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Visualizza Versione Completa : Vertice sul Cie, i sindaci del Veronese all'attacco: non decida solo Roma



MirkoPNE
21-08-09, 13:57
Vertice sul Cie, i sindaci del Veronese all'attacco: non decida solo Roma - Corriere del Veneto (http://corrieredelveneto.corriere.it/verona/notizie/politica/2009/20-agosto-2009/vertice-cie-sindaci-veronese-attacco-non-decida-solo-roma--1601684222404.shtml)

Dopo il summit al ministero tra Maroni e Tosi. Da Bovolone a Villafranca, i comuni chiedono chiarimenti. Il presidente della Provincia: «Mi faccio loro portavoce»
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VERONA — Il sindaco Flavio To*si lo ha ribadito con il pieno appog*gio del ministro dell’Interno Rober*to Maroni: «Ora bisogna stringere sui tempi. Il Centro di identificazio*ne ed espulsione immigrati va rea*lizzato al più presto in provincia di Verona». Il leader del Carroccio vuole ac*cellerare. Il decreto sicurezza con l’introduzione del nuovo reato di clandestinità per Tosi pone come priorità la questione per Verona. «Tre denunce al giorno, vigili e for*ze dell’ordine fanno un lavoro esemplare - ha detto Tosi al Corrie*re di Verona - ma resta irrisolto il problema di cosa succede dopo la denuncia a piede libero: perchè chi viene fermato viene poi immedia*tamente rilasciato». Al vertice di fine luglio con Ma*roni a Roma Tosi ha quindi posto nuovamente il tema del Cie nel Ve*ronese, chiedendo di realizzarlo su*bito. Tra le ipotesi più accreditate, Bovolone e il Villafranchese. Ipote*si che riaccendono le preoccupazio*ni dei sindaci che chiedono chiari*menti e vogliono essere interpella*ti. Scende in campo anche il presi*dente della Provincia Miozzi, che si fa portavoce dei comuni.

A Bovolone il Cie potrebbe sor*gere nell’area dell’ex base missilisti*ca, tra la Transpolesana e il paese. Al sindaco leghista Riccardo Fagna*ni il tema è noto vista la recente campagna elettorale e, così come qualche mese fa, prova ad affron*tarlo in modo pragmatico. «Al Co*mune non risulta nulla - spiega - *tanto meno abbiamo notizie di un decreto di dismissione dell'area mi*litare che quindi rimane nelle di*sponibilità del Ministero della Dife*sa. Perciò anche nel caso in cui l’area prescelta fosse questa, i tem*pi non sembrano essere brevissi*mi». Qualche margine sembra quindi esserci e, se il principio dei Cie è «assolutamente valido», va te*nuto conto, secondo il sindaco, an*che dei requisiti tecnici che la strut*tura dovrà avere. «Credo che deb*ba essere collegato con strade ed aeroporti - sottolinea Fagnani - ed è più logico che sia posto vicino ad una città di certe dimensioni se ad essa deve servire. Bovolone queste caratteristiche sembra non aver*le». E poi, inevitabilmente andreb*be interpellata anche la popolazio*ne: «La gente è molto sensibile al tema - conferma il sindaco - una amministrazione comunale non ha grande possibilità di opporsi ad una decisione del genere, ma il sì o il no vanno sicuramente concorda*ti con i cittadini».

Il sindaco di Villa*franca, Mario Faccioli, Pdl anima An, non boccia a priori l’ipotesi di un Cie. Ma critica il metodo fino ad oggi utilizzato per affrontare il te*ma. «Se ne parla ormai da un anno - attacca - e siamo ancora nelle con*dizioni di non sapere nulla di preci*so. Siamo stufi di decisioni calate dall’alto perché se il Cie dovrà sor*gere vicino a noi dovremmo pur poter dire qualcosa, no? Se si tratta di una struttura interprovinciale mi sembra giusto che il Ministro ci informi, che si convochi la Regio*ne, i sindaci e le amministrazioni interessate. Invece siamo sempre messi nella condizione di non capi*re». Che la struttura ricada nel terri*torio di Villafranca o nell’area di competenza della vicina Somma*campagna non fa, poi, grande diffe*renza per il sindaco Faccioli: «Quel*lo che non condivido - ribadisce in*fatti - è questo modo di fare politi*ca. Un’amministrazione è libera di decidere se accettare una struttura del genere nel proprio territorio, ma di certo non può decidere per gli altri altrimenti quel progetto lo deve condividere».

Chiosa diretta al sindaco Tosi, che il consigliere regionale del Pd Franco Bonfante ha esplicitato in una interrogazione al presidente della Regione Giancarlo Galan. «Mi pare assurdo - fa presente Bon*fante - che sia il sindaco di Verona a decidere se e dove realizzare un Cie in provincia scavalcando quel*le che potrebbero essere compe*tenze regionali. Per questo ho chie*sto al presidente se ritiene giusto un simile modo di agire, tanto più che non mi pare esista una gerar*chia tra sindaci». La Provincia, dal canto suo, met*te a disposizione le proprie capaci*tà di coordinamento. Il presidente Giovanni Miozzi conferma di non essere stato informato dal Ministe*ro dell’Interno dell’apertura di un Cie nel territorio scaligero, ma con*ferma la propria disponibilità ad af*fiancare le amministrazioni comu*nali: «Sono pronto - precisa Miozzi - ad attivarmi a fianco dei sindaco e farò di tutto perché la voce e il punto di vista di quel Comune ven*gano presi in considerazione a Ro*ma».

Samuele Nottegar
20 agosto 2009