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Visualizza Versione Completa : Partito del voto on line



Roberto il Guiscardo
11-11-13, 10:05
Mi sono stufato dei guru e dei profeti che periodicamente arrivano ad informarci che hanno in mano la soluzione di tutti i nostri problemi. Io desidero che siano gli stessi cittadini a decidere sulle cose importanti. Con la possibilità di farlo votando da casa e non solo ogni 5 anni; e desidero anche per noi cittadini la possibilità di mandare a casa tutti quei politici e pubblici amministratori che si dimostrano indegni del loro ruolo. Ma mandarli a casa subito e non dopo 5 anni

Questa è la risposta data ad un forumista che, come i tifosi nella curva dello stadio, urla che tutti gli altri sono nemici di abbattere. Ecco, io la prendo come programma per un partito che non insegue i soliti capi "carismatici" che trascinano le folle e poi ti costringono a prendere tutto il pacchetto. Io non ho intenzione di comprare niente a scatola chiusa, lascio questi leader a chi sente il bisogno di seguire un capo e continuo a ragionare con la mia testa.

I cittadini italiani sono cambiati moltissimo dal gregge di pecoroni che vota un partito e fa tutto quello che dice il capintesta; con gli attuali strumenti di informazione hanno la possibilità di farsi da soli un'idea di chi ci governa e di cosa vuole fare. Quello che manca è uno strumento di decisione efficace che dia forza alla volontà dei singoli cittadini: un posto come un blog, un sito, una bacheca virtuale, dove ognuno possa entrare per scrivere la sua volontà, che sia quella di mandare avanti una iniziativa politica oppure di bocciarla, o anche di appoggiare questa o quella persona che si batte per una idea che condividiamo. O anche, meglio ancora, di bastonare quei personaggi pubblici, che siano parlamentari o pubblici amministratori di qualsiasi parte politica, che si dimostrano con atti e dichiarazioni indegni della carica che ricoprono.

I dettagli vanno approfonditi, non commetterò l'errore di scrivere qui un vademecum di regole e regolette: non è questo il problema; il sistema si troverà perché abbiamo ormai a disposizione mezzi e tecnologie per poterlo realizzare.

Se non si riuscisse a realizzare questo potentissimo strumento per dare forza ai cittadini, non illudiamoci: oggi la nostra volontà è comunque strumentalizzata dai sondaggi. Ci tirano da una parte e dell'altra a seconda di cosa vogliono ottenere e noi in tutto questo siamo pedine da giocare in un gioco truccato. C'è chi ci tira in ballo per difendere se stesso dalle condanne giudiziarie, chi invece ci usa per portare avanti iniziative che interessano solo lui e pochi amici e parenti.

Io da tempo ho detto basta a questa strumentalizzazione: penso ad un tempo futuro in cui tutti i pubblici rappresentanti saranno costretti a stare con due piedi in una scarpa, perché avranno addosso i nostri occhi, le nostre orecchie e saranno consapevoli che se non rigano come si deve, tempo qualche mese se ne vanno a casa, a prescindere dai cavilli e dalle sceneggiate pretestuose che potrebbero attivare, buoni solo per le aule di tribunale.

POTERE AI CITTADINI. Ma davvero! E non solo a chiacchiere!

Ditemi cosa ne pensate

von Dekken
11-11-13, 10:26
Concordo con le tue aspirazioni, anche se non mi fido per nulla della bontà delle scelte popolari. Però anch'io considero che affidarsi ad un "capo carismatico" sia deleterio in politica.
Se ti serve un iscritto per il tuo partito, per poter concorrere alle elezioni, contami pure. Finora le iscrizioni multiple (io son iscritto anche al PL) sono sempre state considerate regolari.

Roberto il Guiscardo
11-11-13, 12:55
Concordo con le tue aspirazioni, anche se non mi fido per nulla della bontà delle scelte popolari. Però anch'io considero che affidarsi ad un "capo carismatico" sia deleterio in politica.
Se ti serve un iscritto per il tuo partito, per poter concorrere alle elezioni, contami pure. Finora le iscrizioni multiple (io son iscritto anche al PL) sono sempre state considerate regolari.


Ti ringrazio molto per questa tua disponibilità. Vedremo se questa aspirazione potrà avere un seguito. Da parte mia continuerò comunque a battere su questo chiodo. Le avvisaglie per la realizzazione di uno strumento del genere ci sono da tempo e riguardano anche settori diversi dalla politica. Mi vengono in mente le agenzie di rating per le aziende quotate in borsa. Ecco: se si riuscisse a mettere un rating su ogni personaggio politico, si potrebbe chiedere, una volta che qualcuno di costoro scenda al di sotto di un certo livello, di destituirlo dalla carica o di non prenderlo in considerazione per eventuali cariche pubbliche.

Naturalmente occorrono protezioni per evitare hackeraggi sul sito, ma questo è un problema tecnico che penso si possa risolvere, visto che gli istituti bancari utilizzano da tempo l'home banking con un soddisfacente grado di sicurezza a riguardo.

von Dekken
11-11-13, 13:01
Non sono minimamente un esperto d'informatica ma credo che sarebbe necessaria un'Agenzia realmente indipendente che gestisse sia le votazioni che le valutazioni online. Credo che riuscire ad istituire un ente del genere - indipendente sia dal Governo che dai partiti che dalle lobbies - sia la cosa più difficile.

Roberto il Guiscardo
11-11-13, 13:14
Non sono minimamente un esperto d'informatica ma credo che sarebbe necessaria un'Agenzia realmente indipendente che gestisse sia le votazioni che le valutazioni online. Credo che riuscire ad istituire un ente del genere - indipendente sia dal Governo che dai partiti che dalle lobbies - sia la cosa più difficile.

Ma infatti non dovrebbe essere un ente separato e indipendente. Le stesse agenzie di rating sono accusate di parzialità. Il "rating", se così vogliamo continuare a chiamarlo, dovrebbe essere dato dagli stessi cittadini che entrano nel sito e danno il loro giudizio (positivo o negativo) sul singolo personaggio. La protezione informatica quindi dovrebbe riguardare la manomissione del voto. Ma dicevo questo è un discorso tecnico affrontabile anche nel seguito. In questa fase è la filosofia del metodo che dovrebbe interessarci. Cosa succederebbe ad un personaggio che vuole fare politica, o coprire un incarico pubblico, se venisse sistematicamente e in maniera permanente contrassegnato dai cittadini con un certo "rating"...? Potrebbe succedere che il personaggio in questione terrebbe conto di questo giudizio e modificherebbe il suo atteggiamento al fine di aumentare il suo rating. Ed è questo lo scopo. Non voglio qui fare nomi, ma è evidente che certi personaggi pubblici (parlamentari o pubblici amministratori) con questo sistema sarebbero già spariti dalla scena.

Supermario
11-11-13, 13:40
Concordo con le tue aspirazioni, anche se non mi fido per nulla della bontà delle scelte popolari. Però anch'io considero che affidarsi ad un "capo carismatico" sia deleterio in politica.
Se ti serve un iscritto per il tuo partito, per poter concorrere alle elezioni, contami pure. Finora le iscrizioni multiple (io son iscritto anche al PL) sono sempre state considerate regolari.

Concordo in pieno con il mio collega di partito Von Dekken e come lui mi metto a disposizione per una doppia tessera se questo potrà tornarti utile per iscriverti alle prossime elezioni politiche.

Makaveli
11-11-13, 14:55
Mi sono stufato dei guru e dei profeti che periodicamente arrivano ad informarci che hanno in mano la soluzione di tutti i nostri problemi. Io desidero che siano gli stessi cittadini a decidere sulle cose importanti. Con la possibilità di farlo votando da casa e non solo ogni 5 anni; e desidero anche per noi cittadini la possibilità di mandare a casa tutti quei politici e pubblici amministratori che si dimostrano indegni del loro ruolo. Ma mandarli a casa subito e non dopo 5 anni

Questa è la risposta data ad un forumista che, come i tifosi nella curva dello stadio, urla che tutti gli altri sono nemici di abbattere. Ecco, io la prendo come programma per un partito che non insegue i soliti capi "carismatici" che trascinano le folle e poi ti costringono a prendere tutto il pacchetto. Io non ho intenzione di comprare niente a scatola chiusa, lascio questi leader a chi sente il bisogno di seguire un capo e continuo a ragionare con la mia testa.

I cittadini italiani sono cambiati moltissimo dal gregge di pecoroni che vota un partito e fa tutto quello che dice il capintesta; con gli attuali strumenti di informazione hanno la possibilità di farsi da soli un'idea di chi ci governa e di cosa vuole fare. Quello che manca è uno strumento di decisione efficace che dia forza alla volontà dei singoli cittadini: un posto come un blog, un sito, una bacheca virtuale, dove ognuno possa entrare per scrivere la sua volontà, che sia quella di mandare avanti una iniziativa politica oppure di bocciarla, o anche di appoggiare questa o quella persona che si batte per una idea che condividiamo. O anche, meglio ancora, di bastonare quei personaggi pubblici, che siano parlamentari o pubblici amministratori di qualsiasi parte politica, che si dimostrano con atti e dichiarazioni indegni della carica che ricoprono.

I dettagli vanno approfonditi, non commetterò l'errore di scrivere qui un vademecum di regole e regolette: non è questo il problema; il sistema si troverà perché abbiamo ormai a disposizione mezzi e tecnologie per poterlo realizzare.

Se non si riuscisse a realizzare questo potentissimo strumento per dare forza ai cittadini, non illudiamoci: oggi la nostra volontà è comunque strumentalizzata dai sondaggi. Ci tirano da una parte e dell'altra a seconda di cosa vogliono ottenere e noi in tutto questo siamo pedine da giocare in un gioco truccato. C'è chi ci tira in ballo per difendere se stesso dalle condanne giudiziarie, chi invece ci usa per portare avanti iniziative che interessano solo lui e pochi amici e parenti.

Io da tempo ho detto basta a questa strumentalizzazione: penso ad un tempo futuro in cui tutti i pubblici rappresentanti saranno costretti a stare con due piedi in una scarpa, perché avranno addosso i nostri occhi, le nostre orecchie e saranno consapevoli che se non rigano come si deve, tempo qualche mese se ne vanno a casa, a prescindere dai cavilli e dalle sceneggiate pretestuose che potrebbero attivare, buoni solo per le aule di tribunale.

POTERE AI CITTADINI. Ma davvero! E non solo a chiacchiere!

Ditemi cosa ne pensate






Sono sostanzialmente d'accordo, è una mossa di progresso e civiltà che va però eseguita con estrema attenzione, ma lo hai detto anche te affermando:

I dettagli vanno approfonditi, non commetterò l'errore di scrivere qui un vademecum di regole e regolette: non è questo il problema; il sistema si troverà perché abbiamo ormai a disposizione mezzi e tecnologie per poterlo realizzare.



Una cosa...che curriculum dovrebbe avere un rappresentante? dovrebbe essere una persona pulita o ti acciontenti di chi sta subendo processi o è stato condannato?

Roberto il Guiscardo
11-11-13, 16:30
Concordo in pieno con il mio collega di partito Von Dekken e come lui mi metto a disposizione per una doppia tessera se questo potrà tornarti utile per iscriverti alle prossime elezioni politiche.

Ti ringrazio. E augurissimi per il vostro partito. Se ci fossero, come credo, battaglie comuni da fare, sarò con voi.

Roberto il Guiscardo
11-11-13, 16:47
Sono sostanzialmente d'accordo, è una mossa di progresso e civiltà che va però eseguita con estrema attenzione, ma lo hai detto anche te affermando:

I dettagli vanno approfonditi, non commetterò l'errore di scrivere qui un vademecum di regole e regolette: non è questo il problema; il sistema si troverà perché abbiamo ormai a disposizione mezzi e tecnologie per poterlo realizzare.



Una cosa...che curriculum dovrebbe avere un rappresentante? dovrebbe essere una persona pulita o ti acciontenti di chi sta subendo processi o è stato condannato?




Ma credo che potrebbero entrare nella lista dei personaggi da tenere sott'occhio tutti coloro che si metteranno in un modo o nell'altro in vista sulla scena pubblica. Nel momento stesso in cui si comincerà ad avere notizie di costoro, ci sarà la possibilità di votarli e definirne l'affidabilità, la correttezza, la competenza, l'onestà, le capacità, la volontà... in altre parole, il "rating" (mi piace questa parola :D ) Ogni voto varrà per uno, sia positivo che negativo. Se i voti positivi bilanceranno quelli negativi, avremo un rating neutro (vicino allo zero) mentre rating decisamente negativi indicheranno che si tratta di un personaggio su cui sarebbe meglio non fare affidamento. Ogni partito potrebbe creare una propria lista di persone da valutare, come pure potrebbe essercene una a carattere nazionale, indipendente dai partiti.

Le liste partitiche servirebbero ad evitare che personaggi marcatamente di parte vengano penalizzati da un rating negativo generalizzato, che rendebbe quel personaggio inadatto a ricoprire ruoli superpartes, mentre invece nell'ambito della propria sfera politica potrebbe avere un forte apprezzamento, rendendolo efficace per ruoli di dirigenza per quel determinato partito.

Vorrei precisare meglio lo scopo di questa "valutazione": tutti noi sappiamo che, legge elettorale a parte, le liste dei candidati vengono formate dai capi partito e da una stretta cerchia di persone che sono legate al capo partito. Noi cittadini andiamo a votare, ma la nostra libertà di voto s'infrange contro queste liste già formate, su cui possiamo al massimo agire preferendo l'uno o l'altro degli iscritti. Ma non possiamo decidere noi chi scrivere in lista. Ecco, il "rating" che noi cittadini potremmo attribuire a chiunque, ci consentibbe di creare al contrario un vasto albo di personaggi che, al di là delle scelte dei vari dirigenti dei partiti, hanno già avuto una valutazione pubblica e del quale i dirigenti e i capi partito stessi non potrebbero prescindere, se vogliono attirare il consenso sulle proprie liste. In questo modo noi potremmo influire sulla formazione delle liste, e già questo sarebbe un primo passo importante, dato che la scelta dei candidati costituisce la selezione più importante.

Roberto il Guiscardo
11-11-13, 16:56
Naturalmente questa sorta di "rating" lo si potrebbe applicare anche alle cose da fare, creando così una graduatoria di priorità, sia a livello nazionale che locale. Chi ci governa quindi non potrebbe esimersi dal tener conto di queste priorità, anche perché se dei politici fossero dichiaratamente contrari ai provvedimenti più apprezzati, rischierebbero di subire una abbassamento del loro rating personale...

Il controllo stretto dei cittadini sulla classe politica: è questo lo scopo.

von Dekken
11-11-13, 17:27
L'idea del rating non è male, il mio dubbio è che non diventi uno strumento troppo pervasivo. Nel senso che un politico - che sia perbene, ça va sans dire - non dovrebbe neppure essere ossessionato dal gradimento o dalla graduatoria dei provvedimenti che desiderano i suoi concittadini. Naturalmente dovrebbe tenerli nella dovuta considerazione, ma dovrebbe anche avere il coraggio, l'opportunità, e l'abilità di proporre la propria agenda. Naturalmente con la possibilità di essere revocato anche prima della fine del mandato. Prendendo ad esempio il sistema del recall Recall election - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Recall_election)

Roberto il Guiscardo
11-11-13, 17:57
L'idea del rating non è male, il mio dubbio è che non diventi uno strumento troppo pervasivo. Nel senso che un politico - che sia perbene, ça va sans dire - non dovrebbe neppure essere ossessionato dal gradimento o dalla graduatoria dei provvedimenti che desiderano i suoi concittadini. Naturalmente dovrebbe tenerli nella dovuta considerazione, ma dovrebbe anche avere il coraggio, l'opportunità, e l'abilità di proporre la propria agenda. Naturalmente con la possibilità di essere revocato anche prima della fine del mandato. Prendendo ad esempio il sistema del recall Recall election - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Recall_election)


Il concetto della "destituzione" dalla carica di qualsiasi politico o pubblico amministratore, costituisce un'arma potentissima a vantaggio dei cittadini. Naturalmente, per evitare che venga usata come strumento di lotta politica, si potrà stabilire un certo livello di rating al di sotto del quale scatta la destituzione immediata; un tale livello, ad esempio, potrebbe corrispondere alla disapprovazione di almeno i 2/3 dei votanti. Indubbiamente politici coraggiosi avranno la forza e la capacità di sostenere le proprie convinzioni, trovando una gran parte dei cittadini che bilanci, con i propri voti positivi, quelli negativi che inevitabilmente riceverebbero. Fermo restando il concetto che, secondo me, è veramente difficile e anche poco opportuno che un governo, a cui la cui stragrande maggioranza dei cittadini è contraria, continui a guidare il Paese, qualsiasi sia il premio di maggioranza ottenuto per farlo.

Ho letto il riferimento ai sistemi del "recall" in vari Paesi, ma in questo caso la differenza consisterebbe nel fatto che qui si avrebbe una valutazione permanente di tutti i politici e pubblici amministratori e non solo di quelli per cui si chiede il provvedimento. Il voto ON LINE consente infatti questo: entrare un attimo sul sito con ID e pw riservati e dare il proprio voto a questo o quel personaggio, è cosa che si può fare anche prima di uscire la mattina o di andare a dormire la sera, insomma è alla portata praticamente di tutti. Chi non possedesse un mezzo di collegamento al sito (ormai oltre ai pc ci sono i telefoni e i tablet) potrebbe farlo dal tabaccaio o a casa di amici, o alle poste o altrove... d'altra parte riappropriarsi del potere decisionale richiede anche un minimo di impegno, come dimostrano i vecchietti quando sono chiamati a votare nei classici seggi elettorali.

atvar51
11-11-13, 19:18
Mi sono stufato dei guru e dei profeti che periodicamente arrivano ad informarci che hanno in mano la soluzione di tutti i nostri problemi. Io desidero che siano gli stessi cittadini a decidere sulle cose importanti. Con la possibilità di farlo votando da casa e non solo ogni 5 anni; e desidero anche per noi cittadini la possibilità di mandare a casa tutti quei politici e pubblici amministratori che si dimostrano indegni del loro ruolo. Ma mandarli a casa subito e non dopo 5 anni

Questa è la risposta data ad un forumista che, come i tifosi nella curva dello stadio, urla che tutti gli altri sono nemici di abbattere. Ecco, io la prendo come programma per un partito che non insegue i soliti capi "carismatici" che trascinano le folle e poi ti costringono a prendere tutto il pacchetto. Io non ho intenzione di comprare niente a scatola chiusa, lascio questi leader a chi sente il bisogno di seguire un capo e continuo a ragionare con la mia testa.

I cittadini italiani sono cambiati moltissimo dal gregge di pecoroni che vota un partito e fa tutto quello che dice il capintesta; con gli attuali strumenti di informazione hanno la possibilità di farsi da soli un'idea di chi ci governa e di cosa vuole fare. Quello che manca è uno strumento di decisione efficace che dia forza alla volontà dei singoli cittadini: un posto come un blog, un sito, una bacheca virtuale, dove ognuno possa entrare per scrivere la sua volontà, che sia quella di mandare avanti una iniziativa politica oppure di bocciarla, o anche di appoggiare questa o quella persona che si batte per una idea che condividiamo. O anche, meglio ancora, di bastonare quei personaggi pubblici, che siano parlamentari o pubblici amministratori di qualsiasi parte politica, che si dimostrano con atti e dichiarazioni indegni della carica che ricoprono.

I dettagli vanno approfonditi, non commetterò l'errore di scrivere qui un vademecum di regole e regolette: non è questo il problema; il sistema si troverà perché abbiamo ormai a disposizione mezzi e tecnologie per poterlo realizzare.

Se non si riuscisse a realizzare questo potentissimo strumento per dare forza ai cittadini, non illudiamoci: oggi la nostra volontà è comunque strumentalizzata dai sondaggi. Ci tirano da una parte e dell'altra a seconda di cosa vogliono ottenere e noi in tutto questo siamo pedine da giocare in un gioco truccato. C'è chi ci tira in ballo per difendere se stesso dalle condanne giudiziarie, chi invece ci usa per portare avanti iniziative che interessano solo lui e pochi amici e parenti.

Io da tempo ho detto basta a questa strumentalizzazione: penso ad un tempo futuro in cui tutti i pubblici rappresentanti saranno costretti a stare con due piedi in una scarpa, perché avranno addosso i nostri occhi, le nostre orecchie e saranno consapevoli che se non rigano come si deve, tempo qualche mese se ne vanno a casa, a prescindere dai cavilli e dalle sceneggiate pretestuose che potrebbero attivare, buoni solo per le aule di tribunale.

POTERE AI CITTADINI. Ma davvero! E non solo a chiacchiere!

Ditemi cosa ne pensate






Se non ricordo male, l'esperimento giacobino ha avuto risultati non esaltanti

Roberto il Guiscardo
11-11-13, 20:18
Se non ricordo male, l'esperimento giacobino ha avuto risultati non esaltanti

In che senso, scusa...?

i-alca
12-11-13, 00:27
Tralasciamo per ora le quetioni tecniche dell'organizzazione del voto, magari ci torno in un secondo tempo. La questione che vedo è la seguente: dopo che dato il rating agli amministratori, cosa fai? come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?

ciao!

Roberto il Guiscardo
12-11-13, 09:38
Tralasciamo per ora le quetioni tecniche dell'organizzazione del voto, magari ci torno in un secondo tempo. La questione che vedo è la seguente: dopo che dato il rating agli amministratori, cosa fai? come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?

ciao!

Ciao a te!

Vorrei capire bene il senso della tua domanda: tu chiedi "come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?". Questo cosa vuol dire? Come entra la tecnocultura in questo discorso del Voto on Line? I giudizi dati dai cittadini non sono vincolati da particolari categorie di valutazione; è possibile dare un voto positivo anche seguendo un sentimento, un'idea, un senso generico di apprezzamento, che non limita le qualità dell'oggetto della valutazione a determinate caratteristiche di competenza o altro. D'altra parte il concetto fondante è quello di dare ai cittadini uno strumento utilizzabile nell'immediato in sinergia con gli altri cittadini per dare forza al proprio voto; la natura di questo voto non è precisata, potrebbe essere su una persona, su un provvedimento legislativo da mandare avanti, sulla richiesta di abrogazione di una legge che non si condivide... In tutto questo la tecnocultura non entra se non introdotta con il suo voto da chi la ritiene un valore.

Naturalmente l'azione che un simile sistema di "rating" può implementare dipende da due situazioni:

1 - il partito del Voto On Line è al governo

2 - il partito del Voto On Line è all'opposizione

Nel primo caso questo sistema di giudizio sugli atti e sulle persone può essere inserito direttamente nella legislazione come strumento iniziale di scelta per la formazione di liste elettorali, per la nomina di pubblici amministratori e via cantando. Si tratterebbe in questo caso di una norme di legge, e pertanto cogente per qualsiasi decisione a riguardo.

nel secondo caso, potrebbe comunque esplicare un'azione, diciamo così, di influenza sulle scelte fatte dalla politica, dai partiti e dalle pubbliche amministrazioni. Nel tempo, se ben sfruttata, diverrebbe sempre più autorevole e chi non ne tenesse conto si troverebbe a doverne giustificare il motivo.


Però è chiaro che tutto questo funziona solo a condizione di avere una trasparenza completa in tutti gli atti delle pubbliche amministrazioni: occorre essere ben informati per poter dare la propria valutazione su una persona o una norma. Il Voto On Line non è quindi un sistema risolutivo di per se, ma è tanto più efficace quanto più i cittadini saranno informati.

Roberto il Guiscardo
12-11-13, 09:46
All'obiezione che questo sistema creerebbe un atteggiamento populista nella classe dei politici, dico che sì, il rischio c'è, ma la stessa velocità di reazione del meccanismo offre la possibilità di aggiustamenti rapidi. Non sarebbe necessario aspettare 5 anni per chiamare la politica a rendere conto di cosa sta combinando. Inoltre bisogna dare fiducia ai cittadini e alla loro maturità civica, altrimenti si sarebbe costretti ad ammettere che l'Italia è un Paese da mettere sotto tutela, e io questo lo rifiuto: ogni volta che i cittadini sono stati chiamati a decidere su un argomento importante a livello nazionale, con un referendum o altro, hanno sempre dimostrato molta più saggezza e buon senso della stessa classe politica, e questo mi fa ben sperare che un sistema del genere possa tenere a bada gli intrallazzieri di tutte le risme che entrano in politica solo per i propri interessi o ambizioni personali.

i-alca
13-11-13, 01:31
Vorrei capire bene il senso della tua domanda: tu chiedi "come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?". Questo cosa vuol dire? Come entra la tecnocultura in questo discorso del Voto on Line?


Cerco di spiegarmi meglio, partendo dalla seconda parte della domanda: quello che noi leggiamo nella parte di rete che si identifica con il web non è la realtà, ma solo una parte di essa, mediata dai fornitori di servizi come Google o Facebook. Se la rete è neutrale, come dovrebbe essere, ognuno ha la possibilità di informarsi in modo neutrale e quindi equanime sui fatti, e formarsi le proprie opinioni, ma, se la rete non è neutrale, oppure se l'architettura degli strumenti di rete è pensata subdolamente in modo non neutrale, può variare la quantitò di fonti originali a disposizione degli utenti per la formazione di una opinione propria, e l'effetto finale è di penetrare, con la propria efficacia, nella modalità di elaborazione del pensiero, che risulta quindi influenzato dallo strumento. In questo caso diviene più difficoltoso informarsi correttamente per effettuare una corretta scelta di voto, e qualcuno, magari non le persone più rette e meritevoli, possono approfittarne per influenzare le votazioni, ed acquisire maggiore potere, mentre i votanti sono convinti di avere votato liberamente e senza essersi fatti influenzare dall'esterno.

:confused: non so se mi sono spiegato meglio o se mi sono confuso da solo.....:candle-096:

La tua idea comunque mi interessa parecchio....

'notte!!

Roberto il Guiscardo
13-11-13, 10:23
Cerco di spiegarmi meglio, partendo dalla seconda parte della domanda: quello che noi leggiamo nella parte di rete che si identifica con il web non è la realtà, ma solo una parte di essa, mediata dai fornitori di servizi come Google o Facebook. Se la rete è neutrale, come dovrebbe essere, ognuno ha la possibilità di informarsi in modo neutrale e quindi equanime sui fatti, e formarsi le proprie opinioni, ma, se la rete non è neutrale, oppure se l'architettura degli strumenti di rete è pensata subdolamente in modo non neutrale, può variare la quantitò di fonti originali a disposizione degli utenti per la formazione di una opinione propria, e l'effetto finale è di penetrare, con la propria efficacia, nella modalità di elaborazione del pensiero, che risulta quindi influenzato dallo strumento. In questo caso diviene più difficoltoso informarsi correttamente per effettuare una corretta scelta di voto, e qualcuno, magari non le persone più rette e meritevoli, possono approfittarne per influenzare le votazioni, ed acquisire maggiore potere, mentre i votanti sono convinti di avere votato liberamente e senza essersi fatti influenzare dall'esterno.

:confused: non so se mi sono spiegato meglio o se mi sono confuso da solo.....:candle-096:

La tua idea comunque mi interessa parecchio....

'notte!!


Se ho ben inteso, tu stai ponendo la stessa obiezione che è stata posta a suo tempo e periodicamente viene posta per strumenti di comunicazione di massa come i giornali e le televisioni: si tratta di strumenti che possono influenzare l'orientamento politico dei cittadini, anche in maniera subliminare (io direi: subdola). Cosa dirti...? La natura di questi strumenti non è la stessa:

1 - i giornali sono uno strumento di "informazione" e il flusso delle informazioni è a senso unico (a parte le lettere al direttore :D ); la loro linea editoriale è decisamente influenzata dalla proprietà; abbiamo visto come ci siano editori disposti anche a ripianare le perdite, pur di mantenere il controllo di questo mezzo. E gli editori sono strettamente collegati ad una certa area di interessi (chiamarla "area politica" non mi sembra il caso);

2 - le televisioni hanno più o meno lo stessa natura dei giornali riguardo alla proprietà e agli interessi che vi sono dietro. Rispetto ai giornali sono sicuramente più pervasive, in quanto inducono nei cittadini un atteggiamento di ricezione passiva (il giornale devi decidere di comprarlo, la televisione spesso la trovi accesa, a casa, al bar, al ristorante, negli uffici...);

3 - internet usa molti strumenti in più rispetto ai giornali e alle televisioni (c'è la posta, skipe, i blog, i siti privati, commerciali ed istituzionali...) e comunque qui si confonde il concetto di passività in quanto, come i giornali, tu consulti internet dopo averlo deciso, ma sempre più spesso si accende il pc, o il tablet e ci si collega di default. In ogni caso si tratta di uno strumento decisamente più complesso sia dei giornali che delle televisioni.

Chi ha maggiore influenza, oggi com'è oggi, sull'orientamento politico dei cittadini? Lascio a ognuno di noi il giudizio; dico solo che:

1 - per difendersi dall'influenza dei giornali, basta o non comprarli, oppure comprarne molti di diversa collocazione; nel primo caso tu "ignori", semplicemente; nel secondo caso fai un'azione di informazione critica;

2 - dalle televisioni è molto più difficile difendersi: la loro forma di comunicazione è aggressiva e riesce perfino a dare una mano ai giornali, utilizzando il sistema delle "rassegne stampa". Diventa chiaro che un portatore di interessi particolari, che avesse la proprietà sia di giornali che di televisioni, sarebbe in una posizione dominante riguardo il condizionamento generale dei cittadini. esiste in Italia un caso del genere...? Mah! Tu che dici...?

3 - internet lo stiamo utilizzando anche noi in questo stesso momento che ti rispondo; indubbiamente esistono occasioni di condizionamento psicologico, ma la possibilità di informazione plurima e di reazione attiva dei cittadini, rende questo strumento molto più dalla parte dei cittadini che contro di essi. Per diventare un mezzo di condizionamento, anche occulto, come giornali e televisioni, dovrebbe essere controllato da una ristretta oligarchia. La tua tesi quindi è questa...? Chi sarebbe allora questo Grande Fratello? Microsoft? Google? Si tratta di entità orientate, mi sembra, più alla raccolta di informazioni a scopo commerciale che alla diffusione di un orientamento politico, se escludiamo l'osservazione che lo stesso orientamento al consumo potrebbe essere un condizionamento politico.

Per non farsi condizionare da nessuno forse bisognerebbe andare a vivere sul cocuzzolo di una montagna e campare mangiando radici; non credo sia questa la soluzione, ma noi dobbiamo avere una nostra capacità di osservazione critica che ci renda immuni dai tanti tentativi di condizionamento che ci aggrediscono da tutte le parti, e questo lo possiamo fare solo con la cultura. Il discorso però comincia a scendere troppo nel filosofico.

Ai fini del nostro discorso, e riguardo allo "STRUMENTO" del voto on line, lo scopo è molto semplice: rendere le opinioni dei cittadini sulle tante questioni del Paese, IMPORTANTI, anzi DECISIVE, e non lasciare più a chi ci rappresenta nelle istituzioni (o dovrebbe rappresentarci) tutta questa ampia libertà di azione e di pensiero di cui adesso godono. Il concetto stesso di assoluta indipendenza dell'eletto dai suoi elettori (l'autonomia di mandato), sancita addirittura in Costituzione, è da mettere sotto revisione: se può essere utile in situazioni di pericolo per la Democrazia in determinate situazioni socio-politiche, sempre di più invece opera un distacco degli eletti dagli elettori, e i primi tendono (sempre di più!) a diventare corpo separato dalla società civile che li ha eletti. Il risultato lo abbiamo tutti sotto gli occhi: con i tanti problemi che affliggono il Paese, ci vediamo apparire costoro seduti in poltrona con le gambe accavallate discettare del sesso degli angeli, o lanciarsi pomodori virtuali in una rissa continua che non fa capire ai cittadino le loro effettive intenzioni.

Se non ci prendiamo noi la possibilità di incidere su questa gente, lo scollamento sarà sempre più evidente e dannoso per noi.

Roberto il Guiscardo
13-11-13, 10:48
Adesso però passiamo alle cose concrete: metterò un paio di vignette che potrebbero costituire il simbolo di questo partito; chi ne vorrà suggerire altre è il benvenuto; tra l'altro io non sono molto bravo in queste cose.

La prima che ho trovato e che potrebbe essere un'idea carina e ironica è questa:

http://images.wikia.com/nonciclopedia/images/b/bd/Summer_wars_digitare_tastiera.gif



oppure questa:


http://ecommercenews.com.br/wp-content/uploads/2013/06/usuario-de-internet.jpg

Roberto il Guiscardo
13-11-13, 10:55
oppure quest'altra!

http://images.wikia.com/nonciclopedia/images/4/4b/Uomo_addormentato_su_tastiera.jpg


con la scritta: NON DORMIRE! AGISCI!

:encouragement:

i-alca
14-11-13, 23:48
Cosa ne dici di questo?
L'uomo vitruviano reso imperfetto, monco, che viene esortato a riappropriarsi della propria perfezione.

3938

Roberto il Guiscardo
15-11-13, 13:25
Cosa ne dici di questo?
L'uomo vitruviano reso imperfetto, monco, che viene esortato a riappropriarsi della propria perfezione.

3938


Bello! Mi piace!

Lo adottiamo...?

:applause:

i-alca
16-11-13, 18:34
Bello! Mi piace!

Lo adottiamo...?

:applause:

OK.
Contami tra gli iscritti.

Serve uno statuto, anche se schematico e senza inutili orpelli.

i-alca
16-11-13, 22:40
Per quanto riguarda il programma del partito, ovviamente il nucleo dovrà essere basato sulla realizzazione di un sistema di votazione online da parte degli elettori.
Quali altri obiettivi, da esprimere come punti programmatici, si intendono perseguire?

Roberto il Guiscardo
17-11-13, 11:26
La mia convinzione è che lo strumento a disposizione dei cittadini è molto importante per mantenere il controllo effettivo del popolo sui politici. Il concetto è questo in poche parole:

Se i politici, siano essi parlamentari oppure pubblici amministratori locali, venissero tenuti continuamente sotto la spada di damocle della destituzione immediata, senza aspettare nuove tornate elettorali che potrebbero avvenire dopo anni, sarebbero indotti a modificare il loro atteggiamento e i loro comportamenti nei confronti della cosa pubblica. Naturalmente i cittadini hanno bisogno di essere informati, ed in questo gioca un ruolo importantissimo l'informazione data dai vari mezzi a disposizione, internet compresa. In fondo, quella della destituzione immediata, senza per questo voler evocare scenari da bolscevichi, era lo strumento principe della Comune di Parigi.

Ma uno strumento del genere (la destituzione immediata dei politici e dei pubblici amministratori indegni) non potrebbe essere attuato che in un modo: con il voto da casa, senza perdite di tempo e senza spese, cioè con il voto on line.

Quello che poteva attuare solo una piccola comunità, diventa quindi possibile anche per una società come la nostra, di 50 milioni di cittadini votanti.

Chiaramente questo è un meta-programma politico e non un programma vero e proprio; personalmente io ho le mie opinioni e convinzioni: sono contro il nucleare, contro tutti i monopoli, sono per la libera imprenditorialità, libera dall'oppressione della burocrazia e da quella ancora più pesante delle mafie. Ma sono convinto che lo Stato debba avere un ruolo più attivo nell'aiutare i giovani e in genere coloro che perdono il lavoro ad inserirsi nel mondo del lavoro. E anche tante altre cose che qui sarebbe troppo lungo elencare.

Ma sono convinto anche di un'altra cosa: per poter unire un numero sufficientemente grande di persone sotto un programma politico, questo stesso programma deve essere quanto più stringato possibile. Quindi niente lunghi elenchi di cose da fare, di enunciazione di principi, di obblighi e divieti, ma uno o due punti su cui convergano tutti, e impegnarsi per quelli. I restanti punti possono benissimo far parte di discussioni e dibattiti successivi. Che senso avrebbe infatti legare insieme il VOTO ON LINE con il reddito di cittadinanza, ad esempio? Servirebbe solo a separare chi è d'accordo sul primo punto ma in disaccordo sul secondo. Non so se sono riuscito a spiegarmi.

Indubbiamente quello del VOTO ON LINE è l'unico punto del programma di questo partito, ma questo lo dico in base alle mie convinzioni.

Roberto il Guiscardo
17-11-13, 11:55
bene, iniziamo a studiare lo statuto. Confesso che per certi formalismi mi sono ispirato a quello del Partito Democratico, ma solo come base per procedere più spedito. Attualmente penso che debba essere costituito da 2 soli articoli:

l'articolo 1, in cui si indicano la natura del partito e le sue finalità

l'articolo 2, in cui si individuano in linea generale gli strumenti per perseguirle

Quindi:



LO STATUTO DEL PARTITO DEL VOTO ON LINE




Articolo 1


1. Il Partito del VOTO ON LINE è un partito costituito da elettori ed iscritti, fondato sul principio delle pari opportunità, secondo lo spirito degli articoli 2, 49 e 51 della Costituzione.


2. Il Partito del VOTO ON LINE affida alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico, l’elezione delle più importanti cariche interne, la scelta delle candidature per le principali cariche istituzionali.


3. Il Partito del VOTO ON LINE riconosce e rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al suo interno come parte essenziale della sua vita democratica, e riconosce pari dignità a tutte le condizioni personali, quali il genere, l’età, le convinzioni religiose, le disabilità, l’orientamento sessuale, l’origine etnica.


4. Il Partito del VOTO ON LINE propone un programma che dia ai cittadini il controllo effettivo sui suoi rappresentanti in Parlamento e nelle pubbliche istituzioni, ed individua nel sistema del VOTO ON LINE PERMANENTE, quello strumento necessario per attuare detto controllo.


5. Il Partito del VOTO ON LINE intende attuare la totale trasparenza in tutti gli atti pubblici, siano essi a livello nazionale, che a livello locale: ogni deliberazione, fino al dettaglio più elementare, va pubblicata in un apposito sito web accessibile a tutti i cittadini, così come vanno mantenute pubbliche tutte le informative sul nominativo dei dipendenti e dei collaboratori continuativi ed occasionali esterni. La pubblicazione dei bandi e delle gare dovrà essere fatta almeno 6 mesi prima della chiusura delle iscrizioni.


6. Il Partito del VOTO ON LINE intende promuovere la diffusione della banda larga per tutto il territorio nazionale, con l'adozione del collegamento wi-fi gratuito per tutti. Intende promuovere già a livello della formazione elementare l'uso delle tecnologie informatiche di base per tutti i cittadini, adottando programmi formativi che per ogni materia prevedano l'utilizzo della rete.


7. Il Partito del VOTO ON LINE promuove la circolazione delle idee e delle opinioni, l’elaborazione collettiva degli indirizzi politico-programmatici, la formazione di sintesi condivise, la crescita di competenze e capacità di direzione politica, anche attraverso momenti di studio e di formazione.




Articolo 2
(Meccanismo di funzionamento del voto ON LINE PERMANENTE)

..........................................








(un po' di pazienza, siamo in itinere. Sono graditi apporti e suggerimenti, sempre però nell'ottica del voto ON LINE. pregherei di evitare argomenti che col voto on line non c'entrano niente)

Roberto il Guiscardo
17-11-13, 12:22
http://forum.termometropolitico.it/attachment.php?attachmentid=3938&d=1384465662



LO STATUTO DEL PARTITO DEL VOTO ON LINE




Articolo 1


1. Il Partito del VOTO ON LINE è un partito costituito da elettori ed iscritti, fondato sul principio delle pari opportunità, secondo lo spirito degli articoli 2, 49 e 51 della Costituzione.


2. Il Partito del VOTO ON LINE affida alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico, l’elezione delle più importanti cariche interne, la scelta delle candidature per le principali cariche istituzionali.


3. Il Partito del VOTO ON LINE riconosce e rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al suo interno come parte essenziale della sua vita democratica, e riconosce pari dignità a tutte le condizioni personali, quali il genere, l’età, le convinzioni religiose, le disabilità, l’orientamento sessuale, l’origine etnica.


4. Il Partito del VOTO ON LINE propone un programma che dia ai cittadini il controllo effettivo sui suoi rappresentanti in Parlamento e nelle pubbliche istituzioni, ed individua nel sistema del VOTO ON LINE PERMANENTE, quello strumento necessario per attuare detto controllo.


5. Il Partito del VOTO ON LINE intende attuare la totale trasparenza in tutti gli atti pubblici, siano essi a livello nazionale, che a livello locale: ogni deliberazione, fino al dettaglio più elementare, va pubblicata in un apposito sito web accessibile a tutti i cittadini, così come vanno mantenute pubbliche tutte le informative sul nominativo dei dipendenti e dei collaboratori continuativi ed occasionali esterni. La pubblicazione dei bandi e delle gare dovrà essere fatta almeno 6 mesi prima della chiusura delle iscrizioni.


6. Il Partito del VOTO ON LINE intende promuovere la diffusione della banda larga per tutto il territorio nazionale, con l'adozione del collegamento wi-fi gratuito per tutti. Intende promuovere già a livello della formazione elementare l'uso delle tecnologie informatiche di base per tutti i cittadini, adottando programmi formativi che per ogni materia prevedano l'utilizzo della rete.


7. Il Partito del VOTO ON LINE promuove la circolazione delle idee e delle opinioni, l’elaborazione collettiva degli indirizzi politico-programmatici, la formazione di sintesi condivise, la crescita di competenze e capacità di direzione politica, anche attraverso momenti di studio e di formazione.




Articolo 2
(Meccanismo di funzionamento del voto ON LINE PERMANENTE)

..........................................








(un po' di pazienza, siamo in itinere. Sono graditi apporti e suggerimenti, sempre però nell'ottica del voto ON LINE. pregherei di evitare argomenti che col voto on line non c'entrano niente)

i-alca
22-11-13, 01:14
Articolo 2 (bozza)
1 Il meccanismo di votazione online ha due modalità di utilizzo: utilizzo in giornata elettorale ed utilizzo permanente.
1a L'utilizzo in giornata elettorale serve per la elezione dei propri rappresentanti, e per consultazioni referendarie confermative di leggi.
1b L'utilizzo in modalità permanente serve ad esprimere il gradimento dei propri rappresentanti e delle leggi ed atti legislativi da essi votati da parte della popolazione.
2 Dal punto di vista tecnico la realizzazione del meccanismo di voto è scelta con gara pubblica, utilizzando software open source, per permettere un controllo del corretto funzionamento del sistema e della trasparenza del sistema.
3 La votazione si esprime con votazione su sito web tramite PC collegato in rete, smartphone, o ricevitore DTT con supporto mhp.
4 Periodicamente potranno essere riviste ed ampliate le modalità di voto, secondo l'evoluzione tecnologica.
4 Per permettere al corpo elettore di votare in modo consapevole e pienamente libero, tutti gli atti pubblici saranno resi pubblici. Della pubblicazione degli atti deve essere data ampia pubblicità. Se l'atto contiene dei dati riservati, questi possono essere omessi, ma di questa omissione deve essere specificata la motivazione addotta.
5 E' nel potere di ogni singolo votante richiedere la pubblicazione degli atti, se non presenti nel tito web, tramite specifica richiesta in una speciale area del sito stesso, visibile a tutti e non rimovibile.

Gianluca
23-11-13, 15:18
se siete almeno in 3 potete creare la lista di candidati

Lobman
24-11-13, 15:11
Chiedo l'iscrizione e sono disponibile a candidarmi alla Camera.
riferimento mio post qui: http://forum.termometropolitico.it/il-gioco-della-politica/transatlantico/208296-commenti-alle-liste-presentate-3.html

Gianluca
24-11-13, 17:44
Chiedo l'iscrizione e sono disponibile a candidarmi alla Camera.
riferimento mio post qui: http://forum.termometropolitico.it/il-gioco-della-politica/transatlantico/208296-commenti-alle-liste-presentate-3.html
si ma cerca di raggiungere i 150 post al più presto.
Facciamo una eccezione per permettere a Roberto di presentare la lista

v!olet
24-11-13, 17:52
do una mano io.

Chiedo l'iscrizione al PARTITO DEL VOTO ON LINE e accetto di candidarmi alla Camera

Gianluca
24-11-13, 17:58
do una mano io.

Chiedo l'iscrizione al PARTITO DEL VOTO ON LINE e accetto di candidarmi alla Camera
oh benissimo!
Perchè l'altro non aveva i requisiti minimi ;)

v!olet
24-11-13, 17:59
oh benissimo!
Perchè l'altro non aveva i requisiti minimi ;)

invece io ho i requisiti massimi :felice:

comunque Lobman dev'essere dei nostri, dato che è suo desiderio. ti prego di mantenere la sua candidatura mentre lui o lei va a scrivere le sue 7 cose sul fondoscala ;-)

Gianluca
24-11-13, 18:04
invece io ho i requisiti massimi :felice:

comunque Lobman dev'essere dei nostri, dato che è suo desiderio. ti prego di mantenere la sua candidatura mentre lui o lei va a scrivere le sue 7 cose sul fondoscala ;-)
ok se arriva a 150 prima che chiudo lo aggiungo

Lobman
24-11-13, 18:35
si ma cerca di raggiungere i 150 post al più presto.
Facciamo una eccezione per permettere a Roberto di presentare la lista

Ciao Gianluca,
Ti ringrazio per la precisazione, per la candidatura alla Camera avevo letto nella nuova Costituzione di POL e nel richiamo al gioco, che necessitavano almeno 100 post ed essere iscritto al forum da almeno 30 giorni alla data d'indizione delle elezioni. Ritenevo dunque in buon fede di possedere i requisiti per candidarmi alla Camera; mi è sfuggito qualcosa nella lettura, vi sono altre limitazioni?

DADO
24-11-13, 18:45
Riporto anche qui l'articolo che prevede i requisiti per presentare una lista. Visto che voi vi candidate alla CAMERA vi evidenzio in rosso cosa dovete presentare.

6. I post di presentazione delle liste valide per le circoscrizioni Nazionale, Transatlantico e Facebook devono essere corredate dai seguenti punti:
a) nome ed eventuale sigla della lista;
b) simbolo della lista;
c) per la circoscrizione plurinominale Transatlantico: un elenco di candidati presentati secondo un determinato ordine, di numero non inferiore a un terzo e mai superiore al doppio dei seggi minimi del ramo per il quale concorrono, specificando i post all'attivo all'atto di presentazione; per le circoscrizioni uninominali Nazionale e Facebook: un solo candidato alla circoscrizione Nazionale e nessun elenco per la circoscrizione Facebook.
d) link di un thread separato all'interno del quale la lista sia stata sottoscritta da ogni candidato;

per le sole liste di candidati alla Camera è altresì obbligatorio a pena di nullità dell’intera lista riportare:
e) Il nome del candidato presidente di POL sostenuto;
f) il link alla dichiarazione in cui egli accetta il sostegno;
g) in piccolo, i nomi delle altre liste che lo sostengono;

Il numero dei candidati, data la deroga dell'amministrazione, deve essere almeno 3.

Gianluca
24-11-13, 18:53
Ciao Gianluca,
Ti ringrazio per la precisazione, per la candidatura alla Camera avevo letto nella nuova Costituzione di POL e nel richiamo al gioco, che necessitavano almeno 100 post ed essere iscritto al forum da almeno 30 giorni alla data d'indizione delle elezioni. Ritenevo dunque in buon fede di possedere i requisiti per candidarmi alla Camera; mi è sfuggito qualcosa nella lettura, vi sono altre limitazioni?
guarda devo ricontrollare, forse hai ragione tu, in ogni caso ti inserisco dai non ti preoccupare

Lobman
24-11-13, 18:55
Ti ringrazio Gianluca.

Roberto il Guiscardo
24-11-13, 20:03
Bene, sembra proprio che ce l'abbiamo fatta! Grazie a tutti. compresi i moderatori con la loro disponibilità!

blobb
24-11-13, 21:27
Chiedo l'iscrizione al PARTITO DEL VOTO ON LINE e accetto di candidarmi alla Camera

Roberto il Guiscardo
24-11-13, 21:58
Chiedo l'iscrizione al PARTITO DEL VOTO ON LINE e accetto di candidarmi alla Camera


Grazie e benvenuto tra noi!