Pieffebi
05-03-02, 15:37
Pieffebi e il Sottotenente Merello
Sono soprattutto
i kompagni a piangere, quelli decenti, con qualche cosa da dire, con qualche idea in testa...o semplicemente quelli di cultura "libertaria", insofferenti ai caporali...ed ai sottotenenti di complemento.
Ricordo un certo S.ten. Merello, durante il C.A.R. a San Rocco Castagnaretta (Cn), oltre venti anni fa.
Già, come l'amico Antonio La Trippa, ho fatto il militare a Cuneo, e sono un uomo, non un caporale!
Ebbene, dicevo, il sottotenente di complemento Merello era il perfetto "mangiastecche", quello che ti fa "trovare lungo", pignolo, puntiglioso, arrogante.
Sapeva essere spiritoso, con battute pungenti, "toscane", nei "momenti topici", quando ai poveri alpini venivano i calli nei piedi a forza di battere il passo....
Ore di "addestramento formale" ed il relativo "male ai piedi" ci impedivano di apprezzare quello spirito, ma lui nascondova con quello la sua inconsistenza umana.
L'ho reincontrato dieci anni fa, in quel di Sanremo, per caso.
Era sul mio medesimo treno, e stava leggendo "l'Unità". Io sono entrato nel suo scompartimento, ed ho impiegato un po' di tempo per riconoscerlo. Non sono fisionomista, purtroppo. Ma, ad un certo punto, ha riposto il giornale (eravano già quasi ad Albenga) e mi ha rivolto la parola per chiedermi se avevo una sigaretta. Ho riconosciuto la sua voce inconfondibile. Io non avevo ancora smesso di fumare (lo avrei fatto di lì a pochi mesi) e gli offrii una "Marlboro". Notò che stavo leggendo un'opera di Von Mises, e mi chiese chi era quel tale. Iniziò così un breve dialogo politico, nel corso del quale mi decisi di rivelare la mia identità... di suo ex sottoposto nel "Battaglione Reclute". Eravano quasi a La Spezia quando aveva terminato di raccontarmi la sua vita di funzionario pisano del P.C.I.
Già anche detto ex sottotenente di complemento abitava in Toscana, ma era di origine ligure, se non ricordo male. Il suo umorismo "toscano" era rimasto invariato, come il grigiore della sua mentalità da "mangiastecche" che era riamsta intatta anche nella vita civile.
Vantava la sua posizione nel partito, ed il fatto di avere diversi "compagni" ai propri ordini .
Ignorava i fondamenti della cultura politica, non solo i classici del liberalismo, ma anche quelli del socialismo! Che il sottotenente Merello si sia trasferito nel frattempo in quel di Livorno ?
(Forum dell’Esegesi - 2.12.2000)
Sono soprattutto
i kompagni a piangere, quelli decenti, con qualche cosa da dire, con qualche idea in testa...o semplicemente quelli di cultura "libertaria", insofferenti ai caporali...ed ai sottotenenti di complemento.
Ricordo un certo S.ten. Merello, durante il C.A.R. a San Rocco Castagnaretta (Cn), oltre venti anni fa.
Già, come l'amico Antonio La Trippa, ho fatto il militare a Cuneo, e sono un uomo, non un caporale!
Ebbene, dicevo, il sottotenente di complemento Merello era il perfetto "mangiastecche", quello che ti fa "trovare lungo", pignolo, puntiglioso, arrogante.
Sapeva essere spiritoso, con battute pungenti, "toscane", nei "momenti topici", quando ai poveri alpini venivano i calli nei piedi a forza di battere il passo....
Ore di "addestramento formale" ed il relativo "male ai piedi" ci impedivano di apprezzare quello spirito, ma lui nascondova con quello la sua inconsistenza umana.
L'ho reincontrato dieci anni fa, in quel di Sanremo, per caso.
Era sul mio medesimo treno, e stava leggendo "l'Unità". Io sono entrato nel suo scompartimento, ed ho impiegato un po' di tempo per riconoscerlo. Non sono fisionomista, purtroppo. Ma, ad un certo punto, ha riposto il giornale (eravano già quasi ad Albenga) e mi ha rivolto la parola per chiedermi se avevo una sigaretta. Ho riconosciuto la sua voce inconfondibile. Io non avevo ancora smesso di fumare (lo avrei fatto di lì a pochi mesi) e gli offrii una "Marlboro". Notò che stavo leggendo un'opera di Von Mises, e mi chiese chi era quel tale. Iniziò così un breve dialogo politico, nel corso del quale mi decisi di rivelare la mia identità... di suo ex sottoposto nel "Battaglione Reclute". Eravano quasi a La Spezia quando aveva terminato di raccontarmi la sua vita di funzionario pisano del P.C.I.
Già anche detto ex sottotenente di complemento abitava in Toscana, ma era di origine ligure, se non ricordo male. Il suo umorismo "toscano" era rimasto invariato, come il grigiore della sua mentalità da "mangiastecche" che era riamsta intatta anche nella vita civile.
Vantava la sua posizione nel partito, ed il fatto di avere diversi "compagni" ai propri ordini .
Ignorava i fondamenti della cultura politica, non solo i classici del liberalismo, ma anche quelli del socialismo! Che il sottotenente Merello si sia trasferito nel frattempo in quel di Livorno ?
(Forum dell’Esegesi - 2.12.2000)