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oggettivista
09-04-09, 20:41
PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO? (http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/)

Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.

Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:

* per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
* per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
* per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di “condizionamento ambientale” e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità. Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
* per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;
* perché si fa parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori…
* per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
* per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
* per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l’Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato (anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro…).

Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c’è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell’UAAR!

Oli
09-04-09, 21:39
Mi pare una cosa senza senso.

ConteMax
09-04-09, 21:44
Anche a me non appassionano lo sbattezzo e gli ateobus.

Se può essere di interesse segnalo che i battesimi (come tutti i sacramenti) sono in forte calo in Italia

Bambini battezzati per fasce di età in Italia
% sui bambini entro 1 anno da 1 a 7 anni
1991: 506.141 = 89,93% =
1994:...............= 89,41% = 1,96%
1996:...............= 85,81%
1997: 474.967
2004: 424.688 = 77,46% = 6,50%

Supermario
09-04-09, 21:48
Mi pare una cosa senza senso.

Anche a me pare una cosa inutile.

oggettivista
09-04-09, 22:52
Non credo sia inutile chiamarsi fuori da una istituzione nella quale non ci si riconosce e che conculca pesantemente i diritti che noi reputiamo fondamentali, nè reputo inutile impedire al capo di tale organizzazione di pronunciarsi anche a nome nostro in quanto suoi sudditi (http://www.uaar.it/news/2008/05/27/ottobre-giornata-dello-sbattezzo/) sui temi della laicità, della difesa dei diritti delle donne e degli omosessuali che ci stanno particolarmente a cuore.

Se dovessi sapere di essere ancora iscritto al partito fascista repubblicano non troverei inutile agire in modo tale da non essere più considerato tale.
Lo stesso discorso si potrebbe applicare al partito della chiesa cattolica. Oggi risulto iscritto, contro la mia volontà, al partito della chiesa cattolica e quindi domani esercito il mio diritto a non esserne più membro.

Massimo Piacere
09-04-09, 22:58
il battesimo è un rito di iniziazione che lega l'adepto per sempre al rito di quell'istituzione...

...lo sbattezzo,se è possibile farlo,è coerentissimo...

average joe
09-04-09, 23:26
Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
Ma ritengono l'uomo una scimmia?

oggettivista
10-04-09, 04:48
il battesimo è un rito di iniziazione che lega l'adepto per sempre al rito di quell'istituzione...

...lo sbattezzo,se è possibile farlo,è coerentissimo...

Tengo a precisare che l'obiettivo del cosiddetto sbattezzo è semplicemente quello di non essere più considerati membri della chiesa cattolica.
Non si tratta di un contro-rito che annulla gli effetti religiosi del sacramento.

Carrie
10-04-09, 12:29
Tengo a precisare che l'obiettivo del cosiddetto sbattezzo è semplicemente quello di non essere più considerati membri della chiesa cattolica.
Non si tratta di un contro-rito che annulla gli effetti religiosi del sacramento.

Non saprei, io ho frequentato qualche volta l'UAAR di Modena e ne sono rimasta sdegnata! Anticlericali fino all'estremo, andrebbero molto più d'accordo con gli integralisti religiosi che con una liberale moderata come me.
Io non canto inni di guerra verso chi è religioso per partito preso, mi pare una barbarie. Io mi rifiuto di dare dello stupido, dell'ingenuo a uno che è credente solo perchè la penso in modo differente e magari mi sento anche più intelligente di lui.
Non è proprio il mio modo di comportarmi. Non sarò mai un'estremista.
Quelli dello UAAR mi chiesero di sbattezzarmi, ma stando con loro quel poco tempo l'unica cosa che ho fatto davvero è stata: allontanarmene velocemente.

Non so dire se fosse quel gruppo locale, in particolare, ad essere cosi medioevale e pieno di rabbia. Di certo il mio modo di essere laica è ben diverso dal loro.

oggettivista
10-04-09, 14:22
Non saprei, io ho frequentato qualche volta l'UAAR di Modena e ne sono rimasta sdegnata! Anticlericali fino all'estremo, andrebbero molto più d'accordo con gli integralisti religiosi che con una liberale moderata come me.
Io non canto inni di guerra verso chi è religioso per partito preso, mi pare una barbarie. Io mi rifiuto di dare dello stupido, dell'ingenuo a uno che è credente solo perchè la penso in modo differente e magari mi sento anche più intelligente di lui.
Non è proprio il mio modo di comportarmi. Non sarò mai un'estremista.
Quelli dello UAAR mi chiesero di sbattezzarmi, ma stando con loro quel poco tempo l'unica cosa che ho fatto davvero è stata: allontanarmene velocemente.

Non so dire se fosse quel gruppo locale, in particolare, ad essere cosi medioevale e pieno di rabbia. Di certo il mio modo di essere laica è ben diverso dal loro.

Non ho mai frequentato un circolo dell'UAAR ma frequento spesso il loro forum e devo riconoscere che tra di loro si registra la presenza di sensibilità differenti. Vi sono gli ultrà, i più dialoganti, persone davvero squisite e spocchiosi di prima categoria. Basti pensare ai vertici dell'associazione: abbiamo la tollerante verso i credenti Hack ed Odifreddi che mi pare sia il punto di riferimento delle teste calde.
Non sono iscritto all'UAAR e quando li ho contattati per avere informazioni sullo sbattezzo non ero neppure agnostico ma, diciamo così, diversamente credente ed ho deciso di sbattezzarmi non per fare un dispetto a qualcuno o allo scopo di compiacere qualcun'altro ma perchè, come ho scritto, rifiuto l'idea di essere membro, contro la mia volontà, di un partito contrario ai valori in cui credo.

famedoro
10-04-09, 14:40
tanto i mormoni ti battezzeranno post morte... lo fanno a tutta la popolazione mondiale...

Eric Draven
10-04-09, 17:54
Non credo sia inutile chiamarsi fuori da una istituzione nella quale non ci si riconosce e che conculca pesantemente i diritti che noi reputiamo fondamentali, nè reputo inutile impedire al capo di tale organizzazione di pronunciarsi anche a nome nostro in quanto suoi sudditi (http://www.uaar.it/news/2008/05/27/ottobre-giornata-dello-sbattezzo/) sui temi della laicità, della difesa dei diritti delle donne e degli omosessuali che ci stanno particolarmente a cuore.

Se dovessi sapere di essere ancora iscritto al partito fascista repubblicano non troverei inutile agire in modo tale da non essere più considerato tale.
Lo stesso discorso si potrebbe applicare al partito della chiesa cattolica. Oggi risulto iscritto, contro la mia volontà, al partito della chiesa cattolica e quindi domani esercito il mio diritto a non esserne più membro.
il diritto a non essere considerato cattolico è ovvio,ma siamo sicuri che poi questi cancellino davvero il mio nome dai registri?
da quel che ho capito,pare ci si limiti ad una noticina a piè di pagina,ma il nome rimane.....:33:

oggettivista
10-04-09, 18:03
il diritto a non essere considerato cattolico è ovvio,ma siamo sicuri che poi questi cancellino davvero il mio nome dai registri?
da quel che ho capito,pare ci si limiti ad una noticina a piè di pagina,ma il nome rimane.....:33:

Certo. Lo sbattezzo consiste in una annotazione sul registro dei battezzati con la quale si evidenzia che non si è più sudditi della chiesa cattolica.

Carrie
10-04-09, 20:17
Non ho mai frequentato un circolo dell'UAAR ma frequento spesso il loro forum e devo riconoscere che tra di loro si registra la presenza di sensibilità differenti. Vi sono gli ultrà, i più dialoganti, persone davvero squisite e spocchiosi di prima categoria. Basti pensare ai vertici dell'associazione: abbiamo la tollerante verso i credenti Hack ed Odifreddi che mi pare sia il punto di riferimento delle teste calde.
Non sono iscritto all'UAAR e quando li ho contattati per avere informazioni sullo sbattezzo non ero neppure agnostico ma, diciamo così, diversamente credente ed ho deciso di sbattezzarmi non per fare un dispetto a qualcuno o allo scopo di compiacere qualcun'altro ma perchè, come ho scritto, rifiuto l'idea di essere membro, contro la mia volontà, di un partito contrario ai valori in cui credo.

Certo è naturale che all'interno dello stesso UAAR ci siano varianti e modi di agire differenti. Specifico che io mi sono allontanata dalla sezione modenese per la totalità degli iscritti integralisti anticlericali. Non mi hanno proprio convinta.

Aganto
10-04-09, 21:03
Se sei cattolico (per te) lo "sbattezzo" non può essere (il sacramento è indelebile).

Se sei ateo (per te) il sacramento non esiste, è solo acqua sulla testa.

Quindi, per "sbattezzarsi" basta smettere di crederci. :D

oggettivista
10-04-09, 21:19
Tengo a precisare che l'obiettivo del cosiddetto sbattezzo è semplicemente quello di non essere più considerati membri della chiesa cattolica.
Non si tratta di un contro-rito che annulla gli effetti religiosi del sacramento.

:1033:


Se sei cattolico (per te) lo "sbattezzo" non può essere (il sacramento è indelebile).

Se sei ateo (per te) il sacramento non esiste, è solo acqua sulla testa.

Quindi, per "sbattezzarsi" basta smettere di crederci. :D

:14:

Aganto
10-04-09, 21:40
Ma all'inizio si parlava di "effetti del battesimo".

Cmq, ai tuoi fini allora funziona meglio una maglietta con scritto: io non sono cattolico. :D

Eric Draven
11-04-09, 10:15
Se sei cattolico (per te) lo "sbattezzo" non può essere (il sacramento è indelebile).

Se sei ateo (per te) il sacramento non esiste, è solo acqua sulla testa.

Quindi, per "sbattezzarsi" basta smettere di crederci. :D
sbattezzarsi è soprattutto un atto politico-economico, ovvio che in sè se non c'è la fede è solo un pò d'acqua che t'han spruzzato in testa quando avevi 40 giorni

Gian_Maria
12-04-09, 15:33
Per chi interessa ho creato il gruppo sociale "Atei, agnostici, materialisti". :)

Gian_Maria
12-04-09, 15:36
Se sei ateo (per te) il sacramento non esiste, è solo acqua sulla testa.
OK, ma preferisco decidere io a quale associazione appartenere.

oggettivista
12-04-09, 15:37
Per chi interessa ho creato il gruppo sociale "Atei, agnostici, materialisti". :)

Potresti metterci il link al sito del gruppo che hai creato ?. Grazie ;)

Gian_Maria
12-04-09, 15:41
Potresti metterci il link al sito del gruppo che hai creato ?. Grazie ;)
Entra nel tuo profilo e clicca su Aderisci ai Gruppi Sociali. ;)

oggettivista
12-04-09, 16:37
Entra nel tuo profilo e clicca su Aderisci ai Gruppi Sociali. ;)

fatto ;)

Shambola
15-04-09, 15:49
Tutto il discorso mi ricorda una strisica di Mafalda che ho letto quand'ero piccolo.
In questa striscia Felipe (un amichetto di Mafalda) si impuntava per non far parte del gregge di quelli che guardano la televisione, e lei lo ammoniva dicendogli che così avrebbe fatto parte del gregge di quello che NON guardano la televisione.

Il rischio sta sempre nel movente. Se sbattezzarsi o essere atei diventa una questione passionale d'accanimento, alla fin fine non si finisce per far parte di un altro gregge e basta?

Giuda Iscariota
15-04-09, 15:56
PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO? (http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/)


Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:

* “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). non capisco quale fastidio ti dia una benedizione.
* per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa scusa, dire semplicemente no alla richiesta è troppo difficile?

Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c’è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell’UAAR!

Ho segnalato solo queste ma anche le altre sono assai discutibili

oggettivista
15-04-09, 16:26
Colgo l'occasione per darvi il benvenuto nei forum di PIR :5018:


Tutto il discorso mi ricorda una strisica di Mafalda che ho letto quand'ero piccolo.
In questa striscia Felipe (un amichetto di Mafalda) si impuntava per non far parte del gregge di quelli che guardano la televisione, e lei lo ammoniva dicendogli che così avrebbe fatto parte del gregge di quello che NON guardano la televisione.

Il rischio sta sempre nel movente. Se sbattezzarsi o essere atei diventa una questione passionale d'accanimento, alla fin fine non si finisce per far parte di un altro gregge e basta?

Da parte mia non c'è alcun accanimento nei confronti di qualcuno ma solo una presa di coscienza rispetto alla possibilità, che desidero segnalare a chi non ne fosse al corrente, di non essere più considerati sudditi della chiesa cattolica.


Ho segnalato solo queste ma anche le altre sono assai discutibili

Le motivazioni elencate nel sito dell'UAAR e da te segnalate non sono quelle che mi hanno indotto a prendere la decisione di chiedere ed ottenere di non essere più suddito della chiesa cattolica. Molto più semplicemente rifiuto l'idea di dover risultare iscritto ad un partito di cui disconosco principi ispiratori.

Giuda Iscariota
15-04-09, 16:31
PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO? (http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/)

Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.

Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:

* per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
* per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
* per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di “condizionamento ambientale” e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità. Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
* per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;
* perché si fa parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori…
* per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
* per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
* per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l’Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato (anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro…).

Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c’è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell’UAAR!


Colgo l'occasione per darvi il benvenuto nei forum di PIR :5018:



Da parte mia non c'è alcun accanimento nei confronti di qualcuno ma solo una presa di coscienza rispetto alla possibilità, che desidero segnalare a chi non ne fosse al corrente, di non essere più considerati sudditi della chiesa cattolica.



Le motivazioni elencate nel sito dell'UAAR e da te segnalate non sono quelle che mi hanno indotto a prendere la decisione di chiedere ed ottenere di non essere più suddito della chiesa cattolica. Molto più semplicemente rifiuto l'idea di dover risultare iscritto ad un partito di cui disconosco principi ispiratori.


Non lo definirei partito ma rispetto la tua scelta!

Shambola
15-04-09, 16:35
Colgo l'occasione per darvi il benvenuto nei forum di PIR :5018:
Da parte mia non c'è alcun accanimento nei confronti di qualcuno ma solo una presa di coscienza rispetto alla possibilità, che desidero segnalare a chi non ne fosse al corrente, di non essere più considerati sudditi della chiesa cattolica.


Intanto grazie del benvenuto.
:73:

E son d'accordo con quel che dici. Io di contro esponevo semplicemetne un rischio che a mio avviso va prevenuto e su cui penso converrai con me! Mille sbattezzati in gregge equivalgono a mille battezzati in gregge. Uno solo, ma consapevole, vale tutto il tuo sbattimento per informare.

Buccia
15-04-09, 16:43
Intanto grazie del benvenuto.
:73:

E son d'accordo con quel che dici. Io di contro esponevo semplicemetne un rischio che a mio avviso va prevenuto e su cui penso converrai con me! Mille sbattezzati in gregge equivalgono a mille battezzati in gregge. Uno solo, ma consapevole, vale tutto il tuo sbattimento per informare.

ottima riflessione in ottimo thread.
ciò che dice la UAAR sullo sbattezzo è giustissimo e penso che anche io avvierò le pratiche per sbattezzarmi (quando mai i miei genitori, entrambi atei, mi hanno battezzato...).

Shambola vieni a trovarci anche nel forum "Radicali" penso che potresti trovarti bene.

edera rossa
15-04-09, 17:30
credo non sia solo la mia forte pigrizia a non farmi aderire allo sbatezzo; credo che con l'attuale normativa chiedere lo sbatezzo finisca semplicente con il fornire alla chiesa cattolica ed alle singole parrocchie un elenco di quelli che sono profondamente contrari ai suoi insegnamenti. Per quanto mi riguarda non avrei certo problemi , visto che chi entra in casa mia per prima cosa vede un bel ritratto di Garibaldi in ingresso ed uno di Mazzini in studio, e ho fatto pubblicamente comiziato in difesa del divorzio e per allargare il diritto di aborto alla sanità privata , nonchè contro il concordato. Ma credo che sia un errore perchè se è pur vero che si avrebbe il vantaggio , se lo sbattezzo si allargasse, che diminuirebbe il numero di quanti vengono considerati dalla chiesa statisticamente come cattolici, non è meno vero che la chiesa può comunque dire che nonostante abbia accettato ( e sappiamo in che modo) il diritto di sbattezzo la grande maggioranza preferisce rimaner cattolica. Dobbiamo invece batterci contro le statistiche in materia di religione e di qualsivoglia manifestazione di pensiero; la conta di chi acceta i suggerimenti vaticani in Italia è stata fatto con i referendum sul divorzio e sull'aborto. E qeste sono le manifestazioni di volontà che contano.

oggettivista
15-04-09, 17:31
ottima riflessione in ottimo thread.
ciò che dice la UAAR sullo sbattezzo è giustissimo e penso che anche io avvierò le pratiche per sbattezzarmi (quando mai i miei genitori, entrambi atei, mi hanno battezzato...).

Shambola vieni a trovarci anche nel forum "Radicali" penso che potresti trovarti bene.

Scusa Buccia ma non ho capito se i tuoi genitori atei ti hanno battezzato :33: o se vorresti solo esprimere il tuo appoggio alla campagna per lo sbattezzo.


Intanto grazie del benvenuto.
:73:

E son d'accordo con quel che dici. Io di contro esponevo semplicemetne un rischio che a mio avviso va prevenuto e su cui penso converrai con me! Mille sbattezzati in gregge equivalgono a mille battezzati in gregge. Uno solo, ma consapevole, vale tutto il tuo sbattimento per informare.

Posso solo dirti che nn ho atteso la giornata dello sbattezzo per compiere una scelta che è stata consapevole e ponderata a lungo.

Buccia
15-04-09, 17:40
Scusa Buccia ma non ho capito se i tuoi genitori atei ti hanno battezzato :33: o se vorresti solo esprimere il tuo appoggio alla campagna per lo sbattezzo.


dicevo che purtroppo i miei genitori entrambi atei mi hanno malauguratamente battezzato e quindi supporto la campagna per lo sbattezzo e ora rifletterò se fare mia o no.

oggettivista
15-04-09, 17:51
dicevo che purtroppo i miei genitori entrambi atei mi hanno malauguratamente battezzato e quindi supporto la campagna per lo sbattezzo e ora rifletterò se fare mia o no.

Non riesco a spiegarmi come due genitori atei possano battezzare il figlio :33:.
Spero che un nuovo ateismo forte sostituisca quello debole delle generazioni passate.

Shambola
15-04-09, 17:59
Non riesco a spiegarmi come due genitori atei possano battezzare il figlio :33:.
Spero che un nuovo ateismo forte sostituisca quello debole delle generazioni passate.

Eeeeh lo so io perchè! Una volta la posizione classica era "IO non credo e manco mia moglie, ma il piccoletto lo battezziamo lo stesso perchè metti caso che ci sbagliamo, almeno lui è a posto e non va all'inferno per colpa nostra"....

Carrie
15-04-09, 18:06
Eeeeh lo so io perchè! Una volta la posizione classica era "IO non credo e manco mia moglie, ma il piccoletto lo battezziamo lo stesso perchè metti caso che ci sbagliamo, almeno lui è a posto e non va all'inferno per colpa nostra"....

A questo sto pensando anche io, cioè ogni tanto ci penso anche se è presto dato che nemmeno sono sposata.
A parte il fatto che mi auguro e sono quasi certa che il mio compagno sarà laico e possibilmente agnostico come me... mi chiedo:

" Se ho figli è inutile farli battezzare" ... "o si?".

Posso capire che dei genitori atei ci riflettano e che possano persino arrivare a decidere di farlo battezzare, in modo che poi scelga la sua strada da solo e faccia le sue esperienze.

Alla fine cmq, penso di non farli battezzare. ( ma che domande che mi sovvengono ehehe) :D Se poi un giorno avranno la vocazione, saranno liberi di aderire a una religione. (oddio mi diventerebbero bianchi i capelli in quel caso ahahahah:D)

Buccia
15-04-09, 18:07
Non riesco a spiegarmi come due genitori atei possano battezzare il figlio :33:.
Spero che un nuovo ateismo forte sostituisca quello debole delle generazioni passate.

quando nacqui loro non erano minimamente sposati ed erano atei eppure mi battezzarono, sarà stata l'influenza negativa di qualcuno...

oggettivista
15-04-09, 18:09
Eeeeh lo so io perchè! Una volta la posizione classica era "IO non credo e manco mia moglie, ma il piccoletto lo battezziamo lo stesso perchè metti caso che ci sbagliamo, almeno lui è a posto e non va all'inferno per colpa nostra"....

Credi che questo genere di mentalità sia stata abbandonata :33: ?.


credo non sia solo la mia forte pigrizia a non farmi aderire allo sbatezzo; credo che con l'attuale normativa chiedere lo sbatezzo finisca semplicente con il fornire alla chiesa cattolica ed alle singole parrocchie un elenco di quelli che sono profondamente contrari ai suoi insegnamenti. Per quanto mi riguarda non avrei certo problemi , visto che chi entra in casa mia per prima cosa vede un bel ritratto di Garibaldi in ingresso ed uno di Mazzini in studio, e ho fatto pubblicamente comiziato in difesa del divorzio e per allargare il diritto di aborto alla sanità privata , nonchè contro il concordato. Ma credo che sia un errore perchè se è pur vero che si avrebbe il vantaggio , se lo sbattezzo si allargasse, che diminuirebbe il numero di quanti vengono considerati dalla chiesa statisticamente come cattolici, non è meno vero che la chiesa può comunque dire che nonostante abbia accettato ( e sappiamo in che modo) il diritto di sbattezzo la grande maggioranza preferisce rimaner cattolica. Dobbiamo invece batterci contro le statistiche in materia di religione e di qualsivoglia manifestazione di pensiero; la conta di chi acceta i suggerimenti vaticani in Italia è stata fatto con i referendum sul divorzio e sull'aborto. E qeste sono le manifestazioni di volontà che contano.

Ti ringrazio per il tuo intervento e colgo l'occasione per evidenzare come io, e penso molti altri come me, non mi sono sbattezzato per contribuire ad una bonifica statistica che, intendiamoci, valuto cmq positivamente ma unicamente perchè desidero che i capi della chiesa non si macchino dei loro crimini e non conculchino i diritti inalienabili dell'individuo anche a nome mio.

oggettivista
15-04-09, 18:13
A questo sto pensando anche io, cioè ogni tanto ci penso anche se è presto dato che nemmeno sono sposata.
A parte il fatto che mi auguro e sono quasi certa che il mio compagno sarà laico e possibilmente agnostico come me... mi chiedo:

" Se ho figli è inutile farli battezzare" ... "o si?".

Posso capire che dei genitori atei ci riflettano e che possano persino arrivare a decidere di farlo battezzare, in modo che poi scelga la sua strada da solo e faccia le sue esperienze.

Alla fine cmq, penso di non farli battezzare. ( ma che domande che mi sovvengono ehehe) :D Se poi un giorno avranno la vocazione, saranno liberi di aderire a una religione. (oddio mi diventerebbero bianchi i capelli in quel caso ahahahah:D)

Carrie, invece di pensare al battesimo dei tuoi futuri pargoli preoccupati di sbattezzarti quanto prima e facci sapere quando ti arriva la lettera del parroco :446:

Carrie
15-04-09, 18:15
Carrie, invece di pensare al battesimo dei tuoi futuri pargoli preoccupati di sbattezzarti quanto prima e facci sapere quando ti arriva la lettera del parroco :446:

Ahahhaha :p:p:p

Shambola
15-04-09, 18:22
Credi che questo genere di mentalità sia stata abbandonata :33: ?.


No, e infatti:


... mi chiedo:

" Se ho figli è inutile farli battezzare" ... "o si?".

Posso capire che dei genitori atei ci riflettano e che possano persino arrivare a decidere di farlo battezzare, in modo che poi scelga la sua strada da solo e faccia le sue esperienze.



Se fosse stata del tutto abbandonata, la frase di cui sopra (ammesso che sarebbe stata scritta) avrebbe una forma più simile a:

"io non lo battezzo così sarà libero di scegliere la sua strada da solo"

No?

Buccia
15-04-09, 18:24
No, e infatti:




Se fosse stata del tutto abbandonata, la frase di cui sopra (ammesso che sarebbe stata scritta) avrebbe una forma più simile a:

"io non lo battezzo così sarà libero di scegliere la sua strada da solo"

No?

certamente! in caso contrario perchè non educare il figlio per il barmizwa?

Carrie
15-04-09, 18:32
No, e infatti:




Se fosse stata del tutto abbandonata, la frase di cui sopra (ammesso che sarebbe stata scritta) avrebbe una forma più simile a:

"io non lo battezzo così sarà libero di scegliere la sua strada da solo"

No?

La strada la sceglie comunque da solo! Dipende da lui o da lei, sia che sia subito battezzato/a o meno. Io posso decidere per me. Non per un figlio.

Shambola
15-04-09, 18:45
La strada la sceglie comunque da solo! Dipende da lui o da lei, sia che sia subito battezzato/a o meno. Io posso decidere per me. Non per un figlio.

Appunto! Ma battezzarlo E' decidere per lui: Nasce libero, tu lo marchi a fuoco e poi se cambia idea si può sempre sbattezzare... Non è più semplice non battezzarlo, così se vorrà credere in Dio potrà sempre farsi battezzare ma in caso contrario è già "a posto"?

:33:

Giuda Iscariota
15-04-09, 18:46
Posso capire che dei genitori atei ci riflettano e che possano persino arrivare a decidere di farlo battezzare, in modo che poi scelga la sua strada da solo e faccia le sue esperienze.



Dovrebbe essere vero il contrario, ovvero, genitori non credenti dovrebbero non battezzare il proprio figlio in modo che poi scelga lui la sua strada.

Buccia
15-04-09, 18:54
Dovrebbe essere vero il contrario, ovvero, genitori non credenti dovrebbero non battezzare il proprio figlio in modo che poi scelga lui la sua strada.

non posso che concordare con un forumista dal nick così curioso...:446:

edera rossa
15-04-09, 20:03
Dovrebbe essere vero il contrario, ovvero, genitori non credenti dovrebbero non battezzare il proprio figlio in modo che poi scelga lui la sua strada.

a me sembra la cosa più ovvia. Ma a volte fa scandalo quando un laico si comporta secondo quella che è la sua morale. Si pensi per i funerali religiosi : che i familiari di un non credente decidano di fare un funerale religioso suscita meno scandalo di quello che può suscitare un funerale civile deciso dai familiari di un cattolico praticante.
Credo , per quel riguarda i figli, che per dei laici convinti non sussista proprio il problema di qualcosa che viene sottratto al figlio con il mancato battesimo.
E' semmai qualcosa che viene sottratto alle casse parrocchiali ed alla sicurezza dei benpensanti

Carrie
15-04-09, 20:41
Appunto! Ma battezzarlo E' decidere per lui: Nasce libero, tu lo marchi a fuoco e poi se cambia idea si può sempre sbattezzare... Non è più semplice non battezzarlo, così se vorrà credere in Dio potrà sempre farsi battezzare ma in caso contrario è già "a posto"?

:33:

Certo che lo penso! Ma è anche vero il contrario, ovvero che lo si potrebbe battezzare per poi lasciarlo libero di scegliere e se un giorno volesse sbattezzarsi nessuno lo impedirebbe. E se invece volesse essere un cristiano sarebbe già a posto :).

Vorrei farti notare che anche il "non battezzarlo" è un modo per "marchiare" la sua vita e di decidere in un certo modo per lui all'inizio della sua tenera esistenza!

La cosa davvero importante consiste nel fatto che io lo lascerei libero di decidere della propria vita, una volta divenuto grandicello. Sarà solo lui/lei a scegliere che cosa fare, dopo avere vissuto quelle esperienze necessarie a consentirgli di poter consapevolmente prendere una decisione.

Comunque dubito molto che farei battezzare un mio pargoletto. Volevo in realtà sottolineare che certuni genitori, seppur atei, possono pensare che battezzare un figlio sia un modo di proteggerlo dalla società e di fargli fare una vita come tutti. Giusto o sbagliato che sia, sono scelte fatte con amore. E sbagliando s'impara.
Fatto è che sarà solo il figlio a decidere divenuto più maturo. Ed è solo quello l'essenziale! I genitori dovrebbero lasciarli liberi di fare le proprie scelte a quel punto.

L'anticristo
15-04-09, 20:49
Mi pare una cosa senza senso.

mi paiono senza senso sia il battesimo, che lo sbattezzo.

L'anticristo
15-04-09, 20:51
La strada la sceglie comunque da solo! Dipende da lui o da lei, sia che sia subito battezzato/a o meno. Io posso decidere per me. Non per un figlio.

non tutti la pensano cosi'.

normalmente i figli tendono ad ereditare le superstizioni dei genitori.

Carrie
15-04-09, 20:59
non tutti la pensano cosi'.

normalmente i figli tendono ad ereditare le superstizioni dei genitori.

Si ma è normale che sia cosi!
Succede abbastanza spesso, ma non sempre.

Anche qui dipende dal figlio. Dal carattere debole o forte che ha. Dalla sua capacità di pensare con la propria testa e di essere autonomo.

Io cmq non voglio indottrinare mio figlio! Al massimo posso cercare di insegnargli a ragionare criticamente e a non seguire il gruppo. Ma per quanto puoi educare qualcuno, non hai mai la certezza che venga su come vorresti.

Poi è giusto scelga lui a seconda delle esperienze di vita che farà.

claddav
16-04-09, 15:49
Certo che lo penso! Ma è anche vero il contrario, ovvero che lo si potrebbe battezzare per poi lasciarlo libero di scegliere e se un giorno volesse sbattezzarsi nessuno lo impedirebbe. E se invece volesse essere un cristiano sarebbe già a posto :).

Vorrei farti notare che anche il "non battezzarlo" è un modo per "marchiare" la sua vita e di decidere in un certo modo per lui all'inizio della sua tenera esistenza!

La cosa davvero importante consiste nel fatto che io lo lascerei libero di decidere della propria vita, una volta divenuto grandicello. Sarà solo lui/lei a scegliere che cosa fare, dopo avere vissuto quelle esperienze necessarie a consentirgli di poter consapevolmente prendere una decisione.

Comunque dubito molto che farei battezzare un mio pargoletto. Volevo in realtà sottolineare che certuni genitori, seppur atei, possono pensare che battezzare un figlio sia un modo di proteggerlo dalla società e di fargli fare una vita come tutti. Giusto o sbagliato che sia, sono scelte fatte con amore. E sbagliando s'impara.
Fatto è che sarà solo il figlio a decidere divenuto più maturo. Ed è solo quello l'essenziale! I genitori dovrebbero lasciarli liberi di fare le proprie scelte a quel punto.

Il battezzarlo comunque è semplicemente il sintomo di un conformarsi a quello che si ritiene il senso comune religioso , tante volte lo si fa per non scontentare i familiari e chi ti è vicino.

Ti faccio presente il mio caso , matrimonio misto , io agnostico razionalista ma di fatto ateo mi sono sposato con una cattolica attiva nella parrocchia , ho accettato il matrimonio in chiesa(previo patto di non belligeranza con il parroco) , battesimo dei figli e loro educazione religiosa , tutto questo considerando che il mio era un piccolo sacrificio al mio ego rispetto a quello che sarebbe stato per la controparte.Diverso sarebbe stato il discorso se la mia partner fosse stata sulle mie posizioni , il problema del compromesso ovviamente non ci sarebbe stato.

E' ovvio che in famiglia le mie opinioni sono sempre state espresse in modo palese , e guarda caso i miei figli crescendo si sono spostati sulle mie posizioni.

Sullo sbattezzo sono un attimo indeciso , non l'ho fatto ma forse più per pigrizia che per altro.E' un atto formale ma almeno serve per non essere più negli elenchi di una associazione a cui non appartengo.

oggettivista
16-04-09, 16:07
Sullo sbattezzo sono un attimo indeciso , non l'ho fatto ma forse più per pigrizia che per altro.E' un atto formale ma almeno serve per non essere più negli elenchi di una associazione a cui non appartengo.

Io ho atteso un paio d'anni prima di farlo. Quando mi è arrivata la lettera dalla parrocchia in cui è scritto che non faccio più parte della chiesa...non immagini che soddisfazione :). Pensaci ed invita anche i tuoi figli a fare questo passo ;)

claddav
16-04-09, 17:36
Io ho atteso un paio d'anni prima di farlo. Quando mi è arrivata la lettera dalla parrocchia in cui è scritto che non faccio più parte della chiesa...non immagini che soddisfazione :). Pensaci ed invita anche i tuoi figli a fare questo passo ;)

Guarda penso che alla prossima mossa del vaticano che mi disgusterà , e cioè molto ma molto presto , lo farò.I miei figli decideranno in modo autonomo , per quanto mi riguarda.
Pensa che finchè non hanno deciso di rinunciare all' ora di religione io andavo anche a colloquio con i professori stessi , solo per un senso di rispetto per la loro scelta.

Shambola
16-04-09, 18:09
Certo che lo penso! Ma è anche vero il contrario, ovvero che lo si potrebbe battezzare per poi lasciarlo libero di scegliere e se un giorno volesse sbattezzarsi nessuno lo impedirebbe. E se invece volesse essere un cristiano sarebbe già a posto :).

Vorrei farti notare che anche il "non battezzarlo" è un modo per "marchiare" la sua vita e di decidere in un certo modo per lui all'inizio della sua tenera esistenza!

La cosa davvero importante consiste nel fatto che io lo lascerei libero di decidere della propria vita, una volta divenuto grandicello. Sarà solo lui/lei a scegliere che cosa fare, dopo avere vissuto quelle esperienze necessarie a consentirgli di poter consapevolmente prendere una decisione.

Comunque dubito molto che farei battezzare un mio pargoletto. Volevo in realtà sottolineare che certuni genitori, seppur atei, possono pensare che battezzare un figlio sia un modo di proteggerlo dalla società e di fargli fare una vita come tutti. Giusto o sbagliato che sia, sono scelte fatte con amore. E sbagliando s'impara.
Fatto è che sarà solo il figlio a decidere divenuto più maturo. Ed è solo quello l'essenziale! I genitori dovrebbero lasciarli liberi di fare le proprie scelte a quel punto.

Tranquilla, la mia non era un'accusa, sia chiaro.
A volte anche dalle discussioni accademiche escono ragionamenti curiosi ed è per questo che insisto dicendo che non battezzarlo in realtà non equivale a battezzarlo in termini di *marchio*:

In un caso lo lasci esattamente nello stato con cui viene al mondo, nell'altro fai qualcosa tu.
Se poi vogliamo dirci che per statistica son più le persone battezzate che le non battezzate e che quindi probabilmente per compiacere i suoceri che vorranno un matrimonio in chiesa quando sarà grande e dovrà battezzarsi sennò ciccia, tu preferisca *omologarlo*, siam 'daccordo.

Probabilmente avrà meno paranoie se a scuola non si sentirà diverso/a dagli altri.... e qui potremmo aprire un dibattito sul fatto che per non metter di mezzo innocenti ci si arrenda al *comune senso del*, ma non so se è il caso...

Carrie
16-04-09, 19:23
E invece non battezzarlo lasciandolo cosi e facendolo crescere in una famiglia di laici è comunque dargli un marchio. Un marchio che magari a noi puo' piacere, ma sempre marchio resta. E' normale che finchè uno è piccolo sia la famiglia a pensare all'educazione. Normale che il figlio respiri una certa atmosfera e abbia idee talvolta simili a quelle della famiglia. Ma alla fine sarà solo lui a decidere e scegliere quale strada. Il fatto che resti cosi come la famiglia lo ha plasmato è comunque una decisione. Ogni NON scelta in realtà è sempre una scelta.

(ps: sto maluccio smetto di postare)

edera rossa
16-04-09, 20:44
E invece non battezzarlo lasciandolo cosi e facendolo crescere in una famiglia di laici è comunque dargli un marchio. Un marchio che magari a noi puo' piacere, ma sempre marchio resta. E' normale che finchè uno è piccolo sia la famiglia a pensare all'educazione. Normale che il figlio respiri una certa atmosfera e abbia idee talvolta simili a quelle della famiglia. Ma alla fine sarà solo lui a decidere e scegliere quale strada. Il fatto che resti cosi come la famiglia lo ha plasmato è comunque una decisione. Ogni NON scelta in realtà è sempre una scelta.

(ps: sto maluccio smetto di postare)

Ho diversi amici che non hanno batezzato i figli ( e per alcuni sono ormai i nipoti a non essere battezzati). Nessuno di loro ha ricevuto quale che sia segno di critica da parte dei figli per questa scelta. Credo inoltre che il fatto di educare i figli facendo cappir loro che la loro apparente diversità è una fra le tante che vanno rispettate sia un abuona occasione di formazione. Del resto non è raro che nella scuola i bambini ebrei o cristiani non cattolici siano spinti da questa loro diversità a sviluppare l'impegno allo studio ed alla socialità. Ci si deve semmai battere perchè nella scuola non ci sia l'ora di religione cattolica e nessuno si senta discriminato, ed anche perchè le amministrazioni locali costituiscano spazi di gioco e di svago aperti a tutti i bambini e non lascino il monopolio del tempo libero collettivo ai patronati cattolici.
Concordo che si deve comunque fare una scelta, un modo può essere quello di chiedersi cosa penserà tuo figlio della scelta che stai facendo e se sarà rattristato o fiero di un padre che ha scelto di lasciare la scelta alla sua libertà di persona adulta.

Carrie
17-04-09, 06:07
Ho diversi amici che non hanno batezzato i figli ( e per alcuni sono ormai i nipoti a non essere battezzati). Nessuno di loro ha ricevuto quale che sia segno di critica da parte dei figli per questa scelta. Credo inoltre che il fatto di educare i figli facendo cappir loro che la loro apparente diversità è una fra le tante che vanno rispettate sia un abuona occasione di formazione. Del resto non è raro che nella scuola i bambini ebrei o cristiani non cattolici siano spinti da questa loro diversità a sviluppare l'impegno allo studio ed alla socialità. Ci si deve semmai battere perchè nella scuola non ci sia l'ora di religione cattolica e nessuno si senta discriminato, ed anche perchè le amministrazioni locali costituiscano spazi di gioco e di svago aperti a tutti i bambini e non lascino il monopolio del tempo libero collettivo ai patronati cattolici.
Concordo che si deve comunque fare una scelta, un modo può essere quello di chiedersi cosa penserà tuo figlio della scelta che stai facendo e se sarà rattristato o fiero di un padre che ha scelto di lasciare la scelta alla sua libertà di persona adulta.


Si ma tranquillo la penso come te sul fatto della religione nelle scuole ecc... Io, e lo ripeto per l'ultima volta, ho detto che sia battezzare che non battezare sono dei marchi. Ovvero sono modi diversi di educare un bambinetto e due modi diversi di iniziarlo alla vita. Punto. Sempre di "marchi" si tratta. Quale sia giusto o sbagliato... sai è soggettivo. Per noi laici magari è giusto non battezzare. Per i cattolici si. Tu mi domandi per quale motivo anche degli atei posono pensare di battezzare il figlioletto?
Io ti rispondo che secondo me lo possono fare per fornire al ragazzino un'altra prospettiva e un'altra fetta della visione del mondo, diversa da quella che vive in casa. In questo modo potrà scegliere meglio. Avrà ogni informazione, avrà fatto l'esperienza chiesolaia e potrà da grandicello prendere la sua decisione.

E' una ipotesi, certo.
Da canto mio, probabilmente non lo farò battezzare. Ma sai sono decisioni che si prenderanno in due, nel caso ;)