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trilex
28-08-09, 09:17
Boffo, il supercensore condannato per molestie - Interni - ilGiornale.it del 28-08-2009 (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=377663)

UgoDePayens
28-08-09, 12:41
Prima di tutto è necessario ricordare che il dott. Boffo NON è ordinato sacerdote. Qualcuno oggi l'aveva già dimenticato, altrove su questo forum.

Dopodiché, spero che il direttore de l'Avvenire spieghi a tutti quanti, ma specialmente ai suoi lettori, cosa è questa storia. Se è falsa spero proprio che si rivolga alle autorità competenti, perché la gravità delle accuse non è piccola.
Se è vera, quantomeno il ruolo che riveste non gli compete.

UgoDePayens
28-08-09, 12:43
Ecco la replica su avvenire:


28 Agosto 2009

Comunicato di Dino Boffo, direttore di «Avvenire»
La lettura dei giornali di questa mattina mi ha riservato una sorpresa totale, non tanto rispetto al menù del giorno, quanto riguardo alla mia vita personale. Evidentemente «il Giornale» di Vittorio Feltri sa anche quello che io non so, e per avallarlo non si fa scrupoli di montare una vicenda inverosimile, capziosa, assurda. Diciamo le cose con il loro nome: è un killeraggio giornalistico allo stato puro, sul quale è inutile scomodare parole che abbiano a che fare anche solo lontanamente con la deontologia. Siamo, pesa dirlo, alla barbarie.

Nel confezionare la sua polpettona avvelenata Feltri, tra l’altro, si è guardato bene dal far chiedere il punto di vista del diretto interessato: la risposta avrebbe probabilmente disturbato l’operazione che andava (malamente) allestendo a tavolino al fine di sporcare l’immagine del direttore di un altro giornale e disarcionarlo. Quasi che non possa darsi una vita personale e professionale coerente con i valori annunciati. Sia chiaro che non mi faccio intimidire, per me parlano la mia vita e il mio lavoro.

Al direttore del Giornale ora l’onere di spiegare perché una vicenda di fastidi telefonici consumata nell’inverno del 2001, e della quale ero stato io la prima vittima, sia stata fatta diventare oggi il monstre che lui ha inqualificabilmente messo in campo. Nella tristezza della giornata, la consapevolezza che le gravi offese sferratemi da Vittorio Feltri faranno serena la mia vecchiaia.

Avvenire (http://www.avvenire.it/Cronaca/comunicato+boffo_200908281026021730000.htm)

UgoDePayens
28-08-09, 12:45
Sinceramente io non ho capito. Boffo nega il comportamento (anche sessuale) del quale ilGiornale parla?

Prinz Eugen
28-08-09, 12:47
Sinceramente io non ho capito. Boffo nega il comportamento (anche sessuale) del quale ilGiornale parla?

No. Si lagna ma non nega.

Augustinus
28-08-09, 12:56
No. Si lagna ma non nega.

In effetti, è così. Non dice, nel suo comunicato, "non è vero" o "è una menzogna". Parla semplicemente di "killeraggio giornalistico" e di "barbarie". Il che lascia intendere, probabilmente, che ciò di cui si lamenta è che una sua vicenda umana e professionale sia stata resa nota.
Il comunicato, quindi, è alquanto ambiguo.
Del resto, l'articolista, Gabriele Villa, afferma senza mezzi termini:


Copia di questi documenti da ieri è al sicuro in uno dei nostri cassetti e per questo motivo, visto che le prove in nostro possesso sono chiare, solide e inequivocabili, abbiamo deciso di divulgare la notizia

Non penso che abbia scritto qui una bufala, esponendosi a querele e pretese risarcitorie .... . Solo un folle scriverbbe cose del genere se non avesse quei documenti di cui dice. :chefico:

UgoDePayens
28-08-09, 12:58
Così non va. Da lettore di Avvenire non mi ritengo affatto soddisfatto di questo comunicato.

Augustinus
28-08-09, 13:00
Così non va. Da lettore di Avvenire non mi ritengo affatto soddisfatto di questo comunicato.

Io, per fortuna, non leggo Avvenire da almeno quindici anni. Grazie a Dio. :D

Augustinus
28-08-09, 13:02
La messa in Duomo per Versace spacca i cattolici. Messori: sembrava la giornata dell'orgoglio gay

di Francesco Battistini

Gianni Versace non vale una messa? Perplessi, sconcertati, scandalizzati: gli opinion leader del mondo cattolico storcono il naso all'indomani della funzione nel Duomo che ha richiamato a Milano stilisti e cantanti, principesse e modelle. A scagliare la prima pietra, evangelicamente, è don Antonio Mazzi, che pure il mondo dello spettacolo lo conosce bene, dopo anni di «apostolato» tv a Domenica in: «Ci sto male, m'è spiaciuto vedere questo spettacolo». Concorda Vittorio Messori, l'intervistatore del Papa: «È sembrata una parata per la consegna degli Oscar o una giornata dell'orgoglio gay a New York». Insomma: che errore trasformare via dell'Arcivescovado in una passerella, lasciar pattugliare la Cattedrale ai gorilla col codino, appaltare il sagrato ai cerimonieri dei défilé, preoccupati soprattutto del fatto che i boys ingaggiati sfoggiassero cravatte del «rivale» Gianfranco Ferrè. Ne è certo, Vittorio Messori: «Il Duomo di Milano, per la messa in suffragio di Gianni Versace, non andava concesso». Anche perché, ripete don Mazzi, «si poteva fare in San Carlo, lì vicino», e non nel cuore della diocesi più grande del mondo. E la pietà cristiana? «Tutti i Versace di questo mondo hanno diritto alla misericordia divina», dice il più famoso scrittore cattolico, però «è sembrato ne facessero quasi un simbolo». E allora «scandalizzerò i buonisti, ma la Chiesa non ha il dovere di essere buonista. Ha il dovere, davanti ai vivi e ai morti, di dire come stanno le cose». Ben chiare, secondo Messori: «Non voglio demonizzare Versace per la sua vita, ma non si può non evidenziare che quest'uomo, a parte il battesimo, non aveva grandi preoccupazioni religiose. La sua vita era costruita in modo tale da non esigere questo schieramento di preti. E di fronte a questa messa, i cattolici non possono che nutrire perplessità». La crociata non piace a tutti. La Curia, per esempio, chiude in un amen la polemica: «Il miglior modo per non giudicare è rispettare il dolore degli altri, in silenzio». Realista Cesare Cavalleri, della rivista Studi cattolici: «Se il Duomo non fosse stato concesso, il putiferio sarebbe stato peggiore». E il direttore di Avvenire, quotidiano dei vescovi, che pure ieri criticava il «groviglio d'alta moda e di pietà»: «Mi scandalizza che ci si scandalizzi -dice il direttore Dino Boffo-, serve buon gusto: inutile chiedersi, poi, come debba fare la Chiesa ad avvicinare i "lontani". A Elton John non s'è concesso di suonare l'organo, c'era un solo celebrante: che si voleva di più? Anche gli omosessuali sono figli di Dio». E la voce di quel miliardo offerto per la funzione dalla famiglia Versace? Risposta: «Le offerte sono mute e cieche. Se è un'invenzione, è infelice. Se è vero, allora perché dirlo?». Le ceneri di Versace ieri sono state portate per sempre sul lago di Como, a Moltrasio. Nella diocesi comasca di monsignor Alessandro Maggiolini: «È tutto così insignificante -dice il vescovo-. Passerelle? Non ne ho viste. Ogni anima va davanti al Padreterno nuda come un bruco, e ha il diritto alla preghiera. Negarla a un omosessuale è come insultare uno perché è gobbo o guercio. Io ho detto un Requiem. Privatamente».

Fonte: Corriere della sera, 24.7.1997 (http://www.et-et.it/articoli/1997/1997_07_24.html)

Augustinus
28-08-09, 13:03
Quel che rispondeva Boffo al Messori nel lontano 1997 mi sembra altamente significativo e quasi, col senno di poi, chiarisce alcuni punti.

UgoDePayens
28-08-09, 13:15
Eppure Avvenire non ha mai preso sull'omosessualità posizioni diverse da quelle del Magistero.

Diamo un'occhiata più a fondo:
- Cerca con Google (http://www.google.it/search?as_q=omosessuali&as_sitesearch=www.avvenire.it)

Io non trovo nulla di "compromettente"... cos'è, schizofrenia allo stato puro? :conf:

Augustinus
28-08-09, 13:16
Volevo peraltro ricordare che nell'Avvenire dell'8.1.2009 si leggeva la socncertante dichiarazione, sempre di Boffo, secondo cui dovrebbe cadere il tabù prete-omosessualità e


le manifestazioni e i comportamenti che scaturiscono dall´omosessualità non sono patologie, ma variabili all´interno di quella che si chiama normalità, pur se questa è difficile da definire

Che siffatte affermazioni provengano dal quotidiano dei "vescovi" fa pensare .... . Allo stesso tempo conferma, come dire, una certa sensibilità del direttore di quel giornale per .... questi temi. :chefico:

Augustinus
28-08-09, 13:17
Eppure Avvenire non ha mai preso sull'omosessualità posizioni diverse da quelle del Magistero.

Diamo un'occhiata più a fondo:
- Cerca con Google (http://www.google.it/search?as_q=omosessuali&as_sitesearch=www.avvenire.it)

Io non trovo nulla di "compromettente"... cos'è, schizofrenia allo stato puro? :conf:

sicuro? Riprendi il numero dell'8 gennaio scorso .... . Tutti i principali quotidiani italiani, che ne riportarono la notizia, parlarono di "piccolo terremoto". :chefico: E non ti dico le associazioni omosessualistiche come presero questo "microsisma". :D

Augustinus
28-08-09, 13:19
Errata corrige: Avvenire 7.1.2009 (e non dell'8).

Augustinus
28-08-09, 13:20
Ecco cosa scriveva Micromega:


Ha ragione Pierfranco Pellizzetti quando dice che la chiesa cattolica è irriformabile dall’interno e la questione dei “preti gay” lo conferma. La vicenda è tornata alla ribalta dopo la pubblicazione di un articolo dello psichiatra Vittorino Andreoli su omosessualità e sacerdozio sull’Avvenire del 7 gennaio. Il giorno successivo Marco Politi su Repubblica in prima pagina riporta il commento a questo articolo di vari personaggi tra cui il sottoscritto. Andreoli dice che non essendo l’omosessualità una malattia andrebbe riconsiderata l’esclusione dei gay dal sacerdozio. Il direttore del quotidiano dei vescovi Dino Boffo dice che la cosa si può discutere. Ma dato che in vari documenti ufficiali del Vaticano e dell’attuale chiacchieratissimo papa si dice esattamente il contrario, evidentemente anche questo dibattito è la spia di un più vasto dissenso che percorre i sotterranei vaticani, soprattutto verso un papato che non entusiasma e che non decolla (prova ne sia il crollo dell’audience: in un solo anno 1 milione e 800 mila fedeli in meno in piazza san Pietro).

FONTE (http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-croce-sugli-omosessuali/)

Tu che sei lettore di Avvenire, forse ricordi questo "microsisma"? :gratgrat:

Prinz Eugen
28-08-09, 13:22
In effetti, è così. Non dice, nel suo comunicato, "non è vero" o "è una menzogna". Parla semplicemente di "killeraggio giornalistico" e di "barbarie". Il che lascia intendere, probabilmente, che ciò di cui si lamenta è che una sua vicenda umana e professionale sia stata resa nota.


Avrà le sue buone ragioni per vergognarsene profondamente.

Augustinus
28-08-09, 13:24
Come detto, non voglio aprire un discorso sulla considerazione dell'omosessualità e spero che non sia aperto - in questa sede - ma ciò che voglio mettere in evidenza è senz'altro la sensibilità ed il non perfetto allineamento con la dottrina della Chiesa del Boffo nei riguardi di questo tema. :chefico:

UgoDePayens
28-08-09, 13:28
Ecco cosa scriveva Micromega:



Tu che sei lettore di Avvenire, forse ricordi questo "microsisma"? :gratgrat:

Se parli delle onsiderazioni di Andreoli, beh, io le avevo prese per quelle che sono. Ovvero dichiarazioni di uno psicologo (o filosofo, o quel che vuole) che guardava dall'esterno alla figura del prete, facendo considerazioni laiche e talvolta non allineate al Magistero. D'altronde la sua era una rubrica, una serie di articoli numerati e dall'argomento precedentemente concordato...

Però alla luce di quello che succede oggi non so nemmeno io più che pensare.

FalcoConservatore
28-08-09, 13:29
Si tratta senza ombra di dubbio di una "guerra" iniziata con i piccati editoriali di Avvenire sui comportamenti privati del Premier.
Il Giornale, a meno di smentite ufficiali, ha dimostrato che il "censore" del Cavaliere aveva uno scheletrino nell'armadio non molto simpatico.
Che dire?
Il quadro non mi piace, ci sono troppi veleni.
L'Avvenire doveva moderarsi negli attacchi al Premier (vi sono forse notizie di reato? è immorale tenere delle feste nelle propria casa? e anche se ci fosse qualche problema, non si tratta forse di questioni che attengono alla vita intima di una persona? non è più grave proporre e far votare leggi per i PACS, i DICO?); il Giornale doveva soprassedere.
Certo è che questo Boffo forse da oggi avrà meno voglia di fare il bacchettone su affari altrui.
Ciascuno ha i suoi peccati, pubblici e privati. Nessuno li giustifica, ma un pilastro del cristianesimo è il perdono a seguito della confessione.
Chi rimesta nel torbido, chi insiste a gettare fango sulla base di dicerie, e di antipatie politiche, non può aspettarsi certo che poi gli altri si ritraggano dall'indagare sulla sua vita.

Prinz Eugen
28-08-09, 13:31
Se non fosse intervenuto nelle vicende private del Presidente del Consiglio non ci sarebbe stato bisogno di occuparsi delle molestie di questo pederasta.

Augustinus
28-08-09, 13:32
Si tratta senza ombra di dubbio di una "guerra" iniziata con i piccati editoriali di Avvenire sui comportamenti privati del Premier.
Il Giornale, a meno di smentite ufficiali, ha dimostrato che il "censore" del Cavaliere aveva uno scheletrino nell'armadio non molto simpatico.
Che dire?
Il quadro non mi piace, ci sono troppi veleni.
L'Avvenire doveva moderarsi negli attacchi al Premier (vi sono forse notizie di reato? è immorale tenere delle feste nelle propria casa? e anche se ci fosse qualche problema, non si tratta forse di questioni che attengono alla vita intima di una persona? non è più grave proporre e far votare leggi per i PACS, i DICO?); il Giornale doveva soprassedere.
Certo è che questo Boffo forse da oggi avrà meno voglia di fare il bacchettone su affari altrui.
Ciascuno ha i suoi peccati, pubblici e privati. Nessuno li giustifica, ma un pilastro del cristianesimo è il perdono a seguito della confessione.
Chi rimesta nel torbido, chi insiste a gettare fango sulla base di dicerie, e di antipatie politiche, non può aspettarsi certo che poi gli altri si ritraggano dall'indagare sulla sua vita.

Ottm. Pienamente condivisibile. :)

UgoDePayens
28-08-09, 13:34
Ciascuno ha i suoi peccati, pubblici e privati. Nessuno li giustifica, ma un pilastro del cristianesimo è il perdono a seguito della confessione.
Chi rimesta nel torbido, chi insiste a gettare fango sulla base di dicerie, e di antipatie politiche, non può aspettarsi certo che poi gli altri si ritraggano dall'indagare sulla sua vita.

Il punto è questo: se il dott. Boffo ha commesso quello del quale ilGiornale lo accusa, ma se ne è pentito, ha chiesto perdono a Dio tutto a posto. Ci mancherebbe!
Ma se invece si nega la gravità della cosa...

Augustinus
28-08-09, 13:38
Il punto è questo: se il dott. Boffo ha commesso quello del quale ilGiornale lo accusa, ma se ne è pentito, ha chiesto perdono a Dio tutto a posto. Ci mancherebbe!
Ma se invece si nega la gravità della cosa...

Se quel che dice è il quotidiano diretto da Feltri è vero e Boffo si è pentito, beh .... si sarà rappacificato con Dio. Ma, per coerenza, dovrebbe dimettersi, visto che ha preteso di vedere la pagliuzza nell'occhio altrui, senza togliere prima la trave nel proprio. In altre parole, una cosa è la carità con Dio; altra cosa è quella nei riguardi del prossimo. E quest'ultima esige - sempre se è vro quanto afferma il Giornale - che Boffo faccia un gesto di coerenza cristiana .... . :chefico:

Prinz Eugen
28-08-09, 13:40
Il punto è questo: se il dott. Boffo ha commesso quello del quale ilGiornale lo accusa, ma se ne è pentito, ha chiesto perdono a Dio tutto a posto. Ci mancherebbe!
Ma se invece si nega la gravità della cosa...

Interessa solo che tutti sappiano chi è che leva il dito contro il Presidente del Consiglio.

"Il Boffo - si legge - è stato a suo tempo querelato da una signora di Terni destinataria di telefonate sconce e offensive e di pedinamenti volti a intimidirla, onde lasciasse libero il marito con il quale il Boffo, noto omosessuale già attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione. Rinviato a giudizio il Boffo chiedeva il patteggiamento e, in data 7 settembre del 2004, pagava un’ammenda di 516 euro, alternativa ai sei mesi di reclusione. Precedentemente il Boffo aveva tacitato con un notevole risarcimento finanziario la parte offesa che, per questo motivo, aveva ritirato la querela"

Giovannipresbitero
28-08-09, 13:53
Annullata cena tra Berlusconi e Bertone alla Perdonanza andrà Gianni Letta - Politica - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-22/perdonanza-no/perdonanza-no.html)

Annullata cena tra Berlusconi e Bertone
alla Perdonanza andrà Gianni Letta

CITTA' DEL VATICANO - Annullata la cena tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il segretario di stato vaticano cardinal Tarcisio Bertone, prevista per stasera all'Aquila. Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede. Il presidente del Consiglio avrebbe inoltre deciso di delegare, quale rappresentante del governo alle celebrazioni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, "per evitare - aggiunge la nota della sala stampa - strumentalizzazioni".


Il Giornale attacca il direttore dell'Avvenire La Cei lo difende: "Piena fiducia a Boffo" - Politica - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/feltri-lupi-boffo/feltri-lupi-boffo/feltri-lupi-boffo.html)

Sul quotidiano di Berlusconi durissimo editoriale firmato da Vittorio Feltri
I vescovi replicano con altrettanta durezza. Lupi (Pdl): "Il Giornale ha sbagliato"
Il Giornale attacca il direttore dell'Avvenire
La Cei lo difende: "Piena fiducia a Boffo"

ROMA - I vescovi difendono il direttore di Avvenire, destinatario di un durissimo attacco personale d aparte del Giornale di Vittorio Feltri. "In merito alle accuse sollevate oggi da un quotidiano si intende confermare piena fiducia Dino Boffo, direttore di Avvenire, giornale da lui guidato con indiscussa capacità professionale, equilibrio e prudenza", dice un secco comunicato della Conferenza episcopale italiana.

E' la risposta, a stretto giro, a Vittorio Feltri che in un editoriale, oggi in prima pagina su Il Giornale, quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi, diffida Boffo dal voler ancora "lanciare anatemi e tirare le orecchie a Berlusconi" per la sua vita privata. E lo fa sulla base di una presunta vicenda giudiziaria legata a questioni sessuali in cui il direttore di Avvenire sarebbe stato coinvolto.

Altrettanto dura e netta la replica di Boffo a Feltri. Il giornalista definisce "killeraggio" l'articolo e smentisce l'esistenza dei fatti a lui attribuiti. Subito arriva la controreplica del direttiore de Il Giornale: nessun killeraggio ma solo la trascrizione "di un documento del casellario giudiziario, cioè pubblico".

Anche dal fronte Pdl, però, si levano critiche al quotidiano della destra. "Esprimo tutta la mia solidarietà umana e professionale a Dino Boffo - dice il vicepresidente el partito alla Camera, Maurizio Lupi -, oggetto di un attacco brutale ed inspiegabile. Quello del Giornale è un comportamento inaccettabile.

Prinz Eugen
28-08-09, 13:57
E' ora che il sogno catacombale di Giovannipresbitero si realizzi, con l'estromissione di ogni influenza della CEI dallo scenario politico.

Rollingstone
28-08-09, 14:22
Si tratta senza ombra di dubbio di una "guerra" iniziata con i piccati editoriali di Avvenire sui comportamenti privati del Premier.
Il Giornale, a meno di smentite ufficiali, ha dimostrato che il "censore" del Cavaliere aveva uno scheletrino nell'armadio non molto simpatico.
Che dire?
Il quadro non mi piace, ci sono troppi veleni.
L'Avvenire doveva moderarsi negli attacchi al Premier (vi sono forse notizie di reato? è immorale tenere delle feste nelle propria casa? e anche se ci fosse qualche problema, non si tratta forse di questioni che attengono alla vita intima di una persona? non è più grave proporre e far votare leggi per i PACS, i DICO?); il Giornale doveva soprassedere.
Certo è che questo Boffo forse da oggi avrà meno voglia di fare il bacchettone su affari altrui.
Ciascuno ha i suoi peccati, pubblici e privati. Nessuno li giustifica, ma un pilastro del cristianesimo è il perdono a seguito della confessione.
Chi rimesta nel torbido, chi insiste a gettare fango sulla base di dicerie, e di antipatie politiche, non può aspettarsi certo che poi gli altri si ritraggano dall'indagare sulla sua vita.


C'e' un solo ma : Boffo non è il Presidente del Consiglio, non ci rappresenta al G8, non è nelle prime pagine della stampa europea, non ha la responsabilità (anche morale) di una nazione.

Dopodichè, l'Avvenire non è il quotidiano di Boffo, ma dei vescovi italiani.
Ed è stato anche moderato.
Perchè per gli stessi piccanti motivi il Presidente degli Stati Uniti Clinton fu sottoposto ad una gogna mediatica (e non) che quasi lo costrinse a dare le dimissioni. Altro che Avvenire.
A confronto quello che ha subito Berlusconi è all'acqua di rose.
E non mi risulta che poi Clinton abbia sguinzagliato tutti i suoi stipendiati
alla ricerca di scheletri e scheletrini negli armadi di chi lo ha criticato.
La bassezza morale del nostro è sempre in evidenza.
E lo dice uno come me che si colloca politicamente nel centrodestra, tanto per evitarmi in anticipo accuse di essere comunista.

Augustinus
28-08-09, 14:38
C'e' un solo ma : Boffo non è il Presidente del Consiglio, non ci rappresenta al G8, non è nelle prime pagine della stampa europea, non ha la responsabilità (anche morale) di una nazione.

Dopodichè, l'Avvenire non è il quotidiano di Boffo, ma dei vescovi italiani.
Ed è stato anche moderato.
Perchè per gli stessi piccanti motivi il Presidente degli Stati Uniti Clinton fu sottoposto ad una gogna mediatica (e non) che quasi lo costrinse a dare le dimissioni. Altro che Avvenire.
A confronto quello che ha subito Berlusconi è all'acqua di rose.
E non mi risulta che poi Clinton abbia sguinzagliato tutti i suoi stipendiati
alla ricerca di scheletri e scheletrini negli armadi di chi lo ha criticato.
La bassezza morale del nostro è sempre in evidenza.
E lo dice uno come me che si colloca politicamente nel centrodestra, tanto per evitarmi in anticipo accuse di essere comunista.

Caro, dimentichi un piccolo dettaglio, gli USA sono un paese puritano, dove anche il sistema giudiziario - e logicamente quello politico - è intriso dello spirito puritano dei "padri fondatori". :chefico:
Quindi, il parallelo con Clinton non c'entra un fico secco. E poi a Clinton non si rimproverò di intrattenere una relazione extraconiugale con una sua stagista, ma se ben ricordi, si censurava il suo spergiuro (Perjury), che, sempre in un paese puritano come gli USA, è una colpa assai grave. :chefico:

Prinz Eugen
28-08-09, 14:40
In questo Paese il sesso a pagamento non è un reato. Le molestie e i pedinamenti sì.

trilex
28-08-09, 14:55
C'e' un solo ma : Boffo non è il Presidente del Consiglio, non ci rappresenta al G8, non è nelle prime pagine della stampa europea, non ha la responsabilità (anche morale) di una nazione.

Dopodichè, l'Avvenire non è il quotidiano di Boffo, ma dei vescovi italiani.
Ed è stato anche moderato.
Perchè per gli stessi piccanti motivi il Presidente degli Stati Uniti Clinton fu sottoposto ad una gogna mediatica (e non) che quasi lo costrinse a dare le dimissioni. Altro che Avvenire.
A confronto quello che ha subito Berlusconi è all'acqua di rose.
E non mi risulta che poi Clinton abbia sguinzagliato tutti i suoi stipendiati
alla ricerca di scheletri e scheletrini negli armadi di chi lo ha criticato.
La bassezza morale del nostro è sempre in evidenza.
E lo dice uno come me che si colloca politicamente nel centrodestra, tanto per evitarmi in anticipo accuse di essere comunista.



Semmai e' il contrario, Berlusconi NON e' accusato di nulla, il direttore di Avvenire invece e' un condannato per reati sessuali.

Ruoli diversi? Certo, se permetti il direttore del giornale della CEI, deve come minimo essere coerente.

Dici che non sei comunista? Sei sicuro?

albiy
28-08-09, 14:59
In questo Paese il sesso a pagamento non è un reato. Le molestie e i pedinamenti sì.

Passa il ddl Carfagna, prostitute e clienti saranno arrestati


Infine chi si fa promotore e organizzatore di associazioni a delinquere finalizzate allo sfruttamento della prostituzione rischia tra i 4 e gli 8 anni di carcere, mentre chi vi partecipa potrà essere punito con una pena che va dai 2 ai 6 anni di reclusione.

Estratto da Passa il ddl Carfagna, prostitute e clienti saranno arrestati Wildgreta Politics: elezioni 2008, politica,programmi (http://wildgretapolitics.wordpress.com/2008/09/11/passa-il-ddl-carfagna-prostitute-e-clienti-saranno-arrestati/)

FalcoConservatore
28-08-09, 15:03
C'e' un solo ma : Boffo non è il Presidente del Consiglio, non ci rappresenta al G8, non è nelle prime pagine della stampa europea, non ha la responsabilità (anche morale) di una nazione.

Dopodichè, l'Avvenire non è il quotidiano di Boffo, ma dei vescovi italiani.
Ed è stato anche moderato.
Perchè per gli stessi piccanti motivi il Presidente degli Stati Uniti Clinton fu sottoposto ad una gogna mediatica (e non) che quasi lo costrinse a dare le dimissioni. Altro che Avvenire.
A confronto quello che ha subito Berlusconi è all'acqua di rose.
E non mi risulta che poi Clinton abbia sguinzagliato tutti i suoi stipendiati
alla ricerca di scheletri e scheletrini negli armadi di chi lo ha criticato.
La bassezza morale del nostro è sempre in evidenza.
E lo dice uno come me che si colloca politicamente nel centrodestra, tanto per evitarmi in anticipo accuse di essere comunista.Rollingstone, il fatto è che su Berlusconi si sono esercitati malelingue, giornalisti schierati e faziosi, donne di dubbia fama. Nessuna prova concreta, certa, certificata, di un comportamento penalmente rilevante del Premier è stata trovata. A meno di considerare delle feste in villa come un peccato capitale, come un atto così censurabile da prevedere dimissioni immediate e linciaggi.

Ha fatto sesso a pagamento? C'è chi dice di sì, ma io non ho visto prove, ma solo ammiccamenti, dicerie.
E anche se fosse?
Ha fatto sesso nello Studio Ovale d'Italia, ovvero a Palazzo Chigi?
No, ma - nel caso - in uno spazio assolutamente privato. E di certo non con minorenni. Ciò può turbare, ma sottolineo che fino ad ora nulla è stato provato.

Ha promosso certe Ministre solo per i loro favori sessuali? Questa è diffamazione pura e semplice, in assenza di prove. Le ministre suddette hanno già querelato, quindi sarebbe meglio non insistere.

I suoi comportamenti hanno avuto riflessi sulla politica del Governo?
Non mi sembra proprio, anzi: con il Decreto-Eluana l'esecutivo ha dimostrato un grande coraggio (schierarsi contro il Quirinale! chi l'avrebbe mai fatto?)

Se dovessimo adottare la morale cattolica al millimetro, Berlusconi non doveva neppure entrare in politica a chiedere (ed ottenere, a milioni) voti cattolici, in quanto divorziato.

Quindi, per quanto mi consta sono le politiche, le leggi approvate, a costituire il metro di giudizio per il Governo presieduto da Berlusconi. Soprattutto perchè, fino ad oggi, abbiamo assistito più che altro ad un liciaggio mediatico.

Ma si continui pure a demolire Berlusconi! Se poi torneranno i progressisti, i "cattolici-adulti" (quelli che vanno a Messa e poi fanno spallucce se il loro partito approva l'aborto, tanto per intenderci) nessuno fiati quando in Gazzetta Ufficiale appariranno i PACS, la legalizzazione del matrimonio omosessuale, le facilitazioni per l'aborto, l'eutanasia!

Dio ci preservi Berlusconi, con i suoi tanti difetti e i suoi pregi politici, altrochè!

Prinz Eugen
28-08-09, 15:04
Semmai e' il contrario, Berlusconi NON e' accusato di nulla, il direttore di Avvenire invece e' un condannato per reati sessuali.

Ruoli diversi? Certo, se permetti il direttore del giornale della CEI, deve come minimo essere coerente.

Dici che non sei comunista? Sei sicuro?

Non c'è bisogno di essere targati con la falce e martello per schiamazzare contro la politica dei respingimenti attuata questo governo. E' sufficiente essere intrisi delle medesime infezioni culturali.

Il socialcomunismo in quanto tale è sprofondato nella pattumiera della storia; sono i residui di un'intera mentalità, più o meno mascherati sotto spoglie pseudoreligiose, che vanno sradicati là dove persistono.

Prinz Eugen
28-08-09, 15:11
Passa il ddl Carfagna, prostitute e clienti saranno arrestati


Infine chi si fa promotore e organizzatore di associazioni a delinquere finalizzate allo sfruttamento della prostituzione rischia tra i 4 e gli 8 anni di carcere, mentre chi vi partecipa potrà essere punito con una pena che va dai 2 ai 6 anni di reclusione.

Estratto da Passa il ddl Carfagna, prostitute e clienti saranno arrestati Wildgreta Politics: elezioni 2008, politica,programmi (http://wildgretapolitics.wordpress.com/2008/09/11/passa-il-ddl-carfagna-prostitute-e-clienti-saranno-arrestati/)

E' sempre consigliabile dare una rapida occhiata ai link prima di attirarsi addosso il ridicolo universale postandoli a sproposito:

"Il ddl introduce il reato di «prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico». Sarà dunque vietato prostituirsi nei parchi, nelle strade, nelle campagna e in ogni altro luogo pubblico"

Rollingstone
28-08-09, 15:13
Caro, dimentichi un piccolo dettaglio, gli USA sono un paese puritano, dove anche il sistema giudiziario - e logicamente quello politico - è intriso dello spirito puritano dei "padri fondatori". :chefico:
Quindi, il parallelo con Clinton non c'entra un fico secco. E poi a Clinton non si rimproverò di intrattenere una relazione extraconiugale con una sua stagista, ma se ben ricordi, si censurava il suo spergiuro (Perjury), che, sempre in un paese puritano come gli USA, è una colpa assai grave. :chefico:

E che c'entra se gli usa sono un paese puritano ?
Il paragone regge eccome.
Hai voglia se regge.

Rollingstone
28-08-09, 15:17
Rollingstone, il fatto è che su Berlusconi si sono esercitati malelingue, giornalisti schierati e faziosi, donne di dubbia fama. Nessuna prova concreta, certa, certificata, di un comportamento penalmente rilevante del Premier è stata trovata. A meno di considerare delle feste in villa come un peccato capitale, come un atto così censurabile da prevedere dimissioni immediate e linciaggi.

Ha fatto sesso a pagamento? C'è chi dice di sì, ma io non ho visto prove, ma solo ammiccamenti, dicerie.
E anche se fosse?
Ha fatto sesso nello Studio Ovale d'Italia, ovvero a Palazzo Chigi?
No, ma - nel caso - in uno spazio assolutamente privato. E di certo non con minorenni. Ciò può turbare, ma sottolineo che fino ad ora nulla è stato provato.

Ha promosso certe Ministre solo per i loro favori sessuali? Questa è diffamazione pura e semplice, in assenza di prove. Le ministre suddette hanno già querelato, quindi sarebbe meglio non insistere.

I suoi comportamenti hanno avuto riflessi sulla politica del Governo?
Non mi sembra proprio, anzi: con il Decreto-Eluana l'esecutivo ha dimostrato un grande coraggio (schierarsi contro il Quirinale! chi l'avrebbe mai fatto?)

Se dovessimo adottare la morale cattolica al millimetro, Berlusconi non doveva neppure entrare in politica a chiedere (ed ottenere, a milioni) voti cattolici, in quanto divorziato.

Quindi, per quanto mi consta sono le politiche, le leggi approvate, a costituire il metro di giudizio per il Governo presieduto da Berlusconi. Soprattutto perchè, fino ad oggi, abbiamo assistito più che altro ad un liciaggio mediatico.

Ma si continui pure a demolire Berlusconi! Se poi torneranno i progressisti, i "cattolici-adulti" (quelli che vanno a Messa e poi fanno spallucce se il loro partito approva l'aborto, tanto per intenderci) nessuno fiati quando in Gazzetta Ufficiale appariranno i PACS, la legalizzazione del matrimonio omosessuale, le facilitazioni per l'aborto, l'eutanasia!

Dio ci preservi Berlusconi, con i suoi tanti difetti e i suoi pregi politici, altrochè!


Che certa stampa si sia scatenata è chiaro. Non avendo nulla di meglio a cui aggrapparsi non gli è parso vero. Dico solo che il suo comportamento
immorale e il suo rimpallarsi accuse con la consorte gli ha attirato (a ragione) commenti negativi dei vescovi e della stampa cattolica.
Che ha ragione da vendere.
Che poi a certa sinistra si preferisca Berlusconi non si discute.
Dovendo scegliere è d'obbligo.
Ma perchè è il meno peggio, non il meglio.

Prinz Eugen
28-08-09, 15:17
E che c'entra se gli usa sono un paese puritano ?
Il paragone regge eccome.
Hai voglia se regge.

Semplicemente i guai giudiziari di Clinton concernevano lo spergiuro. Quanto accade fra adulti consenzienti non riguarda uno Stato laico.

Rollingstone
28-08-09, 15:18
Semmai e' il contrario, Berlusconi NON e' accusato di nulla, il direttore di Avvenire invece e' un condannato per reati sessuali.

Ruoli diversi? Certo, se permetti il direttore del giornale della CEI, deve come minimo essere coerente.

Dici che non sei comunista? Sei sicuro?

Manco ti rispondo.:chefico:

Prinz Eugen
28-08-09, 15:19
Che certa stampa si sia scatenata è chiaro. Non avendo nulla di meglio a cui aggrapparsi non gli è parso vero. Dico solo che il suo comportamento
immorale e il suo rimpallarsi accuse con la consorte gli ha attirato (a ragione) commenti negativi dei vescovi e della stampa cattolica.
Che ha ragione da vendere.

I cattolici farebbero meglio a verificare che non si presenti l'eventualità di un riconoscimento pubblico delle coppie omosessuali. La vita sessuale del premier non ha alcuna rilevanza sulle politiche familiari.

trilex
28-08-09, 15:20
hai risposto non rispondendo, senno' nemmeno linkavi.:ciaociao:

Rollingstone
28-08-09, 15:20
Semplicemente i guai giudiziari di Clinton concernevano lo spergiuro. Quanto accade fra adulti consenzienti non riguarda uno Stato laico.


Lo stato laico no.
Infatti non è lo stato che se ne è occupato, ma il quotidiano della Cei
che ha invitato a non prendere il suo esempio come modello di comportamento. Poi lui si può trombare tutte ragazzine che vuole.Se va bene alla moglie va bene a tutti.

trilex
28-08-09, 15:20
I cattolici farebbero meglio a verificare che non si presenti l'eventualità di un riconoscimento pubblico delle coppie omosessuali. La vita sessuale del premier non ha alcuna rilevanza sulle politiche familiari.


gia' un ottimo motivo per cacciare boffo e 1/2 sua redazione.

Prinz Eugen
28-08-09, 15:26
Lo stato laico no.
Infatti non è lo stato che se ne è occupato, ma il quotidiano della Cei
che ha invitato a non prendere il suo esempio come modello di comportamento. Poi lui si può trombare tutte ragazzine che vuole.Se va bene alla moglie va bene a tutti.

Il quotidiano della CEI è in potere di esprimere le valutazioni che riterrà opportune, così come esiste la possibilità di portare all'evidenza dell'opinione pubblica il percorso umano assai significativo di chi ha espresso nei suoi editoriali tali valutazioni.

Qualsiasi connessione fra il tumultuoso retroterra personale di un simile individuo e i suoi pronunciamenti pubblici è lasciata alla meditazione di ciascuno.

Ginny
28-08-09, 15:36
Lo stato laico no.
Infatti non è lo stato che se ne è occupato, ma il quotidiano della Cei
che ha invitato a non prendere il suo esempio come modello di comportamento. Poi lui si può trombare tutte ragazzine che vuole.Se va bene alla moglie va bene a tutti.No che non va bene. Il Presidente del Consiglio è un'istituzione della nostra democrazia e come tale merita rispetto. Che si usi la carica per interesse personale (fosse soltanto quello sessuale...) è vomitevole.

Annullata cena tra Berlusconi e Bertone
alla Perdonanza andrà Gianni LettaMi pare il minimo. Dopo anni passati ad assecondare la sua recita nella parte del Defensor Fidei....

Prinz Eugen
28-08-09, 15:43
No che non va bene. Il Presidente del Consiglio è un'istituzione della nostra democrazia e come tale merita rispetto.
Potrà fare sesso con chi vuole in spregio alle irrilevanti fisime di chi nel sesso scorgesse qualcosa di riprovevole.


Che si usi la carica per interesse personale (fosse soltanto quello sessuale...) è vomitevole.
Vomitare, rotolarsi per terra, mordere i pugni. Ti è lecito ogni contorcimento rabbioso che possa alleviare la tua condizione poco invidiabile.

Giovannipresbitero
28-08-09, 16:19
E' ora che il sogno catacombale di Giovannipresbitero si realizzi, con l'estromissione di ogni influenza della CEI dallo scenario politico.

Ahimè caro Principe nè la CEI tornerà mai nelle catacombe nè mai ci tornerà il Sinodo Ortodosso Russo nè mai il Concistoro Luterano di Danimarca..

..Ben venga allora( e il Signore voglia fare anoi tuti questo dono) un nuovo Ciro magari come riprostino del Califatto islamico e ci convochi tutti per il martirio e per le catacombe..Oppure venga una miscela esplosiva provvidenzxiale e bipartisan di realpolitik per cui tutti i concordati vengano aboliti dovunque e comunque e si torni ancora una volta a vagare senza paracadute per le strade odierne di ciò che è oggi l'ecumene del mondo pronti ad essere come scrive l'apostolo (cito a riassunto e a senso) derisi vilipes e ghettizzati

parossitona
28-08-09, 16:34
Potrà fare sesso con chi vuole in spregio alle irrilevanti fisime di chi nel sesso scorgesse qualcosa di riprovevole.

Non esattamente, egli è, per legge, l'autorità per la sicurezza, ovvero colui che rilascia i nulla osta di sicurezza (NOS) ora se io che ho il nos vengo beccato che vado a prostitute, il nos mi viene ritirato, come la mettiamo?

Prinz Eugen
28-08-09, 16:51
Non esattamente, egli è, per legge, l'autorità per la sicurezza, ovvero colui che rilascia i nulla osta di sicurezza (NOS) ora se io che ho il nos vengo beccato che vado a prostitute, il nos mi viene ritirato, come la mettiamo?
Il Presidente del Consiglio rilascia i nulla osta. L'eventualità di perderlo è un problema che concerne chi lo riceve da altri, non chi lo rilascia.

UgoDePayens
28-08-09, 18:49
Sinceramente per me, cattolico, la questione Presidente del Consiglio-editore de Il Giornale è importante, ma in questo frangente passa in secondo piano.

Sono cioé decisamente contrariato da questo modo di fare giornalismo d'accatto (caro Feltri, ma com'è che questa documentazione scottante viene fuori solo oggi, dopo nove anni, proprio nel momento in cui Avvenire critica più aspramente il Governo?), ma sono ancor più preoccupato del fatto che alla guida del giornale dei Vescovi italiani ci sia un personaggio la cui moralità è pesantemente messa in discussione.
E le cui parole, di conseguenza, valgono molto poco...

Defender
28-08-09, 18:58
il Giornale doveva soprassedere. .

Perché?

FalcoConservatore
28-08-09, 19:17
Perché?Per chiudere definitivamente la faccenda, che ormai ha stancato. Adesso ricomincerà il can-can...

codino
28-08-09, 19:40
Si tratta senza ombra di dubbio di una "guerra" iniziata con i piccati editoriali di Avvenire sui comportamenti privati del Premier.
Il Giornale, a meno di smentite ufficiali, ha dimostrato che il "censore" del Cavaliere aveva uno scheletrino nell'armadio non molto simpatico.
Che dire?
Il quadro non mi piace, ci sono troppi veleni.
L'Avvenire doveva moderarsi negli attacchi al Premier (vi sono forse notizie di reato? è immorale tenere delle feste nelle propria casa? e anche se ci fosse qualche problema, non si tratta forse di questioni che attengono alla vita intima di una persona? non è più grave proporre e far votare leggi per i PACS, i DICO?); il Giornale doveva soprassedere.
Certo è che questo Boffo forse da oggi avrà meno voglia di fare il bacchettone su affari altrui.
Ciascuno ha i suoi peccati, pubblici e privati. Nessuno li giustifica, ma un pilastro del cristianesimo è il perdono a seguito della confessione.
Chi rimesta nel torbido, chi insiste a gettare fango sulla base di dicerie, e di antipatie politiche, non può aspettarsi certo che poi gli altri si ritraggano dall'indagare sulla sua vita.

sono in completo disaccordo!

l'Avvenire ha fatto bene a criticare Berlusconi, anche se non c'è reato (pure l'aborto non è reato, e allora???)

"i vescovi" dovrebbero scegliere con più cura il direttore (forse "più cura" è troppo, bastava dire "cura"...:chefico:)

codino
28-08-09, 19:44
...

Ha promosso certe Ministre solo per i loro favori sessuali? Questa è diffamazione pura e semplice, in assenza di prove. Le ministre suddette hanno già querelato, quindi sarebbe meglio non insistere.

...

:postridicolo: :postridicolo: :postridicolo: :postridicolo:

a quel che mi risulta le querele della Cerfagna contro Guzzanti sono state ritirate, poichè è stato fatto notare alla signorina che il Guzzanti avrebbe potuto pretendere, per difendersi, di produrre in aula certe registrazioni che fino ad oggi sono state tenute "sotto chiave"...:sofico:

FalcoConservatore
28-08-09, 19:45
:postridicolo: :postridicolo: :postridicolo: :postridicolo:

a quel che mi risulta le querele della Cerfagna contro Guzzanti sono state ritirate, poichè è stato fatto notare alla signorina che il Guzzanti avrebbe potuto pretendere, per difendersi, di produrre in aula certe registrazioni che fino ad oggi sono state tenute "sotto chiave"...:sofico:Link?

codino
28-08-09, 19:45
Che certa stampa si sia scatenata è chiaro. Non avendo nulla di meglio a cui aggrapparsi non gli è parso vero. Dico solo che il suo comportamento
immorale e il suo rimpallarsi accuse con la consorte gli ha attirato (a ragione) commenti negativi dei vescovi e della stampa cattolica.
Che ha ragione da vendere.
Che poi a certa sinistra si preferisca Berlusconi non si discute.
Dovendo scegliere è d'obbligo.
Ma perchè è il meno peggio, non il meglio.

quoto

codino
28-08-09, 19:46
I cattolici farebbero meglio a verificare che non si presenti l'eventualità di un riconoscimento pubblico delle coppie omosessuali. La vita sessuale del premier non ha alcuna rilevanza sulle politiche familiari.

è un pessimo esempio!!!

codino
28-08-09, 19:48
Link?

me lo procurerò...:mmm:

codino
28-08-09, 19:51
me lo procurerò...:mmm:

qua c'è qualcosa "fra le righe"...:D

Paolo Guzzanti: «Se Mara Carfagna querela farò nomi». Poi si scusa - Il Messaggero (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=34097&sez=HOME_INITALIA)

cmq fatto è che la querela è stata ritirata!

FalcoConservatore
28-08-09, 19:56
qua c'è qualcosa "fra le righe"...:D

Paolo*Guzzanti:*«Se*Mara Carfagna querela farò*nomi». Poi*si scusa*-*Il Messaggero (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=34097&sez=HOME_INITALIA)

cmq fatto è che la querela è stata ritirata!Sì, perchè Guzzanti si è scusato pubblicamente!!!
Codino, anche tu abbindolato dalle menzogne e dalle dicerie...che delusione :sofico:

Il giorno che sentirò i nastri - se esistono, ma è tutto da vedere - cambierà qualcosa, nel frattempo inutile discutere di FUFFA PROPAGANDISTICA...

codino
28-08-09, 19:59
Sì, perchè Guzzanti si è scusato pubblicamente!!!
Codino, anche tu abbindolato dalle menzogne e dalle dicerie...che delusione :sofico:

Il giorno che sentirò i nastri - se esistono, ma è tutto da vedere - cambierà qualcosa, nel frattempo inutile discutere di FUFFA PROPAGANDISTICA...

ma guarda, i nastri della Daddario sono ascoltabili...


...ah già, dimenticavo... si tratta di Fiorello...:sofico::sofico::sofico:

codino
28-08-09, 20:02
Sì, perchè Guzzanti si è scusato pubblicamente!!!
Codino, anche tu abbindolato dalle menzogne e dalle dicerie...che delusione :sofico:

Il giorno che sentirò i nastri - se esistono, ma è tutto da vedere - cambierà qualcosa, nel frattempo inutile discutere di FUFFA PROPAGANDISTICA...

io cmq guarda,

non solo non ho bisogno dei nastri, ma neppure delle "dicerie" per riconoscere gli "alti meriti" per i quali la Carfagna è diventata ministra della repubblica italiana...:sofico:

codino
28-08-09, 20:03
io cmq guarda,

non solo non ho bisogno dei nastri, ma neppure delle "dicerie" per riconoscere gli "alti meriti" per i quali la Carfagna è diventata ministra della repubblica italiana...:sofico:

soprattutto la mia critica riguarda il fatto che poteva farla amministratrice delegata di qualche sua società...

non che la dobbiamo pure pagare noi...:sofico:

Augustinus
28-08-09, 20:49
E che c'entra se gli usa sono un paese puritano ?
Il paragone regge eccome.
Hai voglia se regge.

L'Italia è un paese puritano-calvinisa? :gratgrat: Io sapevo che era cattolico, ma forse la mia informazione non è corretta ..... :gratgrat:
E poi, come detto, a Clinton, il c.d. sexgate, riguardava il suo spergiuro, mica il fatto che aveva intrattenuto una relazione etraconiugale. :chefico:
Quindi, non c'azzecca niente.

Mappo
28-08-09, 21:56
Che strano un paio d'ore fa avevo postato le mie impressioni su questa pessima faccenda, ma non le trovo più, o Feltri le ha censurate oppure, cosa più probabile, la mia arteriosclerosi strisciante mi ha fatto pigiare un tasto al posto dell'altro.

Torniamo seri e recuperiamo il tempo perduto.
Come lettore quotidiano di entrambi i quotidiani, Giornale ed Avvenire quando stamani ho letto la testata de "Il Giornale" sono rimasto di sasso. Devo dire che ero rimasto molto amareggiato alla sostituzione di Giordano con Feltri e propro in questi giorni con il montare delle polemiche fra Lega e Vescovi, mi chedevo se questo cambio di direzione avrebbe influito sulle inevitabili prese di posizione de "Il Giornale". Purtroppo l'apertura odierna conferma i miei timori. Devo dire che sono rimasto dolorosamente colpito da questa porcheria fatta da quello che è il mio giornale di riferimento. In un colpo solo e spero per la prima ed ultima volta siamo scesi al livello di una qualsiasi Repubblica e poi ci strappiamo le vesti per le campagne di stampa contro Berlusconi? Feltri mi ha profondamente deluso e da berluscones antemarcia voglio credere che Berlusconi non ne fosse minimamente informato, in caso contrario resterei deluso - per la prima volta - anche da Berlusconi, doppiamente deluso anche per il non aver capito l'autogol commesso. Ciò detto a me non importa minimamente se le accuse rivolte a Boffo siano vere al 100% o meno (certo se non fossero vere Feltri farebbe meglio a sparire nel deserto del Gobi) Il punto non è questo, l'atto del Giornale -ribadisco mio quotidiano di riferimento- è stato un puro atto di killeraggio politico, stupido e prima ancora che stupido, inspiegabile. Come detto leggo tutti i giorni Avvenire (per amore di verità ad agosto non l'ho mai letto, ma non credo che in 30 giorni tutto sia potuto cambiare) ed avevo sempre trovato il giudizio di Avvenire e del suo direttore estremamente equilibrato sia sulle vicende private del premier sia sulla vita politica italiana in generale. Anzi avevo notato come nella pagina dei lettori ad una lettera critica nei confronti del premier se ne accompagnasse sempre una elogiativa e viceversa. Sempre nella pagina dei lettori spesso comparivano aperte critiche a Boffo da parte di lettori che lo definivano succube di Berlusconi perchè Avvenire a differenza del resto della stampa italiana non si sbizzarriva nel gossip estivo contro Berlusconi. E Feltri cosa ti fa? Poco prima di scrivere queste righe ho letto che Berlusconi si è fermamente dissociato da Feltri e mi sento di credere alla sua buona fede. A questo punto da un lato spero che Feltri in futuro possa dedicare più tempo alla sua amata ippica, dall'altro spero che nel PDL ci si renda conto che ci siamo infliati in un vero campo minato da cui possiamo avere solo dolori. Voglio sperare infine che da entrambi i lati della polemica si capisca che si è andati veramente troppo in là e che ci si dia una calmata.
Per finire, a prescindere dalla verità o meno delle accuse, tutta la mia solidarietà al direttore di Avvenire Boffo.

albiy
28-08-09, 22:06
Sono cioé decisamente contrariato da questo modo di fare giornalismo d'accatto (caro Feltri, ma com'è che questa documentazione scottante viene fuori solo oggi, dopo nove anni, proprio nel momento in cui Avvenire critica più aspramente il Governo?), ma sono ancor più preoccupato del fatto che alla guida del giornale dei Vescovi italiani ci sia un personaggio la cui moralità è pesantemente messa in discussione.
E le cui parole, di conseguenza, valgono molto poco...

Viene fuori ora perchè c'era bisogno di attaccarlo ora.

Io personalmente sono più preoccupato della moralità dei parlamentari, fra i quali ci sono molti condannati (anche per mafia).

Giovannipresbitero
28-08-09, 22:34
Se poi putacaso questa storia di Feltri si dimostrasse (come io spero) una bufala e un volgare killeraggio..a parte la cosmicità della crisi totale che si aprirebbe dovunque e comunque...ci sarà da divertirsi anche nel piccolo di questo nostro forum...

...Qualcuno di noi dovrebe dopo 15 anni andare a fare lo strillone gratis per Avvenire lungo le strade dell'intero Tavoliere delle Puglie ..

Che bello pensare ad Augustinus che in estate con i pinocchietti "tradizionalisti" e in inverno con il capotto elegante "tradizionalista" fa lo strillone per Avvenire...


Ora al di là delle battute e dell'ironia ha ragione l'UDC con Buttiglione quando fa osservare che in questo momento qualcuno della stessa maggiornaza di governo vuole la rottura tra Chiesa e Governo...

..Molto interessante...

Mappo io non credo tuttavia che berlusconi non sapesse...e cmq poi dopo il suo netto distinguo oggi da Feltri..mi sarei aspettato le dimissioni di Feltri stesso sfiduciato di fatto e di diritto dal suo editore di riferimento...

Con il Consiglio di Chiesa ortodosso abbiamo deciso seriamente di fare un nostro abbonamento ad Avvenire...

Defender
28-08-09, 22:58
Mappo io non credo tuttavia che berlusconi non sapesse...e cmq poi dopo il suo netto distinguo oggi da Feltri..mi sarei aspettato le dimissioni di Feltri stesso sfiduciato di fatto e di diritto dal suo editore di riferimento...


Come con Montanelli, Berlusconi s'è tradizionalmente attestato su un'attenzione esterna.

Giovannipresbitero
28-08-09, 23:02
Come con Montanelli, Berlusconi s'è tradizionalmente attestato su un'attenzione esterna.


..allora anche Feltri finirà applaudito nelle feste del csx?

Defender
28-08-09, 23:07
..allora anche Feltri finirà applaudito nelle feste del csx?

:D
Diciamo che è già più improbabile

codino
28-08-09, 23:51
Se poi putacaso questa storia di Feltri si dimostrasse (come io spero) una bufala e un volgare killeraggio..a parte la cosmicità della crisi totale che si aprirebbe dovunque e comunque...ci sarà da divertirsi anche nel piccolo di questo nostro forum...


...

lo escludo, visto che il diretto interessato non ha neppure smentito, ma si è solo vagamente lamentato dell'attacco...:mmm:

http://forum.politicainrete.net/cattolici-romani/20886-una-brutta-storia.html#post399161

Augustinus
29-08-09, 06:48
Se poi putacaso questa storia di Feltri si dimostrasse (come io spero) una bufala e un volgare killeraggio..a parte la cosmicità della crisi totale che si aprirebbe dovunque e comunque...ci sarà da divertirsi anche nel piccolo di questo nostro forum...

...Qualcuno di noi dovrebe dopo 15 anni andare a fare lo strillone gratis per Avvenire lungo le strade dell'intero Tavoliere delle Puglie ..

Che bello pensare ad Augustinus che in estate con i pinocchietti "tradizionalisti" e in inverno con il capotto elegante "tradizionalista" fa lo strillone per Avvenire...


Ora al di là delle battute e dell'ironia ha ragione l'UDC con Buttiglione quando fa osservare che in questo momento qualcuno della stessa maggiornaza di governo vuole la rottura tra Chiesa e Governo...

..Molto interessante...

Mappo io non credo tuttavia che berlusconi non sapesse...e cmq poi dopo il suo netto distinguo oggi da Feltri..mi sarei aspettato le dimissioni di Feltri stesso sfiduciato di fatto e di diritto dal suo editore di riferimento...

Con il Consiglio di Chiesa ortodosso abbiamo deciso seriamente di fare un nostro abbonamento ad Avvenire...

Caro G, io non sono buono per strillare. Queso compito lo lascio a quelli di Palermo. Son certamente meglio del sottoscritto :chefico:

Augustinus
29-08-09, 07:22
Al di là delle battute, più o meno al vetriolo, qui, come altrove, si ripropone, a mio modo di vedere, l'approccio cattolico rispetto ad un approccio non cattolico, di marca spiccatamnte protestante.
Mi spiego. la nostra cultura è influenzata profondamente dall'etica cattolica così come, in altri paesi, quelle culture sono influenzate dal loro fenomeno religioso. Ebbene, tutto nasce dalla questione "moralistica" privata del Presidente del Consiglio, che, veo o falso che sia, avrebbe intrattenuto relazioni extraconiugali con veline o sedicenti minorenni.
Da qui nasce tutto. C'è chi come alcuni esponenti politici ne hanno fatto una questione di principio e c'è anche come acuni giornali, come Avvenire, hanno inteso stigmatizzar queste condotte.
In siffatto attegiamento, se vogliamo anche ipocrita, è ravvisabile un approccio tipicamente etico-protestnte. In che senso?
Nell'etica cattolica, la moralità privata del leader, sia esso politico sia esso religioso, non ha mai assunto valore legittimante del potere di quel leader. Se così non fosse, allora, ad es., papi dalla dubbia moralità privata come un Alessandro VI Borgia o altri assumerebbe significato legittimante. In altre parole, se fosse vero quest'approccio, si dovrebbe concludere che papi, sempre come un Alessandro VI, non sarebbero stati veri papi e che corredo indispensabile del papato sia anche l'integrità morale e la santità di vita. Eppure non è stato così. Queste due ultime caratteristiche non sono mai state bagaglio necessario del papato. Alessandro VI, quindi, sebbene moralmente censurabile nella sua vita privata, ccme papa è stato esemplare, perché ha svolto il suo ufficio in maniera davvero encomiabile.
Ciò che vale per il papato, vale anche per il leader politico. Ed in effetti, nella storia, non sono mancati sovrani, che sebbene censurabili nella loro condotta di vita privata, nondimeno sono stati esemplari come re. A cominciare da Costantino, che, non a caso, è santficato dalla chiesa ortodossa ed anche dalla Chiesa cattolica - considerato santo almeno in certe zone. E questo nonostante il grande imperatore, reputato "pari agli Apostoli", avesse fatto uccidere il figlio, Crispo, e la moglie, anche - pare - con l'assenso della propria madre, S. Elena.
La morale cattolica, quindi, non legittima il potere del leader in base alla sua condotta pivata. In fondo, è questo l'insegnamento di Gesù steso.
Egli, infatti, pur sigmatizzando la condotta morale dei leaders del suo tempo, affermò (Mt 23, 2-3):


Sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli scribi e i farisei. Fate e osservate ciò che vi dicono, ma non quello che fanno. Poiché dicono ma non fanno.

Dunque, Gesù afferma chiaramente di fare "ciò che dicono", ma non imitarli per "ciò che fanno".
Questo, quindi, di per sè, esclude il valore esemplare per il fedele come per il cittadino della condotta morale del leader.
L'etica protestante, a partire da Lutero, è opposta, ritenendo legittimante il potere del leader nella sua condotta morale. Ovviamente ciò nasce, in fondo, dall'idea della predestinazione e dai "segni" attraverso i quali un soggetto risulti predestinato. Ma su questo si potrebbe aprire un discorso lungo.
Da qui nasce il moralismo protestante delle benpensanti nerovestite della città che facevano cacciare dai saloons le "svergognate" ballerine; quella propensione all'alcool nei paesi protestanti (non si può sempre fingere una virtù che non si ha: ogni tanto bisogna"rilassarsi") che è assente nei paesi latini, quel reprimere la manifestazione pubblica dei sentimenti che porta da un lato all'ipocrisia, dall'altro allo sbracamento (impeccabili di giorno e ubriachi fradici il week-end; il "minuto disilenzio", l'occultamento delle emozioni ai funerali e gli hooligans; e così via).
Purtroppo quest'etica, a noi estranea, per via della globalizzazione, ci sta contagiando, non riuscendo più a distinguere le cose cattolicamente.
E l'ipocrisia, di marca puritano-porotestante, paradossalmente viene proprio da parte di chi, forse, e dico forse, non avrebbe avuto neppure titolo legittimante per salire sul pulpito. Si rivela qui ancora vero il celebre detto evangelico (Mt 7, 3-5):


Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello

O quello - analogo - di S. Paolo (Rm 2, 1):


Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose.

Scipione
29-08-09, 08:09
............. Concorda Vittorio Messori, l'intervistatore del Papa: «È sembrata una parata per la consegna degli Oscar o una giornata dell'orgoglio gay a New York».

.......... Ne è certo, Vittorio Messori: «Il Duomo di Milano, per la messa in suffragio di Gianni Versace, non andava concesso».

«Tutti i Versace di questo mondo hanno diritto alla misericordia divina», dice il più famoso scrittore cattolico, però «è sembrato ne facessero quasi un simbolo».

E allora «scandalizzerò i buonisti, ma la Chiesa non ha il dovere di essere buonista. Ha il dovere, davanti ai vivi e ai morti, di dire come stanno le cose». ........
Ma questo poveretto non potrebbe farsi gli affari suoi? Se ai funerali di un gay ci sono prevalentemente gay, cosa mai gliene può importare? Devono chiedergli il permesso? Vuole sostituirsi alla curia? :chefico:

Augustinus
29-08-09, 09:23
Ma questo poveretto non potrebbe farsi gli affari suoi? Se ai funerali di un gay ci sono prevalentemente gay, cosa mai gliene può importare? Devono chiedergli il permesso? Vuole sostituirsi alla curia? :chefico:

Vabbè, ma il tema sarebbe OT. :chefico:

Andrea
29-08-09, 10:01
Al di là delle battute, più o meno al vetriolo, qui, come altrove, si ripropone, a mio modo di vedere, l'approccio cattolico rispetto ad un approccio non cattolico, di marca spiccatamnte protestante.
Mi spiego. la nostra cultura è influenzata profondamente dall'etica cattolica così come, in altri paesi, quelle culture sono influenzate dal loro fenomeno religioso. Ebbene, tutto nasce dalla questione "moralistica" privata del Presidente del Consiglio, che, veo o falso che sia, avrebbe intrattenuto relazioni extraconiugali con veline o sedicenti minorenni.
Da qui nasce tutto. C'è chi come alcuni esponenti politici ne hanno fatto una questione di principio e c'è anche come acuni giornali, come Avvenire, hanno inteso stigmatizzar queste condotte.
In siffatto attegiamento, se vogliamo anche ipocrita, è ravvisabile un approccio tipicamente etico-protestnte. In che senso?
Nell'etica cattolica, la moralità privata del leader, sia esso politico sia esso religioso, non ha mai assunto valore legittimante del potere di quel leader. Se così non fosse, allora, ad es., papi dalla dubbia moralità privata come un Alessandro VI Borgia o altri assumerebbe significato legittimante. In altre parole, se fosse vero quest'approccio, si dovrebbe concludere che papi, sempre come un Alessandro VI, non sarebbero stati veri papi e che corredo indispensabile del papato sia anche l'integrità morale e la santità di vita. Eppure non è stato così. Queste due ultime caratteristiche non sono mai state bagaglio necessario del papato. Alessandro VI, quindi, sebbene moralmente censurabile nella sua vita privata, ccme papa è stato esemplare, perché ha svolto il suo ufficio in maniera davvero encomiabile.
Ciò che vale per il papato, vale anche per il leader politico. Ed in effetti, nella storia, non sono mancati sovrani, che sebbene censurabili nella loro condotta di vita privata, nondimeno sono stati esemplari come re. A cominciare da Costantino, che, non a caso, è santficato dalla chiesa ortodossa ed anche dalla Chiesa cattolica - considerato santo almeno in certe zone. E questo nonostante il grande imperatore, reputato "pari agli Apostoli", avesse fatto uccidere il figlio, Crispo, e la moglie, anche - pare - con l'assenso della propria madre, S. Elena.
La morale cattolica, quindi, non legittima il potere del leader in base alla sua condotta pivata. In fondo, è questo l'insegnamento di Gesù steso.
Egli, infatti, pur sigmatizzando la condotta morale dei leaders del suo tempo, affermò (Mt 23, 2-3):



Dunque, Gesù afferma chiaramente di fare "ciò che dicono", ma non imitarli per "ciò che fanno".
Questo, quindi, di per sè, esclude il valore esemplare per il fedele come per il cittadino della condotta morale del leader.
L'etica protestante, a partire da Lutero, è opposta, ritenendo legittimante il potere del leader nella sua condotta morale. Ovviamente ciò nasce, in fondo, dall'idea della predestinazione e dai "segni" attraverso i quali un soggetto risulti predestinato. Ma su questo si potrebbe aprire un discorso lungo.
Da qui nasce il moralismo protestante delle benpensanti nerovestite della città che facevano cacciare dai saloons le "svergognate" ballerine; quella propensione all'alcool nei paesi protestanti (non si può sempre fingere una virtù che non si ha: ogni tanto bisogna"rilassarsi") che è assente nei paesi latini, quel reprimere la manifestazione pubblica dei sentimenti che porta da un lato all'ipocrisia, dall'altro allo sbracamento (impeccabili di giorno e ubriachi fradici il week-end; il "minuto disilenzio", l'occultamento delle emozioni ai funerali e gli hooligans; e così via).
Purtroppo quest'etica, a noi estranea, per via della globalizzazione, ci sta contagiando, non riuscendo più a distinguere le cose cattolicamente.
E l'ipocrisia, di marca puritano-porotestante, paradossalmente viene proprio da parte di chi, forse, e dico forse, non avrebbe avuto neppure titolo legittimante per salire sul pulpito. Si rivela qui ancora vero il celebre detto evangelico (Mt 7, 3-5):



O quello - analogo - di S. Paolo (Rm 2, 1):

il tuo intervento questa volta mi sembra meno felice del solito. equiparare tout court la necessità della coerenza tra comportamenti pubblici e privati all'etica protestante, mi sembra semplicistico.
gli esempi che fai si rifanno tutti ad un'età premoderna (e anche allora c'era però chi - come san giovanni battista, una certa decenza la reclamava - anche se mal gliene incolse...), mentre oggi siamo in democrazia, anzi in MIGNOTTOCRAZIA. i comportamenti privati del premier assumono immediatamente una valenza pubblica (ad esempio influenzando gli incarichi ministeriali e paraministeriali, e le candidature politiche).
a parte le conseguenze pratiche, resta la questione dottrinale:anche qui non mi sembri convincente. prendiamo ad esempio il magistero di Pio XII, che - anche quantitativamente - è imponente; esso tratta dei comportamenti e dell'etica delle varie categorie sociali: non ho sottomano i testi ma vogliamo scommettere che, anche lì, si può trovare qualcosa sui doveri degli uomini politici e di chi ricopre cariche pubbliche?

Augustinus
29-08-09, 10:09
il tuo intervento questa volta mi sembra meno felice del solito. equiparare tout court la necessità della coerenza tra comportamenti pubblici e privati all'etica protestante, mi sembra semplicistico.
gli esempi che fai si rifanno tutti ad un'età premoderna (e anche allora c'era però chi - come san giovanni battista, una certa decenza la reclamava - anche se mal gliene incolse...), mentre oggi siamo in democrazia, anzi in MIGNOTTOCRAZIA. i comportamenti privati del premier assumono immediatamente una valenza pubblica (ad esempio influenzando gli incarichi ministeriali e paraministeriali, e le candidature politiche).
a parte le conseguenze pratiche, resta la questione dottrinale:anche qui non mi sembri convincente. prendiamo ad esempio il magistero di Pio XII, che - anche quantitativamente - è imponente; esso tratta dei comportamenti e dell'etica delle varie categorie sociali: non ho sottomano i testi ma vogliamo scommettere che, anche lì, si può trovare qualcosa sui doveri degli uomini politici e di chi ricopre cariche pubbliche?

Attenzione, non ho detto che il leader, religioso o politico, debba essere immorale. Ho solo detto che la legittimazione del suo potere non deriva dalla sua moralità privata. :chefico: Quindi, è errato invocare "dimissioni" o puntare il dito per la vita privata. :chefico: Questo ho detto. Poi è ovvio che il politico, come tutti e forse più di tutti, deve avere - o per lo meno - cercare di avere una condotta coerente. Ma se non ce la dovesse avere, non deriva da quello la sua legittimazione, a differenza di quanto accade in ambito puritano-calvinista. :chefico:

Andrea
29-08-09, 13:06
Attenzione, non ho detto che il leader, religioso o politico, debba essere immorale. Ho solo detto che la legittimazione del suo potere non deriva dalla sua moralità privata. :chefico: Quindi, è errato invocare "dimissioni" o puntare il dito per la vita privata. :chefico: Questo ho detto. Poi è ovvio che il politico, come tutti e forse più di tutti, deve avere - o per lo meno - cercare di avere una condotta coerente. Ma se non ce la dovesse avere, non deriva da quello la sua legittimazione, a differenza di quanto accade in ambito puritano-calvinista. :chefico:

caro augustinus,
sono d'accordo con te nel diffidare della morale puritano-calvinista, però è anche vero che, come diceva totò, "ogni limite ha la sua pazienza". mi sembra che, almeno in questo ambito, berlusconi i limiti li abbia superati tutti: se non fosse stato per veronica, avremmo oggi a strasburgo, come deputati europei, le escort del capo.
a parte questo, mi complimento con te per l'equilibrio e e la competenza di alcuni tuoi recenti interventi in un altro, ben noto, thread.:)

codino
29-08-09, 13:09
Attenzione, non ho detto che il leader, religioso o politico, debba essere immorale. Ho solo detto che la legittimazione del suo potere non deriva dalla sua moralità privata. :chefico: Quindi, è errato invocare "dimissioni" o puntare il dito per la vita privata. :chefico: Questo ho detto. Poi è ovvio che il politico, come tutti e forse più di tutti, deve avere - o per lo meno - cercare di avere una condotta coerente. Ma se non ce la dovesse avere, non deriva da quello la sua legittimazione, a differenza di quanto accade in ambito puritano-calvinista. :chefico:

ma non mi pare che alcuno abbia posto le cose in quei termini...

codino
29-08-09, 13:20
La rabbia dei moralisti smascherati
di Vittorio Feltri

I nemici del Giornale si sono scatenati. Non hanno gradito gli articoli che abbiamo pubblicato ieri su Dino Boffo, direttore dell’Avvenire (quotidiano dei vescovi italiani) e capofila dei moralisti impegnati a lanciare anatemi contro Silvio Berlusconi per le sue vicende private. Sono piovute su di noi critiche aspre e in alcuni casi violente. Quel Feltri - grida scandalizzato Boffo - è un killer. Tuttavia non ha smentito una riga di quanto scritto; già, non poteva farlo, perché la notizia che lo riguarda è vera, e purtroppo per lui non è una sciocchezza irrilevante.
Egli ha patteggiato nel tribunale di Terni e pagato una sanzione pecuniaria per una storiaccia di molestie alla moglie di un uomo col quale il signor direttore Savonarola aveva una relazione omosessuale. Intendiamoci. La relazione omosessuale era ed è affare suo, ma il reato per il quale ha patteggiato, ossia le molestie, non è mica tanto privato poiché trattato in un’aula di Giustizia.
Detto questo, nessuno, tantomeno al Giornale, si sarebbe occupato di una cosa simile se lui, il Principe dei moralisti, non avesse fatto certe prediche dal pulpito del foglio Cei per condannare le presunte dissolutezze del Cavaliere. Adesso i cittadini sanno che il lapidatore non ha le carte in regola per lapidare alcuno.
Le reazioni sgangherate registrate ieri su questo fatto (e immagino la stampa di oggi quanto strillerà) dimostrano la malafede e il doppiopesismo di tanti politici e giornalisti. Per mesi la Repubblica (e non solo) ha sbattuto in prima, seconda, terza pagina articoli zeppi di insinuazioni, intercettazioni galeotte, interviste a prostitute e amiche di prostitute: una campagna interminabile finalizzata a demolire la reputazione del presidente del Consiglio, enfatizzando le sue performance di amatore instancabile. I giornali sedicenti indipendenti e i politici progressisti hanno applaudito al gossip, talvolta alimentandolo; poi noi scopriamo che uno dei massimi censori, il numero uno di Avvenire, è un tipo che prima di parlare male di altri dovrebbe guardarsi allo specchio, e veniamo ricoperti di insulti.
Craxi diceva: a brigante, brigante e mezzo. Aveva ragione. In seguito alle nostre rivelazioni la cena prevista ieri sera fra il premier e il cardinal Bertone è stata annullata per evitare strumentalizzazioni. La Cei, non senza imbarazzo, ha espresso generica e formale solidarietà a Boffo; non poteva fare diversamente. Forse non era al corrente del vizietto del suo portavoce giornalistico e, quand’anche fosse stata informata, sperava non sarebbero uscite indiscrezioni e ora, colta alla sprovvista, deveriflettere sul da farsi.
Silvio Berlusconi ha diramato un comunicato nel quale si dissocia dal Giornale perché contrario alle polemiche sulla vita intima di chiunque. Ci saremmo stupiti se il premier avesse detto il contrario, e cioè che approvava la nostra iniziativa. Non c’è bisogno di rammentare che il compito di decidere in una redazione spetta al direttore il quale può essere licenziato da un momento all’altro, ma non limitato nei suoi poteri. Se sbaglia, paga; ma è libero di sbagliare. Su questo punto il contratto di lavoro non lascia margini a dubbi.
Sono pronto a rispondere di quanto abbiamo pubblicato nella consapevolezza che fornire informazioni e commentarle è nostro dovere. Aggiungo che non sono affatto pentito di aver divulgato la notizia su Boffo e, in una circostanza analoga, il mio atteggiamento non cambierebbe di una virgola.
Abbiamo la certezza che questa faccenda non finirà qui. Replicheremo agli attacchi (scontati) di cui saremo oggetto, e rassicuriamo i lettori: non siamo mammole. Finché i moralisti speculeranno su ciò che succede sotto le lenzuola di altri, noi ficcheremo il naso (turandocelo) sotto le loro.

La rabbia dei moralisti smascherati - Interni - ilGiornale.it del 29-08-2009 (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=378155)

codino
29-08-09, 13:24
GENOVA
Bagnasco: «L'attacco a Boffo, fatto disgustoso e grave»

«L'attacco che è stato fatto al dott. Boffo direttore di Avvenire è un fatto disgustoso e molto grave»: lo ha detto l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, prima di celebrare la messa per la festa del santuario della Madonna della Guardia.

«Rinnovo al dott.Boffo direttore di Avvenire tutta la stima e la fiducia mia personale e quella di tutti i vescovi italiani e delle Comunità cristiane»: ha aggiunto Bagnasco.

Avvenire (http://www.avvenire.it/Cronaca/bagnasco+fiducia+boffo_200908290907096830000.htm)

Giovannipresbitero
29-08-09, 20:02
il direttore della rivista dei rogazionisti 'Rogate Ergo', padre Vito Magno sottolinea come Boffo "è stato vittima di un attacco ingrato, un attacco mirato non solo alla sua figura ma di tutta la chiesa". "Il direttore di 'Avvenire' è un grande professionista - dice padre Magno - e anche dal punto di vista cristiano è una figura esemplare". Non solo stampa cattolica ma anche movimenti scendono in campo per difendere il direttore del giornale dei vescovi. A partire da Comunione e Liberazione che - dal Meeting di Rimini - fa sentire forte la propria voce. "Se si va avanti con questo modo di fare politica si perde il valore della persona e della politica", dice Emilia Guarnieri, Presidente Associazione Meeting per l'amicizia fra i popoli, secondo cui l'attacco a Boffo è "vergognosa" perché è una "provocazione che supera il rispetto della persona". "Gli organizzatori del Meeting - si legge in una nota di Cl - sottolineano l'assoluta mancanza di rispetto per la persona, ridotta a pretesto per una lotta politica". Quello del 'Giornale' è un "attacco inqualificabile e senza precedenti" che "ci sorprende e ci amareggia", commenta da parte sua l'Associazione 'Scienza & Vita'.

napici
30-08-09, 12:20
Al di là delle battute, più o meno al vetriolo, qui, come altrove, si ripropone, a mio modo di vedere, l'approccio cattolico rispetto ad un approccio non cattolico, di marca spiccatamnte protestante.
Mi spiego. la nostra cultura è influenzata profondamente dall'etica cattolica così come, in altri paesi, quelle culture sono influenzate dal loro fenomeno religioso. Ebbene, tutto nasce dalla questione "moralistica" privata del Presidente del Consiglio, che, veo o falso che sia, avrebbe intrattenuto relazioni extraconiugali con veline o sedicenti minorenni.
Da qui nasce tutto. C'è chi come alcuni esponenti politici ne hanno fatto una questione di principio e c'è anche come acuni giornali, come Avvenire, hanno inteso stigmatizzar queste condotte.
In siffatto attegiamento, se vogliamo anche ipocrita, è ravvisabile un approccio tipicamente etico-protestnte. In che senso?
Nell'etica cattolica, la moralità privata del leader, sia esso politico sia esso religioso, non ha mai assunto valore legittimante del potere di quel leader. Se così non fosse, allora, ad es., papi dalla dubbia moralità privata come un Alessandro VI Borgia o altri assumerebbe significato legittimante. In altre parole, se fosse vero quest'approccio, si dovrebbe concludere che papi, sempre come un Alessandro VI, non sarebbero stati veri papi e che corredo indispensabile del papato sia anche l'integrità morale e la santità di vita. Eppure non è stato così. Queste due ultime caratteristiche non sono mai state bagaglio necessario del papato. Alessandro VI, quindi, sebbene moralmente censurabile nella sua vita privata, ccme papa è stato esemplare, perché ha svolto il suo ufficio in maniera davvero encomiabile.
Ciò che vale per il papato, vale anche per il leader politico. Ed in effetti, nella storia, non sono mancati sovrani, che sebbene censurabili nella loro condotta di vita privata, nondimeno sono stati esemplari come re. A cominciare da Costantino, che, non a caso, è santficato dalla chiesa ortodossa ed anche dalla Chiesa cattolica - considerato santo almeno in certe zone. E questo nonostante il grande imperatore, reputato "pari agli Apostoli", avesse fatto uccidere il figlio, Crispo, e la moglie, anche - pare - con l'assenso della propria madre, S. Elena.
La morale cattolica, quindi, non legittima il potere del leader in base alla sua condotta pivata. In fondo, è questo l'insegnamento di Gesù steso.
Egli, infatti, pur sigmatizzando la condotta morale dei leaders del suo tempo, affermò (Mt 23, 2-3):



Dunque, Gesù afferma chiaramente di fare "ciò che dicono", ma non imitarli per "ciò che fanno".
Questo, quindi, di per sè, esclude il valore esemplare per il fedele come per il cittadino della condotta morale del leader.
L'etica protestante, a partire da Lutero, è opposta, ritenendo legittimante il potere del leader nella sua condotta morale. Ovviamente ciò nasce, in fondo, dall'idea della predestinazione e dai "segni" attraverso i quali un soggetto risulti predestinato. Ma su questo si potrebbe aprire un discorso lungo.
Da qui nasce il moralismo protestante delle benpensanti nerovestite della città che facevano cacciare dai saloons le "svergognate" ballerine; quella propensione all'alcool nei paesi protestanti (non si può sempre fingere una virtù che non si ha: ogni tanto bisogna"rilassarsi") che è assente nei paesi latini, quel reprimere la manifestazione pubblica dei sentimenti che porta da un lato all'ipocrisia, dall'altro allo sbracamento (impeccabili di giorno e ubriachi fradici il week-end; il "minuto disilenzio", l'occultamento delle emozioni ai funerali e gli hooligans; e così via).
Purtroppo quest'etica, a noi estranea, per via della globalizzazione, ci sta contagiando, non riuscendo più a distinguere le cose cattolicamente.
E l'ipocrisia, di marca puritano-porotestante, paradossalmente viene proprio da parte di chi, forse, e dico forse, non avrebbe avuto neppure titolo legittimante per salire sul pulpito. Si rivela qui ancora vero il celebre detto evangelico (Mt 7, 3-5):

O quello - analogo - di S. Paolo (Rm 2, 1):

Intervento interessante. Si capisce bene alla luce di quello che scrivi che, dal tuo punto di vista, ad un cattolico interessa solo l'azione pubblica di un politico. Quello che non riesco a capire è perché giudichi (se mi sbaglio correggimi) Berlusconi una sorta di male minore rispetto alla sinistra. A me sembra che seguendo il tuo ragionamento entrambi gli schieramenti diventino invotalbili, in quanto entrambi portano avanti pubblicamente leggi contrarie al cristianesimo. La sinistra per le ragioni che tante volte hai affermato (pacs, aborto e via dicendo). Ma se guardo a destra vedo lo stesso deserto: fu Berlusconi a cambiare la legge per il commercio internazionale di armi che adesso permette di omettere i compratori e che quindi favorisce terroristi e compratori in posizioni non legali. Una siffatta legge mi sembra vada contro il precetto "non uccidere" tanto quanto le leggi sull'aborto. E per quanto riguarda "non rubare"? Tra condoni, rientro capitali e depenalizzazione del falso in bilancio mi sembra che l'azione legislativa di questo governo non sia particolarmente ligia a questo comandamento. Non dico che gli altri siano migliori, ma appunto a me sembrano invotabili entrambi secondo il tuo ragionamento. Mi spiegheresti perché invece sia da preferire Berlusconi?

Una piccola nota di colore per quel che riguarda le benpensanti nerovestite. Sono esistite anche in italia; a Firenze, durante il regno del granduca Cosimo III circolavano in gran quantità le terziarie francescane, vestite non di nero ma di grigio, detto in toscana anche "bigio". Queste terziarie erano chiamate, dal colore del loro vestito le "bigie" o le "bizze". Sembra che fossero così stucchevoli e rompiscatole nel loro moralismo, che quando i bambini puntavano i piedi per ottenere qualcosa i genitori cominciarono a dire "non fare come le bizze" e da lì nacque l'espressione "fare le bizze".

Non c'entra forse molto ma era divertente da raccontare e fa vedere che anche in Italia ci sono stati momenti di moralismo imperante.

Scipione
30-08-09, 16:21
Ma questo tread, non starebbe meglio in "cattolici in politica"?. :chefico:

Cuordy
30-08-09, 18:09
Quando si va a scavare nelle cose dei potenti c'è quasi sempre la certezza di trovarne a iosa di scheletrini, nei loro armadi...

più facile che un ago entri nella cruna di un ricco, piuttosto che un cammello nel regno dei cieli

Più si è potenti e ricchi e più le tentazioni aumentano e si fanno insidiose. Quindi non è una novità che uno di questi potenti abbia ceduto ad una (...) di queste tentazioni.

Non leggo quasi mai Avvenire, quindi non conosco la maniera con cui è stata portata avanti la campagna contro le "avventure" sessuali del premier Silvio Berlusconi. Per parlarne lo si può fare in molti modi, più o meno delicati. In maniera più o meno ragionevole. Voglio sperare che Avvenire l'abbia fatto nella maniera più professionale possibile. Se così non fosse il direttore di quel giornale ha sbagliato. Non ha però sbagliato a parlarne, solo perché anni fa ha fatto cose schifose.
Certo è che se avesse perso il pelo ma non il vizio, la cosa sarebbe grave...

Quelle poche volte che leggo un quotidiano questo è in genere il Giornale, soprattutto da quando Feltri ne è direttore. Feltri è un giornalista che leggo sempre volentieri ormai da parecchi anni. Quando per caso l'altra mattina, su Il Giornale, in spiaggia, ho letto di ciò che pesa sulla fedina penale del direttore di Avvenire, come tutte le volte che i cattolici di spicco ne combinano una, il dispiacere che ho provato è stato il doppio se non il triplo, rispetto al dispiacere che in genere provo di fronte a notizie di comportamenti spiacevoli ma che non riguardano rappresentanti - laici e clericali - del cattolicesimo: perché l'affronto, più che in altri casi, quando è un cattolico a provocarlo, non è solo per la vittima, ma anche nei confronti di Gesù. Inoltre per ogni scandalo provocato da un cattolico, sono molti coloro che saranno spinti ad allontanarsi dalla Chiesa.

Il caso è accaduto nel 2001. Il tempo per il pentimento c'è stato. Adesso si comporta bene? Pare di sì, e io spero che sia così. Punto. Credo possa fare il direttore di tutti i quotidiani cattolici che vuole. Se si comporta bene... Però dovrebbe fare uno sforzo maggiore: perché la nota che ho letto non mi è piaciuta affatto. Da cattolico di spicco, che ha commesso un peccato molto grave, per altro ai danni di una moglie, nel momento in cui le vicende vengono a galla, o per un motivo o per l'altro, per non sbagliare ulteriormente dovrebbe, cristianamente, affrontare il caso con più umiltà e meno vittimismo di come invece ha fatto.

Scipione
30-08-09, 19:52
più facile che un ago entri nella cruna di un ricco, piuttosto che un cammello nel regno dei cieli.........
Ma sei sicuro che sia così? :mmm:

Cuordy
30-08-09, 21:02
Ma sei sicuro che sia così? :mmm:

Volevo vedere se eri attento... :D

Rollingstone
30-08-09, 21:45
L'Italia è un paese puritano-calvinisa? :gratgrat: Io sapevo che era cattolico, ma forse la mia informazione non è corretta ..... :gratgrat:
E poi, come detto, a Clinton, il c.d. sexgate, riguardava il suo spergiuro, mica il fatto che aveva intrattenuto una relazione etraconiugale. :chefico:
Quindi, non c'azzecca niente.

E leggi e porti i discorsi fuori dai binari. O almeno ci provi, ma con scarsi risultati.
Ma non attacca : puritano o no non c'entra una mazza.
Tutto il can can sul berlusca l'ha iniziato la moglie non la stampa cattolica.
E spergiuro e adultero, Clinton non ha scatenato i giornali di cui (non)
era proprietario contro chi lo accusava.

Invece il tuo idolo, persona piccola piccola moralmente oltrechè fisicamente, ha scatenato Feltri (uno definito meno che mediocre da Indro Montalelli) contro chi lo ha giudicato un piccolo moralmente, tracotante e adultero.

Indi il tuo discorso sui puritani non c'entra nulla, il resto è pienamente
in linea col discorso.

Mappo
31-08-09, 10:33
Invece il tuo idolo, persona piccola piccola moralmente oltrechè fisicamente, ha scatenato Feltri (uno definito meno che mediocre da Indro Montalelli) contro chi lo ha giudicato un piccolo moralmente, tracotante e adultero.


Caro Rollingstone, come ti suggerisco anche in un altro 3d non c'è bisogno di condire di insulti le tue rispettabilissime opinioni, penso che ne guadagnerebbe in primis l'autorevolezza dei tuoi giudizi. Del resto non pretenderai che un povero berlusconiano come il sottoscritto accetti di confrontarsi su questi livelli, se c'è un Feltri fra le nostre file che fa bischerate grandi come una casa non vuol dire che siamo tutti della stessa pasta.

Augustinus
31-08-09, 12:50
Intervento interessante. Si capisce bene alla luce di quello che scrivi che, dal tuo punto di vista, ad un cattolico interessa solo l'azione pubblica di un politico. Quello che non riesco a capire è perché giudichi (se mi sbaglio correggimi) Berlusconi una sorta di male minore rispetto alla sinistra. A me sembra che seguendo il tuo ragionamento entrambi gli schieramenti diventino invotalbili, in quanto entrambi portano avanti pubblicamente leggi contrarie al cristianesimo. La sinistra per le ragioni che tante volte hai affermato (pacs, aborto e via dicendo). Ma se guardo a destra vedo lo stesso deserto: fu Berlusconi a cambiare la legge per il commercio internazionale di armi che adesso permette di omettere i compratori e che quindi favorisce terroristi e compratori in posizioni non legali.

Beh .... se consideriamo che il vaticano di Montini e di GP II aveva azioni nella Beretta, le colpe di berlusconi sono peccati veniali .... . :D


Una siffatta legge mi sembra vada contro il precetto "non uccidere" tanto quanto le leggi sull'aborto.

Non è mica detto, visto che esiste anche la legittima difesa. :chefico:


E per quanto riguarda "non rubare"? Tra condoni, rientro capitali e depenalizzazione del falso in bilancio mi sembra che l'azione legislativa di questo governo non sia particolarmente ligia a questo comandamento.

Ma attenzione, è la legge che definisce ciò che è furto e ciò che non lo è, così come è sempre la legge che sabilisce quale sia reato e quale non lo sia.


Non dico che gli altri siano migliori, ma appunto a me sembrano invotabili entrambi secondo il tuo ragionamento. Mi spiegheresti perché invece sia da preferire Berlusconi?

Non ho detto chesia preferibile Berlusconi. Ho solo detto che le colpe della vita privata devono rimanere solo tali, cioè private e non toccare l'aspetto pubblico. Per quest'ultimo profilo, esistono altri canoni di vautazione.


Una piccola nota di colore per quel che riguarda le benpensanti nerovestite. Sono esistite anche in italia; a Firenze, durante il regno del granduca Cosimo III circolavano in gran quantità le terziarie francescane, vestite non di nero ma di grigio, detto in toscana anche "bigio". Queste terziarie erano chiamate, dal colore del loro vestito le "bigie" o le "bizze". Sembra che fossero così stucchevoli e rompiscatole nel loro moralismo, che quando i bambini puntavano i piedi per ottenere qualcosa i genitori cominciarono a dire "non fare come le bizze" e da lì nacque l'espressione "fare le bizze".

In effetti, non c'entra molto. Non è il richiamo alla sanità dei costumi a fare il moralismo, ma è, piuttosto, la moralità ammantata di ipocrisia a fare problema. Le signore protestnti nerovestite facevano nella vita privata ciò che le ballerine dei saloon facevano pubblicamente. Qui sta il moralismo e l'ipocrisia. Il parametro, se vogliamo, è quello della pagliuzza e della trave che ho sopra ricordato. Nel caso di Boffo, questi, ha preso a pretesto un'ipotetica colpa morale privata di un soggtto per imbastire una campagna politica, scandalizzandosi. :chefico:

Augustinus
31-08-09, 12:54
E leggi e porti i discorsi fuori dai binari. O almeno ci provi, ma con scarsi risultati.
Ma non attacca : puritano o no non c'entra una mazza.
Tutto il can can sul berlusca l'ha iniziato la moglie non la stampa cattolica.
E spergiuro e adultero, Clinton non ha scatenato i giornali di cui (non)
era proprietario contro chi lo accusava

Vabbè, tu sei slito a fare mucchi .... di .... schiocchezze .....


Invece il tuo idolo, persona piccola piccola moralmente oltrechè fisicamente, ha scatenato Feltri (uno definito meno che mediocre da Indro Montalelli) contro chi lo ha giudicato un piccolo moralmente, tracotante e adultero.

Io penso di non avere idoli. Piuttosto, carta canta:


http://images.corriere.it/Media/Foto/2009/08/31/bof1.jpg

Qui la stampa c.d. cattolica ci ha fatto una figua barbina. E' vero che non è stata lei a scatenare, a dare fuoco alle polveri, ma è anche vero che si è spinta oltre ogni buona misura. :chefico:


Indi il tuo discorso sui puritani non c'entra nulla, il resto è pienamente in linea col discorso.

Io non ho ancora capito perché non c'entri nulla, vsto che la tua analisi è assai supereficiale e molto banale. Comunque, vale sempre il detto che "chi di spada ferisce .....". Boffo, forse, avrebbe dovuto ricordarsene. :chefico:

Augustinus
31-08-09, 12:55
http://images.corriere.it/Media/Foto/2009/08/31/bof2.jpg

codino
31-08-09, 13:23
...

Ma attenzione, è la legge che definisce ciò che è furto e ciò che non lo è, così come è sempre la legge che sabilisce quale sia reato e quale non lo sia.

...

qua sono in totale disaccordo!!!

Augustinus
31-08-09, 13:44
qua sono in totale disaccordo!!!

Perché? Non è così? E' la legge che definisce il furto e quale sia reato e se sussista!
Altro è il punto di vista morale. :chefico:
Ma, almeno per il furto, mi pare che anche dal punto di vista morale, ci si attenga a ciò che dice la legge positiva. :chefico:

codino
31-08-09, 13:49
Perché? Non è così? E' la legge che definisce il furto e quale sia reato e se sussista!
Altro è il punto di vista morale. :chefico:
Ma, almeno per il furto, mi pare che anche dal punto di vista morale, ci si attenga a ciò che dice la legge positiva. :chefico:

dal punto di vista morale le cose sono diverse dalla legge...:giagia:

non omne quod licet honestum est

napici
31-08-09, 20:50
Non è mica detto, visto che esiste anche la legittima difesa. :chefico:


Infatti ma per quella non sarebbe necessario omettere il nome del compratore. Se io compro delle armi per legittima difesa non ho bisogno di nascondermi. Ma se si cambia una legge permettendo di vendere senza l'obbligo di rendere esplicito chi sia il compratore mi sembra molto probabile che lo si faccia per vendere più armi a chi non ne farà uso di legittima difesa.



Ma attenzione, è la legge che definisce ciò che è furto e ciò che non lo è, così come è sempre la legge che sabilisce quale sia reato e quale non lo sia.



Vero anche questo. Il problema è che la legge, ad esempio, vieta alla mafia di vendere droga. Poi però permette che i capitali derivanti da tale commercio ed esportati all'estero rientrino in Italia pagando una piccolissima penale e diventino soldi puliti e sui quali non è più possibile indagare. Quantomeno mi sembra una legge contraddittoria, non trovi?

Scrivo questo perché se in genere ti trovo piuttosto equilibrato nei giudizi (ovviamente all'interno di quelli che sono i tuoi valori di riferimento) mi sembra che verso Berlusconi tu sia un tantino più propenso alla giustificazione che alla critica obiettiva. Ma può darsi che sia una mia impressione.

Ginny
01-09-09, 09:17
Da qui nasce il moralismo protestante delle benpensanti nerovestite della città che facevano cacciare dai saloons le "svergognate" ballerine; quella propensione all'alcool nei paesi protestanti (non si può sempre fingere una virtù che non si ha: ogni tanto bisogna"rilassarsi") che è assente nei paesi latini, quel reprimere la manifestazione pubblica dei sentimenti che porta da un lato all'ipocrisia, dall'altro allo sbracamento (impeccabili di giorno e ubriachi fradici il week-end; il "minuto disilenzio", l'occultamento delle emozioni ai funerali e gli hooligans; e così via).
Purtroppo quest'etica, a noi estranea, per via della globalizzazione, ci sta contagiando, non riuscendo più a distinguere le cose cattolicamente.
E l'ipocrisia, di marca puritano-porotestante, paradossalmente viene proprio da parte di chi, forse, e dico forse, non avrebbe avuto neppure titolo legittimante per salire sul pulpito.
Ma certo, infatti nel cattolicissimo Veneto non esiste affatto un problema di alcolismo endemico....
Circa poi la non rilevanza pubblica della vita privata di un politico, nel caso del Silvio è semplicemente impossibile distinguere le due cose, per la stessa modalità con cui lui ha dimostrato di intendere l'impegno politico: salvaguardia e miglioramento dei propri affari personali. A mio modo di vedere, naturalmente.....

Prinz Eugen
01-09-09, 09:40
Ma certo, infatti nel cattolicissimo Veneto non esiste affatto un problema di alcolismo endemico....
Circa poi la non rilevanza pubblica della vita privata di un politico, nel caso del Silvio è semplicemente impossibile distinguere le due cose, per la stessa modalità con cui lui ha dimostrato di intendere l'impegno politico: salvaguardia e miglioramento dei propri affari personali. A mio modo di vedere, naturalmente.....

Vogliamo denunciare nel merito i provvedimenti politici che giudichiamo deplorevoli, o in mancanza di meglio ci appendiamo a cose che non hanno niente a che spartire con l'impegno politico?

Augustinus
01-09-09, 09:59
Ma certo, infatti nel cattolicissimo Veneto non esiste affatto un problema di alcolismo endemico....

Cara, vedi che non comprendi? Io parlato dal punto di vista storico, non ho fatto riferimento alla questione attuale dei giovani che si sbronzano!!!
Il problema dell'alcolismo odierno ha origini diverse da quelle socio-religioso-culturali. :chefico:
Quindi, hai detto, come sempre, una schiocchezza! :D


Circa poi la non rilevanza pubblica della vita privata di un politico, nel caso del Silvio è semplicemente impossibile distinguere le due cose, per la stessa modalità con cui lui ha dimostrato di intendere l'impegno politico: salvaguardia e miglioramento dei propri affari personali. A mio modo di vedere, naturalmente.....

Perché? Conosci forse qualche politico che non svolga il suo impegno politico prima di tutto per salvaguardare i propri interessi personali? Guarda che già Francesco Guicciardini parlava nel '400-'500 del mestiere del politico diretto a salvaguardare il proprio "particulare", cioè il proprio tornaconto personale e/o familiare. :chefico:

Augustinus
01-09-09, 10:06
Boffo, i vescovi sapevano da tempo

Cei: "Dovrebbe valutare le dimissioni"

di Redazione

http://www.ilgiornale.it/att_jpg.php?ID=543456&X=800&Y=800

Terni - Il fascicolo di condanna c'è. Della vicenda chiusa con il patteggiamento di Guido Boffo e del pagamento dell'ammenda massima prevista: 516 per il reato di molestie. È conservato negli archivi del tribunale di Terni. Una vicenda sulla quale stamani non ha voluto fare commenti il procuratore della Repubblica, Fausto Cardella. Il magistrato, che all’epoca dei fatti non guidava ancora l’ufficio, si è limitato a confermare che nessuna iniziativa è stata presa dalla procura in seguito alla pubblicazione della notizie riguardanti Boffo da parte de Il Giornale.

Smentite Nel fascicolo riguardante il procedimento per molestie a carico di Boffo "non c’è assolutamente alcuna nota che riguardi le sue inclinazioni sessuali": a confermarlo ai giornalisti è stato oggi il gip di Terni Pierluigi Panariello. Il giudice si sta occupando della vicenda essendo stato chiamato a decidere in merito alle richieste di accesso agli atti presentate oggi da diversi giornalisti. Sull’istanza dei giornalisti deve esprimere un parere anche il procuratore della Repubblica Cardella. Dopo che lo avrà fatto gli atti passeranno al gip che dovrà pronunciarsi (una decisione è attesa non prima di domani mattina). Già in passato altri cronisti presentarono richiesta di accesso agli stessi atti, ma il gip di allora respinse le istanze.

La condanna La vicenda di Boffo venne definita con un decreto penale di condanna di 516 euro relativo al reato di molestie alla persona, anche se - secondo quanto si è appreso - il pm avrebbe potuto ridurre della metà la pena. Un atto al quale il direttore di Avvenire non fece opposizione e quindi la vicenda si chiuse senza la celebrazione del processo. Nell’indagine venne ipotizzato anche, inizialmente, il reato di ingiurie, ma la querela che ne era alla base - secondo quanto emerge dallo stesso fascicolo - venne poi rimessa. Tra gli atti del procedimento non figurano intercettazioni telefoniche. Ci sono invece i tabulati relativi al telefono di Boffo dal quale partirono le presunte chiamate moleste.

Mogavero (Cei): "Messaggio mafioso" "Sì, ho ricevuto l’informativa su Boffo anch’io e ne sono rimasto indignato". Il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, presidente del consiglio Cei per gli Affari giuridici, definisce il dossier "una forma di avvertimento che da siciliano definirei di tipo mafioso". Ricevuta l’informativa sul direttore dell’Avvenire, monsignor Mogavero racconta di averla "cestinata" e di essere "rimasto indignato della cosa. Se infatti - spiega il presidente Cei per gli Affari giuridici - dovesse trattarsi della fotocopia di documenti veri ci sono diverse violazioni di legge e, da alcune analisi fatte, emerge che vi sono diverse incongruenze. Inoltre il fatto che ci possa essere qualcuno che è andato a frugare in una casella giudiziaria di una procura è un reato gravissimo". Un testo del genere, "indirizzato a più persone", ha lo scopo di "un avvertimento" che, osserva il vescovo, "io da siciliano definirei di tipo mafioso" in particolare "nei confronti dei due cardinali citati, Camillo Ruini e Dionigi Tettamanzi".

Pensare alle dimissioni "Se ritiene che tutta la vicenda - dice monsignor Mogavero - pur essendo priva di fondamento, possa nuocere alla causa del giornale o agli uomini di Chiesa, Boffo potrebbe anche decidere di dimettersi". Ma così non sarebbe un’ammissione di colpa? "In effetti in Italia chi si dimette è sempre ritenuto colpevole. Ma non sempre è così. Ripeto: se lo facesse per il bene del giornale e della Chiesa.... Se Boffo accettasse anche di passare per un disgraziato pur di non nuocere alla causa del giornale, farebbe la cosa giusta. Poi nelle sedi opportune si accerteranno debitamente i fatti".

Contro il Giornale L’intera vicenda legata a questa informativa per Mogavero è "un affaraccio brutto, inquietante, spazzatura maleodorante e prestarsi a un gioco di questo genere è offensivo della dignità delle persone, della libertà di stampa e anche di una certa professionalità. Non credo proprio - sottolinea - si tratti di un autentico scoop". Il vescovo di Mazara del Vallo ragiona anche sulle conseguenze del caso Boffo. "Bisogna capire - spiega - che quando si entra nel piano della rappresaglia si sa da dove si comincia ma non si sa dove si va a finire, soprattutto perché esistono persone che poi in queste situazioni ci sguazzano. Certi signori - rimarca - si sono assunti la responsabilità morale di aver messo in moto un meccanismo che speriamo si fermi qui". In merito alla rivendicazione del direttore del Giornale Feltri di avere agito in autonomia dal presidente del Consiglio, Mogavero afferma: "Nessuno nega autonomia a Feltri, ma non sono disponibile a pensare che nessuno della proprietà del Giornale fosse al corrente di quanto si stava per pubblicare, saremmo fuori dal mondo se si sostenesse una cosa del genere. Può essere che non lo sapesse il presidente del Consiglio - conclude -, ma non la proprietà".

Fonte: Il Giornale, 1.9.2009 (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=378829)

Augustinus
01-09-09, 10:08
Un testimone smonta l’autodifesa del direttore

di Massimo Malpica

nostro inviato a Terni

Stamattina il gip ternano Pierluigi Panariello deciderà se accordare o rigettare la richiesta di accesso agli atti relativi al fascicolo processuale che ha visto il direttore di Avvenire Dino Boffo ricevere un decreto penale di condanna per molestie, che il giornalista accettò senza presentare opposizione, e dunque senza arrivare alla fase processuale. A differenza del patteggiamento (che non implica accettazione di colpevolezza e non può essere utilizzato in altre sedi giudiziarie) il decreto penale è una condanna preventiva alla quale Boffo, ritenendosi innocente, avrebbe potuto opporsi, decidendo di andare a processo. Ma non l’ha fatto.
A chiedere la visione di quelle carte, spiega il magistrato umbro, sono stati alcuni giornalisti e anche «il diretto interessato». Che, peraltro, di quelle carte dovrebbe già essere in possesso in quanto indagato e poi condannato. Il via libera non è scontato. Già il politico e giornalista Mario Adinolfi anni fa, come ha raccontato lui stesso, chiese di prendere visione del fascicolo, ma il gip dell’epoca gli negò l’accesso agli atti, motivando la decisione col fatto che Adinolfi non avrebbe avuto un interesse diretto nel procedimento. Questa decisione non è vincolante per Panariello, che potrebbe optare per il sì nel caso in cui il giudice per le indagini preliminari ritenga che vi siano nuovi elementi per giustificare il placet alla visione delle carte. Come, per esempio, l’ampia attenzione pubblica sulla vicenda.
Intanto proprio il gip «anticipa» che nel fascicolo non ci sarebbero riferimenti alle inclinazioni sessuali del direttore di Avvenire e ai suoi rapporti con il marito della donna che lo fece condannare per molestie. Non ci sarebbero nemmeno intercettazioni, ma un buon numero di tabulati telefonici relativi all’utenza aziendale mobile che era nella disponibilità di Boffo. Il direttore del quotidiano dei vescovi fu coinvolto nella vicenda sette anni fa, nel 2002, quando una signora ternana sporse denuncia ai carabinieri, raccontando di aver subito telefonate moleste da un uomo. I militari svolsero accertamenti su quell’utenza mobile, che risultava intestata a Dino Boffo, il quale chiamato a rendere conto avrebbe spiegato che il cellulare non era nella sua esclusiva disponibilità, ma che anche altri redattori lo utilizzavano. Ma, acquisiti i tabulati, gli uomini dell’Arma trovarono molte chiamate in uscita riferibili a Boffo. Elementi che fecero convincere il pm della colpevolezza del giornalista, tanto da chiedere al gip un decreto penale di condanna, ottenendolo. Giallo anche sull’altra ipotesi di reato, quella di ingiurie, la cui querela poi sarebbe stata rimessa.
Secondo fonti della procura di Terni nel fascicolo non vi sarebbe traccia di accordi tra Boffo e la signora per la remissione. Ma emergono nuovi dettagli anche sul ragazzo tossicodipendente, William B., ex redattore del canale satellitare Sat2000, che Boffo - stando a quanto raccontato sul Corriere della Sera - avrebbe indicato essere il reale autore di quelle telefonate moleste alla signora ternana. Ma quel giovane collega di Boffo (la cui morte per droga innescò proprio nel 2002 un’inchiesta sulla cocaina che coinvolse diversi vip), giura un suo amico, «non era omosessuale, non è mai stato in comunità di recupero, tantomeno quella di don Gelmini, e non mi risulta che avesse interessi di alcun genere a Terni». E soprattutto, continua l’amico del ragazzo che Boffo dice di aver «coperto», «mi sembra incredibile, inverosimile che Boffo, per proteggerlo, abbia addirittura deciso di non opporsi a una condanna per molestie».

Fonte: Il Giornale, 1.9.2009 (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=378857)

Prinz Eugen
01-09-09, 10:11
Tanto in ogni caso il ragazzo morto non ha la possibilità di difendersi.

Voyager
01-09-09, 10:40
La stampa e la politica italiana dovrebbero adeguarsi alle direttive comunitarie in materia di raccolta differenziata del pattume.
Berlusconi ha forse tolto la monnezza dalle strade di Napoli, ma non fa nulla per evitare di ammorbare la politica italiana e la stampa del suo personalissimo pattume

Prinz Eugen
01-09-09, 11:28
La stampa e la politica italiana dovrebbero adeguarsi alle direttive comunitarie in materia di raccolta differenziata del pattume.
Berlusconi ha forse tolto la monnezza dalle strade di Napoli, ma non fa nulla per evitare di ammorbare la politica italiana e la stampa del suo personalissimo pattume

Cosa dovrebbe fare, chiudere Repubblica?

Voyager
01-09-09, 11:32
Per me sarebbe quasi ininfluente, sarebbe, però, oltremodo utile per il paese che iniziasse a disinteressarsi di sé affinché inizi ad interessarsi del paese.

Prinz Eugen
01-09-09, 11:35
Per me sarebbe quasi ininfluente, sarebbe, però, oltremodo utile per il paese che iniziasse a disinteressarsi di sé affinché inizi ad interessarsi del paese.
Chi è in questo Paese che si interessa della persona di Silvio Berlusconi al di fuori della sua attività politica?

Voyager
01-09-09, 11:38
Il narcisismo è una patologia, soprattutto se spinta all'estremo, pretende troppo spazio per sé e per i propri affari privati.

Prinz Eugen
01-09-09, 11:41
Il narcisismo è una patologia, soprattutto se spinta all'estremo, pretende troppo spazio per sé e per i propri affari privati.

Ma ci rendiamo conto che a puntare i riflettori sulla sua vita personale sono i suoi avversari? E' stato il premier in questi mesi a diffondere le "rivelazioni"?

Voyager
01-09-09, 11:44
mi pareva che ne avessero parlatoi anche Libero e Il Giornale... evidente che anche questi due bidoni della spazzattura sono da annoverare fra i suoi 'nemici'... ricorda sempre che fondamentalmente un narcisista è nemico di se stesso... applicando la proprietà transitiva, anche i due bidoni della spazzattura sono necessariamente suoi nemici.

Prinz Eugen
01-09-09, 11:48
mi pareva che ne avessero parlatoi anche Libero e Il Giornale... evidente che anche questi due bidoni della spazzattura sono da annoverare fra i suoi 'nemici'... ricorda sempre che fondamentalmente un narcisista è nemico di se stesso... applicando la proprietà transitiva, anche i due bidoni della spazzattura sono necessariamente suoi nemici.

Il Giornale e Libero non parlano della vita privata del premier, che è stata impiegata in questi mesi come arma contundente da chi lo vuole danneggiare.

Piuttosto ci hanno fatto sapere chi è l'autore di questi anatemi (http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-16/attacco-avvenire/attacco-avvenire.html) espressi nel merito di questioni che, come sembra suggerire l'utente Voyager, non dovrebbero interessare a nessuno.

Voyager
01-09-09, 11:50
Pattume... buona lettura, io ho altro di più interessante da fare

Prinz Eugen
01-09-09, 11:52
Pattume... buona lettura, io ho altro di più interessante da fare

Il link rimanda a Repubblica e all'indignazione moralistica del direttore de L'Avvenire. Vogliamo capire che non è il premier "narcisista" a sbandierare al mondo la propria "compromettente" vita privata ma i suoi avversari che in mancanza di meglio gradiscono sguazzare in questi scandali? Non sembra un concetto particolarmente difficile.

Voyager
01-09-09, 11:56
Non è difficile, anzi è semplicissimo e lampante nella sua partigiana lettura dei fatti. Berlusconi si è sempre sbrodolato nel dar l'impressione all'esterno di essere un gran viveur, mal gliene incolse... che farci?
Solo spazzattura.

Prinz Eugen
01-09-09, 11:59
Non è difficile, anzi è semplicissimo e lampante nella sua partigiana lettura dei fatti. Berlusconi si è sempre sbrodolato nel dar l'impressione all'esterno di essere un gran viveur, mal gliene incolse... che farci?
Solo spazzattura.

Infatti dubito francamente che questa storia lo abbia danneggiato, perché al di fuori di qualche bigotto è incomprensibile come si possa rimproverare un simile comportamento. Ma è ridicolo dirsi nauseati dall'onnipresenza mediatica di Silvio Berlusconi se si compra Repubblica con le foto di Villa Certosa e le rivelazioni della D'Addario.

Voyager
01-09-09, 12:02
Non mi preoccupa il danno a Berlusconi e alla sua immagine patinata. Mi preoccupo un pochino di più del danno arrecato al Paese e alla sua immagine internazionale. Se non ami il quotidiano Repubblica, fai come me, non lo acquistare.

Prinz Eugen
01-09-09, 12:31
Non mi preoccupa il danno a Berlusconi e alla sua immagine patinata. Mi preoccupo un pochino di più del danno arrecato al Paese e alla sua immagine internazionale.
Non sono le vicende private a influenzare la grande politica estera. Sulla quale il governo si sta muovendo ineccepibilmente (sebbene a chi strilla contro Putin e i respingimenti ciò potrà dispiacere).


Se non ami il quotidiano Repubblica, fai come me, non lo acquistare.
Non ne dubitavo. Sarebbe stato grottesco da parte di chi denuncia il troppo spazio dedicato agli affari privati del premier.

Voyager
01-09-09, 15:12
Non montarti la testa, l’Italia non ha nulla da spartire con la ‘Grande politica estera’, all’Italia ben si attaglia, invece, la ‘piccola politica’, cifra e misura del nostro peso politico e morale nel pianeta, ma ancor più il giusto canone di riferimento al nostro attuale asfaltato leader, non piccolo di statura, ma di levatura politica e morale.
Ed ora, davvero ho dedicato ben più spazio di quanto meritino la vicenda e il leader, cestino tutto nel mare magnum che porta ad una sana indifferenza.

A proposito del Conducator e della sua levatura politica e morale, chiudo con le parole di un grande:
“…tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.”

Ginny
02-09-09, 12:37
Vogliamo denunciare nel merito i provvedimenti politici che giudichiamo deplorevoli, o in mancanza di meglio ci appendiamo a cose che non hanno niente a che spartire con l'impegno politico?
Ma guarda Prinz che forse ti sei distratto negli ultimi 15 anni o giù di lì....si sa tutto delle schifezze perpetrate dal nonno Silvio, dal favoreggiamento dell'evasione fiscale e dell'abusivismo edilizio, all'incompetenza in campo economico e al disastro della scuola e della cultura....ma l'innamoramento degli italiani per l'arzillo vecchietto non si è minimamente attenuato. Essere arrivati a doversi appendere alle escort dimostra solo quanto si sia alla frutta. Quanto la società italiana sia putrefatta. Ce lo meritiamo il Berlusca. :piango:


@ Augustinus:
Meno male che pensi che scrivo sciocchezze.....il giorno che esprimerai accordo con quel che dico mi preoccuperò, e tanto.
Ma d'altra parte gli "ipse dixit" (Il problema dell'alcolismo odierno ha origini diverse da quelle socio-religioso-culturali....parole di un esperto, immagino...) e citare Guicciardini come un ideale a cui tendere anzichè come una fotografia dei difetti del proprio Paese, paiono complete sciocchezze anche a me. Dunque tutto è in equilibrio. :giagia:

UgoDePayens
02-09-09, 12:55
Ma guarda Prinz che forse ti sei distratto negli ultimi 15 anni o giù di lì....si sa tutto delle schifezze perpetrate dal nonno Silvio, dal favoreggiamento dell'evasione fiscale e dell'abusivismo edilizio, all'incompetenza in campo economico e al disastro della scuola e della cultura....ma l'innamoramento degli italiani per l'arzillo vecchietto non si è minimamente attenuato. Essere arrivati a doversi appendere alle escort dimostra solo quanto si sia alla frutta. Quanto la società italiana sia putrefatta. Ce lo meritiamo il Berlusca. :piango:


Ce lo meritiamo sì! Ci fossero meno antiberlusconisti supponenti, che vedono tutto attraverso lenti ideologiche francamente incomprensibili, magari anche l'elettorato di destra sarebbe in grado di esprimere preferenze diverse da quelle per il nostro Cavaliere.
Qui non ci si rende conto che più si mette alla berlina in modo così misero e guercio una persona che è messa a capo del Governo da consultazioni democratiche, e più la gente (che vede bene le disparità di trattamento e le ghigliottine, e le trappole giudiziarie ad personam) a quella persona si sentirà vicina moralmente. E la sosterrà.

Bel modo di guardare al bene comune. Antiberlusconismo come ultima ideologia!

Ginny
02-09-09, 12:58
Ce lo meritiamo sì! Ci fossero meno antiberlusconisti supponenti, che vedono tutto attraverso lenti ideologiche francamente incomprensibili, magari anche l'elettorato di destra sarebbe in grado di esprimere preferenze diverse da quelle per il nostro Cavaliere.
Qui non ci si rende conto che più si mette alla berlina in modo così misero e guercio una persona che è messa a capo del Governo da consultazioni democratiche, e più la gente (che vede bene le disparità di trattamento e le ghigliottine, e le trappole giudiziarie ad personam) a quella persona si sentirà vicina moralmente. E la sosterrà.

Bel modo di guardare al bene comune. Antiberlusconismo come ultima ideologia!


:crepapelle: :crepapelle: :crepapelle:


Ma quanto vi arrabbiate voi berluscones quando vi toccano il vostro idolo!

UgoDePayens
02-09-09, 13:01
:crepapelle: :crepapelle: :crepapelle:


Ma quanto vi arrabbiate voi berluscones quando vi toccano il vostro idolo!

Berlusconi idolo mio? :conf:
Ti perdono solo perché evidentemente:
1) non hai mai avuto la sfortuna di leggere miei interventi su tematiche conservatrici;
2) per la malattia ideologica che ti colpisce così a fondo, colui che non è antiberlusconiano è per forza di cose adoratore del Silvio.

Ripeto: bel modo di guardare al bene comune!

Ginny
02-09-09, 13:07
Berlusconi idolo mio? :conf:
Ti perdono solo perché evidentemente:
1) non hai mai avuto la sfortuna di leggere miei interventi su tematiche conservatrici;
2) per la malattia ideologica che ti colpisce così a fondo, colui che non è antiberlusconiano è per forza di cose adoratore del Silvio.

Ripeto: bel modo di guardare al bene comune!
Ma caro Ugo, "il nostro Cavaliere" l'hai scritto tu....e comunque la mia idea di bene comune coincide con l'opposto di quella che ha il Silvio. Quindi per me guardare al bene comune significa curare la malattia che ha un sintomo che si chiama Berlusconi. Può volerci un mucchio di tempo, temo....

UgoDePayens
02-09-09, 13:10
Ma caro Ugo, "il nostro Cavaliere" l'hai scritto tu....e comunque la mia idea di bene comune coincide con l'opposto di quella che ha il Silvio. Quindi per me guardare al bene comune significa curare la malattia che ha un sintomo che si chiama Berlusconi. Può volerci un mucchio di tempo, temo....

Diceva uno, non ricordo bene chi: "Medico, cura te stesso". :D

Per me prima di voler curare gli altri, potresti vedere di guarire da questa sindrome strana, che non ti permette nemmeno di discriminare tra Berlusconi e chi lo vota, o tra cose buone e cose cattive che Berlusconi può aver fatto.

Ideologia, ripeto...

Prinz Eugen
02-09-09, 13:36
Non montarti la testa, l’Italia non ha nulla da spartire con la ‘Grande politica estera’, all’Italia ben si attaglia, invece, la ‘piccola politica’, cifra e misura del nostro peso politico e morale nel pianeta,
In effetti hai ragione, dal 1943 l'Italia non è più un soggetto della grande politica. Né può esserlo di fronte agli imperi che si vanno contrapponendo. Può però stabilire buoni rapporti con la grandi personalità.


ma ancor più il giusto canone di riferimento al nostro attuale asfaltato leader, non piccolo di statura, ma di levatura politica e morale.
In un regime liberale le personalissime valutazioni dei singoli sono ammesse, pur non avendo in sé nessuna rilevanza pratica.


Ed ora, davvero ho dedicato ben più spazio di quanto meritino la vicenda e il leader, cestino tutto nel mare magnum che porta ad una sana indifferenza.

A proposito del Conducator e della sua levatura politica e morale, chiudo con le parole di un grande:
“…tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.”
Quindi non è Berlusconi la causa della rabbia? Tutta questa rabbia enorme per che cosa?


Ma guarda Prinz che forse ti sei distratto negli ultimi 15 anni o giù di lì....si sa tutto delle schifezze perpetrate dal nonno Silvio, dal favoreggiamento dell'evasione fiscale

In effetti è soltanto un palliativo rispetto a un'opportuna abolizione della progressività fiscale.


e dell'abusivismo edilizio,
Comprendo questa identificazione con i gigli del campo minacciati dal cemento.


all'incompetenza in campo economico
Non me ne sono accorto. Comunque "non di solo pane vive l'uomo".


e al disastro della scuola e della cultura....
Sono addolorato per l'arretramento delle culture che contrassegnarono la Prima Repubblica.


ma l'innamoramento degli italiani per l'arzillo vecchietto non si è minimamente attenuato.
Non è stato lui a farsi ammazzare nel '44 per dare il voto alla spregevole plebaglia.


Essere arrivati a doversi appendere alle escort dimostra solo quanto si sia alla frutta.
Me ne sono accorto.


Quanto la società italiana sia putrefatta. Ce lo meritiamo il Berlusca. :piango:

Prendi un té con Augustinus. Insieme potrete scuotere la testa lamentandovi dei mala tempora, della decadenza, di questo continuo sprofondare nel fango.

codino
03-09-09, 15:19
http://forum.politicainrete.net/cattolici-politica/21778-boffo-si-e-dimesso.html#post415282

Augustinus
04-09-09, 08:33
@ Augustinus:
Meno male che pensi che scrivo sciocchezze.....il giorno che esprimerai accordo con quel che dico mi preoccuperò, e tanto.

Non ti preoccupare. Questo, spero, non accada. Per il momento ho verificato: ho ancora la testa sul collo ed il cervello è collegato quando scrivo. :D


Ma d'altra parte gli "ipse dixit" (Il problema dell'alcolismo odierno ha origini diverse da quelle socio-religioso-culturali....parole di un esperto, immagino...)

Cara, non ci vuole una laurea in sociologia o in fenomeni antropologici per capire che le origini del fenomeno moderno dell'alcolismo, soprattutto giovanile, diffuso tra l'altro non solo in Veneto, abbia origine diverse ..... . :chefico:


e citare Guicciardini come un ideale a cui tendere anzichè come una fotografia dei difetti del proprio Paese, paiono complete sciocchezze anche a me. Dunque tutto è in equilibrio. :giagia:

Come sempre non hai compreso. Non ho citato Guicciardini nel senso di un ideale cui tendere, ma come descrizione di cià che è tipico nel politico. Ogni politico "tiene famiglia" e, quindi, è inevitabile che faccia i propri interessi. L'importante è che, nel fare i propri interessi, faccia pure quelli degli altri.
Quindi, scendi dal piedistallo del tuo idealismo ed entra nella realtà umana. :chefico: