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Visualizza Versione Completa : Elogio della fuga



10-03-02, 23:06
Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, la barca ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che la fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte dalle acque tornate calme.

S. M. Ejzenstejn
10-03-02, 23:08
Originally posted by gdr
Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, la barca ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che la fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte dalle acque tornate calme.

Per un momento avevo letto una "i" al posto della "u".
:K :lol

10-03-02, 23:11
Il mio intento era metaforico-epistemologico, caro Maestro, ma voi siete forse troppo vecchio per imparare l'arte della fuga. . :p

S. M. Ejzenstejn
10-03-02, 23:12
Originally posted by gdr
Il mio intento era metaforico-epistemologico, caro Maestro, ma voi siete forse troppo vecchio per imparare l'arte della fuga. . :p

Detto in parole povere, per un povero vecchio... :confused:

11-03-02, 15:56
Originally posted by S. M. Ejzenstejn


Detto in parole povere, per un povero vecchio... :confused:


FUGA ALL’INGLESE

Che ora fai? È un’ora inglese, si va
agguanta la mia mano e ce ne andiamo
tanto di noi si può fare senza...
E chi vuoi che noti mai la nostra assenza...
Ah, ragazza, tu sei bella ogni giorno di più...
Non farti prender dalla sonnolenza
C’interessa, no, questa conferenza
che tanto il tempo passa anche sotto ai sofà.

Si, il tempo passa sotto ai sofà,
nemico numero uno degli aspirapolvere della città,
è là che lui tiene la sua accademia
sotto lo sguardo vitreo dei bicchieri di Boemia
e intanto il comune cambia colore ai tramways
che la gente non ci prende confidenza
si, ma di noi si può fare senza...da-da-da...

È tutto un grande addio,
un giorno Gondrand passerà,
te lo dico io,
col camion giallo porterà
via tutto quanto e poi più niente resterà
del nostro mondo...da-da-da...

...la fuga nella vita, chi lo sa...
...che non sia proprio lei la quinta essenza...
...si, ma di noi si può fare senza...

(Paolo Conte)

11-03-02, 16:15
Io so soltanto che non è stata , come si dice, l'inquietudine a spingermi, ma al contrario una assoluta quiete. Non ho nulla da perdere. Non sono coraggioso nè curioso di avventure. Un vento mi spinge, e non temo di andare a fondo"
(J.Roth, Fuga senza fine).
PS: chi parla è Franz Tunda, il protagonista del romanzo, ma è l'alter ego dell'autore.

11-03-02, 16:25
"Berzejev è rimasto in Russia. Lui ha una patria. Io no. Può essere che tra cento o duecento anni non ci sia un uomo al mondo che abbia un luogo al mondo che possa considerare patria o asilo. La terra avrà in ogni luogo lo stesso aspetto di un mare, e come il marinaio è di casa ovunque l'acqua rumoreggi, così ciascuno sarà di casa ovunque cresce l'erba, su roccia o sabbia. Io sono nato troppo tardi o troppo presto"
(J.Roth, Il profeta muto)
PS: Il "profeta muto", protagonista del romanzo, che pronuncia queste parole, adombra velatamente la figura di Lev Trotzskij

11-03-02, 16:58
"D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda."
(Italo Calvino, "Le città invisibili" )

spacca
11-03-02, 17:38
Originally posted by gdr
Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, la barca ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che la fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte dalle acque tornate calme. http://www.goodoldboat.com/regatta/GOBreg1-sm.jpg

Non è esattamente un'andatura di poppa, ma sono sicura che mi perdonerai:) per scappare una bolina è anche più veloce ehehehe;)

11-03-02, 17:40
http://www.musicalstore.it/storeimg/dvd/THELMA%20&%20LOUISE.jpg

11-03-02, 17:44
Originally posted by spacca
http://www.goodoldboat.com/regatta/GOBreg1-sm.jpg

Non è esattamente un'andatura di poppa, ma sono sicura che mi perdonerai:) per scappare una bolina è anche più veloce ehehehe;)

Sicuro, ma forse un po' più azzardata ;)

11-03-02, 17:53
THELMA & LOUISE
di Ridley Scott

L'insoddisfatta casalinga Thelma e la sua spiritosa amica Louise, cameriera, decidono di tagliare i fili con la loro routine per un fine settimana: la prima è stanca del marito sciovinista e la seconda, del fidanzato musicista. La sosta serale in un locale trasformerà il loro weekend di svago in una vera e propria fuga...

Un momento di svago, di divertimento che cambia all'improvviso in qualcos'altro... è nei momenti difficili che scopri la VERA amicizia. Il viaggio in macchina come viaggio interiore. Splendide e brave le due interpreti; mitici i paesaggi: solo quelli ti fanno venir voglia di viaggiare.
Dopo una sosta in un luogo deserto, i due personaggi tornano in macchina. Mentre stanno per immettersi sulla strada, un motociclista passa loro davanti e loro voltano nella stessa direzione.

11-03-02, 18:06
Esso rappresenta la definitiva sconfitta dell'Egitto e l'inizio della vita del popolo d'Israele. Spesso i Maestri tornano sul tema della "conversione dell'intero popolo" al momento dell'uscita dall'Egitto. Secondo alcuni il passaggio del Mar Rosso rappresenta una sorta di strano "mikwe" (bagno rituale). La prima osservazione che si potrebbe fare è: Come si fa a parlare di mikwe, se in fondo gli ebrei non si sono nemmeno bagnati??? Una delle risposte è che in realtà almeno un ebreo si è bagnato. Il Midrash narra che quando Mosè stese il suo braccio sul Mare così come comandato da Dio, non accadde assolutamente nulla. Il mare non si sarebbe mai aperto se non fosse stato per Nachshon Ben Aminadav. Egli era il capo della Tribù di Giuda. Fu l'unico a capire che toccava al popolo dimostrare la sua fiducia in Dio prima che Dio agisse. Si buttò quindi in acqua e di conseguenza il Mare si aprì.

Ecco quindi un primo elemento. La fiducia. Nel confronto con le realtà della vita, anche con quelle più difficili non ci deve mai abbandonare la fiducia in Dio. Non si può pretendere però di passare attraverso il mare senza bagnarsi. Dio è pronto ad aiutarci nello studio e nell'applicazione delle mizvot ma questo non può che essere subordinato al nostro sforzo.

spacca
11-03-02, 18:10
Finalino drammatico :D
ma ne vale la pena ahahahahahhahaha

11-03-02, 18:16
http://www.blunet.it/galleria/picture/giotto1.jpg

11-03-02, 18:20
http://www.artinvest2000.com/carpaccio_fuga640.jpg

spacca
11-03-02, 18:23
Originally posted by gdr
http://www.blunet.it/galleria/picture/giotto1.jpg

T'è salita mistica oggi?;)

Pentothal
11-03-02, 18:24
Originally posted by gdr
Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, la barca ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che la fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte dalle acque tornate calme.

Queste parole (sono tue, gdr?) mi hanno risvegliato ardori sopiti, un fremito di salsedine, solleticato le nari al vento. Grazie.
Quando non può più lottare contro il vento, dici, e il mare, aggiungi, per seguire la sua rotta; tutto ciò è normale. La rotta non la fai tu, la fa il vento e il mare: è un gioco di aggiustamenti e di compromessi. Il mare non è fatto per gente piena di hybris (niente caratteri greci, purtroppo), motoscafata, puzzolente, liquefante olio da motori tra le spume, ma lo sai: credo che in barca ci sai andare se le parole sono le tue. Quelle due cose sono solo nella tempesta, quando il mare, cioè, ti mette alla prova ed esige da te rispetto e azione. La fuga davanti alla tempesta eh? Se sono parole tue, complimenti e grazie.
Salutoni! :cool:

11-03-02, 18:29
Originally posted by Pentothal


Queste parole (sono tue, gdr?) mi hanno risvegliato ardori sopiti, un fremito di salsedine, solleticato le nari al vento. Grazie.
Quando non può più lottare contro il vento, dici, e il mare, aggiungi, per seguire la sua rotta; tutto ciò è normale. La rotta non la fai tu, la fa il vento e il mare: è un gioco di aggiustamenti e di compromessi. Il mare non è fatto per gente piena di hybris (niente caratteri greci, purtroppo), motoscafata, puzzolente, liquefante olio da motori tra le spume, ma lo sai: credo che in barca ci sai andare se le parole sono le tue. Quelle due cose sono solo nella tempesta, quando il mare, cioè, ti mette alla prova ed esige da te rispetto e azione. La fuga davanti alla tempesta eh? Se sono parole tue, complimenti e grazie.
Salutoni! :cool:

Vado in barca (rigorosamente a vela) da tantissimi anni, ma non è solo per questo che ho scritto quelle parole: la fuga è una costante nella mia vita. E ci vuole un gran coraggio, sostengo io, anche per fuggire, a volte. A volte è più facile restare. La barca voleva essere una metafora.

spacca
11-03-02, 18:32
Originally posted by Pentothal


Queste parole (sono tue, gdr?) mi hanno risvegliato ardori sopiti, un fremito di salsedine, solleticato le nari al vento. Grazie.
Quando non può più lottare contro il vento, dici, e il mare, aggiungi, per seguire la sua rotta; tutto ciò è normale. La rotta non la fai tu, la fa il vento e il mare: è un gioco di aggiustamenti e di compromessi. Il mare non è fatto per gente piena di hybris (niente caratteri greci, purtroppo), motoscafata, puzzolente, liquefante olio da motori tra le spume, ma lo sai: credo che in barca ci sai andare se le parole sono le tue. Quelle due cose sono solo nella tempesta, quando il mare, cioè, ti mette alla prova ed esige da te rispetto e azione. La fuga davanti alla tempesta eh? Se sono parole tue, complimenti e grazie.
Salutoni! :cool:


Sono sue, sono sue!
L'ho vista personalmente accarezzare con gli occhi un delizioso 'legno' ormeggiato nel porto di Genova e avere per lui parole che solo chi sa di che parla può avere;)

11-03-02, 18:37
Originally posted by spacca



Sono sue, sono sue!
L'ho vista personalmente accarezzare con gli occhi un delizioso 'legno' ormeggiato nel porto di Genova e avere per lui parole che solo chi sa di che parla può avere;)

Nessuna automobile di lusso, nessun gioiello, nessun abito costoso, nessun mobile di antiquariato...di tutto questo non m'importa niente. Nessuna cosa può esercitare su di me la seduzione di quella barca: se mai posso provare invidia, è per chi la possiede. A proposito, sai per caso chi è? ;)

Pentothal
11-03-02, 18:37
Originally posted by gdr


Vado in barca (rigorosamente a vela) da tantissimi anni, ma non è solo per questo che ho scritto quelle parole: la fuga è una costante nella mia vita. E ci vuole un gran coraggio, sostengo io, anche per fuggire, a volte. A volte è più facile restare. La barca voleva essere una metafora.

...una metafora che dice però che fuggire non è una costante ma solo un'occorrenza dettata dalla tempesta... Perchè sennò in barca (e nella vita) non si fugge, ma spesso si va, semplicemente.... :D

frivoleggiando di più: su che barche vai di solito? Io posseggo un gloriosissimo e velocissimo 470, una derivina da spiaggia ma moooolto goduriosa, con cui ho raceggiato per un po' di anni.
Ma ho portato anche ben più grandi....
Saluti :cool:

11-03-02, 18:43
Purtroppo, ahimè, non possiedo barche: vado su quelle che trovo. Di amici, in affitto...Ti confesserò una cosa ( fortuna che siamo nell'anonimato ;)) : tanti anni fa, forse sedici, in Francia, sono stata fermata e portata alla gendarmerie insieme con un altro pazzo (ancora è pazzo, in verità) perchè ho dormito su una barca in Bretagna che non era mia: non ho fatto danni, non ho portato via uno spillo, ma la tentazione era troppo forte...:eek:

spacca
11-03-02, 18:50
Originally posted by gdr


Nessuna automobile di lusso, nessun gioiello, nessun abito costoso, nessun mobile di antiquariato...di tutto questo non m'importa niente. Nessuna cosa può esercitare su di me la seduzione di quella barca: se mai posso provare invidia, è per chi la possiede. A proposito, sai per caso chi è? ;)

Spiacente ai dont nu sacce:)
ma si profila la nascita di un bell'equipaggio di velisti da queste parti? Mi posso proporre come pela patate?

11-03-02, 18:53
O' skippèr (notare l'accento ahahahahh) però songh'io! :cool:

Pentothal
11-03-02, 18:59
Originally posted by gdr
Purtroppo, ahimè, non possiedo barche: vado su quelle che trovo. Di amici, in affitto...Ti confesserò una cosa ( fortuna che siamo nell'anonimato ;)) : tanti anni fa, forse sedici, in Francia, sono stata fermata e portata alla gendarmerie insieme con un altro pazzo (ancora è pazzo, in verità) perchè ho dormito su una barca in Bretagna che non era mia: non ho fatto danni, non ho portato via uno spillo, ma la tentazione era troppo forte...:eek:

Anonimato per anonimato, ti confesso una cosa anch'io.
Una volta, giovincelli e sbronzettini, sulla barca di un tipo nemico della cricca nostra, ci pisciammo. Giusto per dire che dormire nelle barche altrui può riservare spiacevoli sorprese.... :rolleyes: :p

Pentothal
11-03-02, 19:00
Originally posted by gdr
O' skippèr (notare l'accento ahahahahh) però songh'io! :cool:

Un giorno a testa (so' democratico!) e ci sto! :cool:

11-03-02, 19:07
Originally posted by Pentothal


Un giorno a testa (so' democratico!) e ci sto! :cool:

Guagliò, tu a tiene a patente nautica?

spacca
11-03-02, 19:10
Originally posted by gdr
O' skippèr (notare l'accento ahahahahh) però songh'io! :cool:

AMMUTINAMENTOOOOOOOOO:D

Pentothal
11-03-02, 19:17
Originally posted by spacca
AMMUTINAMENTOOOOOOOOO:D

giusto! 'Sta gdr fa troppo la comandante! Eheheh :D
Quasi quasi mi prendo un pattino e pedalo, almeno nessuno mi rompe le scatole!!! Spacca vuoi venire? :D

Pentothal
11-03-02, 19:23
http://www.darkup.it/bagnino/immagini/patt.jpg
guarda che bel pattino remante, spacca, non puoi dire di nooo! ;)

spacca
11-03-02, 19:25
Tra i diversi film sul celebre ammutinamento
i più famosi sono le versioni del '35 e del '62

I ribelli del Bounty
da Gable a Brando

di RITA CELI

Clark Gable, Marlon Brando e, più di recente, Mel Gibson, hanno dato la loro interpretazione di Fletcher Christian in tre noti film sul più celebre ammutinamento della storia, quello del Bounty, che ha ispirato numerose storie per il grande schermo.
Il più famoso è il primo della serie, anno 1935, campione d'incassi e Oscar come miglior film. L'originale è stato girato in bianco e nero, ma circola anche una versione "colorata" dell'opera diretta da Frank Lloyd, la più nota tra gli adattamenti dei libri di Nordhoff e Hall sulla crociera del vascello inglese nel 1789 in rotta nei mari del Sud. Clark Gable è Fletcher Christian, alla guida dell'equipaggio del Bounty che si ribella all'inumana crudeltà del capitano Bligh, che Charles Laughton disegna con una notevole interpretazione. Il titolo italiano è La tragedia del Bounty (Mutiny on the Bounty) ma è conosciuto anche come Gli ammutinati del Bounty, lo stesso titolo del remake di Lewis Milestone del 1962.

La seconda versione di uno degli episodi più drammatici della marina britannica, realizzata nel 1962, si rivelò però un disastro produttivo, dovuto in larga parte al suo protagonista, Marlon Brando, che diede un'impronta personale alla vicenda, rendendo meno eroico e più sofferto il ruolo di Fletcher Christian. Non solo cambiò regista e scelse Milestone al posto di Carol Reed, che considerava troppo "filoinglese", ma Brando arrivò anche a imporre dei cambiamenti nella sceneggiatura (scritta, in momenti diversi, da Eric Ambler, Borden Chase e William Driskill, Charles Lederer - che la firmò -, Bob Hetche, George Seaton e sembra anche Billy Wilder), offrendo una lettura del personaggio del primo ufficiale Christian molto introversa e complessa. Il ruolo del capitano crudele e dispotico è affidato a Trevor Howard e, durante la lavorazione del film, Marlon Brando incontrò Tarita, poi diventata sua moglie.

Il viaggio del Bounty da Londra a Thaiti, dopo aver superato una tempesta a Capo Horn, per raccogliere piante del pane da trapiantare in Giamaica, torna spettacolare e eroico nella terza versione, Il Bounty (The Bounty), diretta nel 1984 da Roger Donaldson. Anthony Hopkins presta il volto al capitano Bligh, mentre Mel Gibson guida i ribelli fino a Pitcairn. Il più famoso ammutinamento della storia è raccontato questa volta sotto una nuova prospettiva, emersa dalla ricerca di Richard Hough e dal suo Captain Bligh and mister Christian, secondo il quale Bligh non era sadico, ma solo sessualmente represso, mentre Christian era solo un inetto trascinato in eventi più grandi di lui. Nel cast anche Laurence Olivier, Daniel Day-Lewis, Liam Neeson.

spacca
11-03-02, 19:26
Originally posted by Pentothal
http://www.darkup.it/bagnino/immagini/patt.jpg
guarda che bel pattino remante, spacca, non puoi dire di nooo! ;)

ECCOMI, la proffe la leghiamo a una bella sagola e ce la trasciniamo dietro a nuoto aahhahahahahah

Pentothal
11-03-02, 19:28
Originally posted by spacca
ECCOMI, la proffe la leghiamo a una bella sagola e ce la trasciniamo dietro a nuoto aahhahahahahah

Ahahahah, no che ci fa da timone! meglio davanti che ci traina e noi in panciolle a prendere o sule... :cool:

spacca
11-03-02, 19:33
Originally posted by Pentothal


Ahahahah, no che ci fa da timone! meglio davanti che ci traina e noi in panciolle a prendere o sule... :cool:

Hai ragione, e se non sta brava...una bella remata sulla capa:D

11-03-02, 19:34
State buoni, altrimenti vi metto una bella nota sul registro e vi mando dal preside! Credevate che fossi andata via, eh? :D

Pentothal
11-03-02, 19:36
Originally posted by spacca
Hai ragione, e se non sta brava...una bella remata sulla capa:D

Eh no, Spacchì, sennò smette di trainare. Meglio una bella pungolata con la fiocina! :D :cool:

spacca
11-03-02, 19:37
Si potesse scopirare in santa pace, una volta tanto:rolleyes:

11-03-02, 19:39
Ma chi è questo scostumato di un pentothal? E' uscito dalle vignette di Andrea Pazienza per venire a rompere le palle a me? :p

spacca
11-03-02, 19:41
Originally posted by Pentothal


Eh no, Spacchì, sennò smette di trainare. Meglio una bella pungolata con la fiocina! :D :cool:

ma sei un genio:D

Pentothal
11-03-02, 19:43
Originally posted by gdr
Ma chi è questo scostumato di un pentothal? E' uscito dalle vignette di Andrea Pazienza per venire a rompere le palle a me? :p

Collega Skipper, si scherzava. La verità è che, rubato il pattino remante, ti avremmo lasciata a consolare il leggittimo propietario, che come puoi vedere, schifo non fa.
E comunque sempre meglio di fiocinate e remi int'a capa... :D

http://www.darkup.it/bagnino/immagini/patcomp.jpg

hussita
11-03-02, 19:47
indovinate dov'é?????
:)
ah, sono appena tornata dalle tribolazioni ucrainiche e voglio fuggire anch' io!

spacca
11-03-02, 19:51
Pentothal, che ne dici di usare hussita come parabordo?;)

Pentothal
11-03-02, 19:54
Originally posted by spacca
Pentothal, che ne dici di usare hussita come parabordo?;)

Parabordo laterale di destra, perfetto! Ci manca quello di sinistra: non mi va certo di essere trainato sbilanciato! :D

spacca
11-03-02, 19:58
Originally posted by Pentothal


Parabordo laterale di destra, perfetto! Ci manca quello di sinistra: non mi va certo di essere trainato sbilanciato! :D

Allora a sinistra mi metto io, vaaa:D

Pentothal
11-03-02, 20:03
Originally posted by spacca
Allora a sinistra mi metto io, vaaa:D

L'immagine che si viene a definire non mi dispiace certo.
Io sdraiato sul pattino, a torso nudo, imperlato di sudore e salsedine, occhiali da sole e slippino risicato, mani dietro la nuca e pensieri al vento...
Davanti a me gdr che traina pungolata, a destra Hussita che paraborda e declama mozioni della comunità europea, a sinistra Spacca che paraborda anch'essa e mi ripara dagli schizzi e canta canzoni di marinai liguri.
Durerò poco, lo so.... ;)
:cool:

11-03-02, 20:06
Originally posted by Pentothal


Collega Skipper, si scherzava. La verità è che, rubato il pattino remante, ti avremmo lasciata a consolare il leggittimo propietario, che come puoi vedere, schifo non fa.
E comunque sempre meglio di fiocinate e remi int'a capa... :D

http://www.darkup.it/bagnino/immagini/patcomp.jpg

E' meglio il mio copepode! Lasciatemelo dire, se no quello fa un'indagine che l' Fbi gli fa le pippe! :eek:

hussita
11-03-02, 20:19
mozioni della comunità europea
la comunità europea non declama mozioni

e di questi tempi nemmeno emozioni

il parlamento europeo mozioneggia invano

ezieggia solo capizzano

spacca
11-03-02, 20:27
MA DOVE VANNO I MARINAI

Ma dove vanno i marinai
con le loro giubbe bianche
sempre in cerca di una rissa
o di un bazar
Ma dove vanno i marinai
con le loro facce stanche
sempre in cerca di una bimba
da baciar
Ma cosa fanno i marinai
quando arrivano nel porto
vanno a prendersi l'amore
dentro al bar
qualcuno e' vivo per fortuna
qualcuno e' morto
c'e' una vedova da andare
a visitar
Ma come fanno i marinai
a riconoscersi sempre uguali
sempre all'equatore
e al Polo Nord
Ma come fanno i marinai
a baciarsi fra di loro
a rimanere veri uomini pero'
intorno al mondo senza amore
come un pacco postale
senza nessuno che gli chiede
come va
col cuore appresso a una donna
una donna senza cuore
chissa' se ci pensano ancora
Chissa'...
Ma dove vanno i marinai
mascalzoni e imprudenti
con la vita nei calzoni
col destino in mezzo ai denti
sotto la luna puttana
e il cielo che sorride
come fanno i marinai
con questa noia che li uccide
addormentati sopra un ponte
in fondo a malincuore
sognano un ritorno
smaltiscono un liquore
affaticati dalla vita
piena di zanzare
che cosa gliene frega
di trovarsi in mezzo al mare
al mare che piu' passa il tempo
e piu' non sa' di niente
su questa rotta inconcludente
da Genova a New York
Ma come fanno i marinai
a fare a meno della gente
e a rimanere veri uomini pero'
e intorno al mondo senza amore
come un pacco postale
senza nessuno che gli chiede
come va
col cuore appresso a una donna
una donna senza cuore
chissa' se ci pensano ancora
Chissa'...






Anche se non è genovese, mi piace assai

11-03-02, 20:31
Ma se ghe pensu

U l'ea partiu sensa ûnna palanca,
éan za trent'anni, forse anche ciû.
U l'aveiva luttou pe mette e dinæ aa banca
e pueisene ûn giurnu vegní in zû
e fase a palassinn-a e u giardinettu,
cuu rampicante cua cantinn-a e u vin,
a branda attaccaa ai ærbui, á ûzu lettu,
pe daghe 'na schennaa seia e mattin.
Ma u figgiu ghe dixeiva: "Nu ghe pensá
á Zena cose ti ghe vø turná?!"

Ma se ghe pensu allua mi veddu u má,
veddu i mæ munti e a ciassa d'Annunsiaa,
riveddu u Righi e me s'astrenze u cø,
veddu a lanterna, a cava, lazzû u mø,
riveddu a seia Zena illûminaa,
veddu la a fuxe e sentu franze u má
e allua mi pensu ancun de riturná
á posá e osse duv'ho mæ madunaa.

E l'ea passou du tempu, forse troppu,
u figgiu u l'inscisteiva: "Stemmu ben,
duve t'ø andá, pappá, pensiemu doppu,
u viagiu, u má, t'é vegiu, nu cunven!" -
"Oh nu, oh nu me sentu ancun in gamba,
sun stûffu nu ne possu pròppiu ciû,
sun stancu de sentí señor caramba,
mi vøggiu riturnámene ancu'in zû:
ti t'é nasciûu e t'æ parlou spagnollu,
mi sun nasciûu zeneize, e nu me mollu!"

Ma se ghe pensu allua mi veddu u má,
veddu i mæ munti e a ciassa d'Annunsiaa,
riveddu u Righi e me s'astrenze u cø,
veddu a lanterna, a cava, lazzû u mø,
riveddu a seia Zena illûminaa,
veddu la a fuxe e sentu franze u má,
allua mi pensu ancun de riturná
á posá e osse duv'ho mæ madunaa.

E sensa tante cose u l'é partiu
e á Zena u g'ha furmou turna u so niu.


PS: è portoghese, arabo o che cosa? ;)

11-03-02, 20:38
SANTA LUCIA LUNTANA

E.A. Mario

Partono 'e bastimente
pe' terre assaje luntane...
Cántano a buordo:
só' Napulitane!
Cantano pe' tramente
'o golfo giá scumpare,
e 'a luna, 'a miez'ô mare,
nu poco 'e Napule
lle fa vedé...

Santa Lucia!
Luntano 'a te,
quanta malincunia!
Se gira 'o munno sano,
se va a cercá furtuna...
ma, quanno sponta 'a luna,
luntano 'a Napule
nun se pò stá!

E sònano...Ma 'e mmane
trèmmano 'ncopp''e ccorde...
Quanta ricorde, ahimmé,
quanta ricorde...
E 'o core nun 'o sane
nemmeno cu 'e ccanzone:
Sentenno voce e suone,
se mette a chiagnere
ca vò' turná...

Santa Lucia,
............

Santa Lucia, tu tiene
sulo nu poco 'e mare...
ma, cchiù luntana staje,
cchiù bella pare...
E' 'o canto d''e Ssirene
ca tesse ancora 'e rrezze!
Core nun vò' ricchezze:
si è nato a Napule,
ce vò' murí!

Santa Lucia,
............

Unheimlich
11-03-02, 20:40
Sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi é cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto dé suoi più familiari; torrenti, dé quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti; addio!

spacca
11-03-02, 20:42
Originally posted by gdr
Ma se ghe pensu

U l'ea partiu sensa ûnna palanca,
éan za trent'anni, forse anche ciû.
U l'aveiva luttou pe mette e dinæ aa banca
e pueisene ûn giurnu vegní in zû
e fase a palassinn-a e u giardinettu,
cuu rampicante cua cantinn-a e u vin,
a branda attaccaa ai ærbui, á ûzu lettu,
pe daghe 'na schennaa seia e mattin.
Ma u figgiu ghe dixeiva: "Nu ghe pensá
á Zena cose ti ghe vø turná?!"

Ma se ghe pensu allua mi veddu u má,
veddu i mæ munti e a ciassa d'Annunsiaa,
riveddu u Righi e me s'astrenze u cø,
veddu a lanterna, a cava, lazzû u mø,
riveddu a seia Zena illûminaa,
veddu la a fuxe e sentu franze u má
e allua mi pensu ancun de riturná
á posá e osse duv'ho mæ madunaa.

E l'ea passou du tempu, forse troppu,
u figgiu u l'inscisteiva: "Stemmu ben,
duve t'ø andá, pappá, pensiemu doppu,
u viagiu, u má, t'é vegiu, nu cunven!" -
"Oh nu, oh nu me sentu ancun in gamba,
sun stûffu nu ne possu pròppiu ciû,
sun stancu de sentí señor caramba,
mi vøggiu riturnámene ancu'in zû:
ti t'é nasciûu e t'æ parlou spagnollu,
mi sun nasciûu zeneize, e nu me mollu!"

Ma se ghe pensu allua mi veddu u má,
veddu i mæ munti e a ciassa d'Annunsiaa,
riveddu u Righi e me s'astrenze u cø,
veddu a lanterna, a cava, lazzû u mø,
riveddu a seia Zena illûminaa,
veddu la a fuxe e sentu franze u má,
allua mi pensu ancun de riturná
á posá e osse duv'ho mæ madunaa.

E sensa tante cose u l'é partiu
e á Zena u g'ha furmou turna u so niu.


PS: è portoghese, arabo o che cosa? ;)

Portoghese portoghese;)

spacca
11-03-02, 20:50
Originally posted by gdr
SANTA LUCIA LUNTANA

E.A. Mario

Partono 'e bastimente
pe' terre assaje luntane...
Cántano a buordo:
só' Napulitane!
Cantano pe' tramente
'o golfo giá scumpare,
e 'a luna, 'a miez'ô mare,
nu poco 'e Napule
lle fa vedé...

Santa Lucia!
Luntano 'a te,
quanta malincunia!
Se gira 'o munno sano,
se va a cercá furtuna...
ma, quanno sponta 'a luna,
luntano 'a Napule
nun se pò stá!

E sònano...Ma 'e mmane
trèmmano 'ncopp''e ccorde...
Quanta ricorde, ahimmé,
quanta ricorde...
E 'o core nun 'o sane
nemmeno cu 'e ccanzone:
Sentenno voce e suone,
se mette a chiagnere
ca vò' turná...

Santa Lucia,
............

Santa Lucia, tu tiene
sulo nu poco 'e mare...
ma, cchiù luntana staje,
cchiù bella pare...
E' 'o canto d''e Ssirene
ca tesse ancora 'e rrezze!
Core nun vò' ricchezze:
si è nato a Napule,
ce vò' murí!

Santa Lucia,
............

Signore e signoriiiii
questo è il motivo che cantava a genova, mentre attorno le si creava il vuoto e lsu ed io facevamo finta di non conoscerla:D

11-03-02, 20:52
Originally posted by spacca


Signore e signoriiiii
questo è il motivo che cantava a genova, mentre attorno le si creava il vuoto e lsu ed io facevamo finta di non conoscerla:D

Certamente! Mi facevano spazio intorno per non far accalcare troppa gente che voleva assistere all'esibizione :cool:

spacca
11-03-02, 20:54
Originally posted by gdr


Certamente! Mi facevano spazio intorno per non far accalcare troppa gente che voleva assistere all'esibizione :cool:
Contenuto del piattino per la questua: due bottoni e dieci lire fuoricorso:D

11-03-02, 20:58
Originally posted by spacca

Contenuto del piattino per la questua: due bottoni e dieci lire fuoricorso:D

Ma come? Si comincia con Giotto, Carpaccio, Joseph Roth Italo Calvino, e si finisce con il piattino con la questua? Siete sempre voi, signurì, che sporcate i threads! ahahahhahahaahah :D

spacca
11-03-02, 21:01
Originally posted by gdr


Ma come? Si comincia con Giotto, Carpaccio, Joseph Roth Italo Calvino, e si finisce con il piattino con la questua? Siete sempre voi, signurì, che sporcate i threads! ahahahhahahaahah :D

SIIIII, CHIAMATEMI SPORCACCIONA:eek:

hussita
11-03-02, 21:03
e finiamo allora in gloria con capizzano!!!

spacca
11-03-02, 21:05
CAPIZZANO LIBERO :D

Gianduiotto
12-03-02, 00:38
Originally posted by gdr
Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, la barca ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che la fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte dalle acque tornate calme.


Non vorrei sembrare troppo ottimista, ma esiste anche la "terza via" (sic! potenza dei nomi) del naufragio. Stando alle leggi della termodinamica, la più probabile:K :D

Cereazzzz

12-03-02, 11:53
Originally posted by Gianduiotto



Non vorrei sembrare troppo ottimista, ma esiste anche la "terza via" (sic! potenza dei nomi) del naufragio. Stando alle leggi della termodinamica, la più probabile:K :D

Cereazzzz

Carissimo gianduiotto, con uno skipper come me, la parola naufragio non la devi neppure pronunciare ;)

12-03-02, 12:03
"L'immaginazione può essere paragonata a una terra di esilio dove si trova rifugio quando è impossibile trovare la felicità. Penetrarvi significa sceglier la parte migliore, quella che non potrà esserci tolta. Il giardino segreto dove ognuno modella come gli pare e in cui può invitare gli amici senza chiedergli, all'ingresso, diplomi, titoli o passaporti. E'l'Eden, il paradiso perduto dove i gigli dei campi non filano e non tessono. Lì, si può dare a Cesare quel che è di Cesare e all'immaginazione ciò che compete solo a lei. Si possono guardare, di lì, gli altri che invecchiano prematuramente, con la bocca deformata dal ghigno dello sforzo competitivo, esausti per la corsa verso una felicità obbligatoria che non riusciranno mai a raggiungere."
(Henry Laborit, biologo)

12-03-02, 19:58
"Franz raccontava spesso a Sabina della madre, forse persino con una sorta di calcolo inconscio: supponeva che Sabina sarebbe stata affascinata dalla sua capacità di essere fedele e che, in quel modo, lui l'avrebbe conquistata.
Non sapeva che Sabina era affascinata dal tradimento e non dalla fedeltà. La parola fedeltà le ricordava il padre, un puritano provinciale che la domenica dipingeva per proprio piacere il tramonto del sole al di là del bosco e vasi di rose. Grazie a lui aveva cominciato a dipingere fin da bambina. A quattordici anni si era innamorata di un ragazzo della sua età. Il padre si spaventò e per un anno non le permise di uscire da sola. Un giorno le mostrò delle riproduzioni di Picasso ridendone forte. Se lei non aveva il permesso di amare il compagno quattordicenne, avrebbe amato almeno il cubismo. Dopo la maturità era andata a Praga con l'euforica sensazione di poter finalmente tradire la sua famiglia.
Il tradimento. Fin da piccoli il papà e il maestro ci dicono che è la cosa peggiore che si possa immaginare. Ma che cos'è questo tradire? Tradire significa uscire dai ranghi. Tradire significa uscire dai ranghi e partire verso l'ignoto. Sabina non conosceva niente di più bello che partire verso l'ignoto..."
(Milan Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere")

Shardana Ruju
12-03-02, 22:12
Fuggire è come respirare dopo aver nuotato sott'acqua....

Cosa c'è di più dolce di una fuga verso un'isola che non ha sponde?