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Visualizza Versione Completa : Sanremo: 16 milioni



Lollo87Lp
06-03-02, 18:53
ROMA - Sono stati 15 milioni e 897 mila i telespettatori che hanno seguito la prima parte della 52^ edizione del Festival di Sanremo, con uno share del 54.12%, mentre la seconda parte ha fatto registrare il 59.98 con 9 milioni e 24 mila. Il picco d'ascolto è stato alle 21.27, al termine dell'esibizione della coppia Leali-Corna: ben 20 milioni e 164 mila spettatori, con uno share "stellare": 69%.
Bene anche il "Dopofestival", andato in onda a partire dalle 0.40: fino alle 2 ha ottenuto il 56.95% con 1 milione e 773 mila.
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Saluti.

Oscar
07-03-02, 13:07
Ma quanto costa Sanremo?

Lollo87Lp
07-03-02, 17:18
Originally posted by Oscar
Ma quanto costa Sanremo?

Boh... dicono 40 miliardi (20 milioni di euro).
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FESTIVAL, 2^ SERATA: 13 MLN DI SPETTATORI

ROMA Il festival perde tre milioni di spettatori per strada. Sarà la Marchesini, sicuramente poco comica e perlomeno meno pronta di Fiorello, sarà perché si esibivano principalmente i giovani, fatto sta che la seconda serata di Sanremo ha fatto registrare 13 milioni e 374 mila telespettatori nella prima parte (45,97%) e 7 milioni 420 mila (49,68%) nella seconda. A seguire Giorgino e la Ventura nel "Dopofestival" sono stati invece 1 milione e 650 mila spettatori, pari al 46% di share.
Più dell'anno scorso, meno di due anni fa: con Fazio gli Italiani davanti al video erano stati 15 milioni, uno e mezzo in più di oggi. Ma tant'è, e Baudo non può che glissare.
Stasera come comico c'è Teocoli, che però dovrà finire prima delle 23.15 per non danneggiare Mediaset secondo il contratto stipulato con l'azienda presieduta da Confalonieri.
E sabato ci sarà il gran finale, con Roberto Benigni e (forse) Giuliano Ferrara.
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Saluti.

Oscar
07-03-02, 20:08
Speriamo sia l'ultimo Sanremo della RAI, i programmi di varietà dovrebbero essere fatti dalle TV private e si dovrebbero finanziare solo con la pubblicità e non col canone. Questa RAI, che prende soldi sia col canone che con la pubblicità è la vera responsabile della mancata nascita di più poli o soggetti privati nei media televisivi ed è anche l'emblema dello sperpero di denaro pubblico.