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Fuori_schema
09-04-09, 13:18
L'Istat rende noto l'andamento nel mese di febbraio

Rispetto a gennaio 2009 il calo è stato del 3,5%
Produzione industriale -23,7%
E' il dato peggiore dal 1990
L'auto è scesa del 42% nel confronto con lo stesso mese del 2008

ROMA - La produzione industriale a febbraio ha segnato un calo del 23,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e del 3,5% rispetto a gennaio 2009. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che si tratta del crollo peggiore dal 1990, da quando cioè iniziano le attuali serie storiche. Nei primi due mesi l'indice grezzo è sceso, rispetto allo stesso periodo del 2008, del 23,3%. L'indice corretto per i giorni lavorativi (20 contro i 21 di febbraio 2008) è sceso del 20,7% tendenziale a febbraio (il calo più forte da gennaio 1991), mentre nei primi due mesi la diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2008 è stata del 19,2%. Per l'indice destagionalizzato la variazione congiunturale della media degli ultimi tre mesi rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti è pari a -9,3%.

Per quanto riguarda i raggruppamenti principali di industrie rispetto a gennaio le variazioni destagionalizzate sono state tutte negative: -6,5% per i beni intermedi (metallurgia tessile base, gomma, chimica etc.), i più colpiti; -4,2% per i beni strumentali; -2,4% per l'energia e -1,2% per i beni di consumo. All'interno di quest'ultimo raggruppamento i beni durevoli hanno registrato un calo del 4,3%, mentre per i beni non durevoli la discesa è più lenta (-0,1%).

Rispetto a febbraio 2008 i cali corretti per giorni lavorativi sono stati del 30,2% per i beni intermedi, del 22,5% per i beni strumentali, del 10,4% per l'energia e del -8,4% per i beni di consumo (-23,5% per i durevoli e -5,5% per i non durevoli).

Guardando invece ai settori di attività economica l'indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi mostra le diminuzioni più marcate per la metallurgia e i prodotti in metallo (-34,5%) per i mezzi di trasporto (-32,5%) per la gomma, materie plastiche e minerali non metalliferi (-28,3%).

Un dato fortemente negativo è quello della produzione di autoveicoli, diminuita a febbraio del 42% rispetto allo stesso mese del 2008. Nei primi due mesi del 2009 il calo è stato del 48,4% in quanto a gennaio infatti si era registrato un crollo ancora più significativo, pari a -54,7%.
(9 aprile 2009)

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/crisi-28/produzione-febbraio/produzione-febbraio.html

Fuori_schema
09-04-09, 13:20
E il SilvioCrack procede con grandi performance.

Starbuck
09-04-09, 13:27
Thread troppo scomodo per Politica Nazionale?

Starbuck
09-04-09, 13:27
Ma Silvio non doveva rialzare l'Italia dai disastri della sinistra con le sue doti di impreditore?

Fuori_schema
09-04-09, 13:28
Eh si è scomodo....

famedoro
09-04-09, 13:44
...al contrario... è molto comodo... molto molto comodo...

famedoro
09-04-09, 13:46
Banca mondiale: Pil globale in calo 1,7% Nel 2009
31 marzo 2009 alle 14:42 — Fonte: repubblica.it
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Il pil globale subirà una contrazione dell’1,7% nel 2009, “il primo calo dalla fine della Seconda guerra mondiale”.

Lo stima la Banca mondiale che, in vista del G20 di Londra, taglia drasticamente la sua previsione di novembre di una crescita dello 0,7%. L’istituto prevede un calo del 2,7% del pil nell’Eurozona, del 2,4% negli Usa e del 5,3% per il Giappone, mentre per i paesi emergenti la crescita quest’anno scenderà al 2,1% dal +5,8% stimato a novembre. “Il calo del pil mondiale e del commercio nel 2009 è senza precedenti” dice l’istituto. Nel 2010 la Banca mondiale prevede il ritorno a “una crescita debolmente positiva”. La previsione è di un pil globale a +2,3%, anche se i tempi della ripresa “restano incerti”.

Intanto il capo economista della banca, Justin Lin, nota che nei paesi in via di sviluppo, se si esclude il contributo di Cina e India, si assisterà quest’anno “a un calo dell’1,5% dei redditi reali a causa della crescita della popolazione” e dunque, conclude, “nei paesi emergenti notiamo che la recessione sta colpendo le popolazioni più povere, rendendole ancora più vulnerabili”. Tutto ciò, spiega “può capovolgere anni di progressi” nella lotta alla povertà e “non può non essere definita una situazione di emergenza”. La banca mondiale stima che nel 2009 i volumi del commercio subiranno una contrazione del 6,1% rispetto al 2008, “la più grossa da 80 anni a questa parte”. E Hans Timmer, responsabile dei trend globali dell’istituto, aggiunge che il rischio maggiore è quello di una crisi della bilancia dei pagamenti per i paesi emergenti.

http://news.kataweb.it/item/567833/banca-mondiale-pil-globale-in-calo-1-7-nel-2009

Robert
09-04-09, 15:44
Non mi sorprende di nulla , è un calo generalizzato a tutto l'Occidente , solo il terzo mondo ne è indenne perchè parte da zero , le elites al potere ancora non vogliono ammettere che per garantire la crescita l'unico modo è porre regole al liberismo e redistribuire il reddito alle fasce che consumano di più cioè non ai morti di fame ma neanche agli ultraricchi , perchè questi investono all'estero/speculano/fanno soldi coi soldi senza produrre nulla.
Ma ancora non lo vogliono capire , specie in Italia , dove Berlusconi ha continuato a privilegiare le proprietà (ICI) invece del lavoro.
Cioè ha peggiorato il trend degli ultimi anni , che ha visto una remunerazione sempre maggiore del capitale , della rendita e della proprietà e una remunerazione sempre minore della ricerca e del lavoro.
Continuiamo cosi fino al fondo del pozzo...

Phileas
09-04-09, 20:31
Ma Silvio non doveva rialzare l'Italia dai disastri della sinistra con le sue doti di impreditore?

Invece fa la stessa politica della sinistra: tasse da confisca e spesa pubblica da Mugabe.:p