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Visualizza Versione Completa : Pronta la bozza della legge sulle lingue regionali



Juv
16-08-09, 15:21
Bossi:«L'inno? Non lo conosce nessuno»
Il leader del Carroccio: «Conoscono tutti Va Pensiero.
È la dimostrazione che la gente ne ha piene le scatole»



PONTE DI LEGNO- L'inno italiano? «Non lo conosce nessuno». Il Presidente della Repubblica? «Meglio Napolitano di Ciampi». E il Barbarossa? «Oggi abita a Roma». Umberto Bossi, alla festa della Lega a Ponte di Legno, spiega anche l'importanza delle gabbie salariali: «Noi siamo nell'epoca del federalismo e chi non vuole i salari territorializzati è uno che non vuole l'applicazione del federalismo». E ricorda che «la Lega non è nata solo per vincere le elezioni ma per liberare la nostra gente dal centralismo romano. Non andrò in pensione fino a quando non avremo liberato la nostra gente da Roma ladrona».

INNO NAZIONALE- E a proposito di tradizioni, il ministro delle Riforme ha spiegato che «quando cantiamo il nostro inno, il Va pensiero, tutti lo cantano perchè tutti conoscono le parole, non come quello italiano che nessuno conosce». Secondo Bossi, il fatto che più gente conosca le parole del Va pensiero significa un maggiore attaccamento alla Lega «perché la gente ne ha piene le scatole».

IL CAPO DELLO STATO- Dopo gli elogi a Bersani, adesso tocca al Capo dello Stato. «Preferisco Napolitano a Ciampi. Napolitano è sempre stato ragionevole, non si è mai opposto al governo». Un elogio inaspettato quello di Bossi, mentre ricorda che con il Presidente della Repubblica è stato possibile dialogare. «È una cosa importante perchè è lui che firma le leggi. Per fortuna che il governo non l'ha mai avuto contro. Il presidente della Repubblica deve essere il più possibile neutro».

IL DIALETTO-E intanto il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli spiega che la bozza di legge sul dialetto è pronta e verrà approvata presto. Il testo della legge è stato consegnato sabato a Bossi ed è un argomento caro al leader della Lega. « L’anno scorso a Ferragosto ho portato la bozza del federalismo fiscale che in meno di un anno è diventata legge. Oggi Bossi ha in mano la bozza di legge sui dialetti e vi garantisco che non durerà tanto di più per diventare legge». Il testo all’esame di Bossi prevede l’obbligatorietà dell’insegnamento a partire dalle scuole primarie.

«NESSUN RICATTO»- « Nel governo non c’è nessun ricatto, nessuna golden share della Lega. Abbiamo solo il peccato di avere avuto un grande maestro che ci ha insegnato e ci ha fatto capire che cosa vuol dire lavorare e fare andare la testa. Mentre loro sono in vacanza ai tropici noi stiamo a casa a lavorare e a preparare le leggi». Lo ha spiegato il ministro Calderoli secondo cui «se c’è il rispetto di tutte le parti, questo governo durerà 4 anni e realizzerà le riforme». E ha aggiunto: «Non è un peccato avere idee e ideali quando c’è chi come unica proposta, ha fatto quella di dare la cittadinanza agli immigrati dopo 5 anni. Questi sono fuori di melone».

http://www.corriere.it/politica/09_agosto_...44f02aabc.shtml

LE REAZIONI


Gasparri: «Nessuno cambierà l'inno»
Bocchino: «Dialetti obbligatori? Il Pdl non voterà quella legge». L'occposizione: governo ostaggio della Lega

ROMA- «Nessuno cambierà l'inno nazionale». Maurizio Gasparri è chiaro. E risponde così alle parole di Umberto Bossi secondo cui l'inno di Mameli «non lo sa nessuno». Il presidente dei senatori del Pdl aggiunge: «Per quanto poi riguarda il Va pensiero di Verdi è un brano lirico denso di patriottismo. Bossi resterà forse deluso del fatto che era una della arie musicali che precedevano sulle piazze i comizi di Giorgio Almirante. Siamo cresciuti ascoltandolo quando la Lega non esisteva ancora. Verdi poi è stato uno dei riferimenti culturali del Risorgimento. Nessun musicista richiama l'unitá nazionale più di lui».

IL DIALETTO- E per quel che riguarda il dialetto nelle scuole a rispondere è Italo Bocchino, Pdl. « Il disegno di legge sui dialetti di cui parla il ministro Calderoli è ben diverso da quello sul federalismo, non facendo parte del programma di governo. Non c'è pertanto nessun vincolo di maggioranza e non ci sarà la nostra disponibilità a votarlo».

L'OPPOSIZIONE- Ironico il capogruppo alla Camera dell'Idv Massimo Donadi: « Regaleremo ai ministri leghisti un cd con l’inno nazionale, cosi’ anche loro potranno impararlo. Aggiungeremo anche un bel vocabolario d’italiano, in modo che la nostra lingua non rappresenti più un ostacolo». Mentre Roberto Di Giovan Paolo, senatore Pd, «dopo le nuove dichiarazioni di Umberto Bossi sul dialetto a scuola, ci chiediamo se ad essere arrivato al capolinea non sia il governo o la stessa Lega Nord. È oramai da giorni che la il Carroccio conduce un'offensiva sospetta».


http://www.corriere.it/politica/09_agosto_...44f02aabc.shtml


:mmm: nemmeno il piano straordinario per il Sud o la legge sulle intercettazioni erano nel piano di governo.

In ogni caso, Bossi molto aggressivo, come nell'agosto del 2007 dove non si fece altro che parlare dei fucili lombardi. Questa volta però con dei ministeri in mano.
Chissà dove si sta andando.. :mmm: