MrBojangles
11-03-02, 15:49
Chi non va preso sul serio??
(da: www.trascendentale.org )
Chiarezza. Questo è il principio che sempre si dovrebbe applicare, non solo in politica.
Bossi spara a zero sull’Europa fino a dichiarare ‘fascista’ l’ Unione Europea? Berlusconi, chiaramente, afferma che Bossi non ha mai usato l’aggettivo ‘fascista’.
Con il che il nostro dotto Presdelcon vuol significare che Bossi l’ha usato come predicato verbale.
Schroder a Trieste ha pubblicamente affermato che Berlusconi lo ha tranquillizzato sull’europeismo di Bossi; ha dichiarato, tra l’altro: ‘Le parole di quel signore (Bossi, n.d.A.) non vanno prese sul serio’.
Bossi, gli ha detto Berlusconi, è un convinto europeista. Evidentemente ha solo qualche difficoltà ad esprimersi….
Bossi secondo un’agenzia avrebbe subito dichiarato: ‘Le parole di quel signore (Schroder) non vanno prese sul serio’.
Speroni, capo di gabinetto del ministro per le riforme (cioè quello che si occupa del suo organo di pensiero), ha invece dichiarato: ‘Non credo che Berlusconi abbia detto a Schroder quelle cose’.
Berlusconi non deve aver sentito o letto questa dichiarazione, perché è caduta nel vuoto (ritornando da dove era venuta).
E’ tutto chiaro, no?
Lo diventa ancor più alla luce di un’altra affermazione di Berlusconi: Bossi si esprime in modo così colorito solo quando si trova alle riunioni del suo Partito, che, si sa, è composto da gente poco avvezza al politichese.
Ricapitoliamo (soprattutto a vantaggio del popolo leghista e della stampa comunista).
Bossi durante il congresso della Lega attacca lo Stato Europeo, definendolo ‘fascista ed erede dell’URSS.
Berlusconi dice che: a) Bossi non l’ha detto: b) ha usato frasi colorite per farsi capire dal suo popolo, al quale voleva solo ribadre il proprio convinto europeismo; c) Bossi non va preso sul serio, intendendo forse che non va preso alla lettera, ma a schiaffoni.
Riflettiamo. Bossi che gli può raccontare ai suoi in questo momento? Gliene frega qualcosa della legge sulle rogatorie, sul falso in bilancio, sul conflitto di interessi di Berlusconi, della riforma della Giustizia? Per usare un linguaggio che non va preso sul serio ma rende coloristicamente l’idea, ‘ci si spazzano il culo’.
Può andare lì al congresso e gridare: ‘No all’art. 18 e alla libertà di licenziamento! Il posto di lavoro non si tocca! Guai ai padroni e padroncini che vogliono calpestare i diritti acquisiti dai lavoratori!’. Gli si rivolta contro la metà dell’elettorato, padroni, padroncini, artigiani e gli fanno ingoiare i suoi decantati maroni.
Grida allora: ‘basta cedere ai ricatti dei sindacati comunisti! Aboliamo lo Statuto dei lavoratori anche per le aziende sopra i 15 dipendenti!!’? questa volta i maroni glieli fanno salire in gola i tanti lavoratori dipendenti che ‘voto Lega perché la verginità della Madonna è fuori discussione’.
Allora, per scaldare la platea (al nord non era ancora arrivata la primavera) ha fatto ricorso al linguaggio colorito, dove non conta quello che dici ma come lo dici, basta che urli e distribuisci insulti (Sgarbi docet).
Chiaro, no?
Sintesi finale (per chi non ha tempo da perdere perché dee lavorare per far soldi).
Berlusconi proclama ufficialmente che Bossi spara cazzate e non va preso sul serio. Però, le spara non perché le pensi, ma per farsi capire dal popolo leghista, che, stando a Berlusconi, evidentemente è un po’ corto di capacità intellettive (sul che Bossi basa la propria leadership).
Il che non avrebbe grande importanza se Bossi lavorasse come clown in un circo e il popolo leghista fosse il suo pubblico osannante.
Il senatore Bossi, invece, è un ministro del governo di cui è presidente Berlusconi, è suo alleato, si sono giurati amore eterno.
Berlusconi ha voluto Bossi nel suo governo, ma poi sputtana lui e il suo elettorato. Ma perché stanno insieme?, verrebbe da chiedersi.
Forse c’è un denominatore comune: Bossi spara cazzate; Berlusconi le fa.
P.S. In mezzo a tutto questo chiacchiericcio, il presidente Ciampi tace. Saggezza da ottuagenario? Paura che Berlusconi possa dire di lui a Schroder le cose dette per Bossi?
(da: www.trascendentale.org )
Chiarezza. Questo è il principio che sempre si dovrebbe applicare, non solo in politica.
Bossi spara a zero sull’Europa fino a dichiarare ‘fascista’ l’ Unione Europea? Berlusconi, chiaramente, afferma che Bossi non ha mai usato l’aggettivo ‘fascista’.
Con il che il nostro dotto Presdelcon vuol significare che Bossi l’ha usato come predicato verbale.
Schroder a Trieste ha pubblicamente affermato che Berlusconi lo ha tranquillizzato sull’europeismo di Bossi; ha dichiarato, tra l’altro: ‘Le parole di quel signore (Bossi, n.d.A.) non vanno prese sul serio’.
Bossi, gli ha detto Berlusconi, è un convinto europeista. Evidentemente ha solo qualche difficoltà ad esprimersi….
Bossi secondo un’agenzia avrebbe subito dichiarato: ‘Le parole di quel signore (Schroder) non vanno prese sul serio’.
Speroni, capo di gabinetto del ministro per le riforme (cioè quello che si occupa del suo organo di pensiero), ha invece dichiarato: ‘Non credo che Berlusconi abbia detto a Schroder quelle cose’.
Berlusconi non deve aver sentito o letto questa dichiarazione, perché è caduta nel vuoto (ritornando da dove era venuta).
E’ tutto chiaro, no?
Lo diventa ancor più alla luce di un’altra affermazione di Berlusconi: Bossi si esprime in modo così colorito solo quando si trova alle riunioni del suo Partito, che, si sa, è composto da gente poco avvezza al politichese.
Ricapitoliamo (soprattutto a vantaggio del popolo leghista e della stampa comunista).
Bossi durante il congresso della Lega attacca lo Stato Europeo, definendolo ‘fascista ed erede dell’URSS.
Berlusconi dice che: a) Bossi non l’ha detto: b) ha usato frasi colorite per farsi capire dal suo popolo, al quale voleva solo ribadre il proprio convinto europeismo; c) Bossi non va preso sul serio, intendendo forse che non va preso alla lettera, ma a schiaffoni.
Riflettiamo. Bossi che gli può raccontare ai suoi in questo momento? Gliene frega qualcosa della legge sulle rogatorie, sul falso in bilancio, sul conflitto di interessi di Berlusconi, della riforma della Giustizia? Per usare un linguaggio che non va preso sul serio ma rende coloristicamente l’idea, ‘ci si spazzano il culo’.
Può andare lì al congresso e gridare: ‘No all’art. 18 e alla libertà di licenziamento! Il posto di lavoro non si tocca! Guai ai padroni e padroncini che vogliono calpestare i diritti acquisiti dai lavoratori!’. Gli si rivolta contro la metà dell’elettorato, padroni, padroncini, artigiani e gli fanno ingoiare i suoi decantati maroni.
Grida allora: ‘basta cedere ai ricatti dei sindacati comunisti! Aboliamo lo Statuto dei lavoratori anche per le aziende sopra i 15 dipendenti!!’? questa volta i maroni glieli fanno salire in gola i tanti lavoratori dipendenti che ‘voto Lega perché la verginità della Madonna è fuori discussione’.
Allora, per scaldare la platea (al nord non era ancora arrivata la primavera) ha fatto ricorso al linguaggio colorito, dove non conta quello che dici ma come lo dici, basta che urli e distribuisci insulti (Sgarbi docet).
Chiaro, no?
Sintesi finale (per chi non ha tempo da perdere perché dee lavorare per far soldi).
Berlusconi proclama ufficialmente che Bossi spara cazzate e non va preso sul serio. Però, le spara non perché le pensi, ma per farsi capire dal popolo leghista, che, stando a Berlusconi, evidentemente è un po’ corto di capacità intellettive (sul che Bossi basa la propria leadership).
Il che non avrebbe grande importanza se Bossi lavorasse come clown in un circo e il popolo leghista fosse il suo pubblico osannante.
Il senatore Bossi, invece, è un ministro del governo di cui è presidente Berlusconi, è suo alleato, si sono giurati amore eterno.
Berlusconi ha voluto Bossi nel suo governo, ma poi sputtana lui e il suo elettorato. Ma perché stanno insieme?, verrebbe da chiedersi.
Forse c’è un denominatore comune: Bossi spara cazzate; Berlusconi le fa.
P.S. In mezzo a tutto questo chiacchiericcio, il presidente Ciampi tace. Saggezza da ottuagenario? Paura che Berlusconi possa dire di lui a Schroder le cose dette per Bossi?