PDA

Visualizza Versione Completa : La disorganizzazione delle università italiane



Frankie D.
16-05-13, 20:43
In questi giorni mi rendo conto di quanto le università italiane sono indietro come organizzazione. Non che non l'abbia mai saputo ma lo sto testando con mano personalmente. Sono due settimane che mi sono stati richiesti da un ente di formazione francese (e talvolta mi viene chiesto anche per lavoro) i programmi dettagliati degli esami che ho dato durante il mio periodo accademico italiano. E oggi mi ha finalmente risposto la segreteria studenti della mia ex-università dicendomi che loro non hanno a disposizione un file con tutti i programmi certificati del mio corso di laurea e che per ottenerli dovrei andare il sito internet dell'università, cercarli uno ad uno, stamparli e, laddove necessiti di una pseudo-autenticazione, portarli da loro in Italia per farmeli timbrare. Per me queste sono follie. Inoltre la mia università non rilascia neanche le traduzioni nelle lingue europee ufficiali, né degli esami fatti, né tanto meno dei programmi svolti e la cui traduzione giurata è a carico dello studente. Se dovessi farmi tradurre i programmi di 30 esami, più certificato di laurea e amenità varie andrei a spendere 1200 euro circa. Vi pare possibile?

Fulvia
16-05-13, 20:50
sicuro che l'ente di formazione francese farebbe lo stesso in lingua italiana?

Frankie D.
16-05-13, 21:10
sicuro che l'ente di formazione francese farebbe lo stesso in lingua italiana?

Non sto discutendo se sia meglio l'organizzazione delle università francesi o di quelle italiane (su altre cose posso confermare non ci sia paragone, su questo non so), sto discutendo del fatto che le università italiane sono fortemente disorganizzate creando notevoli disagi agli iscritti (vogliamo ricordare ancora l'uso dei cosidetti "statini" nelle università del "calibro" di Roma 3 ? ) Non nascondiamoci dietro al fatto che siccome, forse, sono disorganizzate anche le facoltà di altri paesi europei noi italiani siamo giustificati nelle nostre mancanze.

Fulvia
16-05-13, 22:10
Non sto discutendo se sia meglio l'organizzazione delle università francesi o di quelle italiane (su altre cose posso confermare non ci sia paragone, su questo non so), sto discutendo del fatto che le università italiane sono fortemente disorganizzate creando notevoli disagi agli iscritti (vogliamo ricordare ancora l'uso dei cosidetti "statini" nelle università del "calibro" di Roma 3 ? ) Non nascondiamoci dietro al fatto che siccome, forse, sono disorganizzate anche le facoltà di altri paesi europei noi italiani siamo giustificati nelle nostre mancanze.

mah io non ho mica nessuna necessità di nascondermi, ma dico avendo fatto l'uni due decenni fa che sono stati fatti molti progressi. quello che adesso si fa connettendosi lo si faceva con code interminabili alle segreterie che spesso ne sapevano meno degli studenti, segreterie aperte sei ore la settimana eh, mica cotiche. che si possa migliorare e molto non ne ho alcun dubbio.

Feliks
16-05-13, 22:27
ahahahaha i programmi!

in bocca al lupo

Frankie D.
16-05-13, 22:59
mah io non ho mica nessuna necessità di nascondermi, ma dico avendo fatto l'uni due decenni fa che sono stati fatti molti progressi. quello che adesso si fa connettendosi lo si faceva con code interminabili alle segreterie che spesso ne sapevano meno degli studenti, segreterie aperte sei ore la settimana eh, mica cotiche. che si possa migliorare e molto non ne ho alcun dubbio.

Lo so che non ti nascondi. Però fidati che le file si fanno ancora perché l'integrazione con i sistemi informatici fa acqua da tutte le parti. Però io critico una cosa semplicissima in questo caso e anche logica: i programmi degli insegnamenti dovrebbero essere reperibili da tutti facilmente e anche tradotti quantomeno in inglese. Non costa niente. E' uno sforzo minimo. Eppure lasciano che sia lo studente a dover perdere tempo per recuperarli e soldi per farseli tradurre.

Frankie D.
16-05-13, 23:03
ahahahaha i programmi!

in bocca al lupo

So che mi capisci.

Feliks
16-05-13, 23:54
Spero di non averne MAI bisogno altrimenti sono fottuto.

Frankie D.
17-05-13, 00:04
Spero di non averne MAI bisogno altrimenti sono fottuto.

Io dico a tutti quelli che conosco e che stanno partendo dall'Italia di farsi già un dossier con tutti i programmi, tanto prima o poi te lo chiedono. Anche perché parliamoci chiaro, ogni università, e sopratutto ogni professore, all'interno del suo insegnamento ha la piena libertà di insegnare quello che gli pare quindi ormai avere un titolo con la dicitura "laureato in XY" non significa niente visto che ogni programma è differente e che anche le skills da sviluppare (nei rari casi in cui non ci si limiti al nozionismo) possono essere diversissime da università ad università. E questo lo sanno sia i vari enti di formazione sparsi per il mondo, sia i datori di lavoro.

Feliks
17-05-13, 00:22
Da questo punto di vista sono fortunato dato che dovrei stare su un mercato del lavoro differente.

Fulvia
19-05-13, 16:09
Lo so che non ti nascondi. Però fidati che le file si fanno ancora perché l'integrazione con i sistemi informatici fa acqua da tutte le parti. Però io critico una cosa semplicissima in questo caso e anche logica: i programmi degli insegnamenti dovrebbero essere reperibili da tutti facilmente e anche tradotti quantomeno in inglese. Non costa niente. E' uno sforzo minimo. Eppure lasciano che sia lo studente a dover perdere tempo per recuperarli e soldi per farseli tradurre.

scusa sai ma avevo dieci minuti e sono andata sul mio piano didattico ho selezionato il mio prossimo esame e la versione inglese


ecco qui


Course contentsThe course will provide an introduction to contemporary philosophy of science. The presentation contained in S. Okasha,Philosophy of Science (also available in English) will be followed. Some topics will be expanded with the aid of additional bibliographical material (see the Programme).
The following topics will be dealt with:
1. Historical introduction to contemporary philosophy of science and its birth in connection with the Vienna Circle and discussion of the viewpoint of some antecedents including Pierre Duhem, Ernst Mach, Henri Poincaré.

2. Scientific reasoning: deductive and inductive reasoning. This part of the course will include a short introduction to formal logic (propositional calculus) and probability;
3. Scientific explanation and causality;
4. The realism/anti-realism debate;
5. Scientific change and scientific revolutions;
6. Philosophical problems in particular disciplines (physics, biology, social sciences).
Readings/BibliographyS. Okasha, Philosophy of Science, Oxford U.P., 2002.
H. Hahn, O. Neurath e R. Carnap, The Scientific Conception of the World: the Vienna Circle, Reidel,1973.
D. Gillies, Philosophy of Science in the XX Century, Blackwell, 1993, Part I and II, pp. 3-116.
M.C. Galavotti, "Probability", in The Routledge Companion to Philosophy of Science, ed. by S. Psillos and M. Curd, 2008, pp. 414-424.
J. Woodward, "Explanation", in The Routledge Companion to Philosophy of Science, ed. by S. Psillos and M. Curd, 2008, pp. 171-181.
M. Salmon, “Philosophy of the Social Sciences”, in Introduction to the Philosophy of Science, ed. by M. Salmon, J. Earman et a., Prentice Hall, 1992, pp. 404-425.
C. Hitchcock, "Causation", in The Routledge Companion to Philosophy of Science, ed. by S. Psillos and M. Curd, 2008, pp. 317-326.
Readings will be made available to the students in the library of the Department of Philosophy (via Zamboni 38, 2nd floor).

Teaching methodsThe course will consist in a series of lectures.

The lectures will profit from Power Point presentations. Some documentaries on relevant topics will also be shown.

Assessment methodsThe final exam will consist in a written test. It will last 2 hours, and the student will be required to answer open questions on the readings included in the programme.

Teaching toolsLectures will profit from power point presentations and/or projection of slides. Short movies on relevant topics will be shown.
Lectures will be partly given by prof. Raffaella Campaner.

The course will start on
October 1, 2012
Classes will be held on
Monday, Tuersday, Wednesday, 11-13, Room Tibiletti, via Zamboni 38, 4th floor.
Language of instructionItalian


non è che da qualche parte nel sito del tuo corso c'è una versione inglese?

comunque mi salverò per i miei esami sostenuti la versione inglese del programma. Non si sa mai...

pedro
19-05-13, 17:15
Mi è tornato in mente che per iscriversi all'esame di chimica si doveva consegnare un foglio alla signora Pina, un vecchia bidella che faceva la segretaria del professore a tempo perso. La vecchia di merda lavorava un giorno sì e tre no e nessuno sapeva mai dove fosse, prenotare l'esame era una quest di WoW. :D

Anno del Signore 2004.

Frankie D.
19-05-13, 17:22
scusa sai ma avevo dieci minuti e sono andata sul mio piano didattico ho selezionato il mio prossimo esame e la versione inglese


ecco qui


Course contents

The course will provide an introduction to contemporary philosophy of science. The presentation contained in S. Okasha,Philosophy of Science (also available in English) will be followed. Some topics will be expanded with the aid of additional bibliographical material (see the Programme).
The following topics will be dealt with:
1. Historical introduction to contemporary philosophy of science and its birth in connection with the Vienna Circle and discussion of the viewpoint of some antecedents including Pierre Duhem, Ernst Mach, Henri Poincaré.

2. Scientific reasoning: deductive and inductive reasoning. This part of the course will include a short introduction to formal logic (propositional calculus) and probability;
3. Scientific explanation and causality;
4. The realism/anti-realism debate;
5. Scientific change and scientific revolutions;
6. Philosophical problems in particular disciplines (physics, biology, social sciences).
Readings/Bibliography

S. Okasha, Philosophy of Science, Oxford U.P., 2002.
H. Hahn, O. Neurath e R. Carnap, The Scientific Conception of the World: the Vienna Circle, Reidel,1973.
D. Gillies, Philosophy of Science in the XX Century, Blackwell, 1993, Part I and II, pp. 3-116.
M.C. Galavotti, "Probability", in The Routledge Companion to Philosophy of Science, ed. by S. Psillos and M. Curd, 2008, pp. 414-424.
J. Woodward, "Explanation", in The Routledge Companion to Philosophy of Science, ed. by S. Psillos and M. Curd, 2008, pp. 171-181.
M. Salmon, “Philosophy of the Social Sciences”, in Introduction to the Philosophy of Science, ed. by M. Salmon, J. Earman et a., Prentice Hall, 1992, pp. 404-425.
C. Hitchcock, "Causation", in The Routledge Companion to Philosophy of Science, ed. by S. Psillos and M. Curd, 2008, pp. 317-326.
Readings will be made available to the students in the library of the Department of Philosophy (via Zamboni 38, 2nd floor).

Teaching methods

The course will consist in a series of lectures.

The lectures will profit from Power Point presentations. Some documentaries on relevant topics will also be shown.

Assessment methods

The final exam will consist in a written test. It will last 2 hours, and the student will be required to answer open questions on the readings included in the programme.

Teaching tools

Lectures will profit from power point presentations and/or projection of slides. Short movies on relevant topics will be shown.
Lectures will be partly given by prof. Raffaella Campaner.

The course will start on
October 1, 2012
Classes will be held on
Monday, Tuersday, Wednesday, 11-13, Room Tibiletti, via Zamboni 38, 4th floor.
Language of instruction

Italian


non è che da qualche parte nel sito del tuo corso c'è una versione inglese?

comunque mi salverò per i miei esami sostenuti la versione inglese del programma. Non si sa mai...

No no non c'è, ho anche scritto alla segreteria per chiederlo. Sei fortunata che la tua università scriva i programmi anche in inglese, dove ho studiato io ricordo di un solo professore che traduceva il suo programma.

pedro
19-05-13, 17:24
No no non c'è, ho anche scritto alla segreteria per chiederlo. Sei fortunata che la tua università scriva i programmi anche in inglese, dove ho studiato io ricordo di un solo professore che traduceva il suo programma.

Nella facoltà di ingegneria de La Sapienza c'è una che pensa di insegnare economia aziendale, ma non sa cos'è il ROI e glielo ha spiegato un mio amico l'anno scorso.

Ora chiediamoci: perché non traducono i programmi in inglese? :D :D :D

Morfeo
19-05-13, 17:52
Per fortuna qui da noi son abbastanza organizzati, sentendo le esperienze di amici di altre università ci son cose da far imbottirsi di tritolo e farsi esplodere.

Feliks
19-05-13, 18:10
Per fortuna qui da noi son abbastanza organizzati, sentendo le esperienze di amici di altre università ci son cose da far imbottirsi di tritolo e farsi esplodere.

Dove sei tu è una piccola oasi di modernità anglosassone.