PDA

Visualizza Versione Completa : Comunizzazione (Wikipedia)



Faber74
01-01-14, 20:40
Nell'augurare a tutti voi un buon 2014, vi segnaliamo che abbiamo inserito su Wikipedia la voce "Comunizzazione":

https://it.wikipedia.org/wiki/Comunizzazione


Il Lato Cattivo
http://illatocattivo.blogspot.it/ (http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fillatocattivo.blogspot.it%2F&h=1AQFQWMG9&s=1)

Gian_Maria
02-01-14, 15:32
Buon anno.


La "Comunizzazione" è, per semplificare, il concetto dell’abolizione del capitale, delle classi e del proletariato (https://it.wikipedia.org/wiki/Proletariato) ad opera del proletariato stesso, attraverso una rivoluzione comunista, senza transizione “socialista” né autogestione (https://it.wikipedia.org/wiki/Autogestione_dei_lavoratori). La comunizzazione è concepita dunque, allo stesso tempo, come rottura e transizione, a partire da misure direttamente comunizzatrici, cioè capaci di aprire la strada al comunismo.

Alcune domande:
1) la "comunizzazione" secondo voi può avvenire solo a livello globale o anche a livello regionale/locale?
2) per permettere/facilitare la rivoluzione non prevedete la presa del potere statale da parte della classe lavoratrice?
3) non prevedete nemmeno una (relativamente breve) fase di transizione politica dal capitalismo al comunismo (società senza classi)?

Faber74
04-01-14, 18:42
Alcune domande:
1) la "comunizzazione" secondo voi può avvenire solo a livello globale o anche a livello regionale/locale?
2) per permettere/facilitare la rivoluzione non prevedete la presa del potere statale da parte della classe lavoratrice?
3) non prevedete nemmeno una (relativamente breve) fase di transizione politica dal capitalismo al comunismo (società senza classi)?

1) La comunizzazione si può dare (marxianamente) soltanto a livello globale, pena la sua sconfitta. Ogni più piccolo residuo del modo di produzione capitalistico, sotto qualunque forma si presenti, inclusa l'autogestione, rischia di creare i presupposti della sua riaffermazione.

2-3) Il passaggio al comunismo avviene in modo "immediato". Che non significa "istantaneo", ma non mediato dalla conquista del potere politico e da alcuna fase di transizione, comunque concepita (Stato operaio, Consigli, autogestione etc.). Si può dire che la "transizione" sia il processo rivoluzionario stesso, rispetto al quale il comunismo non rappresenta più semplicemente il risultato finale, ma il mezzo stesso attraverso cui la rivoluzione può trionfare.

Buon 2014!

Gian_Maria
07-01-14, 11:23
Il passaggio al comunismo avviene in modo "immediato". Che non significa "istantaneo", ma non mediato dalla conquista del potere politico
Cosa vi fa pensare che le (moderne) forze armate statali non cercherebbero di arrestare la rivoluzione?

Faber74
12-01-14, 17:54
Chiariamo subito che non siamo fautori di una sorta di alternativismo in salsa radicale (stile "L'insurrezione che viene"), né sottovalutiamo gli aspetti politici e militari della rivoluzione. Ma pensiamo che questi non siano più concepibili come momenti "separati" rispetto al magma delle pratiche che confluiranno nel processo rivoluzionario, e al contempo concorreranno a scalzare il capitale in tutti i suoi risvolti (incluso lo Stato) e a produrre nuovi rapporti di tipo comunista (l'"individuo immediatamente sociale"). Certamente, oggi ancor più che in passato, data la potenza militare di cui dispongono gli stati, tutto questo non potrà avvenire se non in presenza di una crisi sociale di enorme portata, che investa anche lo Stato, le sue strutture, il suo personale (penso ai recenti scioperi della polizia in Brasile e Argentina, che evocano in qualche modo questo tipo di crisi).

F.

Gian_Maria
13-01-14, 13:18
Certamente, oggi ancor più che in passato, data la potenza militare di cui dispongono gli stati, tutto questo non potrà avvenire se non in presenza di una crisi sociale di enorme portata, che investa anche lo Stato, le sue strutture, il suo personale (penso ai recenti scioperi della polizia in Brasile e Argentina, che evocano in qualche modo questo tipo di crisi).
Secondo voi che probabilità ci sono che questo tipo di crisi avvenga più o meno simultaneamente nei paesi più sviluppati/industrializzati e in presenza di una classe lavoratrice consapevolmente socialista? Oppure non ritenete quest'ultimo aspetto un requisito necessario per la riuscita della rivoluzione socialista?