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Visualizza Versione Completa : La scienza della motivazione il caso Encarta vs Wikipedia



Gianluca
22-11-12, 04:01
http://www.ted.com/talks/lang/it/dan_pink_on_motivation.html

interessantissimo, anche con sottotitoli in italiano.
Illuminante

da un lato Microsoft negli anni 90. la più potente azienda del mondo, in ascesa, capace di distruggere tutta la concorrenza in maniera devastante (erano gli anni di crisi della Apple). Voleva fare un sistema operativo a finestre? Ecco windows. Voleva fare browsing? Ecco Explorer che distrugge Netscape. Voleva fare le email? Ecco hotmail che spacca tutto.
L'unica cosa che non gli è riuscita sin da subito (le altre le ha perse un po col tempo, Firefox e Chrome sul lato browser, Apple sul sistema operativo, Gmail per le email ecc) è stata Encarta, la grande enciclopedia
Pare che negli anni 90 avessero investito tanto, messo un sacco di gente a fare un lavoraccio di compilazione di una enorme enciclopedia.
Una cosa strutturata in grande stile che avrebbe dovuto diventare LO standard...
dall'altra parte una roba volontaria, senza remunerazione, fatta da chi capitava ed aveva voglia quando aveva voglia: Wikipedia
nessuno ricorda nemmeno Encarta o sa bene cosa sia (ho dovuto spiegarlo, vi assicuro che mi sono dovuto documentare anche io, non me lo ricordavo assolutamente) mentre non credo che ci sia nessuno che navighi senza sapere cosa è Wikipedia.

Negli anni 90 chi avrebbe mai scommesso su una cosa del genere?
Un colosso, anzi IL colosso dell'informatica contro una piattaforma volontaria.

E qui aggiungo una chicca io, una cosa simile è successa nello scontro tra il sistema operativo Windows e il sistema operativo Linux.
solo che nel caso del sistema operativo la stragrande maggioranza resta Windows (anche se sta perdendo ora quote di mercato ma non a favore di Linux), come mai?
Semplice...
come viene detto non tutti i casi di organizzazione "cazzeggiante" e senza incentivi e premi vince, più ci spostiamo sul lato tecnico e più si segue uno standard e quale più grosso standard dei documenti? Il programma usato da tutti per i documenti è Office c'è poco da fare. Word ed Excel (ma anche Power Point) hanno creato un tale standard che hanno letteralmente imposto l'uso di Windows, a chiunque li usasse per lavoro, per anni.

Quando col Mac scoprivi che il tuo documento non lo leggevano correttamente gli altri, appena dovevi cambiare PC per obsolescenza andavi su una piattaforma che non ti creasse problemi.
Io ora sono con un Mac, e vi assicuro che malgrado il 90% delle volte per quello che devo fare va bene c'è un 10% che sono costretto ad accendere il PC per sistemare dei documenti che il formato Mac non vede allo stesso modo (per esempio il cambio di autore di un documento ma ne potrei fare molti altri).

insomma la presenza di uno standard (o la necessità dello stesso) fa molta differenza tra un sistema che potremmo definire (ricordando quando giocavamo a pallone da piccoli e nessuno voleva andare in porta) "chi si trova para" o "portiere volante" piuttosto che una squadra professionista con ruoli e incentivi molto definiti

specializzazione o creatività?
Standard o best effort?

Gianluca
22-11-12, 04:42
in sostanza se noi diamo ad una persona degli incentivi per fare un compito meccanico quella farà molto bene, se il compito richiede invece della inventiva e una forma di giudizio e approfondimento allora un forte incentivo danneggia la capacità di pensare in maniera creativa.
Mettere dei limiti temporali va benissimo per chi deve fare azioni ripetitive, non va bene per chi deve fare cose creative.
Sembra banale eppure non lo è visto che i lavori che si fanno vanno sempre più verso una dimensione creativa e sempre meno verso quella meccanica/ripetitiva stile tempi moderni

eppure l'idea del "bastone e della carota" dei "premi e delle punizioni" è dominante nelle aziende occidentali (soprattutto anglosassoni)
in effetti il confine tra la ripetitività e la creatività che permetterebbe un azzeramento della questione "premi-punizioni" è molto difficile da stabilire.
Io per esempio ho un set di cose da fare come lavoro che sono estremamente standardizzate, quindi l'incentivo e la rigidità dovrebbero funzionare, eppure lasciano una certa libertà (la mia è una azienda americana di Cincinnati Ohio).

Insomma la cosa ha dei contorni molto sfumati e molto probabilmente il discorso "premi-punizioni" a prescindere sta per finire per sempre.
Cosa ci sarà fuori?
Io vedo una marea di freelance che usano la loro creatività completamente per fare pochi colpi buoni ma molto ben remunerati nella vita.
Remunerati sulla base del contributo, come gli artisti che più libri/dischi vendono e più guadagnano (ma ce ne sono molti che campano dignitosamente anche per aver fatto un grosso successo anche una volta sola tanto per dire).
Una tecnologia e dei software sempre più evoluti porteranno alla definizione del lavoro come estremamente creativo così come si è passati dalle catene di montaggio piano piano al lavoro di ufficio si passerà col tempo sempre più a qualcosa di sempre più unico nel suo genere

Plutarco
01-12-12, 02:30
come viene detto non tutti i casi di organizzazione "cazzeggiante" e senza incentivi e premi vince, più ci spostiamo sul lato tecnico e più si segue uno standard e quale più grosso standard dei documenti? Il programma usato da tutti per i documenti è Office c'è poco da fare. Word ed Excel (ma anche Power Point) hanno creato un tale standard che hanno letteralmente imposto l'uso di Windows, a chiunque li usasse per lavoro, per anni.

c è open office, che funziona molto bene (ed almeno personalmente, piu' veloce ed anche intuitivo di Office Windows, specie su alcune funzioni (tipo il convertitore in Pdf o le funzioni automatiche del foglio di calcolo)

Gianluca
05-12-12, 18:11
c è open office, che funziona molto bene (ed almeno personalmente, piu' veloce ed anche intuitivo di Office Windows, specie su alcune funzioni (tipo il convertitore in Pdf o le funzioni automatiche del foglio di calcolo)
l'ho provato ad usare, al terzo documento che mi si apriva sballato rispetto a Office l'ho disinstallato ed ho detto a chiunque collaborasse con me di mandarmi solo file Office...

stefaboy
29-01-13, 20:57
quella ragazzotta raccomandata alla camera da Veltroni, la Madìa ci ha fatto una campagna elettorale su queste americanate. Arrivò a dire che siccome nelle aziende hi-tech c'è bisogno di meno certezze per aumentare la produttività, bisognava puntare sui contratti precari.

a leggere queste cose mi sembra di vedere uno di quei pollifici dove le galline vengono tenute sempre con la luce accesa per produrre più uova.

Gianluca
01-02-13, 17:13
quella ragazzotta raccomandata alla camera da Veltroni, la Madìa ci ha fatto una campagna elettorale su queste americanate. Arrivò a dire che siccome nelle aziende hi-tech c'è bisogno di meno certezze per aumentare la produttività, bisognava puntare sui contratti precari.

a leggere queste cose mi sembra di vedere uno di quei pollifici dove le galline vengono tenute sempre con la luce accesa per produrre più uova.
non è proprio così...
quello che ora si chiama precario prima c'era già ma si chiamava a progetto o temporaneo

è solo un punto di vista diverso

stefaboy
01-02-13, 17:15
non è proprio così...
quello che ora si chiama precario prima c'era già ma si chiamava a progetto o temporaneo

è solo un punto di vista diverso

certo certo e i licenziamenti sono flessibilità in uscita

Gianluca
30-01-16, 05:32
perché alcune cose hanno avuto successo e altre no?

Questo video è considerato uno dei più ispirati del network Ted

https://www.youtube.com/watch?v=u4ZoJKF_VuA

nel perché si fanno le cose lui non include il profitto.
Il profitto è un risultato, che avrebbe potuto essere raggiunto in qualsiasi modo.
Perché si è ottenuto il risultato proprio in quel modo tra i tanti modi teoricamente possibili?

Le parole di Marco Aurelio sono quanto mai calzanti.

Gianluca
30-01-16, 05:33
lui cita una importante curva

http://www.concept.by/assets/_resampled/resizedimage300225-Slide12B.JPG

della quale vorrei parlare anche dopo

animal
05-02-16, 08:25
Tutto bello, la creativita' a discapito della fissicita' anche se ben remunerata di un ruolo.
Ma in tutto questo stiamo parlando della terza fase , e poi quella avanzata del sistema produttivo.
Ma il primario ed il secondario, dovendo esistere come evolveranno?
I nuovi stili ci stanno imponendo un'alimentazione sempre piu' omogenea e appiattita vegetale-insettivora. Ecco eliminato il fattore primario, mentre per il secondario i robot e gli schiavi del nuovo millennio stanno gia' operando.
In un mondo cosi' strutturato, privo di consumi primari ma solo di ricerca di connettivita', fino a che punto varra' ancora , o sara' possibile il processo di acquisizione dati ed informazioni?
Si correra' il rischio che la creativita' verra posto al servizio dei pochi nobilati, come un tempo lo fu l'arte!