Österreicher
05-03-02, 21:34
Una fantasia erotica da ginnasiale brufoloso
Straordinario caso di pornografia involontaria
Ma quale tifosa della Roma? Ma quale soubrette?
Arriva con Dalla, ma è solo lei: sia bella, sia bestia
Se pensate che la legge sul conflitto d'interessi, una legge che abolisce il conflitto ma salvaguarda gl'interessi, sia di questi tempi la nostra maggior vergogna nazionale, è perché il sabato sera, quando Sabrina Ferilli illumina di luce rossa le case degl'italiani, andate al cinema o giocate a "Scarabeo". Uno s'indigna perché Massimo D'Alema non è abbastanza duro col Cavaliere o perché Elio Vito e Franco Frattini non hanno l'aria d'essere granché liberali o liberisti e intanto la Ferilli ancheggia e scodinzola come una baiadera felliniana nei nostri salotti onesti e immacolati. Non sarà colpa sua, sarà che l'hanno disegnata così, ma Sabrina Ferilli sta trasformando l'Italia televisiva in una fantasticheria da camionisti e nessuno dice niente.
Che fine hanno fatto i nemici della "volgarità" televisiva, scandalizzati dalle "derive antropologiche", troppo sensibili per sentirsi a proprio agio in quest'Italia alla puttanesca, tutta ascelle depilate e intelletto zero? Dove sono finiti i fustigatori del malcostume che, da una parola in su, s'appellano immancabilmente alla "cultura" alta e pura contro le trivialità del telequiz e la fiction pacchiana, contro i culi kitsch e le tette senz'anima? Tacciono Nanni Moretti e "Pancho" Pardi. Idem la Signora Ciampi e le autorità vaticane. Zitti e mosca l'Unità e l'Avvenire. In questo Paese siamo andati al referendum per via della pubblicità che interrompeva un'emozione e adesso non c'è nessuno che proponga un anatema o anche solo un girotondo contro le curve pericolose di Sabrina Ferilli?
Eppure lo scandalo e la deriva antropologica sono evidenti. Troppa e strabocchevole, strachiapputa e superpopputa come le fantasie erotiche dei ginnasiali, la Ferilli non è un'attrice e non è neppure una soubrette, tantomeno una tifosa della Roma o una commessa, come gli ultras della curva e la Rai vorrebbero farci credere. Sabrina Ferilli, diciamo le cose come stanno, è un monumento ai pensieri impuri. Icona di un Paese brufoloso e assatanato, pin up suprema di un'Italia eternamente pippaiola, sia negli affari di sesso che di politica, la Ferilli è anche un caso straordinario di pornografia involontaria.
È vestita e sembra nuda. Parla del più e del meno con Lucio Dalla e le sue parole (innocentissime) allupano la platea televisiva come le sconcezze mormorate con voce roca dalla centralinista d'un telefono erotico. Non c'è bisogno d'essere Robert Louis Stevenson (quello dello Strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde) o Tinto Brass (quello di Paprika e di Così fan tutte) per capire che Dalla, il sabato sera, è soltanto un di più, come i miracoli per i santi: Sabrina Ferilli è la bella e la bestia in una persona sola. Con lei la bellezza non è più un affare di qualità ma di quantità. Sabrilla Ferilli è bella come un paesaggio da cartolina illustrata misurato a metri quadri. Sabrina Ferilli fa la danza del ventre da ferma. Mettetele il "burqa" e sembrerà in bikini. Vestirla non basta. Bisogna oscurarla
Straordinario caso di pornografia involontaria
Ma quale tifosa della Roma? Ma quale soubrette?
Arriva con Dalla, ma è solo lei: sia bella, sia bestia
Se pensate che la legge sul conflitto d'interessi, una legge che abolisce il conflitto ma salvaguarda gl'interessi, sia di questi tempi la nostra maggior vergogna nazionale, è perché il sabato sera, quando Sabrina Ferilli illumina di luce rossa le case degl'italiani, andate al cinema o giocate a "Scarabeo". Uno s'indigna perché Massimo D'Alema non è abbastanza duro col Cavaliere o perché Elio Vito e Franco Frattini non hanno l'aria d'essere granché liberali o liberisti e intanto la Ferilli ancheggia e scodinzola come una baiadera felliniana nei nostri salotti onesti e immacolati. Non sarà colpa sua, sarà che l'hanno disegnata così, ma Sabrina Ferilli sta trasformando l'Italia televisiva in una fantasticheria da camionisti e nessuno dice niente.
Che fine hanno fatto i nemici della "volgarità" televisiva, scandalizzati dalle "derive antropologiche", troppo sensibili per sentirsi a proprio agio in quest'Italia alla puttanesca, tutta ascelle depilate e intelletto zero? Dove sono finiti i fustigatori del malcostume che, da una parola in su, s'appellano immancabilmente alla "cultura" alta e pura contro le trivialità del telequiz e la fiction pacchiana, contro i culi kitsch e le tette senz'anima? Tacciono Nanni Moretti e "Pancho" Pardi. Idem la Signora Ciampi e le autorità vaticane. Zitti e mosca l'Unità e l'Avvenire. In questo Paese siamo andati al referendum per via della pubblicità che interrompeva un'emozione e adesso non c'è nessuno che proponga un anatema o anche solo un girotondo contro le curve pericolose di Sabrina Ferilli?
Eppure lo scandalo e la deriva antropologica sono evidenti. Troppa e strabocchevole, strachiapputa e superpopputa come le fantasie erotiche dei ginnasiali, la Ferilli non è un'attrice e non è neppure una soubrette, tantomeno una tifosa della Roma o una commessa, come gli ultras della curva e la Rai vorrebbero farci credere. Sabrina Ferilli, diciamo le cose come stanno, è un monumento ai pensieri impuri. Icona di un Paese brufoloso e assatanato, pin up suprema di un'Italia eternamente pippaiola, sia negli affari di sesso che di politica, la Ferilli è anche un caso straordinario di pornografia involontaria.
È vestita e sembra nuda. Parla del più e del meno con Lucio Dalla e le sue parole (innocentissime) allupano la platea televisiva come le sconcezze mormorate con voce roca dalla centralinista d'un telefono erotico. Non c'è bisogno d'essere Robert Louis Stevenson (quello dello Strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde) o Tinto Brass (quello di Paprika e di Così fan tutte) per capire che Dalla, il sabato sera, è soltanto un di più, come i miracoli per i santi: Sabrina Ferilli è la bella e la bestia in una persona sola. Con lei la bellezza non è più un affare di qualità ma di quantità. Sabrilla Ferilli è bella come un paesaggio da cartolina illustrata misurato a metri quadri. Sabrina Ferilli fa la danza del ventre da ferma. Mettetele il "burqa" e sembrerà in bikini. Vestirla non basta. Bisogna oscurarla