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Visualizza Versione Completa : Contributi antiimperialisti per il 9 marzo:ONORE ALLA RESISTENZA PALESTINESE!



pietro
08-03-02, 12:24
da www.ecn.org

VIVA IL POPOPOLO PALESTINESE IN LOTTA
CONTRO IL BOIA NEOCOLONIALISTA SHARON SERVO DEI POTENTI D'AMERICA E D'EUROPA

VIVA L'INTIFADA

ROMA 9 MARZO 2002 MANIFESTAZIONE PER LA VITA LA LIBERTA LA TERRA DEL POPOLO
PALESTINESE

(avviso ai palchisti)
VOGLIAMO SENTIRE CHI E' SOTTO ATTACCO DIRETTO E CHI LOTTA
IL CETO POLITICO NON CI INTERESSA
UN SOLO INTERVENTO PALESTINESE E TRENTA INTERVENTI DI CETO POLITICO ITALIANO??
MA SIAMO PAZZI???
l'inverso(trenta palestinesi e un cetopolitico) sarebbe anche troppo



In molti verremo a Roma sabato prossimo. Le nostre due corriere dal Veneto si
sono presto riempite. Spartakus, Gramigna, Stellarossa, Soccorsopopolare,
Libertari, tutta gente brutti e cattivi, non educati, non politicamente
corretti, pronti a manifestare senza ambiguità contro il massacro del popolo
palestinese portato avanti dalla guerra infinita, da Israele per conto delle
multinazionali americane ed europee. tutta gente che è per l'Intifada, che
viene giù per essere con la Palestina.
Nulla stimiamo il ceto politico italiano, meno che meno quello che ha approvato
la Nato, gli usa, l'America. Non abbiamo mai avuto alcuna illusione pacifista in
questi anni. Veniamo giù per essere con la Palestina, con l'Intifada. Nei
nostri centri e nei nostri paesi abbiamo fatto molte iniziative e altre ne
abbiamo in cantiere e pensiamo anzi che si debba andare ad un'iniziativa, a più
iniziative concrete di appoggio alla lotta palestinese, che è anche la nostra
lotta.

La Palestina è il punto di attacco regionale di Bush, dei padroni del mondo, il
punto di attacco per il controllo delle materie prime, dei flussi di forza
lavoro etc etc..E' da decenni l'esempio da dare al proletariato, un popolo
intero di lavoratori precari, con mezzi diritti, senza diritti. Neocolonialismo,
razzismo del futuro. E mentre noi la pensavamo così, chi non si ricorda la corte
ai sionisti da parte di tutta la sinistra perbene? Chi non si ricorda gli
sbavamenti della socialdemocrazia, della democrazia oltre a quelli della destra.
E quando si è dispiegata l'Intifada che è già un nuovo livello di lotta
proletaria avente valenza generale di zona temporaneamente libera, di nuovo
soviet del terzo millennio, chi non si ricorda come hanno reagito i filantropi e
le pie donne del politicamente corretto, con le invocazioni alla pace, gli
inviti a deporre le armi nel quadro della pax americana. Come se gli USA non
fossero elemento maggiore di un clan in cui Israele è elemento subordinato. Un
clan mafioso, quello del massimo profitto, un clan che opprime tutta l'umanità e
che per proteggere i suoi interessi scatena adesso la guerra infinita, altro che
le baggianate onusiane, miglioriste e pacifiste.

Siamo dunque alla manifestazione di Roma 9 marzo che, nelle intenzioni nostre,
era una manifestazione senza equivoci per la Palestina, contro la guerra civile
dispiegata, scomponente, totale, che il capitale ci ha scatenato contro. Alcune
evoluzioni ultime, alcuni documenti che ci arrivano, come quello del
forumpalestiina di ieri di cui alleghiamo alcuni brani, ci preoccupano non poco.
C'è una minaccia grave di strumentalizzazione partitica, di annacquamento, di
grave inquinamento del segno netto della manifestazione che va ribadito ad ogni
costo e contro ogni manovra mistificatoria.
Sarebbe ora di finirla con le prese in giro!! Come Genova più di Genova!!

Se non fossimo abituati da tanto al ceto politico, specie quello romano, sarebbe
da trasecolare all'elenco degli interventi dal palco previsti per la
manifestazione nazionale per la palestina a Roma. Alla fine avremo un intervento
di un palestinese e una trentina di interventi di ceto politico, molti dei quali
di forze che peloppiù non si sono neanche mai viste nel percorso della
manifestazione, o che hanno remato contro, alcune delle quali (Verdi, PDCI.
DS-Sinistra Giovanile colpevoli di aver approvato non solo i patti come la
Nato, ma perfino le guerre di aggressione e anche l'invio di truppe italiane in
missione imperialista.

A tutti i compagni che verranno giù a Roma a manifestare per la Palestina e
contro la guerra e contro quelli che l'hanno approvata nel nostro paese
consigliamo di leggere le sigle delle organizzazioni di base che l'hanno
approvata e portata avanti e quelle degli interventi che vorrebbero fare da
cappello alla manifestazione. E' la solita strumentalizzazione politica. La
nostra opinione è che alla manifestazione dovrebbero parlare soltanto i
palestinesi (tutti, compresi quelli del fronte Popolare). Il ceto politico
nostrano non ci interessa una sega. Eppoi chi ha addiritttura approvato la
guerra imperialista non ha proprio diritto alla parola. Il significato della
manifestazione non è quello di essere equidistanti tra israaeliani e
palestinesi. La linea pacifista di tutti questi anni è stata un colossale
errore. Si ritirino coi preti nei monasteri di Assisi e si levino dai piedi!
Oltretutto, nella preparazione della manifestazione, queste forze hanno dato un
contributo nullo. Sappiamo che il movimento gli interessa solo nel quadro
della campagna "Berlusconi molla l'osso!" Ma per rosicchiarselo loro l'osso,
come hanno fatto fino a l'altro ieri. Avevamo già detto come la pensavamo tutti
quelli che sono per la Palestina vengano ma restino come tutti noi in corteo e
siano i Palestinesi a parlare!!! Ma sembra, come a genova, che a quello che dice
la base il ceto politico faccia orecchi da mercante. Prima o poi bisognerà
fargli capire che così non va.Già qualche altro a Piazza Navona ha fatto capire
al suo ceto politico che è un tantino obsoleto con le sue bizantine e pretesche
ammucchiate. Dovremmo farglielo capire anche noi. Il movimento nuovo e non il
ceto politco vecchio deve prevalere. E' essenziale per lo sviluppo della lotta.E
rinsaldare nella scadenza legami e iniziative per rilanciare una rete di
attività contro la guerra e la repressione.