Der Wehrwolf
09-03-02, 19:11
Il quotidiano americano Los Angeles Times cita un documento top secret inviato da Washington al Pentagono. Contiene l'ordine di Bush di usare armi nucleari contro Cina, Russia, Libia e Siria.
WASHINGTON - Un ordine arrivato da Bush al Pentagono autorizza la preparazione di piani operativi per l’uso di armi nucleari. E non solo contro i tre Paesi che appartengono a quello che lo stesso presidente ha definito l’asse del male, Iran, Iraq e Corea del nord, ma contro sette Paesi in tutto, possibili obiettivi di un attacco americano. Tra questi: Russia, Cina Libia e Siria.
La rivelazi one arriva dal quotidiano americano Los Angeles Times, che tramite l’analista William Arkin ha ottenuto il documento top secret. Si tratta del Nuclear Posture Review, un rapporto consegnato al Congresso l’8 gennaio scorso e ora reso noto dal giornale Usa.
Nel rapporto - scrive Arkin che insegna all'U.S. Air Force School of Advanced Airpower Studies ed è membro della School of Advanced International Studies della John Hopkins University- si chiede al dipartimento della Difesa di prepararsi alla possibilità che le armi nucleari vengano usate in qualche futura crisi arabo-israeliana. Fra le direttive del Npr, vi è la richiesta di avanzare nella ricerca militare per la realizzare ''mini ordigni nucleari'' per la distruzione di bunker e di bombe atomiche che possano ridurre quelli che vengono definiti ''danni collaterali''.
Le armi nucleari potranno essere usate in tre tipi di situazioni: contro ''target in grado di resistere ad un attacco non nucleare'', come rappresaglia per attacchi nucleari, biologici o chimici, o nel caso di ''sviluppi militari a sorpresa'' che non vengono ulteriormente specificati. Il Pentagono ha in passato ammesso l'esistenza di piani dettagliati per l'attacco nucleare contro la Russia, ma è la prima volta che viene rivelata l'esistenza di una lista ufficiale di paesi considerati possibili target.
(9 MARZO 2002, ORE 14,35)
WASHINGTON - Un ordine arrivato da Bush al Pentagono autorizza la preparazione di piani operativi per l’uso di armi nucleari. E non solo contro i tre Paesi che appartengono a quello che lo stesso presidente ha definito l’asse del male, Iran, Iraq e Corea del nord, ma contro sette Paesi in tutto, possibili obiettivi di un attacco americano. Tra questi: Russia, Cina Libia e Siria.
La rivelazi one arriva dal quotidiano americano Los Angeles Times, che tramite l’analista William Arkin ha ottenuto il documento top secret. Si tratta del Nuclear Posture Review, un rapporto consegnato al Congresso l’8 gennaio scorso e ora reso noto dal giornale Usa.
Nel rapporto - scrive Arkin che insegna all'U.S. Air Force School of Advanced Airpower Studies ed è membro della School of Advanced International Studies della John Hopkins University- si chiede al dipartimento della Difesa di prepararsi alla possibilità che le armi nucleari vengano usate in qualche futura crisi arabo-israeliana. Fra le direttive del Npr, vi è la richiesta di avanzare nella ricerca militare per la realizzare ''mini ordigni nucleari'' per la distruzione di bunker e di bombe atomiche che possano ridurre quelli che vengono definiti ''danni collaterali''.
Le armi nucleari potranno essere usate in tre tipi di situazioni: contro ''target in grado di resistere ad un attacco non nucleare'', come rappresaglia per attacchi nucleari, biologici o chimici, o nel caso di ''sviluppi militari a sorpresa'' che non vengono ulteriormente specificati. Il Pentagono ha in passato ammesso l'esistenza di piani dettagliati per l'attacco nucleare contro la Russia, ma è la prima volta che viene rivelata l'esistenza di una lista ufficiale di paesi considerati possibili target.
(9 MARZO 2002, ORE 14,35)