carlomartello
26-08-09, 01:06
Rimini, se Calderoli indottrina CL su fede e stranieri
IMMIGRATI: LA PIÙ CATTOLICA È LA LEGA
Il ministro leghista: “Aiutiamoli a casa loro invece di snaturarli”
Borghezio: “Strapagati funzionari Ue non fanno nulla per l'Africa”
di Elsa Franscini. Remìn - Il vero amore cristiano per gli immigrati si dimostra aiutandoli a casa loro, non deportandoli. Roberto Calderoli, alla seconda giornata del Meeting di Rimini, ha regalato a ciellini e non solo qualche pillola di buon senso e, consapevole o meno, di buona dottrina. "Personalmente credo che l'indirizzo che vorrebbe l'accoglimento dei migranti sembra apparentemente quello buono ma di fatto non si fa il bene di queste persone", ha ammonito il ministro per la Semplificazione normativa. Oltre a prendere atto che non possiamo farci carico di qualche miliardo di soggetti considerati sotto il nostro standard di benessere, rischiamo – ha sottolineato Calderoli – di fare un torto nei confronti dei paesi di partenza, perchè innanzitutto si tratta di un discorso di dignità umana, ovvero una persona non può essere snaturata dal proprio territorio. Inoltre, il fatto di vedere partire i più giovani, e dunque l'energia di un paese, vorrebbe dire condannare la parte povera del mondo ad un periodo di ulteriore sofferenza".
PIANI DIVERSI. Questioni di cui la Chiesa è stata sempre ben consapevole: per secoli la Santa Sede ha mobilitato i suoi missionari e non ha certo deportato i popoli, per quanto poveri e sottosviluppati fossero. Così l'esponente leghista ha dovuto ammettere come, tra Lega e Chiesa il rapporto “sia assolutamente buono”, ma “rispetto al problema legato agli immigrati, siamo su due piani completamente diversi”. E, paradossalmente, rispetto alle moderne gerarchie ecclesiastiche, proprio il Carroccio sembra più in sintonia con la storia e la tradizione della Chiesa, istituzione che per secoli ha rappresentato una invalicabile barriera per i nemici dei nostri popoli, maomettani in testa.
COINVOLGERE L'EUROPA. Calderoli ha comunue ribadito che per dare delle risposte ai popoli sottosviluppati “è importante il coinvolgimento di tutta l'Europa, della comunità europea. E credo che per dare una risposta in questo senso non servono misure tampone. Il respingimento è una misura estrema e preventiva, affinchè non partano e vengano aiutati a casa loro". La necessità che anche l'Ue faccia la sua parte, invece di limitarsi a infastidire con critiche farisaiche il governo italiano, è sostenuta anche da Mario Borghezio. Con un'interrogazione urgente alla Commissione e al Consiglio, l'eurodeputato leghista, traendo spunto dal "dramma recente dell'ecatombe dei migranti proveniente dall'Eritrea e morti durante un disperato viaggio nelle acque del Mediterraneo", pone alcuni interrogativi "circa la congruità e l'efficacia dell'attività di controllo e di prevenzione svolta nel nord Africa dall'Ue".
MONITORAGGIO. "Sarebbe interessante sapere - osserva Borghezio - quali azioni svolgano concretamente i ben pagati funzionari che l'Ue mantiene in Africa. E' lì che essi potrebbero e dovrebbero monitorare le trasmigrazioni dal centro Africa verso il nord di popolazioni dirette ad emigrare illegalmente verso l'Europa". "Come mai l'Europa - insiste Borghezio - così zelante nel criticare l'azione del nostro Governo, in realtà non risulta svolga serie e concrete attività di prevenzione, unitamente ad interventi umanitari, in quei territori e in quella fase del percorso dei migranti, prima che cadano nelle grinfie dei trafficanti?”.
Il Padano (http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=1995)
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Il ministro leghista: “Aiutiamoli a casa loro invece di snaturarli”
Borghezio: “Strapagati funzionari Ue non fanno nulla per l'Africa”
di Elsa Franscini. Remìn - Il vero amore cristiano per gli immigrati si dimostra aiutandoli a casa loro, non deportandoli. Roberto Calderoli, alla seconda giornata del Meeting di Rimini, ha regalato a ciellini e non solo qualche pillola di buon senso e, consapevole o meno, di buona dottrina. "Personalmente credo che l'indirizzo che vorrebbe l'accoglimento dei migranti sembra apparentemente quello buono ma di fatto non si fa il bene di queste persone", ha ammonito il ministro per la Semplificazione normativa. Oltre a prendere atto che non possiamo farci carico di qualche miliardo di soggetti considerati sotto il nostro standard di benessere, rischiamo – ha sottolineato Calderoli – di fare un torto nei confronti dei paesi di partenza, perchè innanzitutto si tratta di un discorso di dignità umana, ovvero una persona non può essere snaturata dal proprio territorio. Inoltre, il fatto di vedere partire i più giovani, e dunque l'energia di un paese, vorrebbe dire condannare la parte povera del mondo ad un periodo di ulteriore sofferenza".
PIANI DIVERSI. Questioni di cui la Chiesa è stata sempre ben consapevole: per secoli la Santa Sede ha mobilitato i suoi missionari e non ha certo deportato i popoli, per quanto poveri e sottosviluppati fossero. Così l'esponente leghista ha dovuto ammettere come, tra Lega e Chiesa il rapporto “sia assolutamente buono”, ma “rispetto al problema legato agli immigrati, siamo su due piani completamente diversi”. E, paradossalmente, rispetto alle moderne gerarchie ecclesiastiche, proprio il Carroccio sembra più in sintonia con la storia e la tradizione della Chiesa, istituzione che per secoli ha rappresentato una invalicabile barriera per i nemici dei nostri popoli, maomettani in testa.
COINVOLGERE L'EUROPA. Calderoli ha comunue ribadito che per dare delle risposte ai popoli sottosviluppati “è importante il coinvolgimento di tutta l'Europa, della comunità europea. E credo che per dare una risposta in questo senso non servono misure tampone. Il respingimento è una misura estrema e preventiva, affinchè non partano e vengano aiutati a casa loro". La necessità che anche l'Ue faccia la sua parte, invece di limitarsi a infastidire con critiche farisaiche il governo italiano, è sostenuta anche da Mario Borghezio. Con un'interrogazione urgente alla Commissione e al Consiglio, l'eurodeputato leghista, traendo spunto dal "dramma recente dell'ecatombe dei migranti proveniente dall'Eritrea e morti durante un disperato viaggio nelle acque del Mediterraneo", pone alcuni interrogativi "circa la congruità e l'efficacia dell'attività di controllo e di prevenzione svolta nel nord Africa dall'Ue".
MONITORAGGIO. "Sarebbe interessante sapere - osserva Borghezio - quali azioni svolgano concretamente i ben pagati funzionari che l'Ue mantiene in Africa. E' lì che essi potrebbero e dovrebbero monitorare le trasmigrazioni dal centro Africa verso il nord di popolazioni dirette ad emigrare illegalmente verso l'Europa". "Come mai l'Europa - insiste Borghezio - così zelante nel criticare l'azione del nostro Governo, in realtà non risulta svolga serie e concrete attività di prevenzione, unitamente ad interventi umanitari, in quei territori e in quella fase del percorso dei migranti, prima che cadano nelle grinfie dei trafficanti?”.
Il Padano (http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=1995)
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