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Der Wehrwolf
07-03-02, 18:57
I deputati Ballaman e Rizzi: congeliamo la ratifica dell’accordo
su ricerca e sviluppo con il Paese mediorientale
La Lega: necessario fermare la politica delle bombe e dar vita
a uno Stato palestinese
di Francesca Morandi

Roma
Il gruppo della Lega Nord Padania, dopo gli ultimi eventi accaduti in Medioriente ha chiesto al presidente della Commissione Esteri della Camera, on. Gustavo Selva, di sospendere momentaneamente la ratifica dell’accordo Italia-Israele per la cooperazione, ricerca e sviluppo. «L'esplosione dei tragici eventi mediorientali - ha spiegato l'on. Cesare Rizzi - ci ha indotti a questa difficile e sofferta decisione che non vuole avere nessuno scopo punitivo nei confronti di Israele, ma che vuole invece riaffermare che l’unico mezzo per dirimere la vicenda non possono che essere il confronto e il dialogo». L’on. Ballaman ci spiega le ragioni di questo atto coraggioso compiuto, ancora una volta, dalla Lega. «Come ha sottolineato l’on. Rizzi, con il quale ho redatto il testo, il provvedimento richiesto non mira a penalizzare Israele. La nostra azione è legata alla preoccupazione per un conflitto in cui l’uso della forza militare si è ormai sostituito ai mezzi diplomatici. Ci siamo inoltre resi conto che la Casa Bianca, con la scoperta di una rete di 120 spie israeliane negli Stati Uniti, non potendo quest’ultimo essere l’esito di una fortunosa e improvvisa ricerca, ha lanciato un chiaro messaggio a Sharon affinché blocchi l’escalation di violenza di queste ultime ore. Anche noi, con il nostro gesto, abbiamo allora voluto fare un appello per chiedere un cambiamento nella “politica delle bombe” del premier israeliano. Il nostro atto mira quindi a sollecitare il senso di responsabilità dei contendenti esortandoli a riprendere una “politica del dialogo”. La tattica della ritorsione continua e i pesanti raid non fanno altro che ingrossare le fila degli estremisti che non si siederanno mai al tavolo delle trattative».
Quali sono state finora le reazioni?
«Non ci sono ancora state risposte al nostro gesto che è stato talmente tempestivo che non è ancora stato ampiamente diffuso. Tenendo conto dei nostri rapporti con l’ambasciata israeliana, credo tuttavia che quest’ultima capirà, poiché il nostro spirito è quello di forzare in tutte le maniere la ripresa dei colloqui che riteniamo comunque non essersi mai conclusi. A gennaio mi trovavo nei Territori con una delegazione della Commissione Esteri insieme alla quale ho incontrato Arafat a Ramallah e Shimon Peres a Tel Aviv. La nostra richiesta di allora è la stessa di oggi, ovvero il riavvio di negoziazioni che conducano ad un riconoscimento reciproco delle due entità avverse, da una parte di Israele e dall’altro dello Stato della Palestina. In quell’occasione fu lo stesso Peres a sostenere la necessità della creazione di una Palestina indipendente. Israele è nato come uno Stato ebraico e democratico e se vuole rimanere tale dovrà fare questa concessione. La vera arma dei palestinesi non è infatti l’esplosivo ma la crescita demografica che è in continuo aumento. In futuro gli israeliani potrebbero diventare una minoranza e l’esistenza del loro Stato potrebbe essere minacciata».
Quanto durerà la sospensione?
«Non ci siamo posti un termine, il nostro atteggiamento è ora di attesa, attesa di un passo positivo da parte di coloro che possono svolgere la funzione di negoziatori. Ritireremo la nostra sospensione di fronte a intenzioni o proposte nuove. Queste ultime dovranno tuttavia essere concrete e sostenute da entrambe le parti».
La richiesta della Lega può anche essere un incentivo affinché il premier Berlusconi porti avanti il “piano Marshall” per la Palestina da lui stesso proposto?
«Riconosciamo in Berlusconi una persona molto indicata per poter appoggiare qualsiasi piano di pace. Il presidente del Consiglio è la persona che può dialogare con la fiducia di entrambe le parti. Egli ha inoltre la possibilità di parlare direttamente sia con il presidente Bush che con Arafat. Questo è un riconoscimento che poche persone hanno in questo momento».