Pieffebi
06-03-02, 14:48
da quotidiano del "padrone":
"Giustizia - Politica
Stragi, il Gip insiste sul teorema Berlusconi
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Marianna Bartoccelli
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Un anno non è stato sufficiente per far decidere al giudice delle indagini preliminari di Caltanissetta, Giovan Battista Toja, se accettare o no la richiesta di archiviazione dell'inchiesta su Alfa e Beta, sigle con le quali la Procura indica Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi, indagati con l'incredibile accusa di mandanti occulti per le stragi del '92. Nel decennale della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il gip Toja sembra deciso a tenere l'inchiesta sui mandanti occulti Alfa e Beta ancora aperta e nei prossimi giorni la rispedirà probabilmente al mittente (che nel frattempo è cambiato visto che l'ex-procuratore capo Giovanni Tinebra è oggi al vertice del Dap a Roma e non è stato sostituito e la sua poltrona è temporaneamente coperta dall'aggiunto Paolo Giordano) per chiedere un supplemento di indagine.
L'inchiesta, iniziata nel lontano 1994 dopo un interrogatorio di Ilda Boccassini (ai tempi a Caltanissetta per indagare sulla strage di Falcone) al pentito Salvatore Cancemi, rimarrà quindi aperta anche se i pm scrivevano nella loro richie
sta di archiviazione che «rinviare a giudizio Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri per concorso nelle stragi di Falcone e Borsellino costituirebbe una forzatura arbitraria». E ancora: «credere che dietro i massacri del'92 ci sia stata l'istigazione dei fondatori di Forza Italia sarebbe un'ipotesi sfornita di aderenza alla successiva realtà». Dimostrando come la famosa convergenza dei pentiti in questo caso non era stata verifi(.ta e che a insinuare e testimoniare del coinvolgimento dei due politici era rimasto soltanto Cancerni.
L'ex-boss aveva «sparato» la sua verità a poco a poco negli anni (ricordate la frase «sono come una vite arrugginita che sl svita lentamente»?) e in aula durante la fase preelettorale per le europee aveva risposto ai pm: «So che qualcuno molto in alto aveva fatto un patto con Riina e deduco che questo qualcuno siano Berlusconi e Dell'Utri». Sul tavolo dello stesso gip è anche depositata la richiesta della difesa di Berlusconi e Dell'Utri di un'udienza per opporsi alla sentenza di archiviazione (questa pervenuta) di una loro denuncia di calunnia nei confronti di Cancemi. Una sentenza che afferma che, con le sue dichiarazioni, «Cancemi non ha inteso calunniare alcuno» ma che comunque «il soggetto è inaffidabile»."
Cordiali saluti.
"Giustizia - Politica
Stragi, il Gip insiste sul teorema Berlusconi
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Marianna Bartoccelli
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Un anno non è stato sufficiente per far decidere al giudice delle indagini preliminari di Caltanissetta, Giovan Battista Toja, se accettare o no la richiesta di archiviazione dell'inchiesta su Alfa e Beta, sigle con le quali la Procura indica Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi, indagati con l'incredibile accusa di mandanti occulti per le stragi del '92. Nel decennale della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il gip Toja sembra deciso a tenere l'inchiesta sui mandanti occulti Alfa e Beta ancora aperta e nei prossimi giorni la rispedirà probabilmente al mittente (che nel frattempo è cambiato visto che l'ex-procuratore capo Giovanni Tinebra è oggi al vertice del Dap a Roma e non è stato sostituito e la sua poltrona è temporaneamente coperta dall'aggiunto Paolo Giordano) per chiedere un supplemento di indagine.
L'inchiesta, iniziata nel lontano 1994 dopo un interrogatorio di Ilda Boccassini (ai tempi a Caltanissetta per indagare sulla strage di Falcone) al pentito Salvatore Cancemi, rimarrà quindi aperta anche se i pm scrivevano nella loro richie
sta di archiviazione che «rinviare a giudizio Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri per concorso nelle stragi di Falcone e Borsellino costituirebbe una forzatura arbitraria». E ancora: «credere che dietro i massacri del'92 ci sia stata l'istigazione dei fondatori di Forza Italia sarebbe un'ipotesi sfornita di aderenza alla successiva realtà». Dimostrando come la famosa convergenza dei pentiti in questo caso non era stata verifi(.ta e che a insinuare e testimoniare del coinvolgimento dei due politici era rimasto soltanto Cancerni.
L'ex-boss aveva «sparato» la sua verità a poco a poco negli anni (ricordate la frase «sono come una vite arrugginita che sl svita lentamente»?) e in aula durante la fase preelettorale per le europee aveva risposto ai pm: «So che qualcuno molto in alto aveva fatto un patto con Riina e deduco che questo qualcuno siano Berlusconi e Dell'Utri». Sul tavolo dello stesso gip è anche depositata la richiesta della difesa di Berlusconi e Dell'Utri di un'udienza per opporsi alla sentenza di archiviazione (questa pervenuta) di una loro denuncia di calunnia nei confronti di Cancemi. Una sentenza che afferma che, con le sue dichiarazioni, «Cancemi non ha inteso calunniare alcuno» ma che comunque «il soggetto è inaffidabile»."
Cordiali saluti.