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Visualizza Versione Completa : Don Vitaliano scacciato dalla chiesa



Oscar
10-03-02, 18:49
Secondo il suo superiore ha tenuto un comportamento
gravemente offensivo. "Sono pronto a fare ricorso"

Chiesa, ultimatum a don Vitaliano
"Non devi fare più il parroco"
"Via entro 15 giorni o sarà rimosso"



--------------------------------------------------------------------------------
AVELLINO - Don Vitaliano della Sala, passato alle cronache come "il prete dei no global", non può più esercitare il suo ufficio di parroco. Lo ha deciso l'abate di Montevergine, Tarcisio Giovanni Nazzaro, che lo invita a lasciare il posto entro 15 giorni, con l'avvertimento che in caso contrario sarà avviata la procedura di rimozione prevista dal diritto canonico. Un "invito", come si vede, per modo di dire.

Don Vitaliano è parroco di Sant'Angelo a Scala (Avellino), ed è noto per le sue iniziative, tra cui il boicottaggio alla guerra nella ex Jugoslavia e la partecipazione alle manifestazioni dei No Global, compreso il G8 di Genova.
Il testo della lettera inviatagli dall'abate è stato letto dal sacerdote oggi durante l'omelia nella chiesa di Sant'Angelo a Scala. Il parroco, dopo aver pronunciato
parole di rispetto per il suo superiore, ha invitato i fedeli a rispondere "con l'amore e la carità" e a non organizzare manifestazioni di dissenso, annunciando comunque che presenterà ricorso contro la decisione dell'abate.

"Sono davvero spiacente di doverti comunicare che, dopo aver tanto a lungo pazientato perchè tu tornassi sui tuoi passi - è scritto nella lettera dell'abate - mettendo fine ai comportamenti gravemente e pubblicamente offensivi della comunione della Chiesa, è indispensabile che tu rinunci entro quindici giorni all'ufficio di parroco della comunità di San Giacomo Apostolo, in Sant'Angelo a Scala".

La lettera prosegue censurando il fatto che don Vitaliano parli senza "alcuna abilitazione". Tu, dice l'abate, continui a "erigerti a supremo giudice con discorsi e interviste rilasciate alla stampa e alle varie tv nazionali e locali, in aperta e dichiarata sfida al tuo Ordinario. Il tuo modo di agire arreca continuo turbamento alla comunione ecclesiale. E' ormai scontata la perdita della tua buona considerazione da parte di cristiani onesti e seri".

L'abate garantisce però al prete no global "il perdono per gli atti di insubordinazione e perfino di oltraggio contro la mia persona. Con il cuore ferito e le lacrime agli occhi prego lo Spirito Santo che ti illumini e ti incoraggi ad evitare, alla Comunità alla Chiesa e a te stesso, maggiori sofferenze". Don Vitaliano può presentare una memoria a sua discolpa, ma se non accetterà spontaneamente l'invito sarà avviata la procedura di rimozione.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Sant'Angelo a Scala, Vinicio Zaccaria del Ppi: "Forse don Vitaliano in alcune occasioni potrà aver esagerato ma le sue sono battaglie giuste, condivise dalla comunità. La Chiesa ha le sue regole e non voglio entrare nel merito, ma spero che l'abate ci ripensi e si dimostri magnanimo nei confronti di don Vitaliano".


Repubblica (http://www.repubblica.it/online/politica/gottoventidue/vitalianosospeso/vitalianosospeso.html)

un uomo libero
10-03-02, 19:02
E certo! Un prete che parla di pace e che sta con i deboli,per la Chiesa d'oggi e' qualcosa d'intollerabile. Meglio i sacerdoti che benedicono i cannoni e quelli che sanno maneggiare il denaro come marcinkus; d'altronde Gesu' non ha sempre predicato la guerra e l'opulenza?

Oscar
10-03-02, 19:04
Originally posted by un uomo libero
E certo! Un prete che parla di pace e che sta con i deboli,per la Chiesa d'oggi e' qualcosa d'intollerabile. Meglio i sacerdoti che benedicono i cannoni e quelli che sanno maneggiare il denaro come marcinkus; d'altronde Gesu' non ha sempre predicato la guerra e l'opulenza?

Un prete che assieme a Don Gallo si è reso corresponsabile dei fatti violenti accaduti a Genova.

un uomo libero
10-03-02, 19:09
Originally posted by Oscar


Un prete che assieme a Don Gallo si è reso corresponsabile dei fatti violenti accaduti a Genova.

Si sono resi responsabili di cosa? Ed in base a quali prove? Quelle fornite dal ministro "scarola" per caso ? Oppure da prove fornite da quei signori in nero affiliati alla questura ?

Oscar
10-03-02, 19:18
Originally posted by un uomo libero


Si sono resi responsabili di cosa? Ed in base a quali prove? Quelle fornite dal ministro "scarola" per caso ? Oppure da prove fornite da quei signori in nero affiliati alla questura ?


Un poco in ritardo ma la Chiesa finalmente comicia ad allontanare questi strani preti comunisti che non si capisce bene a cosa mirino. Esistono le leggi dello stato italiano e le sue istituzioni, con le loro continue dichiarazioni continuavano ad offenderle, poi preti che parlano a comizi di partito come nel caso di Don Gallo è veramente il massimo

MrBojangles
10-03-02, 19:28
Ormai siamo alla follia.
:(

un uomo libero
10-03-02, 19:29
Originally posted by Oscar



Un poco in ritardo ma la chiesa finalmente comicia ad allontanare questi strani preti comunisti che non si capisce bene a cosa mirino. Esistono le leggi dello stato italiano e le sue istituzioni, con le loro continue dichiarazioni continuavano ad offenderle, poi preti che parlano a comizi di partito come nel caso di Don Gallo è veramente il massimo

Quando la Chiesa (maiuscolo anche se sono ateo) invitava a votare dc quello non era politica? Qui di strano c'e' solo questa sacra istituzione che troppo spesso dimentica i dettati di Cristo entrando a far parte di diritto tra la schiera (folta) dei "mercanti del tempio". Sono proprio i preti di periferia come don Gallo e don Vitaliano che sacrificando la loro esistenza in mezzo alla gente che soffre, ricordano che la religione non e' solo un modo per conquistare piu' potere politico, ma e' anche e soprattutto stare vicino a chi ha bisogno.

Oscar
10-03-02, 19:36
Originally posted by un uomo libero


Quando la Chiesa (maiuscolo anche se sono ateo) invitava a votare dc quello non era politica? Qui di strano c'e' solo questa sacra istituzione che troppo spesso dimentica i dettati di Cristo entrando a far parte di diritto tra la schiera (folta) dei "mercanti del tempio". Sono proprio i preti di periferia come don Gallo e don Vitaliano che sacrificando la loro esistenza in mezzo alla gente che soffre, ricordano che la religione non e' solo un modo per conquistare piu' potere politico, ma e' anche e soprattutto stare vicino a chi ha bisogno.



Io li ho sentiti sul palco dei comizi, questa gente ha offeso le istituzioni in maniera gratuita e senza prove poi alla fine questi gesti anche se non sono perseguibili penalmente si pagano.

un uomo libero
10-03-02, 19:51
Originally posted by Oscar




Io li ho sentiti sul palco dei comizi, questa gente ha offeso le istituzioni in maniera gratuita e senza prove poi alla fine questi gesti anche se non sono perseguibili penalmente si pagano.

Quando le istituzioni si comportano come si sono comportate a Genova, non rappresentano piu' un Paese che vuole essere democratico e civile, ma uno che aspira a diventare come quelli purtroppo esistenti nel sud America; conseguentemente ogni critica e' pertinente e devuta, malgrado tutto dovremmo essere in democrazia, o no?

Oscar
10-03-02, 19:56
La sera della morte di Giuliani invece di cercare di calmare gli animi questi preti sono andati davanti alle telecamere a dir menzogne ed accusare ingiustamente le forze dell'ordine

un uomo libero
10-03-02, 20:01
Originally posted by Oscar
La sera della morte di Giuliani invece di cercare di calmare gli animi questi preti sono andati davanti alle telecamere a dir menzogne ed accusare ingiustamente le forze dell'ordine

Menzogne? Le uniche menzogne le hanno dette i rappresentanti delle istituzioni . E dimentichi inoltre che 'e stato proprio don Vitaliano (in un primo momento addirittura accusato di instigazione) a bloccare alcuni esagitati che volevano attaccare dei carabinieri. I quali carabinieri, ancora non riescono a dare una versione credibile riguardo il numero degli occupanti della jeep e sul numero di colpi esplosi.

10-03-02, 23:18
Originally posted by Oscar
Secondo il suo superiore ha tenuto un comportamento
gravemente offensivo. "Sono pronto a fare ricorso"

Chiesa, ultimatum a don Vitaliano
"Non devi fare più il parroco"
"Via entro 15 giorni o sarà rimosso"



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AVELLINO - Don Vitaliano della Sala, passato alle cronache come "il prete dei no global", non può più esercitare il suo ufficio di parroco. Lo ha deciso l'abate di Montevergine, Tarcisio Giovanni Nazzaro, che lo invita a lasciare il posto entro 15 giorni, con l'avvertimento che in caso contrario sarà avviata la procedura di rimozione prevista dal diritto canonico. Un "invito", come si vede, per modo di dire.

Don Vitaliano è parroco di Sant'Angelo a Scala (Avellino), ed è noto per le sue iniziative, tra cui il boicottaggio alla guerra nella ex Jugoslavia e la partecipazione alle manifestazioni dei No Global, compreso il G8 di Genova.
Il testo della lettera inviatagli dall'abate è stato letto dal sacerdote oggi durante l'omelia nella chiesa di Sant'Angelo a Scala. Il parroco, dopo aver pronunciato
parole di rispetto per il suo superiore, ha invitato i fedeli a rispondere "con l'amore e la carità" e a non organizzare manifestazioni di dissenso, annunciando comunque che presenterà ricorso contro la decisione dell'abate.

"Sono davvero spiacente di doverti comunicare che, dopo aver tanto a lungo pazientato perchè tu tornassi sui tuoi passi - è scritto nella lettera dell'abate - mettendo fine ai comportamenti gravemente e pubblicamente offensivi della comunione della Chiesa, è indispensabile che tu rinunci entro quindici giorni all'ufficio di parroco della comunità di San Giacomo Apostolo, in Sant'Angelo a Scala".

La lettera prosegue censurando il fatto che don Vitaliano parli senza "alcuna abilitazione". Tu, dice l'abate, continui a "erigerti a supremo giudice con discorsi e interviste rilasciate alla stampa e alle varie tv nazionali e locali, in aperta e dichiarata sfida al tuo Ordinario. Il tuo modo di agire arreca continuo turbamento alla comunione ecclesiale. E' ormai scontata la perdita della tua buona considerazione da parte di cristiani onesti e seri".

L'abate garantisce però al prete no global "il perdono per gli atti di insubordinazione e perfino di oltraggio contro la mia persona. Con il cuore ferito e le lacrime agli occhi prego lo Spirito Santo che ti illumini e ti incoraggi ad evitare, alla Comunità alla Chiesa e a te stesso, maggiori sofferenze". Don Vitaliano può presentare una memoria a sua discolpa, ma se non accetterà spontaneamente l'invito sarà avviata la procedura di rimozione.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Sant'Angelo a Scala, Vinicio Zaccaria del Ppi: "Forse don Vitaliano in alcune occasioni potrà aver esagerato ma le sue sono battaglie giuste, condivise dalla comunità. La Chiesa ha le sue regole e non voglio entrare nel merito, ma spero che l'abate ci ripensi e si dimostri magnanimo nei confronti di don Vitaliano".


Repubblica (http://www.repubblica.it/online/politica/gottoventidue/vitalianosospeso/vitalianosospeso.html)

La Chiesa sta perdendo non solo milioni di fedeli ma anche migliaia di preti. Il Vangelo non è più un punto di riferimento, ma un libro dimenticato dal tempo, i cui fogli si perdono nel profondo abisso dell'esteriorità dei riti e della forma.

Cordialità

afam
11-03-02, 00:55
E Padre Leonardo Boff, quello della teologia della Liberazione?

E quel vescovo ucciso sull'altare, in Sudamerica, del quale, nella chiesa più nessuno si occupa, impegnati come sono nei processi di beatificazione, ad esempio di Monsignor Stepinac, protettore di Ante Pavelic e degli ustascia?

E Hans Kung, il teologo tedesco a cui è stato tolto l'insegnamento?

Forse Dio vuole che la Chiesa, per come è diventata, sia cancellata e, a tal uopo ne determina gli atti.

Antonio La Trippa
11-03-02, 01:32
Originally posted by afam
E Padre Leonardo Boff, quello della teologia della Liberazione?

E quel vescovo ucciso sull'altare, in Sudamerica, del quale, nella chiesa più nessuno si occupa, impegnati come sono nei processi di beatificazione, ad esempio di Monsignor Stepinac, protettore di Ante Pavelic e degli ustascia?

E Hans Kung, il teologo tedesco a cui è stato tolto l'insegnamento?

Forse Dio vuole che la Chiesa, per come è diventata, sia cancellata e, a tal uopo ne determina gli atti.
E mò pure a appolloggia dei erettici avemmo a sentì accà ! Ma facimmo o piacere !!!

un uomo libero
11-03-02, 03:54
Originally posted by afam
E Padre Leonardo Boff, quello della teologia della Liberazione?

E quel vescovo ucciso sull'altare, in Sudamerica, del quale, nella chiesa più nessuno si occupa, impegnati come sono nei processi di beatificazione, ad esempio di Monsignor Stepinac, protettore di Ante Pavelic e degli ustascia?

E Hans Kung, il teologo tedesco a cui è stato tolto l'insegnamento?

Forse Dio vuole che la Chiesa, per come è diventata, sia cancellata e, a tal uopo ne determina gli atti.

Ed il sig woytila che si affaccia al balcone (leggittimandone il regime) con il criminale pinochet non era un segno che la Chiesa andava in tutt'altra direzione dalla dottrina di Cristo?

Mjollnir
11-03-02, 04:07
La Chiesa è sempre andata contro la dottrina di Cristo...altrimenti non avrebbe potuto neanche stabilirsi...

Colombo da Priverno
11-03-02, 11:09
Per fortuna ci sono tanti preti che lavorano in silenzio nei luoghi più speduti del mondo. Questi preti sono molto lontani dal reverendo compagno don Vitaliano a cui forse piace troppo la politica e troppo poco la cura delle anime. Questi preti non hanno tempo di andare in tv, di sabotare un vertice della NATO, di bivaccare con Agnoletto e Casarini. Hanno altro da fare, e inoltre sono per la globalizzazione. Sì quella dell'amore. E da questo punto di vista il reverendo compagno della Sala è un vero no-global. Da lui ho visto solo violenza. Nei gesti e nelle parole.
Ci risparmi i suoi gesti clamorosi, ci sono già Casarini e compagnia bella. Avevamo bisogno di un pastore di anime non di un agitatore politico.

P.S.
Afam citi persone di cui forse non conosci la storia.

brunik
11-03-02, 13:42
Originally posted by Oscar



Un poco in ritardo ma la Chiesa finalmente comicia ad allontanare questi strani preti comunisti che non si capisce bene a cosa mirino. Esistono le leggi dello stato italiano e le sue istituzioni, con le loro continue dichiarazioni continuavano ad offenderle, poi preti che parlano a comizi di partito come nel caso di Don Gallo è veramente il massimo

Questo Oscar è davvero forte.

E da quando esistono i "preti comunisti"?

Ah, dimenticavo, probabilmente non sai neanche cosa vuol dire comunismo. Tu pensi che voglia dira antiberlusconismo, come ti ha fatto credere Berlusconi ("o di qua o di là, o con me o con i comunisti", ma va là, Berlusca, pirla, io sto con chi mi pare, non sono mica un coglione come vorresti tu)


Oscar, ti servirebbe un insegnante di sostegno che ti guidi a comprendere l'originale significato di alcune parole, il cui senso è stato stravolto da Berlusconi:

Comunismo, Parzialità, Libertà.

afam
11-03-02, 14:51
Originally posted by Lepanto
Per fortuna ci sono tanti preti che lavorano in silenzio nei luoghi più speduti del mondo. Questi preti sono molto lontani dal reverendo compagno don Vitaliano a cui forse piace troppo la politica e troppo poco la cura delle anime. Questi preti non hanno tempo di andare in tv, di sabotare un vertice della NATO, di bivaccare con Agnoletto e Casarini. Hanno altro da fare, e inoltre sono per la globalizzazione. Sì quella dell'amore. E da questo punto di vista il reverendo compagno della Sala è un vero no-global. Da lui ho visto solo violenza. Nei gesti e nelle parole.
Ci risparmi i suoi gesti clamorosi, ci sono già Casarini e compagnia bella. Avevamo bisogno di un pastore di anime non di un agitatore politico.

P.S.
Afam citi persone di cui forse non conosci la storia.




Se ti riferisci a Stepinac, la conosco benissimo.

Di Hans Kung ho letto i libri.

Di mons. Heleder Camara, so che è stato ucciso sull'altare. Pensi perchè non era cristiano, o perchè lo era sul serio?

Silvia
11-03-02, 15:48
Originally posted by brunik


E da quando esistono i "preti comunisti"?



Può darsi che Don Vitaliano non sia “comunista”,ma come definiresti tu un sacerdote che ha issato sul campanile della chiesa la bandiera cubana,ha preso parte alle manifestazioni degli zapatisti del Chiapas (facendosi espellere dal Messico…),ha partecipato con gli autonomi di Casarini alle incursioni alle basi Nato,ha sostenuto le “okkupazioni” delle scuole avellinesi,ha sfilato al Gay Pride,ha preso parte ai cortei del G8 a Genova tanto pacificamente, da beccarsi perfino una denuncia della Digos per istigazione a delinquere?

brunik
11-03-02, 16:13
Originally posted by Silvia


Può darsi che Don Vitaliano non sia “comunista”,ma come definiresti tu un sacerdote che ha issato sul campanile della chiesa la bandiera cubana,ha preso parte alle manifestazioni degli zapatisti del Chiapas (facendosi espellere dal Messico…),ha partecipato con gli autonomi di Casarini alle incursioni alle basi Nato,ha sostenuto le “okkupazioni” delle scuole avellinesi,ha sfilato al Gay Pride,ha preso parte ai cortei del G8 a Genova tanto pacificamente, da beccarsi perfino una denuncia della Digos per istigazione a delinquere?

Un seguace di San Francesco, che alla sua epoca ne ha fatte anche di peggio.

Oppure preferisci i preti tipo Don Baget Bozzo?

Colombo da Priverno
11-03-02, 16:15
Il Card. Stepinac era un sant'uomo calunniato e poi ucciso dal regime di Tito.

afam
11-03-02, 16:47
Originally posted by Lepanto
Il Card. Stepinac era un sant'uomo calunniato e poi ucciso dal regime di Tito.





Mons.Stepinac ha benedetto le truppe di Ante Pavelic che hanno fatto strage dei cristiani ortodossi.

Non vorrai sostenere che Stepinac non sapeva delle stragi, se erano conosciute perfino in Vaticano.

In nome della egemonia della Chiesa Cattolica, naturalmente.

Colombo da Priverno
11-03-02, 17:08
Il Card. Stepinac già nella predica alla gioventú universitaria, il 27 marzo 1938, condannò la dottrina dell’ideologia razzista: “Il razzismo moderno rimprovera alla Chiesa di non gettarsi in ginocchio davanti al suo idolo e sottomettersi a lui. Ma non é forse la nazionalità il più alto bene dell’uomo? No, non lo é, perchè altirmenti dovrebbe essere capace di appagare tutte le aspirazioni dell’uomo e renderlo beato sulla terra. E che questo non può, é chiaro… Se dunque l’amore per la nazionalità oltrepassa i limiti del bounsenso, allora nen é amore, ma passione, e la passione non é né utile, né di lunga durata. Perciò la Chiesa, anche sul piano nazionale, impone il principio – non fare all’altro quello che non vorresti fosse fatto a te! –

L’amore per la propria nazinalità non deve rendere l’uomo un animale feroce che distrugge tutto e provoca vendetta, ma lo deve talmente nobilitare da recare al suo popolo il rispetto e l’amore degli altri popoli”.

Fedele a tale principio, alla fine del 1938, domandò aiuto al Capitolo metropolitano di Zagabria per gli Ebrei che, come egli scrisse "a causa della legge, sulla conservazione della razza" furono costretti ad abbandonare la Germania e l'Austria”. E il 31 dicembre 1938 fondò l’Azione per il soccorso agli Ebrei profughi e la mise sotto la sua protezione e nell anno seguente, domandò ai fedeli più ricchi un aiuto per gli Ebrei profughi perché, come scrisse, “il nostro dovere cristiano é di aiutarli”.

Nel turbine della seconda guerra mondiale, il tredicesimo giorno dopo la fondazione dello stato croato, appogiato dalle forze dell’asse egli inviò al ministro degli interni una lettera di protesta per l’emanazione delle leggi razziste. Parecchie volte egli parlò apertamente contro il razzismo come durante la festa di Christo Re il 25 ottobre 1942 quando disse: “Ogni popolo e ogni razza esistente sulla terra hanno diritto ad una vita degna dell uomo e ad un trattamento degno dell’uomo. Tutti, senza differenze, siano essi appartanenti alla razza zingara o altra, siano essi negri o europei, siano gli odiati Ebrei o i superbi Ariani, tutti hanno lo stesso diritto di dire “Padre nostro che sei nei cieli”. Se Dio ha accordato a tutti questo diritto, quale potere umano potrà mai negarlo?”

In tempi in cui la vita umana non valeva niente, i diritti umani erano calestati in modi diversi, con interventi scritti alle autorità di quel tempo e con manifestazioni pubbliche, specialmente quelle dell'arcivescovo Stepinac, la Chiesa si é schierata per difendere la dignità della persona umana e i diritti della famiglia. L’arcivescovo Stepinac espose la sua posizione nel Giorno del Papa, il 14 marzo 1943, quando ha detto nella cattedrale di Zagabria: “Ogni persona a qualunque razza e nazione appartenga ha diritto alla vita fisica, ha diritto alla vita spirituale, ha diritto al matrimonio, ha diritto all’ educazione religiosa, ha diritto all’uso dei beni materiali se ciò non é contrario alle leggi giuste che difendono gli interessi dell’intera comunità, e tanti altri diritti. Ed ogni violazione di questi diritti della persona umana non può che portare conseguenze negative.

“Vi prego di prednere misure urgenti in tutto il territorio dello Stato Indipendente della Croazia perché non sia ucciso neanche un Serbo che non sia riconosciuto colpevole e meritevole di morte” scrisse l’arcivescovo di Zagabria il 14 maggio 1941 nella lettera di protesta al capo dello Stato. Egli richiamava l’attenzione sulle terribili conseguenze delle leggi razziste, sulla intollerabile condizione dei Serbi e degli Ebrei nei campi di concentramento intervendo spesso per iscritto a favore di persone perseguitate dal regime. Nella sua predica in catedrale il 29. giugno 1942, accusò la censura di stato di vietare la pubblicazione dei suoi discorsi sui diritti umani e di nascondere le richieste di intercessione per gli ortodossi ad altri non cattolici mettendoli davanti alla scelta: morte o cambiamento di fede, la Chiesa, non potendo impedire questa violenza sulle coscienze, per direttiva segreta dell’arcivescovo Stepinac, accettò formalmente tutti nel suo seno, conscia che, come scriveva l’arcivescovo nelle sue direttive riservate: “il ruolo e la missione dei cristiani é prima di tutto salvare la gente…Passati questi tempi di pazzia e di barbarismo, nella nostra Chiesa resteranno quelli che si convertiranno per convinzione, mentre gli altri, passato il pericolo, torneranno alla loro fede.” La Chiesa in Croazia si opponeva alle varie forme di violenza politica e militare incrementando la solidarietà e il soccorso caritativo alle persone in pericolo senza tener conto dell’orientamento religioso, politico o nazionale, sostenendo quanto poteva Ebrei, Serbi, Sloveni, Polacchi e Croati in pericolo.

Silvia
11-03-02, 17:54
Originally posted by brunik


Un seguace di San Francesco, che alla sua epoca ne ha fatte anche di peggio.

Oppure preferisci i preti tipo Don Baget Bozzo?


Un paragone davvero ardito,caro brunik… :D
E’ vero che San Francesco era un contestatore, ma era anche un mistico e non mi risulta che incitasse alla violenza…Non mi pare proprio che si possa dire la stessa cosa di Don Vitaliano.

(Su Don Baget Bozzo,preferisco stendere un velo pietoso...)

MrBojangles
11-03-02, 18:55
Originally posted by Silvia



Un paragone davvero ardito,caro brunik… :D
E’ vero che San Francesco era un contestatore, ma era anche un mistico e non mi risulta che incitasse alla violenza…Non mi pare proprio che si possa dire la stessa cosa di Don Vitaliano.

(Su Don Baget Bozzo,preferisco stendere un velo pietoso...)

Dovresti stenderlo su uno dei più influenti consiglieri (poi, ci sarebbero anche i "consigliori") del Capo del Governo.

Per quanto mi riguarda è "solamente" prete. Non è violenza l'incitamento all'odio religioso impartito dal pulpito da "certi altri" preti??

afam
12-03-02, 00:11
Originally posted by Lepanto
Il Card. Stepinac già nella predica alla gioventú universitaria, il 27 marzo 1938, condannò la dottrina dell’ideologia razzista: “Il razzismo moderno rimprovera alla Chiesa di non gettarsi in ginocchio davanti al suo idolo e sottomettersi a lui. Ma non é forse la nazionalità il più alto bene dell’uomo? No, non lo é, perchè altirmenti dovrebbe essere capace di appagare tutte le aspirazioni dell’uomo e renderlo beato sulla terra. E che questo non può, é chiaro… Se dunque l’amore per la nazionalità oltrepassa i limiti del bounsenso, allora nen é amore, ma passione, e la passione non é né utile, né di lunga durata. Perciò la Chiesa, anche sul piano nazionale, impone il principio – non fare all’altro quello che non vorresti fosse fatto a te! –

L’amore per la propria nazinalità non deve rendere l’uomo un animale feroce che distrugge tutto e provoca vendetta, ma lo deve talmente nobilitare da recare al suo popolo il rispetto e l’amore degli altri popoli”.

Fedele a tale principio, alla fine del 1938, domandò aiuto al Capitolo metropolitano di Zagabria per gli Ebrei che, come egli scrisse "a causa della legge, sulla conservazione della razza" furono costretti ad abbandonare la Germania e l'Austria”. E il 31 dicembre 1938 fondò l’Azione per il soccorso agli Ebrei profughi e la mise sotto la sua protezione e nell anno seguente, domandò ai fedeli più ricchi un aiuto per gli Ebrei profughi perché, come scrisse, “il nostro dovere cristiano é di aiutarli”.

Nel turbine della seconda guerra mondiale, il tredicesimo giorno dopo la fondazione dello stato croato, appogiato dalle forze dell’asse egli inviò al ministro degli interni una lettera di protesta per l’emanazione delle leggi razziste. Parecchie volte egli parlò apertamente contro il razzismo come durante la festa di Christo Re il 25 ottobre 1942 quando disse: “Ogni popolo e ogni razza esistente sulla terra hanno diritto ad una vita degna dell uomo e ad un trattamento degno dell’uomo. Tutti, senza differenze, siano essi appartanenti alla razza zingara o altra, siano essi negri o europei, siano gli odiati Ebrei o i superbi Ariani, tutti hanno lo stesso diritto di dire “Padre nostro che sei nei cieli”. Se Dio ha accordato a tutti questo diritto, quale potere umano potrà mai negarlo?”

In tempi in cui la vita umana non valeva niente, i diritti umani erano calestati in modi diversi, con interventi scritti alle autorità di quel tempo e con manifestazioni pubbliche, specialmente quelle dell'arcivescovo Stepinac, la Chiesa si é schierata per difendere la dignità della persona umana e i diritti della famiglia. L’arcivescovo Stepinac espose la sua posizione nel Giorno del Papa, il 14 marzo 1943, quando ha detto nella cattedrale di Zagabria: “Ogni persona a qualunque razza e nazione appartenga ha diritto alla vita fisica, ha diritto alla vita spirituale, ha diritto al matrimonio, ha diritto all’ educazione religiosa, ha diritto all’uso dei beni materiali se ciò non é contrario alle leggi giuste che difendono gli interessi dell’intera comunità, e tanti altri diritti. Ed ogni violazione di questi diritti della persona umana non può che portare conseguenze negative.

“Vi prego di prednere misure urgenti in tutto il territorio dello Stato Indipendente della Croazia perché non sia ucciso neanche un Serbo che non sia riconosciuto colpevole e meritevole di morte” scrisse l’arcivescovo di Zagabria il 14 maggio 1941 nella lettera di protesta al capo dello Stato. Egli richiamava l’attenzione sulle terribili conseguenze delle leggi razziste, sulla intollerabile condizione dei Serbi e degli Ebrei nei campi di concentramento intervendo spesso per iscritto a favore di persone perseguitate dal regime. Nella sua predica in catedrale il 29. giugno 1942, accusò la censura di stato di vietare la pubblicazione dei suoi discorsi sui diritti umani e di nascondere le richieste di intercessione per gli ortodossi ad altri non cattolici mettendoli davanti alla scelta: morte o cambiamento di fede, la Chiesa, non potendo impedire questa violenza sulle coscienze, per direttiva segreta dell’arcivescovo Stepinac, accettò formalmente tutti nel suo seno, conscia che, come scriveva l’arcivescovo nelle sue direttive riservate: “il ruolo e la missione dei cristiani é prima di tutto salvare la gente…Passati questi tempi di pazzia e di barbarismo, nella nostra Chiesa resteranno quelli che si convertiranno per convinzione, mentre gli altri, passato il pericolo, torneranno alla loro fede.” La Chiesa in Croazia si opponeva alle varie forme di violenza politica e militare incrementando la solidarietà e il soccorso caritativo alle persone in pericolo senza tener conto dell’orientamento religioso, politico o nazionale, sostenendo quanto poteva Ebrei, Serbi, Sloveni, Polacchi e Croati in pericolo.





Come prima cosa, se voleva, Stepinac, far seguire i fatti alle parole, avrebbe dovuto prendere le distanze e condannare, chiamandoli per nome, perchè li conosceva, gli Ustascia.

Ma non lo ha fatto. Le parole sono belle.................................

Colombo da Priverno
12-03-02, 00:17
Le parole sono belle, ma i fatti sono migliori. Il Card. Stepinac con il suo coraggioso operato ha salvato innumerevoli vite umane tanto che alcuni degli ebrei salvati hanno inviato la pratica allo Yad Vashem per conferirgli l'onoreficenza di "giusto tra le nazioni".

afam
12-03-02, 01:41
Originally posted by Lepanto
Le parole sono belle, ma i fatti sono migliori. Il Card. Stepinac con il suo coraggioso operato ha salvato innumerevoli vite umane tanto che alcuni degli ebrei salvati hanno inviato la pratica allo Yad Vashem per conferirgli l'onoreficenza di "giusto tra le nazioni".




Stepinac si dette da fare per salvare gli ebrei, che non toglievano nulla all'egemonia della Chiesa di Roma, ma non mosse un dito e non condanno' le stragi degli ortodossi, compiute dai Croati ustascia.

Due cose mi hanno sconvolto del papato di Wojtila, che sotto altri aspetti non so giudicare. Il suo apparire al fianco di Franjo Tudjman e al fianco di Pinochet.

Colombo da Priverno
12-03-02, 11:05
La gerarchia cattolica croata guidata da Stepinac si trovò di fronte ad un grave dilemma: da una parte la legge canonica che prevede il passaggio di un'ortodosso al cattolicesimo solo se compiuto in piena consapevolezza e libertà, dall'altra parte il pericolo di vita per migliaia di serbi, i quali invocavano l'accoglienza nella Chiesa cattolica pur di salvarsi dall'eccidio per mano degli ustascia. Stepinac si rivolse a Roma e fu deciso di accogliere gli ortodossi serbi allo scopo di salvare la loro vita, lasciando però loro la libertà di rientrare nell'ortodossia quando la costrizione fosse cessata. Grazie a questa politica furono salvate migliaia di vite umane.

Quanto al Santo Padre non mi preoccupo, anche N.S. Gesù Cristo destò molto scandalo fra i benpensanti del tempo andando a mangiare a casa del pubblicano Zaccheo o fermandosi con prostitute e con tanti altri che i farisei additavano come pubblici peccatori.

12-03-02, 11:14
Sono agnostica, quindi ho molte perplessità sull'esistenza di Dio. Ma se Egli esiste, che abbia pietà per l'anima del cardinale Stepinac! E di pietà, pur nella Sua infinita misericordia, gliene occorrerà molta.

Colombo da Priverno
12-03-02, 11:17
Pietà servirà per i calunniatori del Beato Stepinac.

12-03-02, 11:19
Originally posted by Lepanto
Pietà servirà per i calunniatori del Beato Stepinac.

Calunniatori? Non ha forse egli benedetto le armate ustascia? Gesù, che io ammiro e rispetto, non credo che avrebbe approvato

Colombo da Priverno
12-03-02, 11:23
Benedetto? E quando? Queste sono le calunnie con cui il regime di Tito stroncò l'attività del Card. Stepinac e della Chiesa cattolica croata. La storia oggi ci conferma la straordinaria opera del Card. Stepinac che salvò innumerevoli vite.

12-03-02, 11:29
Del regime di Tito non posso dire che peste e corna. Ma che Stepinac abbia fatto causa comune con gli ustascia credo sia un fatto accertato storicamente, e non da storici di quel regime.
Della parola di Gesù, questo mi piace molto: "non ci saranno più giudei, samaritani ecc.." e anche "se vuoi pregare, fallo nel chiuso della tua stanza"
PS: scusa se le citazioni non sono esatte, sto citando a memoria

Colombo da Priverno
12-03-02, 11:32
Se vai a leggere un pò più sopra ho già spiegato ad Afam l'opera del Card. Stepinac che pur di salvare serbi ortodossi acconsentì con il consenso di Papa Pio XII a finte conversioni al cattolicesimo.

12-03-02, 11:36
Io, più che finte, le chiamerei conversioni forzate. E chi rifiutava di farlo, per rispetto della sua Fede? Non si è levata una inequivocabile voce di protesta di fronte allo sterminio di queste persone. Gesù, ne sono convinta, lo avrebbe fatto: avrebbe urlato la sua indignazione.

Colombo da Priverno
12-03-02, 11:40
Ti riporto solo ciò che il Beato Stepinac urlò il 25 ottobre 1942 nella cattedrale zagabrese: “Ogni popolo ed ogni razza che oggi esiste su questa terra ha il diritto di vivere con dignità e di essere trattato con giustizia. Tutti, senza distinzione, che siano di razza zingara o di altre razze, che siano neri o Europei, disprezzati Ebrei o superbi Ariani, tutti hanno uguale diritto di pronunciare: ’Padre nostro che sei nei cieli.’ E se Dio ha dato a tutti questo diritto, quale governo umano può negarlo?”

Il Card. Stepinac fu contrario alle conversioni forzate da una religione all’altra, e quando non lo potè impedire, diede al clero un’istruzione confidenziale: di accogliere cioè quelli che chiedevano di essere ammessi nella Chiesa - per salvare così la loro vita – senza nessuna condizione, perchè “quando passeràquesto tempo di pazzie e di barbarie, rimarrano nella nostra Chiesa quelli che si sono convertiti per convinzione, mente gli altri, passato il pericolo, ritorneranno alla loro religione”.

12-03-02, 11:45
Caro lepanto, io rispetto il tuo convincimento, tuttavia rimango della mia opinione. Forse non è ancora arrivato il momento, ma un giorno, come ha fatto con Galilei, con gli eretici e con i nativi americani, la chiesa chiederà perdono anche per il suo comportamento durante la seconda guerra mondiale.

afam
12-03-02, 15:20
Originally posted by gdr
Caro lepanto, io rispetto il tuo convincimento, tuttavia rimango della mia opinione. Forse non è ancora arrivato il momento, ma un giorno, come ha fatto con Galilei, con gli eretici e con i nativi americani, la chiesa chiederà perdono anche per il suo comportamento durante la seconda guerra mondiale.





Mi hai anticipato, Gabriella. Era quello che volevo dire a Lepanto.

Ciao. Con affetto.

Colombo da Priverno
12-03-02, 17:56
E' molto più facile che accada questo che qualcuno chieda scusa alla Chiesa Cattolica. Non mi pare che nessuno abbia mai fatto mea culpa. Cominciando da alcuni imperatori romani.

afam
12-03-02, 21:33
Originally posted by Lepanto
E' molto più facile che accada questo che qualcuno chieda scusa alla Chiesa Cattolica. Non mi pare che nessuno abbia mai fatto mea culpa. Cominciando da alcuni imperatori romani.





E' che sono un pò morti e non hanno eredi.

Antonio La Trippa
12-03-02, 21:40
Originally posted by afam






E' che sono un pò morti e non hanno eredi.
E o famoso omonnimo del sottoscritto in dove lo vurimmo ponnere ?!!

Mjollnir
12-03-02, 23:42
Originally posted by Lepanto
E' molto più facile che accada questo che qualcuno chieda scusa alla Chiesa Cattolica. Non mi pare che nessuno abbia mai fatto mea culpa. Cominciando da alcuni imperatori romani.

Volendo fare il giochino delle scuse, i cristiani dovrebbero chiedere scusa di aver disgregato la civiltà romana e di aver fatto strame della cultura classica...

Colombo da Priverno
12-03-02, 23:49
Il cristianesimo è sicuramente una delle cause della decadenza e della dissoluzione dell'impero romano ma a mio parere la cultura classica è arrivata ai giorni nostri proprio per merito della Chiesa Cattolica. Pensiamo solamente alla lingua latina.

Mjollnir
13-03-02, 17:41
Originally posted by Lepanto
Il cristianesimo è sicuramente una delle cause della decadenza e della dissoluzione dell'impero romano ma a mio parere la cultura classica è arrivata ai giorni nostri proprio per merito della Chiesa Cattolica. Pensiamo solamente alla lingua latina.

Caro Lepanto, la questione delle eredità è complessa, cmq se io fossi cattolico sarei enormemente incazzato con Giovanni Paolo II e la sua nuova teologia perdonista . Invece non sono cattolico e questo atteggiamento lo trovo, oltre che significativo, per certi versi anche funzionale. Vista la china su cui si è incamminata, la Chiesa cattolica prima o poi sarà sollecitata a chiedere scusa di un pò di tutto, anche di ciò con cui c'entra ben poco.