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Nemorth
03-08-09, 21:57
Ho cercato in giro, ma ho trovato un 3d solo sui partiti polliani.
Mi sto interessando al Partito Nazionale Bolscevico e al Fronte Nazionale Bolscevico, entrambi russi, ed in generale al Nazionalcomunismo.
Ho aperto da poco un blog. Http://comunismonazionale.blogspot.com che vi invito a visitare e, nel caso, a criticare. Mi interessa anche avere contatti con altri utenti interessati al nazionalcomunismo e alla prospettiva di un Partito Nazionale Comunista (so che esiste un PNCI, ma non so se sono attivi, che fanno, dove vanno...)

Credo che la prospettiva del Comunismo Nazionale sia molto interessante, ma capisco che sia da destra sia da sinistra venga vista con parecchio scetticismo, se non con vero e proprio astio.

Magari questo 3d potrebbe essere un canale di discussione sui nazbol russi, e sul nazionalcomunismo in generale.

Spetaktor
03-08-09, 22:27
innanzitutto benvenuto.
La prospettiva del nazionalcomunismo è, secondo me, attuale, nella definizione usata da Aleksander Dughin: "Il nazional-bolscevismo è la super-ideologia comune a tutti i nemici della società aperta", quindi tendenzialmente l'ideologia collante dell'alternativa eurasiatica.
Detto ciò, attualmente, considero utopistica la prospettiva di un partito, meglio la creazione di un centro studi o una rete di blog, siti, ecc.

Sia chiaro, inoltre, che la posizione dei nazbolscevichi liminoviani russi è totalmente antitetica con la visione eurasiatista, visto che appoggiano le "rivoluzioni colorate" di Kasparov, ultraliberale e sionista.

questo è il mio blog: NazionalBolscevismo (http://nazbol.splinder.com/)
spero in una collaborazione.

msdfli
04-08-09, 08:05
innanzitutto benvenuto.
La prospettiva del nazionalcomunismo è, secondo me, attuale, nella definizione usata da Aleksander Dughin: "Il nazional-bolscevismo è la super-ideologia comune a tutti i nemici della società aperta", quindi tendenzialmente l'ideologia collante dell'alternativa eurasiatica.
Detto ciò, attualmente, considero utopistica la prospettiva di un partito, meglio la creazione di un centro studi o una rete di blog, siti, ecc.

Sia chiaro, inoltre, che la posizione dei nazbolscevichi liminoviani russi è totalmente antitetica con la visione eurasiatista, visto che appoggiano le "rivoluzioni colorate" di Kasparov, ultraliberale e sionista.

questo è il mio blog: NazionalBolscevismo (http://nazbol.splinder.com/)
spero in una collaborazione.

Concordo con Spek.
A prop. a quando una rete di blog/siti con un bollino comune "eurasia"?

Italicvs
04-08-09, 09:44
Cosa ne pensate di questo? FRENTE NACIONAL BOLCHEVIQUE NAZBOL (http://www.nazbol.org)

Spetaktor
04-08-09, 09:58
Cosa ne pensate di questo? FRENTE NACIONAL BOLCHEVIQUE NAZBOL (http://www.nazbol.org)


hanno una bella iconografia, non ho ancora letto i contenuti. Ma anche loro sono antiputiniani anche se sono "alleati" ai nazbol russi anti-Limonov.

Italicvs
04-08-09, 10:18
hanno una bella iconografia, non ho ancora letto i contenuti. Ma anche loro sono antiputiniani anche se sono "alleati" ai nazbol russi anti-Limonov.Da quello che mi è parso di capire per questi nazbol Putin risulta troppo moderato.

Italicvs
04-08-09, 10:26
Ho trovato persino questo loro video:

SenA0v57kiY

Nemorth
04-08-09, 10:29
Sulla disputa tra Limonov e Dugin non metto bocca: ho ancora troppi pochi elementi per prendere una posizione. Una cosa, però, credo di poterla affermare con relativa certezza: l'alleanza tra Limonov e i liberali come Kasparov è puramente tattica, in funzione antiputiniana. Di certo non può essere considerata strategica.
Non condivido, invece, sulla inutilità di un partito nazionalcomunista: ritengo invece che sarebbe utile, interessante, nuovo, e potrebbe incidere più di un centro studi. Se la teoria non si traduce in prassi, rimaniamo nel campo dell'idealismo.

Spetaktor
04-08-09, 11:15
Sulla disputa tra Limonov e Dugin non metto bocca: ho ancora troppi pochi elementi per prendere una posizione. Una cosa, però, credo di poterla affermare con relativa certezza: l'alleanza tra Limonov e i liberali come Kasparov è puramente tattica, in funzione antiputiniana. Di certo non può essere considerata strategica.

Limonov offre ai deliri di Kasparov la "massa umana" (la "carne da cannone" per intenderci) rimediando solo qualche apparizione mediatica e qualche discorso in piazza. E' il tentativo di rilanciarsi dopo anni di anonimato, probabilmente grazie ad un cospicuo finanziamento giunto da oltreoceano.
Dughin invece offre coerentemente un appoggio costruttivo alla dirigenza del Cremlino, che nei fatti sta raggiungendo importantissimi risultati, inimmaginabili fino a pochi anni fa.


Non condivido, invece, sulla inutilità di un partito nazionalcomunista: ritengo invece che sarebbe utile, interessante, nuovo, e potrebbe incidere più di un centro studi. Se la teoria non si traduce in prassi, rimaniamo nel campo dell'idealismo.

La necessità di non rimanere nel campo dell'idealismo è giusta. Ma è altrettanto giusto, se non fondamentale, analizzare pragmaticamente i tempi recenti ed evitare quindi di cadere nel ridicolo con l'ennesimo partitino da 0,00%.

Spetaktor
04-08-09, 11:17
Da quello che mi è parso di capire per questi nazbol Putin risulta troppo moderato.

Se la critica giunge, in modo costruttivo, ma non inficia il ruolo del Cremlino, ben venga.
Se si deve scendere in piazza appoggiano le "rivoluzioni colorate" l'unica soluzione che io propongo è la Siberia.

Nemorth
04-08-09, 11:25
Limonov offre ai deliri di Kasparov la "massa umana" (la "carne da cannone" per intenderci) rimediando solo qualche apparizione mediatica e qualche discorso in piazza. E' il tentativo di rilanciarsi dopo anni di anonimato, probabilmente grazie ad un cospicuo finanziamento giunto da oltreoceano.
Dughin invece offre coerentemente un appoggio costruttivo alla dirigenza del Cremlino, che nei fatti sta raggiungendo importantissimi risultati, inimmaginabili fino a pochi anni fa.

Beh, intando Limonov ha annunciato la sua candidatura alle presidenziali 2012...con tre anni d'anticipo, spiazzando lo stesso Kasparov. Anche io ho sentito le voci circa finanziamenti americani dati ai nazbol in funzione antiputiniana, ma credo che gli Usa finanzierebbero molto più Kasparov che Limonov.
Dugin è un intellettuale che mi interessa molto, ma non condivido assolutamento il suo sostegno "critico" a Putin e Medvedev: uomini che hanno lanciato merda sul glorioso passato comunista dell'URSS e che ora si vantano di essere i depositari della democrazia liberale in Russia, democrazia che in Russia - penso converrai - è ancora minore di quando c'era il comunismo. Putin è un dittatore capitalista in accordo con la mafia russa. Non va sostenuto.


La necessità di non rimanere nel campo dell'idealismo è giusta. Ma è altrettanto giusto, se non fondamentale, analizzare pragmaticamente i tempi recenti ed evitare quindi di cadere nel ridicolo con l'ennesimo partitino da 0,00%.
Concordo alla lettera, ma ricorderai che sia il partito bolscevico di Lenin, sia la Nsdap di Hitler erano minuscoli, e guarda cosa hanno fatto. E poi, senza andare troppo in alto, basta guardare in Italia ciò che ha fatto la Lega, partita dallo 0,... e giunta in pochi anni al governo, ed oggi ha il 10% nazionale con punte del 40% al nord.

Comunardo°
04-08-09, 11:33
State pur certi che i vostri deliri nazi-islamo-comunisti non avranno mai seguito.

Spetaktor
04-08-09, 11:42
Beh, intando Limonov ha annunciato la sua candidatura alle presidenziali 2012...con tre anni d'anticipo, spiazzando lo stesso Kasparov. Anche io ho sentito le voci circa finanziamenti americani dati ai nazbol in funzione antiputiniana, ma credo che gli Usa finanzierebbero molto più Kasparov che Limonov.
Dugin è un intellettuale che mi interessa molto, ma non condivido assolutamento il suo sostegno "critico" a Putin e Medvedev: uomini che hanno lanciato merda sul glorioso passato comunista dell'URSS e che ora si vantano di essere i depositari della democrazia liberale in Russia, democrazia che in Russia - penso converrai - è ancora minore di quando c'era il comunismo. Putin è un dittatore capitalista in accordo con la mafia russa. Non va sostenuto.

allora mi sa che sei cascato nel posto sbagliato.
Noi, ai rivoluzionari colorati, regaliamo biglietti ferroviari per la Siberia.



Concordo alla lettera, ma ricorderai che sia il partito bolscevico di Lenin, sia la Nsdap di Hitler erano minuscoli, e guarda cosa hanno fatto. E poi, senza andare troppo in alto, basta guardare in Italia ciò che ha fatto la Lega, partita dallo 0,... e giunta in pochi anni al governo, ed oggi ha il 10% nazionale con punte del 40% al nord.

proprio analizzando questi movimenti con occhi realistici e non sognanti bisognerebbe rendersi conto che le circostanze storiche sono oggi radicalmente diverse. Per conquistare la "massa" sarebbe più intelligente cercare di entrare nel Grande Fratello piuttosto che costruire un partito.

Spetaktor
04-08-09, 11:43
State pur certi che i vostri deliri nazi-islamo-comunisti non avranno mai seguito.

Stai tranquillo, i limonoviani sono tuoi alleati.

Nemorth
04-08-09, 11:51
Mi preme chiarire che non sono un "limonoviano" nè un "dughiniano": sono, però, un antiputiniano... e credo sia possibile la prospettiva eurasiatica pur stando all'opposizione di Putin.
Ciò non toglie che sono contro la rivoluzione arancione, contro i secessionismo georgian, sud-osseti, abkhazi e roba varia.

Ribadisco che, se non si cerca di tradurre in prassi politica le idee nazionalcomuniste e eurasiatiche, si rischia seriamente di rimanere nel campo - bello ma "inutile" - della teoria.
E' chiaro che ci vorranno anni... ma se non si comincia mai...

Per neonazionalista: non credo di soffrire di deliri nazi-islamo-comunisti (splendido neologismo, tra l'altro), ma sono semplicemente interessato alla prospettiva di un comunismo nazionale nel continente eurasiatico. tutto qui.

Combat
04-08-09, 12:00
Fronte Patriottico - comunità (la Controvoce) (http://xoomer.alice.it/controvoce)

Spetaktor
04-08-09, 12:02
Mi preme chiarire che non sono un "limonoviano" nè un "dughiniano": sono, però, un antiputiniano... e credo sia possibile la prospettiva eurasiatica pur stando all'opposizione di Putin.
Ciò non toglie che sono contro la rivoluzione arancione, contro i secessionismo georgian, sud-osseti, abkhazi e roba varia.

Ribadisco che, se non si cerca di tradurre in prassi politica le idee nazionalcomuniste e eurasiatiche, si rischia seriamente di rimanere nel campo - bello ma "inutile" - della teoria.
E' chiaro che ci vorranno anni... ma se non si comincia mai...

Per neonazionalista: non credo di soffrire di deliri nazi-islamo-comunisti (splendido neologismo, tra l'altro), ma sono semplicemente interessato alla prospettiva di un comunismo nazionale nel continente eurasiatico. tutto qui.


Ha senso stare, oggi, all'opposizione di Putin? No.
Nessuno come Putin sta ridestando la Russia al centro del contesto eurasiatico, stringendo importanti alleanze commerciali, economiche, militari e politiche con i diversi attori d'Eurasia.
Detto ciò si può criticare il modo in cui gestisce il potere, le sue prospettive di politica interna,ecc. come fa il Partito Comunista della Federazione Russa.
Ma tra questo e sostenere Kasparov ce ne passa.
Le dinamiche della politica internazionale non permettono, attualmente, di fare passi più grandi di quelli che sta facendo Putin.

Nemorth
04-08-09, 12:11
Nessuno come Putin sta ridestando la Russia al centro del contesto eurasiatico, stringendo importanti alleanze commerciali, economiche, militari e politiche con i diversi attori d'Eurasia.


Ti chiedo:
- le condizioni dei lavoratori, oggi, in Russia? Stanno peggio, o sbaglio?
- le disparità economiche e sociali sono diminuite o aumentate dal 1991 ad oggi?
- come mai il capitalismo in russia è talmente forte da concorrere su scala globale?

Forse sarà che sono un nazionalCOMUNISTA... ma sono questi i metri di giudizio del marxismo-leninismo... siccome il 3d è sul nazionalcomunismo.

Nemorth
04-08-09, 12:12
Fronte Patriottico - comunità (la Controvoce) (http://xoomer.alice.it/controvoce)

Seguo con interesse il fronte patriottico, ma anche qui mi sembra si stia troppo nel campo della teoria e poco nella pratica: dove sono le assemblee, i cortei, le manifestazioni, i volantinaggi, i manifesti per strada?

Spetaktor
04-08-09, 12:16
Ti chiedo:
- le condizioni dei lavoratori, oggi, in Russia? Stanno peggio, o sbaglio?
- le disparità economiche e sociali sono diminuite o aumentate dal 1991 ad oggi?
- come mai il capitalismo in russia è talmente forte da concorrere su scala globale?

Forse sarà che sono un nazionalCOMUNISTA... ma sono questi i metri di giudizio del marxismo-leninismo... siccome il 3d è sul nazionalcomunismo.

1-meglio o peggio rispetto a quando? all'era Eltsin? certamente si.
2-diminuite
3-perchè il capitalismo OGGI è egemone. Quindi se vuoi concorrere su scala mondiale non puoi rinchiuderti in un'ottica socialista (vedi l'esperienza della Cina). Per raggiungere al socialismo (e il fallimento dell'URSS lo insegna) si deve necessariamente passare per un periodo di accumulazione capitalistico (soprattutto in enormi paesi come cina e russia), altrimenti cosa ridistribuisci? le buone intenzioni?
e cmq ho detto che è lecito criticare la politica interna putiniana. Ma l'appoggio sulla scena internazionale è indiscutibile.

Spetaktor
04-08-09, 12:17
Seguo con interesse il fronte patriottico, ma anche qui mi sembra si stia troppo nel campo della teoria e poco nella pratica: dove sono le assemblee, i cortei, le manifestazioni, i volantinaggi, i manifesti per strada?

i cortei?? con quanti manifestanti? 3? Io, Combat e Muscillo!

Nemorth
04-08-09, 12:23
- ovviamente non mi riferivo ad Eltsin, ma all'URSS di cui Putin e Medvedev si vergognano...
- Diminuite? Si vede che allora abbiamo rapporti con lavoratori diversi in Russia... quelli con cui sono in contatto io, la vedono esattamente al contrario... e votano sia il Partito comunista russo sia i nazbol...
- l'egemonia del capitalismo va contrastata, non favorita. La teoria dello sviluppo gradualista fu condannata dallo stesso Lenin nelle tesi di Aprile, quindi non dobbiamo certo aspettare che il capitalismo si consolidi per cambiare le cose.

Nemorth
04-08-09, 12:24
i cortei?? con quanti manifestanti? 3? Io, Combat e Muscillo!

E' proprio questo il problema: voi siete in 3, noi siamo in due, quelli sono in 7... perchè non mettersi insieme e provare a diventare cento, mille, ecc...

Spetaktor
04-08-09, 12:27
- ovviamente non mi riferivo ad Eltsin, ma all'URSS di cui Putin e Medvedev si vergognano...
- Diminuite? Si vede che allora abbiamo rapporti con lavoratori diversi in Russia... quelli con cui sono in contatto io, la vedono esattamente al contrario... e votano sia il Partito comunista russo sia i nazbol...
- l'egemonia del capitalismo va contrastata, non favorita. La teoria dello sviluppo gradualista fu condannata dallo stesso Lenin nelle tesi di Aprile, quindi non dobbiamo certo aspettare che il capitalismo si consolidi per cambiare le cose.


1-Putin e Medvedev non si vergognao dell'URSS, anzi. Se oggi in Russia si può tranquillamente riparlare di Stalin, se i libri di scuola possono tranquillamente proporre tesi "revisioniste" sul periodo sovietico è tutto merito della rilettura storiografica del Cremlino.
2- L'Urss non è caduta per colpa di Putin. Quindi analizzando la storia russa del dopo-urss non possiamo non notare una discontinuità tra la politica elstiniana e qualla putiniana.
3-non è che sfruttando le "pecche" del capitalismo questo venga rinforzato, tuttaltro. Se oggi si puo parlare di "nuove regole internazionali" ciò è possibile grazie all'enorme crescita di Russia e Cina.

Spetaktor
04-08-09, 12:29
E' proprio questo il problema: voi siete in 3, noi siamo in due, quelli sono in 7... perchè non mettersi insieme e provare a diventare cento, mille, ecc...

perchè passare dalla teoria alla pratica è molto, ripeto molto, difficile.
di "fusioni fredde" ne abbiamo già passate a decine. Tutte fallite.

Spetaktor
04-08-09, 12:31
Varennikov. Ma noi patrioti ora con Putin abbiamo vinto
Repubblica — 13 agosto 2006 pagina 38

MOSCA «Il 19 agosto 1991 a Mosca non ci fu alcun tentativo di golpe. Le più alte cariche dello Stato cercarono, in base alla Costituzione, di impedire la disgregazione dell' Urss e la distruzione della nazione. Cercammo inutilmente di convincere Mikhail Gorbaciov: spero di vivere fino al giorno in cui il profeta della perestrojka, assieme al successore Boris Eltsin, saranno processati per alto tradimento».
Il generale Valentin Varennikov 15 anni fa era comandante in capo delle truppe terrestri dell'Armata Rossa, vice ministro della Difesa e membro del comitato centrale del Pcus. Assieme al capo del Kgb, Vladimir Kryuchkov, è stato l'ideologo del colpo di Stato contro Gorbaciov. Inviato in Ucraina, trattò la resa del presidente. Fu arrestato il 21 agosto e processato tre volte. Unico tra i golpisti, ha rifiutato la grazia. Dopo un anno e mezzo di carcere è stato assolto.
Oggi ha 83 anni, è deputato alla Duma e dispone di un elegante ufficio affacciato sul Cremlino. Il suo autista può guidare l'auto blu contromano sulla piazza Rossa, come trasportasse un esponente del governo.

Perché tentaste di prendere il potere con la forza?
«Nessuno voleva prendere il potere. Eravamo già al potere, rischiavamo solo di perderlo. Nel "Comitato per le situazioni d' emergenza" c'erano premier, ministri, capo del Kgb, vice presidente dell'Urss e presidente del Soviet supremo. Lo stesso Gorbaciov ha ammesso che non gli chiedemmo le dimissioni. Lasciò la Crimea liberamente: isolamento e reclusione furono balle della propaganda anti-sovietica».

Qual era allora il vostro obiettivo reale?
«L'indomani Gorbaciov avrebbe firmato il Trattato dell' Unione, che sanciva la fine dell' Urss. Volevamo impedire un atto anti-costituzionale, essendo d'accordo solo sei repubbliche su quindici. In marzo un referendum aveva già confermato la volontà popolare di conservare l'Unione Sovietica. In molte repubbliche secessioniste erano poi in corso guerre civili: chiedevamo al presidente di riportare l'ordine decretando lo stato d'emergenza».

Perché una «trattativa politica» degenerò in putsch, con l'intervento dell'esercito?
«Il 3 agosto avevamo già chiarito a Gorbaciov la gravità della situazione e le nostre intenzioni. Lui disse: "Io vado in vacanza, voi fate quello che volete". Il 17 decidemmo di inviare a Foros una delegazione per un estremo confronto con il presidente, che non ci ricevette. Il Comitato è nato all' improvviso, la notte del 18: serviva un organismo legale per gestire la situazione».

Perché Gorbaciov avrebbe dovuto ubbidire al vostro ultimatum?
«Il Paese lo odiava. Dopo cinque anni, la sua perestrojka aveva prodotto solo miseria, caos, conflitti etnici, corruzione. Belle parole sulla democrazia, ma l'Urss era stata distrutta e svenduta all'Occidente. Gli offrivamo la possibilità di salvare la patria e se stesso, affossando la concorrenza del suo avversario, Eltsin».

Quale fu l' errore?
«Pensavamo che Gorbaciov ed Eltsin avessero le idee confuse. Invece il loro piano era chiaro: distruggere l'Urss per conto degli Usa. Da tempo il Kgb aveva la prove che Gorbaciov e Aleksandr Jakovlev (braccio destro del presidente e architetto della perestrojka, ndr) agivano su mandato della Cia. Eltsin invece avrebbe fatto qualunque cosa pur di liquidare Gorbaciov, prendere il potere e rubare le ricchezze nazionali».

I golpisti erano ubriachi e spaventati: perché il salvataggio dell'Urss annegò nella vodka?
«Balle. Solo il primo ministro Pavlov, incaricato di intercettare Eltsin all'aeroporto, fu vittima della tensione e bevve. Gli altri agirono in base alla Costituzione, facendo di tutto per evitare spargimenti di sangue».

Perché allora il piano fallì?
«Per ingenuità e indecisione. Il capo del Kgb e il vice presidente dell'Urss, Janaev, si rivelarono deboli e incapaci di governare. Invece di spiegare in tivù quanto stava succedendo, fecero trasmettere il Lago dei cigni. La gente si impaurì, poi vide solo le immagini di Eltsin che fingeva di difendere la Casa Bianca dagli stalinisti».

Il 20 agosto, quando parlò con Gorbaciov in Crimea, cosa gli disse?
«Gli rimproverai di essersi inginocchiato davanti agli Usa e all' Europa occidentale. Gli dimostrai che aveva fatto perdere centinaia di miliardi all'Urss, riducendoci sul lastrico. Lo implorai di intervenire nelle repubbliche dove infuriava la guerra civile: per paura di mostrare all' Occidente qualche mitra, si è reso responsabile di migliaia di vittime. Gli dissi che aveva tradito il suo popolo: non replicò».

Che ruolo ebbe la reazione di Eltsin in difesa di Gorbaciov?
«Nessuno perché non lo difese affatto. Eltsin ha sempre odiato Gorbaciov. Gli proponemmo di aderire al Comitato, o di essere neutrale per eliminare l'avversario. Quel 19 mattina era di ritorno dal Kazakhstan, ubriaco come al solito. Il suo vice, Rutskoj, gli suggerì allora di fingere di salvare il capo dell'Urss e aspettare. Aveva capito che così, oltre a Gorbaciov, avrebbe fatto fuori anche noi».

Non le pare che il vostro piano per salvare il comunismo fosse un po' debole?
«Pensavamo di avere a che fare con gente per bene. Non arrestammo Eltsin, non ordinammo al gruppo Alfa di stanare dalla Casa Bianca i seicento eltsiniani armati. Il 21 agosto autorizzammo addirittura il volo degli inviati di Eltsin da Gorbaciov. Il popolo pensò all'ennesima lotta per il potere: non capì che si giocava il futuro dell'Urss».

Perché, dopo il crollo del Muro, volevate salvare l'Urss e il comunismo?
«L'Unione Sovietica, prima di soccombere alla quinta colonna dei servizi segreti Usa, era una potenza enorme. Distrutta dalla Seconda guerra mondiale, in pochi anni era risorta. L'Ovest ci invidiava e ci temeva. Eravamo all'avanguardia in tutto. Se l'Urss fosse stata lasciata sviluppare, oggi sarebbe la prima potenza mondiale».

Perché il 21 agosto vi siete arresi?
«Ministro della difesa e capo del Kgb raggiunsero Gorbaciov consapevoli di aver agito legalmente e nell'interesse nazionale. Non avevano guardie del corpo. Il presidente disse: "Torniamo a Mosca, poi vediamo". Invece aveva già dato l'ordine di arrestarli. Non capì che, accettando la protezione di Eltsin, gli stava consegnando il Cremlino. Così, in dicembre, non poté alzare un dito contro il trattato illegale di dissoluzione dell' Urss: e a Natale fu costretto a dimettersi».

Non crede che i russi in realtà fossero stanchi della dittatura comunista e che volessero vivere liberi?
«Il Paese, per colpa nostra, non comprese il nostro tentativo di riformarlo senza annientarlo. Mi dispiace solo non esserci riuscito, come ha fatto la Cina».

Pensa ancora, come dice il presidente Putin, che il crollo dell'Urss sia stata «la peggiore tragedia del Novecento»?
«Non fu un crollo, ma una distruzione forzata. Per il resto concordo con Putin».

Nel 1991 non temeste di sancire la dissoluzione del comunismo sovietico?
«Il comunismo, con altri nomi, resta la sostanza di fiorenti democrazie occidentali. Quanto all'Urss, eravamo convinti di consolidarla, eliminando Gorbaciov, Jakovlev ed Eltsin, i traditori. La Cia fu più rapida, ma oggi sta perdendo la partita».

Cosa intende dire?
«Balcani, Afghanistan, Iraq e Libano rivelano il vero volto di Usa e Nato. Con Putin la Russia non è più nelle mani dei farabutti. Abbiamo tutto per tornare una grande potenza: gas e petrolio stanno accelerando i tempi. Spero che l'attuale presidente resti fino a quando l' opera non sarà compiuta».

Vede il rischio di una seconda Guerra Fredda con gli Usa?
«La Guerra Fredda non è mai finita. Ha solo mutato forme e immagine. Putin ora fa ciò che noi chiedevamo a Gorbaciov, gli interessi nazionali. Dopo 15 anni posso dire che i cosiddetti golpisti avevano ragione e che hanno vinto: per questo una quinta colonna americana è di nuovo al lavoro, in Russia, per fermarci».

GIAMPAOLO VISETTI

Spetaktor
04-08-09, 12:31
Colonnello russo incolpa la Polonia per aver iniziato la seconda guerra mondiale

Incolliamo di seguito un pezzo di Andrea Carancini in cui si riprende un articolo inserito sul sito del Ministero della Difesa russo; questo articolo contiene l'accusa alla Polonia di aver scatenato, con il suo comportamento anti tedesco, la seconda guerra mondiale. Alla luce del fatto che allo scoppio della guerra, URSS e Germania Nazional Socialista erano alleate, l'opinione è da tenere in grande considerazione.

Un articolo scientifico pubblicato giovedì scorso sul sito del Ministero della Difesa russo ha incolpato la Polonia di aver iniziato la seconda guerra mondiale (http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2009/06/04/AR2009060402281.html ).

Il detto articolo non costituisce una dichiarazione ufficiale da parte del governo ma l’autore è il colonnello Sergei Kovalyov, direttore delle attività di ricerca dell’Istituto di Storia Militare del Ministero della Difesa. Il portavoce del Ministero, colonnello Alexander Drobyshevsky, ha detto che gli articoli scientifici pubblicati sul sito del Ministero non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Ministero.

L’articolo, intitolato “Finzioni e Falsificazioni nella valutazione del ruolo dell’Unione Sovietica alla vigilia della seconda guerra mondiale”, racconta come alla vigilia dell’invasione della Polonia da parte della Germania, avvenuta il 1 Settembre del 1939, Hitler chiese che la Polonia cedesse il controllo di Danzica e del corridoio di terra tra la Germania e l’attuale Kaliningrad. “Chiunque abbia studiato la storia della seconda guerra mondiale senza pregiudizi sa che laguerra iniziò a causa del rifiuto della Polonia di soddisfare le richieste dellaGermania”, ha scritto. Kovalyov ha definito tali richieste “assolutamenteragionevoli”. Ha osservato: “La stragrande maggioranza dei residenti di Danzica, tagliati fuori dalla Germania dal Trattato di Versailles, erano tedeschi che desideravano sinceramente la riunificazione con la loro madrepatria storica”.

Nemorth
04-08-09, 12:37
Interessante questo articolo...
faccio notare, però, che Putin vuole anche togliere la salma di Lenin dal mausoleo... se non è rimozione quella...

Sulle fusioni a freddo: concordo.
Però è arrivato il momento di scendere in piazza INSIEME... se poi si diventerà anche UNITI tanto meglio... ma separati siamo inutili... non credi?

Spetaktor
04-08-09, 12:38
Interessante questo articolo...
faccio notare, però, che Putin vuole anche togliere la salma di Lenin dal mausoleo... se non è rimozione quella...

Sulle fusioni a freddo: concordo.
Però è arrivato il momento di scendere in piazza INSIEME... se poi si diventerà anche UNITI tanto meglio... ma separati siamo inutili... non credi?

andremo a pregare al mausoleo di Putin, allora!

Nemorth
04-08-09, 12:51
andremo a pregare al mausoleo di Putin, allora!

eH EH... bella questa.
E sul fatto di creare un coordinamento tra le formazioni comuniste e socialiste nazionali?

msdfli
04-08-09, 16:58
Fronte Patriottico - comunità (la Controvoce) (http://xoomer.alice.it/controvoce)

toh :D

msdfli
04-08-09, 17:00
E' proprio questo il problema: voi siete in 3, noi siamo in due, quelli sono in 7... perchè non mettersi insieme e provare a diventare cento, mille, ecc...

ci siamo anche noi
pochi ma buoni :crepapelle:

msdfli
04-08-09, 17:06
Cosa ne pensate di questo? FRENTE NACIONAL BOLCHEVIQUE NAZBOL (http://www.nazbol.org)

tra i link c'erano anche questi.

mito di iconografia

http://www.nazbol.org/ENLACES/BANNERSF.jpg

e il banner del frente nacional con odino ? :D

http://www.nazbol.org/COMUNISMO.jpg

msdfli
04-08-09, 17:09
eH EH... bella questa.
E sul fatto di creare un coordinamento tra le formazioni comuniste e socialiste nazionali?

parliamo seriamente.
Lancio un'idea.
vedo che qui sono rappresentati diversi blog.

COMUNISMO NAZIONALE
FRONTE PATRIOTTICO
NAZIONALBOLSCEVISMO
M.S.D.F.L.I.

A cui potremmo aggiungere il CPE
e anche diversi altri di opposizione al sistema e SocialistiNazionali.

perchè non creare SERIAMENTE una FEDERAZIONE DI BLOG uniti da un logo comune ?

cosa ne pensate ?

Spetaktor
04-08-09, 18:30
http://www.nazbol.org/ICONOS.jpg

http://www.nazbol.org/stalin45.jpg

msdfli
04-08-09, 23:33
belle foto sul sito del FNB

http://www.nazbol.org/PROPAGANDA/images/p1_jpg.jpg

Anton Hanga
05-08-09, 00:16
Non entro nella disputa nazbol si/no...

Ma a che serve fare un circuito di 10 blog gestiti da una persona? Non e' meglio fare un blog unico gestito da 10 persone? Mah...

msdfli
05-08-09, 08:35
Non entro nella disputa nazbol si/no...

Ma a che serve fare un circuito di 10 blog gestiti da una persona? Non e' meglio fare un blog unico gestito da 10 persone? Mah...

a parer mio, ma solo mio eh,
un circuito di 10 blog ha la possibilità di raggiungere più persone
che un blog solo.
noi abbiamo 70 80 contatti al giorno, moltiplicali per x 10 blog sono 800 contatti al giorno...mica male...
e poi mettere d'accordo 10/20 persone magari di città diverse
per la gestione di un blog lo trovo difficile.
O almeno, chiunque potrebbe essere accreditato come autore
ma dovrebbero esistere delle regole.

cmq aperti a tutte le soluzioni.

Anton Hanga
05-08-09, 14:46
a parer mio, ma solo mio eh,
un circuito di 10 blog ha la possibilità di raggiungere più persone
che un blog solo.
noi abbiamo 70 80 contatti al giorno, moltiplicali per x 10 blog sono 800 contatti al giorno...mica male...
e poi mettere d'accordo 10/20 persone magari di città diverse
per la gestione di un blog lo trovo difficile.
O almeno, chiunque potrebbe essere accreditato come autore
ma dovrebbero esistere delle regole.
cmq aperti a tutte le soluzioni.


E' qui che volevo arrivare, si constata l'enorme difficolta' a portare avanti anche solo un blog in piu' di 2 o 3 persone e poi si lanciano questi appelli per la creazione di partiti nazbol/nazcom e via discorrendo. Se risulta quasi impossibile gia' solo coordinarsi per portare anti un blog figuriamoci un partito politico vero... per questo non trovo credibili oggi gli appelli alla fondazione di partiti, a prescindere dall'ideologia, perche' chi lo fa o e' un ingenuo o e' uno scemo.

Il caso umano e psichiatrico di NDS sta li a dimostrarlo. :sofico:

msdfli
05-08-09, 16:51
E' qui che volevo arrivare, si constata l'enorme difficolta' a portare avanti anche solo un blog in piu' di 2 o 3 persone e poi si lanciano questi appelli per la creazione di partiti nazbol/nazcom e via discorrendo. Se risulta quasi impossibile gia' solo coordinarsi per portare anti un blog figuriamoci un partito politico vero... per questo non trovo credibili oggi gli appelli alla fondazione di partiti, a prescindere dall'ideologia, perche' chi lo fa o e' un ingenuo o e' uno scemo.

Il caso umano e psichiatrico di NDS sta li a dimostrarlo. :sofico:


No, no, infatti hai ragione.
infatti ho consigliato l'ideatore di questo thread e del blog Comunismo Nazionale, persona pacata e gentile, di portare avanti il suo blog, per molto tempo, senza aspettarsi nulla, ma lavorando alacremente a l'idea che vuol portare avanti.

Semmai l'idea mia era quella di creare un circuito/federazione di blog di "opposizione al sistema", antiatlantista, eurasiastista, socialista, nazionalista, chiamala come vuoi...ma con una sorta di marchio DOC
che tutti dovrebbero apporre al proprio blog.
Non è molto ma è già qualcosa.
A molto altro non si può arrivare perchè ognuno giustamente vuol portare avanti il proprio blog nella maniera che ritiene più opportuna.
Ma un circuito di blog per me potremmo crearlo, sarebbe comunque un segnale che diversi blogger hanno un'idea comune antitetica al sistema.
Convogliare la lista dei blog su un'unico sito/blog da aggiornare anche una volta al mese (o anche + raramente se non serve prima)
dove pubblicare un documento/manifesto politico sottoscritto da chi aderisce e dove inserire via via i nuovi blog aderenti.
In pratica un sito con soltanto il manifesto politico e il blogroll dei siti che hanno aderito.

forse sono deliri di mezza estate ?
L'importante è che il cervello lavori e non si atrofizzi.

PS: NDS ? :gratgrat:

Spetaktor
05-08-09, 20:02
per questo non trovo credibili oggi gli appelli alla fondazione di partiti, a prescindere dall'ideologia, perche' chi lo fa o e' un ingenuo o e' uno scemo.


ottimo. Che sia chiaro a tutti.


Semmai l'idea mia era quella di creare un circuito/federazione di blog di "opposizione al sistema", antiatlantista, eurasiastista, socialista, nazionalista, chiamala come vuoi...ma con una sorta di marchio DOC


questo "circuito/federazione" necessiterebbe di un "moderatore/controllore" di tutti i blog/siti federati.
Nei tempi d'oggi sarebbe imperdonabile anche il minimo "errore", sia in buona che in cattiva fede.

msdfli
05-08-09, 21:23
questo "circuito/federazione" necessiterebbe di un "moderatore/controllore" di tutti i blog/siti federati.
Nei tempi d'oggi sarebbe imperdonabile anche il minimo "errore", sia in buona che in cattiva fede.

infatti questo moderatore dovrebbe:

a) moderare e controllare i blog/siti federati
b) gestire un sito di collegamento del circuito/federezione, come dicevo poco sopra con pochi aggiornamenti ma chiari
c) essere propositivo per nuove iniziative federate.

ci vorrebbe una persona affidabile.

Anton Hanga
05-08-09, 21:47
No, no, infatti hai ragione.
Ma un circuito di blog per me potremmo crearlo, sarebbe comunque un segnale che diversi blogger hanno un'idea comune antitetica al sistema.
Convogliare la lista dei blog su un'unico sito/blog da aggiornare anche una volta al mese (o anche + raramente se non serve prima)
dove pubblicare un documento/manifesto politico sottoscritto da chi aderisce e dove inserire via via i nuovi blog aderenti.
In pratica un sito con soltanto il manifesto politico e il blogroll dei siti che hanno aderito.
forse sono deliri di mezza estate ?
L'importante è che il cervello lavori e non si atrofizzi.


Non sono contrario ad una cosa del genere, fatelo pure, sempre se ci riuscite...
:chefico: pero' dubito che in una cosa del genere possa ricevere il patrocinio ufficiale del CPE. Al limite vi consiglio di specificare nella vostra pagina introduttiva o nel vostro "manifesto" che vi ispirate o vi riconoscete nelle tesi portate avanti dall'eurasiatismo italiano incarnato dal CPE. Anche mettere un link diretto con il logo del CPE non guasta e non serve il permesso per farlo.
Vedete come hanno fatto in questo blog, ad esempio: Movimento di Azione Popolare (http://movimentodiazionepopolare.blogspot.com/)




PS: NDS ? :gratgrat:


Nuova Destra Sociale, il partito che unificherà l'"Area"! :crepapelle::gluglu:

msdfli
05-08-09, 23:53
Nuova Destra Sociale, il partito che unificherà l'"Area"! :crepapelle::gluglu:

ahhhhhhhh...
abito a 500 mt da loro...ci credi ?
ma son bravi guaglioni...:sofico:
son tranquilli.
era da tempo che volevo contattarli
ora sento che mi dicono

Spetaktor
06-08-09, 00:57
ci vorrebbe una persona affidabile.

Lo paghi tu? :D

Spetaktor
06-08-09, 00:58
ahhhhhhhh...
abito a 500 mt da loro...ci credi ?
ma son bravi guaglioni...:sofico:
son tranquilli.
era da tempo che volevo contattarli
ora sento che mi dicono

boh ti racconteranno dei loro successi elettorali, dei loro accordi politico-economico-militari con l'Iran, che il CPE lavora per loro, che hanno visto Babbo Natale, che comprano il Billionaire, ecc.

Spetaktor
06-08-09, 01:00
Non sono contrario ad una cosa del genere, fatelo pure, sempre se ci riuscite...
:chefico: pero' dubito che in una cosa del genere possa ricevere il patrocinio ufficiale del CPE. Al limite vi consiglio di specificare nella vostra pagina introduttiva o nel vostro "manifesto" che vi ispirate o vi riconoscete nelle tesi portate avanti dall'eurasiatismo italiano incarnato dal CPE. Anche mettere un link diretto con il logo del CPE non guasta e non serve il permesso per farlo.
Vedete come hanno fatto in questo blog, ad esempio: Movimento di Azione Popolare (http://movimentodiazionepopolare.blogspot.com/)




credo sia la cosa migliore.

Nemorth
06-08-09, 13:19
No, no, infatti hai ragione.
infatti ho consigliato l'ideatore di questo thread e del blog Comunismo Nazionale, persona pacata e gentile, di portare avanti il suo blog, per molto tempo, senza aspettarsi nulla, ma lavorando alacremente a l'idea che vuol portare avanti.

Semmai l'idea mia era quella di creare un circuito/federazione di blog di "opposizione al sistema", antiatlantista, eurasiastista, socialista, nazionalista, chiamala come vuoi...ma con una sorta di marchio DOC
che tutti dovrebbero apporre al proprio blog.
Non è molto ma è già qualcosa.
A molto altro non si può arrivare perchè ognuno giustamente vuol portare avanti il proprio blog nella maniera che ritiene più opportuna.
Ma un circuito di blog per me potremmo crearlo, sarebbe comunque un segnale che diversi blogger hanno un'idea comune antitetica al sistema.
Convogliare la lista dei blog su un'unico sito/blog da aggiornare anche una volta al mese (o anche + raramente se non serve prima)
dove pubblicare un documento/manifesto politico sottoscritto da chi aderisce e dove inserire via via i nuovi blog aderenti.
In pratica un sito con soltanto il manifesto politico e il blogroll dei siti che hanno aderito.

forse sono deliri di mezza estate ?
L'importante è che il cervello lavori e non si atrofizzi.

PS: NDS ? :gratgrat:

QUOTO... io ci sto.

Nemorth
06-08-09, 13:54
Comunismo Nazionale: Per un'Italia Unita e Socialista (http://comunismonazionale.blogspot.com/2009/08/per-unitalia-unita-e-socialista.html)

Comunismo Nazionale: Gabbie salariali? (http://comunismonazionale.blogspot.com/2009/08/gabbie-salariali.html)

msdfli
06-08-09, 16:13
QUOTO... io ci sto.

per ora lasciamo perdere.
meglio ritrovarsi qui a scambiare opinioni.

Nemorth
06-08-09, 16:37
Senza polemica...
bene la teoria...
male la pratica...
Continuando così, siamo destinati a ragionare... non a FARE...

Spetaktor
06-08-09, 18:31
Senza polemica...
bene la teoria...
male la pratica...
Continuando così, siamo destinati a ragionare... non a FARE...

e allora FAI. Quando ci dimostrerai cosa sei capace di fare ti seguiremo tutti!
senza polemica.

msdfli
06-08-09, 23:08
Senza polemica...
bene la teoria...
male la pratica...
Continuando così, siamo destinati a ragionare... non a FARE...

BBBoni...

Non si FA dalla mattina alla sera.
Hai aperto un blog interessante e l'articolo PREGIUDIZI mi piace.
anche tu come tutti noi...seppur con le dovute differenze...porti
avanti un discorso di OPPOSIZIONE...chi da destra chi da sinistra
Se accadranno avvenimenti importanti saremo tutti qui.
Dedicati al tuo sito anima e corpo...curalo graficamente...non fare 2 post di 3 righe come quelli precedenti...studia...e in più cerca contatti a te "uniformi"
spek ti ha dato un contatto...magari potrete scrivere qualcosa.

ci vuole tempo...non pretendere tutto e subito
vedrai che le soddisfazioni sono molte.

saluti

Anton Hanga
06-08-09, 23:35
Quello che non si capisce e' che un movimento politico non si improvvisa, un soggetto politico si costruisce con anni di studi e di lavoro soprattutto sul versante culturale, altrimenti il fallimento e' praticamente certo.

msdfli
07-08-09, 15:15
Quello che non si capisce e' che un movimento politico non si improvvisa, un soggetto politico si costruisce con anni di studi e di lavoro soprattutto sul versante culturale, altrimenti il fallimento e' praticamente certo.

anche perchè
è gia impegnativo studiare, documentarsi e portare avanti un blog decente.

però è bene aver entusiasmo...

Er Fascista
07-08-09, 15:49
http://byfiles.storage.live.com/y1pjMH0NUIDZpYH0nGLQ7DK0jFFj8SS_1zfRBe84YDA62ovaxq tg1epTt3h5Zt_A9CnVKHGibNMs3umvR7IK6CEsw

msdfli
07-08-09, 15:56
ma quanti anni avrà....11..12?

Nemorth
08-08-09, 12:40
Credo che lo studio, almeno dell'attualità, sia a buon punto.
Credo anche che i tempi siano maturi per un coordinamento unitario tra i vari movimenti "di opposizione", socialisti e nazionali.

Cmq può darsi che corra troppo. Attenderò.

Antimodernista
26-08-09, 13:39
Nazionalcomunismo, come se i totalitarismi novecenteschi non avessero già fatto abbastanza danni. Un conto è superare la vecchia dicotomia destra-sinistra e un altro è inventare questi ibridi ideologici nazi-comunisti o nazi-stalinisti che non servono a niente.

Luis Molina
26-08-09, 20:04
Ciao a tutti, alcune domande.
In che cosa differisce il nazionalcomunismo dal comunismo tradizionale?
Cosa pensano i nazionalcomunisti di persone come Ernst Röhm e Gregor Strasser, fatti uccidere da Hitler nel 1934 perché rappresentavano il nazionalsocialismo di sinistra?
Se avesse vinto questa linea all'interno dello NSDAP ci potrebbe essere stata un'alleanza con l'URSS in chiave anticapitalistica?

Spetaktor
26-08-09, 20:23
Nazionalcomunismo, come se i totalitarismi novecenteschi non avessero già fatto abbastanza danni. Un conto è superare la vecchia dicotomia destra-sinistra e un altro è inventare questi ibridi ideologici nazi-comunisti o nazi-stalinisti che non servono a niente.

fai un errore madornale. Pensare di superare la dicotomia destra-sinistra non significa negare le "ideologie". La "sconfitta delle ideologie" è la vittoria del sistema capitalistico, a-ideologico per definizione. solo recuperando le ideologie, sintetizzandole in una sorta di "super-ideologia" si può pensare di creare l'alternativa.

Spetaktor
26-08-09, 20:26
Ciao a tutti, alcune domande.
In che cosa differisce il nazionalcomunismo dal comunismo tradizionale?

Se per comunismo tradizionale intendi il marxismo, la differenza è evidente: sentimento nazionale vs cosmopolitismo, gerarchia vs egualitarismo, volontarismo vs determinismo.


Cosa pensano i nazionalcomunisti di persone come Ernst Röhm e Gregor Strasser, fatti uccidere da Hitler nel 1934 perché rappresentavano il nazionalsocialismo di sinistra?

I nazionalbolscevichi vedevano di buon occhio la corrente "sinistra" del NSDAP. All'ideologia "nuda e cruda" sommavano una buona dose di pragmatismo (sullo stile staliniano) e non disdegnavano una vittoria socialista interna al partito.


Se avesse vinto questa linea all'interno dello NSDAP ci potrebbe essere stata un'alleanza con l'URSS in chiave anticapitalistica?

senza dubbio. Era nel programma dei fratelli Strasser.

Italicvs
29-08-09, 17:20
fai un errore madornale. Pensare di superare la dicotomia destra-sinistra non significa negare le "ideologie". La "sconfitta delle ideologie" è la vittoria del sistema capitalistico, a-ideologico per definizione. solo recuperando le ideologie, sintetizzandole in una sorta di "super-ideologia" si può pensare di creare l'alternativa.Un errore madornale, secondo me, è anche creare superideologie totalitarie come il nazional-bolscevismo. Pur detestando visceralmente la democrazia usa uno stato totalitario lo combatterei, invece vedrei con favore un sistema basato sulla democrazia diretta

Italicvs
29-08-09, 17:27
A riguardo consiglierei questa lettura: La fine dell'Impero o l'Impero della fine? (http://www.comunitarismo.it/naz_bol.htm)

Stalinator
02-09-09, 21:05
Se posso dire la mia, noto che molti nell'Europa atlantica sono molto scarsamente preparati sui temi. Si affronta il nazional-bolscevismo partendo dalle esperienze storiche riadattate a sensazione soggettive. Allo stesso tempo si ignora un iter culturale che va da Niekisch a Thiriart, passando per Dugin e per tutto il fenomeno nazi-maoista e comunitarista degli anni 70. Il nazionalcomunismo non è assolutamente il marxismo nazionalitario. La stessa rivisitazione di Stalin ci pone ina dimensione antidogmatica, pragmatista e autenticamente a-positivista. Marx ed Engles hanno un ruolo fondamentale nella cultura del Comunismo storico, ma non solo ne sono solo due esponenti, ma Lenin seppe già rileggerli.
I limiti di chi proviene dagli ambienti della sinistra estrema occidentale sono proprio quelli di leggere in maniera assolutamente rigorosa e atemporale due autori anche importanti ma non fondamentali.
Al di là della storia ufficiale (quella ognuno se la rigira a proprio comodo) è la lettura del fenomeno a rivestire importanza nell'attualità: ho notato con interesse il forumista del gruppo di studi comparati Fascismo - Comunismo in chiave geopolitica, proprio perchè l'attualità, il contesto impone determinate letture. Il passato determina il futuro ma anche il futuro a volte può ricostruire o per lo meno rimodellare il passato troppo bruscamente dato per morto.
La figura di Stalin, cosi come quella di Kim Il Sung, sono molto complesse e più che alle dottrine ispiratrici, è l'esistenza e il vissuto individuale ad interessare un autentico nazional-comunista.
Non si può pensare al nazionalcomunismo come ad un accrocchio di dogmi differenti o a un insieme di totalitarismi recuperati dallo scantinato dei ricordi. Siete quasi tutti fuori strada, sia i detrattori sia i presunti adepti.

Italicvs
03-09-09, 21:59
Se posso dire la mia, noto che molti nell'Europa atlantica sono molto scarsamente preparati sui temi. Si affronta il nazional-bolscevismo partendo dalle esperienze storiche riadattate a sensazione soggettive. Allo stesso tempo si ignora un iter culturale che va da Niekisch a Thiriart, passando per Dugin e per tutto il fenomeno nazi-maoista e comunitarista degli anni 70. Il nazionalcomunismo non è assolutamente il marxismo nazionalitario. La stessa rivisitazione di Stalin ci pone ina dimensione antidogmatica, pragmatista e autenticamente a-positivista. Marx ed Engles hanno un ruolo fondamentale nella cultura del Comunismo storico, ma non solo ne sono solo due esponenti, ma Lenin seppe già rileggerli.
I limiti di chi proviene dagli ambienti della sinistra estrema occidentale sono proprio quelli di leggere in maniera assolutamente rigorosa e atemporale due autori anche importanti ma non fondamentali.
Al di là della storia ufficiale (quella ognuno se la rigira a proprio comodo) è la lettura del fenomeno a rivestire importanza nell'attualità: ho notato con interesse il forumista del gruppo di studi comparati Fascismo - Comunismo in chiave geopolitica, proprio perchè l'attualità, il contesto impone determinate letture. Il passato determina il futuro ma anche il futuro a volte può ricostruire o per lo meno rimodellare il passato troppo bruscamente dato per morto.
La figura di Stalin, cosi come quella di Kim Il Sung, sono molto complesse e più che alle dottrine ispiratrici, è l'esistenza e il vissuto individuale ad interessare un autentico nazional-comunista.
Non si può pensare al nazionalcomunismo come ad un accrocchio di dogmi differenti o a un insieme di totalitarismi recuperati dallo scantinato dei ricordi. Siete quasi tutti fuori strada, sia i detrattori sia i presunti adepti.Ben tornato Der Kampfer! :)

Stalinator
04-09-09, 09:26
Ben tornato Der Kampfer! :)

credo tu mi confonda con qualcunaltro. Sono nuovo di qua...

Italicvs
04-09-09, 12:34
credo tu mi confonda con qualcunaltro. Sono nuovo di qua...Scusa allora! Ti avevo confuso con un altro nazional-bolscevico presente in un altro forum che aveva avatar simili ai tuoi

msdfli
04-09-09, 18:11
Se posso dire la mia, noto che molti nell'Europa atlantica sono molto scarsamente preparati sui temi. Si affronta il nazional-bolscevismo partendo dalle esperienze storiche riadattate a sensazione soggettive. Allo stesso tempo si ignora un iter culturale che va da Niekisch a Thiriart, passando per Dugin e per tutto il fenomeno nazi-maoista e comunitarista degli anni 70. Il nazionalcomunismo non è assolutamente il marxismo nazionalitario. La stessa rivisitazione di Stalin ci pone ina dimensione antidogmatica, pragmatista e autenticamente a-positivista. Marx ed Engles hanno un ruolo fondamentale nella cultura del Comunismo storico, ma non solo ne sono solo due esponenti, ma Lenin seppe già rileggerli.
I limiti di chi proviene dagli ambienti della sinistra estrema occidentale sono proprio quelli di leggere in maniera assolutamente rigorosa e atemporale due autori anche importanti ma non fondamentali.
Al di là della storia ufficiale (quella ognuno se la rigira a proprio comodo) è la lettura del fenomeno a rivestire importanza nell'attualità: ho notato con interesse il forumista del gruppo di studi comparati Fascismo - Comunismo in chiave geopolitica, proprio perchè l'attualità, il contesto impone determinate letture. Il passato determina il futuro ma anche il futuro a volte può ricostruire o per lo meno rimodellare il passato troppo bruscamente dato per morto.
La figura di Stalin, cosi come quella di Kim Il Sung, sono molto complesse e più che alle dottrine ispiratrici, è l'esistenza e il vissuto individuale ad interessare un autentico nazional-comunista.
Non si può pensare al nazionalcomunismo come ad un accrocchio di dogmi differenti o a un insieme di totalitarismi recuperati dallo scantinato dei ricordi. Siete quasi tutti fuori strada, sia i detrattori sia i presunti adepti.

Ti saluto e mi trovi molto d'accordo.
La stessa storia della WW2 merita revisioni continue
e a tal proposito vi invito a leggere questo

ComeDonChisciotte - SETTANT’ANNI OR SONO, MA NON LI DIMOSTRA. UN PASSATO CHE NON PASSA (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=6236)

Principalmente non credo ci sia uno che ha ragione e uno che ha torto.
Semplicemente è una questione di tifo (in senso calcistico e non medicinale :) )
Credo che per comprendere il NAZBOL bisognerebbe aver vissuto in russia almeno dal 1989 e non credo che nessuno di noi l'abbia fatto.
E' chiaro che ognuno di noi poi lo modella e lo certifica a piacimento.
Gli atteggiamenti poi della sinistra italiana ed occidentali non hanno nulla a che vedere con marxismo, leninismo e manco a dirlo con lo stalinismo.
Son tutte versioni occidentali e massoniche di qualcosa di anticonservatore.
Definirei davvero più stalinista SuperPapi che Ferrando o Diliberto.
La verità è che dobbiamo fare i conti con una russia, forse più imperialzarista, che nazionalcomunista, anche se, come abbiamo detto spesso, il confine tra nazionalismo russo, imperialismo russo e socialbolscevismo russo è spesso labile.
chi ha comandato la russia ha cercato sempre di fare il bene primario della nazione.
Thiriart poi ha una sua lettura particolare spostata molto verso l'europa più che verso la Russia.
Mentre Dugin vede si l'Eurasia, ma da un punto di vista, secondo me, molto russo-egemonico.
Ciò non toglie che qui siamo tutti a favore di un progetto eurasiatico in quanto ciò che ci unisce è la voglia di divincolarsi dai tentacoli di Usraele e della Perfida Albione.

Personalmente, per quanto riguarda l'Italia, preferirei raggiungere certi obiettivi attraverso quello che si definisce "Socialismo Nazionale" mentre c'è chi preferisce ideologie e governi più aristocratico-totalitari.

Parliamoci chiaro, in Italia c'è Berlusconi, che assomiglia più che a un dittatore alla Stalin, a uno oligarca khirghizo o a Bokassa.
Ma se il mezzo con cui liberarsi da certi maelstrom occidentali dovesse essere Papi...allora W Papi.
Bisogna essere pragmatici.
Un passo alla volta.

Cmq ritornando al concetto iniziale, è sicuramente importante non riportare alla luce vecchi scheletri ammuffiti, ma estrapolare dalle passate dottrine il meglio, magari anche amalgamarlo, e proporre qualcosa di ideologicamente futuribile.

Credo che il futuro crollo epocale dell'impero di Mandingo ci darà una mano.

Stalinator
04-09-09, 18:24
Ti saluto e mi trovi molto d'accordo.
La stessa storia della WW2 merita revisioni continue
e a tal proposito vi invito a leggere questo

ComeDonChisciotte - SETTANT’ANNI OR SONO, MA NON LI DIMOSTRA. UN PASSATO CHE NON PASSA (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=6236)

Principalmente non credo ci sia uno che ha ragione e uno che ha torto.
Semplicemente è una questione di tifo (in senso calcistico e non medicinale :) )
Credo che per comprendere il NAZBOL bisognerebbe aver vissuto in russia almeno dal 1989 e non credo che nessuno di noi l'abbia fatto.
E' chiaro che ognuno di noi poi lo modella e lo certifica a piacimento.
Gli atteggiamenti poi della sinistra italiana ed occidentali non hanno nulla a che vedere con marxismo, leninismo e manco a dirlo con lo stalinismo.
Son tutte versioni occidentali e massoniche di qualcosa di anticonservatore.
Definirei davvero più stalinista SuperPapi che Ferrando o Diliberto.
La verità è che dobbiamo fare i conti con una russia, forse più imperialzarista, che nazionalcomunista, anche se, come abbiamo detto spesso, il confine tra nazionalismo russo, imperialismo russo e socialbolscevismo russo è spesso labile.
chi ha comandato la russia ha cercato sempre di fare il bene primario della nazione.
Thiriart poi ha una sua lettura particolare spostata molto verso l'europa più che verso la Russia.
Mentre Dugin vede si l'Eurasia, ma da un punto di vista, secondo me, molto russo-egemonico.
Ciò non toglie che qui siamo tutti a favore di un progetto eurasiatico in quanto ciò che ci unisce è la voglia di divincolarsi dai tentacoli di Usraele e della Perfida Albione.

Personalmente, per quanto riguarda l'Italia, preferirei raggiungere certi obiettivi attraverso quello che si definisce "Socialismo Nazionale" mentre c'è chi preferisce ideologie e governi più aristocratico-totalitari.

Parliamoci chiaro, in Italia c'è Berlusconi, che assomiglia più che a un dittatore alla Stalin, a uno oligarca khirghizo o a Bokassa.
Ma se il mezzo con cui liberarsi da certi maelstrom occidentali dovesse essere Papi...allora W Papi.
Bisogna essere pragmatici.
Un passo alla volta.

Cmq ritornando al concetto iniziale, è sicuramente importante non riportare alla luce vecchi scheletri ammuffiti, ma estrapolare dalle passate dottrine il meglio, magari anche amalgamarlo, e proporre qualcosa di ideologicamente futuribile.

Credo che il futuro crollo epocale dell'impero di Mandingo ci darà una mano.

Indubbiamente il vero nazionalcomunismo è il socialismo non scientifico, quello non oggetivante, quello che non mondializza: la forza del Nazionalcomunismo per me è nel ribaltamento della prospettiva dogmatica postivista che putroppo Marx possedeva. Chiaramente il clima filosofico del periodo ha giocato il suo buon compito: lo stesso Lenin rivide Marx in un'ottica contingente al Novecento, parlando di imperialismo e di fase crescente del Capitale fino a teorizzare la Liberazione Nazionale anticipando l'Autodeterminazione come applicazione del Socialismo reale. Stalin, Mao e Kim Il Sung a mio modo di vedere hanno completato l'opera con il rovesciamento della prospettiva scientista e con l'adattamento del socialismo alla realtà. La realtà è particolare non potrà mai essere modellata dall'uomo sino alla semplificazione dell'unità: errore che accomuna tanto le destre che le sinistre attuali...
perciò credo sia da superare ogni logica anacronistica compreso il dibattito sul fascismo, diventato un neovocabolo del neolinguismo mediatico per evocare (alla pari di nazismo, islamismo, stalinismo ecc...) il mostro della radicalizzazione dell'antagonismo politico al Capitalismo mondialista e globalizzante. Spaventare i polli insomma. Ciò che conta è l'oggi, e nell'oggi certe dialettiche sono semplicemente fuori dal nostro momento. Che aspettiamo a capirlo bene?
Complimenti per il blog comunque. Interessantissimo. :):chefico:

Stalinator
06-09-09, 12:20
Se posso, segnalo anche il nostro blog di ispirazione comunitaria.. se un giorno doveste portare a compimento quell'idea che ho letto qualche pagina piu addietro di coordinamento dei vari spazi multimediali, noi ci saremmo...

NUOVA DIMENSIONE - Windows Live (http://nuovadimensionesociale.spaces.live.com/)

Spetaktor
06-09-09, 15:21
Se posso, segnalo anche il nostro blog di ispirazione comunitaria.. se un giorno doveste portare a compimento quell'idea che ho letto qualche pagina piu addietro di coordinamento dei vari spazi multimediali, noi ci saremmo...

NUOVA DIMENSIONE - Windows Live (http://nuovadimensionesociale.spaces.live.com/)

ottimo. Il pezzo su Stalin sembra interessante. Domani lo stampo e lo leggo. :ciaociao:

Spetaktor
06-09-09, 17:52
Se posso, segnalo anche il nostro blog di ispirazione comunitaria.. se un giorno doveste portare a compimento quell'idea che ho letto qualche pagina piu addietro di coordinamento dei vari spazi multimediali, noi ci saremmo...

NUOVA DIMENSIONE - Windows Live (http://nuovadimensionesociale.spaces.live.com/)

Solo una piccola cosa: La frase "Fate della causa del popolo la causa della nazione e la causa della nazione diventerà la causa del popolo" non è di Niekisch, ma è di Lenin. Niekisch solamente la riprese per la testata del suo settimanale.:ciaociao:

Spetaktor
06-09-09, 18:08
Non si può pensare al nazionalcomunismo come ad un accrocchio di dogmi differenti o a un insieme di totalitarismi recuperati dallo scantinato dei ricordi. Siete quasi tutti fuori strada, sia i detrattori sia i presunti adepti.

Non penso di "recuperare" totalitarismi del passato, ma di sintetizzare, di aggiornare e di reinterpetare quelle ideologie, che, per la nostra salvezza, abbiamo il dovere di non "gettare nello scantinato dei ricordi". La vittoria del capitalismo è per definizione quella della "morte delle ideologie".
Il nostro compito è quello di 'ripigliare' queste idee, atualizzarle e leggerle con l'occhio pragmatico, cinico, quasi "immorale" (per dirla alla Necaev, si intende) [sostenendo, se utile, anche Berlusconi, senza pregiudizi].

http://nazbol.splinder.com/

Stalinator
06-09-09, 18:48
Non penso di "recuperare" totalitarismi del passato, ma di sintetizzare, di aggiornare e di reinterpetare quelle ideologie, che, per la nostra salvezza, abbiamo il dovere di non "gettare nello scantinato dei ricordi". La vittoria del capitalismo è per definizione quella della "morte delle ideologie".
Il nostro compito è quello di 'ripigliare' queste idee, atualizzarle e leggerle con l'occhio pragmatico, cinico, quasi "immorale" (per dirla alla Necaev, si intende) [sostenendo, se utile, anche Berlusconi, senza pregiudizi].

NazionalBolscevismo (http://nazbol.splinder.com/)

Lo so di chi è, soltanto per citare il personaggio. Non potevamo mettere Lenin che fa parte di un discorso più ampio, ma abbiamo preferito Ernst Niekisch. Comunque rispondevo a loro che vedevano come un male rivisitare i totalitarismi. Sono daccordo anche io su quello.
Ti ringraziamo per l'attenzione comunque. :D:)

Spetaktor
06-09-09, 19:15
Lo so di chi è, soltanto per citare il personaggio. Non potevamo mettere Lenin che fa parte di un discorso più ampio, ma abbiamo preferito Ernst Niekisch. Comunque rispondevo a loro che vedevano come un male rivisitare i totalitarismi. Sono daccordo anche io su quello.
Ti ringraziamo per l'attenzione comunque. :D:)

allora aspetta...usa qualcosa di "originale" di Niekisch:

"O sapremo essere rivoluzionari, oppure sprofonderemo nella palude, rinunziando definitivamente ad essere un popolo libero".

"La politica tedesca, per essere veramente tale, sia politica sia tedesca, non può prefiggersi altro fine che la riconquista dell’indipendenza nazionale, la liberazione dalle catene che ci sono state imposte, ed il ristabilimento della Germania in una posizione influente ed autorevole sulla scena internazionale"

P.S.:L'articolo su Stalin è tuo?

Stalinator
06-09-09, 19:20
allora aspetta...usa qualcosa di "originale" di Niekisch:

"O sapremo essere rivoluzionari, oppure sprofonderemo nella palude, rinunziando definitivamente ad essere un popolo libero".

"La politica tedesca, per essere veramente tale, sia politica sia tedesca, non può prefiggersi altro fine che la riconquista dell’indipendenza nazionale, la liberazione dalle catene che ci sono state imposte, ed il ristabilimento della Germania in una posizione influente ed autorevole sulla scena internazionale"

P.S.:L'articolo su Stalin è tuo?

va be le conosco le citazioni di Niekisch :D se vuoi gestirlo te lo spazio :crepapelle: a sto punto.. sei proprio Stalinista-Berlusconista :postridicolo: scherzo eh.. comunque come si evince dalla presentazione Andrea sono proprio mi, come dicono a milano :)

Stalin
06-09-09, 23:13
Direi che il comunismo non è in sintonia con il nazinalismo tanto meno lo era Stalin

Spetaktor
07-09-09, 00:52
Direi che il comunismo non è in sintonia con il nazinalismo tanto meno lo era Stalin

in effetti il nazinalismo centra poco.

Stalin
07-09-09, 01:37
Lo sciovinismo nazionale e razziale è una sopravvivenza di costumi antiumani che sono propri al periodo del cannibalismo.
Stalin

Stalinator
07-09-09, 10:16
Lo sciovinismo nazionale e razziale è una sopravvivenza di costumi antiumani che sono propri al periodo del cannibalismo.
Stalin

Lo suprematismo e il nazionalismo sono antitetici. Il suprematismo è la degenerazione del nazionalismo nella sua auto-recessione. L'imperialismo che ne consegue è la negazione dei caratteri nazionali cui si parlava in Il Marxismo e la questione nazionale.

Stalinator
07-09-09, 12:03
Lo suprematismo e il nazionalismo sono antitetici. Il suprematismo è la degenerazione del nazionalismo nella sua auto-recessione. L'imperialismo che ne consegue è la negazione dei caratteri nazionali cui si parlava in Il Marxismo e la questione nazionale.


IL non Lo.. errore mio :giagia:

msdfli
07-09-09, 12:38
Direi che il comunismo non è in sintonia con il nazionalismo tanto meno lo era Stalin

Scusami se mi permetto ma questa è una frase profondamente errata.

Escludiamo gli argomenti ideologici sul marxismo e sul leninismo.
Guardiamo ai fatti.
Stalin fu un nazionalista e fece dell'URSS praticamente un impero.
Non solo: promosse iniziative per accrescere il patriottismo tradizionale russo, tralasciando poi gli ovvi discorsi nazionalistici all indomani della grande guerra patriottica.

Su questo ci sono pochi dubbi.

msdfli
07-09-09, 12:40
Lo sciovinismo nazionale e razziale è una sopravvivenza di costumi antiumani che sono propri al periodo del cannibalismo.
Stalin

questa frase è del 1931.

E ancora non c'era stata nemmeno la grande carestia ucraina (1932-1933).

Io mi concentrerei su gli ultimi 20 anni di Stalin.

Stalin
07-09-09, 22:47
Lo suprematismo e il nazionalismo sono antitetici. Il suprematismo è la degenerazione del nazionalismo nella sua auto-recessione. L'imperialismo che ne consegue è la negazione dei caratteri nazionali cui si parlava in Il Marxismo e la questione nazionale.
Chiedo scusa ma non ho ben capito il discorso


Scusami se mi permetto ma questa è una frase profondamente errata.

Escludiamo gli argomenti ideologici sul marxismo e sul leninismo.
Guardiamo ai fatti.
Stalin fu un nazionalista e fece dell'URSS praticamente un impero.
Non solo: promosse iniziative per accrescere il patriottismo tradizionale russo, tralasciando poi gli ovvi discorsi nazionalistici all indomani della grande guerra patriottica.

Su questo ci sono pochi dubbi.
Ma se i Russi neppure godevano dell'autonomia


questa frase è del 1931.

E ancora non c'era stata nemmeno la grande carestia ucraina (1932-1933).

Io mi concentrerei su gli ultimi 20 anni di Stalin.
Bè ma la carestia non è mai esistita

Spetaktor
08-09-09, 00:41
Lo sciovinismo nazionale e razziale è una sopravvivenza di costumi antiumani che sono propri al periodo del cannibalismo.
Stalin

I libri si lasciano scrivere, i discorsi pronunciare. Quello che conta è la politica attiva ed effettiva.
Stalin fu, consapevole o meno, il costruttore di un nuovo Impero russo.

Stalinator
08-09-09, 10:51
Chiedo scusa ma non ho ben capito il discorso



Lo sciovinismo non c'entra nulla. Il nazionalismo è difensivo, è resistenza nazionale nel significato di non farsi schiacciare e annullare dalle invasioni nemiche, siano esse eserciti siano esse ammassi di parassiti migranti che vengono a sfruttare il nostro Paese per accordi col caporalato e con gli sfruttatori. Difendere la Patria e i suoi caratteri enucleati da Stalin nel suo saggio Il Marxismo e la Questione Nazionale (che sono sinteticamente lingua, storia, territorio, mentalità, economia e cultura) è sempre stato un elemento inscindibile dal Comunismo in oriente.

bossanovababy
08-09-09, 18:10
Per me Stalin fu un assassino: uno dei più feroci e vili assassini del Novecento! Come fate ad esaltare questo despota georgiano lo sapete solamente voi. Non condivido assolutamente niente di quello che venne fatto dal dittatore sovietico che ha ucciso e sterminato in nome del marxismo milioni di individui.

Stalinator
08-09-09, 19:03
Per me Stalin fu un assassino: uno dei più feroci e vili assassini del Novecento! Come fate ad esaltare questo despota georgiano lo sapete solamente voi. Non condivido assolutamente niente di quello che venne fatto dal dittatore sovietico che ha ucciso e sterminato in nome del marxismo milioni di individui.

Dovresti spiegarmi come è possibile che, considerando i ventisei milioni di caduti in guerra patiti dall'URSS, il censimento del 1913 contasse 158milioni di cittadini in Russia, e quello del 1959 208milioni, se veramente Stalin ha massacrato intere popolazioni.
Purtroppo la diceria dell'infame Kruscev fu plasticamente costruita per attribuire a Stalin le peggiori nefandezze, ingigantendole in maniera esponenziale, e non considerando che spesso le ingiustizie commesse erano atti di abuso da parte di agenti e funzionari locali che agivano all'insaputa di Mosca, venendo favoriti dal decentramento delle investiture specie in un paese così grande come la Russia.
Credo che sia opportuno smetterla di credere ai documentari confezionati dal Sionismo, e alla favola "Nazifascismo, Stalinismo e Islam male assoluto della storia recente". Dovremmo cominciare a capire che il bene e il male non sono concetti assoluti ed esclusivi. E soprattutto che la peggiore perversione appartiene spesso a chi si nomina depositario assoluto del primo.

msdfli
09-09-09, 18:52
Da parte nostra i documentari di H.CH.
sono stati banditi da molto tempo.
Diseducativi e faziosi.

Molto meglio i libri, finchè li faranno.

Gianky
12-09-09, 14:27
Una mezza provocazione, completamente al di fuori delle pur pregevoli diatribe ideologiche: non credete che nella attuale situazione un partito, che si chiami nazional-bolscevico, nazionalcomunista, socialnazionalista o semplicemente eurasiatista, abbia una capacità di attrazione verso le categorie dei lavoratori dipendenti che sono enormemente deluse dai partiti tradizionali della sinistra, socialista e comunista, identificati oramai solamente come partiti filoimmigrati, filogay, filozingari e filo moschee?

Il fatto che, ameno qui al nord, la strarande maggioranza dei lavoratori voti Lega o Pdl, non pensate che voglia dire qualche cosa?

Pensate che non cia sia spazio per un partito di questo genere?

Io penso che ce ne sia parecchio e parecchio tanto!

Spetaktor
12-09-09, 17:54
Una mezza provocazione, completamente al di fuori delle pur pregevoli diatribe ideologiche: non credete che nella attuale situazione un partito, che si chiami nazional-bolscevico, nazionalcomunista, socialnazionalista o semplicemente eurasiatista, abbia una capacità di attrazione verso le categorie dei lavoratori dipendenti che sono enormemente deluse dai partiti tradizionali della sinistra, socialista e comunista, identificati oramai solamente come partiti filoimmigrati, filogay, filozingari e filo moschee?

Il fatto che, ameno qui al nord, la strarande maggioranza dei lavoratori voti Lega o Pdl, non pensate che voglia dire qualche cosa?

Pensate che non cia sia spazio per un partito di questo genere?

Io penso che ce ne sia parecchio e parecchio tanto!


Io credo che, oggi, non ci sia spazio per un partito come questo.

msdfli
12-09-09, 18:28
L'unica sintesi possibile è quella SocialNazionalista con venature Eurasiatiste marcate,
ma andrebbe coniato dei termini nuovi come Sinistra Nazionale o Destra Socialista
per non farsi dare del nazista subito.

Ma per arrivare a questo dovrebbe avvenire una Rivoluzione.

Per ora ci dobbiamo accontentare dell'oligarchismo papponesco di Papi. :piango:

Parlare di bolscevismo nel 2009 non avrebbe senso.

Ma l'idea di trovare un punto di contatto tra forze nazionaliste e sociali e comunisti integralisti potrebbe essere la nuova eresia del millennio.

Cmq intravedo da diverse parti questa ricerca di contatti.

Il fatto che molti operai votino Lega è uno di questi sintomi

Geremy
13-09-09, 01:06
Un ottima proposta direi! Ho seguito con interesse la vostra discussione alla fine mi sono iscritto al forum solo per poter dire la mia. Il termine Sinistra Nazionale è di sicuro preferibile a Destra Socialista che appare al quanto eretico. Perchè non portate le vostre idee all'interno del MDAP??? Abbiamo bisogno di persone con cui collaborare e creare il Socialismo Nazionale del XXI secolo. Questo permetterebbe di portare le idee social-comuniste in chiave patriottica o nazionalista per mitigare un pò l'ala della destra radicale dell'MDAP onde evitare di regalare alla destra estrema un altro movimento.
Certo che la bandiera nazionalsocialista col simbolo comunista al posto della svastica...non lascia molta immaginazione a chi non vorrebbe etichettare il Bolscevismo Nazionale come movimento fascista o che dir si voglia nazista.
E vi prego....Stalin non lo considero assolutamente un buon comunista!!!Troppi...troppi morti davvero!!!

Verso il Socialismo Nazionale del XXI secolo!

Malaparte
13-09-09, 03:20
Un ottima proposta direi! Ho seguito con interesse la vostra discussione alla fine mi sono iscritto al forum solo per poter dire la mia. Il termine Sinistra Nazionale è di sicuro preferibile a Destra Socialista che appare al quanto eretico. Perchè non portate le vostre idee all'interno del MDAP??? Abbiamo bisogno di persone con cui collaborare e creare il Socialismo Nazionale del XXI secolo. Questo permetterebbe di portare le idee social-comuniste in chiave patriottica o nazionalista per mitigare un pò l'ala della destra radicale dell'MDAP onde evitare di regalare alla destra estrema un altro movimento.
Certo che la bandiera nazionalsocialista col simbolo comunista al posto della svastica...non lascia molta immaginazione a chi non vorrebbe etichettare il Bolscevismo Nazionale come movimento fascista o che dir si voglia nazista.
E vi prego....Stalin non lo considero assolutamente un buon comunista!!!Troppi...troppi morti davvero!!!

Verso il Socialismo Nazionale del XXI secolo!
Per curiosità, come vi ponete riguardo all'immigrazione ed al Cristianesimo?

Gianky
13-09-09, 09:41
Per curiosità, come vi ponete riguardo all'immigrazione ed al Cristianesimo?

Personalmente, ed io parlo solo ed unicamente per me (come dice chiaramente il mio Avatar), sono contro entrambi!

Stalinator
13-09-09, 09:56
Un ottima proposta direi! Ho seguito con interesse la vostra discussione alla fine mi sono iscritto al forum solo per poter dire la mia. Il termine Sinistra Nazionale è di sicuro preferibile a Destra Socialista che appare al quanto eretico. Perchè non portate le vostre idee all'interno del MDAP??? Abbiamo bisogno di persone con cui collaborare e creare il Socialismo Nazionale del XXI secolo. Questo permetterebbe di portare le idee social-comuniste in chiave patriottica o nazionalista per mitigare un pò l'ala della destra radicale dell'MDAP onde evitare di regalare alla destra estrema un altro movimento.
Certo che la bandiera nazionalsocialista col simbolo comunista al posto della svastica...non lascia molta immaginazione a chi non vorrebbe etichettare il Bolscevismo Nazionale come movimento fascista o che dir si voglia nazista.
E vi prego....Stalin non lo considero assolutamente un buon comunista!!!Troppi...troppi morti davvero!!!

Verso il Socialismo Nazionale del XXI secolo!

Chiaro che con Canosci non è che andresti molto lontano dall'etichettatura "estrema destra" :) per quanto siano una delle componenti migliori tra quello emerse dallo scioglimento del Fronte Nazionale di Tilgher. Sinistra Nazionale esiste già ed è depositato dalla redazione di Caserta di Rinascita quotidiano (ernesto Ferrante e compagnia). Per quanto riguarda il nazionalbolscevismo, culturalmente esiste da almeno settantacinque anni, dunque non è che noi qua dentro stiamo creando una novità. E per di più anche quello odierno diciamo, è opera del contributo emerso nell'Alexandar Dugin degli anni Ottanta, e nei suoi contatti col grande Terracciano e con Claudio Mutti. Sono nuove sintesi sconosciute al mondo atlantico, se non a livello di piccoli gruppi, ma abbondantemente studiate e ristudiate. Oggi il nazionalbolscevismo viene già considerato una forma socialista di fascismo dalla subcultura del regime globale e dagli antifà di turno che, tra una canna e un acido, hanno smanie teoriche e vedono mulini a vento che fanno saluti al Duce e all'Impero.

Capitolo contrarietà: Immigrazione: contrario naturalmente. Religione: io sono ateo e naturalista. Eppure comprendo l'importanza del senso di una religione, a patto che questa rispecchi l'essenzialità di un popolo che la fa sua. Una spiritualizzazione della nazione diciamo. Ovvio che quei filoni "mondializzanti" per natura (cattolico, ebraico, islamico-waabita, protestante ecc...) ne sono assolutamente al di fuori. Nel cristianesimo ortodosso però, come nell'Islam sciita, o in diverse tradizioni orientali, l'aspetto etno-culturale è fortemente connesso a quello teologico, venendo a dare forza ad un fondo identitario molto forte. Laddove certe religioni rispettino la necessaria laicità dello Stato ed aiutino in un certo modo lo Stato nell'opera di educare alla civiltà nazionale, e al senso della Patria, credo siano accettabilissime, anche se si tratta di monoteismi. Sta al nazionalbolscevismo saper adattare ogni religione al popolo che, per ragioni storiche secolari, l'ha scelta come propria.

Spetaktor
13-09-09, 11:48
Secondo me bisgogna avere la capacità di leggere con cinismo la situazione politica attuale: non c'è spazio per un soggetto nuovo.
Oggi bisogna appoggiate, criticamente, il "meno peggio" (turandosi il naso), in attesa di tempi migliori, di radicali cambiamenti.

Stalinator
13-09-09, 11:58
Secondo me bisgogna avere la capacità di leggere con cinismo la situazione politica attuale: non c'è spazio per un soggetto nuovo.
Oggi bisogna appoggiate, criticamente, il "meno peggio" (turandosi il naso), in attesa di tempi migliori, di radicali cambiamenti.

Secondo me ti stai allargando troppo... Casa Pound fa male al cervello. Io con Berlusconi non ci combinerei mai nulla politicamente nè personalmente. Altro è affermare che possa poco o tanto essere il male minore. Secondo me, è un male esattamente alla pari del PD e del suo passato, perchè la politica va analizzata a grande raggio. Lui è stato l'artefice della svolta bipolare del 1994, lui è stato l'americanizzatore delle abitudini sociali, lui è stato il Reagan de noantri, lui è pesantemente coinvolto negli sporchi affari mondialisti, lui è artefice e continuatore della linea Treu sul precariato e sullo sfruttamento.
Essere pragmatisti va bene, ma c'è un limite a tutto, davvero :giagia:

Anton Hanga
13-09-09, 12:51
Oggi non ci sono le premesse per un partito di quel tipo, innanzitutto perche' mancano i presupposti "antropologici", secondo perche' mancano i presupposti economico/politici.

Non siamo nella Russia di primo novecento ne' nell'Italia degli anni '20, chi non si mette in testa questo sta semplicemente giocando un gioco di ruolo. :gluglu:

Un partito gerarchico, militarizzato, implacabile come quello bolscevico o fascista o maoista e' possibile solo in un contesto di un popolo fortemente collettivista come quelli asiatici, o se sussistono condizioni drammatiche come l'uscita da una guerra mondiale o una gravissima crisi economica (del tipo migliaia di persone che muoiono per strada di fame), ecc., mancando i presupposti il partito di massa e' escluso, quindi si puo' creare la "setta" ma mi si dica qual e' l'utilita' di una cosa simile.... certo non escludo che non esistera' mai piu' una cosa del genere, del resto "tutto torna" ma diverso, ma oggi non ci sono i presupposti.

Paradossalmente il PDL in Italia rappresenta quanto di piu' massificato e "nazionalpopulista" ci sia in circolazione per un popolo di erotomani, calciofili e velinisti (ogni popolo si merita i governanti che ha), da questo punto di vista rappresenta una specie di "fascismo" (non certo da quello dei sinistrati paranoici, si legga il mio articolo su PDL e fascismo per maggiori informazioni).

Adesso partiranno subito le accuse di cripto-berlusconismo, di essere "servi del sistema", ecc., no ci limitiamo semplicemente ad analizzare la "triste" realta', chi e' affetto da leniniano "estremismo infantile" e' pregato di smetterla di accusare il CPE di non fare abbastanza politica e di rivolgersi altrove, per esempio al pluriosannato MDAP.

Le cose cambierebbero e noi potremmo riconsiderare l'ipotesi "partitica" (e magari pure nazbol, nazcom, socialnaz, e sigle varie) solo e soltanto se DA SINISTRA (certo e' appurato che non da destra puo' avvenire una simile evoluzione) grossi spezzoni si staccassero abbandonando completamente antifascismo, sinistrismo, internazionalismo antinazionale, immigrazionismo, ecc. per aderire al punto di vista del CPE, per ora i singoli casi di Moffa, Preve e il gruppo di Ripensaremarx, anche se significativi, non bastano.

Stalinator
13-09-09, 18:11
Si può tranquillamente fare opinione e qualche presidio. Aprire qualche gruppetto autonomo e tirare le somme a livello generale dopo qualche periodo. Qui si guarda al niente e al tutto. Esistono molte cose fra questi due massimi eventuali.

Spetaktor
13-09-09, 18:41
Secondo me ti stai allargando troppo... Casa Pound fa male al cervello.
Casa Pound? e che centra?? [se ti interessa c'è una lunga discussione su DR in cui contesto la prossima iniziativa di CPI]


Io con Berlusconi non ci combinerei mai nulla politicamente nè personalmente. Altro è affermare che possa poco o tanto essere il male minore. Secondo me, è un male esattamente alla pari del PD e del suo passato, perchè la politica va analizzata a grande raggio. Lui è stato l'artefice della svolta bipolare del 1994, lui è stato l'americanizzatore delle abitudini sociali, lui è stato il Reagan de noantri, lui è pesantemente coinvolto negli sporchi affari mondialisti, lui è artefice e continuatore della linea Treu sul precariato e sullo sfruttamento.
Essere pragmatisti va bene, ma c'è un limite a tutto, davvero :giagia:

Peccato che il tuo non è pragmatismo, ma pura ideologia. Nulla più.
Una visione ideologica della situazione deve essere organicamente influenzata da un'analisi spietata, cinica, razionale, della realtà.

Se oggi l'Italia può sperare di avere una partnership commerciale e politica con Russia, Turchia e Libia è merito di questo governo. Non di Canosci, di Forza Nuova o dell'"area" (con tutto l'amore che posso avere per questi personaggi...).

Fare geopolitica ha senso solo se si cerca di farla per chi decide. Per chi ha potere. Per chi è sovrano, alla Schmitt.
Altrimenti è solo speculazione intelletuale.

Chi desidera rimanere ancorato allo 0,1% è liberissimo di farlo, ma non si parli di "pragmatismo".

Spetaktor
13-09-09, 18:42
Oggi non ci sono le premesse per un partito di quel tipo, innanzitutto perche' mancano i presupposti "antropologici", secondo perche' mancano i presupposti economico/politici.

Non siamo nella Russia di primo novecento ne' nell'Italia degli anni '20, chi non si mette in testa questo sta semplicemente giocando un gioco di ruolo. :gluglu:

Un partito gerarchico, militarizzato, implacabile come quello bolscevico o fascista o maoista e' possibile solo in un contesto di un popolo fortemente collettivista come quelli asiatici, o se sussistono condizioni drammatiche come l'uscita da una guerra mondiale o una gravissima crisi economica (del tipo migliaia di persone che muoiono per strada di fame), ecc., mancando i presupposti il partito di massa e' escluso, quindi si puo' creare la "setta" ma mi si dica qual e' l'utilita' di una cosa simile.... certo non escludo che non esistera' mai piu' una cosa del genere, del resto "tutto torna" ma diverso, ma oggi non ci sono i presupposti.

Paradossalmente il PDL in Italia rappresenta quanto di piu' massificato e "nazionalpopulista" ci sia in circolazione per un popolo di erotomani, calciofili e velinisti (ogni popolo si merita i governanti che ha), da questo punto di vista rappresenta una specie di "fascismo" (non certo da quello dei sinistrati paranoici, si legga il mio articolo su PDL e fascismo per maggiori informazioni).

Adesso partiranno subito le accuse di cripto-berlusconismo, di essere "servi del sistema", ecc., no ci limitiamo semplicemente ad analizzare la "triste" realta', chi e' affetto da leniniano "estremismo infantile" e' pregato di smetterla di accusare il CPE di non fare abbastanza politica e di rivolgersi altrove, per esempio al pluriosannato MDAP.

Le cose cambierebbero e noi potremmo riconsiderare l'ipotesi "partitica" (e magari pure nazbol, nazcom, socialnaz, e sigle varie) solo e soltanto se DA SINISTRA (certo e' appurato che non da destra puo' avvenire una simile evoluzione) grossi spezzoni si staccassero abbandonando completamente antifascismo, sinistrismo, internazionalismo antinazionale, immigrazionismo, ecc. per aderire al punto di vista del CPE, per ora i singoli casi di Moffa, Preve e il gruppo di Ripensaremarx, anche se significativi, non bastano.

Mi alzo in piedi e applaudo per almeno una mezzora. Ottimo Anton!:gluglu:

Spetaktor
13-09-09, 18:47
Si può tranquillamente fare opinione e qualche presidio. Aprire qualche gruppetto autonomo e tirare le somme a livello generale dopo qualche periodo. Qui si guarda al niente e al tutto. Esistono molte cose fra questi due massimi eventuali.

Questo è fare testimonianza.
L'opposto di chi vuole fare Politica. (quella con la P maiuscola).
La Politica si fa in due modi:
1-con il potere, dove si decide
2-con l'opposizione (di tutto e tutti), ma con un "potere effettivo" dovuto a numero di militanti, potenza economica, capacità movimentista, radicamento territoriale, forza di attrazione.

Stalinator
13-09-09, 20:34
Bah.. Berlusconi è pragmatico nel suo ambito.. che non è il nostro... Geopoliticamente, oltre ad una vaga amicizia con Putin e con Gheddafi, non so cosa possa dimostrare.. Il buono in quel personaggio lo vedete solo voi. Salvo Tremonti tra i suoi uomini, ma per il resto buio pesto.

Spetaktor
13-09-09, 21:45
Bah.. Berlusconi è pragmatico nel suo ambito.. che non è il nostro... Geopoliticamente, oltre ad una vaga amicizia con Putin e con Gheddafi, non so cosa possa dimostrare.. Il buono in quel personaggio lo vedete solo voi. Salvo Tremonti tra i suoi uomini, ma per il resto buio pesto.

Berlusconi mira a legare l'Italia al destino della Russia e sta abbozzando l'idea di un asse Roma-Tripoli-Ankara, che con il beneplacito (e soprattutto i rubli) di Mosca potrebbe segnare uno scacco non da poco ai disegni americano-britannici nel mediterraneo.
Che questo sia figlio di una contingenza storica e non di una precisa visione geopolitica ed ideologica è molto probabile. Ma perchè non appoggiarla e sostenerla?
Cosa ci costa? la "verginità" rivoluzionaria? Se uno non si sporca le mani, la "rivoluzione" non la farà mai.

Spetaktor
13-09-09, 21:48
Cmq prima di cadere in fraintendimenti:
la posizione del CPE su Berlusconi, il PDL e i partiti di governo è ben chiara.
Credo sia impossibile che venga definito "berlusconiano".

Anton Hanga
13-09-09, 21:52
Bah.. Berlusconi è pragmatico nel suo ambito.. che non è il nostro... Geopoliticamente, oltre ad una vaga amicizia con Putin e con Gheddafi, non so cosa possa dimostrare.. Il buono in quel personaggio lo vedete solo voi. Salvo Tremonti tra i suoi uomini, ma per il resto buio pesto.


Il problema e' che li fuori il buio e' ancora piu' pesto.
Questa e' la sostanza se non si era capito... :mmm:

belenos
13-09-09, 23:35
Limonov offre ai deliri di Kasparov la "massa umana" (la "carne da cannone" per intenderci) rimediando solo qualche apparizione mediatica e qualche discorso in piazza. E' il tentativo di rilanciarsi dopo anni di anonimato, probabilmente grazie ad un cospicuo finanziamento giunto da oltreoceano.
Dughin invece offre coerentemente un appoggio costruttivo alla dirigenza del Cremlino, che nei fatti sta raggiungendo importantissimi risultati, inimmaginabili fino a pochi anni fa.



La necessità di non rimanere nel campo dell'idealismo è giusta. Ma è altrettanto giusto, se non fondamentale, analizzare pragmaticamente i tempi recenti ed evitare quindi di cadere nel ridicolo con l'ennesimo partitino da 0,00%.


Amici nazionalisti russi mi dissero anni fà che Limonov è poco credibile.

Sicuramente se si accoppia ad un Kasparov non è più nazionalista ma solo un lacchè dell'anglosfera ... ne abbiamo già tanti ad Est e a Ovest.

msdfli
13-09-09, 23:40
Si può tranquillamente fare opinione e qualche presidio. Aprire qualche gruppetto autonomo e tirare le somme a livello generale dopo qualche periodo. Qui si guarda al niente e al tutto. Esistono molte cose fra questi due massimi eventuali.

quoto.
leggere a tal proposito Sorpasso Neuronico del sempre ottimo Adinolfi

msdfli
13-09-09, 23:41
Questo è fare testimonianza.
L'opposto di chi vuole fare Politica. (quella con la P maiuscola).
La Politica si fa in due modi:
1-con il potere, dove si decide
2-con l'opposizione (di tutto e tutti), ma con un "potere effettivo" dovuto a numero di militanti, potenza economica, capacità movimentista, radicamento territoriale, forza di attrazione.

tranne la potenza economica non trovo nel PDL nessuno degli attributi del punto 2.

msdfli
13-09-09, 23:46
Peccato che il tuo non è pragmatismo, ma pura ideologia. Nulla più.
Una visione ideologica della situazione deve essere organicamente influenzata da un'analisi spietata, cinica, razionale, della realtà.

Se oggi l'Italia può sperare di avere una partnership commerciale e politica con Russia, Turchia e Libia è merito di questo governo. Non di Canosci, di Forza Nuova o dell'"area" (con tutto l'amore che posso avere per questi personaggi...).

Fare geopolitica ha senso solo se si cerca di farla per chi decide. Per chi ha potere. Per chi è sovrano, alla Schmitt.
Altrimenti è solo speculazione intelletuale.

Chi desidera rimanere ancorato allo 0,1% è liberissimo di farlo, ma non si parli di "pragmatismo".

Infatti.
Concordo.
Tu parli di Geopolitica. anzi di pragmatismo geopolitco filo-russo.
Io e Stalinator parliamo di Politica.
Votare Papi solo perchè stringe accordi con Libia e Russia è riduttivo.
Poi che oltre il PDL ci sia il vuoto posso essere anche d'accordo.

Ma non lobotomizziamoci il cervello perchè Berlusconi è pronto a voltare faccia
con Putin in un 1 secondo per convenienza personale.

E poi questa esaltazione del Nazionalpopulismo oligarchico di Berlusconi...

a) smettesse di andare a tr...
b) cambiasse 10 ministri...almeno
c) facesse qualcosa di + italiano e meno leghista

potrei cominciare a prendere in considerazione idea di votarlo...

ma un minimo di dignità vogliamo ancora averlo...

msdfli
13-09-09, 23:49
Secondo me bisgogna avere la capacità di leggere con cinismo la situazione politica attuale: non c'è spazio per un soggetto nuovo.
Oggi bisogna appoggiate, criticamente, il "meno peggio" (turandosi il naso), in attesa di tempi migliori, di radicali cambiamenti.

bene. leggiamola con cinismo.

come si fa ad appoggiare il meno peggio...sperando che in futuro imploda (tradotto radicali cambiamenti) ?

il problema è che siamo tutti d'accordo che l'alternativa è nulla
ma non smettiamo mai di cercarla e non smettiamo di fare opinione. MAI.

saluti a tutti

Spetaktor
14-09-09, 00:01
tranne la potenza economica non trovo nel PDL nessuno degli attributi del punto 2.

oddio, mi sembra che il PDL esprima il Presidente del consiglio e diversi ministri. Se non hanno potere decisionale loro...


Infatti.
Concordo.
Tu parli di Geopolitica. anzi di pragmatismo geopolitco filo-russo.
Io e Stalinator parliamo di Politica.
Votare Papi solo perchè stringe accordi con Libia e Russia è riduttivo.
Poi che oltre il PDL ci sia il vuoto posso essere anche d'accordo.

Ma non lobotomizziamoci il cervello perchè Berlusconi è pronto a voltare faccia
con Putin in un 1 secondo per convenienza personale.

E poi questa esaltazione del Nazionalpopulismo oligarchico di Berlusconi...

a) smettesse di andare a tr...
b) cambiasse 10 ministri...almeno
c) facesse qualcosa di + italiano e meno leghista

potrei cominciare a prendere in considerazione idea di votarlo...

ma un minimo di dignità vogliamo ancora averlo...

Io parlo anche di Politica. Infatti il mio "sostegno" al governo Berlusconi è assolutamente critico.
Che la politica sociale del G.B. non mi entusiasmi è evidente. Che non sia daccordo su certe "politiche leghiste" altrettanto.
Difatti non sono un "berlusconiano". Sono un "eurasiatista" che applaude Silvio quando fa le scelte giuste e lo critica quando fa cazzate.
Il problema è: se Silvio ci da una speranza minima di sovranità (accordi con la Russia e con la Libia, smarcamento dagli usa), la sua alternativa ci infogna ulteriormente.
Si tratta di scegliere tra una merda che puzza tanto e una che puzza di meno.


bene. leggiamola con cinismo.

come si fa ad appoggiare il meno peggio...sperando che in futuro imploda (tradotto radicali cambiamenti) ?

il problema è che siamo tutti d'accordo che l'alternativa è nulla
ma non smettiamo mai di cercarla e non smettiamo di fare opinione. MAI.

Fare opinione è fondamentale. Farla auto-referenziale è inutile.



saluti a tutti

cordiali

Xaltotun
14-09-09, 00:28
Personalmente, ed io parlo solo ed unicamente per me (come dice chiaramente il mio Avatar), sono contro entrambi!

Bravo, già sento che mi stai simpatico:chefico:

msdfli
14-09-09, 12:48
Ottimo così.

Sul pragmatismo concordiamo tutti, anche se per "convincermi" Berlusconi deve fare ancora molte cose, oltre a quelle ottime in campo internazionali citate sopra.

Io temo molto le sue derive populiste e la cura dei suoi interessi personali.

Dobbiamo sempre essere vigili e severi.

Cmq tutto quello che ci porta fuori dall'orbita NATO è ben accetto.

Il problema è che l'abbronzato comandante dei Paninari riscuote molto successo a livello internazionale.

Gianky
14-09-09, 13:04
Oggi non ci sono le premesse per un partito di quel tipo, innanzitutto perche' mancano i presupposti "antropologici", secondo perche' mancano i presupposti economico/politici.

Non siamo nella Russia di primo novecento ne' nell'Italia degli anni '20, chi non si mette in testa questo sta semplicemente giocando un gioco di ruolo. :gluglu:

Un partito gerarchico, militarizzato, implacabile come quello bolscevico o fascista o maoista e' possibile solo in un contesto di un popolo fortemente collettivista come quelli asiatici, o se sussistono condizioni drammatiche come l'uscita da una guerra mondiale o una gravissima crisi economica (del tipo migliaia di persone che muoiono per strada di fame), ecc., mancando i presupposti il partito di massa e' escluso, quindi si puo' creare la "setta" ma mi si dica qual e' l'utilita' di una cosa simile.... certo non escludo che non esistera' mai piu' una cosa del genere, del resto "tutto torna" ma diverso, ma oggi non ci sono i presupposti.

Paradossalmente il PDL in Italia rappresenta quanto di piu' massificato e "nazionalpopulista" ci sia in circolazione per un popolo di erotomani, calciofili e velinisti (ogni popolo si merita i governanti che ha), da questo punto di vista rappresenta una specie di "fascismo" (non certo da quello dei sinistrati paranoici, si legga il mio articolo su PDL e fascismo per maggiori informazioni).

Adesso partiranno subito le accuse di cripto-berlusconismo, di essere "servi del sistema", ecc., no ci limitiamo semplicemente ad analizzare la "triste" realta', chi e' affetto da leniniano "estremismo infantile" e' pregato di smetterla di accusare il CPE di non fare abbastanza politica e di rivolgersi altrove, per esempio al pluriosannato MDAP.

Le cose cambierebbero e noi potremmo riconsiderare l'ipotesi "partitica" (e magari pure nazbol, nazcom, socialnaz, e sigle varie) solo e soltanto se DA SINISTRA (certo e' appurato che non da destra puo' avvenire una simile evoluzione) grossi spezzoni si staccassero abbandonando completamente antifascismo, sinistrismo, internazionalismo antinazionale, immigrazionismo, ecc. per aderire al punto di vista del CPE, per ora i singoli casi di Moffa, Preve e il gruppo di Ripensaremarx, anche se significativi, non bastano.

Purtroppo hai perfettamente ragione, il cuore non accetterebbe questa tua analisi, il cervello però dice chiaramente che è esatta. Purtroppo!

Anton Hanga
14-09-09, 15:16
Infatti.
Votare Papi solo perchè stringe accordi con Libia e Russia è riduttivo.
Poi che oltre il PDL ci sia il vuoto posso essere anche d'accordo.
Ma non lobotomizziamoci il cervello perchè Berlusconi è pronto a voltare faccia
con Putin in un 1 secondo per convenienza personale.



Chiarisco per l'ennesima volta perche' mi sono anche stufato...

1) Il CPE non e' un movimento filoberlusconiano ne' supporta il PDL, infatti alle ultime elezioni non c'e' stata alcuna indicazione di voto da parte nostra in tal senso ne' sul nostro sito ci sono manifesti o altro che inneggiano al PDL.

2) La differenza "ideologica" e di "weltanschauung" tra noi (intesi come CPE e in generale come eurasiatisti) e Berlusconi e il PDL e' ABISSALE e chi conosce le storie personali dei principali animatori (Mutti, Graziani, Galoppini, Braccio, ecc.) lo sa bene e non puo' confondersi se e' in buona fede. Il dire semplicemente che Berlusconi ha fatto bene a fare gli accordi con Gazprom o con la Libia non ci trasforma, ipso facto, in liberali puttanieri filo-atlantici.

3) Quando elogiamo il governo Berlusconi per certe misure, soprattutto in politica estera, non significa che ci riconosciamo interamente in questo governo o che questo sia il miglior governo di sempre... il nostro e' chiaramente un "sostegno critico", se vogliamo chiamarlo cosi', che in realta' consiste soltanto nel: a) elogiare quegli atti che vanno nella direzione del multipolarismo e dell'integrazione eurasiatica sperando che prima o poi il nostro punto di vista sia ascoltato ai piani alti e il governo punti con ancor piu' decisione in tale direzione che al momento e' solo timidamente accennata. b) Pur criticando tutto il criticabile e rimarcando le distanze con il governo, astenersi dal salire sul carro degli "oppositori di B." che ormai dall'estrema destra all'estrema sinistra passando per il centro (i piu' estremisti inconsapevolmente, gli altri consapevolmente) puntano ad affondare questo governo con i suoi pur timidi, cerchiobottisti, incerti e minimi tentativi di indipendenza nazionale e continentale per farci ripiombare allo status di colonia che deve soltanto eseguire alla lettera gli ordini del padrone d'oltreoceano come progettato fin dai tempi del "Britannia".

Tale sostegno critico, tra l'altro, e' lo stesso che gli eurasiatisti russi di Dugin hanno nei confronti di Putin e persino assimilabile al "sostegno dall'opposizione" che i nazionalcomunisti di Zuganov, pur stando all'opposizione, hanno nei confronti di Putin perche' sanno bene che farlo cadere significherebbe tornare ad avere un altro Eltsin.

Stalinator
14-09-09, 16:21
Uno che mette Frattini agli Esteri non credo abbia una geopolitica non-atlantica... Comunque fate voi. Io resto onestamente sfiduciato da tutti.

Gianky
14-09-09, 17:34
Chiarisco per l'ennesima volta perche' mi sono anche stufato...

1) Il CPE non e' un movimento filoberlusconiano ne' supporta il PDL, infatti alle ultime elezioni non c'e' stata alcuna indicazione di voto da parte nostra in tal senso ne' sul nostro sito ci sono manifesti o altro che inneggiano al PDL.

2) La differenza "ideologica" e di "weltanschauung" tra noi (intesi come CPE e in generale come eurasiatisti) e Berlusconi e il PDL e' ABISSALE e chi conosce le storie personali dei principali animatori (Mutti, Graziani, Galoppini, Braccio, ecc.) lo sa bene e non puo' confondersi se e' in buona fede. Il dire semplicemente che Berlusconi ha fatto bene a fare gli accordi con Gazprom o con la Libia non ci trasforma, ipso facto, in liberali puttanieri filo-atlantici.

3) Quando elogiamo il governo Berlusconi per certe misure, soprattutto in politica estera, non significa che ci riconosciamo interamente in questo governo o che questo sia il miglior governo di sempre... il nostro e' chiaramente un "sostegno critico", se vogliamo chiamarlo cosi', che in realta' consiste soltanto nel: a) elogiare quegli atti che vanno nella direzione del multipolarismo e dell'integrazione eurasiatica sperando che prima o poi il nostro punto di vista sia ascoltato ai piani alti e il governo punti con ancor piu' decisione in tale direzione che al momento e' solo timidamente accennata. b) Pur criticando tutto il criticabile e rimarcando le distanze con il governo, astenersi dal salire sul carro degli "oppositori di B." che ormai dall'estrema destra all'estrema sinistra passando per il centro (i piu' estremisti inconsapevolmente, gli altri consapevolmente) puntano ad affondare questo governo con i suoi pur timidi, cerchiobottisti, incerti e minimi tentativi di indipendenza nazionale e continentale per farci ripiombare allo status di colonia che deve soltanto eseguire alla lettera gli ordini del padrone d'oltreoceano come progettato fin dai tempi del "Britannia".

Tale sostegno critico, tra l'altro, e' lo stesso che gli eurasiatisti russi di Dugin hanno nei confronti di Putin e persino assimilabile al "sostegno dall'opposizione" che i nazionalcomunisti di Zuganov, pur stando all'opposizione, hanno nei confronti di Putin perche' sanno bene che farlo cadere significherebbe tornare ad avere un altro Eltsin.

Sono ancora una volta d'accordo con te!

Spetaktor
14-09-09, 18:53
Uno che mette Frattini agli Esteri non credo abbia una geopolitica non-atlantica... Comunque fate voi. Io resto onestamente sfiduciato da tutti.

La politica estera la decide Berlusconi. Frattini è un semplice esecutore.

Stalinator
14-09-09, 19:01
8aDK6DjQ-f8

msdfli
14-09-09, 19:08
Chiarisco per l'ennesima volta perche' mi sono anche stufato...



non importava la risposta kmetrica :D
so benissimo che nessuno di voi ha mai detto "votate per papi"
peraltro la penso come voi su tutto ma notavo talvolta leggende degli atteggiamenti un po' troppo trionfalistici nell'esaltazione
del berlusconi condottiero internazionale.
Questo perchè, e lo ribadisco, temo che dietro le mosse internazionali del premier ci siano interessi personali.

Concordo con chi sopra dice, chi mette Frattini e Ronchi come ministri
connivenze USRAELIANE deve averle per forza.
Soltanto, e lo spero, dietro le quinte si staranno giocando delle partite che noi non vediamo e certe mosse "libiche" possono essere propedeutiche
a sparigliare il campo.

Purtroppo sperare che l'Italia si svincoli dalla Nato con Berlusconi...mah

Sai cosa ?
La luce comincerei a vederla se riportasse tutti i soldati in Italia.

Cmq vedo che siamo bene o male tutti d'accordo, soltanto alcuni di noi non riescono a vedere Berlusconi paladino anti-nato.

anche perchè...

Il Tempo - Ma la politica sostiene Israele (http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/11/974907-politica_sostiene_israele.shtml)

mi sembra che qui i burattini ci siano tutti,
compresi Ronchi e Cicchitto.

msdfli
14-09-09, 19:10
La politica estera la decide Berlusconi. Frattini è un semplice esecutore.

ma no...dai Spek...
non puoi dire questo
Frattini è un servo della gleba

Frattini: «Tema antisemitismo posto ma in termini generali» - DIARIODELWEB.it (http://www.diariodelweb.it/Articolo/?d=20090905&id=102836)

è un fantoccio ma non sottovalutare le sue mosse

Stalinator
14-09-09, 19:45
Italiani per Israele, manifestazione “con Israele, per la libertà, contro il terrorismo”,
Scritto il 2009-01-13 in News

C'è da vergognarsi di essere italiani.
Dal sito VIVA ISRAELE Viva Israele! (http://vivaisraele.blogspot.com/)
Manifestazione “con Israele, per la libertà, contro il terrorismo”, Mercoledì 14 gennaio a Montecitorio
Per il prossimo 14 gennaio l’Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele ha convocato una manifestazione che si terrà dinanzi a Montecitorio nella forma di una maratona oratoria, a partire dalle ore 18:30. Per la prima volta, dall’interno del Parlamento – e da una organizzazione costituita da componenti di tutti i gruppi parlamentari – prende le mosse una manifestazione di piazza, alla quale invitiamo caldamente i cittadini, sulla parola d’ordine: “Con Israele, per la libertà, contro il terrorismo”. Infatti, lungo il confine di Israele passa una frontiera che è anche la nostra: quella che separa la democrazia dalla violenza, la libertà dall’intolleranza. Intervenite numerosi e confermate la vostra presenza all’email: parlamentari.italia.israele@gmail.com
Questo è l’appello lanciato dall’Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele: “Dopo 8 anni di attacchi missilistici e il rifiuto da parte di Hamas di rinnovare la tregua, Israele ha deciso di fare ciò che qualsiasi altro stato avrebbe fatto da tempo: difendere i propri cittadini, cercare di fermare il continuo attacco proveniente da Gaza, cambiare la situazione sul terreno così da garantire il proprio diritto alla sicurezza. Il conflitto è sempre doloroso: auspichiamo la fine delle sofferenze dei civili innocenti da ambo le parti e sosteniamo l’Italia nel suo sforzo umanitario. Ma non possiamo fare a meno di notare come questo scontro sia reso particolarmente duro a causa dell’uso di civili come scudi umani da parte di Hamas. Resta in noi la speranza che da questo conflitto possa uscire un Medio Oriente meno tormentato dall’odio integralista e meglio predisposto alla pace.
FINO AD ORA hanno aderito e in gran parte annunciato la propria presenza:
On. Enrico Pianetta, Presidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele On. Gianni Vernetti, Vicepresidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele Sen. Rossana Boldi, Presidente Commissione Politiche dell’UE, Vicepresidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente Commissione Esteri, Portavoce Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele On. Fabrizio Cicchitto, Capogruppo Pdl alla Camera. “Aderisco a titolo personale e a nome del Gruppo Pdl alla Camera e sarò presente” Sen. Maurizio Gasparri, Presidente Gruppo Pdl al Senato Sen. Gaetano Quagliariello, Vicepresidente Vicario Gruppo Pdl al Senato On. Edmondo Cirielli, Presidente Commissione Difesa
On. Benedetto Della Vedova, Presidente Riformatori Liberali On. Emanuele Fiano On. Marco Pannella (Parlamento Europeo) On. Riccardo Migliori, Presidente Delegazione Italiana all’OSCE On. Paolo Guzzanti. “Ovviamente io sarò alla manifestazione e cercherò di portare tutti gli amici che militano per la verità e per Israele e con cui sono in contatto via Internet”. Sen. Marcello Pera Sen. Mario Baldassarri On. Anna Paola Concia On. Alessandro Maran On. Ferdinando Adornato On. Eugenio Minasso On. Beatrice Lorenzin On. Anna Maria Bernini Bovicelli On. Giorgio Stracquadanio On. Andrea Orsini, Vicepresidente Giunta delle Elezioni On. Massimo Polledri On. Giorgio Lainati, Vicepresidente Commissione di Vigilanza RAI On. Maurizio Bianconi On. Alessandro Ruben On. Guglielmo Picchi On. Riccardo Mazzoni On. Giorgio La Malfa On. Marco Zacchera Anotonio Polito, Direttore Il Riformista Giancarlo Loquenzi, Direttore L’Occidentale Massimo Bordin, Direttore Radio Radicale Gianfranco Polillo, Ircocervo Marco Taradash Umberto Ranieri Massimo Teodori Magdi Allam Ernesto Galli Della Loggia Giuseppe Caldarola Daniele Capezzone, Portavoce FI. “Aderisco convintamente all’iniziativa del 14 gennaio. Ci sarò”. Ernesto Somma, Dipartimento per gli Affari Regionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Aderisco con convinzione alla manifestazione alla quale prenderò parte” Manfredi Palmeri, Presidente Consiglio Comunale Milano Renzo Foa Daniele Scalise Sergio Corbello, Direttore Generale Fondazione Magna Carta. “Plaudo iniziativa e confermo partecipazione” Anselmo Gusperti, Segretario Provinciale PRI (Cremona) Renato Lelli, Comitato Nazionale PRI (Cesana) Alfredo Silvestrini - Consigliere Comunale di Portogruaro VENEZIA Nicolino Corrado - Direttivo Provinciale di Imperia del Partito Socialista Angela Ronchino, Comitato delle Donne, Pdl Ladispoli Marco Carrai, Consigliere Comunale PD Firenze Renzo Gattegna, Presidente Unione Comunità Ebraiche d’Italia Riccardo Pacifici, Presidente Comunità Ebraica di Roma Daniele Nahum, Presidente Giovani Ebrei d’Italia Giacomo Korn Benè Berith Giovani Keren Hayesod Italia Keren Kayemet Italia Davood Karimi, Presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia Associazione “Una Via per Oriana” Nicole Touati- Presidente Logan’s Centro Studi sul Terrorismo


RENATO BRUNETTA, dichiarazione del 27/09/2006
l’europarlamentare Renato Brunetta (Forza Italia) ha spiegato il senso di una sua iniziativa a sostegno della proposta “Israele nell’Ue”. «L’idea ovviamente è quella di Marco Pannella, che data ormai oltre 15 anni. L’ho subito sposata e da otto anni scrivo in favore di questa proposta, per ragioni politiche, economiche e geostrategiche». Brunetta si dice «totalmente d’accordo con la proposta per come si è via via evoluta nel tempo e com’è stata precisata». Adesso però, ha osservato, «bisogna fare un po’ di conti con chi ci sta e chi non ci sta, non basta più l’idea». Per questo ha reso noto che sta raccogliendo delle firme tra i parlamentari europei. Se la maggioranza di essi dovesse sottoscriverla la proposta diventerebbe un documento ufficiale, una risoluzione del Parlamento europeo.

L’obiettivo, ha spiegato, è di «mettere l’Europa, il Parlamento europeo, di fronte a una propria decisione quantomeno orientativa. Molti sono d’accordo, moltissimi disorientati, ma occorre passare, in accordo con gli amici radicali, dall’utopia alla concretezza». «Faremo la strada insieme - assicura Brunetta riferendosi ai radicali - abbiamo tre mesi di tempo per conferenze stampa e presenza sui giornali per mettere l’Ue di fronte alle sue responsabilità: Israele è un pezzo d’Europa, della cattiva coscienza dell’Europa del secolo scorso, è uno Stato democratico economicamente dinamico, totalmente convergente con le regole dell’Ue».

Inoltre, ha spiegato l’eurodeputato di Forza Italia, «se entrasse Israele si potrebbe innescare un meccanismo virtuoso con altri paesi della sponda nord del Mediterraneo che hanno le stesse caratteristiche. Israele nell’Ue produrrebbe un positivo shock rispetto al quale riflettere, braudelianamente parlando (Fernand Braudel), sulla ricomposizione del Mediterraneo».

Spetaktor
14-09-09, 20:27
fate confusione tra posizioni ideologiche e posizioni pragmatiche. Tra Idea e RealPolitik.
Ma non mi sorprende...

msdfli
14-09-09, 21:01
ma non pensi Spek che Berlusconi faccia "pragmaticamente" gli affaracci sua ? :)

anche perchè gli accordi internazionali sono buoni ma non basta...buon inizio ma non basta
dopo che sono 7 anni che fa i porci comodi sua...

voglio vedere anche come continuerà con la patata bollente Immigrati...

Spetaktor
14-09-09, 21:40
ma non pensi Spek che Berlusconi faccia "pragmaticamente" gli affaracci sua ? :)

anche perchè gli accordi internazionali sono buoni ma non basta...buon inizio ma non basta
dopo che sono 7 anni che fa i porci comodi sua...

voglio vedere anche come continuerà con la patata bollente Immigrati...

se gli affari suoi coincidono con quelli dell'Italia vanno bene.
Altrimenti no.
Siamo mica relativisti.

Anton Hanga
14-09-09, 22:23
non importava la risposta kmetrica :D
so benissimo che nessuno di voi ha mai detto "votate per papi"
peraltro la penso come voi su tutto ma notavo talvolta leggende degli atteggiamenti un po' troppo trionfalistici nell'esaltazione
del berlusconi condottiero internazionale.
Questo perchè, e lo ribadisco, temo che dietro le mosse internazionali del premier ci siano interessi personali.



Ma dove sta questa esaltazione? Le goliardate da forum di Spetaktor? :crepapelle:

Le posizioni ufficiali del CPE non vanno cercate sui forum ma nella rivista cartacea e nel sito ufficiale, tutto il resto e' chiacchiericcio internettiano che non vale nulla, attenzione a non confonderlo con le posizioni ufficiali di un movimento culturale/politico che non ha mai fatto certe dichiarazioni.

Per il resto neanche a me garbano troppo i manifesti di B. accanto a Stalin o le sparate su B. presidente eterno, ecc. ma c'e' chi e' naturalmente portato alla goliardia e chi no... :gratgrat:

Stalinator
14-09-09, 22:47
Quello che dico comunque è che io sono io. Delle teorie altrui ho rispetto nella misura in cui, criticandole, le considero e le tengo in apprezzamento. Ad ogni modo il mio pensiero sul Pdl e sul Governo è questo. Pragmaticamente potrei sperare in un Borghezio per dire. E sarebbe comunque uno strappo alla regola enorme per me. Però, ecco, nella svolta popolare di una Lega (bene o male a modo suo "identitaria" e "anti-mondialista", seppur nel qualunquistico incedere del suo quadro dirigente) che capisce di avere in mano un consenso sociale importante, potrei sentire il segnale concreto.

msdfli
15-09-09, 00:01
La Lega sarebbe un partito interessante non fosse pieno di bifolchi.

WalterA
15-09-09, 02:16
Ciao, stavo leggendo questa parte del forum per curiosità e vorrei chiedervi quali sono i cardini ideologici del nazcom (insomma alla fine quale sono quelli che differenziano il nazcom dal comunismo) e in secondo luogo a livello più culturale, nel senso, qual'è l'idea che avete di patria e di patriottismo (o di nazione e nazionalismo)?
Saluti

Spetaktor
15-09-09, 09:30
Per il resto neanche a me garbano troppo i manifesti di B. accanto a Stalin o le sparate su B. presidente eterno, ecc. ma c'e' chi e' naturalmente portato alla goliardia e chi no... :gratgrat:

Quelle sono sparate da forum, goliardia, fankazzismo.
Le posizioni politiche, ideologiche e geopolitiche dovrebbero essere ben chiare.

Gianky
15-09-09, 10:03
Ciao, stavo leggendo questa parte del forum per curiosità e vorrei chiedervi quali sono i cardini ideologici del nazcom (insomma alla fine quale sono quelli che differenziano il nazcom dal comunismo) e in secondo luogo a livello più culturale, nel senso, qual'è l'idea che avete di patria e di patriottismo (o di nazione e nazionalismo)?
Saluti

Rispondo come sempre e solamente per me, sono anche io un frequentatore del Forum, simpatizzante anche eurasiatista e nulla più.

Riguardo la prima parte della tua domanda ritengo che dovrai aspettare le delucidazione di un nazional-bolscevico (anche qui ho solo simpatia di "pelle" verso i nazcom, niente di più), ti rispondo su quello che penso io sulla seconda parte della tua domanda:

L'idea che io ho di Patria è quella di una comunità di persone legate da legami di sangue, legami culturali e legami storici.

Molto vicina quindi all'idea di VOLK, comune a tante ideologie, non solo di "destra" , anzi a pensarci bene, proprio coincidente con l'idea di VOLK.

Ben lontana quindi dall'idea multirazziale e muticulturale tanto in voga in questi momenti.

Ti posso dire che il mio ideale di Patria attuale coincide con l'Idea di un Impero europeo da Lisbona a Vladivostok, considerando io, l'Eurasia, un tutt' uno inseparabile ed inscindibile, quindi io sono contrario al nazionalismo dei cosiddetti stati "nazionali", che considero nazionalismo da operetta, inventato e perpetuato da chi vuole che l'Europa rimanga suddita del mondo anglo-sassone.

In questo Impero eurasiatico, sempre per me, non c'è posto per immigrati provenienti da altre culture e da altre Tradizioni, culture e Tradizioni che io rispetto profondamente ma che non possono e non DEVONO amalgamarsi con gli europei.

No deciso, quindi, ad ogni qualsiasi ipotesi di Patrie multiculturali e multirazziali. In ogni caso separatismo e collaborazione.

Ripeto che questa è la mia idea personale, in nessun modo è la posizione del movimento eurasiatista, del CPE o dello stesso Forum.

Stalinator
15-09-09, 10:13
Ciao, stavo leggendo questa parte del forum per curiosità e vorrei chiedervi quali sono i cardini ideologici del nazcom (insomma alla fine quale sono quelli che differenziano il nazcom dal comunismo) e in secondo luogo a livello più culturale, nel senso, qual'è l'idea che avete di patria e di patriottismo (o di nazione e nazionalismo)?
Saluti


"Essere nazionalisti significa affermare quest’unione con le parole e con le azioni. Essere nazionalisti non ha nulla a che vedere con una forma di governo o con un simbolo. E’ un’affermazione di contenuti, non di forme esteriori. Le fogge (5) possono mutare, ma i loro contenuti restano. Se le forme e i contenuti coincidono, in quel caso il nazionalista sostiene entrambi. Se entrano in conflitto, il nazionalista lotta per il contenuto e contro la forma. Non si può coprire il contenuto con un simbolo. Se ciò accade, si sta conducendo la battaglia nel campo sbagliato e si perde forza in vuoti formalismi. L’obiettivo reale del nazionalismo, la Nazione, viene smarrito. Oggi, in Germania, le cose stanno così. Il nazionalismo si è trasformato in patriottismo borghese e i suoi difensori stanno combattendo contro i mulini a vento. Si parla della Germania e s’intende la monarchia. Altri proclamano la libertà e intendono Nero, Bianco e Rosso (6). Sarebbe forse diversa, oggi, la nostra situazione se sostituissimo la repubblica con una monarchia e sventolassimo la bandiera nera, bianca e rossa? La colonia (7) avrebbe una carta da parati diversa, ma la sua natura, il suo contenuto rimarrebbe esattamente lo stesso. Veramente le cose potrebbero essere perfino peggiori, perché una facciata che nascondesse i fatti disperderebbe le forze che oggi lottano contro la schiavitù.

Il patriottismo borghese è il privilegio di una classe. Ed è la vera ragione del suo declino. Quando 30 milioni di persone sono favorevoli a qualcosa ed altrettante sono contrarie, le parti si bilanciano e non accade nulla. Questo è ciò che accade da noi. Noi siamo divenuti i paria del mondo intero non perché non abbiamo il coraggio di resistere, ma perché tutta la nostra energia nazionale viene sprecata in battibecchi, infiniti quanto sterili, fra la destra e la sinistra. Questa nostra strada va solo in discesa e potremmo già predire oggi quando cadremo nell’abisso. Il nazionalismo raggiunge maggiormente le masse dell’internazionalismo. Vede le cose come sono. Solo chi rispetta se stesso può rispettare gli altri. Se come nazionalista tedesco sostengo la Germania, come posso negarlo a un nazionalista francese che fa lo stesso per la Francia? Solo quando queste due posizioni si scontrano su questioni vitali vi sarà lotta politica e di potere. L’internazionalismo non può annullare questa realtà. I suoi tentativi alla prova dei fatti falliscono completamente. Ed anche quando i fatti paiono avere una certa validità, allora la natura, il sangue, la volontà di vivere, e la lotta per l’esistenza sulla dura terra dimostrano la falsità delle sue belle teorie. La colpa del patriottismo borghese era quella di confondere una certa forma economica con la Nazione. Associava due cose che sono totalmente diverse. Le forme economiche, per quanto possano apparire definitive, sono variabili. La Nazione è eterna. Se si lega (9) ciò che è eterno con ciò che è temporaneo, il primo, l’immortale, inevitabilmente crollerà quando cadrà il secondo, il provvisorio. Questo fu il reale motivo del crollo della società liberale. Essa non era radicata in ciò che è immortale, ma in ciò che è effimero, e quando il provvisorio iniziò il proprio declino trascinò con se anche ciò che è perenne. Oggi il patriottismo è solo una comoda giustificazione per un sistema che porta con sé una crescente miseria economica. Questo è l’unico motivo per cui il giudaismo internazionale organizza la lotta delle classi proletarie contro ambedue queste forze, quella economica e la Nazione, e le sconfigge. Compreso ciò, il giovane nazionalismo formula le proprie richieste perentorie. La fede nella Nazione è cosa di tutti, non di un solo gruppo, di un’unica classe o di una cricca economica soltanto. Ciò che è eterno deve essere distinto da ciò che è mortale (10). Sostenere un sistema economico marcio non ha nulla a che vedere col nazionalismo, che è l’affermazione della Patria. Si può amare la Germania e odiare il capitalismo. E non solo si può, ma si deve. Solo annientando un sistema di sfruttamento si raggiunge il cuore della rinascita del nostro popolo. Siamo nazionalisti perché, come tedeschi, amiamo la Germania. E siccome amiamo la Germania, la vogliamo proteggere e vogliamo combattere contro coloro che vogliono distruggerla. Quando un comunista urla “Abbasso il nazionalismo!”, parla dell’ipocrita patriottismo borghese che vede l’economia solo come un metodo di riduzione in schiavitù. Se noi spieghiamo agli uomini di sinistra che il nazionalismo, cioè l’affermazione della Patria, e il capitalismo, che rappresenta l’abuso delle sue risorse, non hanno nulla a che spartire, anzi sono come il fuoco e l’acqua, allora anche loro, come socialisti, giungeranno a sostenere la Nazione, che ora vogliono conquistare. Questo è il nostro vero compito di Nazionalsocialisti. Siamo stati i primi a riconoscere questi rapporti e i primi ad iniziare la lotta. Come socialisti abbiamo percepito i più profondi auguri che ci manda la Nazione, e come nazionalisti vogliamo stimolare la giustizia sociale in una nuova Germania. Una giovane patria si leverà quando il fronte socialista sarà compatto. Il socialismo diverrà realtà quando la Patria sarà libera."
(Herr Doktor J. Goebbels)

msdfli
15-09-09, 16:38
Caro Stalinator,

il Nazional Bolscevismo è di matrice prettamente russa.
Sarà molto difficile farlo digerire in un contesto come l'italia.

Sarebbe già qualcosa far capire alla gente che la vecchia
idiosincrasia destra-sinistra fascisti-partigiani nazisti-comunisti
è ormai superata.

Anche perchè agli stessi interessati della sinistra,
la parola NAZIONALE, SINISTRA NAZIONALE, SOCIALISMO NAZIONALE
fa venire l'orticaria, radicati come sono su posizioni mondialiste.

Stalinator
15-09-09, 19:32
Caro Stalinator,

il Nazional Bolscevismo è di matrice prettamente russa.
Sarà molto difficile farlo digerire in un contesto come l'italia.

Sarebbe già qualcosa far capire alla gente che la vecchia
idiosincrasia destra-sinistra fascisti-partigiani nazisti-comunisti
è ormai superata.

Anche perchè agli stessi interessati della sinistra,
la parola NAZIONALE, SINISTRA NAZIONALE, SOCIALISMO NAZIONALE
fa venire l'orticaria, radicati come sono su posizioni mondialiste.

Ma io non ho scritto nulla. Sono parole di Goebbels... dillo a lui :chefico::sofico:

WalterA
15-09-09, 22:49
Grazie per le risposte, il mio punto di vista riguardo al concetto di nazione e di patria è come vi immaginerete diverso. Comunque negli ultimi tempi ho incominciato ad apprezzare Preve e sono spesso in accordo con le posizioni dei comunisti comunitari.
A presto.

Stalinator
16-09-09, 12:35
Grazie per le risposte, il mio punto di vista riguardo al concetto di nazione e di patria è come vi immaginerete diverso. Comunque negli ultimi tempi ho incominciato ad apprezzare Preve e sono spesso in accordo con le posizioni dei comunisti comunitari.
A presto.

Diciamo che non condivido la tempra razziale-biologica nel discorso sulla Nazione. Quella magari è evitabile, e tra l'altro il concetto di razza in Goebbels ha molto poco di biologico. Forse di antropologico, anzi sicuramente. Storico e linguistico altrettanto. Etnico è un aggettivo diverso da biogenetico....

msdfli
16-09-09, 17:47
Diciamo che non condivido la tempra razziale-biologica nel discorso sulla Nazione. Quella magari è evitabile, e tra l'altro il concetto di razza in Goebbels ha molto poco di biologico. Forse di antropologico, anzi sicuramente. Storico e linguistico altrettanto. Etnico è un aggettivo diverso da biogenetico....

I nazisti erano permeati di razzismo qualunque fosse la sua provenienza e la sua appartenenza.

Solo i nazisti colti e i protonazisti distinguevano fra Nazione, vererbung e volk.

Certi discorsi erano perfino affascinanti e la presa sulla massa fu A PRESA RAPIDA e SOLIDA COME ROCCE PRECAMBRIANE.
Credo che solo il giappone potesse contendergli la palma di compattezza nazionale...e ai tempi nostri la CINA.

Gli Stati Uniti hanno un concetto diverso di patria. Per loro la patria = libertà di mangiarsi il big mac.
Ne hanno mandati a morire a milioni nel nome dell'imperialismo...come ovviamente sono morti milioni di tedeschi nel nome del fuhrer.

E poi cmq...io parlo sempre di hitlerismo, stalinismo e mussolinismo.
Ecco solo...il fascismo aveva qualcosa forse di più profondo e infatti attecchì in diversi paesi europei.

Gianky
24-09-09, 10:25
Ci siamo "persi" in discorsi storico-ideologici molto interessanti ma fuori dal contesto iniziale.
Io continuo a pensare che sia opportuna la nascita di un partito nazionalcomunista o nazionalbolscevico o come vogliamo chiamarlo.

La nascita di un partito non vuol necessariamente dire partecipare alle elezioni. Lo sò anche io che presentandoci adesso non si arriverebbe allo 0,1%, però bisogna, a mio modo di vedere, cercare di creare una struttura, un movimento, uno contenitore di iniziative.

Il momento elettorale lo si affronterà al momento opportuno.

Spetaktor
24-09-09, 14:15
Ci siamo "persi" in discorsi storico-ideologici molto interessanti ma fuori dal contesto iniziale.
Io continuo a pensare che sia opportuna la nascita di un partito nazionalcomunista o nazionalbolscevico o come vogliamo chiamarlo.

La nascita di un partito non vuol necessariamente dire partecipare alle elezioni. Lo sò anche io che presentandoci adesso non si arriverebbe allo 0,1%, però bisogna, a mio modo di vedere, cercare di creare una struttura, un movimento, uno contenitore di iniziative.

Il momento elettorale lo si affronterà al momento opportuno.

Oggi la gente vuole il risultato immediato. Un contenitore partitico, senza nessuna necessità di risultati, non durerebbe nulla.

msdfli
24-09-09, 14:45
Oggi la gente vuole il risultato immediato. Un contenitore partitico, senza nessuna necessità di risultati, non durerebbe nulla.

e poi il nazionalbolscevismo non attecchisce in Italia.

e nemmeno potrebbe attecchire un partito comunista con connotati nazionalisti...
e non certo con questi dirigenti della sinistra radicale

nazionalismo in italia è sinonimo di fascismo.

per i comunisti radical chic la bandiera italiana non è da mostrare, preferiscono quella
della pace.

Gianky
24-09-09, 16:50
e poi il nazionalbolscevismo non attecchisce in Italia.

e nemmeno potrebbe attecchire un partito comunista con connotati nazionalisti...
e non certo con questi dirigenti della sinistra radicale

nazionalismo in italia è sinonimo di fascismo.

per i comunisti radical chic la bandiera italiana non è da mostrare, preferiscono quella
della pace.

Bene, nel senso che le cose che tu dici sono sensate ed esatte, ma io continuo a credere che chi votava comunista o socialista non si sente più rappresentato da nessuno, o vota per inerzia o non va più a votare.

La "sinistra radicale"si picca oramai di rappresentare solamente immigrati, gay e zingari, la "destra radicale" si caratterizza in gran parte per essere contro le categorie sopracitate, possibile che nel 40% di chi non vota più non si riesca a trovare qualcuno che possa votare un partito nazionalbolscevico? Io, sinceramente, non lo credo possibile.

Certo è chiaro che se si pretende che un ipotetico movimento nazbol possa avere subito milioni di voti, deputati, senatori, consiglieri regionali, provinciali e comunali, beh sono io il primo a dire, non pensiamoci nemmeno.


Però mi sembra un peccato non provarci in nessuna maniera.

Faccio un esempio. Domani si costituisce il PNBI, penso che un modo per cominciare a presentarsi sia quello di cominciare ad andare sui giornali locali, cosa che, ad esempio io faccio già solo con nome e cognome, per commentare fatti ed avvenimenti locali che la gente del posto conosce molto bene.

Su mille lettori, almeno uno saprà che esiste nel territorio un "disperato" che rappresenta un partito di "disperati" che si chiama PNBI.

E' solo un esempio, ma sarebbe un modo per incominciare.

msdfli
24-09-09, 17:18
Bene, nel senso che le cose che tu dici sono sensate ed esatte, ma io continuo a credere che chi votava comunista o socialista non si sente più rappresentato da nessuno, o vota per inerzia o non va più a votare.

La "sinistra radicale"si picca oramai di rappresentare solamente immigrati, gay e zingari, la "destra radicale" si caratterizza in gran parte per essere contro le categorie sopracitate, possibile che nel 40% di chi non vota più non si riesca a trovare qualcuno che possa votare un partito nazionalbolscevico? Io, sinceramente, non lo credo possibile.

Certo è chiaro che se si pretende che un ipotetico movimento nazbol possa avere subito milioni di voti, deputati, senatori, consiglieri regionali, provinciali e comunali, beh sono io il primo a dire, non pensiamoci nemmeno.


Però mi sembra un peccato non provarci in nessuna maniera.

Faccio un esempio. Domani si costituisce il PNBI, penso che un modo per cominciare a presentarsi sia quello di cominciare ad andare sui giornali locali, cosa che, ad esempio io faccio già solo con nome e cognome, per commentare fatti ed avvenimenti locali che la gente del posto conosce molto bene.

Su mille lettori, almeno uno saprà che esiste nel territorio un "disperato" che rappresenta un partito di "disperati" che si chiama PNBI.

E' solo un esempio, ma sarebbe un modo per incominciare.

E' solo utopia e ti spiego perchè:

a) al solo prefisso (o suffisso) NAZ saresti già bollato
b) al solo termine bolscevico ti farebbero passare per nostalgica anticaglia
c) ormai ci sono dei termini come fascista, comunista fino ad arrivare a socialista che "sono bruciati".
d) stesso discorso per nazionalista: comincerebbero a tirar fuori la somiglianza coi nazisti
e) a me piacerebbe un partito marcatamente socialista e nazionalista ma capisco che sarebbe subito tacciato di nazional socialismo = nazismo
f) e l'iconografia nazbol quale prenderesti ?
g) è ovvio che un movimento del genere avrebbe bisogno di una gestazione lunghissima in un territorio come l'Italia che ha dei connotati di destra marcata e poi di contraddizione sinistroide marcatissima.

Se proprio si volesse un partito "nuovo", "eurasiatista", italianamente nazionalista e quant'altro dovresti scegliere un nome, iconografia, simboli, colori, motti e programmi totalmente smarcati dal passato, e potresti
relegare il nazionalbolscevismo quale corrente culturale di questo partito.

Fa skifo anche a me Berlusconi ma temo che il dopo sarà ancora peggio.

Spetaktor
24-09-09, 17:29
Su mille lettori, almeno uno saprà che esiste nel territorio un "disperato" che rappresenta un partito di "disperati" che si chiama PNBI.



Un partito di "disperati" non serve a nessuno. La politica si fa dove si decide, non con le lettere sui giornali locali (l'ho passata anche io quella strada, per questo ora posso dirlo).

Gianky
25-09-09, 08:23
Un partito di "disperati" non serve a nessuno. La politica si fa dove si decide, non con le lettere sui giornali locali (l'ho passata anche io quella strada, per questo ora posso dirlo).


E allora, e lo dico senza intento polemico, limitiamoci a scrivere su internet, lasciando agli altri tutte le decisioni. Contento tu, per me va benissimo, ho passato i 50 anni ed aspetto solamente la pensione, non ho figli e non ho angustie per il futuro.

Gianky
25-09-09, 08:30
E' solo utopia e ti spiego perchè:

a) al solo prefisso (o suffisso) NAZ saresti già bollato
b) al solo termine bolscevico ti farebbero passare per nostalgica anticaglia
c) ormai ci sono dei termini come fascista, comunista fino ad arrivare a socialista che "sono bruciati".
d) stesso discorso per nazionalista: comincerebbero a tirar fuori la somiglianza coi nazisti
e) a me piacerebbe un partito marcatamente socialista e nazionalista ma capisco che sarebbe subito tacciato di nazional socialismo = nazismo
f) e l'iconografia nazbol quale prenderesti ?
g) è ovvio che un movimento del genere avrebbe bisogno di una gestazione lunghissima in un territorio come l'Italia che ha dei connotati di destra marcata e poi di contraddizione sinistroide marcatissima.

Se proprio si volesse un partito "nuovo", "eurasiatista", italianamente nazionalista e quant'altro dovresti scegliere un nome, iconografia, simboli, colori, motti e programmi totalmente smarcati dal passato, e potresti
relegare il nazionalbolscevismo quale corrente culturale di questo partito.

Fa skifo anche a me Berlusconi ma temo che il dopo sarà ancora peggio.


Scusa, ma stai facendo questione di nomi che non esiste, io dicendo PNBI ho voluto solamente schematizzare, se è solo questione di nomi c'è solo l'imbarazzo della scelta, anche se io sarei molto cauto nel continuare a rinnegare sempre e comunque.

Non è che dobbiamo chiamarci tutti con nomi che richiamano al tifo calcistico o di piante o di fiori.

E poi vorresti un partito "eurasiatista", io sarei il primo a sostenerlo, ma vallo a spiegare alla sciura Maria che cos'è l'Eurasiatismo!!!!

Spetaktor
25-09-09, 09:19
E poi vorresti un partito "eurasiatista", io sarei il primo a sostenerlo, ma vallo a spiegare alla sciura Maria che cos'è l'Eurasiatismo!!!!

che alla sciura Maria non interessi l'Eurasiatismo è ovvio. La geopolitica è per le elite, non lo dico con intento "sbruffone" ma è così. Al popolo interessa pagare poco il petrolio, che esso arrivi da Libia o dalle sette sorelle cambia poco.
Ma alla sciura Maria non puoi certamente presentare Stalin, Kim Il Sung o Ho Chi Min come alternative al sistema liberal-democratico oppure sostenere che la risposta alla democrazia sia un sistema totalitario comunista.

Spetaktor
25-09-09, 09:22
E allora, e lo dico senza intento polemico, limitiamoci a scrivere su internet, lasciando agli altri tutte le decisioni. Contento tu, per me va benissimo, ho passato i 50 anni ed aspetto solamente la pensione, non ho figli e non ho angustie per il futuro.

Le decisioni le prendono comunque gli altri, sia che si scriva una lettera sul giornale sia che si faccia decine di manifestazioni.
Il fattore è influire sulle decisioni. Questo è l'obiettivo.
I diversi partiti comunisti nell'Occidente (ma anche nell'Iran pre-khomeinista, ad esempio) sono un esempio di come muoversi: infiltrarsi nel potere, nell'esercito, nella cultura, nei media. Solo raggiungendo il vertice si decide. E la politica è decisione, per dirla alla Schmitt.

Gianky
25-09-09, 12:53
Le decisioni le prendono comunque gli altri, sia che si scriva una lettera sul giornale sia che si faccia decine di manifestazioni.
Il fattore è influire sulle decisioni. Questo è l'obiettivo.
I diversi partiti comunisti nell'Occidente (ma anche nell'Iran pre-khomeinista, ad esempio) sono un esempio di come muoversi: infiltrarsi nel potere, nell'esercito, nella cultura, nei media. Solo raggiungendo il vertice si decide. E la politica è decisione, per dirla alla Schmitt.


Mi sembra chiarissimo il tuo punto di vista che rispetto e che, probabilmente, è quello giusto. Io rimango però del mio parere. L'opposizione si deve fare a viso aperto, rischiando anche le brutte figure, ma in prima persona ed è cosa che io, nel mio piccolissimo, faccio con nome e cognome. Probabilmente non servità a niente ma a me piace così.

Stalinator
25-09-09, 14:37
Mi sembra chiarissimo il tuo punto di vista che rispetto e che, probabilmente, è quello giusto. Io rimango però del mio parere. L'opposizione si deve fare a viso aperto, rischiando anche le brutte figure, ma in prima persona ed è cosa che io, nel mio piccolissimo, faccio con nome e cognome. Probabilmente non servità a niente ma a me piace così.

No guarda. MEglio evitare. Rischieremmo di bruciare nomi e materiale di livello. Prima influiamo ed entriamo piano piano. Poi si esce allo scoperto. Uscire allo scoperto senza avere nulla per le mani sarebbe un suicidio e l'ennesimo partito estremista da prefisso del telefono.. 0,4 o 0,3 ... :D

msdfli
25-09-09, 14:37
Mi sembra chiarissimo il tuo punto di vista che rispetto e che, probabilmente, è quello giusto. Io rimango però del mio parere. L'opposizione si deve fare a viso aperto, rischiando anche le brutte figure, ma in prima persona ed è cosa che io, nel mio piccolissimo, faccio con nome e cognome. Probabilmente non servità a niente ma a me piace così.

allora, interessantissima discussione.

credo che spek sia su posizione più pragmatiche e meno idelogiche,
mentre U.L. sia più sanguigno e più propenso alla vita di partito.

Anche a me piacerebbe che nascisse un partito "nuovo", scevro da ogni schifezza,
moralmente pulito, e che coltivasse un certo humus culturale nazionalista ed eurasiatista
(nota a parte: ecco perchè seguo e sostengo il MDAP, non foss'altro per la loro "pulizia")
ma da un punto di vista meramente pragmatico ha ragione spek
che certi obiettivi ora come ora si perseguono soltanto influenzando le sce
(Cosa anche questa di una difficoltà estrema)

Credo che cmq l'immagine e il nome di un partito nuovo, conti molto nella skifezza di società
che siamo, quasi più del programma. Paradossalmente a noi interesserebbero i contenuti
ma se vuoi che il partito sia nazionalpopolare serve anche un certo tipo d'immagine da "popolino".

cmq siamo su due piani veramente diversi.

i partiti di una volta, come li intendiamo noi, credo che andranno a sparire,
perchè spariscono i militanti, sparisce la voglia di applicarsi, la voglia di studiare,
ma avete visto la gioventù di oggi com'è rincoglionita?

Stalinator
25-09-09, 15:07
allora, interessantissima discussione.

credo che spek sia su posizione più pragmatiche e meno idelogiche,
mentre U.L. sia più sanguigno e più propenso alla vita di partito.

Anche a me piacerebbe che nascisse un partito "nuovo", scevro da ogni schifezza,
moralmente pulito, e che coltivasse un certo humus culturale nazionalista ed eurasiatista
(nota a parte: ecco perchè seguo e sostengo il MDAP, non foss'altro per la loro "pulizia")
ma da un punto di vista meramente pragmatico ha ragione spek
che certi obiettivi ora come ora si perseguono soltanto influenzando le sce
(Cosa anche questa di una difficoltà estrema)

Credo che cmq l'immagine e il nome di un partito nuovo, conti molto nella skifezza di società
che siamo, quasi più del programma. Paradossalmente a noi interesserebbero i contenuti
ma se vuoi che il partito sia nazionalpopolare serve anche un certo tipo d'immagine da "popolino".

cmq siamo su due piani veramente diversi.

i partiti di una volta, come li intendiamo noi, credo che andranno a sparire,
perchè spariscono i militanti, sparisce la voglia di applicarsi, la voglia di studiare,
ma avete visto la gioventù di oggi com'è rincoglionita?

Vi ricordo che io ho a malapena 25 anni... :D comunque mi considero un semi-senatore ad honorem pure io :crepapelle: ormai di anni ne ho fatti a livello di politica e analisi... e concordo che i giovani di oggi, specie la generazione di ragazzi successiva alla mia è orrenda e mediocre.

msdfli
25-09-09, 19:03
Vi ricordo che io ho a malapena 25 anni... :D comunque mi considero un semi-senatore ad honorem pure io :crepapelle: ormai di anni ne ho fatti a livello di politica e analisi... e concordo che i giovani di oggi, specie la generazione di ragazzi successiva alla mia è orrenda e mediocre.

chi frequenta questi forum è sicuramente ad un livello migliore...
perchè si parla di argomenti anche importanti.

io parlo dei 15-18enni
dei veri celebrolesi, almeno la maggioranza...

apparte le eccezioni come il mitico gio' :)

Stalinator
25-09-09, 19:11
chi frequenta questi forum è sicuramente ad un livello migliore...
perchè si parla di argomenti anche importanti.

io parlo dei 15-18enni
dei veri celebrolesi, almeno la maggioranza...

apparte le eccezioni come il mitico gio' :)

mitico giò? :paura: spero non sia chi penso...

Unghern Kahn
27-09-09, 18:03
allora, interessantissima discussione.

credo che spek sia su posizione più pragmatiche e meno idelogiche,
mentre U.L. sia più sanguigno e più propenso alla vita di partito.

Anche a me piacerebbe che nascisse un partito "nuovo", scevro da ogni schifezza,
moralmente pulito, e che coltivasse un certo humus culturale nazionalista ed eurasiatista
(nota a parte: ecco perchè seguo e sostengo il MDAP, non foss'altro per la loro "pulizia")
ma da un punto di vista meramente pragmatico ha ragione spek
che certi obiettivi ora come ora si perseguono soltanto influenzando le sce
(Cosa anche questa di una difficoltà estrema)

Credo che cmq l'immagine e il nome di un partito nuovo, conti molto nella skifezza di società
che siamo, quasi più del programma. Paradossalmente a noi interesserebbero i contenuti
ma se vuoi che il partito sia nazionalpopolare serve anche un certo tipo d'immagine da "popolino".

cmq siamo su due piani veramente diversi.

i partiti di una volta, come li intendiamo noi, credo che andranno a sparire,
perchè spariscono i militanti, sparisce la voglia di applicarsi, la voglia di studiare,
ma avete visto la gioventù di oggi com'è rincoglionita?

Non ho seguito tutta l'intera discussione ma qualche intervento soprattutto alla fine. Neanche io penso sia oggi fattibile , per tanti motivi già ricordati, un partito d'ispirazione nazbol anche perchè dobbiamo renderci conto della disaffezione che ha colpito i più verso la politica.
A livello teorico si sarebbero molti spazi dove poter ottenere consensi e le tesi eurasiatiste dovrebbero sicuramente rappresentare la principale arma propagandistica; a livello pratico penso sia necessario prima formare quadri e militanti con le attività di ricerca e studio. Il vostro circolo sullo studio delle dottrine fasciste e comuniste è un passo avanti che rompe gli stereotipi destra/sinistra.
Quoto quanto scrivi.

msdfli
29-09-09, 16:07
è un passo avanti che rompe gli stereotipi destra/sinistra.
Quoto quanto scrivi.

rompere gli stereotipi destra/sinistra sarebbe propedeutico per ottenere il fine ultimo...

Geremy
05-10-09, 12:39
Ciao Aristocle e scusa se ti rispondo solo adesso alle tue domande in materia di immigrazione e di cristianità. Ti rispondo dal mio punto di vista che cmq è ritrovabile all'interno delo statuto del MDAP.

Immigrazione - Non sono contro all'immigrazione, per un motivo naturale e umano chiunque si muove verso la nostra nazione deve avere la possibilità di risiedervi per un tempo limitato ma che gli permetta di avere accesso a cure sanitarie e assistenza di qualsiasi tipo. assolutamente contro ai CPT e campi di detenzione varia che appaiono come uno spauracchio dei campi di concetramento fascisti e staliniani. Allo stesso modo bisogna permettere a colo che arrivano in Italia, che siano di nazionalità europea o altra, di potersi perfettamente integrare pur mantenendo i loro valori storici di appartenenza e le proprie tradizioni. E' chiaro che bisogna metterli in regola e farli diventare cittadini non dopo 10 anni, ma quantomeno dopo non oltre 3-5 anni di permanenza sul nostro suolo. Una volta che una persona ha lavoro, casa, famiglia e paga anche le tasse non vedo motivo per cui codeste persone non possono far parte della nazione. Bisogna anche fare in modo però di migliorare le condizioni dei paesi di origine da cui arriva l'immigrazione pechè è chiaro a tutti che l'Italia non può essere la terra di approdo per tutta l'Europa e anche perchè niente lavoro in Italia per loro o lavoro a condizioni disumane (come oggi avviene) vuol dire aprire la strada all'illegalità per loro e l'espulsione è l'ultimo dei problemi reali. sfiderei chiunque ad essere trattato in malo modo ed avere un lavoro pessimo o persino non averlo...italiano o straniero l'illegalità è un espediente per tutti per non morire di fame o per far soldi.

Cristianesimo - credo nella fiera e forza laicità dello stato; ergo tutte le religioni sono eguali davanti alla legge e a tutti dovrebbe essere permesso di poter professare nel privato la propria fede. L'ideale sarebbe la creazione tra l'altro di alcune strutture pubbliche che svolgano ruolo come luoghi sacri per tutte le religioni locali, edifici già creati in Germania e Danimarca dove all'interno convivono pacificamente cristiani ortodossi e cattolici, protestanti e musulmani, buddisti ecc. Tassazzione dell' ICI per le proprietà della chiesa cattolica sul suolo Italiano ed eliminazione dell'otto per mille alla chiesa cattolica (in caso di mancata allocazione del proprio otto per mille). Nelle istituzione pubbliche (Ospedali, scuole ecc.) non deve essere assolutamente esposta la croce o qualsiasi altro riferimento alla cristianità o ad altre religioni.

spero di essere stato chiaro!

Stalinator
05-10-09, 15:21
Il buonismo del fascismo di sinistra, anzi di queli che credono di recuperare l'idea del fascismo socialista, non mi piace. Il nazionalbolscevismo è un'ideologia ce riprende l'anti-egualitarismo etnico e culturale dagli stessi Engels e Marx. E non capiamo perchè l'immigrazione debba rappresentare un grimaldello di sdoganamento dalla destra radicale. Io sono totalmente contrario all'allogenismo: in casi estremi e pragmatici vista l'attuale situazione, dovremmo comunque cercare di adattarci alla situazione, però in prospettiva futura vedere persone che affermano libertà migratoria facendone solo un problema di tempistica e di burocrazia a me onestamente non piace.

Gianky
05-10-09, 16:26
In effetti l'eurasiatismo non dovrebbe centrare niente con il fascismo. Il nazionalbolscevismo pure.

E' chiaro che movimento come il MdAP sono movimenti che cercano di "nascondere" la loro provenienza fascista sotto improbabili sigle, altri ancora, come Sinistra Nazionale cercano improbabili sintesi tra fascismo e socialismo.

Il nazionalbolscevismo, termine più corretto secondo me che non nazionalcomunismo, è invece una ideologia senz'altro originale, tanto che lo stesso comunismo sovietico (Lenin ma sopratutto Stalin) ne fu profondamente influenzato.

In errore è chi ritiene il nazbol come una sintesi tra marxismo e fascismo.

L'eurasiatismo è ancora più distante dal fascismo.

Spetaktor
05-10-09, 18:31
In effetti l'eurasiatismo non dovrebbe centrare niente con il fascismo. Il nazionalbolscevismo pure.

E' chiaro che movimento come il MdAP sono movimenti che cercano di "nascondere" la loro provenienza fascista sotto improbabili sigle, altri ancora, come Sinistra Nazionale cercano improbabili sintesi tra fascismo e socialismo.

Il nazionalbolscevismo, termine più corretto secondo me che non nazionalcomunismo, è invece una ideologia senz'altro originale, tanto che lo stesso comunismo sovietico (Lenin ma sopratutto Stalin) ne fu profondamente influenzato.

In errore è chi ritiene il nazbol come una sintesi tra marxismo e fascismo.

L'eurasiatismo è ancora più distante dal fascismo.

MDAP e SN sono nientaltrochè sigle che cercano una sorta di legittimazione socialista (da sinistra) mantenendo però il "corpus ideale e dottrinario" di un certo "neofascismo eretico" che però si schierò sistematicamente a destra (salvo, forse, il solo "Pensiero Nazionale" di Stanis Ruinas, che ricercò con una certa coerenza un appoggio dal PCI e dimostrò una simpatia verso l'URSS, cosa che i "sinistro nazionali" fingono di non vedere, chiusi nell' "auto-distruttiva" prospettiva "terzoforzista").
In soldoni, il "sinistra" o "socialista" rimane solamente un termine a cui i militanti danno valore solo simbolico e non ideologico.
Per intenderci passare "a sinistra" significa fare, senza giudizi di merito, ma per semplice costatazione, quello che hanno fatto i "comunitaristi" di Maurizio Neri: ridefinire completamente un "modo di pensare e agire". Il solo recupero (nostalgico, più che effettivo) del "mussolini socialista" non basta. (anche perchè il Mussolini socialista era un "bolscevico" ante litteram, non un socialista craxiano, come certi cercano di far passare, vedi Accame).

Per il resto non capisco tutte queste discussioni sul fatto che l'eurasiatismo sia "fascista", "nazionalbolscevico" o che altro.
L'eurasiatismo è eurasiatismo.
Di eurasiatismo bisogna discutere con i fatti, con la prassi, con le contingenze storiche, non con ideologismi, voli pindarici o che altro.

Sarebbe meglio chiedere all'amministrazione un forum "nazionalcomunista", che, nel caso, seguirò con molta attenzione.

Stalinator
05-10-09, 19:07
La contrarietà alla società multietnica, o l'opposizione all'omosessualismo o alla multisessualità, non ha bisogno di teorie hitleriane o di destra radicale, è già visibile in Marx ed Engels e nei loro passi riguardanti razzialità e omofobia. La loro visione prettamente economica passa sul piano politico con il comunismo russificato di Lenin, e su quello antropologico e filosofico con il comunismo imperiale-nazionalitario di Stalin e le riflessioni di Mao. Se ad esso vogliamo aggiungere una riflessione di tipo mistico-sacrale (non per forza religiosa nel senso tradizionale del termine), allora passiamo alla novità introdotta con la riscoperta del tradizionalismo in funzione nazional-bolscevica. Ma il corpus metapolitico dei nazbol è esattamente questo e non un sincretismo tra forme diverse... se solo si studiasse un pò più per passione invece che per dovere scolastico, sarebbe molto meglio..

Spetaktor
05-10-09, 20:53
La contrarietà alla società multietnica, o l'opposizione all'omosessualismo o alla multisessualità, non ha bisogno di teorie hitleriane o di destra radicale, è già visibile in Marx ed Engels e nei loro passi riguardanti razzialità e omofobia. La loro visione prettamente economica passa sul piano politico con il comunismo russificato di Lenin, e su quello antropologico e filosofico con il comunismo imperiale-nazionalitario di Stalin e le riflessioni di Mao. Se ad esso vogliamo aggiungere una riflessione di tipo mistico-sacrale (non per forza religiosa nel senso tradizionale del termine), allora passiamo alla novità introdotta con la riscoperta del tradizionalismo in funzione nazional-bolscevica. Ma il corpus metapolitico dei nazbol è esattamente questo e non un sincretismo tra forme diverse... se solo si studiasse un pò più per passione invece che per dovere scolastico, sarebbe molto meglio..

Che Marx ed Engels, intelletualoidi e ammiratori del "sistema" occidentalista-inglese, siano stati razzisti non mi meraviglia. Basta leggere cosa scrivevano, con spocchia intelletualoide, dei contadini, degli slavi e dei russi.

Stalin, Lenin e Mao erano patrioti, non razzisti (guardati i manifesti della RPCinese...). Non mescoliamo la merda con la cioccolata.

Il Nazional-bolscevismo russo ha una visione tradizionalista e imperiale (come definito da Dugin, ad esempio) ciò che di più lontano ci sia da razzismi e piccolo-nazionalismi (che sono tipici di un certo mondo giudaico e anglofono...).

Leggere il mondo secono il paradigma "lotta etnica" è assurdo, così come leggerla secondo il paradigma "lotta di classe".
La storia va letta secondo lo Scontro geopolitico tra Potenze il resto è fuffa.

Stalinator
05-10-09, 22:23
Che Marx ed Engels, intelletualoidi e ammiratori del "sistema" occidentalista-inglese, siano stati razzisti non mi meraviglia. Basta leggere cosa scrivevano, con spocchia intelletualoide, dei contadini, degli slavi e dei russi.

Stalin, Lenin e Mao erano patrioti, non razzisti (guardati i manifesti della RPCinese...). Non mescoliamo la merda con la cioccolata.

Il Nazional-bolscevismo russo ha una visione tradizionalista e imperiale (come definito da Dugin, ad esempio) ciò che di più lontano ci sia da razzismi e piccolo-nazionalismi (che sono tipici di un certo mondo giudaico e anglofono...).

Leggere il mondo secono il paradigma "lotta etnica" è assurdo, così come leggerla secondo il paradigma "lotta di classe".
La storia va letta secondo lo Scontro geopolitico tra Potenze il resto è fuffa.

Non credo fossero influenzati dalla sub cultura anglofona che tra l'altro è per eccellenza quella che ha prodotto il capitalismo, il colonialismo, e la società multirazziale. Darwin fu addirittura rivisto da Tremaux, che preferivano. Ripeto, non mi pare corretto discriminare sulla base delle razze, ma è opportuno impedire che i gruppi assestati perdano le loro specificità. L'Europa e la Russia etnicamente hanno una grande omogeneità generale di base, che si evidenzia anche in uan comune visione eurasiatica, cementata culturalmente nei millenni. La teoria di Mosca Terza Roma indica proprio questo. I piccoli nazionalismi non c'entrano. Scontro geopolitico, daccordo. Ma lo scontro è tra chi è per le specificità e chi è per il mondialismo. Senza ragionamenti con una base etnica e culturale si sta coi secondi.

Spetaktor
06-10-09, 00:15
Non credo fossero influenzati dalla sub cultura anglofona che tra l'altro è per eccellenza quella che ha prodotto il capitalismo, il colonialismo, e la società multirazziale.

La società "monorazziale" vorrai dire.
Capitalismo, Colonialismo,...:Ciò che di più razzista esista.
Ricordi "il fardello dell'uomo bianco"??



L'Europa e la Russia etnicamente hanno una grande omogeneità generale di base, che si evidenzia anche in uan comune visione eurasiatica, cementata culturalmente nei millenni.

La Russia non è omegena etnicamente, figuriamoci l'Europa e la Russia.


La teoria di Mosca Terza Roma indica proprio questo. I piccoli nazionalismi non c'entrano. Scontro geopolitico, daccordo. Ma lo scontro è tra chi è per le specificità e chi è per il mondialismo. Senza ragionamenti con una base etnica e culturale si sta coi secondi.

La Teoria "Mosca Terza Roma" smentisce proprio la visione razzistica, etnica o nazionalistica che tu stai cercando di portare avanti. Roma era centro di un impero mutlirazziale, o meglio sovra-razziale, così come è sovra-razziale la visione eurasiatista (da non confondere con quella panslavista o eurosiberiana). Non a caso gli eurasiatisti vedono una continuità storica e geopolitica di tutto il continente eurasiatico, Cina, India ed Asia tutta compresa.

Stalinator
06-10-09, 08:37
La società "monorazziale" vorrai dire.
Capitalismo, Colonialismo,...:Ciò che di più razzista esista.
Ricordi "il fardello dell'uomo bianco"??




La Russia non è omegena etnicamente, figuriamoci l'Europa e la Russia.



La Teoria "Mosca Terza Roma" smentisce proprio la visione razzistica, etnica o nazionalistica che tu stai cercando di portare avanti. Roma era centro di un impero mutlirazziale, o meglio sovra-razziale, così come è sovra-razziale la visione eurasiatista (da non confondere con quella panslavista o eurosiberiana). Non a caso gli eurasiatisti vedono una continuità storica e geopolitica di tutto il continente eurasiatico, Cina, India ed Asia tutta compresa.

Frainteso.. non ci siamo capiti: stiamo dicendo la stessa cosa. Intendevo proprio l'Impero come blocco del multipolarismo (unito ma distinto al suo interno) contro il blocco del monopolarismo (amalgama subculturale ed eterogenea).
Avere una visione razziale non implica assolutamente il razzismo o il suprematismo. E' proprio qui la grandezza di un'idea eurasiatista: non omologare ma federare in funzione geopolitica.

Gianky
06-10-09, 09:30
Bello il dibattito che sta uscendo. Non intervengo nel merito essendo molto ignorante in materia ideologica.

Concordo con Spektator sul fatto che l'eurasiatismo sia eurasitismo, non concordo sul fatto che sia eurasiatismo e basta!

Il sottoscritto è eurasiatista gravitante nell'orbita del CPE ma è anche simpatizzante nazionalbolscevico, le due cose, qualsiasi cosa qualcun altro dica, sono assolutamente compatibili.

Certo un eurasiatista può anche essere non nazbol, ma sicuramente un nazbol non può NON essere eurasiatista.

Non sono d'accordo sulla creazione di un sottoforum "nazionalcomunista" ritengo il forum degli eurasiatisti già ampiamente adatto allo scopo.

Spetaktor
06-10-09, 10:44
Frainteso.. non ci siamo capiti: stiamo dicendo la stessa cosa. Intendevo proprio l'Impero come blocco del multipolarismo (unito ma distinto al suo interno) contro il blocco del monopolarismo (amalgama subculturale ed eterogenea).
Avere una visione razziale non implica assolutamente il razzismo o il suprematismo. E' proprio qui la grandezza di un'idea eurasiatista: non omologare ma federare in funzione geopolitica.

la visione "monopolare" (quella dell'omologazione e della "Perdità di identità") è di fatto la più razzista possibile: infatti implica l'idea di un modello di sviluppo monorazziale (quello americano-occidentale giudaico-protestante), che si ritiene superiore rispetto a tutti gli altri "modelli di sviluppo".
Avere una "visione razziale" onestamente non capisco cosa vuol dire a questo punto.
E comunque l'Impero, intesto come unità geopolitica superiore e trascendente, è tutt'altro che un "blocco razziale", tant'è che negli imperi del passato anche i "meticciamenti" (che si badi bene non sono la degenerazione attuale) non erano visti di cattivo occhio.

Spetaktor
06-10-09, 10:46
Concordo con Spektator sul fatto che l'eurasiatismo sia eurasitismo, non concordo sul fatto che sia eurasiatismo e basta!.

Infatti in un post precedente ho spiegato la differenza tra "eurasiatismo" ed ideologia che "lo riempie".


Il sottoscritto è eurasiatista gravitante nell'orbita del CPE ma è anche simpatizzante nazionalbolscevico, le due cose, qualsiasi cosa qualcun altro dica, sono assolutamente compatibili.

Certo un eurasiatista può anche essere non nazbol, ma sicuramente un nazbol non può NON essere eurasiatista.

senza dubbio.


Non sono d'accordo sulla creazione di un sottoforum "nazionalcomunista" ritengo il forum degli eurasiatisti già ampiamente adatto allo scopo.

vabbè era un'idea per discutere più liberamente di nazbol senza intasare il forum eurasiatista.

Stalinator
06-10-09, 12:16
la visione "monopolare" (quella dell'omologazione e della "Perdità di identità") è di fatto la più razzista possibile: infatti implica l'idea di un modello di sviluppo monorazziale (quello americano-occidentale giudaico-protestante), che si ritiene superiore rispetto a tutti gli altri "modelli di sviluppo".
Avere una "visione razziale" onestamente non capisco cosa vuol dire a questo punto.
E comunque l'Impero, intesto come unità geopolitica superiore e trascendente, è tutt'altro che un "blocco razziale", tant'è che negli imperi del passato anche i "meticciamenti" (che si badi bene non sono la degenerazione attuale) non erano visti di cattivo occhio.

Razzialista, nel senso di difesa non di invasione. La differenza col suprematismo è in questo aspetto. Le tre razze più vaste e generiche a mio modo di vedere (caucasica, mongola e negroide) dovrebbero restare quanto meno peculiari. Al loro interno è chiaro che i sottogruppi presentano una certa elasticità che impedisce un settarismo micro-razziale. Su questo sono daccordo. Ma almeno quei tre ceppi lasciamoli invariati, altrimenti scompare ogni specificità.

Gianky
06-10-09, 12:32
Razzialista, nel senso di difesa non di invasione. La differenza col suprematismo è in questo aspetto. Le tre razze più vaste e generiche a mio modo di vedere (caucasica, mongola e negroide) dovrebbero restare quanto meno peculiari. Al loro interno è chiaro che i sottogruppi presentano una certa elasticità che impedisce un settarismo micro-razziale. Su questo sono daccordo. Ma almeno quei tre ceppi lasciamoli invariati, altrimenti scompare ogni specificità.

Stalinator, mi pare che tu e Spetaktor, diciate le stesse cose. Infatti sono d'accordo con entrambi.:)

Italicvs
19-10-09, 10:47
Il buonismo del fascismo di sinistra, anzi di queli che credono di recuperare l'idea del fascismo socialista, non mi piace. Il nazionalbolscevismo è un'ideologia ce riprende l'anti-egualitarismo etnico e culturale dagli stessi Engels e Marx. E non capiamo perchè l'immigrazione debba rappresentare un grimaldello di sdoganamento dalla destra radicale. Io sono totalmente contrario all'allogenismo: in casi estremi e pragmatici vista l'attuale situazione, dovremmo comunque cercare di adattarci alla situazione, però in prospettiva futura vedere persone che affermano libertà migratoria facendone solo un problema di tempistica e di burocrazia a me onestamente non piace.Ma dove lo vedi il buonismo? Riguardo la questione migratoria ci sono idee diverse e talvolta divergenti, quello che è certo è che la Sinistra Nazionale non fa dell'anti-immigrazionismo l'unico cavallo di battaglia, di certo non propagandiamo idee scemenza come la purezza etnica e razziale e al tempo stesso rifiutiamo il buonismo filo-immigratorio della sinistra "classica", spero di essere stato chiaro: Né "coccolaimmigrati" Né razzisti.

msdfli
19-10-09, 11:06
quello che è certo è che la Sinistra Nazionale non fa dell'anti-immigrazionismo l'unico cavallo di battaglia, di certo non propagandiamo idee scemenza come la purezza etnica e razziale e al tempo stesso rifiutiamo il buonismo filo-immigratorio della sinistra "classica", spero di essere stato chiaro: Né "coccolaimmigrati" Né razzisti.

Mi trovi d'accordo.

L'importante è essere coerenti...ed identitari.

Italicvs
19-10-09, 12:11
Mi trovi d'accordo.

L'importante è essere coerenti...ed identitari.Infatti! :) ;)

Nemorth
21-10-09, 19:53
Una mezza provocazione, completamente al di fuori delle pur pregevoli diatribe ideologiche: non credete che nella attuale situazione un partito, che si chiami nazional-bolscevico, nazionalcomunista, socialnazionalista o semplicemente eurasiatista, abbia una capacità di attrazione verso le categorie dei lavoratori dipendenti che sono enormemente deluse dai partiti tradizionali della sinistra, socialista e comunista, identificati oramai solamente come partiti filoimmigrati, filogay, filozingari e filo moschee?

Il fatto che, ameno qui al nord, la strarande maggioranza dei lavoratori voti Lega o Pdl, non pensate che voglia dire qualche cosa?

Pensate che non cia sia spazio per un partito di questo genere?

Io penso che ce ne sia parecchio e parecchio tanto!

Condivido. Sembra che nel 2010 il PNCI si costituirà ufficialmente.

Nemorth
21-10-09, 19:54
Si può tranquillamente fare opinione e qualche presidio. Aprire qualche gruppetto autonomo e tirare le somme a livello generale dopo qualche periodo. Qui si guarda al niente e al tutto. Esistono molte cose fra questi due massimi eventuali.

Prima non condividevo questa idea.
Ora si, momentaneamente...

Nemorth
21-10-09, 19:57
Infatti.
Concordo.
Tu parli di Geopolitica. anzi di pragmatismo geopolitco filo-russo.
Io e Stalinator parliamo di Politica.
Votare Papi solo perchè stringe accordi con Libia e Russia è riduttivo.
Poi che oltre il PDL ci sia il vuoto posso essere anche d'accordo.

Ma non lobotomizziamoci il cervello perchè Berlusconi è pronto a voltare faccia
con Putin in un 1 secondo per convenienza personale.

E poi questa esaltazione del Nazionalpopulismo oligarchico di Berlusconi...

a) smettesse di andare a tr...
b) cambiasse 10 ministri...almeno
c) facesse qualcosa di + italiano e meno leghista

potrei cominciare a prendere in considerazione idea di votarlo...

ma un minimo di dignità vogliamo ancora averlo...

Concordo.

Nemorth
21-10-09, 20:14
In effetti l'eurasiatismo non dovrebbe centrare niente con il fascismo. Il nazionalbolscevismo pure.

E' chiaro che movimento come il MdAP sono movimenti che cercano di "nascondere" la loro provenienza fascista sotto improbabili sigle, altri ancora, come Sinistra Nazionale cercano improbabili sintesi tra fascismo e socialismo.

Il nazionalbolscevismo, termine più corretto secondo me che non nazionalcomunismo, è invece una ideologia senz'altro originale, tanto che lo stesso comunismo sovietico (Lenin ma sopratutto Stalin) ne fu profondamente influenzato.

In errore è chi ritiene il nazbol come una sintesi tra marxismo e fascismo.

L'eurasiatismo è ancora più distante dal fascismo.

Concordo.
Più che "punto di incontro" tra marxismo e fascismo, il nazionalbolscevismo è il "punto di scontro" tra le due ideologie.

In Italia è necessario definirsi "nazionalcomunisti", visto che non abbiamo avuto un movimento bolscevico. Inoltre, anche Lenin abbandonò l'appellativo Bolscevico per il più generico e consono Comunista.

Nemorth
21-10-09, 20:14
Ci siamo "persi" in discorsi storico-ideologici molto interessanti ma fuori dal contesto iniziale.
Io continuo a pensare che sia opportuna la nascita di un partito nazionalcomunista o nazionalbolscevico o come vogliamo chiamarlo.

La nascita di un partito non vuol necessariamente dire partecipare alle elezioni. Lo sò anche io che presentandoci adesso non si arriverebbe allo 0,1%, però bisogna, a mio modo di vedere, cercare di creare una struttura, un movimento, uno contenitore di iniziative.

Il momento elettorale lo si affronterà al momento opportuno.

Concordo totalmente.

Nemorth
21-10-09, 21:40
e poi il nazionalbolscevismo non attecchisce in Italia.

e nemmeno potrebbe attecchire un partito comunista con connotati nazionalisti...
e non certo con questi dirigenti della sinistra radicale

nazionalismo in italia è sinonimo di fascismo.

per i comunisti radical chic la bandiera italiana non è da mostrare, preferiscono quella
della pace.

Verissimo.
E' divenuto, però, frustrante esser definiti "fascisti" se si è orgogliosi della propria Patria e della propria Bandiera...
La nascita di un partito nazionalcomunista POTREBBE servire anche a questo (non solo a questo).

José Frasquelo
21-10-09, 23:00
Ho cercato in giro, ma ho trovato un 3d solo sui partiti polliani.

Basta con i sincretismi.

Stalinator
21-10-09, 23:09
Basta con i sincretismi.

Non siamo un sincretismo. Siamo comunisti e basta: il nazionalbolscevismo è la sola evoluzione possibile del Comunismo nel secolo attuale.

José Frasquelo
21-10-09, 23:33
Non siamo un sincretismo. Siamo comunisti e basta: il nazionalbolscevismo è la sola evoluzione possibile del Comunismo nel secolo attuale.

Appunto va bene per i comunisti, al massimo.

Spetaktor
21-10-09, 23:35
Verissimo.
E' divenuto, però, frustrante esser definiti "fascisti" se si è orgogliosi della propria Patria e della propria Bandiera...
La nascita di un partito nazionalcomunista POTREBBE servire anche a questo (non solo a questo).

A quel punto si potrebbe anche fondare il partito "caccapupù".

Gianky
22-10-09, 11:57
Verissimo.
E' divenuto, però, frustrante esser definiti "fascisti" se si è orgogliosi della propria Patria e della propria Bandiera...
La nascita di un partito nazionalcomunista POTREBBE servire anche a questo (non solo a questo).

Certo sarebbe bello, ma temo non ci siano, ancora, le condizioni.

Nemorth
22-10-09, 15:04
Certo sarebbe bello, ma temo non ci siano, ancora, le condizioni.

Le condizioni per nascere? Ci sono tutte.
Le condizioni per crescere? Beh, questo è più difficile prevederlo... anche perchè dipende da vari fattori... primo fra tutti, la militanza costante...

Cmq forse è più saggio attendere.
Se è vero che il PNCI si sta muovendo, a gennaio sapremo qualcosa in più.

Gianky
22-10-09, 16:52
Le condizioni per nascere? Ci sono tutte.
Le condizioni per crescere? Beh, questo è più difficile prevederlo... anche perchè dipende da vari fattori... primo fra tutti, la militanza costante...

Cmq forse è più saggio attendere.
Se è vero che il PNCI si sta muovendo, a gennaio sapremo qualcosa in più.

Aspettiamo fiduciosi, lo dico senza nessuna ironia, ma con molta speranza.

Nemorth
22-10-09, 17:28
Aspettiamo fiduciosi, lo dico senza nessuna ironia, ma con molta speranza.

L'importante sarà farsi trovare pronti, quando sarà...

Nemorth
22-10-09, 17:30
Mi permetto di postare una riflessione PERSONALE che ho scritto sul mio blog. La sottopongo ai commenti critici degli utenti.

IL FALSO OSSIMORO

La principale critica che viene fatta a chi si definisce nazionalcomunista (o, come in Russia, nazionalbolscevico) è di rappresentare una posizione contraddittoria. I militanti NazKom (o NazBol) sono visti come stupidi o pazzi ricercatori di una sintesi impossibile tra Patria e Socialismo, e in generale tra Fascismo e Comunismo.


Da sinistra, si è soliti accusare i nazkom di essere dei nazistelli travestiti, in quanto sarebbe inconciliabile definirsi comunisti (quindi internazionalisti) e avere amor patrio e l'orgoglio nazionale. Da destra, di convesso, si usano in chiave negativi i riferimenti che i nazbol e i nazkom fanno al leninismo e allo stalinismo.


Vi è qualcuno però, uno sparuto gruppo di sintetisti radicali, che ritiene possibile una sintesi tra comunismo e fascismo, rappresentato dalle esperienze e dalle posizioni nazionalsocialiste o socialiste nazionali. Per costoro, è assolutamente plausibile un punto di incontro tra Comunismo e Nazionalismo, specie se fascista.



PUNTO DI SCONTRO


Più che un "punto di incontro", il Nazionalcomunismo è il "punto di scontro" tra il nazionalismo ed il marxismo-leninismo. Qual è la differenza? Semplice...


Definiamo "punto di incontro" il raggiungimento della sintesi pacifica ed intellettuale tra le posizioni nazionaliste e le proposte politiche ed economiche del socialismo. Questo punto di incontro, quindi, si ritroverebbe semplicemente evidenziando le caratteristiche "di sinistra" del fascismo e del nazismo, e contemporaneamente sottolineando quelle "di destra" del marxismo-leninismo staliniano. Questo punto di incontro, quindi, sarebbe possibile solo affermando che il nazionalcomunismo è una conseguenza del nazifascismo e dello stalinismo.


Ciò è storicamente falso, in quanto le teorie nazionalcomuniste pre-esistono rispetto al nazismo e allo stalinismo. Possiamo dire che Stalin le ha fatte proprie, mentre Hitler e Mussolini no. Non possiamo però dire che il nazionalcomunismo è una teoria politica frutto della convergenza (punto di incontro, appunto) tra il nazifascismo e il comunismo staliniano.


Il Nazionalcomunismo è, piuttosto, il punto di scontro tra il Nazionalismo ottocentesco ed il Socialismo scientifico di Marx ed Engles. Queste due ideologie, quando si sono incontrate, hanno dato vita al fascismo e al nazionalsocialismo (i quali hanno infatti epurato i riferimenti materialistici a favore di posizioni mistico-sacrali e razziali). Quando, invece, si sono scontrate, hanno dato vita al nazionalcomunismo (che infatti non ha riferimenti etnico-razziali nè misticismo patriottardi).



NE' NAZIONALISMO, NE' INTERNAZIONALISMO


Tra queste due posizioni non è possibile una sintesi, nè una convergenza. I nazionalcomunisti sono orgogliosi della propria patria, e lavorano alla costruzione di una patria più grande (l'Eurasia). Più che nazionalisti, sono patrioti. Non vivono in maniera conflittuale la relazione con altri popoli, tutt'altro: anche perchè sarebbe contraddittorio alquanto proporre la nascita dell'Eurasia e non volere avere rapporti (per i nazkom italiani) coi rumeni, bulgari, ucraini, russi, ecc...


Chi si definisce Nazionalista vive l'orgoglio per la propria patria in maniera conflittuale rispetto alle altre patrie e agli altri popoli. Francesizzare l'Europa (Napoleone) o germanizzare l'Europa (Hitler) erano obiettivi economico-politici figli di un nazionalismo esclusivo ed escludente, aggressivo e razzista. L'idea di Nazione, in questo caso, non è positiva, bensì negativa. L'affermazione "tutto ciò che non è tedesco è antitedesco" è l'esempio tipico di un nazionalismo che un nazionalcomunista non può assolutamente condividere. Viceversa, l'idea del "socialismo in un paese solo" è totalmente condivisibile per un nazionalcomunista.


Infine, la questione razziale: i nazionalcomunisti non sono razzisti e lottano contro ogni forma di razzismo, xenofobia e omofobia. Le razze pure non esistono, ma siamo tutti figli di mescolanze. Non si possono negare, però, le differenze culturali tra questo e quel popolo, e le differenze sono una ricchezza da preservare, non una minaccia da combattere. Nè vanno annullate e appiattite, come la globalizzazione neocapitalista sta tentando di fare. La posizione più corretta per un nazionalcomunista è: salvaguardare le differenze culturali, fino a quando queste differenze non collidono con l'interesse generale e nazionale.



ECONOMIA SOCIALISTA E NAZIONALE


Secondo molti osservatori e militanti, le posizioni economiche e sociali del movimento nazionalcomunista non sono altro che la riproposizione, nemmeno troppo aggiornata, del corporativismo fascista. Definire "socialista e nazionale" la prorpia dottrina economica, conduce i nazkom all'accusa di nazifascismo economico.


Ci si dimentica, forse, di ciò che il fascismo ed il nazismo hanno fatto nei confronti dei lavoratori, dei sindacati e dei partiti operai: sedi sindacali e di partito distrutte, mortificazioni psicologiche, violenze fisiche, uccisioni, sostegno al padronato agricolo ed industriale, abolizione del diritto di sciopero, abolizione dei sindacati e dei partiti operai, aumento dell'orario lavorativo, contrazione dei salari.


Certo: le strutture economiche dell'Italia Fascista e, ancor più, della Germania Nazista erano sicuramente "nazionali"... ma non erano socialiste! Non vi era la proprietà statale dei mezzi di produzione, tutt'altro!


Ancora una volta, l'unico esempio realizzato di economia socialista e nazionale è rappresentato dai piani quinquennali di Stalin, che sono figli (con le dovute ed ovvie differenze) della Nuova Politica Economica di Lenin. In Unione Sovietica la proprietà dei mezzi di produzione era statale, l'iniziativa privata era quasi inesistente e comunque talmente piccola da non poter modificare il Piano Economico nazionale.


Oggi, quindi, i nazionalcomunisti propongono che l'economia di una nazione sia determinata e pianificata dallo Stato, che le grandi imprese siano statalizzate e che le piccole e medie imprese sia socializzate, sia nei profitti che nelle perdite; che i lavoratori abbiano tutti contratti a tempo indeterminato, eccezion fatta per i classici 6 mesi di apprendistato; che vi sia un salario europeo non inferiore agli 8 euro netti per ora lavorata; che vi sia una graduale riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, così da favorire nuove assunzioni; che in ogni nazione vi sia la preferenza nazionale per i lavoratori di quella nazione; che l'immigrazione sia controllata ed impedita quando il tasso di disoccupazione nazionale supera il 5%.

Stalinator
22-10-09, 20:05
La questione è molto più semplice. Il Socialismo è Nazionale e al piu inter-nazionale, il capitalismo è transnazionale. C'è poco da dire. COI MAESTRI VINCEREMO!

http://scrapetv.com/News/News%20Pages/Everyone%20Else/images-3/stalin-2.jpg

HAIL COMMUNISM!

PS: scusate, ne avevo bisogno. Sono stanco e un pò nervoso.:gluglu:

José Frasquelo
22-10-09, 20:50
Hai ragione CON I MAESTRI VINCEREMO!

http://www.imenestrelli.it/tld/www.imenestrelli.it/files/blog/Berlusconi-e-putin.gif

SIGGAIL!

Stalinator
22-10-09, 20:53
Hai ragione CON I MAESTRI VINCEREMO!

http://www.imenestrelli.it/tld/www.imenestrelli.it/files/blog/Berlusconi-e-putin.gif

SIGGAIL!

Per ora hai ragione.. ma la mia vittoria non ha niente a che vedere con quei due... diciamo che per il momento meglio loro che altri, in quei posti. Ma la visione del mondo è diversa.. mooolto diversa!

Spetaktor
22-10-09, 23:02
Le condizioni per nascere? Ci sono tutte.
Ne dubito


Le condizioni per crescere? Beh, questo è più difficile prevederlo... anche perchè dipende da vari fattori... primo fra tutti, la militanza costante....
Oggi, puoi scordartela. Ho hai risultati immediati o la gente si scazza.


Cmq forse è più saggio attendere.
Se è vero che il PNCI si sta muovendo, a gennaio sapremo qualcosa in più.

esiste?

Spetaktor
22-10-09, 23:06
http://4.bp.blogspot.com/_yRSev1xBku4/Ss9Me4ULbVI/AAAAAAAAAHI/W4IflY526uo/s400/2647782964_1.jpg

:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

ma chi è???
Fantastico...Autoculto della Personalità!

ahaha\O mitico!

Nemorth
23-10-09, 10:34
Ne dubito

Oggi, puoi scordartela. Ho hai risultati immediati o la gente si scazza.

esiste?

Legittimi i tuoi dubbi, anche se personalmente non ne ho.

Risultati immediati? Dipende da cosa si intende...
Per me un risultato immediato è, entro un anno dalla nascita di un eventuale movimento nazionalcomunista, dopo aver creato anche strutture territoriali e militanza tematica, organizzare una manifestazione nazionale e vedere quanta gente partecipa al corteo... le elezioni sono un momento successivo, almeno per me...

Il PNCI esiste? Boh, spero di si... ma l'esistenza o meno del PNCI non inficia la possibilità della nascita di un movimento politico nazionalcomunista.

Combat
23-10-09, 10:43
http://4.bp.blogspot.com/_yRSev1xBku4/Ss9Me4ULbVI/AAAAAAAAAHI/W4IflY526uo/s400/2647782964_1.jpg

:postridicolo::postridicolo::postridicolo:

ma chi è???
Fantastico...Autoculto della Personalità!

ahaha\O mitico!

ehh ahah mitico 2!
Scusa spektator ho modificato il tuo messaggio senza volere!

Gianky
23-10-09, 10:51
Spetaktor perchè cerchi di stroncare sempre l'entusiamo di Nemorth? Certo sono anchio estremanente dubbioso sulla eventuale nascita di un movimento nazionalcomunista e, detto sinceramente, non so a quali eventuali percentuali potrebbe ottenere se si presentasse alle elezioni. Temo non arrivi allo 0,1%.

Però Nemorth ha l'entusiasmo necessario, dopo non dipende ne da lui ne da noi, sono le condizioni socio-politiche che permettono la nascita di movimenti, però le iniziative personali possono aiutare molto questa nascita, possono dare una spinta in più.

Poi non è detto che un eventuale movimento Nazbol debba per forza presentarsi subito alle elezioni, mica lo ha ordinato il medico.

José Frasquelo
23-10-09, 11:10
Spetaktor perchè cerchi di stroncare sempre l'entusiamo di Nemorth?

Sostanzialmente perché non ci interessa, è irrealistico pensare di poter costruire un movimento del genere in Italia.

Stalinator
23-10-09, 11:12
Spetaktor perchè cerchi di stroncare sempre l'entusiamo di Nemorth? Certo sono anchio estremanente dubbioso sulla eventuale nascita di un movimento nazionalcomunista e, detto sinceramente, non so a quali eventuali percentuali potrebbe ottenere se si presentasse alle elezioni. Temo non arrivi allo 0,1%.

Però Nemorth ha l'entusiasmo necessario, dopo non dipende ne da lui ne da noi, sono le condizioni socio-politiche che permettono la nascita di movimenti, però le iniziative personali possono aiutare molto questa nascita, possono dare una spinta in più.

Poi non è detto che un eventuale movimento Nazbol debba per forza presentarsi subito alle elezioni, mica lo ha ordinato il medico.

Finchè non saremo come loro, non possiamo partire... :chefico:

http://2.bp.blogspot.com/_kj0mz0CNxUQ/Sakspv60HmI/AAAAAAAAACs/XIBA8nQRJzk/S240/n1606135543_1365081_4243.jpg

Nemorth
23-10-09, 11:33
Spetaktor perchè cerchi di stroncare sempre l'entusiamo di Nemorth? Certo sono anchio estremanente dubbioso sulla eventuale nascita di un movimento nazionalcomunista e, detto sinceramente, non so a quali eventuali percentuali potrebbe ottenere se si presentasse alle elezioni. Temo non arrivi allo 0,1%.

Però Nemorth ha l'entusiasmo necessario, dopo non dipende ne da lui ne da noi, sono le condizioni socio-politiche che permettono la nascita di movimenti, però le iniziative personali possono aiutare molto questa nascita, possono dare una spinta in più.

Poi non è detto che un eventuale movimento Nazbol debba per forza presentarsi subito alle elezioni, mica lo ha ordinato il medico.

E' proprio questo il punto. Il momento elettorale è secondario, o meglio successivo alla nascita e allo sviluppo di un eventuale movimento nazionalcomunista.
Voglio essere chiaro: io stesso la vedo difficile. Forza Nuova, che esiste da anni ed ha una forza economica notevole, comunque non riesce ad emergere realmente. Diversa, invece, è la situazione di Casapound: non è un partito, ma un movimento politici in espansione, che sta aprendo sedi in tutta italia.
Ecco: io credo che un movimento politico nazionalcomunista dovrebbe iniziare strutturandosi come Casapound. Poi, se son rose (rosse), fioriranno.

Nemorth
23-10-09, 11:36
Finchè non saremo come loro, non possiamo partire... :chefico:

http://2.bp.blogspot.com/_kj0mz0CNxUQ/Sakspv60HmI/AAAAAAAAACs/XIBA8nQRJzk/S240/n1606135543_1365081_4243.jpg

Eheh...
ma per "essere come loro" bisogna partire... mica ci si diventa sic rebus stantibus... :D

Stalinator
23-10-09, 11:44
E' proprio questo il punto. Il momento elettorale è secondario, o meglio successivo alla nascita e allo sviluppo di un eventuale movimento nazionalcomunista.
Voglio essere chiaro: io stesso la vedo difficile. Forza Nuova, che esiste da anni ed ha una forza economica notevole, comunque non riesce ad emergere realmente. Diversa, invece, è la situazione di Casapound: non è un partito, ma un movimento politici in espansione, che sta aprendo sedi in tutta italia.
Ecco: io credo che un movimento politico nazionalcomunista dovrebbe iniziare strutturandosi come Casapound. Poi, se son rose (rosse), fioriranno.

A noi i soldi chi ce li dà? :mmm:

Nemorth
23-10-09, 11:52
A noi i soldi chi ce li dà? :mmm:

Beh, Casapound nasce senza na lira...
Cmq i soldi servono a mantenere le eventuali sezioni e a fare manifesti, volantini, ecc... Per mantenere le sezioni, c'è l'autotassazione; per fare manifesti e volantini, ci sono le cene sociali di finanziamento, le assemblee pubbliche, i volantinaggi con tavolino per finanziare il movimento...


Cmq credo che il problema economico sia successivo alla risoluzione dei problemi politici e programmatici.
Il PMLI, ad esempio, esiste da 30 anni, ha un settimanale, è conosciutissimo e di certo quando nacque non aveva una lira. Eppure era ed è una realtà della sinistra extraparlamentare.

Stalinator
23-10-09, 11:54
Beh, Casapound nasce senza na lira...
Cmq i soldi servono a mantenere le eventuali sezioni e a fare manifesti, volantini, ecc... Per mantenere le sezioni, c'è l'autotassazione; per fare manifesti e volantini, ci sono le cene sociali di finanziamento, le assemblee pubbliche, i volantinaggi con tavolino per finanziare il movimento...


Cmq credo che il problema economico sia successivo alla risoluzione dei problemi politici e programmatici.
Il PMLI, ad esempio, esiste da 30 anni, ha un settimanale, è conosciutissimo e di certo quando nacque non aveva una lira. Eppure era ed è una realtà della sinistra extraparlamentare.

Si va bè, il Pmli non ha alcuna considerazione. Poi ci vuole la coerenza alla lunga: chi se la sente di portare avanti un impegno nella sua città praticamente da solo?

José Frasquelo
23-10-09, 11:58
Beh, Casapound nasce senza na lira...

certo, come no.

José Frasquelo
23-10-09, 11:59
Beh, Casapound nasce senza na lira...
Cmq i soldi servono a mantenere le eventuali sezioni e a fare manifesti, volantini, ecc... Per mantenere le sezioni, c'è l'autotassazione; per fare manifesti e volantini, ci sono le cene sociali di finanziamento, le assemblee pubbliche, i volantinaggi con tavolino per finanziare il movimento...


Cmq credo che il problema economico sia successivo alla risoluzione dei problemi politici e programmatici.
Il PMLI, ad esempio, esiste da 30 anni, ha un settimanale, è conosciutissimo e di certo quando nacque non aveva una lira. Eppure era ed è una realtà della sinistra extraparlamentare.

Insomma, le cose dei "compagni"...

Nemorth
23-10-09, 12:06
Si va bè, il Pmli non ha alcuna considerazione. Poi ci vuole la coerenza alla lunga: chi se la sente di portare avanti un impegno nella sua città praticamente da solo?

Il mio esempio sul PMLI serviva solo a dimostrare come si possano fare volantini, manifesti, mantenere un settimanale ed essere presenti a tutte le manifestazioni senza avere una forza economica reale.

Cmq, ripeto, il problema economico (in questo caso) è successivo a quello politico. Bisogna porselo dopo aver appurato che c'è la volontà politica di dar vita ad un movimento politico nazionalcomunista.

Sulla "coerenza alla lunga": è chiaro che all'inizio nella propria città si è soli. Sta ai singoli militanti provare ad intercettare nuovi militanti e pubblicizzare il movimento. Bisogna partecipare e prendere la parola alle assemblee di quartiere, alle iniziative di altri gruppi politici, dando visibilità alle proposte del movimento. Inoltre realizzare un portale internet nazionale è fondamentale.

Ripeto: è una impresa ardua. Ma ci si può provare.

Stalinator
23-10-09, 12:07
Poi la cultura va preparata bene. E soprattutto bisogna prima mettersi daccordo sulle radici ideologiche che vedo dissonanti spesso in giro.

Nemorth
23-10-09, 12:09
Poi la cultura va preparata bene. E soprattutto bisogna prima mettersi daccordo sulle radici ideologiche che vedo dissonanti spesso in giro.

Esatto. Questo è il primo punto, secondo me.
Poi si può pensare al problema economico.

Gianky
23-10-09, 12:59
E' il caso di dire, se son rose fioriranno. Personalmente la cosa mi interessa, fermo restando le difficoltà che sono grandissime e forse insuperabili, certo bisogna avere delle priorità e sapere sin dall'inizio quali possono essere le prime mete da raggiungere.

Se qualcuno si sogna di presentarsi alle elezioni, per il momento non se ne parla, nel modo più assoluto.

Forza Nuova sono più di 10 anni che esiste eppure non decolla nonostante le immense risorse economiche, la cui natura e le cui origini bisognerebbe appurare, evidentemente il problema è che l'ideologia che porta avanti, misto di fascismo ed integralismo cattolico, non riesce a sfondare nostante il continuo insisteri sui temi immigratori.

Io parto dal concetto che per un eventuale partito nazbol le premesse sono buone, certo tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare anzi l'Oceano Pacifico.

Altro è invece il discorso di chi, come Jana Tapas, legittimamente dice di non avere interesse alla costruzione di un partito/movimento di questo tipo.

Discorso legittimo che parte dalla constatazione delle enormi difficoltà, per non dire dalla oggettiva impossibilità di dare vita a nuovi movimenti con speranza di qualche risultato elettorale. Meglio, dicono i miei amici del CPE, costruire un movimento di opinione che sia in grado di portare l'ideale eurasiatista all'interno di realtà politiche già esistenti anzichè sprecare tempo ed energie in qualche cosa che non decollerà mai.

Dubbi legittimi e prospettive altrettanto legittime.

Però io rimango dell'idea che bisogna tentare. Nei modi, con i tempi, con la razionalità e con la tattica possibile.

Poi chi vivrà, vedrà.

Spetaktor
23-10-09, 13:49
Legittimi i tuoi dubbi, anche se personalmente non ne ho.

Risultati immediati? Dipende da cosa si intende...
Per me un risultato immediato è, entro un anno dalla nascita di un eventuale movimento nazionalcomunista, dopo aver creato anche strutture territoriali e militanza tematica, organizzare una manifestazione nazionale e vedere quanta gente partecipa al corteo... le elezioni sono un momento successivo, almeno per me...

Il PNCI esiste? Boh, spero di si... ma l'esistenza o meno del PNCI non inficia la possibilità della nascita di un movimento politico nazionalcomunista.

Per risultati immediati intendo risultati concreti. Altrimenti la gente non ti segue.
Portare 10.000 in piazza
Partecipare alle elezioni e portare a casa qualche consigliere regionale
Ottenere qualche posto di prestigio
questi sono risultati concreti.
Un blog di 4/5 persone non è un risultato. un volantinaggio neppure.
spero di non essere troppo cinico :D

Nemorth
23-10-09, 13:50
E' il caso di dire, se son rose fioriranno. Personalmente la cosa mi interessa, fermo restando le difficoltà che sono grandissime e forse insuperabili, certo bisogna avere delle priorità e sapere sin dall'inizio quali possono essere le prime mete da raggiungere.

Se qualcuno si sogna di presentarsi alle elezioni, per il momento non se ne parla, nel modo più assoluto.

Forza Nuova sono più di 10 anni che esiste eppure non decolla nonostante le immense risorse economiche, la cui natura e le cui origini bisognerebbe appurare, evidentemente il problema è che l'ideologia che porta avanti, misto di fascismo ed integralismo cattolico, non riesce a sfondare nostante il continuo insisteri sui temi immigratori.

Io parto dal concetto che per un eventuale partito nazbol le premesse sono buone, certo tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare anzi l'Oceano Pacifico.

Altro è invece il discorso di chi, come Jana Tapas, legittimamente dice di non avere interesse alla costruzione di un partito/movimento di questo tipo.

Discorso legittimo che parte dalla constatazione delle enormi difficoltà, per non dire dalla oggettiva impossibilità di dare vita a nuovi movimenti con speranza di qualche risultato elettorale. Meglio, dicono i miei amici del CPE, costruire un movimento di opinione che sia in grado di portare l'ideale eurasiatista all'interno di realtà politiche già esistenti anzichè sprecare tempo ed energie in qualche cosa che non decollerà mai.

Dubbi legittimi e prospettive altrettanto legittime.

Però io rimango dell'idea che bisogna tentare. Nei modi, con i tempi, con la razionalità e con la tattica possibile.

Poi chi vivrà, vedrà.

Ovviamente condivido totalmente la tua posizione.
Bisogna prima risolvere le questioni politiche, poi quelle economiche, infine quelle elettorali.

Spetaktor
23-10-09, 13:50
Spetaktor perchè cerchi di stroncare sempre l'entusiamo di Nemorth? Certo sono anchio estremanente dubbioso sulla eventuale nascita di un movimento nazionalcomunista e, detto sinceramente, non so a quali eventuali percentuali potrebbe ottenere se si presentasse alle elezioni. Temo non arrivi allo 0,1%.

Però Nemorth ha l'entusiasmo necessario, dopo non dipende ne da lui ne da noi, sono le condizioni socio-politiche che permettono la nascita di movimenti, però le iniziative personali possono aiutare molto questa nascita, possono dare una spinta in più.

Poi non è detto che un eventuale movimento Nazbol debba per forza presentarsi subito alle elezioni, mica lo ha ordinato il medico.

Non stronco (non ho questo potere). Semplicemete dico la mia.
Se Nemorth vorrà fondare un PNCI ben venga, nessuno dice il contrario.
Semplicemente lo metto in guardia dalle delusioni.

Spetaktor
23-10-09, 13:54
Il mio esempio sul PMLI serviva solo a dimostrare come si possano fare volantini, manifesti, mantenere un settimanale ed essere presenti a tutte le manifestazioni senza avere una forza economica reale.

Cmq, ripeto, il problema economico (in questo caso) è successivo a quello politico. Bisogna porselo dopo aver appurato che c'è la volontà politica di dar vita ad un movimento politico nazionalcomunista.

Sulla "coerenza alla lunga": è chiaro che all'inizio nella propria città si è soli. Sta ai singoli militanti provare ad intercettare nuovi militanti e pubblicizzare il movimento. Bisogna partecipare e prendere la parola alle assemblee di quartiere, alle iniziative di altri gruppi politici, dando visibilità alle proposte del movimento. Inoltre realizzare un portale internet nazionale è fondamentale.

Ripeto: è una impresa ardua. Ma ci si può provare.

Ma il PMLI a cosa serve? Onestamente.
Produce qualche documento interessante (tutti a firma Scuderi, segno che non c'è altro).
Fa qualche manifesatazione in 5/6 davanti alle statue di Lenin.
e poi?

Spetaktor
23-10-09, 13:57
Beh, Casapound nasce senza na lira...
Cmq i soldi servono a mantenere le eventuali sezioni e a fare manifesti, volantini, ecc... Per mantenere le sezioni, c'è l'autotassazione; per fare manifesti e volantini, ci sono le cene sociali di finanziamento, le assemblee pubbliche, i volantinaggi con tavolino per finanziare il movimento...

c'è anche qualche "ammiccamento" con le giunte Storace ed Alemanno. Cose non da poco...



Cmq credo che il problema economico sia successivo alla risoluzione dei problemi politici e programmatici.
Il PMLI, ad esempio, esiste da 30 anni, ha un settimanale, è conosciutissimo e di certo quando nacque non aveva una lira. Eppure era ed è una realtà della sinistra extraparlamentare.

Intanto il PMLI nasceva grazie, anche, a qualche "aiutino" da oltreoceano.
Detto ciò, negli anni 60/70, con migliaia di giovani nelle piazze, entusiasmo, forza, era MOLTO ma MOLTO più semplice organizzare un partitino. Ora il PMLI "vive" (eufemismo) dello slancio di quegli anni la. Muore Scuderi (anche se immortale) e qualche vecchietto, muore tutto.

Spetaktor
23-10-09, 14:00
Poi la cultura va preparata bene. E soprattutto bisogna prima mettersi daccordo sulle radici ideologiche che vedo dissonanti spesso in giro.


Esatto. Questo è il primo punto, secondo me.
Poi si può pensare al problema economico.

Se l'idea è solo fare cultura si può benissimo scrivere un libro, non serve fondare un partito.

La vostra era l'idea di Massimo Fini: dare alle mie teorie un braccio militante. Mai visto fallimento peggiore.

Nemorth
23-10-09, 14:13
Se l'idea è solo fare cultura si può benissimo scrivere un libro, non serve fondare un partito.

La vostra era l'idea di Massimo Fini: dare alle mie teorie un braccio militante. Mai visto fallimento peggiore.

Guarda che, oltre a fare cultura, Stalinator dice "bisogna prima mettersi d'accordo sulle radici ideologiche che vedo dissonanti spesso in giro".
Converrai che per fa ciò non basta scrivere un libro.
Il fallimento di Movimento Zero è consistito in due cose: l'eccesso di teoria (e il nulla in pratica) e l'incapacità di radicarsi territorialmente.

Spetaktor
23-10-09, 17:37
Il fallimento di Movimento Zero è consistito in due cose: l'eccesso di teoria (e il nulla in pratica) e l'incapacità di radicarsi territorialmente.

Non vorrei (ma credo sarà così) sia la fine di un ipotetico PNCI. Tutto qui.
Già mi vedo la divisione tra stalinisti, kimilsungisti, castristi, bombaccisti, enveristi...

Stalinator
23-10-09, 17:56
Non vorrei (ma credo sarà così) sia la fine di un ipotetico PNCI. Tutto qui.
Già mi vedo la divisione tra stalinisti, kimilsungisti, castristi, bombaccisti, enveristi...

Se non altro c'è il vantaggio che si parla di contenuti simili e riconducibili al Socialismo. Movimento Zero nasceva senza idee guida, ma solo sulla personalità eclettica e non scevra da strambe opinioni di Massimo Fini. A noi non potrebbe romperci i coglioni nessuno. Le prove storiche le abbiamo! E con i maestri vinceremo! :sofico:

Spetaktor
23-10-09, 18:58
Se non altro c'è il vantaggio che si parla di contenuti simili e riconducibili al Socialismo.

Tanto simili che credo esistano un 100 di partiti comunisti solo in Italia.:gluglu:

msdfli
23-10-09, 18:59
Ohioi...siete spassosi...:D

da una parte il fresco entusiasmo di Nemort e Stalinator...

dall'altra Frankenstein Spek che con la falce del tristo mietitore decapita le teste dei malcapitati...:D

Beh...cmq leggendo distaccatamente credo che in fondo abbiate ragione tutti e nessuno...ma l'avevo già detto.

Per fondare un partito NAZCOMBOLqualcosasimile...servono ANNI di attecchimento ideologico...che in Italia vedo molto male...
Partiamo dal presupposto che l'Italia è cmq un paese di simpatie FASCISTE O PROTOFASCISTE nel dna della gente...non guardo all'egemonia culturale della sinistra di questi ultimi decenni perchè
egemonica solo grazie ai foraggiamenti di oltrevolga...
se togliessero dalla costituzione i rimandi alla legge Scelba,
rinascerebbe il PNF dopo 5 minuti...
a questo dobbiamo aggiungere il fatto che l'Italia è un paese fortemente cattolico e ciòò ovviamente contrasta con l'ideologia comunista.

Ma a margine di ciò e della bella discussione mi sembra di rifare
lo stesso discorso che facevamo con Spek in un altro post su Nuova Destra Sociale...
bisogna essere solo realisti...
se una persona o un gruppetto vuole fondare un piccolo movimento, supportato magari da un sito ben curato e ben gestito e portare un'idea propria, e magari pure avere una certa notorietà sul web...
è una cosa POSSIBILISSIMA da mettere in atto...
provare poi a fare piccole manifestazioni, miniconferenze, qualche convegno, distribuire qualche prodotto editoriale...ALTAMENTE PROBABILE E CHE DA PURE DISCRETE SODDISFAZIONI...

ma

fondare un partito ideologicamente così impostato e non supportato da canali economici continui è IMPOSSIBILE.

Io poi son sempre della opinione, come esponevo a Spek, che FARE OPINIONE è sempre estremamente utile
per questo vedo con piacere i thinktank o i centri studi come il nostro...

ma si parla di STUDIO, OPINIONE, STORIA, METAPOLITICA, CULTURA...
non POLITICA MILITANTE DI GROSSE AMBIZIONI.

Quella (purtroppo) spetta ai partiti strutturati in un altro modo...
specialmente oggi che i costi della politica sono astronomici...

per cui do il consiglio a Nemorth e Stalinator di portare avanti i loro siti, produrre magari qualche bel documento editoriale (viste le premesse che ho letto i presupposti ci sono) e aumentare le sinergie con siti, partiti o movimenti simili...con il tempo poi se le cose nascono o maturano lo vedremo...

ma è bene distinguere il FARE OPINIONE dal FARE POLITICA AD ALTO LIVELLO.

e la strada in Italia per un partito del genere è come quella del Pordoi...

almeno per ora.

saluti a tutti.

Spetaktor
23-10-09, 21:28
per cui do il consiglio a Nemorth e Stalinator di portare avanti i loro siti, produrre magari qualche bel documento editoriale (viste le premesse che ho letto i presupposti ci sono) e aumentare le sinergie con siti, partiti o movimenti simili...con il tempo poi se le cose nascono o maturano lo vedremo...
.
Ad esempio, si potrebbe lanciare un bollettino nazcom on line. sarebbe già qualcosa. aperto a collaborazioni.
Se qualcuno ha intenzione di lanciare l'idea...

Stalinator
23-10-09, 21:36
Ad esempio, si potrebbe lanciare un bollettino nazcom on line. sarebbe già qualcosa. aperto a collaborazioni.
Se qualcuno ha intenzione di lanciare l'idea...

Ci si sente in privato... :ciaociao:

msdfli
24-10-09, 15:57
Ad esempio, si potrebbe lanciare un bollettino nazcom on line. sarebbe già qualcosa. aperto a collaborazioni.
Se qualcuno ha intenzione di lanciare l'idea...

Il tuo blog è già una buona partenza.

Fossi in voi porterei il tutto su un sito wordpress che non vi da problemi di contenuti...

E' facile da gestire e ci sono un sacco di possibilità grafiche e di scrittura
per renderlo appetibile...

Un bollettino o un blog o un sito, che racchiuda tutti i vs. siti di Spek, Nemorth e Stalinator,

Gianky
25-10-09, 12:24
Ohioi...siete spassosi...:D

da una parte il fresco entusiasmo di Nemort e Stalinator...

dall'altra Frankenstein Spek che con la falce del tristo mietitore decapita le teste dei malcapitati...:D

Beh...cmq leggendo distaccatamente credo che in fondo abbiate ragione tutti e nessuno...ma l'avevo già detto.

Per fondare un partito NAZCOMBOLqualcosasimile...servono ANNI di attecchimento ideologico...che in Italia vedo molto male...
Partiamo dal presupposto che l'Italia è cmq un paese di simpatie FASCISTE O PROTOFASCISTE nel dna della gente...non guardo all'egemonia culturale della sinistra di questi ultimi decenni perchè
egemonica solo grazie ai foraggiamenti di oltrevolga...
se togliessero dalla costituzione i rimandi alla legge Scelba,
rinascerebbe il PNF dopo 5 minuti...
a questo dobbiamo aggiungere il fatto che l'Italia è un paese fortemente cattolico e ciòò ovviamente contrasta con l'ideologia comunista.

Ma a margine di ciò e della bella discussione mi sembra di rifare
lo stesso discorso che facevamo con Spek in un altro post su Nuova Destra Sociale...
bisogna essere solo realisti...
se una persona o un gruppetto vuole fondare un piccolo movimento, supportato magari da un sito ben curato e ben gestito e portare un'idea propria, e magari pure avere una certa notorietà sul web...
è una cosa POSSIBILISSIMA da mettere in atto...
provare poi a fare piccole manifestazioni, miniconferenze, qualche convegno, distribuire qualche prodotto editoriale...ALTAMENTE PROBABILE E CHE DA PURE DISCRETE SODDISFAZIONI...

ma

fondare un partito ideologicamente così impostato e non supportato da canali economici continui è IMPOSSIBILE.

Io poi son sempre della opinione, come esponevo a Spek, che FARE OPINIONE è sempre estremamente utile
per questo vedo con piacere i thinktank o i centri studi come il nostro...

ma si parla di STUDIO, OPINIONE, STORIA, METAPOLITICA, CULTURA...
non POLITICA MILITANTE DI GROSSE AMBIZIONI.

Quella (purtroppo) spetta ai partiti strutturati in un altro modo...
specialmente oggi che i costi della politica sono astronomici...

per cui do il consiglio a Nemorth e Stalinator di portare avanti i loro siti, produrre magari qualche bel documento editoriale (viste le premesse che ho letto i presupposti ci sono) e aumentare le sinergie con siti, partiti o movimenti simili...con il tempo poi se le cose nascono o maturano lo vedremo...

ma è bene distinguere il FARE OPINIONE dal FARE POLITICA AD ALTO LIVELLO.

e la strada in Italia per un partito del genere è come quella del Pordoi...

almeno per ora.

saluti a tutti.



Sull'analisi che fai dal punto di vista pratico e organizzativo sono perfettamente d'accordo con te, e l'ho già ribadito più volte.

Quello che trovo sia una incongruenza nel tuo discorso è quando citi il fatto che l'Italia sarebbe un Paese protofascista e trai da questo la convinzione che un movimento nazcom non avrebbe nessuna possibilità di crescita.

Secondo me ti sbagli alla grande, e ti sbagli perchè hai ragione nel sostenere che il popolo italiano è protofascista, ma il fatto che non cogli appieno è che un eventuale partito nazcom sarebbe, nei fatti, una PARTITO PROTOFASCISTA.

Mi sembra talmente chiaro! O no?

Poi sono d'accordissimo con te che, al momento, le difficoltà per la nascita di una simile movimento sono altissime, al limite dell'impossibile, però in via teorica, ripeto teorica, non impossibili.

Nemorth
25-10-09, 13:24
Ad esempio, si potrebbe lanciare un bollettino nazcom on line. sarebbe già qualcosa. aperto a collaborazioni.
Se qualcuno ha intenzione di lanciare l'idea...

Questa è una idea lanciata tempo fa.
La condividevo allora.
La condivido ancora adesso.

Nemorth
25-10-09, 13:33
Ohioi...siete spassosi...:D

da una parte il fresco entusiasmo di Nemort e Stalinator...

dall'altra Frankenstein Spek che con la falce del tristo mietitore decapita le teste dei malcapitati...:D

Beh...cmq leggendo distaccatamente credo che in fondo abbiate ragione tutti e nessuno...ma l'avevo già detto.

Per fondare un partito NAZCOMBOLqualcosasimile...servono ANNI di attecchimento ideologico...che in Italia vedo molto male...
Partiamo dal presupposto che l'Italia è cmq un paese di simpatie FASCISTE O PROTOFASCISTE nel dna della gente...non guardo all'egemonia culturale della sinistra di questi ultimi decenni perchè
egemonica solo grazie ai foraggiamenti di oltrevolga...
se togliessero dalla costituzione i rimandi alla legge Scelba,
rinascerebbe il PNF dopo 5 minuti...
a questo dobbiamo aggiungere il fatto che l'Italia è un paese fortemente cattolico e ciòò ovviamente contrasta con l'ideologia comunista.

Ma a margine di ciò e della bella discussione mi sembra di rifare
lo stesso discorso che facevamo con Spek in un altro post su Nuova Destra Sociale...
bisogna essere solo realisti...
se una persona o un gruppetto vuole fondare un piccolo movimento, supportato magari da un sito ben curato e ben gestito e portare un'idea propria, e magari pure avere una certa notorietà sul web...
è una cosa POSSIBILISSIMA da mettere in atto...
provare poi a fare piccole manifestazioni, miniconferenze, qualche convegno, distribuire qualche prodotto editoriale...ALTAMENTE PROBABILE E CHE DA PURE DISCRETE SODDISFAZIONI...

ma

fondare un partito ideologicamente così impostato e non supportato da canali economici continui è IMPOSSIBILE.

Io poi son sempre della opinione, come esponevo a Spek, che FARE OPINIONE è sempre estremamente utile
per questo vedo con piacere i thinktank o i centri studi come il nostro...

ma si parla di STUDIO, OPINIONE, STORIA, METAPOLITICA, CULTURA...
non POLITICA MILITANTE DI GROSSE AMBIZIONI.

Quella (purtroppo) spetta ai partiti strutturati in un altro modo...
specialmente oggi che i costi della politica sono astronomici...

per cui do il consiglio a Nemorth e Stalinator di portare avanti i loro siti, produrre magari qualche bel documento editoriale (viste le premesse che ho letto i presupposti ci sono) e aumentare le sinergie con siti, partiti o movimenti simili...con il tempo poi se le cose nascono o maturano lo vedremo...

ma è bene distinguere il FARE OPINIONE dal FARE POLITICA AD ALTO LIVELLO.

e la strada in Italia per un partito del genere è come quella del Pordoi...

almeno per ora.

saluti a tutti.

Condivido la quasi totalità del tuo intervento.
Ho evidenziato quello che secondo me è il punto dirimente: personalmente ritengo che tra FARE OPINIONE e fare POLITCA AD ALTO LIVELLO vi siano vari gradi di sviluppo (teorico e pratico) assolutamente percorribili.
Nascere e pensare, nel giro di un paio d'anni, di avere consiglieri regionali o comunali è decisamente una utopia... ma nascere e pensare, nel giro di un paio d'anni, di:

- dar vita ad un sito unitario del movimento nazkom italiano;
- partecipare ad assemblee e manifestazioni di altri partiti o movimenti dando visibilità alle nostre idee e ai nostri simboli;
- organizzare noi stessi assemblee e manifestazioni;
- organizzare volantinaggi con banchetto e cene sociali per autofinanziare un minimo il movimento;
- partecipare ad elezioni circoscrizionali / municipali con proprie liste autonome;
- allacciare rapporti con movimenti similari in Europa;

penso sia meno utopico.
Non è certo POLITCA DI ALTO LIVELLO, ma credo sia più di FARE OPINIONE.

Nemorth
25-10-09, 13:46
Già mi vedo la divisione tra stalinisti, kimilsungisti, castristi, bombaccisti, enveristi...

Il fascismo, quando nacque, era composto da socialisti rivoluzionari, sindacalisti anarchici, nazionalisti, conservatori, militari. Col passare del tempo, nel PNF entrarono anche cattolici, moderati, liberali. C'era una bella differenza tra, ad esempio, Farinacci e Bottai... eppure stavano nello stesso partito.

Il nazismo aveva anime diverse: l'ala destra dei militari unita a quella di sinistra di Goebbels (ad esempio). Vi erano i "legalitari" e gli estremisti più radicali. Eppure stavano nello stesso partito.

Se c'è un programma politico preciso ed una organizzazione di buon livello, le (inevitabili) differenze ideologiche vengono assorbite senza eccessivi strappi.

Spetaktor
25-10-09, 21:01
Il fascismo, quando nacque, era composto da socialisti rivoluzionari, sindacalisti anarchici, nazionalisti, conservatori, militari. Col passare del tempo, nel PNF entrarono anche cattolici, moderati, liberali. C'era una bella differenza tra, ad esempio, Farinacci e Bottai... eppure stavano nello stesso partito.

Il nazismo aveva anime diverse: l'ala destra dei militari unita a quella di sinistra di Goebbels (ad esempio). Vi erano i "legalitari" e gli estremisti più radicali. Eppure stavano nello stesso partito.

Se c'è un programma politico preciso ed una organizzazione di buon livello, le (inevitabili) differenze ideologiche vengono assorbite senza eccessivi strappi.

Ti sei dimenticato due "piccoli" dettagli: Benito Mussolini ed Adolf Hitler.

Spetaktor
25-10-09, 21:19
Questa è una idea lanciata tempo fa.
La condividevo allora.
La condivido ancora adesso.

che qualcuno faccia...

Nemorth
26-10-09, 10:22
che qualcuno faccia...

Ricordo che fu msdfli a proporre una cosa del genere... a lui chiedo se la ritiene ancora fattibile o meno.
Nella prima ipotesi, caro msdfli, conta su di me per ogni genere di supporti.

msdfli
26-10-09, 10:53
Io avevo chiesto la vs. opinione se era fattibile proporre una specie di "federazione di siti antagonisti"
ma giustamente mi fu fatto notare che non sarebbe una cosa omogenea.


Nel discorso NAZCOM io non metto bocca ma posso solo sostenervi
nella vs. iniziativa dal punto di vista "culturale" più che politico/ideologico.

Ripeto, che già riunire in un solo sito i vs. 3 siti ed avere una voce comune, cercando di proporre un bollettino come suggeriva Spek
sarebbe un buon punto di partenza.

Ma nell'iniziativa deve buttarsi chi ha tempo e chi ci crede veramente.
Soprattutto il secondo aspetto perchè il tempo per aggiornare un sito si trova sempre...ma prima di tutto ci deve essere unità d'intenti e soprattutto di CONTENUTI su COSA e COME DIFFONDERE l'iniziativa.

Tenete conto che il forum eurasiatisti potrebbe essere cmq un buon punto pubblicitario per gli aggiornamenti al sito (stile sitoaurora).

saluti

Nemorth
26-10-09, 14:23
Io avevo chiesto la vs. opinione se era fattibile proporre una specie di "federazione di siti antagonisti"
ma giustamente mi fu fatto notare che non sarebbe una cosa omogenea.


Nel discorso NAZCOM io non metto bocca ma posso solo sostenervi
nella vs. iniziativa dal punto di vista "culturale" più che politico/ideologico.

Ripeto, che già riunire in un solo sito i vs. 3 siti ed avere una voce comune, cercando di proporre un bollettino come suggeriva Spek
sarebbe un buon punto di partenza.

Ma nell'iniziativa deve buttarsi chi ha tempo e chi ci crede veramente.
Soprattutto il secondo aspetto perchè il tempo per aggiornare un sito si trova sempre...ma prima di tutto ci deve essere unità d'intenti e soprattutto di CONTENUTI su COSA e COME DIFFONDERE l'iniziativa.

Tenete conto che il forum eurasiatisti potrebbe essere cmq un buon punto pubblicitario per gli aggiornamenti al sito (stile sitoaurora).

saluti

Condivido.
Ne parlerò anche con Stalinator ed Ultima Legione. L'idea di un blog unitario nazionalcomunista è interessante. Magari gli articoli, prima di postarli, si leggono e si commentano insieme.
Credo che l'apporto di Msdfli e, eventualmente, di altri sarà non solo ben accetto, ma soprattutto molto utile.

Nemorth
31-10-09, 13:50
E' attivo da ieri il blog unitario sul nazionalcomunismo italiano.
NazionalComunisti (http://nazionalcomunisti.blogspot.com)

Chiunque fosse interessato al progetto me lo faccia sapere.

Anton Hanga
31-10-09, 15:23
Buona fortuna.

msdfli
31-10-09, 17:31
Mi associo.

Calma e strada in salita.

Ovviamente aggiungo il link nel ns. blogroll :)

msdfli
31-10-09, 18:05
Ho dato un'occhiata al blog e vi do 2 consigli:

a) io lo farei più professionale: cambierei look un po' più professionale. Credo che su blogspot ci sia la possibilità di migliorarlo molto. L'impatto deve essere curato ed attrarre il lettore ai contenuti. Caratteri più grandi e leggibili e larghezza più ampia perchè così si legge male. Il rosso come sfondo è bello ma si legge male. Meglio bianco e chiaro con tanto rosso di contorno e nel banner. Scusatemi la fissa ma prima di tutto ci deve essere leggibilità.

b) per ora (e per diverso tempo) niente manifestazioni ma tanto studio e documentazione. La prima idea potrebbe essere quella di fare un bollettino on-line e poi metterlo anche in pdf.

saluti

Spetaktor
31-10-09, 20:48
E' attivo da ieri il blog unitario sul nazionalcomunismo italiano.
NazionalComunisti (http://nazionalcomunisti.blogspot.com)

Chiunque fosse interessato al progetto me lo faccia sapere.

Ma in pratica siete la parodia dei "nazbol" di Limonov?
Guardando la grafica e i riferimenti delle immagini, oltrechè i contenuti dell'articolo "Il comunismo obliato".

Solo un piccolo problema: i limonoviani sono una sorta di naziskin che apprezzano Stalin, in quanto russi. Con il nazionalbolscevismo centrano come il cacio sui maccaroni.
Voi mi date l'impressione di essere della stessa pasta.
Basta vedere lo spazio offerto ad un articolo che si rammarica del fatto che il comunismo non abbia avuto una visione di "superiorità razziale".

Stalinator
31-10-09, 21:58
Ma in pratica siete la parodia dei "nazbol" di Limonov?
Guardando la grafica e i riferimenti delle immagini, oltrechè i contenuti dell'articolo "Il comunismo obliato".

Solo un piccolo problema: i limonoviani sono una sorta di naziskin che apprezzano Stalin, in quanto russi. Con il nazionalbolscevismo centrano come il cacio sui maccaroni.
Voi mi date l'impressione di essere della stessa pasta.
Basta vedere lo spazio offerto ad un articolo che si rammarica del fatto che il comunismo non abbia avuto una visione di "superiorità razziale".

Fosse solo quello il punto. Nessuno parla di suprematismo, mettevo solo in luce che l'egualitarismo non è assolutamente in sintonia col Marxismo. Non mi rammarico, semplicemente analizzo l'utilizzo strumentale di Marx da parte della sinistra radicale odierna. Il discorso razziale per me ha una valenza hegeliana per analisi e frediana per sintesi: si parla di macro-ceppi (caucasico, asiatico e negroide) e di senso morfologico, dunque in grado di concepire e di unire il dato antropolgico con quello spirituale e tradizionale, e orizzontale, cioè privo di gerarchie o suprematismi ma semplicemente diviso in specificità.
Poi se per te essere europei e bianchi è una pretesa da Limonov, allora non so... forse l'eurasiatismo spinto (che nemmeno Zjuganov segue più da quando ha compreso che è un'utopia) dà al cervello e fa ritenere che noi e i cinesi siamo della stessa etnia o razza... boh... con buona pace della distinzione tra Imperium e Imperialismo.

Spetaktor
31-10-09, 22:26
Fosse solo quello il punto. Nessuno parla di suprematismo, mettevo solo in luce che l'egualitarismo non è assolutamente in sintonia col Marxismo. Non mi rammarico, semplicemente analizzo l'utilizzo strumentale di Marx da parte della sinistra radicale odierna. Il discorso razziale per me ha una valenza hegeliana per analisi e frediana per sintesi: si parla di macro-ceppi (caucasico, asiatico e negroide) e di senso morfologico, dunque in grado di concepire e di unire il dato antropolgico con quello spirituale e tradizionale, e orizzontale, cioè privo di gerarchie o suprematismi ma semplicemente diviso in specificità.
Poi se per te essere europei e bianchi è una pretesa da Limonov, allora non so... forse l'eurasiatismo spinto (che nemmeno Zjuganov segue più da quando ha compreso che è un'utopia) dà al cervello e fa ritenere che noi e i cinesi siamo della stessa etnia o razza... boh... con buona pace della distinzione tra Imperium e Imperialismo.

Nessuno ha mai sostenuto sta stronzata.
Ma se l'eurasiatismo ti da fastidio, perchè continuate a discutere di cose vostre, su questo forum?

pussavia, limonoviani!

Stalinator
31-10-09, 22:32
Nessuno ha mai sostenuto sta stronzata.
Ma se l'eurasiatismo ti da fastidio, perchè continuate a discutere di cose vostre, su questo forum?

pussavia, limonoviani!

A me non dà fastidio. Io non ho avviato questo thred e soprattutto mi sembri un figlietto. Ma hai bevuto o che? Ti rivolgi in maniera irrispettosa quando sai bene di avere tutta la mia stima, mi aggredisci in vari argomenti come se fossimo due nemici mortali... calmati per piacere.

Aquilifer79
01-11-09, 02:51
Parlare di Nazionalcomunismo o Nazionalsocialismo senza in contemporanea coniugarlo con l'Identitarismo Razziale equivale a non essere un Nazbol, Nazsoc. etc. tanto vale andarsene in uno di quei partiti sinistroidi filoterzomondisti alla Rifondazione... poi le accuse rivolte a Stalinator di essere un Limonoviano sono ridicole... in quanto non era forse Limonov in passato uno dei primi propugnatori di un meticciato euro-asiatico? se per Eurasia ed Eurasiatismo significa unione in un unico Impero di Europei ed Asiatici non è questa la mia idea di Impero... al massimo ci possono essere buoni rapporti con l'Estremo Oriente ma la dimensione di un Impero Paneuropeo deve essere sempre nell'ottica dell'Eurosiberia e deve essere un impero che sia basato su una visione identitaria, non si tratta di suprematismo colonialista, ma di sano separatismo autocratico.

msdfli
01-11-09, 11:07
Parlare di Nazionalcomunismo o Nazionalsocialismo senza in contemporanea coniugarlo con l'Identitarismo Razziale equivale a non essere un Nazbol, Nazsoc. etc. tanto vale andarsene in uno di quei partiti sinistroidi filoterzomondisti alla Rifondazione... poi le accuse rivolte a Stalinator di essere un Limonoviano sono ridicole... in quanto non era forse Limonov in passato uno dei primi propugnatori di un meticciato euro-asiatico? se per Eurasia ed Eurasiatismo significa unione in un unico Impero di Europei ed Asiatici non è questa la mia idea di Impero... al massimo ci possono essere buoni rapporti con l'Estremo Oriente ma la dimensione di un Impero Paneuropeo deve essere sempre nell'ottica dell'Eurosiberia e deve essere un impero che sia basato su una visione identitaria, non si tratta di suprematismo colonialista, ma di sano separatismo autocratico.

Io credo che il messaggio che debbano portare avanti infatti, debba avere come basi l'eurasiatismo
ma debba essere un messaggio nazionalbolscevico "italianizzato", un COMUNISMO NAZIONALE ITALIANO,
mi perderei poco in iconografie troppo russe e in discorsi LIMONOV SI LIMONOV NO.
In Italia pochi hanno provato ad accostare le parole COMUNISMO e NAZIONALE,
è cmq un'idea da poter rinnovare, su cui poter lavorare.
Conosco personalmente molti comunisti a cui non dispiace l'idea di NAZIONALISMO.
Ma ci vuole tempo e nessuna fretta, e soprattutto determinazione.

Se uno ha una sua idea non deve peritarsi a limitarla o pubblicizzarla a seconda che al governo ci sia Berlusconi, Bersani o chi per loro.
Anche perchè se qualcuno pensa che Berlusconi sia andato da Putin in visita privata
per promuovere l'Italia per fini eurasiatisti si sbaglia di grosso.
Erano semplicemente un'oligarca e un piccolo duce a pranzo.
Con la differenza che Putin ha un impero da gestire e Berlusconi è occupato fra veline e trans e i suoi processi.
Berlusconi per Putin è il cavallo di troia per cercare di scardinare l'atlantismo.
E a Berlusconi un'amico come Putin fa comodo in questo momento che stanno cercando di farlo fuori.

Ma se qualcuno pensa che Berlusconi porti l'Italia fuori dalla Nato...:gluglu:

Gianky
01-11-09, 11:14
Mi sembra che gli amici e compagni eurasiatisti non stiano capendo bene quello che stiamo cercando di fare. Non stiamo cercando di fare un movimento (anche se per adesso tale termine è assolutamente spropositato sia in termini numerici che in termini organizzativi) in antagonismo all'eurasiatismo o al CPE, tutt'altro, io ad esempio sono eurasiatista, simpatizzante per il CPE e pronto a sostenere le istanza del CPE, però abbiamo preso atto che il CPE, legittimamente e giustamente (dal suo punto di vista), ha scelto un altro modo di fare politica che non è quello di impegnarsi direttamente come movimento o partito. Ripeto scelta legittima e che io rispetto. Con altri compagni (o camerati a voi la scelta) stiamo cercando, non se se ci riusciremo, forse si, molto più probabilemnte no, di vedere se esiste la possibilità di dare vita ad un vero e proprio movimento nazional-comunista italiano. Il blog è solo l'inizio. Quello che vorrei ribadire è che il nostro blog non è in nessuna maniera in concorrenza con il CPE anzi, e qui penso di interpretare il pensiero degli altri compagni (o camerati), ogni contributo del CPE al nostro blog è sempre bene accetto.

Come è bene accetto ogni contributo che altri compagni e camerati eurasiatisti vorranno dare.

msdfli
01-11-09, 13:16
Mi sembra che gli amici e compagni eurasiatisti non stiano capendo bene quello che stiamo cercando di fare. Non stiamo cercando di fare un movimento (anche se per adesso tale termine è assolutamente spropositato sia in termini numerici che in termini organizzativi) in antagonismo all'eurasiatismo o al CPE, tutt'altro, io ad esempio sono eurasiatista, simpatizzante per il CPE e pronto a sostenere le istanza del CPE, però abbiamo preso atto che il CPE, legittimamente e giustamente (dal suo punto di vista), ha scelto un altro modo di fare politica che non è quello di impegnarsi direttamente come movimento o partito. Ripeto scelta legittima e che io rispetto. Con altri compagni (o camerati a voi la scelta) stiamo cercando, non se se ci riusciremo, forse si, molto più probabilemnte no, di vedere se esiste la possibilità di dare vita ad un vero e proprio movimento nazional-comunista italiano. Il blog è solo l'inizio. Quello che vorrei ribadire è che il nostro blog non è in nessuna maniera in concorrenza con il CPE anzi, e qui penso di interpretare il pensiero degli altri compagni (o camerati), ogni contributo del CPE al nostro blog è sempre bene accetto.

Come è bene accetto ogni contributo che altri compagni e camerati eurasiatisti vorranno dare.

senti camerata...:D

avete contattato quelli del PNCI ?
che sembrano degli zombie redivivi...

Spetaktor
01-11-09, 18:31
Parlare di Nazionalcomunismo o Nazionalsocialismo senza in contemporanea coniugarlo con l'Identitarismo Razziale equivale a non essere un Nazbol, Nazsoc. etc. tanto vale andarsene in uno di quei partiti sinistroidi filoterzomondisti alla Rifondazione... poi le accuse rivolte a Stalinator di essere un Limonoviano sono ridicole... in quanto non era forse Limonov in passato uno dei primi propugnatori di un meticciato euro-asiatico? se per Eurasia ed Eurasiatismo significa unione in un unico Impero di Europei ed Asiatici non è questa la mia idea di Impero... al massimo ci possono essere buoni rapporti con l'Estremo Oriente ma la dimensione di un Impero Paneuropeo deve essere sempre nell'ottica dell'Eurosiberia e deve essere un impero che sia basato su una visione identitaria, non si tratta di suprematismo colonialista, ma di sano separatismo autocratico.

Tu non hai capito un cazzo ne dell'eurasiatismo ne del nazionalcomunismo. E non sei l'unico.

Spetaktor
01-11-09, 18:33
Io credo che il messaggio che debbano portare avanti infatti, debba avere come basi l'eurasiatismo
ma debba essere un messaggio nazionalbolscevico "italianizzato", un COMUNISMO NAZIONALE ITALIANO,
mi perderei poco in iconografie troppo russe e in discorsi LIMONOV SI LIMONOV NO.
In Italia pochi hanno provato ad accostare le parole COMUNISMO e NAZIONALE,
è cmq un'idea da poter rinnovare, su cui poter lavorare.
Conosco personalmente molti comunisti a cui non dispiace l'idea di NAZIONALISMO.
Ma ci vuole tempo e nessuna fretta, e soprattutto determinazione.

Se uno ha una sua idea non deve peritarsi a limitarla o pubblicizzarla a seconda che al governo ci sia Berlusconi, Bersani o chi per loro.
Anche perchè se qualcuno pensa che Berlusconi sia andato da Putin in visita privata
per promuovere l'Italia per fini eurasiatisti si sbaglia di grosso.
Erano semplicemente un'oligarca e un piccolo duce a pranzo.
Con la differenza che Putin ha un impero da gestire e Berlusconi è occupato fra veline e trans e i suoi processi.
Berlusconi per Putin è il cavallo di troia per cercare di scardinare l'atlantismo.
E a Berlusconi un'amico come Putin fa comodo in questo momento che stanno cercando di farlo fuori.

Ma se qualcuno pensa che Berlusconi porti l'Italia fuori dalla Nato...:gluglu:


Un oligarca e un piccolo duce? dove l'hai letta questa? sul sito del PMLI?? :gluglu:


Qui si parla di "Nazionalismo". Nulla di più opposto all'idea eurasiatista.

Stalinator
01-11-09, 18:55
Un oligarca e un piccolo duce? dove l'hai letta questa? sul sito del PMLI?? :gluglu:


Qui si parla di "Nazionalismo". Nulla di più opposto all'idea eurasiatista.

Beh onestamente non è molto chiaro quale eurasiatismo venga fatto proprio da voi. Ce ne sono almeno tre varianti negli anni Venti (Leont'ev, Trubeckoj e Ustrjalov) e il tentativo sincretico di Dugin negli anni Ottanta, in una forma che però non può che essere nuova e comprendere anche l'Europa. Storicamente l'eurasiatismo ha al massimo coinvolto l'Europa slavofila (panslavismo), per il resto le regioni azere, tartare e asiatiche della Russia (super-nazionalismo) o il blocco spirituale russofilo (neo-bizantinismo): dunque, come oggi si pone la questione con Cina, India, Pakistan, Afghanistan....? Vorrei capire meglio il neo-eurasiatismo tuo e degli altri in relazione a quello di Dugin e a quelli del Novecento.

Spetaktor
01-11-09, 19:09
Beh onestamente non è molto chiaro quale eurasiatismo venga fatto proprio da voi. Ce ne sono almeno tre varianti negli anni Venti (Leont'ev, Trubeckoj e Ustrjalov) e il tentativo sincretico di Dugin negli anni Ottanta, in una forma che però non può che essere nuova e comprendere anche l'Europa. Storicamente l'eurasiatismo ha al massimo coinvolto l'Europa slavofila (panslavismo), per il resto le regioni azere, tartare e asiatiche della Russia (super-nazionalismo) o il blocco spirituale russofilo (neo-bizantinismo): dunque, come oggi si pone la questione con Cina, India, Pakistan, Afghanistan....? Vorrei capire meglio il neo-eurasiatismo tuo e degli altri in relazione a quello di Dugin e a quelli del Novecento.


Rifarsi tout court all'eurasiatismo degli anni Venti, sarebbe assurdo.

Ovviemente, oggi, le teorizzazioni di Dugin, Thiriart, Mutti, sono più attuali.