Der Wehrwolf
08-03-02, 21:09
Con il 50,42% dei voti espressi la proposta è stata respinta
Dublino
È stata respinta la proposta di irrigidire la normativa sull’aborto. I “no” sono stati 50,42 per cento dei voti espressi e, così, per circa 10 mila voti gli elettori hanno bocciato l’iniziativa del governo centrista di Bertie Ahern di non considerare fra i legittimi motivi per l’interruzione volontaria della gravidanza la tutela della salute mentale della madre. Ad ipotizzare una sconfitta dei “sì” era stato lo stesso Noel Ahern, parlamentare di Dublino e fratello del primo ministro Bertie Ahern, che ha monitorato la conta dei voti nella capitale, dove la percentuale dei no è stata particolarmente alta. Gli elettori dovevano rispondere ad un complesso quesito per approvare o respingere un emendamento costituzionale il cui principale effetto, in caso di vittoria dei “sì”, sarebbe di rendere illegale l’interruzione volontaria della gravidanza anche quando è a rischio la salute mentale della madre. Lo spoglio delle schede è cominciato ieri mattina e si è concluso nel pomeriggio. La percentuale dei votanti è stata di circa il 45%, superiore al 35% registrato lo scorso anno in un referendum sul Trattato di Nizza (bocciato), ma decisamente inferiore al 62% che si registrò dieci anni fa in un’altra consultazione sull'aborto. Per il “sì” hanno fatto campagna i partiti di governo - il Fianna Fail del primo ministro Bertie Ahern e i Democratici Progressisti - la gerarchia cattolica e vari movimenti per la vita. Il fronte del no comprende i partiti di opposizione - Fine Gael, Labour, Sinn Fein - oltre a diversi movimenti per i diritti della donna.
Dublino
È stata respinta la proposta di irrigidire la normativa sull’aborto. I “no” sono stati 50,42 per cento dei voti espressi e, così, per circa 10 mila voti gli elettori hanno bocciato l’iniziativa del governo centrista di Bertie Ahern di non considerare fra i legittimi motivi per l’interruzione volontaria della gravidanza la tutela della salute mentale della madre. Ad ipotizzare una sconfitta dei “sì” era stato lo stesso Noel Ahern, parlamentare di Dublino e fratello del primo ministro Bertie Ahern, che ha monitorato la conta dei voti nella capitale, dove la percentuale dei no è stata particolarmente alta. Gli elettori dovevano rispondere ad un complesso quesito per approvare o respingere un emendamento costituzionale il cui principale effetto, in caso di vittoria dei “sì”, sarebbe di rendere illegale l’interruzione volontaria della gravidanza anche quando è a rischio la salute mentale della madre. Lo spoglio delle schede è cominciato ieri mattina e si è concluso nel pomeriggio. La percentuale dei votanti è stata di circa il 45%, superiore al 35% registrato lo scorso anno in un referendum sul Trattato di Nizza (bocciato), ma decisamente inferiore al 62% che si registrò dieci anni fa in un’altra consultazione sull'aborto. Per il “sì” hanno fatto campagna i partiti di governo - il Fianna Fail del primo ministro Bertie Ahern e i Democratici Progressisti - la gerarchia cattolica e vari movimenti per la vita. Il fronte del no comprende i partiti di opposizione - Fine Gael, Labour, Sinn Fein - oltre a diversi movimenti per i diritti della donna.