatici che rovinano le coltivazioni, e così via.

O-RATIO
30-07-09, 15:59
Il dato dell'appartenenza alla specie homo sapiens sapiens accomuna gli esseri capaci di discutere di "diritti" e di cosa sarebbe "giusto". A tale specie afferiscono anche i poppanti e i malati di mente, anche se non tutte le società hanno sempre avuto la stessa idea su cosa farne.

Questo della specie interfeconda è un discrimine obiettivo. Qualsiasi altro discrimine che separasse il coniglietto dal ratto o costoro dalla cimice o ancora dai virus sarebbe puramente arbitrario e per ciò stesso irrazionale.

E' più irrazionale accomunare gli esseri capaci di discutere di "diritti" esclusivamente in base all'appartenza alla specie homo sapiens sapiens . La capacità di discutere su certi temi non è un comun denomitore presente in tutti gli uomini, e per tale motivo è irrazionale considerare discriminante l'appartenenza o meno alla specie umana, per decidere chi è meritevole di rispetto o meno.

Cuordy
30-07-09, 16:00
Però così non vale oratio. Troppo facile tergiversare :sofico:

In cinque anni che lo conosco avesse risposto una volta a quello che gli è stato domandato. :piango:

O-RATIO
30-07-09, 16:01
E' il suo cane. Non estenderà la cura per il suo cane ai topi, alle cimici, agli animali selvatici che rovinano le coltivazioni, e così via.

E' il suo cane, e potrebbe farci quello che vuole, quindi potrebbe anche mangiarlo, visto che la morale cattolica non vieta il cibarsi del proprio animale. Cosa lo spinge a non cibarsene? :mmm:

contropotere
30-07-09, 16:03
In cinque anni che lo conosco avesse risposto una volta a quello che gli è stato domandato. :piango:

E bravo il nostro Oratio :sofico:. Dici che lo fa di proposito :mmm: :sofico: ?.

O-RATIO
30-07-09, 16:04
Perdindirindina, hai ricevuto una risposta dettagliata e mo basta di essere banali. :incav:

Cominci davvero a rompere EQ!! La risposta non è affatto dettagliata!! Ha tergiversato! Ma ti capisco! :D

Cuordy
30-07-09, 16:05
E' il suo cane, e potrebbe farci quello che vuole, quindi potrebbe anche mangiarlo, visto che la morale cattolica non vieta il cibarsi del proprio animale. Cosa lo spinge a non cibarsene? :mmm:

Ovvio, io dovrei poterlo fare!!!! Sei tu, con il tuo bigottismo irrazionale, a vietarmelo con le leggi (mi pare). Io vorrei potermelo mangiare il mio cane, qualora mi venisse voglia di farlo per soddisfare un'esigenza primaria. Sì: proprio come faccio con i conigli o le galline. Però non potrei torturarlo, per il gusto di farlo, questo no: tu invece sì. :(

Prinz Eugen
30-07-09, 16:05
E' più irrazionale accomunare gli esseri capaci di discutere di "diritti" esclusivamente in base all'appartenza alla specie homo sapiens sapiens . La capacità di discutere su certi temi non è un comun denomitore presente in tutti gli uomini, e per tale motivo è irrazionale considerare discriminante l'appartenenza o meno alla specie umana, per decidere chi è meritevole di rispetto o meno.

Dovresti essere tu da razionalista a badare al criterio della razionalità come dato contraddistinguente la specie umana nel complesso. Solo gli uomini si pongono il problema di come comportarsi fra di loro e con le altre specie. Ciascuno di loro è stato poppante e ciascuno di loro può perdere la ragione: di solito si cautelano proteggendo la specie in quanto tale (anche se ciò non è valso per tutti i popoli, data la natura storicamente relativa delle opinioni etiche).

La specie interfeconda è un criterio privo di ambiguità. Laddove niente fonda l'intangibilità del cane rispetto al ratto, del maiale rispetto alla cimice, del mammifero rispetto al non mammifero, del vertebrato rispetto all'invertebrato, del fagiano rispetto al virus ebola.

contropotere
30-07-09, 16:06
Cominci davvero a rompere EQ!! La risposta non è affatto dettagliata!! Ha tergiversato! Ma ti capisco! :D

Lo capisci perchè ti trovi spesso nei panni di quello che tergiversa :sofico:

Cuordy
30-07-09, 16:08
E bravo il nostro Oratio :sofico:. Dici che lo fa di proposito :mmm: :sofico: ?.

Comincio a temere di no. :paura:

ps. Polemiko per gli amici. :D

Cuordy
30-07-09, 16:11
E' il suo cane, e potrebbe farci quello che vuole, quindi potrebbe anche mangiarlo, visto che la morale cattolica non vieta il cibarsi del proprio animale. Cosa lo spinge a non cibarsene? :mmm:

Quindi? Da quando in qua mangiare un animale è una cosa sbagliata? :piango:

Tu sei vegetariano?

Ah, ma chi lo dice che mangiare animali domestico sia sbagliato e mangiare erba sia giusto? Tu? :conf:

O-RATIO
30-07-09, 16:12
Ovvio, io dovrei poterlo fare!!!! Sei tu, con il tuo bigottismo irrazionale, a vietarmelo con le leggi (mi pare). Io vorrei potermelo mangiare il mio cane, qualora mi venisse voglia di farlo per soddisfare un'esigenza primaria. Sì: proprio come faccio con i conigli o le galline. Però non potrei torturarlo, per il gusto di farlo, questo no: tu invece sì. :(

Dunque se non ci fossero delle leggi irrazionali tu stasera potresti tranquillamente mangiarti tuo cagnolone invece di una bistecca di chianina?? Non c'è nulla, oltre la legge irrazionale, che ti impedisce di fare delle polpette di cane e mangiartele un po' per volta?? :paura:

eq...
30-07-09, 16:13
Ovvio, io dovrei poterlo fare!!!! Sei tu, con il tuo bigottismo irrazionale, a vietarmelo con le leggi (mi pare). Io vorrei potermelo mangiare il mio cane, qualora mi venisse voglia di farlo per soddisfare un'esigenza primaria. Sì: proprio come faccio con i conigli o le galline. Però non potrei torturarlo, per il gusto di farlo, questo no: tu invece sì. :(

Vabbè, mo smetto di scrivere facezie, però caspita questa è una risposta in alta definizione tanto è dettagliata. :giagia:

Cuordy
30-07-09, 16:14
aaaaalllllttttt!!!


Orazio, arrivati a questo punto, ti rendi conto che, secondo logica, per coerenza devi pensarla come Prinz Eugen e che se continui a dire di credere delle cose ma a non metterle in pratica, finisci per renderti ridicolo?

ps. adesso mi risponde iniziando la frase così: "e tu, ti rendi conto che... bla bla bla... :D

eq...
30-07-09, 16:15
Dunque se non ci fossero delle leggi irrazionali tu stasera potresti tranquillamente mangiarti tuo cagnolone invece di una bistecca di chianina?? Non c'è nulla, oltre la legge irrazionale, che ti impedisce di fare delle polpette di cane e mangiartele un po' per volta?? :paura:

Per curiosità hai mai mangiato un anatra in vita tua?

Cuordy
30-07-09, 16:15
Vabbè, mo smetto di scrivere facezie, però caspita questa è una risposta in alta definizione tanto è dettagliata. :giagia:

Ci vuole coraggio per discutere onestamente con le persone. Cosa che, vediamo tutti, Orazio non sta facendo... Lui tergiversa.

O-RATIO
30-07-09, 16:16
Quindi? Da quando in qua mangiare un animale è una cosa sbagliata? :piango:

Tu sei vegetariano?

Ah, ma chi lo dice che mangiare animali domestico sia sbagliato e mangiare erba sia giusto? Tu? :conf:

No, guarda forse non ci siamo capiti! Io non dico affatto che una cosa è giusta ed una è sbagliata!! Quello è un vostro modo di fare. Ma quando dovete definire cosa vi spinge a non cibarvi dei vostri animali domestici, visto che non può essere la morale cattolica, cercate di tergiversare e svicolare. Perchè altrimenti dovreste ammettere che alla fine non siete diversi dai tanto vituperati atei ed angostici! Forse un po' più ipocriti si però! :D

Cuordy
30-07-09, 16:17
Dunque se non ci fossero delle leggi irrazionali tu stasera potresti tranquillamente mangiarti tuo cagnolone invece di una bistecca di chianina?? Non c'è nulla, oltre la legge irrazionale, che ti impedisce di fare delle polpette di cane e mangiartele un po' per volta?? :paura:

Certo che potrei farlo, se volessi farlo, e se trovassi che ciò fosse in linea con i principi della chiesa. Ad esempio non potrei tornare a casa e mangiarmelo tutto insieme, buttando via gli avanzi; ma dovrei congelare il resto in abbondanza, per consumarlo in un altro momento. Buttare il pane è peccato.

Attualmente ciò che mi impedisce di fare ciò è l'affetto che provo per lui. Ci sono affezionato. Ma se questo affetto finisse, e avessi bisogno di mangiare, per quale motivo non potrei farlo se fossi mosso da rettitudine e non da turpitudine?

O-RATIO
30-07-09, 16:18
Ci vuole coraggio per discutere onestamente con le persone. Cosa che, vediamo tutti, Orazio non sta facendo... Lui tergiversa.
:gluglu::gluglu::gluglu:

No caro!! :sofico: Sei tu che ancora non ci hai spiegato cosa ti vieta, oltre al codice penale, di mangiarti il tuo cane!! :chefico::chefico:

O-RATIO
30-07-09, 16:19
Certo che potrei farlo, se volessi farlo, e se trovassi che ciò fosse in linea con i principi della chiesa. Ad esempio non dovrei tornare a casa e mangiarmelo tutto insieme, buttando via gli avanzi; ma dovrei congelare il resto in abbondanza, per consumarlo in un altro momento. Buttare il pane è peccato.

Ma perchè non vuoi? Cosa ti spinge a "non volere"? :mmm:

eq...
30-07-09, 16:19
No, guarda forse non ci siamo capiti! Io non dico affatto che una cosa è giusta ed una è sbagliata!! Quello è un vostro modo di fare. Ma quando dovete definire cosa vi spinge a non cibarvi dei vostri animali domestici, visto che non può essere la morale cattolica, cercate di tergiversare e svicolare. Perchè altrimenti dovreste ammettere che alla fine non siete diversi dai tanto vituperati atei ed angostici! Forse un po' più ipocriti si però! :D

Quindi anche il fatto che non mi faccio crescere delle treccioline e le dipingo di viola mi rende un ipocrita?

Prinz Eugen
30-07-09, 16:20
No, guarda forse non ci siamo capiti! Io non dico affatto che una cosa è giusta ed una è sbagliata!! Quello è un vostro modo di fare. Ma quando dovete definire cosa vi spinge a non cibarvi dei vostri animali domestici, visto che non può essere la morale cattolica, cercate di tergiversare e svicolare. Perchè altrimenti dovreste ammettere che alla fine non siete diversi dai tanto vituperati atei ed angostici! Forse un po' più ipocriti si però! :D
Questo è veramente un discorso che non sta in piedi. Non è obbligatorio mangiare tutto quello che si muove. Gli animali da compagnia hanno una funzione diversa dagli animali da macelleria.

Prinz Eugen
30-07-09, 16:21
Ma perchè non vuoi? Cosa ti spinge a "non volere"? :mmm:

Perché *quel cane* lì gli tiene compagnia, mentre dei cani fatti arrostire in Corea non gli interessa nulla, e anche se gli interessasse non cambierebbe niente perché in Corea certe manie non le conoscono.

O-RATIO
30-07-09, 16:23
Dovresti essere tu da razionalista a badare al criterio della razionalità come dato contraddistinguente la specie umana nel complesso. Solo gli uomini si pongono il problema di come comportarsi fra di loro e con le altre specie. Ciascuno di loro è stato poppante e ciascuno di loro può perdere la ragione: di solito si cautelano proteggendo la specie in quanto tale (anche se ciò non è valso per tutti i popoli, data la natura storicamente relativa delle opinioni etiche).

La specie interfeconda è un criterio privo di ambiguità. Laddove niente fonda l'intangibilità del cane rispetto al ratto, del maiale rispetto alla cimice, del mammifero rispetto al non mammifero, del vertebrato rispetto all'invertebrato, del fagiano rispetto al virus ebola.

Ma se dovessi fare questo tipo di distinzioni allora dovrei annoverare certi personaggi che scrivono su questo forum nella categoria delle prede da cacciare, vista le scarse prove di irrazionalità che dimostrano. E' per questo che non contraddistinguo in base alla specie, ma in base a quanto un essere sia dannoso o meno al sottoscritto.

Cuordy
30-07-09, 16:24
No, guarda forse non ci siamo capiti! Io non dico affatto che una cosa è giusta ed una è sbagliata!! Quello è un vostro modo di fare.

Mi è crollato un mito. E che cacchio credi allora quando pensi alla diffamazione? Che non si dovrebbe fare per quale motivo?
Usi dei sinonimi per definire le cose sbagliate o giuste? E' questo il tranello? :paura: