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Visualizza Versione Completa : Addio ai vitalizi, la Puglia fa sul serio



Llorente
30-11-12, 15:28
BARI - Le casse pubbliche ci guadagnano almeno 7 milioni di euro l'anno, i consiglieri regionali in carica ci perdono un po’. Il taglio è soprattutto per chi verrà: addio ai vitalizi, addio all'assegno di fine mandato, dimezzato il contributo di funzionamento ai gruppi, una sforbiciata pure alle indennità, anche se gli attuali consiglieri - e solo loro - potranno portarsi a casa un bel gruzzoletto. Ieri la commissione Bilancio ha approvato una proposta di legge urgente dell'ufficio di presidenza, che in serata è sparita dal sito del Consiglio (per «modifiche e correzioni»): c’è un accordo bipartisan, potrebbe andare in Aula già oggi.

Assegno di fine mandato e vitalizio, come detto, scompaiono dal 1° gennaio. Viene poi introdotto un tetto onnicomprensivo alle retribuzioni di 13.800 euro (lordi) per i presidenti e 11.100 euro (sempre lordi) per i consiglieri. L'indennità di mandato, oggi pari per tutti a 10.850 euro lordi, scende a 7.000 euro, cui aggiungere però una indennità di carica (2.700 euro ai presidenti di giunta e consiglio, 1.500 agli assessori, 1.200 a capigruppo e presidenti di commissione). La diaria e il rimborso spese per il rapporto con gli elettori (voci esentasse che oggi variano in base alla funzione), vengono sostituite da una nuova voce («spese esercizio e mandato») di 4.100 euro, sempre esentasse ma uguale per tutti.

Cosa cambia? Un esempio (applicando l'aliquota Irpef del 33% e l’addizionale regionale, ma senza tener conto dell’addizionale comunale) è riassunto nella tabella a destra. Il netto in busta paga per il consigliere regionale «semplice » scenderebbe dagli attuali 9.800 euro a circa 8.590 euro al mese, anche se in una prima versione della proposta l'indennità base era di 6.000 euro e il rimborso spese di 5.100 (la diminuzione netta in busta era dunque di soli 900 euro). Il taglio è più marcato per i presidenti di commissione e i capigruppo, mentre il presidente del consiglio regionale ottiene la parificazione economica al presidente della giunta: prenderanno, l'uno e l'altro, 12.500 euro netti, contro gli attuali 12.400 di Onofrio Introna ed i 13.600 di Nichi Vendola. Gran parte del risparmio è dovuto alla cancellazione (dal 1° gennaio) di assegni di fine mandato e vitalizi, per i quali la Regione spende qualcosa come 11 milioni di euro l'anno: andranno ad esaurimento, perché i diritti acquisiti non si possono toccare. Per garantirsi «liquidazione» e «pensione» i consiglieri accantonano ogni mese il 25% dell'indennità (2.701 euro): i consiglieri in carica (o quelli che non hanno ancora richiesto il vitalizio) potranno ottenere il rimborso di quanto versato: per un eletto alla terza legislatura si tratta di 356mila euro lordi.

Ancora, la proposta prevede di collegare l'indennità alle effettive presenze in Consiglio. I contributi di funzionamento per i gruppi, che in Puglia sono già molto più bassi, verranno tagliati del 50%. E sparirà il rimborso per la benzina, che oggi per i non residenti vale fino a 1.600 euro al mese. «La proposta - commenta il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna - è un completo adeguamento alla spending review, nonché alle delibere della conferenza dei presidenti dei consigli regionali. Il taglio delle indennità viene solo parzialmente mitigato dall'eliminazione della trattenuta per vitalizi e assegni di fine mandato, un traguardo su cui siamo tra i primi in Italia». [m.s.]

La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Addio ai vitalizi la Puglia fa sul serio (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=573291&IDCategoria=1)

mirkevicius
30-11-12, 18:21
Vedi che è buono quando tieni sottocontrollo quel demone del Pd?

WalterA
30-11-12, 18:24
Demagogia e basta.

MaIn
01-12-12, 20:57
mah. sbaglio o i semplici consiglieri regionali pugliesi prendono, anche dopo i "tagli", più del presidente della regione toscana?