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Visualizza Versione Completa : ebrei in calabria



MaIn
01-12-12, 12:35
è una curiosità... ma è vera questa storia di una cospicua presenza ebraica in calabria?

Calabria judaica (http://calabriajudaica.blogspot.it/)

Sergente Romano
01-12-12, 13:00
è una curiosità... ma è vera questa storia di una cospicua presenza ebraica in calabria?

Calabria judaica (http://calabriajudaica.blogspot.it/)

Intanto c'è di vero questo:

"...d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini..."



"Ciò che spinge i sacerdoti ebraici a raggiungere la Calabria da molte parti del mondo, in particolare dagli Stati uniti e dall’Europa dell’Est, è ovviamente un motivo religioso: la ricerca dei cedri perfetti da utilizzare tra settembre e ottobre per la Sukkoth (“Festa delle Capanne” o anche “Festa dei Tabernacoli”), una delle tre principali feste ebraiche dell’anno, insieme alla Pasqua ebraica (Pesach) e alla Pentecoste (Shavuot). Quasi tutta la produzione italiana di cedro si concentra in Calabria e in particolare nel tratto di costa tirrenica dell’Alto Cosentino che va da Tortora a Cetraro che per questo motivo prende il nome di Riviera dei Cedri. Il particolare microclima di questa fascia costiera risulta ideale per la coltivazione di questo agrume che teme il freddo e l’umidità.

Poiché i testi sacri prescrivono che per le celebrazioni della Sukkoth vengano utilizzati solo i frutti migliori dell’albero più bello (che gli Ebrei identificano nel cedro), i rabbini giungono nella Riviera dei Cedri per visionare personalmente a uno a uno gli alberi e scegliere i singoli frutti. Il lavoro di selezione inizia già al mattino presto, con il rabbino e il contadino che avanzano lentamente tra i filari della cedriera. Il rabbino di solito precede il contadino che lo segue con una cassetta di legno e delle forbici nelle mani.

I cedri da utilizzare nelle celebrazioni devono presentare delle caratteristiche ben precise: provenire da alberi cresciuti non da talea innestata e almeno al quarto anno di vita e possedere un peduncolo accentuato, una forma conica perfetta senza rugosità e senza macchie sulla buccia.

Perciò il primo aspetto da verificare è l’assenza di innesti. Se la base del tronco è liscia vuol dire che non c’è stato innesto e quindi si può procedere alla selezione dei frutti di quella pianta. Poiché i rami sono bassi e pieni di spine, il rabbino deve sdraiarsi a terra per individuare i frutti buoni. Effettuata la scelta dopo un’attenta analisi, il sacerdote chiede al contadino di tagliare il cedro dalla pianta per poterne


esaminare la buccia, il colore e la forma. Se il frutto supera anche quest’ultimo esame da parte del rabbino, viene riposto nella cassetta dei cedri prescelti per le celebrazioni.

I cedri calabresi sono tra i pochi al mondo a presentare le caratteristiche richieste e per assicurarseli i rabbini sono disposti ad offrire delle cifre altissime."

Ma questo è un dettaglio. Il resto della questione andrebbe approfondita.


sr

brog
01-12-12, 13:35
Non dovrebbero essercene molti considerando che in tutta Italia gli ebrei sono circa 50mila e molti di loro vivono a Roma.

MaIn
01-12-12, 13:57
non oggi. in passato.


Non dovrebbero essercene molti considerando che in tutta Italia gli ebrei sono circa 50mila e molti di loro vivono a Roma.

uqbar
02-12-12, 21:40
Intanto c'è di vero questo:

"...d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini..."



"Ciò che spinge i sacerdoti ebraici a raggiungere la Calabria da molte parti del mondo, in particolare dagli Stati uniti e dall’Europa dell’Est, è ovviamente un motivo religioso: la ricerca dei cedri perfetti da utilizzare tra settembre e ottobre per la Sukkoth (“Festa delle Capanne” o anche “Festa dei Tabernacoli”), una delle tre principali feste ebraiche dell’anno, insieme alla Pasqua ebraica (Pesach) e alla Pentecoste (Shavuot). Quasi tutta la produzione italiana di cedro si concentra in Calabria e in particolare nel tratto di costa tirrenica dell’Alto Cosentino che va da Tortora a Cetraro che per questo motivo prende il nome di Riviera dei Cedri. Il particolare microclima di questa fascia costiera risulta ideale per la coltivazione di questo agrume che teme il freddo e l’umidità.

Poiché i testi sacri prescrivono che per le celebrazioni della Sukkoth vengano utilizzati solo i frutti migliori dell’albero più bello (che gli Ebrei identificano nel cedro), i rabbini giungono nella Riviera dei Cedri per visionare personalmente a uno a uno gli alberi e scegliere i singoli frutti. Il lavoro di selezione inizia già al mattino presto, con il rabbino e il contadino che avanzano lentamente tra i filari della cedriera. Il rabbino di solito precede il contadino che lo segue con una cassetta di legno e delle forbici nelle mani.

I cedri da utilizzare nelle celebrazioni devono presentare delle caratteristiche ben precise: provenire da alberi cresciuti non da talea innestata e almeno al quarto anno di vita e possedere un peduncolo accentuato, una forma conica perfetta senza rugosità e senza macchie sulla buccia.

Perciò il primo aspetto da verificare è l’assenza di innesti. Se la base del tronco è liscia vuol dire che non c’è stato innesto e quindi si può procedere alla selezione dei frutti di quella pianta. Poiché i rami sono bassi e pieni di spine, il rabbino deve sdraiarsi a terra per individuare i frutti buoni. Effettuata la scelta dopo un’attenta analisi, il sacerdote chiede al contadino di tagliare il cedro dalla pianta per poterne


esaminare la buccia, il colore e la forma. Se il frutto supera anche quest’ultimo esame da parte del rabbino, viene riposto nella cassetta dei cedri prescelti per le celebrazioni.

I cedri calabresi sono tra i pochi al mondo a presentare le caratteristiche richieste e per assicurarseli i rabbini sono disposti ad offrire delle cifre altissime."

Ma questo è un dettaglio. Il resto della questione andrebbe approfondita.


sr

vero, tutte le piantaggioni di cedri "perfetti" sono tutte prenotate dai rabini israeliani: in commercio si trovano solo quelli di secondo ordine.
a s. maria del cedro ogni anno c'è un importante simposio internazionale interreligioso

uqbar
02-12-12, 21:42
è una curiosità... ma è vera questa storia di una cospicua presenza ebraica in calabria?

Calabria judaica (http://calabriajudaica.blogspot.it/)

sulla fondazione di reggio ho i miei dubbi: reggio era una importante centro greco, penso che siano stati i greci a fondarla

amerigodumini
02-12-12, 21:44
Dovreste chiederlo a k2.
Comunque adesso c'é la moda di sti gruppi di rabbine e rabbini modernisti che scovano dappertutto presunte famiglie di marrani e cripto giudei dalla Calabria al Perú.
Serve carne da macello nella West Bank.