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05-03-02, 21:37
No all'Europa delle burocrazie"
Berlusconi a Bossi: "Insieme siamo invincibili"

Il premier al Congresso della Lega: "Senza il nostro accordo avremmo consegnato il paese ai comunisti"

Silvio Berlusconi Assago (Mi), 3 mar. (Adnkronos) - Dopo le raccomandazioni da parte di Umberto Bossi al suo popolo affinche' accogliessero il presidente del Consiglio tra gli applausi, Silvio Berlusconi ha iniziato il suo intervento ricordando i momenti del riavvicinamento tra i due leader politici. ''Mentre Umberto parlava -ha sottolineato Berlusconi- benedivo il momento di quell'autunno '99 quando presi la decisione di unire ancora i nostri due popoli: quello di Forza Italia e quello della Lega. Quando un amico comune mi disse che Umberto voleva incontrarmi era presente anche mia mamma che gli disse: 'dig al Bossi che faga il brav e dag un basin per mi'. Come potevamo quindi andare contro la volonta' della mamma?''.
Da allora, dal primo incontro, ha proseguito Berlusconi, ''e' nata una fiducia mai venuta meno, in nessun momento, in nessuna occasione. Abbiamo si' su certi temi discusso, ma siamo sempre arrivati ad una decisione comune e ciascuno di noi ha sempre rispettato la parola data all'altro. Io ce l'ho messa tutta perche', se non ci fosse stato un accordo, avremmo consegnato il Paese alla sinistra comunista''.
Spiegando ancora i termini dell'accordo con Bossi, Berlusconi ha confessato di aver dovuto mettere a dura prova la sua ''buona volonta' perche' i nostri orari non coincidevano mai, ma poi come tante altre cose ho pensato che la polenta e gli ossibuchi fossero un piatto eccezionale ed abbiamo allora deciso di trovarci a cena tutti i lunedi' sera. Quello e' stato un grande cambiamento per la qualita' della mia vita perche' io mi sono innamorato di una donna di teatro e ogni lunedi' sera era dedicato all'amore. Da quell'autunno i lunedi' sono di Bossi''.
Il premier, riferendosi al corteo di ieri dell'Ulivo, ha detto: ''Le manifestazioni degli ultimi giorni non mi preoccupano''. ''Certo non mi fa piacere - ha continuato - che ci sia una sinistra che faccia un caso sul conflitto di interessi ma il vero conflitto -ha sottolineato- e' tra la verita' e questa sinistra, tra la democrazia e questa sinistra''. Poco prima di chiudere il suo intervento Berlusconi ha richiamato gli alleati della Lega al rispetto dei patti perche', ha sottolineato ''se staremo insieme saremo invincibili. Allora io vi dico stiamo insieme per crescere, per governare, per cambiare l'Italia''.
Ricordando le cose fatte durante il suo governo, Berlusconi ha rassicurato i pensionati: ''Stiano tranquilli perche' riceveranno il milione al mese promesso a partire dal mese di gennaio''. Il premier ha tenuto a precisare che le promesse fatte, soprattutto quelle sulle pensioni, si intendevano a fine legislatura, ''ma noi -ha sottolineato- abbiamo bruciato i tempi. Certo non abbiamo la bacchetta magica e abbiamo dovuto fare i conti con l'Inps che sta verificando i dati in loro possesso. Ma in ogni caso -ha concluso- i pensionati riceveranno il loro milione al mese promesso''.
Il presidente del Consiglio ha anche affrontato lo spinoso tema dell'Europa, che proprio qui ad Assago e' stata oggetto di un violento attacco da parte di Bossi. Secondo Silvio Berlusconi l'accordo con la Lega e' stato trovato anche perche' entrambi volevano ''un'Europa che diventasse un soggetto politico forte''. ''Nessuno di noi -afferma il premier- voleva un'Europa delle burocrazie, noi volevamo e vogliamo l'Europa libera della competizione''. Secondo Berlusconi, serve un'Unione europea forte, ''perche' nel mondo c'e' bisogno di un altro soggetto che si affianchi agli Usa per intervenire nelle crisi regionali, laddove si aprono ferite che fanno male, soprattutto a chi e' indifeso, donne e bambini. Non si puo' lasciare questo compito alle responsabilita' di un solo pur importante Paese''.
Secondo Berlusconi, i due alleati erano concordi nel ritenere che ci volesse ''un'Europa che dopo la moneta unica, fosse capace di una politica estera comune, che si presentasse sul piano internazionale come un unico soggetto e che fosse anche assistita in questa unica politica da un esercito comume, per intervenire dove ci fosse bisogno di stabilire o di mantenere la pace''. Quanto all'euro, ''e' la nostra moneta -ha aggiunto Berlusconi- c'e' e dobbiamo difenderla perche' e' la rappresentazione dell'economia sottostante''
http://www.adnkronos.com/Politica/2001/img/berlusconicd1--133x198.jpg

brunik
17-05-06, 11:52
No all'Europa delle burocrazie"
Berlusconi a Bossi: "Insieme siamo invincibili"

Il premier al Congresso della Lega: "Senza il nostro accordo avremmo consegnato il paese ai comunisti"
http://www.adnkronos.com/Politica/2001/img/berlusconicd1--133x198.jpg

http://img162.imageshack.us/img162/5185/primabig2mq.jpg

Ardito86
17-05-06, 12:48
http://img162.imageshack.us/img162/5185/primabig2mq.jpg (http://img162.imageshack.us/img162/5185/primabig2mq.jpg)

Prodi ti auguro 5 o 6 buoni mesi di governo poi gentilmente ridacci il testimone del governo...

Rojes
17-05-06, 13:27
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/politica/200511images/bossi.jpg

TUTTO CIÒ CHE PENSO DI BERLUSCONI
di Umberto Bossi, ministro delle Riforme Istituzionali del governo Berlusconi

Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del vecchio regime. E' il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la Lega faceva cadere il regime, lui stava nel Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è un tubo vuoto qualunquista.
Ma non l'avete visto, oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre? Berlusconi è bollito. E' un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l'esercito di Franceschiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi? Il suo Polo è morto e sepolto, la Lega non va con i morti. La trattativa Lega-Forza Italia se l'è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne. Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio. Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. C'è qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo è un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccerà via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra. Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto Italia e c'era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le Holding. Come potrà mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere da dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine di migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto.
Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique
collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano. Forza Italia è stata creata da Marcello Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord.
Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì. Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che 'pecunia non olet'. C'è denaro buono che ha odore di sudore, e c'è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi ci disse: "Chi esce dal cerchio magico, cioè
dal mio governo, muore". Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c'è marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente, niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia.
La "Padania" chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera! Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi.
Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni. Ma chi si crede di essere: Nembo Kid? Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini?
Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte.
Bisogna che Berlusconi-Berluscosa-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'è villa, non c'è regalo, non c'è ammiccamento che mi possa far cambiare strada... Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro.
Berlusconi, come presidente del Consiglio, è stato un dramma. Quando è in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da
Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E' ora di mettere fine a questa vergogna. Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri. Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi.
Ma il poveretto di Arcore sente che il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, un piduista come l'arcorista è sempre stato un problema di "Cosa sua" o "Cosa nostra". Ma attento, Berlusconi: né mafia, né P2, né America riusciranno a distruggere la nostra società. E lui alla fine avrà un piccolo posto all'Inferno, perché quello lì non se lo pigliano nemmeno in Purgatorio. Perché è Berlusconi che dovrà sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la Storia che litiga con lui. (le frasi contenute nel testo sono state pronunciate testualmente da Umberto Bossi fra il 1994 e il 1999, cioè durante le tensioni del primo governo Berlusconi, dopo la rottura fra Bossi e Berlusconi nel dicembre 1994 e prima della loro riappacificazione alla fine del 1999.
Le date esatte delle dichiarazioni, tratte da giornali quotidiani e agenzie di stampa, sono le seguenti:
1,7,9,10,13 marzo 1994; 5 aprile 1994; 4,11,23,31 maggio 1994; 1,12,17 giugno 1994; 29 luglio 1994; 6,8,13 agosto 1994; 1 settembre 1994; 6,20,23 dicembre 1994; 14 gennaio 1995; 22 marzo 1995; 13 aprile 1995; 10 giugno 1995; 29 luglio 1995; 25 gennaio 1996; 14,19,25 agosto 1997; 18 giugno 1998; 22 luglio 1998; 13 settembre 1998; 3, 27 ottobre 1998; 24 febbraio 1999; 13 aprile 1999; 10 settembre 1999; 19 ottobre 1999)



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