haring
08-03-02, 13:23
forse il Presidente Ciampi farà la fine del Presidente Scalfaro... se inizierà a fare difficoltà al Presidente Berlusconi...
cordialmente
haring
da "la Repubblica.it"
Dall'opposizione, per ora, nessuna reazione
D'Alema è tiepido sul referendum abrogativo
Frattini apre sul conflitto
"La legge si può cambiare"
Proposta del ministro a Ciampi
"Ma la sinistra abbassi i toni"
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ROMA - Potrebbe essere modificato al Senato il testo della legge sul conflitto di interessi approvato alla Camera. Indicazioni circa le possibili correzioni sono state presentate oggi al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, dal ministro della Funzione Pubblica, Franco Frattini. Lo ha riferito lo stesso Frattini in serata a Courmayeur, a margine di un convegno organizzato da Forza Italia.
Nell'incontro di oggi, ha detto Frattini, "ho parlato al presidente Ciampi di alcune iniziative istituzionali che sto adottando, e quindi non solo di conflitto di interessi". Il ministro ha detto di aver presentato a Ciampi "alcune ipotesi di correzione del testo. Il presidente ne ha preso atto. Starà poi al governo valutare se e quali modifiche potranno essere introdotte".
Dopo le aspre polemiche che hanno scavato un solco fra maggioranza e opposizione, Frattini ha tenuto a rimarcare che "molto dipenderà dal clima di civile confronto che l'opposizione vorrà creare durante il dibattito al Senato. Se noi faremo uno sforzo per considerare alcune correzioni importanti al provvedimento, sarà per dimostrare concretamente che vogliamo un dibattito civile e non vogliamo che si ripeta un dibattito in cui da parte dell'opposizione ci sono insulti e parolacce".
Ma di quali correzioni si parla, in concreto? Frattini ha risposto di non poter anticipare nei dettagli le correzioni. "A titolo di esempio però - ha spiegato - posso dire che credo percorribile la strada di dare all'Autorità delle Comunicazioni una autonomia decisionale nell'imporre le sanzioni previste nei casi in cui non è l'uomo di governo ad avvantaggiare l'impresa, ma l'impresa ad avvantaggiare l'uomo di governo. Penso che potremmo ragionevolmente introdurre queste sanzioni, trasferendo dall'Antitrust questo tipo di potere, visto che l'Antitrust non può comminarle".
Nessuna reazione, per ora, dal centrosinistra. Il dibattito sul conflitto di interessi, però, continua. Sul Sole 24 Ore il giurista Sabino Cassese invita il centrosinistra a non radicalizzare lo scontro perché ciò "sposterebbe l'attenzione dalla politica del governo alla persona che governa". Cassese propone un doppio binario: approvare tutti insieme in Senato la legge Frattini dotando però l'Autorità Antitrust "delle unghie" e cioè della capacità di dare sanzioni economiche. Dopo di che, "chi non fosse soddisfatto di ciò, potrebbe proporre ulteriori leggi, che regolino l'accesso alle cariche pubbliche in futuro".
A sinistra, si parla piuttosto di referendum abrogativo per la legge attuale, che comunque deve ancora passare in Senato. Il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, ha mostrato grande cautela: "Noi ora ci battiamo per fare una buona legge, mi pare del tutto prematuro aprire un dibattito su ipotesi. Serve solo ad alimentare polemiche del tutto inutili".
(7 marzo 2002)
cordialmente
haring
da "la Repubblica.it"
Dall'opposizione, per ora, nessuna reazione
D'Alema è tiepido sul referendum abrogativo
Frattini apre sul conflitto
"La legge si può cambiare"
Proposta del ministro a Ciampi
"Ma la sinistra abbassi i toni"
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ROMA - Potrebbe essere modificato al Senato il testo della legge sul conflitto di interessi approvato alla Camera. Indicazioni circa le possibili correzioni sono state presentate oggi al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, dal ministro della Funzione Pubblica, Franco Frattini. Lo ha riferito lo stesso Frattini in serata a Courmayeur, a margine di un convegno organizzato da Forza Italia.
Nell'incontro di oggi, ha detto Frattini, "ho parlato al presidente Ciampi di alcune iniziative istituzionali che sto adottando, e quindi non solo di conflitto di interessi". Il ministro ha detto di aver presentato a Ciampi "alcune ipotesi di correzione del testo. Il presidente ne ha preso atto. Starà poi al governo valutare se e quali modifiche potranno essere introdotte".
Dopo le aspre polemiche che hanno scavato un solco fra maggioranza e opposizione, Frattini ha tenuto a rimarcare che "molto dipenderà dal clima di civile confronto che l'opposizione vorrà creare durante il dibattito al Senato. Se noi faremo uno sforzo per considerare alcune correzioni importanti al provvedimento, sarà per dimostrare concretamente che vogliamo un dibattito civile e non vogliamo che si ripeta un dibattito in cui da parte dell'opposizione ci sono insulti e parolacce".
Ma di quali correzioni si parla, in concreto? Frattini ha risposto di non poter anticipare nei dettagli le correzioni. "A titolo di esempio però - ha spiegato - posso dire che credo percorribile la strada di dare all'Autorità delle Comunicazioni una autonomia decisionale nell'imporre le sanzioni previste nei casi in cui non è l'uomo di governo ad avvantaggiare l'impresa, ma l'impresa ad avvantaggiare l'uomo di governo. Penso che potremmo ragionevolmente introdurre queste sanzioni, trasferendo dall'Antitrust questo tipo di potere, visto che l'Antitrust non può comminarle".
Nessuna reazione, per ora, dal centrosinistra. Il dibattito sul conflitto di interessi, però, continua. Sul Sole 24 Ore il giurista Sabino Cassese invita il centrosinistra a non radicalizzare lo scontro perché ciò "sposterebbe l'attenzione dalla politica del governo alla persona che governa". Cassese propone un doppio binario: approvare tutti insieme in Senato la legge Frattini dotando però l'Autorità Antitrust "delle unghie" e cioè della capacità di dare sanzioni economiche. Dopo di che, "chi non fosse soddisfatto di ciò, potrebbe proporre ulteriori leggi, che regolino l'accesso alle cariche pubbliche in futuro".
A sinistra, si parla piuttosto di referendum abrogativo per la legge attuale, che comunque deve ancora passare in Senato. Il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, ha mostrato grande cautela: "Noi ora ci battiamo per fare una buona legge, mi pare del tutto prematuro aprire un dibattito su ipotesi. Serve solo ad alimentare polemiche del tutto inutili".
(7 marzo 2002)