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Visualizza Versione Completa : "Senti stronzetto, la scuola non è di Berlusconi!"



Franci (POL)
10-03-02, 13:51
Giovedì 7 Marzo 2002. Ora di inglese.
La professoressa è una toscanaccia, credo di Grosseto. In una scuola di orientamento piuttosto democristiano e comunque non schierato, le sue passioni politiche nettamente sinistrorse sono note a molti, ma nessuno glielo ha mai fatto presente. Ci ha pensato lei però a dare libero sfogo a tutto il suo prorompente antiberlusconismo.

"Eh sì, cari ragazzi, mi spiace se qui ci sono dei Forzisti come Francesco e Cristiano, ma ve lo devo proprio dire: la Riforma Moratti è un disastro. Sta distruggendo la scuola, quella lì. Non capisce niente e vuole licenziare la metà di noi inegnanti. State tranquilli, vedrete voi le conseguenze in quinta, quando farete l'esame. E vedrete anche che conseguenze avrà questo Governo, che, scusate tanto, sta letteralmente uccidendo la democrazia."
"Mi scusi" rispondo "ma lei queste cose qui non le deve dire, perchè siamo in una scuola".
"Ah, perchè la scuola adesso è diventata di proprietà del Signor Berlusconi? Ahahah, ci mancherebbe."
"No, cara Prof, la scuola non è di nessuno, nè di Berlusconi nè di Rutelli. La scuola è e deve restare un'istituzione imparziale."
"Caro Francesco, io non smetterò di dire come la penso solo perchè è arrivato il Cavaliere."
"Ma in questo non posso dirle niente, ci mancherebbe. Se vuole può costruirsi un palco proprio davanti all'entrata della scuola e gridare con un megafono che vorrebbe uccidere il Presidente del Consiglio. Ma qui, dentro, a noi, certe cose è meglio non dirle."
"Ma anche tu dichiari apertamente le tue idee politiche, Francesco."
"Ma io, professoressa, sono uno studente. Lei si trova a ricoprire un ruolo di maggiore importanza rispetto a me. C'è una bella differenza."
Stupita del fatto che non può fare, stavolta, il suo bel comizio anche in questa classe, perchè c'è chi glielo impedisce, la prof. si trova evidentemente senza argomenti.
Ripiega allora su un "beh, ne riparleremo dopo, ora c'è compito in classe", al che io le rispondo prontamente "no, non ne riparleremo, glielo assicuro io".
Occhiataccia, e facciamo il compito. Come al solito, la signora fa troppa fatica a correggere le verifiche a casa, dunque dà una letta veloce e ci assegna il voto sul posto. Darmi un 8 e mezzo non deve averle certo procurato un orgasmo, visto che incomincia a guardarmi sempre peggio e ad innervosirsi.
Ad un certo punto sbotta "ma è possibile che nessuno si sia ricordato di mettere il [i]to dopo il listen? Perchè nessuno lo ha messo?"
"Mah, forse perchè nessuno ce lo ha mai insegnato..." rispondo io stupidamente. Avrei dovuto tacere, ma anche stavolta l'impulso di dire la verità, perchè di verità si tratta, è stato più forte della convenienza.
Per la prof. è il momento d'oro, il momento che aspettava.
"Vattene subito fuori, e ti metto anche una nota".
Esco immediatamente e la vedo armeggiare sul registro.
Fuori dalla classe, mi posiziono proprio davanti alla porta e ascolto divertito le deliranti uscite della signora.
"Ma guarda qui... nessuno che si ricorda del to, che disastro..."
"Vabbè, qua vi dò un 6 a tutti, tanto.... ci vuole tolleranza nella vita... beh tolleranza con tutti, meno che con Francesco, ovvio. Quel ragazzo è proprio uno stronzetto." :eek:
"Sì, un vero e proprio stronzetto, ma gliela faccio io abbassare, la cresta." :eek: :confused:
Passano dieci minuti di insulti e offese sul tono, poi la campanella suona e la cara signora esce schizzando dalla classe. Non vede l'ora di andare a bersi il suo caffettino, data la grande voglia di fare. Ma io la blocco appena esce.

"Complimenti, e grazie. Clap clap."
"Complimenti di cosa?"
"Di avermi dato dello stronzetto, ovvio".
"Senti, maleducato, te lo meritavi proprio." E' in evidente difficoltà.
"No, qui l'unica maleducata è lei, prof. Una gran cafona, dovrebbe vergognarsi. E pure una ipocrita. Sa benissimo il vero motivo per cui mi ha mandato fuori."
"Senti, smettila, mi sono proprio stufata". Si gira e se ne va, a passo svelto, verso la sua adorata macchinetta del caffè.
Arriva il prof. di lettere che mi chiede cosa è successo. Legge la nota sul registro, si avvicina e mi fa: "caro Francesco, mi permetto di dissentire con la professoressa di lettere. Io avrei un' altra opinione di te".
Beh, me lo auguro. :)

Sul registro, guardo cosa ha scritto la mia amata prof.

"FRANCESCO XXX SI COMPORTA IN MODO EDUCATAMENTE MALEVOLO NEI CONFRONTI DELL'INSEGNANTE"

:D :D :D :D

C&C
Franci

Aeroplanino (POL)
10-03-02, 14:02
Hai dimenticato di raccontare quando ti ha azzannato... :rolleyes:

Oscar
10-03-02, 14:17
Proprio cafona questa prof. Anche Francesco però potrebbe essere un poco più "rispettoso"

EMPEROR DOLLAR $
10-03-02, 14:20
Originally posted by Franci
Giovedì 7 Marzo 2002. Ora di inglese.
La professoressa è una toscanaccia, credo di Grosseto. In una scuola di orientamento piuttosto democristiano e comunque non schierato, le sue passioni politiche nettamente sinistrorse sono note a molti, ma nessuno glielo ha mai fatto presente. Ci ha pensato lei però a dare libero sfogo a tutto il suo prorompente antiberlusconismo.

"Eh sì, cari ragazzi, mi spiace se qui ci sono dei Forzisti come Francesco e Cristiano, ma ve lo devo proprio dire: la Riforma Moratti è un disastro. Sta distruggendo la scuola, quella lì. Non capisce niente e vuole licenziare la metà di noi inegnanti. State tranquilli, vedrete voi le conseguenze in quinta, quando farete l'esame. E vedrete anche che conseguenze avrà questo Governo, che, scusate tanto, sta letteralmente uccidendo la democrazia."
"Mi scusi" rispondo "ma lei queste cose qui non le deve dire, perchè siamo in una scuola".
"Ah, perchè la scuola adesso è diventata di proprietà del Signor Berlusconi? Ahahah, ci mancherebbe."
"No, cara Prof, la scuola non è di nessuno, nè di Berlusconi nè di Rutelli. La scuola è e deve restare un'istituzione imparziale."
"Caro Francesco, io non smetterò di dire come la penso solo perchè è arrivato il Cavaliere."
"Ma in questo non posso dirle niente, ci mancherebbe. Se vuole può costruirsi un palco proprio davanti all'entrata della scuola e gridare con un megafono che vorrebbe uccidere il Presidente del Consiglio. Ma qui, dentro, a noi, certe cose è meglio non dirle."
"Ma anche tu dichiari apertamente le tue idee politiche, Francesco."
"Ma io, professoressa, sono uno studente. Lei si trova a ricoprire un ruolo di maggiore importanza rispetto a me. C'è una bella differenza."
Stupita del fatto che non può fare, stavolta, il suo bel comizio anche in questa classe, perchè c'è chi glielo impedisce, la prof. si trova evidentemente senza argomenti.
Ripiega allora su un "beh, ne riparleremo dopo, ora c'è compito in classe", al che io le rispondo prontamente "no, non ne riparleremo, glielo assicuro io".
Occhiataccia, e facciamo il compito. Come al solito, la signora fa troppa fatica a correggere le verifiche a casa, dunque dà una letta veloce e ci assegna il voto sul posto. Darmi un 8 e mezzo non deve averle certo procurato un orgasmo, visto che incomincia a guardarmi sempre peggio e ad innervosirsi.
Ad un certo punto sbotta "ma è possibile che nessuno si sia ricordato di mettere il [i]to dopo il listen? Perchè nessuno lo ha messo?"
"Mah, forse perchè nessuno ce lo ha mai insegnato..." rispondo io stupidamente. Avrei dovuto tacere, ma anche stavolta l'impulso di dire la verità, perchè di verità si tratta, è stato più forte della convenienza.
Per la prof. è il momento d'oro, il momento che aspettava.
"Vattene subito fuori, e ti metto anche una nota".
Esco immediatamente e la vedo armeggiare sul registro.
Fuori dalla classe, mi posiziono proprio davanti alla porta e ascolto divertito le deliranti uscite della signora.
"Ma guarda qui... nessuno che si ricorda del to, che disastro..."
"Vabbè, qua vi dò un 6 a tutti, tanto.... ci vuole tolleranza nella vita... beh tolleranza con tutti, meno che con Francesco, ovvio. Quel ragazzo è proprio uno stronzetto." :eek:
"Sì, un vero e proprio stronzetto, ma gliela faccio io abbassare, la cresta." :eek: :confused:
Passano dieci minuti di insulti e offese sul tono, poi la campanella suona e la cara signora esce schizzando dalla classe. Non vede l'ora di andare a bersi il suo caffettino, data la grande voglia di fare. Ma io la blocco appena esce.

"Complimenti, e grazie. Clap clap."
"Complimenti di cosa?"
"Di avermi dato dello stronzetto, ovvio".
"Senti, maleducato, te lo meritavi proprio." E' in evidente difficoltà.
"No, qui l'unica maleducata è lei, prof. Una gran cafona, dovrebbe vergognarsi. E pure una ipocrita. Sa benissimo il vero motivo per cui mi ha mandato fuori."
"Senti, smettila, mi sono proprio stufata". Si gira e se ne va, a passo svelto, verso la sua adorata macchinetta del caffè.
Arriva il prof. di lettere che mi chiede cosa è successo. Legge la nota sul registro, si avvicina e mi fa: "caro Francesco, mi permetto di dissentire con la professoressa di lettere. Io avrei un' altra opinione di te".
Beh, me lo auguro. :)

Sul registro, guardo cosa ha scritto la mia amata prof.

"FRANCESCO XXX SI COMPORTA IN MODO EDUCATAMENTE MALEVOLO NEI CONFRONTI DELL'INSEGNANTE"



C&C
Franci

Parlane col preside immediatamente.
Se è vero che la tua scuola non è schierata politicamente (come non lo dovrebbe essere il preside), il capo d'istituto, in genere un "gasato" per il "piccolo potere" che ha, non esiterà ad incazzarsi con la tua insegnante e a presentare esposti vari, ecc...

Non subirai nessuna conseguenza, se non un brutto voto in inglese; anzi, se ci rifletti, i tuoi insegnanti, se la pensano diversamente da quella di inglese, finiranno per stare tutti dalla tua parte (forse dovrai fare- detto francamente - anche un po' il "lecchino" per qualche mese) e isoleranno in consiglio di classe la comunista che ti insegna inglese. Che probabilmente sarà a breve trasferita.
Se poi fai piazzare dai tuoi genitori qualche "minaccia" di denuncia (solo minaccie, nulla che poi si avveri), l'insegnante si cagherà sotto: non guadagna un cazzo, l'ultima cosa di cui ha bisogno sono avvocati da pagare e posto di lavoro a rischio.
Sono solo cani che abbaiano. Se fossero capaci di mordere, non farebbero gli insegnanti

Ci vuole solo un po' di cinismo, ogni tanto nella vita serve.
Da ragazzo feci saltare 2 posti di lavoro: uno ad una insegnante (incredibile ma vero, anche lei di inglese) ed uno ad una bidella.
Entrambi per motivi politici, entrambi con la tecnica che ti ho insegnato prima.

VAI E COLPISCI.


P.S.:occhio che devi essere prima SICURO che i tuoi altri insegnanti, come anche il preside, non siano di sinistra

Oscar
10-03-02, 14:30
Quando frequentavo il liceo i miei insegnati erano "democristiani" ed io come la maggioranza degli altri studenti di sinistra e comunisti, oggi le parti sembrano si siano invertite buon segno....

Ichthys
10-03-02, 14:31
Sinistroidi aggressivi, violenti e malvagi... mi stanno costringendo a votare FI!

EMPEROR DOLLAR $
10-03-02, 14:41
Originally posted by Oscar
Quando frequentavo il liceo i miei insegnati erano "democristiani" ed io come la maggioranza degli altri studenti di sinistra e comunisti, oggi le parti sembrano si siano invertite buon segno....

E' successo che la generazione degli insegnanti di oggi è quella che ha fatto il 68.
:rolleyes:

Diabolik
10-03-02, 15:03
Originally posted by Franci
Giovedì 7 Marzo 2002. Ora di inglese.
La professoressa è una toscanaccia, credo di Grosseto. In una scuola di orientamento piuttosto democristiano e comunque non schierato, le sue passioni politiche nettamente sinistrorse sono note a molti, ma nessuno glielo ha mai fatto presente. Ci ha pensato lei però a dare libero sfogo a tutto il suo prorompente antiberlusconismo.

"Eh sì, cari ragazzi, mi spiace se qui ci sono dei Forzisti come Francesco e Cristiano, ma ve lo devo proprio dire: la Riforma Moratti è un disastro. Sta distruggendo la scuola, quella lì. Non capisce niente e vuole licenziare la metà di noi inegnanti. State tranquilli, vedrete voi le conseguenze in quinta, quando farete l'esame. E vedrete anche che conseguenze avrà questo Governo, che, scusate tanto, sta letteralmente uccidendo la democrazia."
"Mi scusi" rispondo "ma lei queste cose qui non le deve dire, perchè siamo in una scuola".
"Ah, perchè la scuola adesso è diventata di proprietà del Signor Berlusconi? Ahahah, ci mancherebbe."
"No, cara Prof, la scuola non è di nessuno, nè di Berlusconi nè di Rutelli. La scuola è e deve restare un'istituzione imparziale."
"Caro Francesco, io non smetterò di dire come la penso solo perchè è arrivato il Cavaliere."
"Ma in questo non posso dirle niente, ci mancherebbe. Se vuole può costruirsi un palco proprio davanti all'entrata della scuola e gridare con un megafono che vorrebbe uccidere il Presidente del Consiglio. Ma qui, dentro, a noi, certe cose è meglio non dirle."
"Ma anche tu dichiari apertamente le tue idee politiche, Francesco."
"Ma io, professoressa, sono uno studente. Lei si trova a ricoprire un ruolo di maggiore importanza rispetto a me. C'è una bella differenza."
Stupita del fatto che non può fare, stavolta, il suo bel comizio anche in questa classe, perchè c'è chi glielo impedisce, la prof. si trova evidentemente senza argomenti.
Ripiega allora su un "beh, ne riparleremo dopo, ora c'è compito in classe", al che io le rispondo prontamente "no, non ne riparleremo, glielo assicuro io".
Occhiataccia, e facciamo il compito. Come al solito, la signora fa troppa fatica a correggere le verifiche a casa, dunque dà una letta veloce e ci assegna il voto sul posto. Darmi un 8 e mezzo non deve averle certo procurato un orgasmo, visto che incomincia a guardarmi sempre peggio e ad innervosirsi.
Ad un certo punto sbotta "ma è possibile che nessuno si sia ricordato di mettere il [i]to dopo il listen? Perchè nessuno lo ha messo?"
"Mah, forse perchè nessuno ce lo ha mai insegnato..." rispondo io stupidamente. Avrei dovuto tacere, ma anche stavolta l'impulso di dire la verità, perchè di verità si tratta, è stato più forte della convenienza.
Per la prof. è il momento d'oro, il momento che aspettava.
"Vattene subito fuori, e ti metto anche una nota".
Esco immediatamente e la vedo armeggiare sul registro.
Fuori dalla classe, mi posiziono proprio davanti alla porta e ascolto divertito le deliranti uscite della signora.
"Ma guarda qui... nessuno che si ricorda del to, che disastro..."
"Vabbè, qua vi dò un 6 a tutti, tanto.... ci vuole tolleranza nella vita... beh tolleranza con tutti, meno che con Francesco, ovvio. Quel ragazzo è proprio uno stronzetto." :eek:
"Sì, un vero e proprio stronzetto, ma gliela faccio io abbassare, la cresta." :eek: :confused:
Passano dieci minuti di insulti e offese sul tono, poi la campanella suona e la cara signora esce schizzando dalla classe. Non vede l'ora di andare a bersi il suo caffettino, data la grande voglia di fare. Ma io la blocco appena esce.

"Complimenti, e grazie. Clap clap."
"Complimenti di cosa?"
"Di avermi dato dello stronzetto, ovvio".
"Senti, maleducato, te lo meritavi proprio." E' in evidente difficoltà.
"No, qui l'unica maleducata è lei, prof. Una gran cafona, dovrebbe vergognarsi. E pure una ipocrita. Sa benissimo il vero motivo per cui mi ha mandato fuori."
"Senti, smettila, mi sono proprio stufata". Si gira e se ne va, a passo svelto, verso la sua adorata macchinetta del caffè.
Arriva il prof. di lettere che mi chiede cosa è successo. Legge la nota sul registro, si avvicina e mi fa: "caro Francesco, mi permetto di dissentire con la professoressa di lettere. Io avrei un' altra opinione di te".
Beh, me lo auguro. :)

Sul registro, guardo cosa ha scritto la mia amata prof.

"FRANCESCO XXX SI COMPORTA IN MODO EDUCATAMENTE MALEVOLO NEI CONFRONTI DELL'INSEGNANTE"

:D :D :D :D

C&C
Franci

la solita profesoressa di sinistra frustrata, che vede come oggigiorno i giovani privilegino il cdx ....

e comunque, una così è da aspettare fuori dai cancelli della scuola, dove non rappresenta alcuna autorità e ci puoi 'parlare' alla pari

Pieffebi
10-03-02, 15:13
La concezione "Militante" della libertà degli esponenti della sinistretta italica non deriva soltanto dal sessantotto, anche se è vero che molti di coloro che "fecero il sessantotto", acquisendo spesso titoli di studio.....con voti politici ed esami collettivi (ragione per la quale le statistiche dicono che la sinistretta avrebbe una maggior quota di laureati e diplomati rispetto alla destra), sono oggi insegnanti, giornalisti.....
Santoro ritiene di avere il DIRITTO di utilizzare il servizio pubblico televisivo per "rendere servizio" (sono parole sue) ad una precisa parte politica.
Zaccaria, che come ha notato il leader dei radicali Capezzone....è stato per tutta la vita un lottizzato e lottizzatore del servizio pubblico televisivo, riteneva questo un suo preciso DIRITTO democratico, e non si vergogna di fare ora comizi e girotondi contro la presunta "occupazione" della RAI da parte del Centrodestra.
Il diritto degli insegnanti di indottrinare politicamente gli alunni è stato sostenuto apertamente dagli intellettuali della sinistretta italica, che lo hanno definito comicamente "libertà d'insegnamento". Così come sono stati difese parti palesemente o inconfutabilmente false di manuali di storia in uso nelle scuole, sempre in nome.....della libertà.
Ovviamente i principi della libertà di opinione e di scienza sono per un liberale inalienabili e fondamentali. Tuttavia anche il diritto dei giovani studenti di ricevere un'istruzione seria, equilibrata e corretta (nel senso di...fondata) e di NON essere indottrinati e strumentalizzati da "insegnanti" privi di ogni rispetto deontologico della propria missione educativa, è altrettanto inalienabile e indiscutibile. Questi signori facevano i militanti quando erano studenti e pretendono di fare i militanti da insegnanti. E pretendono di ricevere uno stipendio per questo.

Caro Franci, suggerisci alla tua prof. di lingua inglese di organizzare un bel girotondo FUORI dalla scuola, e per il resto...compatiscila. Dovrà rodersi il fegato per tanti, tanti, tanti anni ancora.

Saluti liberali.

Claude74
10-03-02, 15:30
Eh eh...centra poco con la politica, ma mi ricordo che al liceo, un giorno, le lezioni furono interrotte dieci minuti prima della campanella per evitare la rissa tra me e il prof di arte.
Cominciammo a discutere non so più di cosa.....un vero scontro tra un adolescente ribelle e un prof autoritario e ignorante ( e non c'è niente di peggio di mettere nella stessa classe uno studente saputo, intelligente e disperato e un prof saccente e annoiato, quale era quel tipo)...a un certo punto un ragazzo uscì per andare in bagno, poco dopo venne il preside a dire che si usciva prima....il ragazzo lo aveva avvertito che stava degenerando...
Un giorno riuscii addirittura a litigare con la prof di lettere SULLA QUALITA' DEGLI ARRANGIAMENTI DELLE CANZONI DI DE ANDRE'!
...poi c'era quella di filosofia.....femminista cattolica, misandrica e matta come un cavallo....ricordo il fastidio che mi dava e il rispetto che mi incuteva....la sua intransigenza, la sua severità, la sua follia....lo so, non centra niente con il thread ma mi è venuta nostalgia:(

10-03-02, 15:57
Mi scusi, signor Franci, se entro nel merito del discorso, ma la sua insegnante, almeno in un punto, ha perfettamente ragione. Una commissione di esami di maturità che sia composta unicamente da docenti interni (pur con la presenza di un presidente esterno), non darà mai, a persone preparate come lei, la sensazione di aver affrontato una vera prova d'esame.

Soprattutto, continuerà a garantire quel 96% di maturi che significano unicamente dequalificazione della scuola e gratuita generosità nei confronti di molti studenti.

Un consiglio di classe che ammette un allievo all'esame di maturità è tendenzialmente portato a confermare il proprio giudizio nella successiva sede di valutazione. A questo punto, sarebbe giusto abolire del tutto tali farseschi esami. Ne guadagnerebbe in dignità la scuola e anche lei non si sentirebbe preso in giro da una serie di prove che non diranno dell'allievo nulla di più di quanto gli insegnanti stessi già non conoscano.

Se le posso dare un piccolo consiglio, mitighi le parole nei confronti della sua docente: ho conosciuto insegnanti che, per molto meno, hanno distrutto la vita di uno studente. Purtroppo, alcuni docenti sanno bene cosa significhi avere il coltello dalla parte del manico e lo adoperano con viltà incredibile. Si riguardi e continui a studiare come sa fare.


Cordialità

Pentothal
10-03-02, 16:39
Franci è il mio anti-Rivera preferito, e lui sa cosa intendo... :D
Ma, in questo caso, anche la cosa è stata, certamente (ma è normale, in fondo, quando scrivi), "narrativizzata", riempendo i silenzi con le frasi ad effetto, le titubanze con una risposta sempre pronta e azzeccata manco fossimo in un film diretto da Landis, dimenticando le defaillances, lo appoggio, piccolino, che coraggio che ha, da vero combattente per la libertà...
Ebbravo! 7+! :cool:

Pentothal
10-03-02, 16:40
Originally posted by Oscar
Proprio cafona questa prof. Anche Francesco però potrebbe essere un poco più "rispettoso"

....a prescindere?

S. M. Ejzenstejn
10-03-02, 16:45
Originally posted by EMPEROR DOLLAR $


Parlane col preside immediatamente.
Se è vero che la tua scuola non è schierata politicamente (come non lo dovrebbe essere il preside), il capo d'istituto, in genere un "gasato" per il "piccolo potere" che ha, non esiterà ad incazzarsi con la tua insegnante e a presentare esposti vari, ecc...

Non subirai nessuna conseguenza, se non un brutto voto in inglese; anzi, se ci rifletti, i tuoi insegnanti, se la pensano diversamente da quella di inglese, finiranno per stare tutti dalla tua parte (forse dovrai fare- detto francamente - anche un po' il "lecchino" per qualche mese) e isoleranno in consiglio di classe la comunista che ti insegna inglese. Che probabilmente sarà a breve trasferita.
Se poi fai piazzare dai tuoi genitori qualche "minaccia" di denuncia (solo minaccie, nulla che poi si avveri), l'insegnante si cagherà sotto: non guadagna un cazzo, l'ultima cosa di cui ha bisogno sono avvocati da pagare e posto di lavoro a rischio.
Sono solo cani che abbaiano. Se fossero capaci di mordere, non farebbero gli insegnanti

Ci vuole solo un po' di cinismo, ogni tanto nella vita serve.
Da ragazzo feci saltare 2 posti di lavoro: uno ad una insegnante (incredibile ma vero, anche lei di inglese) ed uno ad una bidella.
Entrambi per motivi politici, entrambi con la tecnica che ti ho insegnato prima.

VAI E COLPISCI.


P.S.:occhio che devi essere prima SICURO che i tuoi altri insegnanti, come anche il preside, non siano di sinistra

Armiamoci e partite, questo il consiglio di EMPEROR DOLLAR $.

Come stanno le rsu da te? Spero non siano troppo mosce.

Pentothal
10-03-02, 16:46
Originally posted by Aeroplanino Hai dimenticato di raccontare quando ti ha azzannato... :rolleyes:

Più che altro, dalla storia come è stata raccontata, questa sciocca signora, adesso, molto probabilmente, sta piangendo disperata, con la faccia sul cuscino, e molto probabilmente domani andrà da Franci a chiedergli scusascusascusa in ginocchio e lui metterà una mano sulla sua testa e, paterno, la perdonerà, mentre un fascio di luce lo colpisce dal basso in alto... :rolleyes: Ma forse questa è la prossima puntata!

natolibero (POL)
10-03-02, 17:04
Innanzitutto Francesco ti faccio i complimenti per il coraggio.

Seconda cosa ti consiglio di agire come Emperor ti ha suggerito, vai e colpisci, questa gente la deve finire di cercare di indottrinare i ragazzi.

Infine ti chiedo scusa a nome di tutta la cittadinanza grossetana ( di cui faccio parte ) per il comportamento di questa incivile. Fortunatamente le persone come la tua insegnante sono in via di estinzione a Grosseto, pensa cosa ho dovuto passare io al liceo , 15 anni orsono, quando tutti gli insegnanti erano come la tua Prof.

Pentothal
10-03-02, 17:08
Originally posted by natolibero
Innanzitotto Francesco ti faccio i complimenti per il coraggio.
Seconda cosa ti consiglio di agire come Emperor ti ha suggerito, vai e colpisci,

ti consiglio una Magnum 45, non fallisce un colpo :rolleyes:

Infine ti chiedo scusa a nome di tutta la cittadinanza grossetana ( di cui faccio parte )

e le chiavi della città no?

[...]pensa cosa ho dovuto passare il al liceo 15 anni fa quando tutti gli insegnanti erano come la tua Prof.

Ah, avevo capito male. Avevo letto "ho dovuto passare 15 anni al liceo". Ti chiedo scusa. :D

10-03-02, 17:09
Originally posted by Pentothal


Più che altro, dalla storia come è stata raccontata, questa sciocca signora, adesso, molto probabilmente, sta piangendo disperata, con la faccia sul cuscino, e molto probabilmente domani andrà da Franci a chiedergli scusascusascusa in ginocchio e lui metterà una mano sulla sua testa e, paterno, la perdonerà, mentre un fascio di luce lo colpisce dal basso in alto... :rolleyes: Ma forse questa è la prossima puntata!
___________________________________________

...sganasciatevi pure dalle risate:del resto,perchè dolersi se un dipendente PUBBLICO fà PROPAGANDA politica in favore della PROPRIA parte? :confused:

Però,poi,quelli di voi che han fatto il Sessantotto,si ricordino di quei prof. autoritari "al contrario" (in senso cioè anticomunista perchè cresciuti nella temperie culturale del Fascismo):e poi,tra sè e sè,provino ad immaginare la propria reazione,se fossero stati al posto dello "stronzetto" berlusconiano Francesco.

Cordiali saluti

un uomo libero
10-03-02, 17:12
Originally posted by Franci
Giovedì 7 Marzo 2002. Ora di inglese.
La professoressa è una toscanaccia, credo di Grosseto. In una scuola di orientamento piuttosto democristiano e comunque non schierato, le sue passioni politiche nettamente sinistrorse sono note a molti, ma nessuno glielo ha mai fatto presente. Ci ha pensato lei però a dare libero sfogo a tutto il suo prorompente antiberlusconismo.

""Complimenti di cosa?"
"Di avermi dato dello stronzetto, ovvio".
"Senti, maleducato, te lo meritavi proprio." E' in evidente difficoltà.
"No, qui l'unica maleducata è lei, prof. Una gran cafona, dovrebbe vergognarsi. E pure una ipocrita. Sa benissimo il vero motivo per cui mi ha mandato fuori."
"Senti, smettila, mi sono proprio stufata". Si gira e se ne va, a passo svelto, verso la sua adorata macchinetta del caffè.
Arriva il prof. di lettere che mi chiede cosa è successo. Legge la nota sul registro, si avvicina e mi fa: "caro Francesco, mi permetto di dissentire con la professoressa di lettere. Io avrei un' altra opinione di te".
Beh, me lo auguro. :)

Sul registro, guardo cosa ha scritto la mia amata prof.

"FRANCESCO XXX SI COMPORTA IN MODO EDUCATAMENTE MALEVOLO NEI CONFRONTI DELL'INSEGNANTE"

:D :D :D :D

C&C
Franci

Ma voi forzisti non avevate installato il telefono "amico" da qualche parte? Beh, allora denuncia la signora maestra, cosi' la prossima volta impara a parlare male del governo!:p

Perdu
10-03-02, 17:16
posso dire la mia?
se hai avuto un modo di fare indisponente come quando abbiamo avuto una discussione sull'insegnamento delle lingue minoritarie nelle scuole, discussione che tu hai portato avanti con battutine infantili e presine per il culo mal riuscite, lo stronzetto te lo sei davvero meritato.
le proprie tesi si possono portare avanti anche in un modo civile senza essere strafottenti e avere l'aria del saputello, soprattutto con chi è più grande di te, questo è un consiglio da parte di uno che ha avuto a che fare con professori teste di cazzo da competizione!

natolibero (POL)
10-03-02, 17:17
Originally posted by Pentothal


Fare propaganda politica in classe era molto di moda a Grosseto, specie al Classico e allo Scinetifico. Andava di moda anche segare chi non era di sinisra. Potrei citarti a braccio 7-8 insegnanti, considerati semidei, che ti valutavano in base al colore politico, per cui, come vedi, non c'è da fare gli spiritosi.
Credo che ci sia solo da chiedere scusa a Francesco e sottolineare il fatto che i grossetani sono radicalmente diversi da questa cialtrona.
Al liceo ci sono stato lo stretto necessario. Per farlo, ho dovuto digerire tanti bocconi amari, dal momento che dal primo giorno ero già segnato come fascista perchè provenivo da una certa famiglia ( che non è mai stata fascista ma semplicemente di destra ). Sai come funziona nelle città piccole...

Pentothal
10-03-02, 17:32
Guarda giusto a scanso di equivoci, ti dico che io sono d'accordo con Franci, che ha fatto proprio bene se le cose fossero andate così come le racconta, cosa che però metto in dubbio "narrativo"...
Ma si sa: l'omo quando racconta le cose deve sempre fare la figura dell'eroe ("il leone l'ho colpito in fronte con un colpo solo; e pensa che intanto mi stavo facendo un caffè!")

natolibero (POL)
10-03-02, 17:35
Originally posted by Pentothal
Guarda giusto a scanso di equivoci, ti dico che io sono d'accordo con Franci, che ha fatto proprio bene se le cose fossero andate così come le racconta, cosa che però metto in dubbio "narrativo"...
Ma si sa: l'omo quando racconta le cose deve sempre fare la figura dell'eroe ("il leone l'ho colpito in fronte con un colpo solo; e pensa che intanto mi stavo facendo un caffè!")


E perchè dovresti mettere in dubbio quanto Franci ha scritto? Casualmente nella mia scuola ( con insegnanti che avevano la stessa cultura e provenienza di quella di Franci ) accadevano cose analoghe.

EMPEROR DOLLAR $
10-03-02, 18:18
Originally posted by S. M. Ejzenstejn


Armiamoci e partite, questo il consiglio di EMPEROR DOLLAR $.

Come stanno le rsu da te? Spero non siano troppo mosce.

Sei autorizzato a non crederlo. Ma io feci esattamente così, con una bidella e con un'insegnante.
1)Discussione col preside e altri insegnanti
2)Falsa minaccia di denuncia.

Entrambe sono state trasferite. Anzi, la bidella è stata trasferita, invece l'insegnante ha dato le dimissioni.

Sai com'è, quando si rendono conto di non contare un cazzo all'infuori della classe (la loro unica entrata era il loro stipendio miserino di 2,5 mil. Lit.), col cavolo che si mettono in testa di rispondere alle lettere di costosissimi avvocati:D


E' ovvio, e qui ribadisco il consiglio a Franci, che prima si deve accertare che le idee politiche del preside e di altri insegnanti NON SIANO sinistroidi

A quel punto bastano 150€ per far scrivere ad un buon avvocato una letteraccia e niente più. Che ottiene SEMPRE gli effetti sperati.

"I WANT YOU":D , diceva lo zio Sam

MrBojangles
10-03-02, 20:03
Originally posted by Franci
Giovedì 7 Marzo 2002. Ora di inglese.
La professoressa è una toscanaccia, credo di Grosseto. In una scuola di orientamento piuttosto democristiano e comunque non schierato, le sue passioni politiche nettamente sinistrorse sono note a molti, ma nessuno glielo ha mai fatto presente. Ci ha pensato lei però a dare libero sfogo a tutto il suo prorompente antiberlusconismo.

"Eh sì, cari ragazzi, mi spiace se qui ci sono dei Forzisti come Francesco e Cristiano, ma ve lo devo proprio dire: la Riforma Moratti è un disastro. Sta distruggendo la scuola, quella lì. Non capisce niente e vuole licenziare la metà di noi inegnanti. State tranquilli, vedrete voi le conseguenze in quinta, quando farete l'esame. E vedrete anche che conseguenze avrà questo Governo, che, scusate tanto, sta letteralmente uccidendo la democrazia."
"Mi scusi" rispondo "ma lei queste cose qui non le deve dire, perchè siamo in una scuola".
"Ah, perchè la scuola adesso è diventata di proprietà del Signor Berlusconi? Ahahah, ci mancherebbe."
"No, cara Prof, la scuola non è di nessuno, nè di Berlusconi nè di Rutelli. La scuola è e deve restare un'istituzione imparziale."
"Caro Francesco, io non smetterò di dire come la penso solo perchè è arrivato il Cavaliere."
"Ma in questo non posso dirle niente, ci mancherebbe. Se vuole può costruirsi un palco proprio davanti all'entrata della scuola e gridare con un megafono che vorrebbe uccidere il Presidente del Consiglio. Ma qui, dentro, a noi, certe cose è meglio non dirle."
"Ma anche tu dichiari apertamente le tue idee politiche, Francesco."
"Ma io, professoressa, sono uno studente. Lei si trova a ricoprire un ruolo di maggiore importanza rispetto a me. C'è una bella differenza."
Stupita del fatto che non può fare, stavolta, il suo bel comizio anche in questa classe, perchè c'è chi glielo impedisce, la prof. si trova evidentemente senza argomenti.
Ripiega allora su un "beh, ne riparleremo dopo, ora c'è compito in classe", al che io le rispondo prontamente "no, non ne riparleremo, glielo assicuro io".
Occhiataccia, e facciamo il compito. Come al solito, la signora fa troppa fatica a correggere le verifiche a casa, dunque dà una letta veloce e ci assegna il voto sul posto. Darmi un 8 e mezzo non deve averle certo procurato un orgasmo, visto che incomincia a guardarmi sempre peggio e ad innervosirsi.
Ad un certo punto sbotta "ma è possibile che nessuno si sia ricordato di mettere il [i]to dopo il listen? Perchè nessuno lo ha messo?"
"Mah, forse perchè nessuno ce lo ha mai insegnato..." rispondo io stupidamente. Avrei dovuto tacere, ma anche stavolta l'impulso di dire la verità, perchè di verità si tratta, è stato più forte della convenienza.
Per la prof. è il momento d'oro, il momento che aspettava.
"Vattene subito fuori, e ti metto anche una nota".
Esco immediatamente e la vedo armeggiare sul registro.
Fuori dalla classe, mi posiziono proprio davanti alla porta e ascolto divertito le deliranti uscite della signora.
"Ma guarda qui... nessuno che si ricorda del to, che disastro..."
"Vabbè, qua vi dò un 6 a tutti, tanto.... ci vuole tolleranza nella vita... beh tolleranza con tutti, meno che con Francesco, ovvio. Quel ragazzo è proprio uno stronzetto." :eek:
"Sì, un vero e proprio stronzetto, ma gliela faccio io abbassare, la cresta." :eek: :confused:
Passano dieci minuti di insulti e offese sul tono, poi la campanella suona e la cara signora esce schizzando dalla classe. Non vede l'ora di andare a bersi il suo caffettino, data la grande voglia di fare. Ma io la blocco appena esce.

"Complimenti, e grazie. Clap clap."
"Complimenti di cosa?"
"Di avermi dato dello stronzetto, ovvio".
"Senti, maleducato, te lo meritavi proprio." E' in evidente difficoltà.
"No, qui l'unica maleducata è lei, prof. Una gran cafona, dovrebbe vergognarsi. E pure una ipocrita. Sa benissimo il vero motivo per cui mi ha mandato fuori."
"Senti, smettila, mi sono proprio stufata". Si gira e se ne va, a passo svelto, verso la sua adorata macchinetta del caffè.
Arriva il prof. di lettere che mi chiede cosa è successo. Legge la nota sul registro, si avvicina e mi fa: "caro Francesco, mi permetto di dissentire con la professoressa di lettere. Io avrei un' altra opinione di te".
Beh, me lo auguro. :)

Sul registro, guardo cosa ha scritto la mia amata prof.

"FRANCESCO XXX SI COMPORTA IN MODO EDUCATAMENTE MALEVOLO NEI CONFRONTI DELL'INSEGNANTE"

:D :D :D :D

C&C
Franci

Dove sono le copie originale delle trascrizioni delle registrazioni?

Chi mi dice che non sia tutto il frutto di una ribollita mal digerita??

10-03-02, 21:34
Cerchiamo di fare chiarezza. Un' insegnante non può fare propaganda di partito in classe, ne può definire stronzetto un suo alunno. Può, invece, se interpellata dagli studenti, anzi deve, dire qual'è il suo pensiero su provvedimenti che riguardano l'istituzione scolastica. Per esempio, io ha scioperato il 18 febbraio, con la Gilda, nonostante la Cgil avesse revocato lo sciopero. il giorno dopo, i miei studenti mi hanno chiesto perchè avessi scioperato: io ho tranquillamente detto che non ero d'accordo con i provvedimenti del ministro Moratti e ho chiarito perchè. La stessa cosa facevo anche prima, quando scioperavo contro il concorsone del ministro Berlinguer. A me sembra, anzi, una cosa molto educativa esporre i motivi di assenso o dissenso verso dei provvedimenti, se vengono richiesti. Quanto ai manifesti sindacali, qualsiasi luogo di lavoro, perciò anche la scuola,. ha delle bacheche dove esporli. Questo significa vivere in una democrazia, in una dittatura è diverso. Credo, anzi, che pretendere l'allineamento del personale statale alle posizioni del governo sia profondamente antidemocratico. Io ho studenti di tutte le tendenze politiche: li rispetto e, di conseguenza, loro mi rispettano, perchè sanno che non mi faccio condizionare, nella valutazione, dalla loro appartenenza politica. Loro sanno come la penso, io so come la pensano loro: questo è il bello della scuola pubblica, che ci si può confrontare con chi è diverso da noi, invece di vivere in un'atmosfera asettica, dove si formano degli automi, non dei cittadini.
PS: uno dei ragazzi con cui sono rimasta in migliori rapporti, è uno che vota Forza Italia, ora è in Portogallo per Erasmus (è al quarto anno di ingegneria).

Oscar
10-03-02, 22:01
Originally posted by gdr
Cerchiamo di fare chiarezza. Un' insegnante non può fare propaganda di partito in classe, ne può definire stronzetto un suo alunno. Può, invece, se interpellata dagli studenti, anzi deve, dire qual'è il suo pensiero su provvedimenti che riguardano l'istituzione scolastica. Per esempio, io ha scioperato il 18 febbraio, con la Ga, nonostante la Cil avesse revocato lo sciopero. il giorno dopo, i miei studenti mi hanno chiesto perchè avessi scioperato: io ho tranquillamente detto che non ero d'accordo con i provvedimenti del ministro Moratti e ho chiarito perchè. La stessa cevo anche prima, quando ho scioperato contro il concorsone del ministro Berlinguer. A me sembra, anzi, una cosa molto educativa esporre i motivi di assenso o dissenso verso dei provvedimenti, se vengono richiesti. Quanto ai manifesti sindacali, qualsiasi luogo di lavoro, perciò anche la scuola,. ha delle bacheche dove esporli. Questo significa vivere in una democrazia, in una dittatura è diverso. Credo, anzi, che pretendere l'allineamento del personale statale alle posizioni del governo sia profondamente antidemocratico. Io ho studenti di tutte le tendenze politiche: li rispetto e, di conseguenza, loro mi rispettano, perchè sanno che non mi faccio condizionare, nella valutazione, dalla loro appartenenza politica. Loro sanno come la penso, io so come la pensano loro: questo è il bello della scuola pubblica, che ci si può confrontare con chi è diverso da noi, invece di vivere in un'atmosfera asettica, dove si formano degli automi, non dei cittadini.
PS: uno dei ragazzi con cui sono rimasta in migliori rapporti, è uno che vota Forza Italia, ora è in Portogallo per Erasmus (è al quarto anno di ingegneria).


Per curiosità, hai mai detto ai tuoi studenti che ti diverti a discutere di politica su internet?

S. M. Ejzenstejn
10-03-02, 22:04
Originally posted by EMPEROR DOLLAR $


Sei autorizzato a non crederlo. Ma io feci esattamente così, con una bidella e con un'insegnante.
1)Discussione col preside e altri insegnanti
2)Falsa minaccia di denuncia.

Entrambe sono state trasferite. Anzi, la bidella è stata trasferita, invece l'insegnante ha dato le dimissioni.

Sai com'è, quando si rendono conto di non contare un cazzo all'infuori della classe (la loro unica entrata era il loro stipendio miserino di 2,5 mil. Lit.), col cavolo che si mettono in testa di rispondere alle lettere di costosissimi avvocati:D


E' ovvio, e qui ribadisco il consiglio a Franci, che prima si deve accertare che le idee politiche del preside e di altri insegnanti NON SIANO sinistroidi

A quel punto bastano 150€ per far scrivere ad un buon avvocato una letteraccia e niente più. Che ottiene SEMPRE gli effetti sperati.

"I WANT YOU":D , diceva lo zio Sam

Costosissimi avvocati?
Qui si usa invece ricorrere a dei pescecani che non sono, invece, molto costosi. In compenso sono molto cattivi...

Tra l'altro, con tre gradi di giudizio, faceva a tempo a fare trasferire te, con le buone o meno.

Ad ogni modo, tutto è bene quel che finisce bene.

10-03-02, 22:09
Originally posted by Oscar



Per curiosità, hai mai detto ai tuoi studenti che ti diverti a discutere di politica su internet?

Normalmente in classe faccio lezione e difficilmente racconto qualcosa della mia vita privata, Credo che qualcuno sappia che vado su Internet perchè conosce mio figlio, ma non cosa io ci vada a fare.

Oscar
10-03-02, 22:25
Originally posted by gdr


Normalmente in classe faccio lezione e difficilmente racconto qualcosa della mia vita privata, Credo che qualcuno sappia che vado su Internet perchè conosce mio figlio, ma non cosa io ci vada a fare.

Io invece non ho nessun problema a dire ai miei conoscenti che navigo in internet e partecipo a forum in cui si discute di politica, non sono però un insegnante.

11-03-02, 00:15
Originally posted by Oscar


Io invece non ho nessun problema a dire ai miei conoscenti che navigo in internet e partecipo a forum in cui si discute di politica, non sono però un insegnante.

Il rapporto insegnante-alunno, infatti, è diverso da quello fra comuni conoscenti. Non siamo alla pari e, quindi, ritengo poco professionale parlare loro della mia vita privata, anche se con loro ho spesso degli ottimi rapporti.

11-03-02, 00:46
Originally posted by gdr


Il rapporto insegnante-alunno, infatti, è diverso da quello fra comuni conoscenti. Non siamo alla pari e, quindi, ritengo poco professionale parlare loro della mia vita privata, anche se con loro ho spesso degli ottimi rapporti.
____________________________________________

...tu sei una luminosa eccezione.

Io ormai non mi stupisco più di simili fatti,perchè conosco benissimo il "mondo" della scuola media superiore italiana:ma capisco che per un 17enne(*) sia più difficile dover ingoiare certi rospi.

(*)Eh eh eh,parlo come un vecchio di settant'anni,e non un ragazzaccio di 21:mi fà sentire un pò...vecchio! :D

Un salutone

Franci (POL)
11-03-02, 01:07
Allora, tenterò di rispondere in un solo post a tutti quelli che hanno mostrato interessamento per ciò che ho raccontato.

Prima di tutto, liberi, anzi liberissimi voi di non crederci. Non ho la pretesa di convincere ognuno di voi, solo la certezza di avere raccontato tutto per filo e per segno. Non ho cercato di "ingigantire" il mio ruolo, tanto è vero che, come io stesso ho ammesso, qualche battutina sarcastica avrei anche potuto risparmiarmela. Mi chiedo solo perchè coloro che hanno trattato la questione con quell'aria di sufficienza tipica del "vorrei sentire le registrazioni" credono che il mio sia un caso isolato, unico, solo.
Se anche avessi mentito, e posso giurare che non l'ho fatto, esistono centinaia, anzi migliaia di casi analoghi ai miei. E rimangono nel silenzio solo perchè molti non hanno la voglia, la possibilità, la decisione di denunciarli.

Rispondo anche a chi mi suggerisce di liberarmi della cara professoressa. Grazie, no. Preferisco lasciarla al suo posto, per ora. E' una tale deficiente che non può nuocere più di tanto. Sono altri i professori "pericolosi", quelli che insinuano il tarlo del dubbio e della menzogna nelle menti dei loro ascoltatori. Quelli che si nascondono dietro a maschere di democratici e liberali e poi portano avanti concetti che nemmeno nell'URSS sono stati concepiti. Sono loro la vera palla al piede della scuola italiana.

Un'altra risposta merita la mia cara amica Gabriella, che è una prof. certamente più intelligente della mia, e sono certo che svolge il suo lavoro in buona fede.
Sai, Gabri, io non credo che tutti i tuoi colleghi siano come te. E contemporaneamente sono convinto che non ci sia niente di meglio per un prof. che il silenzio. Silenzio totale, shut up. Proprio zitti. Certamente tu esponendo le tue opinioni sullo sciopero non hai influenzato nessuno. Ma ricordati che per il ruolo che ricopri, basta un "ba" a farlo. E molti nei tuoi panni si sarebbero di certo sbilanciati di più. E il passo verso il comizio è breve. Molto breve.

C&C
Franci

MrBojangles
11-03-02, 01:12
Quando posto le trascrizioni dei processi di Milano mi accusano di averle inventate, quando riporto trascrizioni delle sentenze di prescrizione di Berlusconi mi chiedono gli "originali" (:eek: ).

Perchè dovrei credere in quello che scrivi??
(Chi di spada ferisce........)

Franci (POL)
11-03-02, 01:45
Originally posted by MrBojangles
Quando posto le trascrizioni dei processi di Milano mi accusano di averle inventate, quando riporto trascrizioni delle sentenze di prescrizione di Berlusconi mi chiedono gli "originali" (:eek: ).

Perchè dovrei credere in quello che scrivi??
(Chi di spada ferisce........)
Non chiedo la tua legittimazione. Anzi, è proprio l'ultima delle mie preoccupazioni. Libero di pensare che racconto balle mostruose. A che pro, poi.

Forse vorrei convincere qualcuno di voi a votare a destra? Non credo proprio, visto che in tutta la storia di POL non vi è stato un solo caso di cambiamento di idee politiche. Sarebbe l'obiettivo più difficile da realizzare, peggio che fare dire a Rutelli qualcosa di intelligente. Insomma, un'impresa ciclopica. :)

Forse vorrei aumentare la mia visibilità? Altra sciocchezza. Qui in pochissimi sanno il mio nome e il mio cognome, e quelli che mi conoscono personalmente non hanno bisogno di un thread in più per decidere quello che pensano di me.

Se la vicenda che ho raccontato non ti convince, ciò non è un problema per nessuno. Ma non venire qui a supporre che io sia un bugiardo, please.

C&C
Franci

Aeroplanino (POL)
11-03-02, 10:41
Originally posted by Franci

Non chiedo...

Forse vorrei...

Forse vorrei...


Noi siamo sicuri che non vuoi convincere nessuno, che credi nelle cose che scrivi e che probabilmente c'è pure del vero (via, siamo buoni oggi).
Del resto ognuno è libero di costruirsi un mondo in cui vivere ed in cui essere protagonista, lo fanno anche molti aeroplanini a volte, se non ci fosse intelletto non ci sarebbe fantasia.
Tu ti chiedi perchè posti le tue esperienze scolastiche con professori che Stalin al confronto era un agnello e Maroni intelligente, ma non puoi darti una risposta. La risposta sta nell'essere di destra (berluschina) a 16 anni.
Peccato.

Franci (POL)
11-03-02, 14:33
Originally posted by Aeroplanino


Noi siamo sicuri che non vuoi convincere nessuno, che credi nelle cose che scrivi e che probabilmente c'è pure del vero (via, siamo buoni oggi).
Del resto ognuno è libero di costruirsi un mondo in cui vivere ed in cui essere protagonista, lo fanno anche molti aeroplanini a volte, se non ci fosse intelletto non ci sarebbe fantasia.
Tu ti chiedi perchè posti le tue esperienze scolastiche con professori che Stalin al confronto era un agnello e Maroni intelligente, ma non puoi darti una risposta. La risposta sta nell'essere di destra (berluschina) a 16 anni.
Peccato.
Ho già avuto modo di parlare con qualche Aeroplanino nella vecchia POL, senza mai distinguere, ovviamente, chi fosse il mio interlocutore, perchè questi scalcinati ragazzetti hanno avuto la bella pensata di registrarsi con un solo nick.
Caro Aeroplanino. Chiunque tu sia e da qualunque parte tu arrivi. Il tuo è un errore di fondo, e molto grave. Quello di dividere il mondo in Guelfi e Ghibellini, in bianco e nero, in Berluschini e nonberluschini. Dimostri che tutta la cultura di cui fai sfoggio ovunque ve ne sia l'occasione, si riduce a due battutine sprezzanti che di colto, e soprattutto di intelligente, hanno ben poco.
Cari Aeroplanini. Conosco bene il vostro modo radical-chic di affrontare le persone. Avete una maniera tutta vostra e davvero singolare di classificare i "berluschini". Ignoranti, teledipendenti, caproni, limitati, intellettualmente assimilabili a delle cacche.
Il mio modestissimo pensiero è invece che i più limitati siano coloro che ritengono il proprio interlocutore inferiore a se stessi, anche senza conoscerlo minimamente. E qui, chi mi viene in mente siete proprio voi.

Le risposte me le sono fornite, una per una. Se aveste letto la fine di ogni periodo, avreste capito. So benissimo perchè ho deciso di raccontare la mia esperienza.
Niente di che, me ne rendo conto, semplicemente il caso di una professoressa che non sa fare il proprio mestiere. E che c'è di strano? Da cinquant'anni, in Italia e non solo, assistiamo a migliaia, decine di migliaia di casi molto peggiori del mio.
Io ho postato per chi aveva voglia di credermi e di dire ciò che ne pensava. Stop. Se manca la fiducia reciproca, nei Forum, viene a mancare il presupposto basico per cui questi Forum esistono e crescono. Come ho già detto e non mi stanco di ripetere, liberi voi di non credere a me o di ritenere che io non sia obiettivo. In fondo, ha ragione Mr Bojangles: chi vi dice che tutto ciò non sia solo una storiella inventata?
E allora, per favore, girate al largo. Non chiedo sospetti e nemmeno sprezzanti conclusioni sul mio modo di pensare. Chiedo un dialogo che con voi, cari tolleranti e affabili Aeroplanini, non ho mai, paradossalmente, potuto avere. E, a dire il vero, nemmeno ci tengo in maniera particolare, ora più che mai.

C&C
Franci

MrBojangles
11-03-02, 15:04
Originally posted by Franci

Non chiedo la tua legittimazione. Anzi, è proprio l'ultima delle mie preoccupazioni. Libero di pensare che racconto balle mostruose. A che pro, poi.

Forse vorrei convincere qualcuno di voi a votare a destra? Non credo proprio, visto che in tutta la storia di POL non vi è stato un solo caso di cambiamento di idee politiche. Sarebbe l'obiettivo più difficile da realizzare, peggio che fare dire a Rutelli qualcosa di intelligente. Insomma, un'impresa ciclopica. :)

Forse vorrei aumentare la mia visibilità? Altra sciocchezza. Qui in pochissimi sanno il mio nome e il mio cognome, e quelli che mi conoscono personalmente non hanno bisogno di un thread in più per decidere quello che pensano di me.

Se la vicenda che ho raccontato non ti convince, ciò non è un problema per nessuno. Ma non venire qui a supporre che io sia un bugiardo, please.

C&C
Franci

Chiedo pari dignità, allora.
Altrimenti;..........ciccia!

Pitone
11-03-02, 18:47
Originally posted by natolibero


Fare propaganda politica in classe era molto di moda a Grosseto, specie al Classico e allo Scinetifico. Andava di moda anche segare chi non era di sinisra. Potrei citarti a braccio 7-8 insegnanti, considerati semidei, che ti valutavano in base al colore politico, per cui, come vedi, non c'è da fare gli spiritosi.
Credo che ci sia solo da chiedere scusa a Francesco e sottolineare il fatto che i grossetani sono radicalmente diversi da questa cialtrona.
Al liceo ci sono stato lo stretto necessario. Per farlo, ho dovuto digerire tanti bocconi amari, dal momento che dal primo giorno ero già segnato come fascista perchè provenivo da una certa famiglia ( che non è mai stata fascista ma semplicemente di destra ). Sai come funziona nelle città piccole...

Beato te che avevi questi professori! :D :D :D

Io allo Scientifico mi son beccato la Lajolo e la Miccinilli , nonche' il Badesso (per carita' gran brava persona, ma polista DOC)

Aeroplanino (POL)
11-03-02, 18:54
Originally posted by Franci

Ho già avuto modo di parlare con qualche Aeroplanino nella vecchia POL, senza mai distinguere, ovviamente, chi fosse il mio interlocutore, perchè questi scalcinati ragazzetti hanno avuto la bella pensata di registrarsi con un solo nick...

Rispondo io dicendo che quello che ha scritto sopra é sicuramente Matteo, che ha postato pochi minuti dopo un altro messaggio firmato.
È vero a volte non ci firmiamo (siamo scalcinati ragazzetti... almeno!!!) e avevamo deciso di firmarci sempre ma le regole si fanno per essere infrante no?
Comunque Matteo è sempre molto duro, di solito gli scontri con Franci sono sempre stati i suoi, io penso che pur avendo ragione si possano esporre in altri modi le proprie opinioni, sono o no radicalchick? :)

Io le espongo raccontando una efficace storiella: l'aeroplanino Marco ed altri miei amici sfortunati non ebbero la forza di dire no alle proprie famiglie quando nel fulgore dei nostri tredici, quattordici anni, ci piombò sulla testa la scelta di ogni famiglia in nella Milano da bere di Pillitteri, Craxi e del giovane e rampante Berlusconi: mandare il figlio al liceo dei salesiani. Io ebbi la fortuna e la forza di imporre la mia scelta forzata per la scuola pubblica per due ragioni molto politiche: molti miei amici andavano lì e poi il catechismo mi aveva rotto i maroni... Loro no, prima liceo, prof di italiano prete, di matematica prete, di storia prete, di religione prete... Pagavano molto, qualche milione l'anno, ma era il momento d'oro dell'apparire e i posti bisognava prenotarli un anno prima. Naturalmente nessun prete sbandierava il diritto dei poveri a scegliersi la scuola, anzi, rompevano le palle a chi non andava vestito nel modo adeguato (e costoso).
Il mitico prete di italiano era molto anziano ed era stato camici nera in Africa. Aveva ancora quella camicia e la sfoggiava nei momenti più eclatanti. Non era un vero e proprio prete, nel senso che non diceva messe, ma si era sempre occupato di contabilità, e chi conosce i salesiani, sa quanta fede abbiano nel denaro!
A scuola stava sempre accucciato dietro la cattedra, un poco ringobbito ed aveva una lunga bacchetta di legno da usare sui palmi delle mani di chi si comportava in modo non consono.
Una sua regola era che all'intervallo si dovessero fare "file fasciste": imponeva agli studenti l'uscita dall'aula in doppia fila indiana dopo averli fatti sfilare di fronte alla cattedra.
Alcuni studenti lo apprezzavano, e lui insegnava loro, durante le gite (che ne so, a Castelnuovo Don Bosco, oppure ad Oropa) simpatiche canzoni del ventennio.
Raccontava anche simpatiche storielle sui negri e sulle loro usanze prima che lui arrivasse a "raddrizzarli".
Marco non fu mai respinto pur avendo avuto infiniti diverbi, bacchettate, ed avendo pure rifilato vari sputi al signore. I suoi genitori pagavano bene e la didattica e la disciplina si potevano sorvolare.
Il vecchio prof morì quando Marco era in quarta, investito in viale Zara da un auto dei carabinieri (il caso...) mentre uscivaa da scuola con la sua vecchia bicicletta. Una delle sue ultime discussioni con Marco la finì con una frase "sei un fallito, una merda, un comunista che non andrá mai da nessuna parte!"
Oggi Marco è laureato, ha vari master e dirige il dipartimento dell Credit Suisse che si occupa di finanziamenti alle ONG in mezzo mondo, avrá 29 anni tra un mese.

Saluti.

Gianluca

MrBojangles
11-03-02, 19:02
Ci vorrebbe, una volta ogni tanto, che li si citasse "davvero", a braccio o a spalla, questi nomi.

Calunniare va bene (insomma, mica tanto!), ma addirittuta a vuoto!!

11-03-02, 19:30
Originally posted by Franci
.

Un'altra risposta merita la mia cara amica Gabriella, che è una prof. certamente più intelligente della mia, e sono certo che svolge il suo lavoro in buona fede.
Sai, Gabri, io non credo che tutti i tuoi colleghi siano come te. E contemporaneamente sono convinto che non ci sia niente di meglio per un prof. che il silenzio. Silenzio totale, shut up. Proprio zitti. Certamente tu esponendo le tue opinioni sullo sciopero non hai influenzato nessuno. Ma ricordati che per il ruolo che ricopri, basta un "ba" a farlo. E molti nei tuoi panni si sarebbero di certo sbilanciati di più. E il passo verso il comizio è breve. Molto breve.

C&C
Franci

Per quanto mi riguarda, il passo verso il comizio è lunghissimo: non ne faccio neppure sui forum, figuriamoci a scuola! Questo, però, non significa che io sia una scialba ripetitrice di pezzi di libro di testo. Se, per esempio, parlo di effetto serra (fisica dell'atmosfera, programma di quinto liceo scientifico) cosa dovrei fare? Saltare l'argomento per non dare adito a speculazioni su mie eventuali propensioni verso i verdi? Se mi occupo di espressione genica e di differenziamento, dovrei tacere che, anche in cellule somatiche, è possibile indurre il differenziamento, con tutto quello che segue in termini di vita-non vita? E, parlando di falde freatiche, dovrei forse nascondere che una delle cause di inquinamento delle stesse sono gli abusi edilizi? Non scadere nell'imbonimento è questione di professionalità: c'è chi la possiede e chi no, indipendentemente dall'orientamento politico. Ad ogni modo, è nel mio diritto di lavoratore esporre, se richiesti, i motivi per cui ho scioperato: sono un'insegnante al servizio dello Stato, non una serva del governo di turno. Pertanto, come ieri avevo il diritto di criticare i provvedimenti di Berlinguer, oggi ho il diritto di criticare quelli della Moratti: è la democrazia, baby ;)
Sicuramente, però, non ho il diritto nè di insultare studenti, nè di valutarli senza imparzialità: è sempre una questione di professionalità. Parafrasando il Manzoni
Chi non ce l'ha, non se la può dare , e questo vale per insegnanti di qualsiasi orientamento politico.

Franci (POL)
11-03-02, 20:42
Immancabile, il master e la laurea. Credo sia la decima volta che mi viene ripetuto. Sono parecchio naricisi, anche se po' scalcinati, questi aeroplanini, che oltretutto danno prova della inusuale capcità di affibbiare il plurale anche quando è uno solo a parlare: "non crediamo", "sappiamo", abbiamo pensato". Facoltà davvero invidiabile, c'è poco da dire.

C&C
Franci

11-03-02, 21:44
Originally posted by Franci
Immancabile, il master e la laurea. Credo sia la decima volta che mi viene ripetuto. Sono parecchio naricisi, anche se po' scalcinati, questi aeroplanini, che oltretutto danno prova della inusuale capcità di affibbiare il plurale anche quando è uno solo a parlare: "non crediamo", "sappiamo", abbiamo pensato". Facoltà davvero invidiabile, c'è poco da dire.

C&C
Franci

Immancabili, signorino Franci, non immancabile. Narcicisi, poi, cosa significa? Capcità? Le ricordo che, agli esami di maturità, rileggere ben bene il tema d'Italiano è fondamentale. Eviterà, così, orribili errori d'ortografia.

Cordialità.

Antonio La Trippa
11-03-02, 22:46
Originally posted by Aeroplanino


Oggi Marco è laureato, ha vari master e dirige il dipartimento dell Credit Suisse che si occupa di finanziamenti alle ONG in mezzo mondo, avrá 29 anni tra un mese.

Saluti.

Gianluca
Uhh quanto sta strano che a Malano a bevere paga ancora assai assai! Puranco o erettico nu poco fasullo come o Sofferi prima che stesse ripescato si piazza sempre ! Ma intendimmoce: dentro o core li guaglioni a bevere stanno sempre compagni ! Ma facimmo o piacere !!!

S. M. Ejzenstejn
11-03-02, 23:00
Originally posted by Antonio La Trippa

Uhh quanto sta strano che a Malano a bevere paga ancora assai assai! Puranco o erettico nu poco fasullo come o Sofferi prima che stesse ripescato si piazza sempre ! Ma intendimmoce: dentro o core li guaglioni a bevere stanno sempre compagni ! Ma facimmo o piacere !!!

Vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio....

:D

Nicolò
11-03-02, 23:50
Originally posted by Franci
Giovedì 7 Marzo 2002. Ora di inglese.
La professoressa è una toscanaccia, credo di Grosseto. In una scuola di orientamento piuttosto democristiano e comunque non schierato, le sue passioni politiche nettamente sinistrorse sono note a molti, ma nessuno glielo ha mai fatto presente. Ci ha pensato lei però a dare libero sfogo a tutto il suo prorompente antiberlusconismo.

"Eh sì, cari ragazzi, mi spiace se qui ci sono dei Forzisti come Francesco e Cristiano, ma ve lo devo proprio dire: la Riforma Moratti è un disastro. Sta distruggendo la scuola, quella lì. Non capisce niente e vuole licenziare la metà di noi inegnanti. State tranquilli, vedrete voi le conseguenze in quinta, quando farete l'esame. E vedrete anche che conseguenze avrà questo Governo, che, scusate tanto, sta letteralmente uccidendo la democrazia."
"Mi scusi" rispondo "ma lei queste cose qui non le deve dire, perchè siamo in una scuola".
"Ah, perchè la scuola adesso è diventata di proprietà del Signor Berlusconi? Ahahah, ci mancherebbe."
"No, cara Prof, la scuola non è di nessuno, nè di Berlusconi nè di Rutelli. La scuola è e deve restare un'istituzione imparziale."
"Caro Francesco, io non smetterò di dire come la penso solo perchè è arrivato il Cavaliere."
"Ma in questo non posso dirle niente, ci mancherebbe. Se vuole può costruirsi un palco proprio davanti all'entrata della scuola e gridare con un megafono che vorrebbe uccidere il Presidente del Consiglio. Ma qui, dentro, a noi, certe cose è meglio non dirle."
"Ma anche tu dichiari apertamente le tue idee politiche, Francesco."
"Ma io, professoressa, sono uno studente. Lei si trova a ricoprire un ruolo di maggiore importanza rispetto a me. C'è una bella differenza."
Stupita del fatto che non può fare, stavolta, il suo bel comizio anche in questa classe, perchè c'è chi glielo impedisce, la prof. si trova evidentemente senza argomenti.
Ripiega allora su un "beh, ne riparleremo dopo, ora c'è compito in classe", al che io le rispondo prontamente "no, non ne riparleremo, glielo assicuro io".
Occhiataccia, e facciamo il compito. Come al solito, la signora fa troppa fatica a correggere le verifiche a casa, dunque dà una letta veloce e ci assegna il voto sul posto. Darmi un 8 e mezzo non deve averle certo procurato un orgasmo, visto che incomincia a guardarmi sempre peggio e ad innervosirsi.
Ad un certo punto sbotta "ma è possibile che nessuno si sia ricordato di mettere il [i]to dopo il listen? Perchè nessuno lo ha messo?"
"Mah, forse perchè nessuno ce lo ha mai insegnato..." rispondo io stupidamente. Avrei dovuto tacere, ma anche stavolta l'impulso di dire la verità, perchè di verità si tratta, è stato più forte della convenienza.
Per la prof. è il momento d'oro, il momento che aspettava.
"Vattene subito fuori, e ti metto anche una nota".
Esco immediatamente e la vedo armeggiare sul registro.
Fuori dalla classe, mi posiziono proprio davanti alla porta e ascolto divertito le deliranti uscite della signora.
"Ma guarda qui... nessuno che si ricorda del to, che disastro..."
"Vabbè, qua vi dò un 6 a tutti, tanto.... ci vuole tolleranza nella vita... beh tolleranza con tutti, meno che con Francesco, ovvio. Quel ragazzo è proprio uno stronzetto." :eek:
"Sì, un vero e proprio stronzetto, ma gliela faccio io abbassare, la cresta." :eek: :confused:
Passano dieci minuti di insulti e offese sul tono, poi la campanella suona e la cara signora esce schizzando dalla classe. Non vede l'ora di andare a bersi il suo caffettino, data la grande voglia di fare. Ma io la blocco appena esce.

"Complimenti, e grazie. Clap clap."
"Complimenti di cosa?"
"Di avermi dato dello stronzetto, ovvio".
"Senti, maleducato, te lo meritavi proprio." E' in evidente difficoltà.
"No, qui l'unica maleducata è lei, prof. Una gran cafona, dovrebbe vergognarsi. E pure una ipocrita. Sa benissimo il vero motivo per cui mi ha mandato fuori."
"Senti, smettila, mi sono proprio stufata". Si gira e se ne va, a passo svelto, verso la sua adorata macchinetta del caffè.
Arriva il prof. di lettere che mi chiede cosa è successo. Legge la nota sul registro, si avvicina e mi fa: "caro Francesco, mi permetto di dissentire con la professoressa di lettere. Io avrei un' altra opinione di te".
Beh, me lo auguro. :)

Sul registro, guardo cosa ha scritto la mia amata prof.

"FRANCESCO XXX SI COMPORTA IN MODO EDUCATAMENTE MALEVOLO NEI CONFRONTI DELL'INSEGNANTE"

:D :D :D :D

C&C
Franci

Franci, il comportamento della tua prof. non è stato proprio il massimo della correttezza. A mio parere un insegnate non può sognarsi di lanciare una discusisone e poi lasciarla lì, sospesa, senza concedere delle repliche o ulteriori interventi. Da noi, quando c'è lezione si fa lezione ,quando c'è discussione, si discute. Ora, se la tua prof. la pensa così, ha tutto il diritto di farlo, e anche io la penso come lei, giudicando proprio per sommi capi il discorso che deve avere fatto.
Ma non può pretendere che in classe non ci siano persone che la pensano diversamente.
Ovvero: io non credo che esista il pericolo di raggirare gli studenti , plagiarlim o modellarli a uso e consumo del proprio partito, ma non si deve assolutamente imporre un ideale. Gli insegnati, per quanto mi riguarda, sonomliberi di pensarla come vogliono, e anche esplicitare i loro ideali in classe, ma non mentre si fa lezione normale, bensì mentre si discute e mentre a tutti è garantito il diritto di esprimere le proiprie opinioni senza prevaricazioni tecniche da parte del docente (oh, dai, siamo indietro in latino; bhe, adesso passiamo a storia; oh! è suonata!; adesso vi dò i compiti, su).
Meglio ancora sarebbe che il prof. giocasse un ruolo da moderatore in un dibattito fra studenti, ma nessuno , a mio parere, gli dovrebbe imporre di non dire come la pensa. D'altronde, se siamo in gamba come pensiamo di essere, non ci faremo certo condizionare dal parere del prof.!
Altra storia è che l'insegnate minacci con voti bassi i pensieri differenti, ma questa è proprio una situazione estrema che non credo sia la tua e che in ogni caso meriterebbe una severa punizione.
A mio avviso dovresti riproporre la questione in classe e organizzare una discussione anche con la prof., in modo tale che tutti abbiano la pososibilità di esprimersi.
Ha sbagliato ad offenderti e dovrebbe chiederti scusa, questo si, lo devi pretendere.
Quanto a noi, abbiamo una prof. di lettere di sinistra (si capisce solo dal fatto che ha partecipato a tutti gli scioperi finora indetti e da altri sicuri indizi che ci ha fornito involontariamente), che però credo che sia il massimo della correttezza.
Ci fa discutere abbondantemente per intere ore, e lei non esprime mai la sua opinione, esercitando la sola funzione di moderatrice.
Non ha voluto nemmeno dirci se è credente o no per evitare di diventare parziale agli occhi di uno studente non-credente!
Una delle poche cose che c'è nella nsotra classe, e ne sono felice, è la libertà d'opinione, tant'è che anche alcuni compagni (compagni di classe) della destra non hanno nessuna difficoltà ad esprimersi, perché non ne hanno il motivo.

Franci (POL)
12-03-02, 00:52
Originally posted by Osservatore


Immancabili, signorino Franci, non immancabile. Narcicisi, poi, cosa significa? Capcità? Le ricordo che, agli esami di maturità, rileggere ben bene il tema d'Italiano è fondamentale. Eviterà, così, orribili errori d'ortografia.

Cordialità.
Sono errori di BATTITURA, nel caso, mio instancabile quanto impreparato Osservatore. Sarà mica Demos? Non me ne stupirei. :cool:

C&C
Franci

Aeroplanino (POL)
12-03-02, 10:17
Io scrivo una cosa: singolare.

Noi abbiamo una posizione o abbiamo fatto una cosa, noi, prima persona plurale: quindi il verbo è al plurale.

Speriamo (tutti noi, plurale, per il tuo, singolare, bene) che la grammatica inglese ti sia meno estranea di quella italiana. Forse dovresti chiedere al prof di lettere di lavorare di più, oppure farlo, singolare, licenziare. Magari insieme all'altra prof, cacciati (ora i prof sono due, plurale) entrambi!

Io (Matteo, singolare) non sono laureato, mi manca un esame e poi sarò veterinario, quindi nulla di che.
Marco si è laureato alla Bocconi (scuola privata, la finiscono tutti...)
Poi ci sono gli altri (ops, plurale!), come Gianluca che si sarà pure laureato, avrà pure fatto il phd, ma fa il biologo, quindi...

Infine c'è l'Aeroplanino. Che ha delle sue posizioni, che sono mediate rispetto alle nostre. E sono caratteristiche del gruppo.

Ultimissimo La Trippa, la sa lunga, eh... ci dia una mano allora, no non la destra l'altra, quella con l'orologio!

Matteo

anton
12-03-02, 13:37
"Ma in questo non posso dirle niente, ci mancherebbe. Se vuole può costruirsi un palco proprio davanti all'entrata della scuola e gridare con un megafono che vorrebbe uccidere il Presidente del Consiglio. Ma qui, dentro, a noi, certe cose è meglio non dirle."
"Ma anche tu dichiari apertamente le tue idee politiche, Francesco."
"Ma io, professoressa, sono uno studente. Lei si trova a ricoprire un ruolo di maggiore importanza rispetto a me. C'è una bella differenza."
====================
LA PAURA CHE L'AUTOREVOLEZZA DELL'INSEGNANTE MODIFICASSE LE OPINIONI DEI TUOI COMPAGNI SUI TUOI BENIAMINI, MIO CARO FRANCI, TI HA GIOCATO UN BRUTTO TIRO.
ANZICHè RIMBECCARLA COME HAI VILLANAMENTE FATTO, AVRESTI DOVUTO CHIARIRE PERCHè LA RIFORMA MORATTI è , SECONDO TE, DA CONDIVIDERE.
MA TU QUESTA SICUREZZA NON CE L'HAI, SICURAMENTE HAI ANCHE IL DUBBIO CHE LA PROFESSORESSA ABBIA RAGIONE, PERCIò TI SEI CACCIATO IN UN GINEPRAO dAL QUALE TI SARà DIFFICLE USCIRE.
HA FATtO OVVIAMENTE male la prof. a darti dello stronzetto, avrebbe dovuto riderti in faccia e lasciarti nel tuo oceano di ridicolo. IL che sarebnbe stato lo stesso all'atto pratico. .
Perchè Vedi, gli adolescenti attraversano un periodo di rapida crescita fisica e intellettuale, perciò stupendosene si convincocno anche, ovviamente erroneamente,di poter vedere orizzonti più vasti degli aduilti.
Ma credimi è solo una convinzione sbagliata che il tempo ed esperienze simili a questa tua, modificheranno.
Aggiungo ancora, come si deduce dali tuoi posts, che se è tua opinione e voglia il voler e dover trasformare la convinvenza armonica tra insegnanti ed alunni di una scuola media, solo una specie di protocollo o di tribunale freddo e formale sbagli di grosso. Quella atmosfera che tu auspichi , a mio giudizio, è davvero necessaria e rispettata solo in regimi totalitari, o meglio nelle scuole per carcerati.

natolibero (POL)
12-03-02, 16:08
Il problema è che i cialtroni come questa professoressa a scuola non dovrebbero nemmeno metterci piede.
Purtroppo questo è il risultato di avre lasciato la lottizzazione della scuola in mano al vechio PCI.
Insegnanti igoranti, laureati con il 18 politico che invece di insegnare il metodo di studio e lasciare liberi di ragionare i ragazzi preferiscono l'indottrinamento.

E il preside, davanti ad episodi gravi come questo, non ha nemmeno la facoltà di licenziare. Viva la scuola pubblica...

anton
12-03-02, 16:28
Originally posted by natolibero
Il problema è che i cialtroni come questa professoressa a scuola non dovrebbero nemmeno metterci piede.
Purtroppo questo è il risultato di avre lasciato la lottizzazione della scuola in mano al vechio PCI.
Insegnanti igoranti, laureati con il 18 politico che invece di insegnare il metodo di studio e lasciare liberi di ragionare i ragazzi preferiscono l'indottrinamento.

E il preside, davanti ad episodi gravi come questo, non ha nemmeno la facoltà di licenziare. Viva la scuola pubblica...
================
a ME PARE INVECE CHE oRA NON SI PUò NEPPURE PIù DARE DELLO STRONZETTO AD UN RAGAZZINO PETULANTE PERCHè LA COLPA DIVENTA DEL 18 POLITICO!!!!
E' successo anche nei posti di lavoro, dopo il 18 politico, non si poteva più dare dello stronzo neppure ad un direttore stronzo.

Roderigo
12-03-02, 16:55
Originally posted by Franci
Un'altra risposta merita la mia cara amica Gabriella, che è una prof. certamente più intelligente della mia, e sono certo che svolge il suo lavoro in buona fede.
Sai, Gabri, io non credo che tutti i tuoi colleghi siano come te. E contemporaneamente sono convinto che non ci sia niente di meglio per un prof. che il silenzio. Silenzio totale, shut up. Proprio zitti. Certamente tu esponendo le tue opinioni sullo sciopero non hai influenzato nessuno. Ma ricordati che per il ruolo che ricopri, basta un "ba" a farlo. E molti nei tuoi panni si sarebbero di certo sbilanciati di più. E il passo verso il comizio è breve. Molto breve.
C&C
Franci
Io a scuola ho avuto insegnanti di ogni orientamento, e molti di loro esprimevano le proprie opinioni poiltiche, non solo sulla scuola. Da loro ho imparato molto, specie da una mia professoressa delle medie inferiori, socia della Martini e Rossi, che trasformava le lezioni di geografia sui paesi dell'est in vere e proprie lezioni di anticomunismo. Forse è soprattutto grazie a lei, che ho iniziato ad interessarmi di politica.

In ogni caso, ho sempre ritenuto questi professori molto più istruttivi e interessanti di quelli che si trinceravano dietro la loro "imparziale" reticenza, ogni qualvolta si provava a forzare il rigido confine della materia scolastica. Più interessanti ed anche più preparati sulla loro stessa materia.

La democrazia non è il silenzio di una qualche autorità imparziale e superiore, ma la possibilità di incontrare molte autorità diverse e la libertà di esprimere tutti le proprie opinioni. Durante il ventennio fascista, negli uffici pubblici vi era affisso un cartello con su scritto: "qui non si parla di politica". Cioè, quello che tu hai chiesto alla tua professoressa. Per il resto, a parte questo, è ovvio che il suo comportamento nei tuoi confronti, è censurabile.

R.

natolibero (POL)
12-03-02, 17:00
Originally posted by cciappas

================
a ME PARE INVECE CHE oRA NON SI PUò NEPPURE PIù DARE DELLO STRONZETTO AD UN RAGAZZINO PETULANTE PERCHè LA COLPA DIVENTA DEL 18 POLITICO!!!!
E' successo anche nei posti di lavoro, dopo il 18 politico, non si poteva più dare dello stronzo neppure ad un direttore stronzo.

Ccappas,

A scuola si insegna ai ragazzi a ragionare ed a studiare ( il metodo ). Capisco che l'indottrinamento faccia parte della cultura politica da cui provieni, ma a scuola non si deve fare.

Claude74
12-03-02, 17:04
Originally posted by Roderigo

Io a scuola ho avuto insegnanti di ogni orientamento, e molti di loro esprimevano le proprie opinioni poiltiche, non solo sulla scuola. Da loro ho imparato molto, specie da una mia professoressa delle medie inferiori, socia della Martini e Rossi, che trasformava le lezioni di geografia sui paesi dell'est in vere e proprie lezioni di anticomunismo. Forse è soprattutto grazie a lei, che ho iniziato ad interessarmi di politica.

In ogni caso, ho sempre ritenuto questi professori molto più istruttivi e interessanti di quelli che si trinceravano dietro la loro "imparziale" reticenza, ogni qualvolta si provava a forzare il rigido confine della materia scolastica. Più interessanti ed anche più preparati sulla loro stessa materia.

La democrazia non è il silenzio di una qualche autorità imparziale e superiore, ma la possibilità di incontrare molte autorità diverse e la libertà di esprimere tutti le proprie opinioni. Durante il ventennio fascista, negli uffici pubblici vi era affisso un cartello con su scritto: "qui non si parla di politica". Cioè, quello che tu hai chiesto alla tua professoressa. Per il resto, a parte questo, è ovvio che il suo comportamento nei tuoi confronti, è censurabile.

R.
Che coincidenza, anch'io avevo una prof di italiano e geografia alle medie fervente anticomunista, che trovava sempre l'ocasione per insultare i comunisti schifosi e per ridicolizzare, davanti alla classe, ovviamente, la scelta dei miei di non farmi fare religione.
In nome della democrazia tacere di politica....mi sembra assurdo, perchè, se è vero che i prof hanno uno status diverso dagli studenti, per quel che riguarda il loro ruolo, e la loro professione, che conferisce loro una certa autorità, è anche vero che sul piano delle opinioni politiche ciò non sussiste: quando si parla di politica, in una democrazia, si deve supporre di essere tutti uguali.
Saluti

anton
12-03-02, 17:08
Originally posted by natolibero


Ccappas,

A scuola si insegna ai ragazzi a ragionare ed a studiare ( il metodo ). Capisco che l'indottrinamento faccia parte della cultura politica da cui provieni, ma a scuola non si deve fare.
===================
SE FOSSI UN "INDOTTRINATO" COME TU DICI DOVREI DARE LA COLPA AL FASCISMO.
Come ho già detto molte volte, sono nato e cresciuto al tempo del bieco regime fascista, ed evidentemente , visto che tu le riconosci , ne porto ancora le stimmate residue.
Grazie evidentemente alla mia intelligenza e alle mie capacità di autocritica sono poi diventato comunista, solo leggendo il giornale dei padroni. .
Ciao bella gioia!!!

Roderigo
12-03-02, 17:12
Originally posted by Claude74
In nome della democrazia tacere di politica....mi sembra assurdo, perchè, se è vero che i prof hanno uno status diverso dagli studenti, per quel che riguarda il loro ruolo, e la loro professione, che conferisce loro una certa autorità, è anche vero che sul piano delle opinioni politiche ciò non sussiste: quando si parla di politica, in una democrazia, si deve supporre di essere tutti uguali.
Saluti
Infatti, non si deve chiedere agli insegnanti di non parlare di politica. Semmai, bisogna pretendere che essi non usino il loro potere, per peseguire gli studenti che la pensano diversamente, che organizzano assemblee, che partecipano agli scioperi, cioè che accettino di porsi su un piano di pari dignità con i propri allievi.

R.

natolibero (POL)
12-03-02, 17:15
Originally posted by cciappas

===================
SE FOSSI UN "INDOTTRINATO" COME TU DICI DOVREI DARE LA COLPA AL FASCISMO.
Come ho già detto molte volte, sono nato e cresciuto al tempo del bieco regime fascista, ed evidentemente , visto che tu le riconosci , ne porto ancora le stimmate residue.
Grazie evidentemente alla mia intelligenza e alle mie capacità di autocritica sono poi diventato comunista, solo leggendo il giornale dei padroni. .
Ciao bella gioia!!!

Cciappas

L'indottrinamento del fascismo è stato ben poca cosa rispetto a 50 anni di politica nelle scuole.

anton
12-03-02, 17:20
Originally posted by natolibero


Cciappas

L'indottrinamento del fascismo è stato ben poca cosa rispetto a 50 anni di politica nelle scuole.
=====================
bah!!
Devi aver proprio ragione.
Dopo 50 anni di efficace barbaro indottrinamento sinistro nelle scuole, alla fine il cavaliere e fini hanno vinto le elezioni e su questo forum c'è una maggioranza ossesiva di fascisti.

12-03-02, 17:26
Originally posted by Claude74

Che coincidenza, anch'io avevo una prof di italiano e geografia alle medie fervente anticomunista, che trovava sempre l'ocasione per insultare i comunisti schifosi e per ridicolizzare, davanti alla classe, ovviamente, la scelta dei miei di non farmi fare religione.
In nome della democrazia tacere di politica....mi sembra assurdo, perchè, se è vero che i prof hanno uno status diverso dagli studenti, per quel che riguarda il loro ruolo, e la loro professione, che conferisce loro una certa autorità, è anche vero che sul piano delle opinioni politiche ciò non sussiste: quando si parla di politica, in una democrazia, si deve supporre di essere tutti uguali.
Saluti
___________________________________

...non sono affatto d'accordo con Lei,che peraltro,nel corso del suo post,si è palesemente contraddetto.

Lei infatti scrive "...i prof hanno uno status diverso dagli studenti...che conferisce loro una certa autorità...",volendo (presumibilmente) sostenere che un dialogo "ad armi pari" tra docente e discente è de facto impossibile (viste le maggiori esperienza ed autorità del primo),poi invece sostiene che "...quando si parla di politica,in una democrazia,si deve supporre di essere tutti uguali".

Concetto ineccepibile sul piano strettamente giuridico,trattandosi di cittadini della Repubblica italiana.

Ma come Lei stesso ha sottolineato,il cittadino Francesco ("Franci") ed il cittadino professore hanno status diversi:ed il secondo può sfruttare il proprio potere,al punto da abusarne (insultando un suo alunno).

Allora Le domando:Le pare giusto ed opportuno che la scuola PUBBLICA venga trasformata in una FOGNA DI PROPAGANDA a cielo aperto?

Nulla c'entrano i diritti costituzionali della prof.,che potrebbe tranquillamente manifestare le proprie legittime idee politiche FUORI dall'aula,evitando abusi e (conseguenti) manipolazioni degli adulti in fieri cui dovrebbe far lezione di Inglese,NON di Attualità Politica.

Cordiali saluti

natolibero (POL)
12-03-02, 17:30
Originally posted by cciappas

=====================
bah!!
Devi aver proprio ragione.
Dopo 50 anni di efficace barbaro indottrinamento sinistro nelle scuole, alla fine il cavaliere e fini hanno vinto le elezioni e su questo forum c'è una maggioranza ossesiva di fascisti.

Berlusconi ha tanti difetti, molti davvero ( tanto che spero che presto passi la palla a Fini, unico politico di grande spessore presente in Italia ). Ha un grandissimo merito, però, quello di aver fatto vedere alla gente che tipo di persone siano quelle di sinistra, comunisti in particolare.
Questo non poteva che sdagnare la maggir parte degli italiani, così tanto che hanno relegato la sinistra ai suoi minimi storici.

haring
12-03-02, 17:37
Originally posted by natolibero


Cciappas

L'indottrinamento del fascismo è stato ben poca cosa rispetto a 50 anni di politica nelle scuole.

nel 1952 è iniziato l'indottrinamento di sinistra nelle scuole??? ne sei sicuro puoi farmi qualche esempio??? forse ti riferisci agli insegnanti che si sono formati durante il '68, che sicuramente avranno iniziato ad insegnare negli anni 70-80... quindi "50 anni di politica nelle scuole" mi sembra esagerato...

cordialmente
haring

anton
12-03-02, 17:42
Originally posted by natolibero


Berlusconi ha tanti difetti, molti davvero ( tanto che spero che presto passi la palla a Fini, unico politico di grande spessore presente in Italia ). Ha un grandissimo merito, però, quello di aver fatto vedere alla gente che tipo di persone siano quelle di sinistra, comunisti in particolare.
Questo non poteva che sdagnare la maggir parte degli italiani, così tanto che hanno relegato la sinistra ai suoi minimi storici.
====================
Hai mai sentito un mercante sostenere che la merce del suo concorrente sia migliore!!!
Se lo facesse, e tu non prensassi che siano in società non saresti forse uno sciocco???
Perchè ci tieni tanto a voler passare per sciocco?
E' questo che mi turberebbe sentendo parlare voi destrorsi, se non sapessi che ve ne viene il vostro bel tornaconto.
ma solo il vostro, però, non quello di tutto popolo italiano.

anton
12-03-02, 18:00
Originally posted by Jeronimus

___________________________________

...non sono affatto d'accordo con Lei,che peraltro,nel corso del suo post,si è palesemente contraddetto.

Lei infatti scrive "...i prof hanno uno status diverso dagli studenti...che conferisce loro una certa autorità...",volendo (presumibilmente) sostenere che un dialogo "ad armi pari" tra docente e discente è de facto impossibile (viste le maggiori esperienza ed autorità del primo),poi invece sostiene che "...quando si parla di politica,in una democrazia,si deve supporre di essere tutti uguali".

Concetto ineccepibile sul piano strettamente giuridico,trattandosi di cittadini della Repubblica italiana.

Ma come Lei stesso ha sottolineato,il cittadino Francesco ("Franci") ed il cittadino professore hanno status diversi:ed il secondo può sfruttare il proprio potere,al punto da abusarne (insultando un suo alunno).

Allora Le domando:Le pare giusto ed opportuno che la scuola PUBBLICA venga trasformata in una FOGNA DI PROPAGANDA a cielo aperto?

Nulla c'entrano i diritti costituzionali della prof.,che potrebbe tranquillamente manifestare le proprie legittime idee politiche FUORI dall'aula,evitando abusi e (conseguenti) manipolazioni degli adulti in fieri cui dovrebbe far lezione di Inglese,NON di Attualità Politica.

Cordiali saluti
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Non sono daccordo.
La superiorità dell'insegnante non è soltanto sul piano dello status sociale ma anche e soprattutto della formazione professionale e culturale.
Un adolescente semianalfabeta e immagturo, come sono generalmente tutti i ragazzi delle medie, ha sempre da imparare da qualsiasi discorso. sarà difficile che abbia sul momento la capacità culturale di contraddire efficacemente: ma
ogni seme gettato in loro genererà riflessioni e convinzioni che si modificheranno con l'esperienza e la conoscenza della vita.
Anche un film violento insegnerà loro qualcosa , e non credo che ci sia qualcuno che considera diseducativo e pericoloso, ad una certa eta, vedere film violenti.
L'importante è che l'alunno si metta nella presiposizione di non accettare tutto come oro colato, e sopratutto di non avere solo la certezza che ciò che già sa sia il meglio e il più alto e il più giusto. .

Aug83
12-03-02, 18:14
La professoressa è una toscanaccia, credo di Grosseto

Il fatto che è toscana non vuol dire molto, e se è di Grosseto ancora meno.

Comunque...solidarietà! Non dev'essere facile avere degli insegnanti così! Anch'io ho una proff. di inglese davvero deprimente! Sarà la materia???

natolibero (POL)
12-03-02, 18:29
Originally posted by cciappas

====================
Hai mai sentito un mercante sostenere che la merce del suo concorrente sia migliore!!!
Se lo facesse, e tu non prensassi che siano in società non saresti forse uno sciocco???
Perchè ci tieni tanto a voler passare per sciocco?
E' questo che mi turberebbe sentendo parlare voi destrorsi, se non sapessi che ve ne viene il vostro bel tornaconto.
ma solo il vostro, però, non quello di tutto popolo italiano.

Devo ricordarti che nel biennio 1998-2000 il patrimonio dell'Unipol è quadruplicato? Devo ricordarti le svendite fatte dalla sinistra agli amici ( spacciate per privatizzazioni )? Devo ricordarti la legge sulle fondazioni bancarie che ha consegnato ai DS banche come l'MPS?

Meglio riflettere prima di dire stupidaggini.

Claude74
12-03-02, 18:43
Originally posted by Jeronimus

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...non sono affatto d'accordo con Lei,che peraltro,nel corso del suo post,si è palesemente contraddetto.

Lei infatti scrive "...i prof hanno uno status diverso dagli studenti...che conferisce loro una certa autorità...",volendo (presumibilmente) sostenere che un dialogo "ad armi pari" tra docente e discente è de facto impossibile (viste le maggiori esperienza ed autorità del primo),poi invece sostiene che "...quando si parla di politica,in una democrazia,si deve supporre di essere tutti uguali".

Concetto ineccepibile sul piano strettamente giuridico,trattandosi di cittadini della Repubblica italiana.

Ma come Lei stesso ha sottolineato,il cittadino Francesco ("Franci") ed il cittadino professore hanno status diversi:ed il secondo può sfruttare il proprio potere,al punto da abusarne (insultando un suo alunno).

Allora Le domando:Le pare giusto ed opportuno che la scuola PUBBLICA venga trasformata in una FOGNA DI PROPAGANDA a cielo aperto?

Nulla c'entrano i diritti costituzionali della prof.,che potrebbe tranquillamente manifestare le proprie legittime idee politiche FUORI dall'aula,evitando abusi e (conseguenti) manipolazioni degli adulti in fieri cui dovrebbe far lezione di Inglese,NON di Attualità Politica.

Cordiali saluti
Perchè impossibile? Lo Status a cui facevo riferimento è strettamente legato al ruolo specifico che il prof ha quando insegna. Questo status da autorità di valutare lo studente per tutto ciò che concerne l'insegnamento di una data materia nonchè di valutare la condotta. Ma non vedo perchè questo dovrebbe impedire una disputa su idee politiche contrastanti tra alunno ed insegnante:
Se io prof ho una discussione con un alunno, non posso giudicare ciò che l'altro sostiene da insegnante, ma da persona che ha idee diverse, se le ho diverse, dalla persona che, oltre ad essere tale, è studente. Se in un tema uno studente afferma delle idee politiche diverse dalle mie, allo stesso modo, darò un brutto voto solo se ci sono errori di ortografia e di grammatica ecc.
Io non ho inteso affermare ciò che lei sostiene. Allora si dovrebbe poter parlere di politica solo tra persone che hanno la stessa cultura ed esperienza! Il che non ha senso.
Questo chiarisce anche le mie affermazioni successive:
Quando si parla di politica si ha diritto, indipendentemente dal ruolo che si riveste, a veder le proprie opinioni ripettate, così come si ha diritto a contestare quelle che non si ritengono valide.
Gli status di F. e della P sono squilibrati solo per quel che riguarda l'insegnamento e l'apprendimento della materia x, e dellle regole di condotta y all'interno dell'istituto, ma cessano d'essere validi, nel senso di attivi, (ciò vuol dire che nesuno dei due deve potervisi rifare per aver ragione dell'altro) quando si tratta di opinioni personali.
La propaganda a cielo aperto non va bene, e con ciò?
C'è l'esempio di F e quello da me riportato....no, non vanno bene.
Ma da qui al proibire che si parli di politica nelle scuole ce ne passa!
Seguendo il ragionamento è facile capire che se c'è stato un abuso di status, è allora questo che va condannato, non il fatto, in se stesso, che esso sia avvenuto durante una discussione di politica.
Saluti

ARI6
12-03-02, 18:52
Che dire?
Innanzitutto che credo a ogni sillaba di Franci, visto che di insegnanti stronzi ne ho avuti parecchi (ho perso un anno perchè dopo un mese di malattia non mi fu consentito di recuperare le interrogazioni!).
Ma anche che le argomentazioni contro la signora (?) non mi sembrano corrette. Infatti partono tutte dalla convinzione che non si debba far politica a scuola, quando si sa che è impossibile che le idee siano nascoste. Come ha già detto GDR anche da argomenti totalmente diversi si intuisce l'idea politica di un individuo.
Quello che un insegnante di scuola pubblica (mestiere sbagliato di per sè vista la natura già implicitamente indottrinante di questa istituzione) dovrebbe fare per compiere al meglio il proprio lavoro è sviluppare negli studenti un spirito critico. Quello non a senso unico.
Poi uno può esprimere le idee che vuole, se chi lo ascolta è preparato a riconoscere la verità dalle cazzate il pericolo è scampato.
Il problema nasce quando lo spirito critico non è presente neanche negli insegnanti... e sarebbe facilmente risolvibile con una privatizzazione totale della scuola, introducendo la meritocrazia anche in quel campo.
Comunque Franci, coraggio e avanti: quando sarai uscito da lì e ti prenderai le tue soddisfazioni queste saranno anche più grosse, pensando a chi vorrebbe negartele in nome di bassezze ideologiche.

Claude74
12-03-02, 19:01
Originally posted by ARI6
Che dire?
Innanzitutto che credo a ogni sillaba di Franci, visto che di insegnanti stronzi ne ho avuti parecchi (ho perso un anno perchè dopo un mese di malattia non mi fu consentito di recuperare le interrogazioni!).
Ma anche che le argomentazioni contro la signora (?) non mi sembrano corrette. Infatti partono tutte dalla convinzione che non si debba far politica a scuola, quando si sa che è impossibile che le idee siano nascoste. Come ha già detto GDR anche da argomenti totalmente diversi si intuisce l'idea politica di un individuo.
Quello che un insegnante di scuola pubblica (mestiere sbagliato di per sè vista la natura già implicitamente indottrinante di questa istituzione) dovrebbe fare per compiere al meglio il proprio lavoro è sviluppare negli studenti un spirito critico. Quello non a senso unico.
Poi uno può esprimere le idee che vuole, se chi lo ascolta è preparato a riconoscere la verità dalle cazzate il pericolo è scampato.
Il problema nasce quando lo spirito critico non è presente neanche negli insegnanti... e sarebbe facilmente risolvibile con una privatizzazione totale della scuola, introducendo la meritocrazia anche in quel campo.
Comunque Franci, coraggio e avanti: quando sarai uscito da lì e ti prenderai le tue soddisfazioni queste saranno anche più grosse, pensando a chi vorrebbe negartele in nome di bassezze ideologiche.
La meritocrazia porterebbe ad avere insegnanti più preparati, più "titolati, credo......quanto allo "spirito critico", beh, mi pare un concetto molto vago e di ascendenze comunistoidi.
Non si vede perchè, comunque, nella scuola pubblica non si potrebbero applicare parametri meritocratici (forse lo si sarebbe dovuto fare qualche anno fa, ma questo è un altro discorso...)
Saluti

ARI6
12-03-02, 19:15
Originally posted by Claude74

La meritocrazia porterebbe ad avere insegnanti più preparati, più "titolati, credo......quanto allo "spirito critico", beh, mi pare un concetto molto vago e di ascendenze comunistoidi.
Non si vede perchè, comunque, nella scuola pubblica non si potrebbero applicare parametri meritocratici (forse lo si sarebbe dovuto fare qualche anno fa, ma questo è un altro discorso...)
Saluti

Per spirito critico intendo la capacità di giudicare in maniera indipendente, senza che la propaganda dei burocrati ottenebri i cervelli.
Purtroppo la scuola pubblica è il braccio principale dei politici, e tramite l'educazione alla democrazia e allo stato-mamma come valore assoluto crea tanti piccoli replicanti che vivranno sapendo di non aver necessità a camminare con le proprie gambe.
Nè è possibile la meritocrazia laddove esiste un monopolio imposto: un insegnante pagato dallo stato sempre le sue due lire prende, che vuoi che gli freghi di farsi il culo per insegnar bene e piacere agli studenti e alle famiglie? lo stesso dicasi dei presidi: ne esistono di ambiziosi, ma sono una stretta minoranza tra i rubastipendi che se ne fottono della scuola.

Claude74
12-03-02, 19:20
Originally posted by ARI6


Per spirito critico intendo la capacità di giudicare in maniera indipendente, senza che la propaganda dei burocrati ottenebri i cervelli.
Purtroppo la scuola pubblica è il braccio principale dei politici, e tramite l'educazione alla democrazia e allo stato-mamma come valore assoluto crea tanti piccoli replicanti che vivranno sapendo di non aver necessità a camminare con le proprie gambe.
Nè è possibile la meritocrazia laddove esiste un monopolio imposto: un insegnante pagato dallo stato sempre le sue due lire prende, che vuoi che gli freghi di farsi il culo per insegnar bene e piacere agli studenti e alle famiglie? lo stesso dicasi dei presidi: ne esistono di ambiziosi, ma sono una stretta minoranza tra i rubastipendi che se ne fottono della scuola.
Mi domando come si faccia a stabilire quando la "propaganda dei burocrati ottenebra i cervelli" e quando no. Tralascio di commentare gli slogan che seguono.
Lo Stato potrebbe benissimo premiare i migliori, attraverso maggiori retribuzioni e avanzamenti di grado....è probabile che non sarebbe una meritocrazia paragonabile a quella di un'azienda privata, ma sarebbe già qualcosa.
saluti

ARI6
12-03-02, 19:31
Originally posted by Claude74

Mi domando come si faccia a stabilire quando la "propaganda dei burocrati ottenebra i cervelli" e quando no. Tralascio di commentare gli slogan che seguono.
Lo Stato potrebbe benissimo premiare i migliori, attraverso maggiori retribuzioni e avanzamenti di grado....è probabile che non sarebbe una meritocrazia paragonabile a quella di un'azienda privata, ma sarebbe già qualcosa.
saluti

Chi esce dalla scuola è seriamente convinto che lo stato sia nato prima dell'uomo, sia insomma più importante dell'individuo, che la redistribuzione sia l'unico sistema giusto, che la libertà sia al massimo non essere perseguito per le proprie parole (ma non sempre, chè se uno è razzista lo si può anche scotennare vivo!), che l'opinione della maggioranza (o minoranza illuminata) sia l'unica legge, che nessuno possa fare quel che vuole con la propria vita perchè POTREBBE svantaggiare altri. E' convinto anche che arricchirsi sia una vergogna, perchè gli è stato insegnato che se qualcuno ha troppo ha tolto a chi nello stesso momento non ha nulla.
Questi non sono slogan Claude, sono i luoghi comuni che un'istruzione monopolizzata dallo stato inculca nei sudditi fin dalla più tenera età.
E in questo contesto di socialismo e di volemose bene metteresti la meritocrazia? onestamente mi riuscirebbe difficile trovargli un posticino...

anton
12-03-02, 21:54
Originally posted by ARI6


Chi esce dalla scuola è seriamente convinto che lo stato sia nato prima dell'uomo, sia insomma più importante dell'individuo, che la redistribuzione sia l'unico sistema giusto, che la libertà sia al massimo non essere perseguito per le proprie parole (ma non sempre, chè se uno è razzista lo si può anche scotennare vivo!), che l'opinione della maggioranza (o minoranza illuminata) sia l'unica legge, che nessuno possa fare quel che vuole con la propria vita perchè POTREBBE svantaggiare altri. E' convinto anche che arricchirsi sia una vergogna, perchè gli è stato insegnato che se qualcuno ha troppo ha tolto a chi nello stesso momento non ha nulla.
Questi non sono slogan Claude, sono i luoghi comuni che un'istruzione monopolizzata dallo stato inculca nei sudditi fin dalla più tenera età.
E in questo contesto di socialismo e di volemose bene metteresti la meritocrazia? onestamente mi riuscirebbe difficile trovargli un posticino...
============================
IO HO FREQUENTATO LE SCUOLE QUANDO DI POLITICA NON SE NE PARLAVA. sALVO OVVIAMENTE LE CLASSI FREQUENTATE SOTTO IL REGIME FASCISTA.
ePPURE L'ESPERIENZA E LA MIA CULTURA MI HANNO CONVINTO: A)CHE LO STATO E' STATO FONDATO DAGLI UOMINI PER AVERE PIù SICUREZZA.
B)CHE NESSUNO PUò FARE TUTTO QUEL CHE VUOLE PERCHè DEVE TENER CONTO DELL'ESISTENZA DEGLI ALTRI, ALTRIMENTI TANTO VALE ABOLIRE LE LEGGI OLTRE CHE LO STATO.
C)CHE ARRICCHIRSI NON è SCORRETTO SINO A QUANDO NON SI TENTA DI IMPADRONIRSI DI TUTTO IL MONDO.
D) CHE DI VERA MERITOCRAZIA IN GIRO CE NE è SEMPRE POCA. PERCHè NELLE AZIENDE SI PREMIA QUELLO CHE RIESCE A FOTTERE IL CLIENTE O IL DIPENDENTE PIù SGOBBONE, E I VERTICI DELLE AZIENDE VENGONO PREMIATI SE RIESCONO A FOTTERE LA CONCORRENZA E I CLIENTI CON MERCI SCADENTI E ALTI PREZZI IN CONSEGUENZA A PROCESSI DI DUMPING.
cON OSSEQUI.

O'Rei
12-03-02, 22:06
Originally posted by cciappas

============================
IO HO FREQUENTATO LE SCUOLE QUANDO DI POLITICA NON SE NE PARLAVA. sALVO OVVIAMENTE LE CLASSI FREQUENTATE SOTTO IL REGIME FASCISTA.
ePPURE L'ESPERIENZA E LA MIA CULTURA MI HANNO CONVINTO: A)CHE LO STATO E' STATO FONDATO DAGLI UOMINI PER AVERE PIù SICUREZZA.
B)CHE NESSUNO PUò FARE TUTTO QUEL CHE VUOLE PERCHè DEVE TENER CONTO DELL'ESISTENZA DEGLI ALTRI, ALTRIMENTI TANTO VALE ABOLIRE LE LEGGI OLTRE CHE LO STATO.
C)CHE ARRICCHIRSI NON è SCORRETTO SINO A QUANDO NON SI TENTA DI IMPADRONIRSI DI TUTTO IL MONDO.
D) CHE DI VERA MERITOCRAZIA IN GIRO CE NE è SEMPRE POCA. PERCHè NELLE AZIENDE SI PREMIA QUELLO CHE RIESCE A FOTTERE IL CLIENTE O IL DIPENDENTE PIù SGOBBONE, E I VERTICI DELLE AZIENDE VENGONO PREMIATI SE RIESCONO A FOTTERE LA CONCORRENZA E I CLIENTI CON MERCI SCADENTI E ALTI PREZZI IN CONSEGUENZA A PROCESSI DI DUMPING.
cON OSSEQUI.

Non fa una piega...:)

ARI6
12-03-02, 22:27
Originally posted by O'Rei


Non fa una piega...:)

Infatti è il pensiero di un comunista. z:b

O'Rei
12-03-02, 22:36
Originally posted by ARI6


Infatti è il pensiero di un comunista. z:b

Lo so ma non me ne interessa, io non guardo se chi scrive è comunista o fascista, guardo quello che scrive, e quello che ha scritto Cciappas in questo caso è la verità secondo me!

ARI6
12-03-02, 22:40
Originally posted by O'Rei


Lo so ma non me ne interessa, io non guardo se chi scrive è comunista o fascista, guardo quello che scrive, e quello che ha scritto Cciappas in questo caso è la verità secondo me!

Neanch'io guardo chi scrive, ma il partito trasversale degli statalisti non lo sopporto proprio.
E mi dispiace che molti cosiddetti liberali polisti si rivelino in realtà socialisti mascherati o fascisti timidi.
Non sai proprio quanto mi dispiace.

O'Rei
12-03-02, 22:43
Sì io sono un fascista timido!!!:D :D :D

12-03-02, 23:24
[QUOTE]Originally posted by Franci

Sono errori di BATTITURA, nel caso, mio instancabile quanto impreparato Osservatore. Sarà mica Demos? Non me ne stupirei. :cool:

Egregio signorino Franci, gli errori d'ortografia erano, ovviamente, riferiti al suo futuro tema d'Italiano. Non avrei potuto, infatti, scrivere errori di BATTITURA, reputando poco probabile che lei, in tale occasione, si possa servire della macchina da scrivere.

Legga, quindi, con maggiore attenzione e non si faccia distrarre dalla foga di replica.

Cordialità

Skepto
12-03-02, 23:55
Originally posted by ARI6


Chi esce dalla scuola è seriamente convinto che lo stato sia nato prima dell'uomo, sia insomma più importante dell'individuo, che la redistribuzione sia l'unico sistema giusto, che la libertà sia al massimo non essere perseguito per le proprie parole (ma non sempre, chè se uno è razzista lo si può anche scotennare vivo!), che l'opinione della maggioranza (o minoranza illuminata) sia l'unica legge, che nessuno possa fare quel che vuole con la propria vita perchè POTREBBE svantaggiare altri. E' convinto anche che arricchirsi sia una vergogna, perchè gli è stato insegnato che se qualcuno ha troppo ha tolto a chi nello stesso momento non ha nulla.
Questi non sono slogan Claude, sono i luoghi comuni che un'istruzione monopolizzata dallo stato inculca nei sudditi fin dalla più tenera età.
E in questo contesto di socialismo e di volemose bene metteresti la meritocrazia? onestamente mi riuscirebbe difficile trovargli un posticino...

Onestamente, caro Ari, non so che insegnanti hai avuto per giudicare la scuola pubblica un luogo simile.
Per quanto riguarda il sottoscritto, ecco un paio di riflessioni su quello che dici, a partire dalle mie esperienze:
1)origine dello stato, redistribuzione della ricchezza, libertà di fare ciò che si vuole della vita: mai toccati, neppure di striscio, a scuola. Al massimo degli accenni durante l'ora di religione (che comunque è facoltativa). In ogni caso l'unico punto in cui io, che ti appaio statalista, sono d'accordo è il fatto che la redistribuzione della ricchezza sia giusta (anche se non ho dati sufficienti per dire che è l'unico sistema giusto)
2)libertà d'opinione, dogma imposto dalla maggioranza: Abbiamo fatto un'autogestione a Febbraio. Dovevamo essere in 120 persone circa (la maggioranza), ma abbiamo acconsentito a non bloccare le lezioni per chi non avesse voluto partecipare.
Quando poi molti primini hanno disertato (grazie alle pressioni dei genitori, che li hanno completamente terrorizzati) e il nostro numero si è ridotto a minoranza, ci è stato permesso di condurre l'autogestione in ogni caso.
3) arricchimento: non fosse per il commento di un professore alla dottrina puritana (che a suo avviso, siccome essa considera la prosperità e la ricchezza segno della grazia divina, peggiorò le condizioni dei più poveri) e per quello di un'altra prof., che consiglia di scegliere un lavoro soprattutto in base a quanto esso ci piaccia perchè se si prende solo in considerazione la paga si finirà col desiderare di più, non avremmo toccato l'argomento.
Un po' poco come indottrinamento, per essere in 4a superiore! Siamo indietro col programma! :D

P.S.: quanto alla tua tanto amata meritocrazia, mi spieghi perchè esistono persone che guadagnano 350 volte quello che guadagna una persona comune (grazie al libero mercato), visto che la meritocrazia stabilisce che i profitti devono essere proporzionali alla produttività?

ARI6
13-03-02, 01:23
Originally posted by O'Rei
Sì io sono un fascista timido!!!:D :D :D

Mica tanto... ;)

ARI6
13-03-02, 01:30
Originally posted by Skepto


Onestamente, caro Ari, non so che insegnanti hai avuto per giudicare la scuola pubblica un luogo simile.
Per quanto riguarda il sottoscritto, ecco un paio di riflessioni su quello che dici, a partire dalle mie esperienze:
1)origine dello stato, redistribuzione della ricchezza, libertà di fare ciò che si vuole della vita: mai toccati, neppure di striscio, a scuola. Al massimo degli accenni durante l'ora di religione (che comunque è facoltativa). In ogni caso l'unico punto in cui io, che ti appaio statalista, sono d'accordo è il fatto che la redistribuzione della ricchezza sia giusta (anche se non ho dati sufficienti per dire che è l'unico sistema giusto)
2)libertà d'opinione, dogma imposto dalla maggioranza: Abbiamo fatto un'autogestione a Febbraio. Dovevamo essere in 120 persone circa (la maggioranza), ma abbiamo acconsentito a non bloccare le lezioni per chi non avesse voluto partecipare.
Quando poi molti primini hanno disertato (grazie alle pressioni dei genitori, che li hanno completamente terrorizzati) e il nostro numero si è ridotto a minoranza, ci è stato permesso di condurre l'autogestione in ogni caso.
3) arricchimento: non fosse per il commento di un professore alla dottrina puritana (che a suo avviso, siccome essa considera la prosperità e la ricchezza segno della grazia divina, peggiorò le condizioni dei più poveri) e per quello di un'altra prof., che consiglia di scegliere un lavoro soprattutto in base a quanto esso ci piaccia perchè se si prende solo in considerazione la paga si finirà col desiderare di più, non avremmo toccato l'argomento.
Un po' poco come indottrinamento, per essere in 4a superiore! Siamo indietro col programma! :D

P.S.: quanto alla tua tanto amata meritocrazia, mi spieghi perchè esistono persone che guadagnano 350 volte quello che guadagna una persona comune (grazie al libero mercato), visto che la meritocrazia stabilisce che i profitti devono essere proporzionali alla produttività?

Innanzitutto, come ho più volte scritto, la scuola pubblica ha una importante funzione propagandistica in quanto dovrebbe educare agli ideali democratici: come se la democrazia fosse l'unico regime possibile!
Poi, è evidente che se si tratta chi rivendica i diritti di natura come un visionario, si è stati influenzati da un certo tipo di educazione, che è quella socialista della scuola pubblica.
Quanto alla mia "amata meritocrazia", io la rivendico nel settore pubblico: i privati possono fare quel che gli pare, tenedo presente che il mercato è spesso impietoso con chi non regge i confronti. Poi se la giochino loro. Io non mi scandalizzo di certo se vedo chi si arricchisce, anzi lo ammiro.

Skepto
13-03-02, 01:41
Guarda che non ti ho trattato come visionario. Ti ho solo fatto presente che la proprietà non è (a mio avviso) un diritto naturale, ma un diritto acquisito. Inoltre vorrei ribadirti che dalle elementari ad oggi, l'unica istanza di "indottrinamento" sul socialismo a scuola è stato quello che traspariva dal commento sulla morale puritana di cui sopra (almeno che io ricordi). Se gli insegnamenti fossero stati così importanti da basarci la mia visione del mondo, me ne ricorderei qualche altro esempio, non trovi?
Quanto alla democrazia, finora essa si è confermata come il migliore regime disponibile (sempre a mio modesto parere... non so dirti se la penso così perchè ci sono cresciuto dentro, ma l'anarchia, almeno come la conosco, non è soddisfcente. In ogni caso, se ti va, possiamo aprire una discussione sui meriti di un ipotetico sistema anarchico).

Claude74
13-03-02, 13:25
Originally posted by ARI6


Innanzitutto, come ho più volte scritto, la scuola pubblica ha una importante funzione propagandistica in quanto dovrebbe educare agli ideali democratici: come se la democrazia fosse l'unico regime possibile!
Poi, è evidente che se si tratta chi rivendica i diritti di natura come un visionario, si è stati influenzati da un certo tipo di educazione, che è quella socialista della scuola pubblica.
Quanto alla mia "amata meritocrazia", io la rivendico nel settore pubblico: i privati possono fare quel che gli pare, tenedo presente che il mercato è spesso impietoso con chi non regge i confronti. Poi se la giochino loro. Io non mi scandalizzo di certo se vedo chi si arricchisce, anzi lo ammiro.
E vorrei vedere che non li insegnasse, gli ideali democratici, la scuola pubblica!

anton
13-03-02, 13:37
Poi se la giochino loro. Io non mi scandalizzo di certo se vedo chi si arricchisce, anzi lo ammiro.
======================
vedi si fa un gran parlare di questi arricchimenti, ma in realtà rimangono sempre molto più limitati di quanto si creda.
Capita è vero che qualcuno si trovi al posto giusto nel momento giusto, ma la grande maggioranza degli uomini del mondo e anche d' italia, sono persone normali, con un reddito medio, alle prese quasi sempre con una serie di problemi e di bisogni, per i quali il reddito si dimostra sempre insufficiente o limitato.
La cosiddetta ripartizione della ricchezza, che tu disprezzi, sta proprio in massima parte nel dare a queste persone la possibilità di una vita decorosa.
Sono quelli che si occuppano della giustizia, della polizia, della sanità, delle strade, dei semafori, delle ambulanze, dei fiumi, della difesa, della protezione cvivile, della produzione alaimentare, dei telefoni, delle televisioni, e via discorrendo,
Se lo stato, che tu disprezzi, lasciasse ai ricchi ed ai pescecani il diritto di decidere quale tenore di vita garantire a queste persone, penso che vivremo in un paese di pezzenti, o peggio in un paese con una rivoluzione permanente, come sta succedendo in palestina, perchè molto probabilmente è proprio questo che laggiù sta succedendo.

ARI6
13-03-02, 14:52
Originally posted by Claude74

E vorrei vedere che non li insegnasse, gli ideali democratici, la scuola pubblica!

Della serie: l'indottrinamento è gratuito, chi non lo vuole paga.
Complimenti, proprio un bell'esempio di pluralismo...

Claude74
13-03-02, 15:01
Originally posted by ARI6


Della serie: l'indottrinamento è gratuito, chi non lo vuole paga.
Complimenti, proprio un bell'esempio di pluralismo...
La democrazia ha senso perchè permette ad individui che hanno valori diversi di esprimerli e di vivere seguendone le regole.
Questo tuo contnuo sparare a zero su di essa, cioè sull'unico sistema di potere che ha maggiomente favorito e permesso la stabilità nel pluralismo delle idee, delle filosofie di vita e delle religioni è totalmente fuori luogo. Quel sistema che permette la convivenza di cattolici e protestanti in Germania, la convivenza tra le più diverse religioni negli USA, (certo, convivenza problematica ed imperfetta, ma nemmeno guerra di religione!).
Sono certo che un giorno la smetterai di sputare nel piatto del "padrone" che ti permette, ed anzi, ti da diritto, ad averne almeno uno, e lo ringrazierai.

ARI6
13-03-02, 15:24
Originally posted by Claude74

La democrazia ha senso perchè permette ad individui che hanno valori diversi di esprimerli e di vivere seguendone le regole.
Questo tuo contnuo sparare a zero su di essa, cioè sull'unico sistema di potere che ha maggiomente favorito e permesso la stabilità nel pluralismo delle idee, delle filosofie di vita e delle religioni è totalmente fuori luogo. Quel sistema che permette la convivenza di cattolici e protestanti in Germania, la convivenza tra le più diverse religioni negli USA, (certo, convivenza problematica ed imperfetta, ma nemmeno guerra di religione!).
Sono certo che un giorno la smetterai di sputare nel piatto del "padrone" che ti permette, ed anzi, ti da diritto, ad averne almeno uno, e lo ringrazierai.

La democrazia da a tutti il diritto di parlare, ma il mio discorso contro la democrazia è fuori luogo: mi sono perso un passaggio?
Comunque non voglio entrare nel merito della libertà di parola in democrazia (comunque ampiamente discutibile), ma mi chiedo: a cosa mi serve la libertà di parola se ad essa non corrisponde la libertà di azione, regolata in democrazia dalla volontà di una maggioranza di cui posso non condividere le scelte?

anton
13-03-02, 15:33
Originally posted by ARI6


La democrazia da a tutti il diritto di parlare, ma il mio discorso contro la democrazia è fuori luogo: mi sono perso un passaggio?
Comunque non voglio entrare nel merito della libertà di parola in democrazia (comunque ampiamente discutibile), ma mi chiedo: a cosa mi serve la libertà di parola se ad essa non corrisponde la libertà di azione, regolata in democrazia dalla volontà di una maggioranza di cui posso non condividere le scelte?
======================
il sistema scelto per determinare quella maggioranza stabilisce ovviamente la qualità di una democrazia.
Che come ogni cosa a questo mondo può anche essere truccata.
Una maggioranza che si attenga e rispetti i valori più comuni e condivisi è senz'altro da accettare e difendere.
Una maggioranza che rispetti e protegga solo i valori e gli interessi di una minoranza è truffa e ladrocinio.
Nei tuoi posts prevale invece la volontà e il desiderio di accentuare questo tipo di ladrocinio.
Con ossequi.

Claude74
13-03-02, 15:40
Originally posted by ARI6


La democrazia da a tutti il diritto di parlare, ma il mio discorso contro la democrazia è fuori luogo: mi sono perso un passaggio?
Comunque non voglio entrare nel merito della libertà di parola in democrazia (comunque ampiamente discutibile), ma mi chiedo: a cosa mi serve la libertà di parola se ad essa non corrisponde la libertà di azione, regolata in democrazia dalla volontà di una maggioranza di cui posso non condividere le scelte?
Il passaggio che ti sei perso è dovuto al fatto che le due affermazioni non erano collegate da un nesso logico comune. La seconda esprimeva uno stato di cose, la prima era un semplice invito fatto sul piano personale, che sei libero di non accettare.
Ridurre le istituzione della democrazia alla semplice regola della maggioranza è superficiale, e falso, oltretutto. Le democrazie occidentali, nella generalità dei casi, hanno una base costituzionale, la quale sancisce i diritti e i doveri dei cittadini. Oltre a ciò, regola i poteri e l'sercizio dei poteri delle istituzioni. La regola di maggioranza è un'istituzione tra le altre, certo fondamentale, ma non l'unica. I poteri della maggioranza, come tutti gli altri, sono limitati. Per es. nessuna maggioranza può abilire la democrazia, così come nessuna magg. potrebbe votare per l'abolizione, che so, della libertà di movimento. Non potrebbe farlo semplicemente perchè una votazione del genere non potrebbe sussistere, verrebbe semplicemente negata (non verrebbe permesso che avesse luogo) dalla corte costituzionale.
Saluti

ARI6
13-03-02, 15:47
Originally posted by Claude74

Il passaggio che ti sei perso è dovuto al fatto che le due affermazioni non erano collegate da un nesso logico comune. La seconda esprimeva uno stato di cose, la prima era un semplice invito fatto sul piano personale, che sei libero di non accettare.
Ridurre le istituzione della democrazia alla semplice regola della maggioranza è superficiale, e falso, oltretutto. Le democrazie occidentali, nella generalità dei casi, hanno una base costituzionale, la quale sancisce i diritti e i doveri dei cittadini. Oltre a ciò, regola i poteri e l'sercizio dei poteri delle istituzioni. La regola di maggioranza è un'istituzione tra le altre, certo fondamentale, ma non l'unica. I poteri della maggioranza, come tutti gli altri, sono limitati. Per es. nessuna maggioranza può abilire la democrazia, così come nessuna magg. potrebbe votare per l'abolizione, che so, della libertà di movimento. Non potrebbe farlo semplicemente perchè una votazione del genere non potrebbe sussistere, verrebbe semplicemente negata (non verrebbe permesso che avesse luogo) dalla corte costituzionale.
Saluti

Orbene, ammettiamo che mi faccia schifo la costituzione. Non puoi dire che essa tuteli il diritto di natura, nè che le sue norme siano la base di tutte le comunità civili. Essa non è quindi affatto necessaria: e allora non si sottomette l'individuo imponendogli di accettarla?

anton
13-03-02, 15:52
Originally posted by ARI6


Orbene, ammettiamo che mi faccia schifo la costituzione. Non puoi dire che essa tuteli il diritto di natura, nè che le sue norme siano la base di tutte le comunità civili. Essa non è quindi affatto necessaria: e allora non si sottomette l'individuo imponendogli di accettarla?
===============
Se vuoi vivere in quella comunità devi accettarla, o al massimo, con le vie permesse dalla legge cercare di modifcarla.
Se invece non le accetti e vuoi modificarla con vie non le legggittime, ti puoi dare alla lotta clandestina.
Se non vuoi fare ne l'una nè l'altra cosa puoi andartene nel deserto e vivere secondo il tuo diritto di natura.
Ovviamente rinunciando ai vantaggi che vivere in una comunità organizzata comporta.

ARI6
13-03-02, 15:57
Originally posted by cciappas

===============
Se vuoi vivere in quella comunità devi accettarla, o al massimo, con le vie permesse dalla legge cercare di modifcarla.
Se invece non le accetti e vuoi modificarla con vie non le legggittime, ti puoi dare alla lotta clandestina.
Se non vuoi fare ne l'una nè l'altra cosa puoi andartene nel deserto e vivere secondo il tuo diritto di natura.
Ovviamente rinunciando ai vantaggi che vivere in una comunità organizzata comporta.

Perchè una comunità organizzata funziona solo con regole democratiche...
non si finisce mai di imparare...

anton
13-03-02, 16:04
Originally posted by ARI6


Perchè una comunità organizzata funziona solo con regole democratiche...
non si finisce mai di imparare...
========================
Sotto la definizione di "democrazia", oggi, per darsi lustro, funzionano tutte le società organizzate.
Ognuna ha scelto i suoi metodi per definre le sue maggiranze, e ognuna ha i suoi trucchi per condizizonare i comportamenti delle maggioranze elette.
Il resto, ovverossia ciò che dicono le televisioni i giornali e gli stessi uomini politici, è solo letteratura.
Come il vecchio adagio del prete che rimproverato per il suo comportamento diceva ai suoi parrocchiani: voi dovete seguire le raccomandazioni che vi do dal pulpito, ma non dovete guardare e tantomeno seguire gli esempi della mia vita privata.

Claude74
13-03-02, 16:18
Originally posted by ARI6


Orbene, ammettiamo che mi faccia schifo la costituzione. Non puoi dire che essa tuteli il diritto di natura, nè che le sue norme siano la base di tutte le comunità civili. Essa non è quindi affatto necessaria: e allora non si sottomette l'individuo imponendogli di accettarla?
Non vedo quale sia la forma di stato, o il regime che non implichi una qualche sottomissione. Un regime puramente libertario comporterebbe sottomissione, non ad un'autorità statale, ma ad un'autorità di fatto. E ci potrebbero essere circostanze per cui un individuo non sia minimamente libero di scegliere di non sottomettersi ad un'autorità di fatto. Se io muoio di fame, e tu sei l'unico che può darmi da mangiare, perchè io sono poverissimo, e tu richissimo, non puoi dire che tu non hai un potere su di me. Infatti, tu puoi dettare tutte le condizioni che vuoi in cambio di cibo. Certo, tu non mi obblighi a prendere il cibo da te, nè, quindi, mi imponi le tue condizioni, ma, di fatto, la mia vita dipende da te.
Nè sono libero, perchè non ho alternative tra cui scegliere, a meno che tu non consideri il morire di fame un'alternativa plausibile.
Saluti

ARI6
13-03-02, 16:21
Originally posted by Claude74

Non vedo quale sia la forma di stato, o il regime che non implichi una qualche sottomissione. Un regime puramente libertario comporterebbe sottomissione, non ad un'autorità statale, ma ad un'autorità di fatto. E ci potrebbero essere circostanze per cui un individuo non sia minimamente libero di scegliere di non sottomettersi ad un'autorità di fatto. Se io muoio di fame, e tu sei l'unico che può darmi da mangiare, perchè io sono poverissimo, e tu richissimo, non puoi dire che tu non hai un potere su di me. Infatti, tu puoi dettare tutte le condizioni che vuoi in cambio di cibo. Certo, tu non mi obblighi a prendere il cibo da te, nè, quindi, mi imponi le tue condizioni, ma, di fatto, la mia vita dipende da te.
Nè sono libero, perchè non ho alternative tra cui scegliere, a meno che tu non consideri il morire di fame un'alternativa plausibile.
Saluti

Il lavoro, come alternativa come la vedi?

anton
13-03-02, 16:25
Originally posted by ARI6


Il lavoro, come alternativa come la vedi?
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nel caso preso in esame più che di lavoro si dovrebbe parlare di schiavitu!!!

Claude74
13-03-02, 16:32
Originally posted by ARI6


Il lavoro, come alternativa come la vedi?
Certo, ma solo ed esclusivamente alle tue condizioni....potresti impormi turni massacranti, o potresti schiavizzarmi, cioè darmi solo pane ed acqua.
Inoltre c'è il caso che uno non possa lavorare. Secondo la tua idea un handicappato grave e poverissimo, è altrattanto libero quanto te, ricchissimo.....libero di morire di fame.
Ora, non dico che tu non possa sostenere le cose che sostieni, però....la devi dire tutta, la verità:
La tua idea politica comporta una giustificazione morale di quanto ho sopra descritto. Essa contempla la diseguaglianza (anche solo di mero reddito) più mostruosa, negando che vi sia un diritto alla sopravvivenza. Ora tu non puoi dire solo le cose carine del libertarismo, la libertà di espressione, l'autoppartenenza, la libertà di vivere secondo i propri valori ecc. e tralasciare gli aspetti più oscuri di esso, quelli più cinici. Se l'unica cosa da tutelare sono i diritti di proprietà, allora nella situazione descritta, la schiavitàù o la morte per fame sono giustificate, ed è giustificata l'autorità totale che il ricco ha sul povero. Abbi il coraggio delle tue idee!

ARI6
13-03-02, 16:55
Originally posted by Claude74

Certo, ma solo ed esclusivamente alle tue condizioni....potresti impormi turni massacranti, o potresti schiavizzarmi, cioè darmi solo pane ed acqua.
Inoltre c'è il caso che uno non possa lavorare. Secondo la tua idea un handicappato grave e poverissimo, è altrattanto libero quanto te, ricchissimo.....libero di morire di fame.
Ora, non dico che tu non possa sostenere le cose che sostieni, però....la devi dire tutta, la verità:
La tua idea politica comporta una giustificazione morale di quanto ho sopra descritto. Essa contempla la diseguaglianza (anche solo di mero reddito) più mostruosa, negando che vi sia un diritto alla sopravvivenza. Ora tu non puoi dire solo le cose carine del libertarismo, la libertà di espressione, l'autoppartenenza, la libertà di vivere secondo i propri valori ecc. e tralasciare gli aspetti più oscuri di esso, quelli più cinici. Se l'unica cosa da tutelare sono i diritti di proprietà, allora nella situazione descritta, la schiavitàù o la morte per fame sono giustificate, ed è giustificata l'autorità totale che il ricco ha sul povero. Abbi il coraggio delle tue idee!

L'aggressione non è giustificata. La schiavitù è una forma di aggressione, a meno che lo schiavo non sia d'accordo ad esser tale.
E il diritto alla sopravvivenza esiste come diritto di non essere aggrediti: non vedo perchè gli inetti debbano essere mantenuti da tutti.

anton
13-03-02, 16:58
Originally posted by ARI6


L'aggressione non è giustificata. La schiavitù è una forma di aggressione, a meno che lo schiavo non sia d'accordo ad esser tale.
E il diritto alla sopravvivenza esiste come diritto di non essere aggrediti: non vedo perchè gli inetti debbano essere mantenuti da tutti.
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HAI RAGIONE: UCCIDIAMOLI!
MA è ANCHE NECESSARIO STABILIRE CHI DEVE DEFINIRE UN ALTRO INETTO.
OPPURE DEVE DEFINIRSI INETTO QUELLO CHE NON TI PULISCE IL CULO CON GRAZIA E MANI DI FATA?

ARI6
13-03-02, 17:04
Originally posted by cciappas

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HAI RAGIONE: UCCIDIAMOLI!

Ma non riesci proprio ad immaginarti di fare la tua vita lasciando che gli altri facciano la loro?
Chi per mille motivi non può lavorare avrà pure una famiglia (o qualcuno che può aiutarlo, penso alle organizzazioni di volontariato).
E se proprio vuoi aiutarlo, fallo pure privatamente: molto probabilmente ti darò una mano, ma non è giusto che mi venga imposto.

anton
13-03-02, 17:14
[QUOTE]Originally posted by ARI6


Ma non riesci proprio ad immaginarti di fare la tua vita lasciando che gli altri facciano la loro?
Chi per mille motivi non può lavorare avrà pure una famiglia (o qualcuno che può aiutarlo, penso alle organizzazioni di volontariato).
E se proprio vuoi aiutarlo, fallo pure privatamente: molto probabilmente ti darò una mano, ma non è giusto che mi venga imposto. [/QUOTE====
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e SE QUELLO RIMANE SOLO?
OPPURE LA SOLITA L'ELEMOSINA CHE TI ALLEGGERISCE LA COSCIENZA MA LASCIA LA MISERIA STABILE???
TUTTI NASCENDO ABBIAMO EREDITATO QUALCOSA DA CHI CI HA PRECEDUTO.: SCUOLE , STRADE, PONTI, IL FUOCO, LA SCRITTURA, IL MOTORE A SCOPPIO, LA RADIO, IL TELEFONO, L'ARATRO, LA ZAPPA, .
ABBIAMO PAGATO PER QUESTE COSE??
FORSE FRA I PROGENITORI DI QUELL'INETTO C'è ANCHE CHI CI HA PERMESSO QUALCUNO DI QUESTI BENEFICI, NON CREDI CHE SIA LOGICO PAGARE QUALCOSA PER USUFRUIRNE???

Claude74
13-03-02, 17:27
Originally posted by ARI6


L'aggressione non è giustificata. La schiavitù è una forma di aggressione, a meno che lo schiavo non sia d'accordo ad esser tale.
E il diritto alla sopravvivenza esiste come diritto di non essere aggrediti: non vedo perchè gli inetti debbano essere mantenuti da tutti.
Ma se l'alternativa alla schiavitù è la morte per fame, allora, lo schiavo sarà costretto ad essere d'accordo.
No, quello di cui tu parli è il diritto alla vita, non alla sopravvivenza.
Il diritto alla sopravvivenza è il diritto a possedere un'insieme di risorse basilari alle quali la persona non può esere costretta a rinunciare, ma, soprattutto, implica la proibizione per tutti di rendere impossibile praticamente il procurarsi queste risorse basilari, cioè, potenzialmente, implica degli obblighi positivi da parte di chi ha, nei confroni di chi non ha quelle risorse, di trasferire risorse da sè a chi ne è privo. (vedi Pontara- Filosofia pratica, io ho parafrasato) Per dire che la pratica di tale diritto può comportare una violazione dei diritti di proprietà. Non che uno non possa essere d'accordo nell'essere schiavo, ma, per poter dire che uno ha scelto liberamente la schiavitù, almeno si dovrebbe porre la la condizione che l'alternativa alla scelta della schiavitù abbia lo stesso valore che la scelta effettivamente fatta, o, meglio, che la scelta di nopn-schiavitù comporti una situazione almeno tanto buona quanto quella di schiavitù (insomma, il discorso sarebbe un pò lungo...). Non è il nostro caso, visto che l'alternativa alla schiavitù è la morte per fame. Sai bene che queste non sono fantasie, e che in molte parti del mondo l'esempio fatto è più che verisimile.
Bisogna vedere in che senso si è inetti. Se lo sono perchè sono un fannullone che non ha voglia di lavorare, allora ti do ragione: scelgo di rendermi inetto e pago le conseguenze della mia scelta.
Ma se lo sono perchè sono handicappato? Forse che uno sceglie di essere handicappato? Se uno nasce senza il minimo talento, forse sceglie lui di non essere capace? Uno poi può avere capacità scarsamente spendibili sul mercato.....in tutti questi casi l'inettitudine non è dovuta a scelta, ma al caso. Insomma, dobbiamo sperare in Dio che ci faccia forti e belli per non morire di fame, o, cmq, per non fare una vita di merda....tutto qui la libertà?