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il Gengis
31-08-09, 11:49
Boffo. Perduca e Cucco: chiarire formalmente se polizia scheda omosessuali. Interrogazione a Maroni e Alfano

Roma, 30 agosto 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, Senatore radicale eletto nelle liste PD e Enzo Cucco dell'Associazione radicale Certi Diritti

Tra le pieghe della sanguinosa lotta di potere fra una parte delle forze di Governo e il Vaticano, su chi esercita la maggiore influenza sul Presidente del Consiglio, la cui ultima puntata č stata scritta da Vittorio Feltri sulle colonne de il Giornale, c’č una questione, piccola all’apparenza, ma di grande rilievo per la vita di tutti gli italiani e le italiane, e non solo delle persone omosessuali.

Feltri riporta tra virgolette una frase tratta dalla Nota informativa allegata alla richiesta di rinvio a giudizio di Dono Boffo del GIP del Tribunale di Terni, nella quale si dice che “il Boffo, noto omosessuale giā attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni … “

La domanda sorge spontanea: la Polizia di Stato scheda gli omosessuali? Tiene memoria delle abitudini di vita, dell’orientamento sessuale, e di ogni altra informazione cosiddetta personale? Che significa esattamente “attenzionato”?

La domanda č rivolta sia al Ministro della Giustizia che al Ministro degli Interni, ma interessa anche, e direttamente, il Garante della privacy che nel passato, con esemplare solerzia, era intervenuto praticamente in tempo reale per stigmatizzare quegli organi di stampa che utilizzavano le registrazioni telefoniche.

Speriamo che i Ministri interpellati e il garante per la protezione dei dati personali offrano presto esaurienti risposte alle domande della interrogazione parlamentare.

Interrogazione a risposta scritta ai Ministri della Giustizia e degli interni

Dei Senatori Perduca e Poretti

Premesso che

In data 28 agosto 2009 sulla prima pagina del quotidiano Il Giornale č apparso un articolo a firma di Vittorio Feltri, direttore del quotidiano, ove si descrivono fatti di cui sarebbe stato protagonista Dino Boffo, direttore de L’Avvenire;

a pagina 3 del giornale si riportano, virgolettate, quindi attribuite alla fonte, le seguenti parole: “… il Boffo, noto omosessuale giā attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni …”. Il virgolettato č da riferirsi, secondo Vittorio Feltri, alla nota informativa che accompagna il rinvio a giudizio, quindi a documento prodotto dall’autoritā giudiziaria del Tribunale di Terni;

sui quotidiani del 30 agosto č riportata la notizia che il Ministro Maroni avrebbe verificato l’esistenza di informazioni sulla vita sessuale del direttore de l’Avvenire presso la Polizia di Stato e che lo lo stesso avrebbe telefonato personalmente a Dino Boffo per rassicurarlo sulla inesistenza di tali informazioni;

si interrogano i Ministri della Giustizia e degli Interni per chiedere di :

verificare l’attendibilitā della citazione e l’originale della stessa;

verificare cosa intendesse chi ha scritto la Nota informativa parlando di “gia attenzionato alla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni”;

verificare in quale modo e per quale motivo la Polizia di Stato sarebbe stata a conoscenza di questo particolare della vita privata del dottor Boffo;

verificare se presso la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri o altre Forze di Polizia o presso l’Autoritā giudiziaria vengano, sotto qualsiasi forma e per qualsiasi ragione, conservate informazioni in merito all’orientamento e all’identitā sessuale di persone sottoposte a indagine e non;

intervenire presso le forze di polizia per assicurarsi che la legge sia sempre rispettata, sia nel caso di personalitā note come Dino Boffo che nel caso di cittadini e cittadine italiane che note non sono;

http://www.radicali.it/view.php?id=145533