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Visualizza Versione Completa : Emma Bonino: vogliono colpire i diritti delle donne



Burton Morris
31-07-09, 18:22
Vogliono colpire i diritti delle donne

• da L'Unità del 31 luglio 2009, pag. 15

di Emma Bonino

E se si fosse trattato di un farmaco innovativo per la cura della prostata anziché della RU486, avremmo avuto tutto questo fuoco di sbarramento? Credo proprio di no. Ma quando si tratta della donna, allora predomina ancora una cultura che impone per noi dolore e sofferenza fisica. Come nel caso dell’aborto, nonostante la legge 194 già prevedesse per gli enti ospedalieri di tener conto del progresso tecnologico e delle nuove tecniche meno intrusive e violente. L’Italia è davvero un paese bizzarro. La politica entra in settori che non dovrebbero riguardarla. Ed infatti questo farmaco è stato vietato in Italia proprio per veti della politica di stampo più clericale, quella che si arroga il diritto per esempio di stabilire se si possono e devono impiantare 3 o 5 ovociti, se idratazione e alimentazione forzata siano un intervento sanitario o meno... In questo caso, per condizionare l’Agenzia del farmaco si è risorti pure ad una discutibile contabilità dei morti, la cui "presunta connessione" con la RU486 sembra valere solo in Italia. In nessun altro paese questo ha rappresentato un ostacolo alla registrazione del farmaco e il dossier completo è noto da tempo. Insomma invece di limitarsi a stabilire il quadro normativo, la politica entra nel merito delle cure o delle terapie, normalmente nel tentativo di svuotar- ne i contenuti e comunque di limitare la libertà di scelta delle persone e delle donne in particolare. Il risultato di tante interferenze politiche, e non, è che il via libera alla RU486 arriva in Italia con venti anni di ritardo rispetto a Francia, Svezia e Regno Unito, con dieci rispetto agli Usa. L’EMEA, l’Agenzia europea del farmaco, ha approvato già nel 2007 la nuova scheda tecnica della RU486: a questo punto la decisione dell’Aifa è al limite un atto dovuto. Se si vuole ridurre davvero il ricorso all’aborto allora la strada maestra è quella di promuovere la contraccezione e i metodi per la procreazione responsabile, realizzando specifiche campagne informative e pubblicitarie. Certo, se poi c’è chi si oppone anche a questo, compresa la pillola del giorno dopo, allora la strada diventa tutta in salita. Insomma ogni giorno peggio, scomunica compresa. Bisogna quindi reagire riprendendo con forza le battaglie laiche (e per questo profondamente religiose) per la libertà di scelta delle persone compresa quella di cura e di terapia. A partire dall’imminente passaggio alla Camera dell’incredibile testo "etico" varato dal Senato. O si appresta il PD a ripetere le contorsioni già viste in base all’ "opinione prevalente" delegando ai radicali un’appassionata e netta battaglia parlamentare?

LIBERAMENTE
31-07-09, 20:17
Vogliono colpire i diritti delle donne

• da L'Unità del 31 luglio 2009, pag. 15

di Emma Bonino

E se si fosse trattato di un farmaco innovativo per la cura della prostata anziché della RU486, avremmo avuto tutto questo fuoco di sbarramento? Credo proprio di no. Ma quando si tratta della donna, allora predomina ancora una cultura che impone per noi dolore e sofferenza fisica. Come nel caso dell’aborto, nonostante la legge 194 già prevedesse per gli enti ospedalieri di tener conto del progresso tecnologico e delle nuove tecniche meno intrusive e violente. L’Italia è davvero un paese bizzarro. La politica entra in settori che non dovrebbero riguardarla. Ed infatti questo farmaco è stato vietato in Italia proprio per veti della politica di stampo più clericale, quella che si arroga il diritto per esempio di stabilire se si possono e devono impiantare 3 o 5 ovociti, se idratazione e alimentazione forzata siano un intervento sanitario o meno... In questo caso, per condizionare l’Agenzia del farmaco si è risorti pure ad una discutibile contabilità dei morti, la cui "presunta connessione" con la RU486 sembra valere solo in Italia. In nessun altro paese questo ha rappresentato un ostacolo alla registrazione del farmaco e il dossier completo è noto da tempo. Insomma invece di limitarsi a stabilire il quadro normativo, la politica entra nel merito delle cure o delle terapie, normalmente nel tentativo di svuotar- ne i contenuti e comunque di limitare la libertà di scelta delle persone e delle donne in particolare. Il risultato di tante interferenze politiche, e non, è che il via libera alla RU486 arriva in Italia con venti anni di ritardo rispetto a Francia, Svezia e Regno Unito, con dieci rispetto agli Usa. L’EMEA, l’Agenzia europea del farmaco, ha approvato già nel 2007 la nuova scheda tecnica della RU486: a questo punto la decisione dell’Aifa è al limite un atto dovuto. Se si vuole ridurre davvero il ricorso all’aborto allora la strada maestra è quella di promuovere la contraccezione e i metodi per la procreazione responsabile, realizzando specifiche campagne informative e pubblicitarie. Certo, se poi c’è chi si oppone anche a questo, compresa la pillola del giorno dopo, allora la strada diventa tutta in salita. Insomma ogni giorno peggio, scomunica compresa. Bisogna quindi reagire riprendendo con forza le battaglie laiche (e per questo profondamente religiose) per la libertà di scelta delle persone compresa quella di cura e di terapia. A partire dall’imminente passaggio alla Camera dell’incredibile testo "etico" varato dal Senato. O si appresta il PD a ripetere le contorsioni già viste in base all’ "opinione prevalente" delegando ai radicali un’appassionata e netta battaglia parlamentare?

La roba della scomunica, poi !

il Gengis
01-08-09, 11:36
per non parlare della disinformazione vaticotalebana presente in dosi massicce anche su questo forum

ho ritrovato invece un ottimo articolo di viale
Vitadidonna News: Ru486, i vantaggi superano gli svantaggi (http://www.vitadidonna.it/news/2008/03/ru486-i-vantaggi-superano-gli-svantaggi.html)

il Gengis
01-08-09, 12:09
Intervista a Emma Bonino: "le interferenze clericali hanno ritardato il sì di 20 anni"

• da Il Sole 24 Ore del 31 luglio 2009, pag. 7

di Carlo Marroni

Emma Bonino, vice presidente del Senato, storica leader radicale, è stata protagonista di molte battaglie sui diritti delle donne.

È arrivato il via libera: in presenza di aborti in calo è un farmaco necessario?

Arriva con venti anni di ritardo rispetto alla Francia, Svezia e Regno Unito, con dieci rispetto agli Usa. E questo grazie alle continue interferenze politiche, e non, che si sono viste in Italia. A questo punto la decisione dell’Aifa è al limite un atto dovuto visto che l’Emea, l’Agenzia europea del farmaco, ha approvato già nel 2007 la nuova scheda tecnica della Ru486.

Il Governo, molto attento alle istanze della Chiesa, ha assicurato di non toccare la legge 194...

Infatti non c’è nulla da toccare, perché la legge già prevede che gli enti ospedalieri devono essere "aperti" a nuove eventuali tecniche meno intrusive.

La sperimentazione ha fatto dal 1988 29 vittime accertate: non è un rischio troppo alto?

La questione delle morti e della "presunta connessione" con la Ru486 sembra valere solo in Italia. In nessun altro paese questo ha rappresentato un ostacolo alla registrazione del farmaco. In più tutto è noto e comunicato alla agenzia europea.

La decisione riaccende lo scontro tra cattolici militanti e laici: la storia italiana sui diritti non finirà mai?

L’Italia è davvero un paese bizzarro dove la politica entra in settori che non dovrebbero riguardarla. Finché il dibattito rimarrà ideologizzato sarà difficile uscirne fuori. E infatti questo farmaco è stato vietato in Italia proprio per veti della politica di, stampo più clericale.

Oppure dietro a tutto c’è il rischio che alla fine prevalgano gli interessi economici di chi produce?

Quello che è certo è l’industria farmaceutica pensa al suo profitto. Ma questo vale sempre, non soltanto per la Ru486. E mi permetto di dire che la Ru486 non è poi un prodotto così economicamente allettante.

L’introduzione della Ru486 potrebbe ridurre gli squilibri geografici per l’interruzione di gravidanza, ma potrebbe anche rendere tutto più pericoloso e senza controlli?

La strada maestra per ridurre ulteriormente il ricorso all’aborto è quella di promuovere la contraccezione e i metodi per la procreazioneresponsabile, realizzando specifiche campagne informative e pubblicitarie sui sistemi contraccettivi.

Dopo questa, quali altrebattaglie vede sullo sfondo?

Nell’immediato certamente il testamento biologico, quando l’incredibile testo "etico" varato dal senato dovrà affrontare il passaggio alla camera dei deputati nella speranza che questo periodo di "pausa" abbia portato un pò di buonsenso in molti, e un rinnovata attenzione alla libertà di scelta dei nostri concittadini.

UgoDePayens
01-08-09, 12:11
Pare strano che i difensori (almeno a parole) della democrazia parlamentare e della libertà, si mettano a difendere sempre più spesso decisioni di organi burocratici (magistrati o enti amministrativi che siano) evidentemente antidemocratici.

Il nocciolo della questione era, infatti, riassumibile così: è lecito sostituire ad un intervento chirurgico fatto in ospedale a norma di legge, un prodotto chimico non sicuro (per stessa ammissione dell'AIFA, che ne limita fortemente l'uso in termini temporali e posologici)?

P.S: ma in quale testo di legge si parla di "diritto all'aborto"? :gratgrat: Non era una sciagura da evitare e ridurre a tutti i costi?
Gli italiani sono stati ingannati quando hanno legalizzato la pratica abortiva dietro la minaccia del massiccio uso delle mammane?

il Gengis
01-08-09, 12:30
Pare strano che i difensori (almeno a parole) della democrazia parlamentare e della libertà, si mettano a difendere sempre più spesso decisioni di organi burocratici (magistrati o enti amministrativi che siano) evidentemente antidemocratici.

Il nocciolo della questione era, infatti, riassumibile così: è lecito sostituire ad un intervento chirurgico fatto in ospedale a norma di legge, un prodotto chimico non sicuro (per stessa ammissione dell'AIFA, che ne limita fortemente l'uso in termini temporali e posologici)?

P.S: ma in quale testo di legge si parla di "diritto all'aborto"? :gratgrat: Non era una sciagura da evitare e ridurre a tutti i costi?
Gli italiani sono stati ingannati quando hanno legalizzato la pratica abortiva dietro la minaccia del massiccio uso delle mammane?

vedi ugo
tante donne hanno drammaticamente perso la vita con le mammane
quindi è davvero infame insinuare che volessero ricattare i vaticanisti clericali ecc.
ma a voi poco importa
sono altre le vite che vi interessano

vi state coprendo di ridicolo tirando in ballo la democrazia
la scienza non ha nulla a che vedere con la democraticità
la fda americana è un organo politico?
evidentemente no
lo stesso accade in italia

UgoDePayens
01-08-09, 17:27
Immagino che a Emma Bonino interessino tantissimo le donne PERFETTAMENTE IN SALUTE che sono morte e moriranno probabilmente in futuro, a causa dell'aborto chimico...

Domenico Letizia
01-08-09, 17:36
libertà di scelta, libertà e pura libertà, autodeterminazione.
finche non saranno queste le parole che si sentiranno avremo sempre dei beceri conservatori, dei fasciolaicisti e dei burocrati statatalisti.

:chefico:

il Gengis
02-08-09, 12:28
Immagino che a Emma Bonino interessino tantissimo le donne PERFETTAMENTE IN SALUTE che sono morte e moriranno probabilmente in futuro, a causa dell'aborto chimico...

guarda che con me caschi male, caro piccolo mistificatore

i punti della vostra bassa propaganda sono 2

1) le 29 morti causate dalla ru-486: sono un dato statistico risibile di fronte ai milioni di casi d'impiego ed è un dato assai inferiore a farmaci come il viagra (che sono consentiti ovunque)
2) la ru-486 è un farmaco, come riconosciuto dalle massime autorità scientifiche in campo farmacologico

la verità è che tu e gli altri cattotalebani volete punire le doinne che aboretisocno facendole soffrire di più, per puroi spirito di odio e di vendetta verso chi non abbraccia la vostra ideologia cattolica

ora il vaticano ha annunciato anche la scomunica
beh non è un caso, allora, che alle messe cattoliche l'età media sia ormai di 70 anni e che il clero è ormai composto da dispoeratei del terzo mondo, che vedono l'unica possibile alternativa di vita per sfuggire alla miseria in cui sono nati

a proposito, ugo, che mi dici della politica del vaticano criminale ed assassina con papa nazinger che predica nei paesi del terzo mondo di non usare i profilattici contriubuendo così a milioni di morti per aids??

il Gengis
02-08-09, 12:51
Ru486, Ciacca: "Una vittoria radicale"

Dichiarazione di Tommaso Ciacca*

Le scomuniche del Vaticano e le reazioni minacciose di molti esponenti di governo in merito all'approvazione dell'uso della Ru486 da parte della Agenzia italiana del farmaco, testimoniano ancora una volta il lungo cammino che deve fare nel nostro Paese il riconoscimento della libertà di scelta della persona.

Ad essere attaccata oggi è l'autodeterminazione delle donne e la professionalità dei medici italiani che sulla base delle conoscenze scientifiche ormai accertate da una esperienza clinica ventennale, possono finalmente offrire, anche se con limitazioni,una alternativa farmacologica all'aborto chirurgico nell'ambito della legge 194. Da anni, anche in Umbria, i radicali si sono impegnati su questo fronte contribuendo nell'ottenere un Piano sanitario regionale che già nel 2003 prevedeva l'introduzione dell'aborto farmacologico. Nel 2004 l'ospedale di Spoleto presentò un progetto per l'uso clinico della Ru486 che pur approvato dalla Direzione Generale si arenò in Regione in seguito anche al clima da inquisizione messo in piedi dall'allora governo sulle sperimentazioni in atto all'ospedale S.Anna di Torino.
Dobbiamo ringraziare coloro, a partire da Silvio Viale, Mirella Parachini, tutti i dirigenti di Radicali Italiani e dell'Associazione Luca Coscioni se si è finalmente ottenuto con estremo ritardo un primo risultato in linea con quanto avviene Europa in tema di interruzione di gravidanza consapevole.

*Direzione Nazionale Associazione Coscioni e del Comitato Nazionale di Radicali Italiani

http://www.lucacoscioni.it/comunicato/ru486-ciacca-una-vittoria-radicale

zulux
03-08-09, 00:40
...non mi meraviglio di depayens... egli si conferma pervicacemente democristiano... è dal tempo delle elezioni che lo studio... in campagna elettorale era talmente cauto da superare in questo persino centro laico... ora dopo l'infausto esito elettorale deve rinfocolare i suoi esprimendo posizioni più decise ed estremiste... da vecchia anguilla democristiana...

santiago
03-08-09, 21:10
libertà di scelta, libertà e pura libertà, autodeterminazione.
finche non saranno queste le parole che si sentiranno avremo sempre dei beceri conservatori, dei fasciolaicisti e dei burocrati statatalisti.

:chefico:

:chefico: