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Visualizza Versione Completa : Manifesto di una rete libertaria



Clinàmen
15-09-13, 16:52
Nel link qui di seguito potrete trovare il manifesto del nostro progetto di creare una rete di comunità libertarie. In fondo al manifesto ci sono i nostri contatti e-mail qualora vogliate prender parte al progettoClinàmen: MANIFESTO DI UNA RETE LIBERTARIA (http://ottagolinad.blogspot.it/2013/09/manifesto-di-una-rete-libertaria.html)

MaIn
15-09-13, 17:31
beh forse dovreste prima dibattere un po' su questo forum per far constatare la vostra serietà e preparazione visto l'impegno che richiedete.

in bocca al lupo

Clinàmen
15-09-13, 18:38
Beh certo! Chiunque voglia approfondire il nostro progetto o per qualsiasi curiosità a riguardo noi siamo qui a disposizione, ma mi sembrava ovvio :D

cavallo
15-09-13, 23:03
Ma libertaria nello stesso senso di quelli che nel sito qui capiscono male Thoreau e capiscono la casa nei boschi e il meno stato come il fiorire del mercato o come?

Clinàmen
16-09-13, 06:20
Libertaria nel senso di una realtà indipendente dal resto, nella quale le decisioni si prendono collettivamente ma anche dove l'individuo emerge e non deve sottostare alla "volontà generale". Libertaria anche nel senso di entrata in un diverso rapporto con la natura basato non sullo sfruttamento di essa bensì sulla coesistenza. Una realtà rivolta verso la totale indipendenza ed autoproduzione e basata non sull'isolamento dal resto ma sulla partecipazione ad esso con la promozione di attività socio-culturali in giro per le città.

MaIn
16-09-13, 09:35
Libertaria nel senso di una realtà indipendente dal resto, nella quale le decisioni si prendono collettivamente ma anche dove l'individuo emerge e non deve sottostare alla "volontà generale". Libertaria anche nel senso di entrata in un diverso rapporto con la natura basato non sullo sfruttamento di essa bensì sulla coesistenza. Una realtà rivolta verso la totale indipendenza ed autoproduzione e basata non sull'isolamento dal resto ma sulla partecipazione ad esso con la promozione di attività socio-culturali in giro per le città.

ma in sostanza volete fare una comune agricola?

in questo caso, le regole ci devono essere e chi si prende l'impegno deve rispettarlo: c'è un casolare agricolo da acquistare, campi da coltivare... non è che le banche e le piante/animali aspettano la volontà del singolo.
e se un singolo se ne va a puttane, gli altri pagano.

Clinàmen
16-09-13, 16:54
La comune agricola sarebbe ciò che ci permetterebbe di essere il più indipendenti possibile e quindi siamo orientati più verso questa. Ma non ci precludiamola possibilità di creare anche altri tipi di realtà. E comunque il progetto prevede la creazione di una rete e non di una singola entità. Ma creare una realtà libertaria non vuol dire non avere regole anzi l'organizzazione è alla base di un progetto del genere! Non capisco il tuo appunto sulla volontà del singolo!

MaIn
16-09-13, 16:56
La comune agricola sarebbe ciò che ci permetterebbe di essere il più indipendenti possibile e quindi siamo orientati più verso questa. Ma non ci precludiamola possibilità di creare anche altri tipi di realtà. E comunque il progetto prevede la creazione di una rete e non di una singola entità. Ma creare una realtà libertaria non vuol dire non avere regole anzi l'organizzazione è alla base di un progetto del genere! Non capisco il tuo appunto sulla volontà del singolo!


domani ci sono da raccogliere i fiori di zucca ma non ho voglia e tutti gli altri sono impegnati in altre attività.
che si fa?

Clinàmen
16-09-13, 18:40
Chi cerca di fondare una comune libertaria, presumibilmente è in possesso anche di una certa coscienza. Se il suo non aver voglia di lavorare un giorno compromette la stabilità della realtà che anch'egli ha voluto fortemente creare, allora credo che pur di far sopravvivere tale realtà, quel giorno si "sacrificherà". E questo posso testimoniarlo direttamente visto che sono stato ad Urupia, una comune libertaria nel Salento, dove ho notato una coscienza diversa nelle persone, una consapevolezza del proprio ruolo all'interno di quella realtà che sinceramente non avevo mai visto al di fuori. Poi quello che può succedere in certe situazioni non si può sapere con certezza se non standoci dentro, ma l'esperienza e la mia fiducia nella coscienza di chi abbraccia l'ideale libertario mi portano a pensare questo.

MaIn
16-09-13, 19:14
Chi cerca di fondare una comune libertaria, presumibilmente è in possesso anche di una certa coscienza. Se il suo non aver voglia di lavorare un giorno compromette la stabilità della realtà che anch'egli ha voluto fortemente creare, allora credo che pur di far sopravvivere tale realtà, quel giorno si "sacrificherà". E questo posso testimoniarlo direttamente visto che sono stato ad Urupia, una comune libertaria nel Salento, dove ho notato una coscienza diversa nelle persone, una consapevolezza del proprio ruolo all'interno di quella realtà che sinceramente non avevo mai visto al di fuori. Poi quello che può succedere in certe situazioni non si può sapere con certezza se non standoci dentro, ma l'esperienza e la mia fiducia nella coscienza di chi abbraccia l'ideale libertario mi portano a pensare questo.

cioè stai basando tutto sull'alto livello di attivismo dei soci.
questo significa che sui grandi numeri non può funzionare.
ne sei consapevole?

Clinàmen
16-09-13, 19:41
Prima di tutto non lo sa nessuno se funzionerà o no su grande scala! Secondo poi, se in un giorno che io credo molto lontano avverrà la creazione di una sorta di comune su larga scala questo sarà il risultato di un processo molto lungo e complesso in cui le persone modificheranno il loro atteggiamento. Bisogna cercare di non inquadrare una società anarchica formata da individui che non hanno alcuna consapevolezza dell'altro e del proprio ruolo come avviene oggi. Se l'anarchia verrà sarà perchè le coscienze degli individui saranno modificate. Quindi intanto devono cominciare a cambiare coloro che già sono propensi a questa consapevolezza. Il tuo pensare così negativamente una tale realtà è derivante dalla concezione dell'uomo che scaturisce dalla società in cui vivi. Questo, e sia chiaro, non vuol dire che saremo tutti uguali e che avremo tutti la stessa coscienza sociale; ma è un errore immaginarsi una società che ancora non esiste formata dalle persone di oggi che sono, per la maggior parte, inaffidabili ed estremamente individualiste. La società è formata dalle persone e se la società cambia è perchè sono cambiate le persone

Gian_Maria
17-09-13, 10:17
Se l'anarchia verrà sarà perchè le coscienze degli individui saranno modificate.
Concordo, ma io penso che ciò che principalmente contribuisce a cambiare le coscienze sia la personale esperienza di vita nell'attuale società capitalista e che l'attività politica (propaganda e discussione) possa aiutare molto questo cambiamento di coscienza.

Clinàmen
17-09-13, 10:56
Concordo, ma io penso che ciò che principalmente contribuisce a cambiare le coscienze sia la personale esperienza di vita nell'attuale società capitalista e che l'attività politica (propaganda e discussione) possa aiutare molto questo cambiamento di coscienza.

Concordo pienamente, ed è proprio dalla nostra esperienza in questo tipo di società che abbiamo deciso di intraprendere un'altra vita. E punto cardine del progetto che stiamo per intraprendere è proprio allargare la discussione sul tema attraverso attività socio-culturali, dibattiti ecc... la comune isolata non avrebbe senso se non per chi ci vive (e neanche tanto secondo me), ma lo avrà se riusciremo a portare il nostro vissuto anche al di fuori così da generare discussioni e dibattiti costruttivi per tutti.

Gian_Maria
17-09-13, 11:55
è proprio dalla nostra esperienza in questo tipo di società che abbiamo deciso di intraprendere un'altra vita.
Con il grosso rischio che quella vita sarà molto più dura di una "normale" (lavoratore salariato/stipendiato) dal punto di vista materiale (non dei rapporti sociali). Comunque auguri!