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Visualizza Versione Completa : Lettera aperta ai manifestanti di Roma



Roderigo
09-03-02, 22:27
Liberare entrambi i popoli dalla guerra infinita e dall'ingiustizia perenne

Annamaria Rivera
docente universitaria, militante antirazzista

Andrea Billau
giornalista, ebreo, pacifista

Moustapha Mansouri
mediatore culturale di fede musulmana

Ciò che segue è un piccolo dono che noi, diversi per storie e provenienze, offriamo ai tanti che oggi manifesteranno (e noi con loro) per le strade di Roma "con la Palestina nel cuore". Recentemente ("il manifesto" del 2 marzo), il Forum Palestina ha scritto che «l'obiettivo dichiarato dall'appello lanciato a ottobre dello scorso anno era quello di riempire le strade di Roma con migliaia di persone che non si vergognassero affatto di dichiarare di non essere equidistanti nel conflitto che oppone il popolo palestinese all'occupazione israeliana».

A nostro parere, proclamare la non-equidistanza, dunque la ferma condanna della feroce e insensata politica della terra bruciata condotta da Sharon, è doveroso ma insufficiente: occorrerebbe aggiungere che di questa politica criminale è vittima, in molti sensi, anche la popolazione israeliana e che dunque le popolazioni che devono liberarsi sono due. Sì, perché l'occupazione, la violenza colonialista, l'asprezza del conflitto hanno prodotto uno sconvolgente imbarbarimento della vita civile nell'uno e nell'altro campo: da parte israeliana, gli arresti indiscriminati, le esecuzioni sommarie, le pratica sistematica della tortura, le stragi di civili sono divenuti moneta corrente; da parte palestinese, lo stato d'assedio, la disperazione e l'assenza di prospettive hanno alimentato non solo l'integralismo e il ricorso agli attacchi suicidi, ma anche, e non da oggi, torture in carcere, esecuzioni capitali in piazza, linciaggi fino alla morte di cittadini palestinesi.

All'interno della stessa diaspora ebraica, la politica di Sharon e la scelta della subalternità ad essa da parte di non poche comunità hanno provocato lacerazioni, ma anche un pernicioso irrigidimento identitario. La morte recente del soldato israeliano di origine italiana Yohai Di Porto, nipote del cantore della Sinagoga di Roma, illustra in modo emblematico la cifra tragica della storia ebraica: come ha detto suo padre, egli è morto perché ci si ostina a negare che quella terra può accogliere nel suo seno e pacificamente due popoli. La consapevolezza dell'intollerabile ingiustizia e violenza subite dalla popolazione palestinese, ma anche della complessità della storia ebraica (la millenaria persecuzione sfociata nella Shoah, della quale la creazione dello stato di Israele è in buona misura conseguenza, la guerra con gli stati arabi e l'occupazione dei Territori, la speranza di pace di Oslo, il fallimento di questo processo e la lunga scia di sangue fino al parossismo dei giorni nostri) ci inducono a pensare che occorra un approccio che, anzitutto ispirato dal senso della giustizia, cerchi d'essere rispettoso anche del dolore degli altri e attento alle aspirazioni alla liberazione di tutti. La fine dell'occupazione sarebbe un guadagno non solo per il popolo palestinese, ma anche per quello israeliano e per la stessa diaspora ebraica; anche l'invio di osservatori internazionali potrebbe giovare agli uni e agli altri, spezzando la tragica spirale di vittime civili di entrambe le parti.

La doverosa solidarietà verso il popolo palestinese non dovrebbe fare alcuna concessione alla pericolosa propensione a demonizzare l'intero popolo israeliano o addirittura l'appartenenza ebraica. Non sono rischi infondati poiché, se nel campo israeliano non sono pochi coloro che coltivano il mito della propria superiorità etnico-religiosa e considerano e trattano i palestinesi come un popolo di terroristi e come subumanità, nell'altro campo, e soprattutto fra chi solidarizza col popolo palestinese, può insinuarsi l'inclinazione a compiere generalizzazioni arbitrarie, a essenzializzare il conflitto, a considerare "gli ebrei" come il male assoluto.

Certo, non abbiamo il diritto di dare lezioni a chi - i palestinesi - è minacciato d'essere annientato come popolo e tuttavia abbiamo il dovere di non abdicare all'esercizio critico e alla lucidità. Come ci insegnano coloro - donne e uomini - che con straordinaria intelligenza e coraggio continuano in quella terra martoriata a tessere i fili del dialogo e dell'amicizia fra israeliani e palestinesi, bisogna guardarsi dall'"imbroglio etnico", non cedere alla tentazione manichea di leggere quel tragico conflitto come "guerra fra civiltà", coltivare, insieme agli ebrei e ai palestinesi di buona volontà, l'utopia che la lotta di liberazione di un popolo dominato e oppresso, insieme al dissenso e alla diserzione che vanno crescendo in Israele, conducano infine non semplicemente alla creazione di un nuovo stato nazionale indipendente, ma anche alla nascita di comuni "spazi di civiltà" ove siano garantiti i diritti degli individui (donne e uomini) al di là delle religioni, delle appartenenze e delle identità.

Nella società israeliana il dissenso verso la politica di Sharon va allargandosi ogni giorno di più, come mostra il movimento degli obiettori, riservisti e non: favorirlo incrementando i contatti con la società civile israeliana non solo è giusto ma accresce le prospettive di liberazione di entrambi i popoli dallo spettro della guerra infinita e dell'ingiustizia perenne.

Liberazione 9 marzo 2002
http://www.liberazione.it

Roderigo
09-03-02, 22:32
http://www.liberazione.it/foto/573.jpg

Sono arrivati da tutta Italia con treni e pullman per chiedere la fine dei massacri in Palestina e la pace in Medio Oriente. Sono, secondo gli organizzatori della manifestazione pro Palestina partita da piazza della Repubblica per raggiungere e concludersi a Piazza Navona, oltre cinquantamila persone. "Una manifestazione straordinaria per partecipazione quantitativa ma anche e soprattutto qualitativa", spiega orgoglioso il rappresentante di Rifondazione comunista Russo Spena. Il grosso del corteo e' tutt'ora fermo a piazza della Repubblica mentre la testa dello stesso ha gia' raggiunto via Cavour. Vi partecipano associazioni pacifiste e sindacati di base, la sinistra Ds, Rifondazione comunista, i Verdi, il Partito dei comunisti italiani e anche i no global. Lo slogan di tutti e' "basta con le bombe in Palestina e liberta' per il popolo palestinese". Per il Verde Paolo Cento questa di oggi e' una manifestazione "per nulla antisemita, anzi e' una occasione importantissima per tutte le persone che amano la pace e per i democratici che chiedono anche un maggior impegno del nostro paese nel costruire la via della pace nel mondo". Sono presenti numerosissimi immigrati nonche' i rappresentanti in Italia del popolo palestinese assieme alle "donne in nero" che in questo mese si recheranno in Pakistan, Afghanistan, Kurdistan, Turchia, Palestina e Israele per incontrare le donne palestinesi dei territori occupati e quelle isrealiane della coalizione per una pace giusta in Medio Oriente

agi (sabato 9 marzo)

DEBORAH
09-03-02, 23:02
SULLA MACABRA MANIFESTAZIONE.
CARTELLI IN ARABO INNEGGIANTI ALLA DISTRUZIONE DI ISRAELE.



il corteo dei collaborazionisti si è annunciato con una nuvola di
> ossido di carbonio alzata da una trentina di blindati di polizia e
> carabinieri. In ritardo sulle nostre aspettative. Dalle 14,30 la
> piazza era gremita di piccoli gruppi di ebrei, giovani e meno
> giovani.Lo zoccolo duro dell'ebraismo romano. Ci siamo contati,siamo
> tanti e siamo belli. Aggressivi e miti, raffinati e volgari, insomma
> nghevrim. Tutti con un tocco di follia dovuta alla secolare
> coabitazione col nemico. I napoletani sono matti perchè vivere sotto
> un vulcano che può sommergerti di lapilli da un momento all'altro
> porta alla follia e alla saggezza. Lo stesso succede ai californiani,
> che aspettano l'incombente terremoto che li inghiottirà un giorno.
> Noi abbiamo il cupolone di san pietro e il vaticano. Al momento un
> vulcano spento...per ora. Ma intanto siamo ancora qui, con le nostre
> chippot e le nostre bandierine e bandierone israeliane. Molte
> bandiere, che oggi abbiamo posto a delimitare il territorio della
> nostra piazza, dove abbiamo riso e abbiamo pianto. Dove anche
> l'orologio della chiesa segna l'ora di Gerusalemme, a ricordarci che
> Israele e la diaspora sono una cosa sola. Intanto il corteaccio
> passava, mesto e aggressivo quanto inutile.Perchè Israele vivrà. La
> signora Sonnino ( 98 anni molto ben portati) ha annusato l'aria, ha
> alzato un sopracciglio e ha sentenziato:''ne abbiamo viste di
> peggio''. Vero
> Pian piano sono rientrati i ragazzi incaricati di controllare gli
> umori della macabra processione palestinista.
> Qualcuno li valutava a 5\600, altri qualcosina di più. 60.000 per la
> polizia.
> Abbiamo cercato di farci vedere e sentire ai confini di quello che
> fu il ghetto romano. Bandierine e bandierone sventolate, slogans,
> qualche insulto. Ho scoperto che molti di noi sanno fischiare in modo
> tale da produrre lesioni celebrali in chi gli sta vicino. Utile a
> sapersi.Quando abbiamo cominciato a scandire ''Sharon,Sharon'' la
> polizia si è allarmata. Chissà perchè. Siamo stati letteralmente
> sommersi e circondati da un battaglione di celere in assetto
> antisommossa, mentre altri celerini giungevano di gran corsa da tutti
> i vicoli, neanche gli avessero annunciato uno sbarco di marziani
> ostili. O meglio....eravamo noi i marziani ostili.
> Pian piano ci hanno sospinti (con molta cortesia) sempre più lontano
> dal corteo. Da piazza Paganica a piazza Mattei....alla fine abbiamo
> provato l'emozione di sentirci nuovamente chiusi nel ghetto. Grandi
> liti e discussioni. Domani gioca la Roma.
> Buona settimana a tutti
> Mordenti
>
>
> Lettera inviata al Corriere dela Sera:
> >
> > Caro Direttore,
> > perche` non si chiede nessuno come mai si fanno sempre manifestazioni a
> Roma
> > per solidarieta` ai Palestinesi e nessuno ne fa mai nessuna per le
> vittime,
> > bambini innocenti, dei kamikaze che si fanno scoppiare sopprattutto in
> > luoghi affollati di donne e bambini?
> > Una precisazione: nella foto della manifestazione di Roma pubblicata sul
> > Corriere, sullo striscione in arabo c'e una scritta totalmente diversa dal
> > testo in Inglese e, precisamente: "gli eserciti islamici annienteranno
> 'GLI
> > EBREI'.
> > Da bravi allievi di Arafat, nelle lingue europee parlano in una maniera ed
> > in Arabo totalmente in un'altra.
> > Cordialmente
> > Raffaele Luzon
> >
>
>
> Una manifestazione nazi-palestino-comunista per la "pace"
>
> Egr. Sig. Augias
>
> Nella miglior tradizione nazi-palestino- comunista, migliaia di "pacifisti"
> hanno sfilato oggi 9/3/2002 per Roma in una manifestazione insieme con i
> loro amici arabo mussulmani che portavano degli striscioni in arabo
> ineggianti all' annientamento dello stato di Israele.
>
> Gli amici italiani di Arafat- cascono sempre e volentieri nella stessa
> trappola degli arabi, che in italiano e/o in inglese chiedono la pace
> mentre in arabo rivelano il loro vero obiettivo strategico- l'eliminazione
> dello stato di Israele.
>
> Sembra che la chiesa nazi-comunista abbia ereditato i peggior difetti
> della chiesa cattolica, e di comune accordo con i progressisti
> nazi-mussulmani si danno da fare per completare quello che i loro avi non
> sono riusciti nel secolo scorso.
> Ci tengo a sottolineare che nell' articolo di Repubblica che riferisce
> della manifestazione,
> http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_196012.htm
> questa parte e' completamente censurata.
> Questo e' dovuto alla superficialita' dei compagni- che non si
> interrogano nemmeno su quello che c'e' scritto sugli striscioni in arabo
> della loro manifestazione o al fatto che i compagni nazi- comunisti sono
> pregiudizialmente favorevoli a qualsiasi iniziativa nazi- mussulmana?
>
> Ci farebbe piacere sapere cosa ne pensa Lei di questi fatti gravissimi e se
> avra' il coraggio di pubblicarle questa lettera su Repubblica.
>
> Nahman Finaro Singer
>
>
>

Roderigo
10-03-02, 00:09
Ritiro delle truppe israeliane dai territori occupati,

riconoscimento dello stato palestinese indipendente e sovrano,

Gerusalemme capitale dei due stati, quello palestinese e quello israeliano,

diritto alla dignità e alla sicurezza per i due stati e i due popoli entro confini definiti e garantiti,

soluzione al problema del rientro dei profughi palestinesi.

Dragonball (POL)
10-03-02, 00:12
Originally posted by Roderigo
soluzione al problema del rientro dei profughi palestinesi.

Cioe'?
Spiegati meglio: vorresti far entrare 3 milioni di palestinesi in Israele?Lo dovresti sapere che e' come distruggere quello Stato...

Roderigo
10-03-02, 00:17
Originally posted by Dragonball
Cioe'?
Spiegati meglio: vorresti far entrare 3 milioni di palestinesi in Israele?Lo dovresti sapere che e' come distruggere quello Stato...
Vale la posizione palestinese alle trattative di Taba:

- Riconscimento delle responsabilità storiche di Israele nella diaspora palestinese e riconoscimento individuale del diritto al ritorno nel rispetto degli equilibri demografici dello stato di Israele;

- Rientro di una quota simbolica di rifugiati (centomila);

- Rientro degli altri rifugiati nello stato palestinese;

- Integrazione negli attuali paesi ospitanti, in Europa, negli Stati Uniti, in Canadà;

- Risarcimenti economici.

R.

DEBORAH
10-03-02, 00:25
Originally posted by Roderigo

Vale la posizione palestinese alle trattative di Taba:

- Riconscimento delle responsabilità storiche di Israele nella diaspora palestinese e riconoscimento individuale del diritto al ritorno nel rispetto degli equilibri demografici dello stato di Israele;

- Rientro di una quota simbolica di rifugiati (centomila);

- Rientro degli altri rifugiati nello stato palestinese;

- Integrazione negli attuali paesi ospitanti, in Europa, negli Stati Uniti, in Canadà;

- Risarcimenti economici.

R.


La posizione palestinese non vale niente.
Da quando in qua' devono avere valore proposte sparate non si sa da chi, non si sa quando, non accettate da nessuno.
Se si tratterra' lo si fara' come e quando vorra' Israele, una nazione aggredita non i palestinesi , un'entita' di terroristi.

Perche' per i comunisti quello che gli dicono aver detto dei terroristi a Taba ha valore di verita' assoluta mentre non credono quello che e' stato dichiarato a Camp David da due nazioni :Israele e USA!
Questo la dice lunga su molte cose!

DEBORAH
10-03-02, 00:27
- Risarcimenti economici.

ma vogliono sempre soldi sti pallestinisti. per far che? comprare altre armi? Forse che la Suha arafat ha altre pretese:D ???

pietro
10-03-02, 00:37
Senti chi parla,voi che campate da sempre con i milioni di dollari a fondo perduto che prendete dagli Usa senza i quali non arrivereste nemmeno a pagarvi la bolletta della luce....

Originally posted by DEBORAH
- Risarcimenti economici.

ma vogliono sempre soldi sti pallestinisti. per far che? comprare altre armi? Forse che la Suha arafat ha altre pretese:D ???

DEBORAH
10-03-02, 01:07
Originally posted by pietro
Senti chi parla,voi che campate da sempre con i milioni di dollari a fondo perduto che prendete dagli Usa senza i quali non arrivereste nemmeno a pagarvi la bolletta della luce....



eh,eh,eh,vorresti!
:D

swastika eyes
10-03-02, 01:46
Farrakhan è un tipo in gamba, ha capito che i zionisti controllano Washington e Hollywood, oltre che a massacrare i palestinesi.

gribisi
10-03-02, 01:59
Originally posted by KLASSENKAMPF


Senza contare i miliardi di DM, prima, e di euro, adesso, che continuate a succhiare alla BRD.
Cmq vedete di non papparvi tutto perché quando la Repubblica di Palestina vi esproprierà la Bank Leumì, vogliamo vedere i forzieri pieni dei dobloni d'oro che da bravi pirati avete rapinato ovunque! (Una parte dovremo, comunque, restituirla, come risarcimento, agli afroamericani che avete venduto come schiavi per trecento anni. Me ne ha parlato l'altro ieri l'amico Louis Farrakhan.) Luis Farrakhan è un miserabile testa di cazzo.
Se sapesse quanti schiavi neri hanno venduto gli arabi agli europei, la pianterebbe di fare il musulmano.
Cosa ci azzecchino gli ebrei in particolare con la schiavitù, è un mistero della mitologia antisemita.
Questa la metto insieme con la diffusione della peste e gli omicidi rituali.

Jan Hus
10-03-02, 03:00
Roderigo, se non sbaglio, era quello che mi accusava di riportare articoli chilometrici.

Invece l'articolo che ha riportato lui era, evidentemente, molto sintetico.

Tuttavia, riconosco che le critiche di Roderigo erano perfettamente fondate.

Allora, dico subito che la "lettera" ai manifestanti (lettera i cui firmatari, peraltro, aderiscono alla manifestazione, e che quindi essi scrivono, ridicolmente, a sé stessi) è indecente per i giudizi le tesi che esprime.

Spero di essere stato abbastanza sintetico.

Per il resto, mi piacerebbe che, prima o poi, si organizzasse anche una bella manifestazione pro-Israele.

Non è giusto che le tesi dei filopalestinesi attecchiscano solo perché costoro le urlano più forte.

DEBORAH
10-03-02, 06:48
Una manifestazione Pro Israele?

Chi vuoi che venga? quei pochi amici che abbiamo? Se sono riusciti a palestinizzare persino il giorno del ricordo la Shoa' significa che siamo arrivati alla frutta.

13 morti , 120 feriti ieri sera.

Perdu
10-03-02, 06:52
Originally posted by DEBORAH
Una manifestazione Pro Israele?

Chi vuoi che venga? quei pochi amici che abbiamo? Se sono riusciti a palestinizzare persino il giorno del ricordo la Shoa' significa che siamo arrivati alla frutta.

13 morti , 120 feriti ieri sera.

e da parte palestinese? quanti vittime ci sono?

una manifestazione pro-israele, ma dai.....e chi vuoi che vada???? sarebbe una buffonata come sarebbe stata una buffonata fare una manifestazione pro-sud africa negli anni '70!!!!

DEBORAH
10-03-02, 06:58
Originally posted by gribisi
Luis Farrakhan è un miserabile testa di cazzo.
Se sapesse quanti schiavi neri hanno venduto gli arabi agli europei, la pianterebbe di fare il musulmano.
Cosa ci azzecchino gli ebrei in particolare con la schiavitù, è un mistero della mitologia antisemita.
Questa la metto insieme con la diffusione della peste e gli omicidi rituali.


Sai che gli ebrei sono sempre responsabili di tutto.

Gli arabi hanno razziato in Africa, facevano irruzione nei villaggi , prendevano le persone, le incatevnavano e le consegnavano agli inglesi e agli olandesi.
Arabi negrieri schifosi... pero' basta che un idiota dica "sono stati gli ebrei' e tutti ci credono. Come per miracolo.

swastika eyes
10-03-02, 10:50
Sono stati gli avidissimi protosionisti ad arricchire i loro depositi aurei, già grondanti sangue innocente, con il commercio degli schiavi. Spesso se li commerciavano proprio tra di loro peché erano interessati alle loro prestazioni sessuali.
Oggi i sionisti alla Spielberg ci fanno film all'acqua di rose per togliersi i sensi di colpa e nei quali i propri antenati sono fatti passare per degli innocentini. Naturalmente i frutti di tutto ciò finiscono con l'aumentare il loro conto in banca.

DEBORAH
10-03-02, 10:59
Originally posted by swastika eyes
Sono stati gli avidissimi protosionisti ad arricchire i loro depositi aurei, già grondanti sangue innocente, con il commercio degli schiavi. Spesso se li commerciavano proprio tra di loro peché erano interessati alle loro prestazioni sessuali.
Oggi i sionisti alla Spielberg ci fanno film all'acqua di rose per togliersi i sensi di colpa e nei quali i propri antenati sono fatti passare per degli innocentini. Naturalmente i frutti di tutto ciò finiscono con l'aumentare il loro conto in banca.



:) :) :) :)

gribisi
10-03-02, 13:49
Originally posted by swastika eyes
Sono stati gli avidissimi protosionisti ad arricchire i loro depositi aurei, già grondanti sangue innocente, con il commercio degli schiavi. Spesso se li commerciavano proprio tra di loro peché erano interessati alle loro prestazioni sessuali.
Oggi i sionisti alla Spielberg ci fanno film all'acqua di rose per togliersi i sensi di colpa e nei quali i propri antenati sono fatti passare per degli innocentini. Naturalmente i frutti di tutto ciò finiscono con l'aumentare il loro conto in banca. E gli avidissimi ariani invece non c'entrano niente vero?

Roderigo
10-03-02, 13:57
Originally posted by DEBORAH
La posizione palestinese non vale niente.
Da quando in qua' devono avere valore proposte sparate non si sa da chi, non si sa quando, non accettate da nessuno.
Se permetti, la posizione palestinese vale per la piattaforma della manifestazione. Di questo stiamo parlando.
La posizione palestinese sul diritto al ritorno è stata sostenuta a Taba nel gennaio 2001, e non è stata respinta dalla delegazione israeliana. Su questo, come sugli altri nodi del negoziato, entrambe le delegazioni dichiararono essere l'accordo molto vicino.

R.

Roderigo
10-03-02, 14:10
Originally posted by Jan Hus
Roderigo, se non sbaglio, era quello che mi accusava di riportare articoli chilometrici.
Invece l'articolo che ha riportato lui era, evidentemente, molto sintetico.
Tuttavia, riconosco che le critiche di Roderigo erano perfettamente fondate.
Allora, dico subito che la "lettera" ai manifestanti (lettera i cui firmatari, peraltro, aderiscono alla manifestazione, e che quindi essi scrivono, ridicolmente, a sé stessi) è indecente per i giudizi le tesi che esprime.
Spero di essere stato abbastanza sintetico.
Per il resto, mi piacerebbe che, prima o poi, si organizzasse anche una bella manifestazione pro-Israele.
Non è giusto che le tesi dei filopalestinesi attecchiscano solo perché costoro le urlano più forte.
Ti sbagli. Non ho mai accusato nessuno di postare articoli chilometrici. Ed io non mi esprimo per accuse. Ho solo chiesto a Deborah, anzi a DEBORAH, di non riprodurre inutilmente in quote, articoli molto lunghi e magari appena postati nel messaggio precedente.

La lettera aperta ai manifestanti, è scritta, non dagli stessi manifestanti, ma da tre pacifisti, uno italiano, uno israeliano, uno musulmano.

Sarei proprio curioso di sapere quali tesi tu giudichi addirittura "indecenti" e perchè, considerando che il passaggio centrale della lettera afferma La doverosa solidarietà verso il popolo palestinese non dovrebbe fare alcuna concessione alla pericolosa propensione a demonizzare l'intero popolo israeliano o addirittura l'appartenenza ebraica. Non sono rischi infondati poiché, se nel campo israeliano non sono pochi coloro che coltivano il mito della propria superiorità etnico-religiosa e considerano e trattano i palestinesi come un popolo di terroristi e come subumanità, nell'altro campo, e soprattutto fra chi solidarizza col popolo palestinese, può insinuarsi l'inclinazione a compiere generalizzazioni arbitrarie, a essenzializzare il conflitto, a considerare "gli ebrei" come il male assoluto.

R.

gribisi
10-03-02, 14:20
Originally posted by Roderigo

Ti sbagli. Non ho mai accusato nessuno di postare articoli chilometrici. Ed io non mi esprimo per accuse. Ho solo chiesto a Deborah, anzi a DEBORAH, di non riprodurre inutilmente in quote, articoli molto lunghi e magari appena postati nel messaggio precedente.

La lettera aperta ai manifestanti, è scritta, non dagli stessi manifestanti, ma da tre pacifisti, uno italiano, uno israeliano, uno musulmano.

Sarei proprio curioso di sapere quali tesi tu giudichi addirittura "indecenti" e perchè, considerando che il passaggio centrale della lettera afferma La doverosa solidarietà verso il popolo palestinese non dovrebbe fare alcuna concessione alla pericolosa propensione a demonizzare l'intero popolo israeliano o addirittura l'appartenenza ebraica. Non sono rischi infondati poiché, se nel campo israeliano non sono pochi coloro che coltivano il mito della propria superiorità etnico-religiosa e considerano e trattano i palestinesi come un popolo di terroristi e come subumanità, nell'altro campo, e soprattutto fra chi solidarizza col popolo palestinese, può insinuarsi l'inclinazione a compiere generalizzazioni arbitrarie, a essenzializzare il conflitto, a considerare "gli ebrei" come il male assoluto.

R. Le posizioni veramente indecenti sono le seguenti:
1) La "non equidistanza" a favore dei palestinesi.
2) L' idea che non solo le sofferenze dei palestinesi ma anche quelle degli israeliani siano colpa del governo israeliano (!!). Arafat invece è un santo e gli attentati palestinesi sono un fenomeno meteorologico da dare per scontato. Solo Israele può e deve cambiare comportamento.
3) Le "stragi di civili" sarebbero quelle israeliane (??) e non quelle palestinesi.
4) L' idea che i palestinesi siano minacciati di essere annientati come popolo (falso!)
5) Le solite proposte-harakiri nei riguardi di Israele: ritiro unilaterale, e poi vedrete che i palestinesi saranno buoni e felici.
Insomma, solita roba.

DEBORAH
10-03-02, 16:21
Originally posted by Roderigo

Ti sbagli. Non ho mai accusato nessuno di postare articoli chilometrici. Ed io non mi esprimo per accuse. Ho solo chiesto a Deborah, anzi a DEBORAH, di non riprodurre inutilmente in quote, articoli molto lunghi e magari appena postati nel messaggio precedente.

La lettera aperta ai manifestanti, è scritta, non dagli stessi manifestanti, ma da tre pacifisti, uno italiano, uno israeliano, uno musulmano.

Sarei proprio curioso di sapere quali tesi tu giudichi addirittura "indecenti" e perchè, considerando che il passaggio centrale della lettera afferma La doverosa solidarietà verso il popolo palestinese non dovrebbe fare alcuna concessione alla pericolosa propensione a demonizzare l'intero popolo israeliano o addirittura l'appartenenza ebraica. Non sono rischi infondati poiché, se nel campo israeliano non sono pochi coloro che coltivano il mito della propria superiorità etnico-religiosa e considerano e trattano i palestinesi come un popolo di terroristi e come subumanità, nell'altro campo, e soprattutto fra chi solidarizza col popolo palestinese, può insinuarsi l'inclinazione a compiere generalizzazioni arbitrarie, a essenzializzare il conflitto, a considerare "gli ebrei" come il male assoluto.

R.


:) DEBORAH ha fatto tutto da sola e da disabile del pc qual'e' non si e' accorta di aver scritto maiuscolo.
non ho nemmeno la mia bandiera perche' ho perso l'indirizzo. Tu ce l'hai forse?
Grazie . Ciao:( :)

DEBORAH
10-03-02, 16:25
La doverosa solidarietà verso il popolo palestinese non dovrebbe fare alcuna concessione alla pericolosa propensione a demonizzare l'intero popolo israeliano o addirittura l'appartenenza ebraica. Non sono rischi infondati poiché, se nel campo israeliano non sono pochi coloro che coltivano il mito della propria superiorità etnico-religiosa e considerano e trattano i palestinesi come un popolo di terroristi e come subumanità, nell'altro campo, e soprattutto fra chi solidarizza col popolo palestinese, può insinuarsi l'inclinazione a compiere generalizzazioni arbitrarie, a essenzializzare il conflitto, a considerare "gli ebrei" come il male assoluto.



E' veramente indecente, concordo conchi l'ha scritto.

DEBORAH
10-03-02, 16:51
Originally posted by KLASSENKAMPF


Fait. piantala con queste lagne! Non gliene frega niente a nessuno!
Ti passo, come esempio, un excerpt - 3 righe (tre) in tutto! - dal quotidiano comunista norvegese "Klassekampen" (8-03-2002):

"I Tel Aviv åpnet en palestiner ild mot en restaurant i Tel Aviv og drepte tre israelsere, og en kvinne ble drept da hun var på vei fra Jerusalem til en ulovlig bosetting på Vestbredden sør for byen." =

"A Tel Aviv un palestinese ha aperto il fuoco contro un ristorante a Tel Aviv (sic! nel testo) e ucciso tre israeliani; e una donna è stata uccisa mentre tornava da Jerusalem in un INSEDIAMENTO ILLEGALE in Cisgiordania a sud della città".

Tre righe per quattro sionisti.
P.S.Nota l'osservazione sull'INSEDIAMENTO ILLEGALE che spazza via l'imagine sion-propagandista di "civile" israeliana!




che un giornale nazi comunista scriva che gli insediamenti sono illegali non ce ne potrebbe fregar di meno
Gli insediamenti SONO LEGALISSIMI E TALI RESTERANNO.

hussita
10-03-02, 16:57
Originally posted by gribisi
Luis Farrakhan è un miserabile testa di cazzo.
Se sapesse quanti schiavi neri hanno venduto gli arabi agli europei, la pianterebbe di fare il musulmano.
Cosa ci azzecchino gli ebrei in particolare con la schiavitù, è un mistero della mitologia antisemita.
Questa la metto insieme con la diffusione della peste e gli omicidi rituali.

chapeau!
:)

gribisi
10-03-02, 17:08
X Klassen(Mein)Kampf: la parola passepartout "civili" la usate voi pallestinisti.
Anche quando sono armati di kalashnikov e imbottiti di esplosivo i palestinesi sono sempre "civili", e sono "vittime" anche quando muoiono per l' esplosione delle bombe che stavano preparando!

Roderigo
10-03-02, 18:01
Originally posted by gribisi
Le posizioni veramente indecenti sono le seguenti:
1) La "non equidistanza" a favore dei palestinesi.
2) L' idea che non solo le sofferenze dei palestinesi ma anche quelle degli israeliani siano colpa del governo israeliano (!!). Arafat invece è un santo e gli attentati palestinesi sono un fenomeno meteorologico da dare per scontato. Solo Israele può e deve cambiare comportamento.
3) Le "stragi di civili" sarebbero quelle israeliane (??) e non quelle palestinesi.
4) L' idea che i palestinesi siano minacciati di essere annientati come popolo (falso!)
5) Le solite proposte-harakiri nei riguardi di Israele: ritiro unilaterale, e poi vedrete che i palestinesi saranno buoni e felici.
Insomma, solita roba.
In sostanza, sono "indecenti" le opinioni diverse dalle tue.
Naturalmente, non basta che siano "sbagliate".
Devono essere indecenti, cioè offendere la morale, non essere conformi al comune sentimento del pudore.
Si può forse immaginare un atto più immorale del contraddire te, Deborah, o Jan Hus?

Non capisco, perchè mai vi lamentiate tanto dei vari KLASSENKAMPF.
A me sembrano proprio gli interlocutori giusti per voi.
Buona discussione.

R.

gribisi
10-03-02, 18:05
Originally posted by Roderigo

In sostanza, sono "indecenti" le opinioni diverse dalle tue.
Naturalmente, non basta che siano "sbagliate".
Devono essere indecenti, cioè offendere la morale, non essere conformi al comune sentimento del pudore.
Si può forse immaginare un atto più immorale del contraddire te, Deborah, o Jan Hus?

Non capisco, perchè mai vi lamentiate tanto dei vari KLASSENKAMPF.
A me sembrano proprio gli interlocutori giusti per voi.
Buona discussione.

R. E vabbè, non diciamo "indecenti", diciamo "assurde".
Così va meglio?:D

10-03-02, 19:00
Originally posted by Roderigo

Vale la posizione palestinese alle trattative di Taba:

- Riconscimento delle responsabilità storiche di Israele nella diaspora palestinese e riconoscimento individuale del diritto al ritorno nel rispetto degli equilibri demografici dello stato di Israele;

- Rientro di una quota simbolica di rifugiati (centomila);

- Rientro degli altri rifugiati nello stato palestinese;

- Integrazione negli attuali paesi ospitanti, in Europa, negli Stati Uniti, in Canadà;

- Risarcimenti economici.

R.
________________________________________

Secondo l'ex ministro israeliano Moshe Shahal, che presiede un'organizzazione mondiale di ebrei originari dei paesi arabi, i profughi ebrei che fuggirono dai paesi arabi (Iraq, Siria, Libano, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco) tra il 1922 e il 1952 furono costretti ad abbandonare sul posto beni e proprieta' per una cifra pari a 30 miliardi di dollari. Shahal sostiene che un accordo che ponga fine al contenzioso arabo-israeliano deve tenere conto degli 850.000 ebrei che un tempo vivevano nei paesi arabi. Molti di loro furono spogliati di tutti i loro averi ed espulsi negli anni immediatamente successivi alla fondazione di Israele nel 1948. Altri erano gia' fuggiti a causa della crescente ostilita' del nazionalismo arabo. In tutto, piu' di 600.000 profughi ebrei dai paesi arabi si riversarono in Israele, dove furono accolti e integrati. L'organizzazione guidata da Shahal intende pubblicare un rapporto completo sulle proprieta' degli ebrei nei paesi arabi. Anche il presidente Clinton , dopo i colloqui di Camp David del luglio scorso, ha fatto riferimento alla necessita' di affrontare il problema degli profughi ebrei da paesi arabi che ora vivono in Israele e in altri paesi. Secondo un rapporto pubblicato a New York dal Congresso Mondiale Ebraico, gli ebrei che fuggirono dalle persecuzioni in Egitto e Iraq negli anni immediatamente successivi alla fondazione dello Stato di Israele furono costretti ad abbandonare sul posto beni e proprieta' per una cifra pari a 6,5 miliardi di dollari. Il professore Ya'akov Meiron, che per trent'anni ha guidato l'unita' del ministero della giustizia israeliano per le questioni legali con i paesi arabi, ha recentemente confermato che la maggior parte degli ebrei che migrarono in Israele dai paesi arabi lo fece a causa delle crescenti persecuzioni ad opera delle autorita' arabe.
(Ma'ariv e Haaretz, 2.01.01, Jerusalem Post, 3.01.01)

Così,per pura curiosità,fammi avere un tuo parere:il "diritto al ritorno" e/o al risarcimento vale anche per loro,egualmente costretti ad abbandonare rapidamente tutte le loro proprietà? ;)

Cordiali saluti

bom-bim-bom
10-03-02, 19:55
Possibile che nessuno abbia avuto da ridire niente su questo pezzo?


Originally posted by DEBORAH

il corteo dei collaborazionisti si è annunciato con una nuvola di
> ossido di carbonio alzata da una trentina di blindati di polizia e
> carabinieri. In ritardo sulle nostre aspettative. Dalle 14,30 la
> piazza era gremita di piccoli gruppi di ebrei, giovani e meno
> giovani.Lo zoccolo duro dell'ebraismo romano. Ci siamo contati,siamo
> tanti e siamo belli. Aggressivi e miti, raffinati e volgari, insomma
> nghevrim.

Sono collaborazionisti (nazisti presumibilmente) tutti i manifestanti, buono a sapersi

Deborah che vuol dire nghevrim?


Tutti con un tocco di follia dovuta alla secolare
> coabitazione col nemico.

Per precauzione non gli farei fare il militare nè li metterei in posizione di poter venire a conoscenza di segreti di stato.

Meglio non rischiare, hai visto mai che si trovino in una situazione in cui debbano scegliere tra la fedeltà alla repubblica italiana (i nemici) e eretz israel.

Mi duole doverlo dire ma è consequenziale a certe affermazioni.


I napoletani sono matti perchè vivere sotto
> un vulcano che può sommergerti di lapilli da un momento all'altro
> porta alla follia e alla saggezza. Lo stesso succede ai californiani,
> che aspettano l'incombente terremoto che li inghiottirà un giorno.
> Noi abbiamo il cupolone di san pietro e il vaticano. Al momento un
> vulcano spento...per ora.

La congiura vaticana antisemita... che sia paranoia?
Mi chiedo pure che c'entri...

Ricordo che il Papa ha detto e fatto ciò che ha fatto, suscitando infatti lo sdegno dei veri antisemiti (tradizionalisti cattolici), fortunatamente lo 0,0001 dei cattolici attualmente.


Ma intanto siamo ancora qui, con le nostre
> chippot e le nostre bandierine e bandierone israeliane. Molte
> bandiere, che oggi abbiamo posto a delimitare il territorio della
> nostra piazza, dove abbiamo riso e abbiamo pianto. Dove anche
> l'orologio della chiesa segna l'ora di Gerusalemme, a ricordarci che
> Israele e la diaspora sono una cosa sola.

Di nuovo... chiedo agli italiani filoisraeliani se affiderebbero segreti di stato ad uno che parla così.
Apprezzerei realmente la vostra opinione su questo preciso punto.
Mi sto preoccupando, non vorrei essere diventato antisemita.


Intanto il corteaccio
> passava, mesto e aggressivo quanto inutile.Perchè Israele vivrà. La
> signora Sonnino ( 98 anni molto ben portati) ha annusato l'aria, ha
> alzato un sopracciglio e ha sentenziato:''ne abbiamo viste di
> peggio''. Vero
> Pian piano sono rientrati i ragazzi incaricati di controllare gli
> umori della macabra processione palestinista.
> Qualcuno li valutava a 5\600, altri qualcosina di più. 60.000 per la
> polizia.
> Abbiamo cercato di farci vedere e sentire ai confini di quello che
> fu il ghetto romano. Bandierine e bandierone sventolate, slogans,
> qualche insulto. Ho scoperto che molti di noi sanno fischiare in modo
> tale da produrre lesioni celebrali in chi gli sta vicino. Utile a
> sapersi.Quando abbiamo cominciato a scandire ''Sharon,Sharon'' la
> polizia si è allarmata. Chissà perchè.

Già chissà perchè... :rolleyes:


Siamo stati letteralmente
> sommersi e circondati da un battaglione di celere in assetto
> antisommossa, mentre altri celerini giungevano di gran corsa da tutti
> i vicoli, neanche gli avessero annunciato uno sbarco di marziani
> ostili. O meglio....eravamo noi i marziani ostili.
> Pian piano ci hanno sospinti (con molta cortesia) sempre più lontano
> dal corteo. Da piazza Paganica a piazza Mattei....alla fine abbiamo
> provato l'emozione di sentirci nuovamente chiusi nel ghetto.

Ah ecco perchè, dopo il vaticano anche la polizia antisemita... :rolleyes:

Magari arrivare a capire che stavano cercando di prevenire scontri, magari...


Grandi
> liti e discussioni. Domani gioca la Roma.
> Buona settimana a tutti
> Mordenti
>

Ecco gioca la roma, siete romani, siete italiani.
Alla fine se ne è ricordato.

gribisi
10-03-02, 23:31
Chiariamo una cosa: un conto dire che l' antisemitismo esiste ed ammettere mestamente che esisterà sempre; un' altra ritenere che TUTTI siano antisemiti e che gli ebrei italiani debbano ritenersi conviventi col "nemico" identificato non si capisce bene se col Vaticano o addirittura col popolo italiano nel suo complesso.
Se è per questo, io penso che i ladri d' appartamento esisteranno sempre e che dovrò sempre chiudere a chiave la porta di casa, ma di qui a dire che tutti i non appartenenti alla mia famiglia sono ladri....
Paragonare il cupolone di S. Pietro al Vesuvio mi sembra abbastanza anacronistico, considerato che oggi come oggi ben altre sono le minacce agli ebrei: estrema destra, estrema sinistra e gran parte del mondo islamico. Le posizioni vaticane in materia di M.O. possono non piacere, ma se è per questo anche le posizioni di mezzo Mondo sono uguali se non peggiori.
Una paranoia simile è roba da Jewish Defense League.

Jan Hus
10-03-02, 23:33
Originally posted by Roderigo
In sostanza, sono "indecenti" le opinioni diverse dalle tue.
Naturalmente, non basta che siano "sbagliate".
Devono essere indecenti, cioè offendere la morale, non essere conformi al comune sentimento del pudore.
Si può forse immaginare un atto più immorale del contraddire te, Deborah, o Jan Hus?

Vedo che anche gribisi è stato arruolato a forza da Roderigo tra i pasdaran del filosionismo.

Ormai ci si conosce "virtualmente" da un paio d'anni.

Io e altri filoisraeliani si cerca di portare fatti a sostegno delle nostre tesi, nella speranza che i nostri interlocutori siano interessati a capire come stanno le cose, invece che a rinchiudersi nella torre dei loro cliché.

Se poi gli interlocutori si rifiutano di capire, è un problema loro.

Io, per esempio, trovo indecente che si costruiscano argomentazioni su una frase di un ministro israeliano e poi, quando si dimostra che quella frase non è mai stata detta uno se la cavi con un "però potrebbe averla detta"; mentre, quando si riporta quanto dicono Arafat e simili, si cacano dubbi.


Originally posted by Roderigo
Non capisco, perchè mai vi lamentiate tanto dei vari KLASSENKAMPF.
A me sembrano proprio gli interlocutori giusti per voi.
Buona discussione.

A me invece sembrano gli alleati giusti per te.

10-03-02, 23:45
1)Il numero totale dei partecipanti era assai inferiore a quello pomposamente dichiarato dall'amico Roderigo:10 mila secondo la Questura - che certo ne sà molto più di lui... ;) - ,ma io,che ho per caso assistito al loro concentramento in Piazza della Repubblica,ritengo più probabile il numero di 15mila circa.

2)Non si può obiettivamente parlare di una manifestazione caratterizzata da espressioni razziste ed antisemite,anche se alcuni degli slogan urlati a più riprese (accuse ripetute di "boia" e "genocida" a Sharon,esaltazione idolatrica dei terroristi del Fronte Popolare e di Tanzim,bandiere israeliane bruciate...) potevano davvero suscitare un certo risentimento nella comunità ebraica romana.
A favore della quale,peraltro,i 15mila militanti comunisti di ieri non hanno MAI inteso manifestare,neppure durante le fasi più cruente della offensiva terroristica anti-israeliana: perchè? :confused:

Cordiali saluti

Roderigo
11-03-02, 11:29
Originally posted by DEBORAH
:) DEBORAH ha fatto tutto da sola e da disabile del pc qual'e' non si e' accorta di aver scritto maiuscolo.
non ho nemmeno la mia bandiera perche' ho perso l'indirizzo. Tu ce l'hai forse?
Grazie . Ciao:( :)
Questa non va bene? :)

http://www.consulman.com/mira/immagini/bandiere/israele.gif

R.

Roderigo
11-03-02, 11:33
Originally posted by gribisi
E vabbè, non diciamo "indecenti", diciamo "assurde".
Così va meglio?:D
Non molto.
Se dici "indecenti" espelli dalla moralità.
Se dici "assurde" espelli dalla realtà.
In entrambi in casi, reagisci ad una opinione che non condividi con una esplusione. Cioè con una delegittimazione.
E questo non è nè tollerante, nè democratico, nè laico.

R.

Roderigo
11-03-02, 11:43
Originally posted by Jan Hus
Vedo che anche gribisi è stato arruolato a forza da Roderigo tra i pasdaran del filosionismo.
Ormai ci si conosce "virtualmente" da un paio d'anni.
Io e altri filoisraeliani si cerca di portare fatti a sostegno delle nostre tesi, nella speranza che i nostri interlocutori siano interessati a capire come stanno le cose, invece che a rinchiudersi nella torre dei loro cliché.
Se poi gli interlocutori si rifiutano di capire, è un problema loro.
Io, per esempio, trovo indecente che si costruiscano argomentazioni su una frase di un ministro israeliano e poi, quando si dimostra che quella frase non è mai stata detta uno se la cavi con un "però potrebbe averla detta"; mentre, quando si riporta quanto dicono Arafat e simili, si cacano dubbi.
A me invece sembrano gli alleati giusti per te.
1. Gribisi lo conosco virtualmente da tre anni e non era mia intenzione arruolarlo nel tuo gruppo.
In genere, nell'ambito della sua parte, è equilibrato, ma qualche volta non tiene la strada, e si lascia andare a pulsioni estremiste. Dà eccessiva importanza alle persone che incontra.

2. Tu costruisci spesso argomentazioni sulla base delle dichiarazioni di questo o quell'esponente palestinese, e non mi pare che qualcuno ti abbia mai accusato addirittura di immoralità. Sicuramente non io.

3. Non ho costruito nessuna argometazione sulla base della frase di un ministro. Le argomentazioni si costruiscono sulla base della concreta poiltica del governo israeliano, di cui tutti si chiedono, alcuni retoricamente, quale sia e quale possa essere il fine ultimo. Le affermazioni di un ministro, al massimo fanno da indizio. Pochi giorni fa Ha 'aretz denunciava come le affermazioni più ignobili e irresponsabili, citate anche da esponenti poiltici di primo piano, fossero ormai entrate nel dibattito politico corrente in Israele. Quindi non si tratta di casi isolati.

4. I miei alleati me li scelgo io.

R.

Roderigo
11-03-02, 11:48
Originally posted by Jeronimus
1)Il numero totale dei partecipanti era assai inferiore a quello pomposamente dichiarato dall'amico Roderigo:10 mila secondo la Questura - che certo ne sà molto più di lui... ;) - ,ma io,che ho per caso assistito al loro concentramento in Piazza della Repubblica,ritengo più probabile il numero di 15mila circa.

Non ho pomposamente dichiarato nulla.
Ho solo riportato una nota di agenzia dell'AGI.
La Stampa ieri titolava 60 mila partecipanti.

R.

Roderigo
11-03-02, 11:53
Originally posted by Jeronimus
Shahal sostiene che un accordo che ponga fine al contenzioso arabo-israeliano deve tenere conto degli 850.000 ebrei che un tempo vivevano nei paesi arabi. Molti di loro furono spogliati di tutti i loro averi ed espulsi negli anni immediatamente successivi alla fondazione di Israele nel 1948. Altri erano gia' fuggiti a causa della crescente ostilita' del nazionalismo arabo. In tutto, piu' di 600.000 profughi ebrei dai paesi arabi si riversarono in Israele, dove furono accolti e integrati. Così,per pura curiosità,fammi avere un tuo parere:il "diritto al ritorno" e/o al risarcimento vale anche per loro,egualmente costretti ad abbandonare rapidamente tutte le loro proprietà? ;)
Cordiali saluti
Secondo me, ogni uomo ha il diritto di vivere dove vuole.
Se un ebreo vuole vivere in Siria o in Iraq, ha il diritto di poterlo fare, tanto più se una di queste era la sua patria originaria. Quindi, se esistesse questa rivendicazione, andrebbe soddisfatta. Tuttavia, non è vero che la condizione dei rifiugiati ebrei sia simile a quella dei palestinesi. Gli ebrei rifugiati hanno ottenuto la cittadinanza israeliana, godono di diritti e non vivono nei campi profughi.

R.

DEBORAH
11-03-02, 11:57
Originally posted by Roderigo

Questa non va bene? :)

http://www.consulman.com/mira/immagini/bandiere/israele.gif

R.



BENISSIMO! MA COME LA METTO?

DEBORAH
11-03-02, 11:59
Messaggio a una madre palestinese
Gila Kastzav, Consorte del Presidente dello Stato di Israele Moshe Katzav
25 febbraio 2002 - 13 Adar 5762



Oggi voglio appellarmi, dal profondo del cuore, a chi non ho mai avvicinato prima, le madri palestinesi.



Ho deciso di rivolgermi a voi, madri palestinesi.



Noi tutte abbiamo passato 18 mesi d’inferno, 18 mesi durante i quali voi avete perduto i vostri figli, noi abbiamo perduto i nostri figli ed il dolore è incommensurabile.



Una madre è sempre una madre. Noi contuniamo a sopportare il dolore, l’afflizione e la perdita. E’ difficile sostenere la perdita di quel sorriso, che le madri desiderano tanto e di quelle voci, che sono scomparse. E’ doloroso combattere la nostalgia ed il desiderio di udire le voci di quegli israeliani, che ora tacciono, le voci di quei palestinesi , che si sono dissolte.



Sono torturata dalla perdita della vita dei nostri figli, ma sono anche sensibile alle lacrime delle madri palestinesi e condivido il loro dolore.



E’ ora di mettere fine ai lutti dei due popoli!!! Di ritonare sulla via della sanità, alla via che porta ad un futuro con speranza.



Le madri hanno il potere di mettere fine alla distruzione della vita. Le madri hanno il potere di costruire un ponte di riconciliazione con spirito gentile e generoso. Che ciascuna di noi tenda le braccia in pace, una pace che preservi la vita, una pace che preservi la vita dei nostri figli.



Agiamo insieme per portare la vita ai nostri figli, così da non doverli seppellire. Risvegliamoci, perché, da madri, sappiamo che vi è un’altra via.

Gila Katsav



----------------------------------------------------------------------------------


mai letto un appello del genere da parte di suha arafat scappata a parigi con miliardi di dollari rubati al popolo palestinese.
Suha Arafat ha solo saputo accusare Israele davanti a un'imbarazzatissima Illary Clinton.
Altro stile decisamente.

11-03-02, 12:08
Originally posted by Roderigo

Secondo me, ogni uomo ha il diritto di vivere dove vuole.
Se un ebreo vuole vivere in Siria o in Iraq, ha il diritto di poterlo fare, tanto più se una di queste era la sua patria originaria. Quindi, se esistesse questa rivendicazione, andrebbe soddisfatta. Tuttavia, non è vero che la condizione dei rifiugiati ebrei sia simile a quella dei palestinesi. Gli ebrei rifugiati hanno ottenuto la cittadinanza israeliana, godono di diritti e non vivono nei campi profughi.

R.
_____________________________________________

...una persona della tua esperienza possa commettere simili,grossolani errori.

Perchè:

1)i Palestinesi rifugiatisi nel territorio del Regno hascemita di TransGiordania ne hanno ottenuto quasi immediatamente la cittadinanza,per decisione del compianto re Hussein;

2)i Palestinesi residenti in CisGiordania e nella striscia di Gaza NON hanno ottenuto la cittadinanza,rispettivamente,dello Stato giordano e di quello egiziano,che pure occuparono a lungo (maggio '48-giugno '67) quei territori,per una precisa volontà delle leadership di quei Paesi,che volevano trasformarli in fucine di terrorismo anti-israeliano.
Prova ne sia che i covi e gli arsenali delle milizie sovversive palestinesi sono a tutt'oggi concentrati appunto nei campi profughi (Balata,Jenin...),oggetto delle recenti operazioni di polizia condotte dalle Forze di Difesa Israeliane.

Un salutone

Roderigo
11-03-02, 12:28
Originally posted by DEBORAH
BENISSIMO! MA COME LA METTO?
Devi andare nel tuo pannello di controllo "user cp" - Edit Options - Change avatar - ed inserire in "You can enter an URL of your avatar: il seguente indirizzo: http://www.consulman.com/mira/immagini/bandiere/israele.gif
Quindi digiti : Submit modifications

Tutto chiaro? :)

R.

Roderigo
11-03-02, 12:46
Originally posted by Jeronimus
...una persona della tua esperienza possa commettere simili,grossolani errori.
Perchè:
1)i Palestinesi rifugiatisi nel territorio del Regno hascemita di TransGiordania ne hanno ottenuto quasi immediatamente la cittadinanza,per decisione del compianto re Hussein;
2)i Palestinesi residenti in CisGiordania e nella striscia di Gaza NON hanno ottenuto la cittadinanza,rispettivamente,dello Stato giordano e di quello egiziano,che pure occuparono a lungo (maggio '48-giugno '67) quei territori,per una precisa volontà delle leadership di quei Paesi,che volevano trasformarli in fucine di terrorismo anti-israeliano.
Prova ne sia che i covi e gli arsenali delle milizie sovversive palestinesi sono a tutt'oggi concentrati appunto nei campi profughi (Balata,Jenin...),oggetto delle recenti operazioni di polizia condotte dalle Forze di Difesa Israeliane.
Un salutone
E' vero, commetto sempre l'errore grossolano di dar per scontate le cose che ho scritto nei messaggi precendenti.
La questione del diritto al ritorno, al di là dei principi, non si pone per tutti i rifugiati palestinesi. Ma solo per quelli che non hanno ricevuto la cittadinanza o continuano a vivere nei campi profughi. Si tratta in particolare dei rifugiati in Libano. Coloro che risiedono in Siria ed in Giordania, probabilmente resteranno dove sono. Gli accordi, non definitivi, di Taba, prevedono appunto anche l'opzione della integrazione in questi paesi, per coloro che la cittadinanza non l'hanno. In questo senso, anche la questione dei rifugiati ebrei può dirsi chiusa con la loro integrazione in Israele, a meno che non si vogliano ulteriormente complicare e ingarbugliare i contenziosi aperti.

Le "operazioni di polizia" sono condotte appunto dalla polizia e non dagli eserciti. E solo nell'ambito della propria giurisdizione nazionale.
I rastrellamenti condotti nei villaggi di paesi stranieri occupati, non rientrano in questa definzione.

R.

DEBORAH
11-03-02, 13:17
Originally posted by Roderigo

Devi andare nel tuo pannello di controllo "user cp" - Edit Options - Change avatar - ed inserire in "You can enter an URL of your avatar: il seguente indirizzo: http://www.consulman.com/mira/immagini/bandiere/israele.gif
Quindi digiti : Submit modifications

Tutto chiaro? :)

R.


Grazie, sei un tesoro...nonostante tutto;)

DEBORAH
11-03-02, 13:26
Originally posted by DEBORAH



Grazie, sei un tesoro...nonostante tutto;)


momento.... sei un tesoro...ma non funziona. Non me lo prende. errore mi dice.

Roderigo
11-03-02, 14:46
Originally posted by DEBORAH
momento.... sei un tesoro...ma non funziona. Non me lo prende. errore mi dice.
Hai ragione. Mi sembra che il programma non funzioni al primo colpo. Allora, invece di inserire il link, salva l'immagine sul tuo computer, poi, sotto, dove trovi scritto "You can upload an avatar from your computer" digita sfoglia, ti si apre il file manager, selezioni l'immagine salvata, digiti "apri" e poi dai l'ok "submit modifications". Se non ti riesce subito, prova un po' di volte.

R.

Jan Hus
11-03-02, 23:27
Originally posted by Roderigo
Tuttavia, non è vero che la condizione dei rifiugiati ebrei sia simile a quella dei palestinesi. Gli ebrei rifugiati hanno ottenuto la cittadinanza israeliana, godono di diritti e non vivono nei campi profughi.

Gli ebrei rifugiati hanno ottenuto la cittadinanza perché israele è un paese civile, a differenza dei paesi da cui gli ebrei sono stati espulsi.

Che, infatti, la cittadinanza ai loro "fratelli" arabi non l'hanno mai concesso.

Ma questa non è colpa di Israele; se gli arabi palestinesi rifugiati in paesi dei quali condividono la lingua, la cultura e la religione, non ne hanno neanche ottenuto la cittadinanza, siano i paesi arabi a risolverlo; anche perché è anche colpa loro se ci sono stati tanti profughi.

Jan Hus
11-03-02, 23:29
Originally posted by Roderigo
Le "operazioni di polizia" sono condotte appunto dalla polizia e non dagli eserciti. E solo nell'ambito della propria giurisdizione nazionale.
I rastrellamenti condotti nei villaggi di paesi stranieri occupati, non rientrano in questa definzione.

Questa è buona...

:D

Secondo te, in generale, nei territori sottoposti ad occupazione militare chi ha funzioni di polizia?

Roderigo
12-03-02, 15:33
Originally posted by Jan Hus
Questa è buona...
:D
Secondo te, in generale, nei territori sottoposti ad occupazione militare chi ha funzioni di polizia?
Nei territori sottoposti ad occupazione illegale, le funzioni di polizia spettano al più forte: se le arrogano gli eserciti o le bande para-militari. Ma nè gli uni, nè gli altri hanno titolo giuridico per esercitare alcunchè.

Ma tu sai bene, che espressioni quali "operazioni di polizia" usate per definire "atti di guerra", hanno solo una funzione demagogica, finalizzata ad attenuare o ingentilire il giudizio. Salvo aggravarlo sulla polizia.

Non ricordo che si usasse definire "operazioni di polizia" i rastrellamenti che l'esercito e la polizia di Milosevic compivano nei villaggi kosovari, per catturare i terroristi dell'Uck, o privarli dell'acqua in cui nuotare. Eppure Milosevic, diversamente da Sharon, poteva ben dire di agire sul proprio territorio nazionale. Al contrario, vennero definite "operazioni di polizia", o addirittura "guerra umanitaria" i bombardamenti Nato sulla Serbia.

R.

gribisi
12-03-02, 18:58
Non credo che la NATO abbia fatto la guerra alla Serbia perchè questa faceva arrestare i guerriglieri UCK.
Più probabilmente perchè distruggeva interi villaggi, fucilava in gruppo civili e faceva fuggire, anche prima dell' intervento NATO, intere popolazioni.

DEBORAH
12-03-02, 19:50
LA POLIZIA PALESTINESE HA IMPICCATO IN PIAZZA A RAMALLAH UN PALESTINESE "COLLABORAZIONISTA".

SIAMO ATTACCATI A NORD DA HEZBOLLAH, 6 MORTI.

gribisi
12-03-02, 21:25
Originally posted by DEBORAH
LA POLIZIA PALESTINESE HA IMPICCATO IN PIAZZA A RAMALLAH UN PALESTINESE "COLLABORAZIONISTA".

SIAMO ATTACCATI A NORD DA HEZBOLLAH, 6 MORTI. Chi è stato? Palestinesi o libanesi? Dal Libano o dalla Cisgiordania?
E' (se possibile) ancora + grave se hanno attaccato dal Libano, perchè potrebbe portare a un allargamento del conflitto.

Dragonball (POL)
12-03-02, 21:37
Originally posted by gribisi
Chi è stato? Palestinesi o libanesi? Dal Libano o dalla Cisgiordania?
E' (se possibile) ancora + grave se hanno attaccato dal Libano, perchè potrebbe portare a un allargamento del conflitto.

Gia' e' molto grave che gli Hezbollah attacchino,dopo che Israele gli ha dato quello straccio di terra che chiedevano.
Io dico che gli arabi,a questo punto,hanno bisogno di una lezione ESEMPLARE.Che no si scordino PER TANTO TEMPO.