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Visualizza Versione Completa : Partito del voto on line



Roberto il Guiscardo
15-12-13, 20:35
Apriamo doverosamente lo spazio dove chiunque, candidato e non candidato, iscritto e non iscritto, simpatizzante o antipatizzante, possano intervenire e contribuire a perfezionare quegli strumenti che consentano ai cittadini di incidere maggiormente sulla politica, senza essere costretti ad un ruolo meramente passivo come quello di mettere una x su una scheda elettorale ogni 5 anni o giù di lì. Uno degli strumenti più potenti a disposizione ha dato il nome a questo partito o movimento, che pertanto si chiama:


IL PARTITO DEL VOTO ON LINE



http://forum.termometropolitico.it/attachment.php?attachmentid=3938&d=1384465662








LO STATUTO DEL PARTITO DEL VOTO ON LINE




Articolo 1


1. Il Partito del VOTO ON LINE è un partito costituito da elettori ed iscritti, fondato sul principio delle pari opportunità, secondo lo spirito degli articoli 2, 49 e 51 della Costituzione.


2. Il Partito del VOTO ON LINE affida alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico, l’elezione delle più importanti cariche interne, la scelta delle candidature per le principali cariche istituzionali.


3. Il Partito del VOTO ON LINE riconosce e rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al suo interno come parte essenziale della sua vita democratica, e riconosce pari dignità a tutte le condizioni personali, quali il genere, l’età, le convinzioni religiose, le disabilità, l’orientamento sessuale, l’origine etnica.


4. Il Partito del VOTO ON LINE propone un programma che dia ai cittadini il controllo effettivo sui suoi rappresentanti in Parlamento e nelle pubbliche istituzioni, ed individua nel sistema del VOTO ON LINE PERMANENTE, quello strumento necessario per attuare detto controllo.


5. Il Partito del VOTO ON LINE intende attuare la totale trasparenza in tutti gli atti pubblici, siano essi a livello nazionale, che a livello locale: ogni deliberazione, fino al dettaglio più elementare, va pubblicata in un apposito sito web accessibile a tutti i cittadini, così come vanno mantenute pubbliche tutte le informative sul nominativo dei dipendenti e dei collaboratori continuativi ed occasionali esterni. La pubblicazione dei bandi e delle gare dovrà essere fatta almeno 6 mesi prima della chiusura delle iscrizioni.


6. Il Partito del VOTO ON LINE intende promuovere la diffusione della banda larga per tutto il territorio nazionale, con l'adozione del collegamento wi-fi gratuito per tutti. Intende promuovere già a livello della formazione elementare l'uso delle tecnologie informatiche di base per tutti i cittadini, adottando programmi formativi che per ogni materia prevedano l'utilizzo della rete.


7. Il Partito del VOTO ON LINE promuove la circolazione delle idee e delle opinioni, l’elaborazione collettiva degli indirizzi politico-programmatici, la formazione di sintesi condivise, la crescita di competenze e capacità di direzione politica, anche attraverso momenti di studio e di formazione.



Articolo 2

1 Il meccanismo di votazione online ha due modalità di utilizzo: utilizzo in giornata elettorale ed utilizzo permanente.

1a L'utilizzo in giornata elettorale serve per la elezione dei propri rappresentanti, e per consultazioni referendarie confermative di leggi.

1b L'utilizzo in modalità permanente serve ad esprimere il gradimento dei propri rappresentanti e delle leggi ed atti legislativi da essi votati da parte della popolazione.

2 Dal punto di vista tecnico la realizzazione del meccanismo di voto è scelta con gara pubblica, utilizzando software open source, per permettere un controllo del corretto funzionamento del sistema e della trasparenza del sistema.

3 La votazione si esprime con votazione su sito web tramite PC collegato in rete, smartphone, o ricevitore DTT con supporto mhp.

4 Periodicamente potranno essere riviste ed ampliate le modalità di voto, secondo l'evoluzione tecnologica.

4 Per permettere al corpo elettore di votare in modo consapevole e pienamente libero, tutti gli atti pubblici saranno resi pubblici. Della pubblicazione degli atti deve essere data ampia pubblicità. Se l'atto contiene dei dati riservati, questi possono essere omessi, ma di questa omissione deve essere specificata la motivazione addotta.

5 E' nel potere di ogni singolo votante richiedere la pubblicazione degli atti, se non presenti nel sito web, tramite specifica richiesta in una speciale area del sito stesso, visibile a tutti e non rimovibile.

Roberto il Guiscardo
15-12-13, 20:41
Riprendo un vecchio post del marzo scorso su questo argomento: in alcuni Paesi il VOTO ON LINE è già realtà:


http://forum.termometropolitico.it/101805-voto-line-estonia-gia-si-puo.html



Avevo in un'altra occasione proposto la possibilità di utilizzare la rete per votare, con risvolti secondo me tutti validi e positivi per i cittadini (non assolutamente per i politici e i loro partiti!). Le reazioni sono state tra il perplesso e lo sfottente. Ebbene, ecco qui un piccolo Paese, appartenente all'Unione Europea dal 2003, che utilizzerà il voto On Line.

Votare On Line è importantissimo, perché consentirebbe a tutti di accedere alla votazione, in qualsiasi posto sia al momento del voto, e in qualsiasi condizione fisica. Inoltre aprirebbe la possibilità di votare molto più spesso e non soltanto per eleggere qualche politicante alla poltrona del Parlamento (gente che magari nemmeno si conosce!) ma addirittura per votare direttamente su provvedimenti legislativi importanti per tutta la Società italiana (insomma un surrogato di facile accesso dell'istituto referendario).

Riporto qui un piccolo estratto dell'articolo; per chi fosse interessato, lo rimando al link:


Votare via Internet: si può già fare in Estonia

Oggi l'Estonia diventa il primo paese al mondo dove è possibile usare la rete per le elezioni politiche. Due le modalità di voto online, tramite la carta d'identità elettronica o con la SIM Mobile-ID telefonica.

IL 24 febbraio 2011 sarà una data da ricordare per l'Estonia, perchè il piccolo ma altamente informatizzato stato europeo è diventato ufficialmente il primo paese al mondo ad usare Internet per le elezioni politiche. Da oggi fino al 2 marzo i cittadini estoni potranno infatti esprimere la loro preferenza anche tramite il Web. Ovviamente, chi vorrà scegliere di votare con il sistema tradizionale potrà recarsi ai seggi il 6 marzo.

http://www.tomshw.it/files/2011/02/immagini/29904/carta-di-identita-elettronica-estonia_t.jpg

Votare via Internet: si può già fare in Estonia - Tom's Hardware (http://www.tomshw.it/cont/news/votare-via-internet-si-puo-gia-fare-in-estonia/29904/1.html)

Roberto il Guiscardo
15-12-13, 20:45
Alcune risposte ad osservazioni fatte sul VOTO ON LINE:

1 - il voto elettronico può essere manipolato - e allora anche le operazioni Home Banking, che vengono fatte da tutti noi quotidianamente collegandoci sul sito della nostra banca, possono essere facilmente manipolate...?


2 - votando da casa si può essere più facilmente condizionati - io dico che se uno si vuole far condizionare (dai soldi, dalle promesse, dalla paura) si fa condizionare, sia votando da casa, sia andando a votare nella cabina del seggio elettorale


3 - come si fa con chi non è abituato ad usare internet? - E come si fa adesso, con chi non può uscire da casa, oppure con chi si trova lontano dalla sua residenza in occasione delle elezioni...?

Lobman
16-12-13, 09:14
Riprendo un vecchio post del marzo scorso su questo argomento: in alcuni Paesi il VOTO ON LINE è già realtà:


http://forum.termometropolitico.it/101805-voto-line-estonia-gia-si-puo.html



Avevo in un'altra occasione proposto la possibilità di utilizzare la rete per votare, con risvolti secondo me tutti validi e positivi per i cittadini (non assolutamente per i politici e i loro partiti!). Le reazioni sono state tra il perplesso e lo sfottente. Ebbene, ecco qui un piccolo Paese, appartenente all'Unione Europea dal 2003, che utilizzerà il voto On Line.

Votare On Line è importantissimo, perché consentirebbe a tutti di accedere alla votazione, in qualsiasi posto sia al momento del voto, e in qualsiasi condizione fisica. Inoltre aprirebbe la possibilità di votare molto più spesso e non soltanto per eleggere qualche politicante alla poltrona del Parlamento (gente che magari nemmeno si conosce!) ma addirittura per votare direttamente su provvedimenti legislativi importanti per tutta la Società italiana (insomma un surrogato di facile accesso dell'istituto referendario).

Riporto qui un piccolo estratto dell'articolo; per chi fosse interessato, lo rimando al link:


Votare via Internet: si può già fare in Estonia

Oggi l'Estonia diventa il primo paese al mondo dove è possibile usare la rete per le elezioni politiche. Due le modalità di voto online, tramite la carta d'identità elettronica o con la SIM Mobile-ID telefonica.

IL 24 febbraio 2011 sarà una data da ricordare per l'Estonia, perchè il piccolo ma altamente informatizzato stato europeo è diventato ufficialmente il primo paese al mondo ad usare Internet per le elezioni politiche. Da oggi fino al 2 marzo i cittadini estoni potranno infatti esprimere la loro preferenza anche tramite il Web. Ovviamente, chi vorrà scegliere di votare con il sistema tradizionale potrà recarsi ai seggi il 6 marzo.

http://www.tomshw.it/files/2011/02/immagini/29904/carta-di-identita-elettronica-estonia_t.jpg

Votare via Internet: si può già fare in Estonia - Tom's Hardware (http://www.tomshw.it/cont/news/votare-via-internet-si-puo-gia-fare-in-estonia/29904/1.html)



L'Estonia infatti è una della più avanzate e-societies mondiali. Un paese liberale che ha investito notevolmente nella sua infrastruttura di sicurezza informatica e conseguentemente anche nella fiducia.
Nel 2007 l'Estonia fra l'altro è stato anche il primo paese a resistere ad un coordinato attacco informatico internazionale, superando molto bene la prova alla quale il suo sistema è stato sottoposto.
Non sono un tecnico dico soltanto che la sicurezza è un tema importate sul web come del resto in altre situazioni quotidiane della nostra vita, e rappresenta anche una sfida tecnologica per migliorare costantemente l'intero settore.

Roberto il Guiscardo
16-12-13, 10:01
L'Estonia infatti è una della più avanzate e-societies mondiali. Un paese liberale che ha investito notevolmente nella sua infrastruttura di sicurezza informatica e conseguentemente anche nella fiducia.
Nel 2007 l'Estonia fra l'altro è stato anche il primo paese a resistere ad un coordinato attacco informatico internazionale, superando molto bene la prova alla quale il suo sistema è stato sottoposto.
Non sono un tecnico dico soltanto che la sicurezza è un tema importate sul web come del resto in altre situazioni quotidiane della nostra vita, e rappresenta anche una sfida tecnologica per migliorare costantemente l'intero settore.


L'Estonia potrebbe essere presa ad esempio, pur considerando che noi vorremmo sviluppare ancora di più il concetto, introducendo anche quello di assoluta trasparenza in tutti gli atti pubblici di qualsiasi sua istituzione, perché il voto on line del singolo cittadino ha senso soltanto se costui ha l'opportunità di essere messo a conoscenza in maniera permanente dei FATTI e dei personaggi pubblici che, diciamolo brutalmente, usano i soldi dei cittadini. Ebbene, di questi soldi devono dare conto fino all'ultimo centesimo: solo così è possibile eliminare le sacche di corruzione, malversazione, clientelismo e parassitismo che affligge questo Paese.

Ma poi non solo per questo: anche nelle questioni sociali di rilevanza nazionale, diritti civili, lavoro, immigrazione, sicurezza sociale... non si capisce perché si debba accettare una decisione di pochi personaggi che nessuno ha mai qualificato a prendere decisioni per conto di tutti. Sì, perché quello che "gli eletti" vorrebbero farci credere è che con la delega che gli diamo, loro possano decidere anche sul colore delle mutande da indossare. Io invece sono de parere che queste persone debbano chiedere il voto sulla base di un programma preciso, e attenersi solo a quello. Per tutte le altre cose che non rientrano in quel programma, non hanno alcuna autorità a decidere. Ovviamente è la mia opinione. Anche di questo potremmo discutere, volendo.

Roberto il Guiscardo
16-12-13, 10:05
Tornando alle questioni pratiche, dal giorno 19 al giorno 23 ci sarà il ballottaggio tra il BRITNEY NATIONAL PARTY e FORZA DELLA LIBERTA', in pratica tra Occhioni e DADO per la presidenza. Spero di aver capito esattamente, altrimenti qualcuno mi corregga :)

Posizione da prendere:

1 - schierarsi decisamente a favore del primo;

2 - schierarsi decisamente a favore del secondo;

3 - non schierarsi per nessuno e ognuno sia libero di fare la sua scelta.

Quello che dobbiamo stabilire è se per il PARTITO DEL VOTO ON LINE sia auspicabile una presidenza oppure un'altra, oppure se ci è completamente indifferente.


insomma il famoso CHE FARE...?

DADO
16-12-13, 18:48
Ringrazio Roberto il Guiscardo che mi ha permesso di intervenire in questa sede.

Intanto preciso che sono sì di Forza della Libertà, ma che sono sostenuto fin dal primo turno dalla coalizione di centrodestra, comprendente anche Rinnovamento Nazionale, Partito Cristiano delle Famiglie e Partito Liberale. Coalizione che, a proposito di partecipazione, ha scelto il proprio candidato con primarie sul forum e non con accordi sottobanco.

A nome dell'intera coalizione che mi sostiene posso dire che riteniamo la vostra presenza nel gioco un'importante novità proprio per le idee e il programma. In caso di nostra vittoria, avremmo i numeri per formare una maggioranza parlamentare e un governo di centrodestra. Per questo possiamo offrirvi il nostro impegno ad approvare una legge sulla partecipazione online e non solo, confrontandoci con voi nella redazione del testo e anche coinvolgendovi, qualora vogliate, nell'attività di governo che riguardi quell'ambito di programma per il quale la vostra lista di scopo è stata costituita.

Vi ringrazio per l'attenzione,

DADO,

candidato presidente "Centrodestra per POL"

i-alca
16-12-13, 23:29
Premesso che personalmente non mi riconosco completamente nel programma politico proposto da DADO nella sua coalizione,
quello che qui dobbiamo decidere è cosa sia utile alla causa del voto online, per cui il partito è stato creato.
Purtroppo non abbiamo ottenuto voti sufficienti all'elezione di almeno un nostro rappresentante (o forse si, ma tutta la faccenda resta nebulosa e sempre più caotica, tra cloni, dimissioni, ban comminati dall'Amministrazione e quant'altro), e trovo interessante la proposta di DADO, che potrebbe permetterci di porre le basi per la creazione di una legge per il voto online, in attesa di un eventuale migliore risultato elettorale nel prossimo turno elettorale, tra circa 6 mesi.
Gradirei però conoscere anche il pensiero degli altri candidati ed elettori del partito del voto online.

Ciao!:)

i-alca

v!olet
17-12-13, 00:06
la coalizione di centrodestra non dovrebbe nella sua essenza svettare in cima all'Himalaya della sete di progresso e innovazione. e di fatti si batte per le tradizioni, gli usi e le consuetudini tanto cari ai conservatori, per non voler citare i reazionari che farebbero volentieri a meno anche della democrazia con lapis e "gabina elettorale".

in quale spiraglio di possibilità dovremmo sperare, appoggiando questi partiti?

dal mio punto di vista schierarsi con la destra è una contraddizione intrinseca.

Supermario
17-12-13, 01:02
in quale spiraglio di possibilità dovremmo sperare, appoggiando questi partiti?



E' molto semplice.

Avete uno o due punti del vostro programma a cui tenete particolarmente, si ? Ok ci impegniamo ad approvarli.

v!olet
17-12-13, 07:57
E' molto semplice.

Avete uno o due punti del vostro programma a cui tenete particolarmente, si ? Ok ci impegniamo ad approvarli.

già, molto semplice.
quanti punti del vostro programma dobbiamo sottoscrivere noi?

nessuno? allora ci posso pensare. :)

Makaveli
17-12-13, 10:15
Sono convinto che il modo migliore di far politica sia portare le proprie istanze nelle Istituzioni e non farle portare. Con alcuni amici sto riorganizzando l'area politica del centro, e vi invito fin da ora a stringere un patto federativo che vi aiuterebbe a ottenere degli eletti :)

Lobman
17-12-13, 16:59
Sono intenzionato a votare DADO con motivazioni simili a quelle di i-alca;
ho letto e rispetto le perplessità di V!olet, non so se nel cdx vi siano alcune posizioni contro il voto on line, non conosco. Per quanto mi riguarda ho una personale affinità con i reaganiani, dunque per me centrodestra. Al limite anche come "voto individuale" nel caso si decidesse per la libertà di voto.

Roberto il Guiscardo
17-12-13, 19:36
Ringrazio Roberto il Guiscardo che mi ha permesso di intervenire in questa sede.

Intanto preciso che sono sì di Forza della Libertà, ma che sono sostenuto fin dal primo turno dalla coalizione di centrodestra, comprendente anche Rinnovamento Nazionale, Partito Cristiano delle Famiglie e Partito Liberale. Coalizione che, a proposito di partecipazione, ha scelto il proprio candidato con primarie sul forum e non con accordi sottobanco.

A nome dell'intera coalizione che mi sostiene posso dire che riteniamo la vostra presenza nel gioco un'importante novità proprio per le idee e il programma. In caso di nostra vittoria, avremmo i numeri per formare una maggioranza parlamentare e un governo di centrodestra. Per questo possiamo offrirvi il nostro impegno ad approvare una legge sulla partecipazione online e non solo, confrontandoci con voi nella redazione del testo e anche coinvolgendovi, qualora vogliate, nell'attività di governo che riguardi quell'ambito di programma per il quale la vostra lista di scopo è stata costituita.

Vi ringrazio per l'attenzione,

DADO,

candidato presidente "Centrodestra per POL"

Quello che vorrei capire meglio, DADO, è cosa intendi per "partecipazione ON LINE". A me pare ovvio che, stando tutti sulla rete, le votazioni siano necessariamente tutte ON LINE. in effetti la cosa messa in questo contesto mi sembra una tautologia: qui non si può votare in altro modo che ON LINE...

Mi sembra quindi necessario chiarire meglio cosa avete in mente riguardo all'accettazione di uno dei nostri punti di programma, visto che quello principale riguarda appunto il voto on line... che però già esiste.

un altro punto fondamentale del nostro programma riguarda la trasparenza degli atti istituzionali. Forse potremmo cercare di arrivare ad un punto d'incontro su questo secondo punto?

Garat
17-12-13, 19:53
già, molto semplice.
quanti punti del vostro programma dobbiamo sottoscrivere noi?

nessuno? allora ci posso pensare. :)

Beh, violet. Se questa è l'intenzione forse posso aiutarvi. Io sono al Senato, se avete delle proposte relative alle regole del gioco fatemi sapere e cercherò di presentarle e sostenerle.
Senza chiedervi nulla in cambio. Un domani, se riterrete affidabile il CSX potremmo discutere di un rapporto più "stretto".
Posso capire che vi siete appena costituiti e che quindi per ora preferite camminare sulle vostre gambe, dopotutto.

DADO
17-12-13, 20:13
Quello che vorrei capire meglio, DADO, è cosa intendi per "partecipazione ON LINE". A me pare ovvio che, stando tutti sulla rete, le votazioni siano necessariamente tutte ON LINE. in effetti la cosa messa in questo contesto mi sembra una tautologia: qui non si può votare in altro modo che ON LINE...

Mi sembra quindi necessario chiarire meglio cosa avete in mente riguardo all'accettazione di uno dei nostri punti di programma, visto che quello principale riguarda appunto il voto on line... che però già esiste.

un altro punto fondamentale del nostro programma riguarda la trasparenza degli atti istituzionali. Forse potremmo cercare di arrivare ad un punto d'incontro su questo secondo punto?
Roberto, sulla trasparenza nessuna preclusione.

Per la legge sulla partecipazione Online, intendo dire da approvare alla Camera, cioè una legge che riguarda l'Italia, non il forum di pol.


Articolo 13
Potestà legislativa della Camera

1. La Camera esprime le sue posizioni politiche modificando o adottando leggi che vengono immaginate come leggi reali della Repubblica Italiana, con lo scopo di contribuire come esperimento di simulazione politica virtuale al dibattito pubblico.

Roberto il Guiscardo
17-12-13, 21:23
Roberto, sulla trasparenza nessuna preclusione.

Per la legge sulla partecipazione Online, intendo dire da approvare alla Camera, cioè una legge che riguarda l'Italia, non il forum di pol.


Benissimo, mi hai chiarito un aspetto del gioco che non conoscevo e di questo me ne scuso, in realtà credo che siano tante le cose che non conosco ancora di questo gioco. Il fatto di scrivere delle leggi simulandole come leggi del parlamento nazionale è intrigante e certamente ci deve far riflettere sulla vostra offerta di disponibilità. D'altra parte anche Garat, che appartiene all'area del centrosinistra (sempre correggetemi se mi sbaglio!) sembra aperto ad un discorso di collaborazione e nondimeno anche questo deve essere oggetto di riflessione da parte nostra. Stesso discorso per l'intervento di Makaveli. In effetti, stando all'intervento di v!olet e a quello di Lobman, mi pare di capire che all'interno del nostro partito (o movimento che sia) esistono orientamenti diversi e in verità lo avevo previsto. Quello che ci unisce è lo scopo comune del voto on line, vale a dire la voglia di dare più potere e capacità decisionale ai cittadini per indebolire lo strapotere dei partiti e della politica istituzionale attuale.

Tuttavia (sempre con la postilla che qualcuno mi corregga se mi sto sbagliando) oggi si decide per l'appoggio ad uno dei due partecipanti al ballottaggio, per cui la scelta non è tra DADO-CDX e GARAT-CSX, ma tra DADO e Occhioni che appartiene ad un partito a se e non è inserito in nessuna coalizione. Nulla ci impedisce quindi, di operare anche successivamente una scelta di campo per procedere a quelle alleanze che ci sembreranno più consone per il nostro movimento. Adesso invece la scelta è ben definita: appoggiare DADO oppure Occhioni.

DADO ci ha offerto la propria disponibilità a collaborare nel senso del nostro scopo principale; Occhioni no. E ribadisco che la scelta deve valere per questo ballottaggio e non per future alleanze.

bene, se le votazioni iniziano il 19, c'è ancora un giorno di tempo per valutare il da farsi. Io proporrei di aspettare ancora domani per vedere se c'è qualcun altro dei nostri che intende intervenire, dopodiché potremo tirare le conclusioni.

Propongo agli altri candidati e votanti il PARTITO DEL VOTO ON LINE di aspettare fino a domani alle 14.00, dopodiché sarà mia cura di inviare un PVT a tutti gli amici e chiedere di venire qui a votare uno dei tre punti da me indicati al post n 6. La decisione naturalmente sarà presa a maggioranza. Così cominciamo anche a sperimentare un po' di votazione interna.

Garat
17-12-13, 21:37
Preciso che io non volevo imporre alcuna scelta circa le presidenziali. Mi sono limitato a prendere atto che esiste una forza fuori dal Parlamento e dagli schieramenti e che si poteva portare alcune vostre proposte nelle Camere. Conosco sia te che violet e conosco il vostro valore e le vostre idee, che spesso ho condiviso.
Quanto ad eventuali future collaborazioni: mi riferivo alle prossime elezioni, dato che come scrivevo, posso capire che per ora preferiate lavorare sul vostro aprtito.

Nel mentre: auguri e buon lavoro.

Roberto il Guiscardo
17-12-13, 21:40
Preciso che io non volevo imporre alcuna scelta circa le presidenziali. Mi sono limitato a prendere atto che esiste una forza fuori dal Parlamento e dagli schieramenti e che si poteva portare alcune vostre proposte nelle Camere. Conosco sia te che violet e conosco il vostro valore e le vostre idee, che spesso ho condiviso.
Quanto ad eventuali future collaborazioni: mi riferivo alle prossime elezioni, dato che come scrivevo, posso capire che per ora preferiate lavorare sul vostro aprtito.

Nel mentre: auguri e buon lavoro.


Grazie Garat. Come sai, stima ricambiata. Siamo tutti un po' novellini di questo gioco per cui ci perdonerete se qualche dettaglio (parlo per me, ovviamente) ci rimane ancora un po' nebuloso. Buon lavoro anche a te e ai tuoi.

Perseo
18-12-13, 18:17
La DADO-coalizione ha una proposta per il partito del voto online.


http://www.funzionepubblica.gov.it/l...entazione.aspx (http://www.funzionepubblica.gov.it/la-struttura/funzione-pubblica/organizzazione/ispettorato-per-la-funzione-pubblica/presentazione.aspx)

L'ispettorato per la funzione pubblica ha il compito di controllare che gli uffici della Pubblica Amministrazione funzionino in maniera ottimale, che non ci siano sprechi e personale di troppo ecc.

Lo si potrebbe potenziare mettendo sotto la sua giurisdizione i rapporti dei comuni con le aziende partecipate e affidarlo nel gioco a qualcuno di voi.

Se attraverso questo strumento riuscite a chiudere dei buchi nella P.A. e portare al risparmio di soldi per lo Stato, si potrebbe aprire un sito online in cui la popolazione possa votare su come utilizzare questi fondi ottenuti dall'ottimizzazione delle spese. Sito magari con un proprio forum.

Si, è tutta una pura simulazione per gioco, ma intanto si mette in giro l'idea.
Al momento nella realtà l'ispettorato non sta servendo granchè, trovandosi nelle mani della stessa casta che dovrebbe ispezionare.

La stessa proposta sarà avanzata anche ai 5 Stelle.

Roberto il Guiscardo
18-12-13, 18:52
La DADO-coalizione ha una proposta per il partito del voto online.


http://www.funzionepubblica.gov.it/l...entazione.aspx (http://www.funzionepubblica.gov.it/la-struttura/funzione-pubblica/organizzazione/ispettorato-per-la-funzione-pubblica/presentazione.aspx)

L'ispettorato per la funzione pubblica ha il compito di controllare che gli uffici della Pubblica Amministrazione funzionino in maniera ottimale, che non ci siano sprechi e personale di troppo ecc.

Lo si potrebbe potenziare mettendo sotto la sua giurisdizione i rapporti dei comuni con le aziende partecipate e affidarlo nel gioco a qualcuno di voi.

Se attraverso questo strumento riuscite a chiudere dei buchi nella P.A. e portare al risparmio di soldi per lo Stato, si potrebbe aprire un sito online in cui la popolazione possa votare su come utilizzare questi fondi ottenuti dall'ottimizzazione delle spese. Sito magari con un proprio forum.

Si, è tutta una pura simulazione per gioco, ma intanto si mette in giro l'idea.
Al momento nella realtà l'ispettorato non sta servendo granchè, trovandosi nelle mani della stessa casta che dovrebbe ispezionare.

La stessa proposta sarà avanzata anche ai 5 Stelle.


L'idea è sicuramente interessante, anche se vorrei far notare che teoricamente chiunque di noi appartiene ad un partito e di conseguenza fa parte de facto della stessa Casta che si vorrebbe tenere sotto controllo. Un reale controllo popolare, secondo l'ottica che è mia e, se gli altri sono d'accordo, anche del partito del voto on line, dovrebbe sfruttare il concetto di TRASPARENZA per eseguire questo controllo. Insomma, facendo un esempio molto grezzo, il rapporto tra il Comune X e la sua partecipata Y, invece di essere supervisionato da un membro di un nostro partito, potrebbe essere messo "in vetrina" in tutti i suoi atti. Creare cioè un sito apposta per gestire tale rapporto e pubblicarvi tutti gli atti esecutivi che vengono attivati per la tale gestione. La differenza tra il controllo del singolo e questo tipo di controllo pubblico alla "pesciolino rosso nella boccia di vetro" è evidente:

1 - il singolo controllore potrebbe non avere le competenze necessarie per effettuare un controllo efficace, con il rischio di svolgere soltanto una funzione di "paravento" ai furbacchioni che, detto in gergo, gliela farebbero sotto gli occhi;

2 - il singolo è anche lui un tipo facilmente corruttibile, per cui siamo da capo a dodici; poi cosa bisognerebbe fare...? Istituire un ulteriore controllo che controlli il controllore...?

3 - la pubblicazione sul sito apposito di tutti gli atti attinenti questa gestione, accessibile a CHIUNQUE, potrebbe molto probabilmente cadere sotto l'occhio esperto di gente con le adeguate competenze e con obiettivi politici contrapposti all'attuale amministrazione comunale; si realizza in questo modo un controllo plurimo e libero, potenziato dai contrapporti interessi. Gli amministratori, non potendo sapere sotto quali occhi vanno a cadere quelle pubblicazioni, sarebbero costretti a stare con due piedi in una scarpa e, anche se volessero corrompere un controllore, ce ne sarebbero sempre altri che gli starebbero addosso.

In effetti il meccanismo della TRASPARENZA è tutto qui: impedire che certi atti di controllo vengano svolti in maniera riservata e quindi opaca.

Perseo, ho apprezzato la vostra proposta, ma mi sembra che sia nella linea della vecchia politica: creare organismi su organismi che si controllano a piramide e poi alla fine se si scopre qualche magagna, non si sa più a chi dare la colpa, favorendo la tattica dello scaricabarile tanto cara alla Casta e ai suoi galoppini.


La proposta del Partito del VOTO ON LINE in un caso del genere potrebbe essere appunto questa: chiedere di pubblicare su apposito sito accessibile a tutti i cittadini, tutti gli atti che riguardano la gestione tra Comune e partecipata, in forma sequenziale dettagliando date, nomi e cognomi, natura del rapporto o della fornitura, quantità, prezzi, motivazione dello stesso atto.

Davanti a tutti i cittadini. Anche se si tratta dell'aquisto di 5 pacchi di carta igienica.

Perseo
18-12-13, 20:15
E' che la cosa che dici tu richiede una proposta di legge, si può fare, solo che ci vuole un po più di tempo per arrivarci.
Mentre la proposta era una cosa fattibile subito attraverso il ministero.

Il punto è che non si può passare in una giornata dal nessuno sa cosa sta succedendo al tutti in rete a guardare cosa fa la P.A. Ci vuole qualcosa che introduca la gente nella mentalità cominciando da cose semplici, tipo appunto votare a un sondaggio su come usare una certa cifra.
Poi una volta che hai l'attenzione del pubblico ci attacchi il forum, poi il debitometro, poi la vetrina con tutti gli atti e i conti.

Ma se butti tutto dentro subito finisce che nessuno ci capisce nulla e dopo due settimane ti trovi la media di tre-quattro visite al giorno e non di più.

i-alca
18-12-13, 21:19
Tornando alle questioni pratiche, dal giorno 19 al giorno 23 ci sarà il ballottaggio tra il BRITNEY NATIONAL PARTY e FORZA DELLA LIBERTA', in pratica tra Occhioni e DADO per la presidenza. Spero di aver capito esattamente, altrimenti qualcuno mi corregga :)

Posizione da prendere:

1 - schierarsi decisamente a favore del primo;

2 - schierarsi decisamente a favore del secondo;

3 - non schierarsi per nessuno e ognuno sia libero di fare la sua scelta.

Quello che dobbiamo stabilire è se per il PARTITO DEL VOTO ON LINE sia auspicabile una presidenza oppure un'altra, oppure se ci è completamente indifferente.


insomma il famoso CHE FARE...?




Voto l'opzione #3

Lobman
18-12-13, 22:06
Tornando alle questioni pratiche, dal giorno 19 al giorno 23 ci sarà il ballottaggio tra il BRITNEY NATIONAL PARTY e FORZA DELLA LIBERTA', in pratica tra Occhioni e DADO per la presidenza. Spero di aver capito esattamente, altrimenti qualcuno mi corregga :)

Posizione da prendere:

1 - schierarsi decisamente a favore del primo;

2 - schierarsi decisamente a favore del secondo;

3 - non schierarsi per nessuno e ognuno sia libero di fare la sua scelta.

Quello che dobbiamo stabilire è se per il PARTITO DEL VOTO ON LINE sia auspicabile una presidenza oppure un'altra, oppure se ci è completamente indifferente.


insomma il famoso CHE FARE...?




Opzione 3
(e per quanto mi riguarda voterò come surriferito nel mio precedente post: DADO)

Roberto il Guiscardo
19-12-13, 01:53
anch'io voto opzione 3



La mezzanotte è passata e nessun altro ha votato. Pertanto il Partito del Voto On Line non appoggerà ufficialmente nessuno dei due candidati, ma ognuno sarà libero di voatre chi vuole.

v!olet
19-12-13, 08:39
ieri non sono passata. prendo atto della decisione. :)

Roberto il Guiscardo
19-12-13, 18:02
Passata la tornata elettorale con i suoi impegni, vorrei tornare a focalizzare l'attenzione su come implementare la filosofia del Voto On Line, e del suo necessario corollario della Trasparenza, e valutarne gli effetti sulla vita del Paese.


Colgo al volo l' occasione per partire da un caso pratico come quel fatto curioso del "contratto per fare sesso" scoperto tra l'assessore alla cultura e la sua segretaria:

"Farai sesso con me una volta a settimana". Il contratto shock tra assessore e segretaria - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/cronaca/2013/12/19/news/farai_sesso_con_me_una_volta_a_settimana_il_contra tto_shock_tra_assessore_e_segretaria-73991516/?ref=fbpr)

A parte tutta la storia più o meno boccaccesca (direi abbastanza squallida) vorrei esaminare l'altro aspetto: quello economico a danno di noi cittadini. Sembrerebbe che molto spesso siano stati utilizzati fondi pubblici per fatti privati. La faccenda a quanto pare andava avanti da parecchio tempo ma solo ora i nodi sono venuti al pettine. Questo perché tutto il meccanismo dei rimorsi spese e delle assunzioni e stipendi del personale resta opaco e per niente trasparente.

Cosa sarebbe successo invece se tutto il bilancio della Regione, e nella fattispecie quello dell'assessorato alla Cultura della Regione, fosse stato mantenuto pubblico su un sito apposito, in cui fossero registrati, nel momento stesso in cui avvenivano, tutti i movimenti di cassa di detto assessorato...? sarebbe successo che le spese "anomale" sarebbero subito cadute all'occhio di chi aveva interesse a esaminare quei passaggi di soldi e, dato che l'accessibilità era data a tutti i cittadini, ci sarebbero state potenzialmente migliaia di paia di occhi di esperti e non esperti, ma soprattutto di esperti, e soprattutto di esperti interessati a scoprire le magnagne dell'amministrazione, a fare le pulci a quelle spese più o meno significative. E così non sarebbero passati inosservati i viaggi senza motivo dell'assessore e della sua segretaria, il costo di questi viaggi e di altre spese, i soldi che passavano di mano e così via. Probabilmente l'assessore sarebbe stato chiamato molto prima a rendere conto di tutto questo, ma non solo!

Con la possibilità di dare un voto a questo personaggio, subito e senza aspettare le prossime elezioni, i cittadini abbruzzesi avrebbero avuto la possibilità, abbassando il "rating" di costui fino al limite della destituzione automatica, di liberarsi di lui seduta stante, senza essere costretti invece ad aspettare i tempi biblici della Giustizia Italiana.

Un'applicazione classica del Voto On Line inteso come strumento per i cittadini di incidere sul comportamento dei loro amministratori pubblici. Con una simile spada di damocle sulla testa, quanti di costoro si sarebbero arrischiati ad emulare questo assessore...?

i-alca
25-12-13, 00:09
Passata la tornata elettorale, che purtroppo non ha visto alcun nostro rappresentante eletto, occorre stabilire una strategia, in attesa delle prossime elezioni, per creare un movimento di pressione nei confronti degli altri partiti componenti l'agorà politica di TP-POL. Per questo occorrerò strutturarsi in maniera più stabile, ed affinare i punti su cui maggiormente puntare come partito di scopo.
Proporrei inoltre, come primo punto, di fare istanze verso gli altri partiti per l'approvazione di una variante alla legge elettorale che permetta di effettuare referenda, come descritto nella costituzione di TP-POL.


Articolo 11
Legge Elettorale

1. La Legge Elettorale disciplina le modalità di espressione del suffragio per il Senato, per il Presidente, per la Camera e dispone ogni altra norma necessaria in materia elettorale e referendaria.
2. La Legge Elettorale prevede le sanzioni per l'utilizzo dei cloni e la violazione delle procedure di presentazione delle liste elettorali e riserva
- al Governo ogni competenza sulla preparazione delle elezioni
- al potere Giudiziario ogni competenza sulle controversie elettorali precedenti e successive al voto
- all'Amministrazione la gestione delle discussioni per la votazione e la redazione della lista dei voti non validi
3. La Legge Elettorale disciplina i referenda di tipo propositivo ed abrogativo di leggi e mozioni nel rispetto delle competenze delle Commissioni del Senato. Essa prevede un controllo di qualità e di legittimità dei quesiti proposti prima del voto; esclude ogni referendum in materia riservata alla Costituzione, salvo il caso del referendum confermativo di revisione Costituzionale; prevede quorum minimi di partecipazione e disciplina maggioranze di approvazione, queste ultime, nel caso di referendum abrogativi o istitutivi di Leggi Organiche non minori delle maggioranze legislativamente previste per tali atti da parte del Parlamento..

La legge elettorale nulla indica a proposito della disciplina referendaria, che dovrebbe essere il primo passo per uno sviluppo del concetto di voto on line, a mio parere, e pertanto la legge elettorale sarebbe da modificare.

Un saluto di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti.:)

von Dekken
25-12-13, 00:23
Scusate l'intrusione. Voglio solo dire che - a titolo personale - sono favorevole all'introduzione di una disciplina referendaria. Tra l'altro nella scorsa legislatura si tenne un referendum che ebbe un buon riscontro di votanti. Il problema tecnico è la disponibilità dell'Amministrazione a gestire la votazione, quindi va sicuramente coinvolta nella redazione della legge.

Buon Natale :)

Gracco
25-12-13, 18:07
Carissimi buon Natale a tutti. Vi faccio sapere che, come in due legislature fa, mi farò promotore degli strumenti referendari abrogativi e propositivi. L'esperienza in passato si tenne solo con quello abrogativo e fece partecipare molte persone.

La Sinistra Progressista era comunque riuscita ad inserire espressamente in Costituzione modi e forme per tenere anche la consultazione propositiva. Altrettanto faremo anche oggi!

Qualsiasi richiesta ci vogliate fare o qualsiasi proposta vogliate portare in Parlamento, consideratemi pure a vostra disposizione!

Supermario
27-12-13, 00:37
già, molto semplice.
quanti punti del vostro programma dobbiamo sottoscrivere noi?

nessuno? allora ci posso pensare. :)

In realtà nessuno in quanto purtroppo non avete eletto nessuno al parlamento per sottoscriverli e votarli.

Roberto il Guiscardo
13-01-14, 10:15
Rispondo alle osservazioni di Furioso sul VOTO ON LINE poste in questa discussione:

http://forum.termometropolitico.it/631212-il-tar-del-piemonte-accoglie-il-ricorso-della-bresso-annullate-le-elezioni-del-2010-a-27.html



io non dico che in astratto la tua idea sia sbagliata ma, vediamo di rifletterci un momento.
Nel caso oggetto del 3d, se seguo il tuo ragionamento, il voto via web non si sarebbe dovuto avere
ma anche se fosse vediamo un po'.


tu ti sentiresti in grado di dare il tuo voto ad una determinata legge che determini come e chi debba controllare i voti ?
io no, nel senso che posso dire che ci vuole un controllo veloce e fatto bene, ma non ho le conoscenze giuridiche per determinare quel sia il procedimento migliore.
ma prendiamo anche altri argomenti:
il metodo stamina: tu hai le competenze scientifiche per valutarlo oggettivamente ? io no !
e pure le forme di energia alternativa hai le competenze scientifiche per giudicare quale sia il metodo migliore dove lo stato deve investire ?
ma lo stesso vale per la tav, dove fare le discariche, dove fa passare una ferrovia, una strada.....


il voto popolare come intendi tu può valere nei casi in cui ci sia di mezzo l'etica, il costume, la morale o comunque dove non necessitino conoscenze specifiche.
as esempio le adozioni gay, la fecondazione assistita, la dolce morte.
la legalizzaione di droghe , il divieto o meno di fumo,
inasprire le multe pe chi abbanodna i rifiuti per terra o li getta nelle acque (parlo di rifiuti normali, il classico saccettino)
inasprire le pene per hi cuasa danni sotto l'effetto di alcool, droghe.
ma anche in questo è difficle che un cittadino normale sappia dire poi come deve essere la legge precisa e quindi votarla.
questo è compito della politica.
quindi mi va bene il voto popolare per dare ulteriori indicazioni politiche, ma come attuarle, come trasformarle in legge spetta ai politici, almeno fino a quando abbiamo parlamentare.
poi si puà decidere di adottare al loro posto un super computer che prende "input" dal web, ma la vedo abbastanza improbabile oltre che pericolosa come strada non ti sembra ?


1 - per quel che riguarda il controllo dei voti, se la votazione fosse ON LINE questo controllo sarebbe integrato nello stesso sistema di voto, che dovrebbe utilizzare algoritmi open souce, quindi accessibili a chiunque mastichi di informatica. Non ci sarebbe quindi un unico controllo, ma molti controlli. Io non ne capisco molto di informatica, però osservo che le banche usano sistemi che garantiscono la privacy e la sicurezza delle transazioni. Perché non adottare lo stesso sistema?

2 - il voto PERMANENTE ON LINE non esclude certamente la necessità di avvalersi di esperti della materia specifica per valutare determinati progetti di legge: i partiti avrebbero comunque il ruolo di dare indicazioni sul voto. Un mio suggerimento personale sarebbe quello di coinvolgere in permanenza le università e altri istituti specialistici per avere pareri su ogni argomento legislativo, coinvolgendo anche gli studenti, che uscirebbero dalle università per lo meno consapevoli di come si fanno le leggi e di come queste vanno valutate;

3 - il voto ON LINE non dovrebbe, a parer mio, essere attivato per ogni minimo provvedimento, in quanto non c'è la materiale disponibilità delle persone ad essere sempre presenti con il loro voto. Può invece essere determinante in quelle norme che coinvolgono tutto il Paese e che richiedono una presa di coscienza popolare, al fine di evitare che pochi oligarchi, lobbisti, manigoldi e truffatori, riescano a metterci dentro interessi loschi.

4 - altra caratteristica del VOTO ON LINE dovrebbe essere quella di poter distituire qualsiasi pubblico amministratore, a partire dei parlamentari fino all'ultimo degli assessori del più piccolo Comune italiano. Questo strumento va di pari passo con il concetto di trasparenza totale di ogni atto amministrativo, per dare modo a tutti di poter controllare gli atti pubblici e farsene un giudizio. In questo, un ruolo importantissimo lo vedo nella stampa, le televisioni, le radio, e internet, dove ogni voce di dissenso informato potrebbe farsi valere.

Poi, se uno non ne vuole sapere, pace all'anima sua, ma è la stessa cosa che succede adesso, a ragione, mentre non sarebbe giustificato se al cittadino si offrono gli strumenti per avere più potere sui politici. Con l'attuazione di uno strumento del genere, i comportamenti dei politici e dei pubblici amministratori cambieranno radicalmente; di questo sono convinto. E sicuramente sarà un cambiamento a tutto vantaggio di noi cittadini comuni.

Roberto il Guiscardo
19-01-14, 00:13
Ecco. Siamo arrivati a Renzi:

se esistesse già lo strumento del voto on line accessibile a tutti i cittadini dotati di documento di identificazione (codice fiscale, numero di carta di identità... e password), le quotazioni di Renzi nei giorni scorsi sarebbero arrivate ad un livello altissimo, a conferma del momento felice per questa persona, che giustamente si sente legittimato dal voto popolare di appena due milioni di persone (dico "appena" in riferimento ai 50 milioni di aventi diritto al voto in Italia, naturalmente). Ora, con questa trovata di invitare berlusconi nella sede stessa del PD, questo stesso strumento sarebbe stato preziosissimo per dare subito un quadro più chiaro di come gli italiani hanno reagito a questo fatto. E forse anche Renzi stesso avrebbe potuto orientare meglio il suo atteggiamento.

Purtroppo questo strumento non c'è (o, direi, non c'è ancora) e Renzi può sostenere, senza prove, che quello che sta facendo è condiviso da chi gli ha dato il voto alle primarie. In effetti questo, invece, non lo sappiamo.

Questo è un ulteriore esempio di come gli italiani, con lo strumento del voto on line, avrebbero potuto influenzare gli avvenimenti politici e la fortuna di certi personaggi.

Supermario
19-01-14, 16:29
Finite le elezioni, il Partito Liberale è riuscito a far eleggere alla Camera dei Deputati ben tre candidati delle proprie liste.

Come promesso amici vi invito a discutere fra voi e a produrre un disegno di legge definitivo sulla democrazia diretta.

Sarà mia personale responsabilità portarlo in un futuro consiglio dei ministri e sottoporlo alla maggioranza.

Garat
19-01-14, 16:38
Finite le elezioni, il Partito Liberale è riuscito a far eleggere alla Camera dei Deputati ben tre candidati delle proprie liste.

Come promesso amici vi invito a discutere fra voi e a produrre un disegno di legge definitivo sulla democrazia diretta.

Sarà mia personale responsabilità portarlo in un futuro consiglio dei ministri e sottoporlo alla maggioranza.

Considerando che si tratterebbe di una riforma Costituzionale o che almeno riguarderebbe i regolemanti quella sarebbe materia del Senato, mi sa.

Comunque, per quel che conta mi impegno a sostenere con gli amici di PL la proposta, se condivisibile.

Supermario
19-01-14, 16:44
Considerando che si tratterebbe di una riforma Costituzionale o che almeno riguarderebbe i regolemanti quella sarebbe materia del Senato, mi sa.

Comunque, per quel che conta mi impegno a sostenere con gli amici di PL la proposta, se condivisibile.



Dovrebbe essere una riforma costituzionale delle costituzione italiana, indirizzata come "suggerimento" alle istituzioni italiane, e non una modifica costituzionale delle costituzione propria di TPOL.
Quindi penso che sia di competenza della camera dei deputati.
Se Garat troverà la proposta condivisibile saremo lieti di avere anche il suo appoggio.

Roberto il Guiscardo
20-01-14, 09:48
Finite le elezioni, il Partito Liberale è riuscito a far eleggere alla Camera dei Deputati ben tre candidati delle proprie liste.

Come promesso amici vi invito a discutere fra voi e a produrre un disegno di legge definitivo sulla democrazia diretta.

Sarà mia personale responsabilità portarlo in un futuro consiglio dei ministri e sottoporlo alla maggioranza.


Grazie per l'ooportunità. Cercheremo di afre del nostro meglio. Naturalmente chiunque, anche chi non ha aderito al Partito del Voto On Line, può partecipare alla discussione con critiche, spunti, integrazioni e via cantando. Una legge è pere tutti i cittadini, ed è quindi giusto e opportuno che alla sua stesura possa partecipare chiunque.

Roberto il Guiscardo
20-01-14, 10:29
Nel frattempo vorrei integrare le riflessioni su Renzi e la sua ascesa tramite le primarie.

E' vero che ci sono state anche primarie in precedenza, ma c'è da dire che furono fatte un po' formalmente, specialmente le prime due, con i vincitori chiaramente già decisi prima in sede di direttivo.

Nel 2005 vinse Prodi con un rotondo 74% e oltre 4 milioni di votanti; in quell'occasione si decideva il leader della coalizione per le elezioni del 2006;

nel 2007 si fecero le primarie per l'elezione del segratario dell'allora nascente PD, e anche in quel caso il vincitore, Veltroni, ebbe una percentuale amplissima (75%) su 3 milioni e mezzo di votanti;

Ma le prime primarie un po' combattute sono state quelle del 2009, quando già Renzi stava iniziando a mettersi in evidenza all'attenzione del media, e le vinse Bersani con oltre il 50% contro Franceschini e Ignazio Marino;

Nel 2012 ci dovette essere un ballottaggio per le primarie di coalizione, e Bersani si impose su Renzi con quasi il doppio dei voti (60% contro 39%)


Diciamo che, forzando un po' il ragionamento, tutti quelli che hanno vinto, lo hanno fatto con margini molto grandi rispetto agli avversari (tranne forse quella del 2012 al primo turno, ma secondo me più per una questione di numero di candidati che altro; infatti al secondo turno si è tornati all'andazzo delle precedenti primarie). Benissimo: cosa ha comportato, questa larga vittoria designata dai cittadini votanti...? Stando ai risultati, non si dovrebbe essere troppo entusiasti del sistema, visto che Prodi nel 2006 vinse di stramacchio, Veltroni fu battuto nel 2008, e Bersani sappiamo bene in che modo ha vinto nel 2013. Alla fine i soggetti scelti dal voto popolare non si sono dimostrati poi tanto all'altezza! Che cosa era successo?? Avevano sbagliato i cittadini a votarli...???

Forse no: quei poveri cittadini in realtà non avevano alternative, e non le avevano, perché quei nomi erano usciti dalle stesse discussioni dei politici dei direttivi o dalle pressioni dei media; non c'è stata, in realtà, una vera e propria selezione "naturale" per far salire in lista le persone più adatte, ma ancora una volta, come nelle elezioni in cui periodicamente siamo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti, i cittadini sono stati chiamati a "ratificare" una selezione già fatta da altri, una scelta fatta dai responsabili di partito.

Cosa significa, quindi, tutto ciò? Che conclusione se ne può trarre da constatazioni di questo tipo? Quella che faccio io, è la stessa che sto sostenendo da tempo: i cittadini non sono pienamente liberi, nemmeno quando si vota; essi possono eleggere solo i loro rappresentanti, ma poi cosa combinano questi rappresentanti non è più nelle capacità di influenza degli stessi cittadini che li hanno eletti. E quindi...?

E quindi. E quindi i cittadini devono avere la possibilità di "aggiustare" il loro voto man mano che si svolgono gli avvenimenti, che i politici cominciano ad agire, a fare dichiarazioni, a impostare azioni politiche, economiche, sociali. Non è possibile, con un voto solo, dare indicazioni chiare. I politici lo sanno e ci marciano, facendo promesse, prendendo impegni, che quasi sempre non vengono mantenuti, ma tanto ormai, l'elezione c'è stata! e se ne parla dopo 5 anni! E in questo frattempo...? Cosa succede...? Succede che gli italiani non hanno più alcuna possibilità di influire sulle scelte dei politici.

Prendiamo Renzi e berlusconi: prima delle primarie si sentiva Renzi dire che con berlusconi era Game Over, partita chiusa. Dopo essere stato legittimato con il 70% dei voti alle primarie del PD (di nuovo, guarda caso, questa percentuale altissima per il vincitore!) per combinazione berlusconi è diventato un interlocutore privilegiato! Ora Renzi va avanti, forte della sua legittimazione popolare, ma in realtà non si sa se chi gli ha dato il voto, approva questo cambio di atteggiamento.

Quindi...? E quindi, con uno strumento di VOTO PERMANENTE, fatto con un sistema pratico e veloce, cioè ON LINE, in modo da consentire a chiunque di votare nei ritagli del suo tempo, i cittadini avrebbero potuto dare indicazioni molto più chiare su quelle che sono le loro intenzioni e volontà.

Questo lo scopo del VOTO ON LINE PERMANENTE: i cittadini non si sostituirebbero ai politici, che continuerebbero a dirigere il Paese, ma non sarebbero più completamente liberi nelle loro scelte. E se il gradimento popolare scendesse al di sotto di un certo livello, potrebbero essere addirittura destituiti dal loro incarico. Questo è un bene o un male? Secondo me è un bene.

Roberto il Guiscardo
03-02-14, 00:04
Una delle proposte che ritengo valga la pena di portare avanti, insieme a quella fondamentale e che dà il nome stesso al partito, potrebbe essere quella della MONETA COMPLEMENTARE utilizzabile all'interno di un circuito in cui viga il sistema del BARATTO:

Ormita, BexB, Sardex... sono solo alcuni dei circuiti di moneta complementare già attivi sul nostro territorio, che consentono scambi di merci con merci, di servizi con servizi, di merci con servizi e servizi con merci. Il tutto senza utilizzare l'euro. Si potrebbe dire: se l'euro è il problema, ebbene non lo usiamo!

A qualcuno, o ai molti, sembrerebbe una boutade, una battuta cretina, una cosa che non sta né in cielo né in terra: "ma che', siamo tornati al tempo delle caverne!? Siamo tornati a quando barattavano le pecore con le caciotte??"

E invece no: il baratto è una cosa seria. A patto che sia fatto seriamente. Il segreto è semplice: utilizzare una unità di conto come strumento intermediario negli scambi. Funziona così:

1 - Vincenzo realizza un impianto elettrico a casa di Antonio, e non viene pagato in euro, ma in crediti, diciamo che un credito vale quanto un euro; Antonio riconosce a Vincenzo 700 crediti, che Vincenzo incamera sul suo conto. Si tratta di un conto speciale, non è aperto in una banca qualsiasi, ma nella banca del baratto: un conto in crediti, senza interessi né attivi né passivi, senza spese di conto, nè imposte di bollo.

2 - Vincenzo con questi crediti compra del materiale per il suo lavoro... lampade, prese, fili... per un importo di 400 crediti, che riconosce a Enrico, che ha una rivendita di materiali elettrici; per gli altri 300 crediti, compra un paio di scarpe e una cassetta di vini pregiati per sé, pagando le scarpe a Saverio con 150 crediti e i vini a Nicola con altri 150 crediti.

3 - Nicola va da Antonio, che si è fatto fare l'impianto da Vincenzo. Antonio fa il gommista: con i 150 crediti recuperati da Vincenzo, si fa cambiare gli pneumatici dell'auto, e in più aggiunge altri 150 debiti, che vengono detratti dal suo conto.

e così via: chi è in rosso sul conto, salderà i propri debiti non con denaro, né interessi, ma con il proprio lavoro, o fornendo merci e prodotti ad altri membri del circuito. Chi ha sul conto crediti in positivo, tenderà a spenderli presso altri membri del circuito, perché quei crediti sul conto non gli servono a nient'altro: non gli fruttano interessi. Potrebbero servirgli a comprare, chessò, anche un appartamento, se nel circuito qualche membro iscritto vende un immobile, ma allora dovrà mettere da parte molti crediti, dovrà lavorare molto, e potrà anche indebitarsi, fino ad un certo punto, e poi pagherà il suo debito lavorando e fornendo merci agli altri membri. Certo, tutto ha un limite, non ci si potrà indebitare per grosse somme e non ci si potrà continuare ad indebitare senza fornire allo stesso tempo il proprio lavoro e merci agli altri membri. Ci sarà un controllo. La banca del baratto sorveglierà l'operato dei membri, e avviserà chi si sta indebitando troppo che è tempo di fornire lavoro o merci per ridurre il rosso. Chi ha troppi crediti sarà avvisato allo stesso modo: "è tempo di spendere i tuoi crediti, non puoi accumulare soltanto".

Qual'è il vantaggio di questo sistema...? Non uno, ma tanti.

1 - indipendenza dal circuito bancario per prestiti o mutui a tassi esosi;

2 - stimolo allo scambio di merci e servizi (i crediti sui conti non fruttano, e il credito accumulato non si può convertire in euro: l'unità di baratto è inconvertibile)

3 - aiuto all'economia di un territorio, sviluppo degli scambi all'interno di una certa zona, più o meno grande.

4 - aiuto ad eliminare la disoccupazione: se l'unico modo per pagare i propri debiti è lavorare, gli stessi creditori solleciteranno i debitori a saldare i debiti con il lavoro o con la fornitura di merci

E d'un tratto, ci si renderebbe conto che l'unità di scambio, quella utilizzata per contabilizzare i crediti e i debiti all'interno del circuito, svolge davvero il compito per cui dovrebbe essere emessa una moneta: agevolare gli scambi economici! Non è possibile tesaurizzare questa moneta, non essendo convertibile con nessun'altra moneta reale e non fruttando interessi; la si deve per forza spendere.

In Svizzera è dagli anni '30 attivo il WIR, e se ancora funziona, vuol dire che questa idea ha una sua valenza reale.

Riflettiamo su questa proposta. Il circuito potrebbe anche comprendere tutta l'Italia, e l'unità di conto potrebbe affiancare semplicemente l'euro, non sostituirlo. Un operatore economico, un'azienda, un professionista, un artigiano, potrebbero operare indifferentemente sul circuito del baratto e, all'esterno di esso, utilizzando l'euro. A loro scelta e a seconda delle occasioni e opportunità che si presenteranno loro.

i-alca
21-04-14, 15:48
http://forum.termometropolitico.it/640327-legge-elettorale-l-emendamento.html
Invito tutti gli iscritti, elettori e simpatizzanti del Partito del Voto Online a leggere e commentare qui il thread sopra indicato riguardante le modifiche alla legge elettorale, per il prossimo turno, che si terrà in concomitanza con le elezioni europee. E' necessario che esprimiamo la nostra opinione e le eventuali proposte di modifica, prima che la nuova legge venga approvata dal Senato di TP-POL

i-alca
19-05-14, 20:55
Carissimi, ripartiamo da qui.

Come sapete si terranno a brevissimo le elezioni di POL.

Vorrei quindi aprire un dibattito, anche veloce, riguardo alle cose che sarebbe utile proporre come programma elettorale, ed anche verificare se vi sono degli iscritti o simpatizzanti disponibili a candidarsi, chi è disponibile a candidarsi per il Partito del Voto Online lo può comunicare qui sotto.

Ricordo che lo statuto del Partito si trova nel primo post di questo thread http://forum.termometropolitico.it/210724-partito-del-voto-line.html

La lista degli iscritti al partito comprende:

Roberto il Guiscardo
v!olet
blobb
lobman
i-alca
SuperMario
von dekken

Per quanto riguarda il programma elettorale, io proporrei il seguente:

* Introduzione del meccanismo di voto Online a livello di politica locale e quindi nazionale
* Maggiori fondi alla Sanità ed alla Cultura, per un deciso miglioramento del servizio
* Abolizione del Digital Divide
* Inasprimento delle pene per i reati di corruzione e concussione
* Riforma del sistema giudiziario, con la certezza della pena.
* Programma di aiuti mirati per le popolazioni dell'area mediterranea, per migliorare il livello di vita delle popolazioni ed evitare immigrazione selvaggia controllata dalla malavita.


ciao
i-alca

i-alca
22-05-14, 10:58
Chiunque intenda candidarsi con il Partito del Voto Online alle prossime elezioni di Termometro Politico - POL dichiari la propia associazione e la volontà di candidarsi rispondendo a questo thread entro oggi alle 22.00.

ciao,
i-alca

frameeme
07-06-14, 14:38
è interessante questa idea del voto online.
per essere interessante davvero, dovrebbe prevedere un meccanismo secondo il quale se perdi il consenso decadi.
con questo, cadrebbe anche il concetto di elezione: si vota sempre (cioè: uno ha la sua posizione politica nel suo pannello di controllo che può sempre modificare o non modificare)
cosa ne dite?

Roberto il Guiscardo
03-08-14, 17:36
è interessante questa idea del voto online.
per essere interessante davvero, dovrebbe prevedere un meccanismo secondo il quale se perdi il consenso decadi.
con questo, cadrebbe anche il concetto di elezione: si vota sempre (cioè: uno ha la sua posizione politica nel suo pannello di controllo che può sempre modificare o non modificare)
cosa ne dite?


ma è esattamente questo, il senso del voto on line, carissimo! hai centrato in pieno la filosofia. Complimenti e se permetti ti iscrivo d'ufficio al nostro partito!

:)

Roberto il Guiscardo
03-08-14, 17:38
Proposte per un programma integrato (Oltre il voto ON LINE), perché occorre avere una proposta per tutti i settori della società:

- voto permanente on line, per tutti, per votare tutte le norme di interesse nazionali, etico, sociale e che riguardano gli interessi personali della classe politica. Oltre che per destituire immediatamente politici e pubblici amministratori indegni, quando il loro "rating" di voto scendesse sotto un certo limite

- eliminazione delle casse previdenziali obbligatorie e sostituzione con l'obbligo di crearsi un programma previdenziale ma in piena libertà a partire dal diciottesimo anno fino al sessantesimo con un versamento minimo annuo

- eliminazione del valore legale del titolo di studi

- eliminazione della figura del dipendente pubblico a tempo indeterminato e sostituzione con

1 - contratti a termine per i giovani a partire dalla maggiore età per consentire loro l'ingresso nel mondo del lavoro e l'inizio dei versamenti contributivi

2 - trasformazione di tutti gli impiegati pubblici in liberi professionisti che si cercano clienti e contratti liberamente in base alle loro competenze

3 - utilizzo a tutti delle attrezzature pubbliche (scuole, palestre, laboratori di ricerca, ospedali...) con un fitto orario, o settimanale o mensile o annuo, a seconda degli accordi stipulati con i liberi professionisti e le aziende. In concorrenza con analoghe attrezzature messe dai privati sul mercato.

- politica di detassazione totale per le piccole abitazioni (monolocali o bilocali) date in fitto a prezzi concordati e pubblicati su apposito albo, per favorire la mobilità nazionale e il sostentamento per i lavoratori con stipendio basso

- controlli stretti sulla qualità delle merci sia prodotte in Italia che all'estero, per garantire ai cittadini un livello minimo di qualità. Tutti i prodotti che non rispettano questo livello, sia cinesi che ungro-finnici, vanno sequestrati e distrutti

- controlli stretti sulla legalità: immigrazione clandestina, criminalità organizzata, microcriminalità, ecc...

- efficientamento della Giustizia: processi quanto più possibile automatizzati, con l'ausilio anche dei giudici-robot (software che emettono sentenze in base ai dati introdotti) con tempi contingentati, al massimo un anno per un processo, mediamente un paio di mesi

- certezza della pena e dei pagamenti: processi civili velocissimi e ufficiali giudiziari (naturalmente liberi professionisti in concorrenza tra loro!) ultravelocissimi.

Gdem88
03-08-14, 21:29
Proposte per un programma integrato (Oltre il voto ON LINE), perché occorre avere una proposta per tutti i settori della società:

- voto permanente on line, per tutti, per votare tutte le norme di interesse nazionali, etico, sociale e che riguardano gli interessi personali della classe politica. Oltre che per destituire immediatamente politici e pubblici amministratori indegni, quando il loro "rating" di voto scendesse sotto un certo limite

- eliminazione delle casse previdenziali obbligatorie e sostituzione con l'obbligo di crearsi un programma previdenziale ma in piena libertà a partire dal diciottesimo anno fino al sessantesimo con un versamento minimo annuo

- eliminazione del valore legale del titolo di studi

- eliminazione della figura del dipendente pubblico a tempo indeterminato e sostituzione con

1 - contratti a termine per i giovani a partire dalla maggiore età per consentire loro l'ingresso nel mondo del lavoro e l'inizio dei versamenti contributivi

2 - trasformazione di tutti gli impiegati pubblici in liberi professionisti che si cercano clienti e contratti liberamente in base alle loro competenze

3 - utilizzo a tutti delle attrezzature pubbliche (scuole, palestre, laboratori di ricerca, ospedali...) con un fitto orario, o settimanale o mensile o annuo, a seconda degli accordi stipulati con i liberi professionisti e le aziende. In concorrenza con analoghe attrezzature messe dai privati sul mercato.

- politica di detassazione totale per le piccole abitazioni (monolocali o bilocali) date in fitto a prezzi concordati e pubblicati su apposito albo, per favorire la mobilità nazionale e il sostentamento per i lavoratori con stipendio basso

- controlli stretti sulla qualità delle merci sia prodotte in Italia che all'estero, per garantire ai cittadini un livello minimo di qualità. Tutti i prodotti che non rispettano questo livello, sia cinesi che ungro-finnici, vanno sequestrati e distrutti

- controlli stretti sulla legalità: immigrazione clandestina, criminalità organizzata, microcriminalità, ecc...

- efficientamento della Giustizia: processi quanto più possibile automatizzati, con l'ausilio anche dei giudici-robot (software che emettono sentenze in base ai dati introdotti) con tempi contingentati, al massimo un anno per un processo, mediamente un paio di mesi

- certezza della pena e dei pagamenti: processi civili velocissimi e ufficiali giudiziari (naturalmente liberi professionisti in concorrenza tra loro!) ultravelocissimi.

Se posso permettermi....quindi proporresti la trasformazione delle strutture pubbliche in strutture a pagamento in concorrenza con i privati? Ad esempio, mettiamo che io Comune di Vattelapesca, piccolo comune, in questo momento ho in gestione la palestra della scuola media...di giorno la palestra serve le scuole elementari e medie, di pomeriggio tardi/sera la palestra viene concessa per cifre forfaittarie alle associazioni sportive che ne fanno richiesta.

Con la riforma cosa succede, la palestra viene privatizzata? Se si, venduta a chi? Verrebbe poi messa sul mercato in concorrenza con le strutture private? Se si presenta una grossa squadra d e offre cifre importanti per averla quasi in esclusiva la palestra diventa un palazzetto dello sport? E le scuole dove farebbero attività di educazione fisica?

Allo stesso modo, cosa succederebbe negli ospedali e nelle scuole, privatizziamo ogni struttura quindi basta sanità pubblica e basta scuola pubblica, affidando la proprietà ai privati? O facciamo sì che i privati possano gestire gli edifici scolastici dopo la chiusura delle lezioni per farci quello che preferiscono?

Chiedo per chiarire, perchè la proposta mi lascia un tantino perplesso....


avrei qualche perplessità anche per i dipendenti pubblici, perché ad esempio per il Comune di Vattelapesca penso sarebbe problematico dover cambiare dipendenti dell'ufficio servizi social, tributi o ragioneria ogni tot anni...ogni dipendente nuovo dovrebbe ogni volta prendere coscienza della realà in cui opera e ripartire da zero ogni tot anni....oppure viceversa finirebbe che il Comune di Vattelapesca rinnoverebbe il contratto al ragioniere generale per 30 anni di fila perché è un problema quando si stila un bilancio avere una persona inesperta...ma in quel caso perché non assumerlo a tempo indeterminato?

Oltre a questo, se tutti fossero liberi professionisti entrerebbe in gioco lo spoils system, maggioranza nuova dipendenti comunali nuovi...tabula rasa ogni 5/10 anni e raccomandazioni a go go con quote date a questo o quel politico...

Roberto il Guiscardo
03-08-14, 22:14
Se posso permettermi....quindi proporresti la trasformazione delle strutture pubbliche in strutture a pagamento in concorrenza con i privati? Ad esempio, mettiamo che io Comune di Vattelapesca, piccolo comune, in questo momento ho in gestione la palestra della scuola media...di giorno la palestra serve le scuole elementari e medie, di pomeriggio tardi/sera la palestra viene concessa per cifre forfaittarie alle associazioni sportive che ne fanno richiesta.

Con la riforma cosa succede, la palestra viene privatizzata? Se si, venduta a chi? Verrebbe poi messa sul mercato in concorrenza con le strutture private? Se si presenta una grossa squadra d e offre cifre importanti per averla quasi in esclusiva la palestra diventa un palazzetto dello sport? E le scuole dove farebbero attività di educazione fisica?

Allo stesso modo, cosa succederebbe negli ospedali e nelle scuole, privatizziamo ogni struttura quindi basta sanità pubblica e basta scuola pubblica, affidando la proprietà ai privati? O facciamo sì che i privati possano gestire gli edifici scolastici dopo la chiusura delle lezioni per farci quello che preferiscono?

Chiedo per chiarire, perchè la proposta mi lascia un tantino perplesso....


avrei qualche perplessità anche per i dipendenti pubblici, perché ad esempio per il Comune di Vattelapesca penso sarebbe problematico dover cambiare dipendenti dell'ufficio servizi social, tributi o ragioneria ogni tot anni...ogni dipendente nuovo dovrebbe ogni volta prendere coscienza della realà in cui opera e ripartire da zero ogni tot anni....oppure viceversa finirebbe che il Comune di Vattelapesca rinnoverebbe il contratto al ragioniere generale per 30 anni di fila perché è un problema quando si stila un bilancio avere una persona inesperta...ma in quel caso perché non assumerlo a tempo indeterminato?

Oltre a questo, se tutti fossero liberi professionisti entrerebbe in gioco lo spoils system, maggioranza nuova dipendenti comunali nuovi...tabula rasa ogni 5/10 anni e raccomandazioni a go go con quote date a questo o quel politico...


Qui c'è molta carne a cuocere, vedo di rispondere per punti, ma un chiarimento in via generale è d'obbligo:

Quando parlo di eliminazione della figura del dipendente pubblico a tempo indeterminato, è perché dietro c'è una filosofia ben precisa, vale a dire quella che intende impedire a persone singole di usufruire a tempo indeterminato di risorse pubbliche; i soldi lo Stato non deve spenderli per mantenere una parte delle famiglie italiane, mentre le altre famiglie devono lottare nella fossa dei leoni. Questo, perché si creerebbe, come in effetti si è creata, una situazione di settorializzazione e quindi di privilegio tra lavoratori più garantiti (i pubblici) e meno garantiti (i privati). Le risorse dello Stato vanno invece indirizzate ad aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro, chiudendo per sempre l'epoca in cui i ragazzi stazionano in famiglia fino a trent'anni prima di riuscire a trovare qualcosa da fare. Già a 18 anni, come in altre società, via! Indipendenza, esperienze, competenze, professionalità, autonomia, capacità di gestirsi...

In quanto alle strutture pubbliche, esse dovrebbero, a mio avviso, essere nient'altro che delle strutture a disposizione della società, da cui lo Stato o le istituzioni locali, anziché buttarci soldi dentro, ci ricava finanziamenti per pagarsi i servizi ai cittadini. Da qui il fitto, quindi, a professionisti della formazione, dello sport, della ricerca, ... che si installano in determinate strutture e in determinati territori a seguito della risposta alla domanda delle comunità (se in un certo posto c'è molta richiesta di istruzione, ci saranno molti professionisti, molte aziende che lavorano nel campo della formazione, che cercheranno di installarsi in quella zona. Se lo Stato è intelligente, costruirà lì scuole, palestre, laboratori, e li fitterà ricavandone soldi, ma senza aver diritto al monopolio: dovrà farlo in concorrenza con altri privati che potrebbero offrire strutture migliori a minor prezzo.

La scuola...? le lezioni...? Scordiamoci quello che c'è adesso: l'istruzione sarà strutturata secondo criteri completamente diversi e più razionali, più attinenti alle necessità dell'utenza. Vale solo la pena di ricordare che esiste già da tempo la possibilità dei corsi via web, e in teleconferenza. I programmi di formazione saranno diversi e saranno scelti dagli allievi nel momento stesso in cui scelgono un determinato piano di studi, liberamente offerto da studi professionali di formazione, con tariffe e cose del genere. Se lo Stato intendesse aiutare l'istruzione, potrà offrire coupon e sgravi fiscali per le spese effettuate dai cittadini.

Il rischio dello spoil system non esisterebbe, in quanto nessuno viene assunto da nessun altro. Ma se un'amministrazione decidesse che con altri professionisti potrebbe rendere un servizio migliore alla comunità che deve amministrare, deve essere libera di sceglierseli. Decideranno i cittadini, con il VOTO PERMANENTE ON LINE (lo avevi scordato, vero...?) se quell'amministrazione o uno o più politici di quell'amministrazione dovranno cadere sotto la mannaia della "declassazione" del loro rating.

Ecco perché parlo di "proposta integrata": non è possibile criticare i singoli punti, ma bisogna criticare tutto l'impianto della proposta.

Gdem88
03-08-14, 23:20
Beh, criticare tutto l'impianto mi sarebbe stato troppo facile...non condivido già l'idea di base, ovvero quella del voto permanente online, e credo nella democrazia rappresentativa :-P avrei dovuto escludere fin da subito ogni confrontro :D domani rispondo anch'io punto su punto!

Roberto il Guiscardo
04-08-14, 00:00
Beh, criticare tutto l'impianto mi sarebbe stato troppo facile...non condivido già l'idea di base, ovvero quella del voto permanente online, e credo nella democrazia rappresentativa :-P avrei dovuto escludere fin da subito ogni confrontro :D domani rispondo anch'io punto su punto!

aspetto la tua replica. Nel frattempo ti faccio osservare che la democrazia rappresentativa a mio parere fino ad ora, almeno in Italia, non sembra abbia dato grande prova di se. Ma ovviamente ognuno ha i suoi gusti.

Roberto il Guiscardo
11-08-14, 10:02
Il voto on line permanente ci consentirà di assegnare un rating a tutti i politici e pubblici amministratori. In un primo tempo, l'inserimento nell'elenco dei votati potrà essere volontario, vale a dire che lo si farebbe solo a diretta richiesta dell'interessato. Successivamente, cercare di imporre la scelta delle nomine nei posti chiave e nelle cariche pubbliche, con preferenza assegnata a chi si è sottoposto al giudizio popolare permanente, fino a quando la presenza in queste liste non diverrà indispensabile per un politico o pubblico amministratore che intendesse accedere a posti di responsabilità.

I voti assegnati ad ognuno di questi personaggi potranno essere di tre tipi ( voto 1, voto 0 e voto -1) e si trasformeranno, per una più diretta interpretazione dei risultati, in classi di "rating":


- GRANDE SAGGIO: chi riesce a restare per un lungo periodo di tempo al di sopra di una determinata soglia di consenso (es. l'70% dei votanti)

- STATISTA: assegnato a chi si mantiene per un certo periodo in una fascia di consenso tra il 50% e il 70%

- LEADER: tra il 30% e il 50% dei consensi

- AFFIDABILE: (Senza Infamia e Senza Lode): tra il 15% e il 30%

- SISL (Senza Infamia e Senza Lode): tra 0% e 15%

- INAFFIDABILE: tra 0% e -30%

- SPAZZATURA: tra -30% e -50%

- PERICOLO PUBBLICO: oltre il -50%




Critiche...?

Proposte di modifica...?

Roberto il Guiscardo
11-08-14, 10:14
Quando ad un personaggio viene assegnato i rating: GRANDE SAGGIO, potrà aspirare alla Presidenza della Repubblica.

Quando ad un personaggio vengono assegnati i rating: LEADER, oppure STATISTA, potrà aspirare a guidare politicamente il Paese.

Quando ad un personaggio viene assegnato il rating: AFFIDABILE, potrà assumere cariche pubbliche con alte responsabilità, compresa la direzione dei ministeri e di grandi enti pubblici.

Quando ad un personaggio viene assegnato il rating: SISL, potrà assumere cariche pubbliche con medie responsabilità.

Quando ad un personaggio viene assegnato il rating: INAFFIDABILE, potrà assumere cariche minori con bassissime responsabilità, e tenuto sotto stretta osservazione.

Quando ad un personaggio viene assegnato il rating: SPAZZATURA, deve essergli vietato automaticamente di accedere a cariche pubbliche. Ovviamente se già inserito, dovrà dimettersi.

Quando ad un personaggio viene assegnato il rating: PERICOLO PUBBLICO, dovrebbe essergli vietata l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni. Ovviamente se già assunto, dovrà essere licenziato.



Naturalmente è possibile modificare qualcosa...


PS: una correzione nel post precedente: il rating AFFIDABILE non è Senza Infamia e Senza Lode. Questa definizione è ovviamente riferita al rating SISL. E' rimasta per errore lì perché non posso più modificare il messaggio. Magari se qualche anima buona di moderatore potesse rimediare, lo ringrazio da ora.

Roberto il Guiscardo
11-08-14, 10:35
Giusto a maggior chiarimento della valutazione di voto:

Il cittadino potrà in ogni momento (con una distanza temporale minima di 2 mesi dal voto precedentemente dato a un determinato personaggio), entrare sul sito e assegnare il proprio voto a uno qualsiasi dei personaggi inserito nella lista. Il suo voto sarà 1, oppure 0, oppure -1 e si andrà ad accumulare ai voti di tutti gli altri votanti.

Es: mettiamo che gli iscritti di ufficio siano 50 milioni (cioè tutti gli aventi diritto al voto in questo Paese), ma i votanti totali siano... 12 milioni. Il calcolo verrà effettuato sui votanti effettivi (12 milioni), cioè su tutti i voti ricevuti da un determinato personaggio.

Un personaggio ad esempio riceve 12 milioni di voti, di cui:

5 milioni ......... voto 1
3 milioni ......... voto 0
4 milioni.......... voto -1

TOTALE ......................... voti: +1 milione
TOTALE votanti........................ 12 milioni
PERCENTUALE RISULTANTE:....... 8.3%
RATING ASSEGNATO:............... SISL

Roberto il Guiscardo
11-08-14, 12:12
Chiedo scusa, ho fatto un errore madornale, dicendo che il rapporto va fatto con al denominatore i votanti effettivi riferiti a un determinato personaggio. Indubbiamente, se un delinquente venisse votato solo dai suoi accoliti, diciamo un milione di gentaglia come lui, con il sistema descritto potrebbe aspirare anche al rating di GRANDE SAGGIO!

No, è un errore madornale! meno male che me ne sono accorto! Occorre stabilire qualcosa di diverso. per esempio al denominatore ci deve essere sempre il numero totale degli aventi diritto, vale a dire nel caso nostro, 50 milioni! In questo modo un delinquente, per quanto possa allertare tutti i suoi scagnozzi a votarlo, non potrà mai raggiungere delle percentuali di voto alto.

Poi però nascono problemi per tutti gli altri, perché difficilmente voterebbero tutti i 50 milioni di aventi diritto. Si accettano suggerimenti, ma credo che il problema sia facilmente risolvibile.

Supermario
14-08-14, 14:08
Bentornato Roberto ;)

Roberto il Guiscardo
15-08-14, 00:34
Bentornato Roberto ;)

Grazie Supermario. in realtà non sono mai andato via...

Roberto il Guiscardo
15-08-14, 00:40
Giusto a maggior chiarimento della valutazione di voto:

Il cittadino potrà in ogni momento (con una distanza temporale minima di 2 mesi dal voto precedentemente dato a un determinato personaggio), entrare sul sito e assegnare il proprio voto a uno qualsiasi dei personaggi inserito nella lista. Il suo voto sarà 1, oppure 0, oppure -1 e si andrà ad accumulare ai voti di tutti gli altri votanti.

Es: mettiamo che gli iscritti di ufficio siano 50 milioni (cioè tutti gli aventi diritto al voto in questo Paese), ma i votanti totali siano... 12 milioni. Il calcolo verrà effettuato sui votanti effettivi (12 milioni), cioè su tutti i voti ricevuti da un determinato personaggio.

Un personaggio ad esempio riceve 12 milioni di voti, di cui:

5 milioni ......... voto 1
3 milioni ......... voto 0
4 milioni.......... voto -1

TOTALE ......................... voti: +1 milione
TOTALE votanti........................ 12 milioni
PERCENTUALE RISULTANTE:....... 8.3%
RATING ASSEGNATO:............... SISL


per correggere il problema evidenziato nel post n. 53, si potrebbe adottare un coefficiente che corregga il risultato del voto. Ad esempio nel caso in quote, il rapporto tra totale voti (1 milione) e numero votanti (12 milioni) si potrebbe molti plicare per un coefficiente risultante dal rapporto: numero votanti (12 milioni) / numero aventi diritto (50 milioni). per dare maggiore efficacia a questo coefficiente, sia il numeratore che il denominatore potrebbero essere utilizzati sotto radice.

Roberto il Guiscardo
15-08-14, 11:47
La formula da utilizzare potrebbe essere la seguente:

rating = (Voti positivo ottenuti) / (numero di votanti effettivi) x (radice quadrata(numero votanti effettivi)) / (radice quadrata(numero degli aventi diritto al voto))

Espresso in percentuale.


Qualche caso pratico:

Numero di votanti effettivi = 1 milione
numero di voti positivi ottenuti = 500 mila
consenso = 50%
consenso corretto = 7.07%


Numero di votanti effettivi = 10 milioni
numero di voti positivi ottenuti = 5 milioni
consenso = 50%
consenso corretto = 22.36%


Numero di votanti effettivi = 20 milioni
numero di voti positivi ottenuti = 10 milioni
consenso = 50%
consenso corretto = 31.62%


Numero di votanti effettivi = 30 milioni
numero di voti positivi ottenuti = 15 milioni
consenso = 50%
consenso corretto = 38.73%


Numero di votanti effettivi = 40 milioni
numero di voti positivi ottenuti = 20 milioni
consenso = 50%
consenso corretto = 44.72%


Numero di votanti effettivi = 50 milioni
numero di voti positivi ottenuti = 25 milioni
consenso = 50%
consenso corretto = 50%


Con questo algoritmo quindi viene penalizzato il valore di consenso quando il numero dei votanti è basso, fino a riportare l'intero consenso senza nessun ritocco quando vota il totale degli aventi diritto. Ma dato che questo probabilmente non avverrà mai, l'algoritmo consente di non penalizzare troppo chi raccoglie comunque un alto numero di votanti totali, anche se non votano tutti. in questo modo viene premiato chi catalizza il voto di molti, mentre penalizzato di raccoglie pochi votanti, anche se questi pochi votanti magari votassero tutti per lui. Infatti:

Numero di votanti effettivi = 500 mila
numero di voti positivi ottenuti = 500 mila
consenso = 100%
consenso corretto = 10%

Roberto il Guiscardo
19-08-14, 09:55
Stavolta applicherò il sistema di rating ad un caso concreto, giusto per vedere se funziona bene o se ha bisogno di altri correttivi. Lo spunto concreto ce lo dà la votazione fatta sul blog di Grillo per il giornalista più fazioso:

http://www.repubblica.it/politica/2014/08/18/news/blog_grillo_ferrara_vincitore_giornalista_dell_ann o-94029021/

Hanno votato in 16.000 e i risultati sono stati i seguenti:

1 – Giuliano Ferrara: 23,5%, 3.822
2 – Pierluigi Battista: 12,2%, 1.983
3 – Corrado Augias: 8,7%, 1.425
4 – Alessandro Sallusti: 7%. 1.136
5 – Michele Santoro: 4,6%. 724
6 – Gad Lerner: 4,1%, 674
7 – Massimo Gramellini: 3,1%, 518
8 – De Benedetti: 3,1%, 517
9 – Maria Novella Oppo: 3,1%, 516
10 – Ezio Mauro: 3%, 490.

Ci serve ancora un dato: il numero degli aventi diritto al voto. Ce lo fornisce Grillo in persona: 500.000

http://www.internazionale.it/news/movimento-5-stelle/2014/01/23/grillo-m5s-ha-mezzo-milioni-di-iscritti-siamo-democratici/

A questo punto possiamo ricavare il rating di ogni candidato, tenendo presente che la votazione in questione è di tipo negativo, cioè si è votato per il peggiore; pertanto i voti ottenuti vanno riportati, nel nostro sistema, col il segno meno (-). Quindi abbiamo:

Ferrara............voti -3822
Battista...........voti -1983
Augias.............voti -1425
Sallusti............voti -1136
Santoro...........voti -724
Learner...........voti -674
Gramellini.........voti -518
De Benedetti....voti -517
Oppo..............voti -516
Mauro.............voti -490


La formula da utilizzare per valutare il rating è:

(numero di voti ottenuti)/(numero di votanti) x (radq(numero di votanti))/(radq(numero di iscritti))

Pertanto il rating risulta:

Ferrara............-4.27%
Battista...........-2.22%
Augias.............-1.59%
Sallusti............-1.27%
Santoro...........-0.81%
Learner............-0.75%
Gramellini..........-0.58%
De Benedetti.....-0.58%
Oppo...............-0.58%
Mauro..............-0.55%

Quindi andrebbero tutti in una sola categoria: INAFFIDABILI

Gdem88
02-10-14, 16:39
Buongiorno, mi intrometto per segnalare la proposta della Vicepresidenza di TP-POL sull'allargamento della partecipazione https://forum.termometropolitico.it/652465-la-vicepresidenza-di-tp-pol-presenta-viaggio-nelle-sezioni.html

Roberto il Guiscardo
29-11-14, 10:08
Passando oltre e cercando di mettere a punto anche un programma organico che non si limiti al solo Voto on Line, per quanto esso sia la parte caratterizzante di questo partito, comincerei a delineare gli altri punti che secondo me occorrerebbe portare avanti come proposta per la crescita economica e sociale di questo Paese:

Si tratta di un proposta di riforma generale che investa il lavoro, la previdenza, la crescita economica, l'istruzione e formazione e, in sostanza, il futuro di questo Paese. i punti fondamentali sono i seguenti:

1 - istruzione organizzata in modo da prevedere la figura prevalente dello studente-lavoratore, anche se part-time;

2 - inizio versamenti obbligatori contributi previdenziali, a 18 anni per tutti. Con totale libertà di scelta per percorso previdenziale preferito;

3 - abolizione del valore legale del titolo di studi e trasformazione progressiva dell'organico dei dipendenti dalla pubblica istruzione, in equipes o autonomi liberi professionisti, che portano avanti un loro programma di formazione, rispettando le direttive di massima del ministero, e sfruttando le strutture e le attrezzature pubbliche, pagando una locazione annuale;

4 - programma di edilizia a basso prezzo, eliminando totalmente le case popolari e istituendo l'esenzione fiscale totale per chi affitta un mono o bi-locale a prezzo prefissato da tabelle compilate zona per zona;

5 - istituzione di un circuito di credito commerciale con camera di compensazione, inconvertibile in euro, con fidi assegnati senza interessi, restituibili solo mediante fornitura di beni e servizi, e pagamenti immediati effettuati mediante registrazione contabile in apposito registro centralizzato.


Questi 5 punti sono le basi per ripartire:

lo scopo è quello di evitare di bruciare una intera generazione di giovani, fargli assumere responsabilità di lavoro, fargli fare esperienza e formazione reale, dandogli la possibilità comunque di arrivare alla laurea, ma lavorando, quindi già inseriti nel mondo del lavoro, in modo da fargli scegliere il percorso formativo alla luce della loro esperienza lavorativa oltre che delle loro attitudini;

fargli creare un percorso previdenziale certo, che assicuri loro una vera pensione allo scadere dei 60 anni (60-18 = 42 anni di contributi)

La riforma dell'istruzione ha lo scopo di creare dei meccanismi automatici di aggiornamento e attualizzazione della proposta formativa, adeguandola alle esigenze del mondo del lavoro e alle nuove competenze richieste;

Mettere a disposizione di chi sposta la propria residenza per motivi di lavoro, un numero sufficiente di piccoli appartamenti a basso canone locativo, in sostituzione della fallita esperienza delle case popolari, assolutamente insufficienti di numero e assegnate a capocchia, in genere tramite botta di culo, a gente che forse non ne ha nemmeno bisogno, oppure occupate di prepotenza dai più disperati e (s)pregiudicati.

Roberto il Guiscardo
02-01-15, 11:44
Tornando al controllo permanente dei cittadini sulla classe politica, ecco più in dettaglio come potrebbe essere materialmente costruito il voto per ogni personaggio politico o pubblico amministratore:

il FEEDBACK:

Che cosa è il feedback lo sappiamo un po' tutti. In realtà il suo significato è piuttosto complesso e riguarda la capacità di un sistema dinamico (http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_dinamico) di tenere conto dei risultati del sistema per modificare le caratteristiche del sistema stesso.

In questo caso direi di prendere in considerazione il significato dato ai feedback di siti tipo e_bay che indica come Feedback composto da un punteggio positivo o negativo unito ad un breve commento. La somma di questi giudizi permette di determinare il cosiddetto: punteggio di feedback.

Tutti coloro che operano regolarmente su questi siti per acquistare o vendere qualcosa, hanno un loro punteggio di feedback. Si tratta di un sistema intelligente per conoscere l'affidabilità del personaggio con cui si ha a che fare e poter decidere più tranquillamente di averci a che fare oppure no.

Perché non creare un sito anche per la vendita dell'articolo più sfuggente e meno affidabile che tutti gli italiani sono costretti a "comprare" prima o poi...? Dare un feedback ai politici italiani, e magari anche ai pubblici amministratori degli enti e delle istituzioni più rilevanti.

Un sito che consenta di collegarsi unicamente con ID e password e che dia la possibilità a chi ha espresso il suo voto, di controllarlo permanentemente mediante un suo codice segreto di visualizzazione.

Potrebbe essere un primo passo (solo un primo passo!) per creare uno strumento efficace di controllo democratico su queste persone che fino ad ora sono stai completamente liberi, incontrollati e irresponsabili. Un passo sucecssivo sarebbe quello di istituzionalizzare questo feedback e utilizzarlo per la selezione della classe dirigente.

Altro che "primarie, parlamentarie, quirinarie e via cantando!

Roberto il Guiscardo
02-01-15, 17:45
Riguardo al sistema previdenziale da adottare:



La previdenza pubblica va totalmente cancellata. Ognuno deve avere la libertà di costruirsi una previdenza a sua misura. Una volta stabilito regole che valgano per tutti, vale a dire:

1 - inizio versamenti a 18 anni, cioè all'età di raggiungimento della maggiore età;

2 - versamento di un importo minimo, deciso in rapporto al costo della vita, per poter avere una pensione decente;

3 - scelta del modo di far maturare il proprio capitale pensionistico assolutamente libero, in rapporto alle offerte che ci saranno sul mercato, con possibilità di spostare i propri soldi da un sistema all'altro senza pagare NULLA;

4 - libertà di decidere quando andare in pensione a partire dal sessantesimo anno di età, dopo aver versato contributi per 42 anni;

5 - libertà di prendere tutto il capitale maturato oppure scegliere per un vitalizio.

Lo STATO deve tenersi alla larga da questi soldi! Sono soldi dei cittadini, versati per la propria pensione. Non deve essere permesso a nessun ente pubblico di sfruttarli e utilizzarli.