PDA

Visualizza Versione Completa : corriere della sera di oggi: Amos Oz



hussita
11-03-02, 22:04
Signor «Sharafat» i bimbi ti guardano

Sogno di mandare i fantasmi di tutti i piccoli morti a dare la caccia ai due leader


In questo periodo di lunghe notti insonni mi capita talvolta di pensare che mi piacerebbe credere nei fantasmi. Mi rigiro inutilmente nel letto e mi ritrovo a immaginare di poter mandare i fantasmi di tutti i bambini morti, israeliani e palestinesi, a dare la caccia a Sharon e Arafat. E mi illudo di essere capace di fare assemblare quelle vittime innocenti attorno ai letti dei due leader. Due uomini più che settantenni, entrambi prigionieri l’uno dell’altro, alla mercé l’uno dell’altro, schiavi di se stessi e dell’altro. Ciascuno pronto ad operare ogni giorno esattamente come prevede l’avversario: gettare nuova benzina sulle fiamme, spargere ancora più sangue innocente.
Durante queste infinite notti insonni capita talvolta che mi appaia lo strano fantasma di Sharon e Arafat condensati in un unico personaggio: un Nerone inquietante, perverso, che si diverte a giocare con il fuoco, che ride feroce mentre alimenta gli incendi senza riuscire a fermarsi, senza trovare pace. E ancora in queste notti insonni mi ritrovo a sperare che avvenga l’opposto, che Sharon e Arafat possano essere cacciati dai fantasmi dei bambini, che vengano mandati a dormire settimane e mesi, per risvegliarsi soltanto dopo la firma del trattato di pace. La storia non dimenticherà mai le loro colpe. Perché la soluzione esiste. Perché la soluzione è qui, visibile, evidente, davanti a noi tutti. Perché ogni israeliano e ogni palestinese sa bene che questa terra dovrà essere divisa in due Stati sovrani e diventare come una palazzina bi-famigliare. Persino coloro che tra noi israeliani e palestinesi odiano questa via di accordo sanno già nel profondo del loro cuore che tutto ciò è inevitabile, non c’è altro modo.
Durante queste notti insonni sospetto che persino i due gemelli siamesi Sharon e Arafat, o come li ho soprannominati io «Signor Sharafat», persino lui sa che questa è l’unica soluzione. Ma sono la paura e l’immobilismo a soffocarli entrambi. Sono tutti e due dominati da un passato sanguinoso. Sono dipendenti, schiavi l’uno dell’altro, tanto che l’intera dinamica storica del conflitto in Medio Oriente diventa ostaggio delle loro paure, del loro immobilismo. Un giorno, quando l’accordo di pace per la creazione di due Stati paralleli sarà raggiunto e un ambasciatore palestinese presenterà le credenziali al presidente di Israele nella parte occidentale di Gerusalemme mentre l’ambasciatore israeliano presenterà le sue al presidente palestinese a Gerusalemme est, noi tutti dovremo ridere. Ma ridere versando lacrime amare e chiedere a noi stessi perché mai abbiamo avuto bisogno di così tanto tempo: perché abbiamo dovuto versare inutilmente tanto sangue innocente? Soltanto le madri e i padri dei bambini morti non rideranno con noi, saranno preoccupati a chiedere le stesse domande al «signor Sharafat».

(traduzione di Lorenzo Cremonesi)
Amos Oz

gribisi
11-03-02, 22:32
Bell' articolo, molto toccante e suggestivo.
Azzeccato il paragone tra Sharon e Arafat.
Trovo però assai ottimistica l' idea che il comune sentire degli israeliani sia uguale a quello dei palestinesi, perchè alcuni elementi mi fanno pensare il contrario (uso dei minori in combattimento, feste in piazza per gli attentati, accoglienza trionfale, non mesta, ad Arafat dopo che aveva rifiutato Camp David e Taba).
Ma naturalmente quella di Oz non aveva la pretesa di essere una analisi seria.

Roderigo
11-03-02, 23:01
L'ho letto ed è piaciuto anche a me, ma ho evitato di postarlo, proprio perchè insiste troppo sulla simmetria/uguaglianza tra Sharon e Arafat e questa non mi convince.

1) Uno occupa la terra dell'altro;
2) Uno ha il potere di confinare l'altro e persino di ucciderlo, se volesse.
3) Uno avversa il processo di pace iniziato a Oslo, di cui l'altro è patner e co-firmatario.

Inoltre, nella storia dei due personaggi fa la differenza un piccolo dettaglio che si chiama "Sabra e Chatila".

Che poi una leadership diversa da Arafat sarebbe ormai auspicabile, può essere vero, ed in proposito condivido molte delle critiche che, al vecchio leader, muove Edward Said, ma sta ai palestinesi decidere che debba essere così.

R.

Jan Hus
11-03-02, 23:03
D'accordo con gribisi.

Io ho trovato particolarmente confortante che anche Oz, che di certo non può essere considerato un "fanatico", ritenga che Sharon e Arafat siano l'uno il contraltare dell'altro.

Coloro che addossano tutte le responsabilità della situazione attuale a Sharon dovrebbero tenerne conto.

Intanto, ieri sera il TG1 ha trasmesso stralci di un'intervista ad Arafat che sarebbe andata in onda su TV7, in cui Arafat ha potuto, ancora una volta, recitare indisturbato la parte dell'uomo di pace, pronto a compromessi anche dolorosi pur di assicurare un avvenire al "suo popolo".

Ovviamente, dubito che qualcuno gli abbia chiesto come mai, tra i principali responsabili degli attentati suicidi contro i civili israeliani, ci siano le Brigate Al-Aqsa, che fanno parte, guarda caso, proprio del Fatah.

Cioè la fazione di cui Arafat è capo.

Jan Hus
11-03-02, 23:05
Originally posted by Roderigo
L'ho letto ed è piaciuto anche a me, ma ho evitato di postarlo, proprio perchè insiste troppo sulla simmetria/uguaglianza tra Sharon e Arafat e questa non mi convince.

1) Uno occupa la terra dell'altro;
2) Uno ha il potere di confinare l'altro e persino di ucciderlo, se volesse.
3) Uno avversa il processo di pace iniziato a Oslo, di cui l'altro è patner e co-firmatario.

Inoltre, nella storia dei due personaggi fa la differenza un piccolo dettaglio che si chiama "Sabra e Chatila".

Che poi una leadership diversa da Arafat sarebbe ormai auspicabile, può essere vero, ed in proposito condivido molte delle critiche che, al vecchio leader, muove Edward Said, ma sta ai palestinesi decidere che debba essere così.

R.

Come volevasi dimostrare.

Non c'è peggior sordo...

bom-bim-bom
11-03-02, 23:05
Originally posted by gribisi

Trovo però assai ottimistica l' idea che il comune sentire degli israeliani sia uguale a quello dei palestinesi, perchè alcuni elementi mi fanno pensare il contrario (uso dei minori in combattimento, feste in piazza per gli attentati, accoglienza trionfale, non mesta, ad Arafat dopo che aveva rifiutato Camp David e Taba).


Certamente il comune sentire è differente.
Frutto di maggior disperazione, frustrazione, sottosviluppo culturale (anche se in realtà mi sa che la situazione palestinese sia migliore di altri paesi arabi), assenza di cultura democratica etc.

E' anche per questo che pretendo di più da Israele... sarò strano...

Penso che un passo particolare di questo bell'articolo sia, oltre che apportatore di ottimismo, particolarmente acuto:

"Perché ogni israeliano e ogni palestinese sa bene che questa terra dovrà essere divisa in due Stati sovrani e diventare come una palazzina bi-famigliare. Persino coloro che tra noi israeliani e palestinesi odiano questa via di accordo sanno già nel profondo del loro cuore che tutto ciò è inevitabile, non c’è altro modo."

Roderigo
11-03-02, 23:09
Originally posted by Jan Hus
Come volevasi dimostrare.

Non hai nessun bisogno di voler "dimostrare", a te basta "affermare".
E non è vero che le tue "affermazioni" non le voglio sentire.
Le sento e le leggo tutte.
Anche se sono sbagliate.

R.

Jan Hus
11-03-02, 23:16
Originally posted by Roderigo
E non è vero che le tue "affermazioni" non le voglio sentire.
Le sento e le leggo tutte.

Certo.

Le senti, ma non le ascolti.

E comunque non le capisci.


Originally posted by Roderigo
Anche se sono sbagliate.

Se le capissi ti renderesti conto che sono giuste.

bom-bim-bom
11-03-02, 23:26
Originally posted by Roderigo
L'ho letto ed è piaciuto anche a me, ma ho evitato di postarlo, proprio perchè insiste troppo sulla simmetria/uguaglianza tra Sharon e Arafat e questa non mi convince.

1) Uno occupa la terra dell'altro;
2) Uno ha il potere di confinare l'altro e persino di ucciderlo, se volesse.
3) Uno avversa il processo di pace iniziato a Oslo, di cui l'altro è patner e co-firmatario.

Inoltre, nella storia dei due personaggi fa la differenza un piccolo dettaglio che si chiama "Sabra e Chatila".

Che poi una leadership diversa da Arafat sarebbe ormai auspicabile, può essere vero, ed in proposito condivido molte delle critiche che, al vecchio leader, muove Edward Said, ma sta ai palestinesi decidere che debba essere così.

R.

Precisazioni su cui concordo in buona parte (continuo a ritenere che una rivoluzione gandhiana bella tosta sarebbe assai più efficace di cento intifade) ma il succo dell'articolo mi pare un altro.

Qui sharon e arafat mi sembrano presi a simbolo dell'anima assetata di sangue dei due popoli.

Una semplificazione (non una precisa analisi politica dei due personaggi) ad intendere quella classe dirigente dei due popoli che tanto sangue ha generato.

Patrizio (POL)
11-03-02, 23:30
Credo non sarà mai possibile.
Gli ebrei faranno alla fine il loro stato monoetnico espellendo i palestinesi o riducendoli al silenzio definitivo.
Ma questo non li salverà dal loro peggiore e ultimo nemico: loro stessi!
Come racconta Flavio Giuseppe nella guerra giudaica, gli ebrei finirono per scannarsi tra di loro durante il primo assedio romano di Gerusalemme. L'odio finisce per alimentare talmente sè stesso, che, una volta ridotti al silenzio i nemici esterni che ti facevano compattare, nasce una miscela implosiva.

Jan Hus
11-03-02, 23:42
Caro Roderigo, consapevole del fatto che, sebbene obnubilato dall'ideologia, non sei certo stupido, voglio farti una domanda.

Secondo te, come mai una persona di idee indubbiamente progressiste, una persona indiscutibilmente favorevole al ritiro di Israele dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza, un esponente di Pace Adesso, com'è Oz, ritiene che le posizioni di Sharon e di Arafat siano simmetriche?

Cosa spinge un uomo come Oz a fare quest'affermazione?

Sia chiaro: quello che dice Oz non è certo indiscutibile. Ad esempio, io non credo affatto che, in fondo al loro "cuore", tanto gli israeliani quanto i palestinesi credano che la coesistenza pacifica sia l'unica soluzione (sicuramente una buona parte degli israeliani non la pensa così, e sicuramente non la pensa così la maggior parte degli arabi palestinesi.

Ma se Oz, e non io, parla di "Sharafat", un motivo dovrà pur esserci, non credi?

Secondo te, qual è questo motivo?

DEBORAH
12-03-02, 07:03
Originally posted by hussita
Signor «Sharafat» i bimbi ti guardano

Sogno di mandare i fantasmi di tutti i piccoli morti a dare la caccia ai due leader


In questo periodo di lunghe notti insonni mi capita talvolta di pensare che mi piacerebbe credere nei fantasmi. Mi rigiro inutilmente nel letto e mi ritrovo a immaginare di poter mandare i fantasmi di tutti i bambini morti, israeliani e palestinesi, a dare la caccia a Sharon e Arafat. E mi illudo di essere capace di fare assemblare quelle vittime innocenti attorno ai letti dei due leader. Due uomini più che settantenni, entrambi prigionieri l’uno dell’altro, alla mercé l’uno dell’altro, schiavi di se stessi e dell’altro. Ciascuno pronto ad operare ogni giorno esattamente come prevede l’avversario: gettare nuova benzina sulle fiamme, spargere ancora più sangue innocente.
Durante queste infinite notti insonni capita talvolta che mi appaia lo strano fantasma di Sharon e Arafat condensati in un unico personaggio: un Nerone inquietante, perverso, che si diverte a giocare con il fuoco, che ride feroce mentre alimenta gli incendi senza riuscire a fermarsi, senza trovare pace. E ancora in queste notti insonni mi ritrovo a sperare che avvenga l’opposto, che Sharon e Arafat possano essere cacciati dai fantasmi dei bambini, che vengano mandati a dormire settimane e mesi, per risvegliarsi soltanto dopo la firma del trattato di pace. La storia non dimenticherà mai le loro colpe. Perché la soluzione esiste. Perché la soluzione è qui, visibile, evidente, davanti a noi tutti. Perché ogni israeliano e ogni palestinese sa bene che questa terra dovrà essere divisa in due Stati sovrani e diventare come una palazzina bi-famigliare. Persino coloro che tra noi israeliani e palestinesi odiano questa via di accordo sanno già nel profondo del loro cuore che tutto ciò è inevitabile, non c’è altro modo.
Durante queste notti insonni sospetto che persino i due gemelli siamesi Sharon e Arafat, o come li ho soprannominati io «Signor Sharafat», persino lui sa che questa è l’unica soluzione. Ma sono la paura e l’immobilismo a soffocarli entrambi. Sono tutti e due dominati da un passato sanguinoso. Sono dipendenti, schiavi l’uno dell’altro, tanto che l’intera dinamica storica del conflitto in Medio Oriente diventa ostaggio delle loro paure, del loro immobilismo. Un giorno, quando l’accordo di pace per la creazione di due Stati paralleli sarà raggiunto e un ambasciatore palestinese presenterà le credenziali al presidente di Israele nella parte occidentale di Gerusalemme mentre l’ambasciatore israeliano presenterà le sue al presidente palestinese a Gerusalemme est, noi tutti dovremo ridere. Ma ridere versando lacrime amare e chiedere a noi stessi perché mai abbiamo avuto bisogno di così tanto tempo: perché abbiamo dovuto versare inutilmente tanto sangue innocente? Soltanto le madri e i padri dei bambini morti non rideranno con noi, saranno preoccupati a chiedere le stesse domande al «signor Sharafat».

(traduzione di Lorenzo Cremonesi)
Amos Oz


RISPOSTA A AMOS OZ:


VIVO IN ISRAELE, E LEGGO OGNI TANTO LA STAMPA ITALIANA PER FARMI RIAPRIRE ANTICHE ULCERE.
LA LETTERA DI AMOZ OZ E' UNA LETTERA MOLTO COMMOVENTE, TOCCANTE E PER MOLTI VERSI VERA.
C'E' UN PERO' IL PERO E' IL SEGUENTE,
E' CHIARO CHE UNA PERSONA CHE VIENE UCCISA IN UNA GUERRA E' UNA TRAGEDIA DELL'UOMO IN GENERALE.
C'E' DA DIRE CHE c'e differenza tra IL BIMBO ISRAELIANO CHE MUORE PER MANO DI CHI SUICIDANDOSI DAVANTI AD UNA SCUOLA CREDE DI ACQUISTARSI IL PARADISO, E IL BIMBO CHE VIENE UCCISO AD UN POSTO DI BLOCCO PERCHE' HA UNO ZAINETTO con esplosivo.
Stiamo vivendo in Israele una guerra diversa,direi che quella che si" vive" in Israel anticipa l11 settembre.
Per semplicita: un attentatore normale una volta scoperto gli intimi di di fermarsi se no : ALT O SPARO, qui no , lui si e' gia votato alla morte quindi quando lo scopri in mezzo alla gente e'troppo tardi.
Ma oggi la cosa e' peggiorata il portatore della bomba , molto spesso a causa della sua esitazione estrema,si suicida troppo tardi e viene quindi sorpreso e bloccato, e comunque il budget di morte non e' soddisfaciente, e allora, allora.....
il portatore della bomba non ha piu'in mano lo strumento per farsi saltare in aria, i suoi accompagnatori di solito due decidono da lontano per mezzo di un telefono cellulare quando azionare il detonatore cioe' quando il carico di morte e' soddisfacente.
Altra cosa non conosciuta e' che spesso i suicidi non sono mussulmani, bensi cristiani,abitanti dei villaggi, dove devono provare famiglia per famiglia la loro fedelta' alla causa palestinese
Ora purtroppo quasi sempre coloro che portano le armi e gli ordigni PER GLI ATTENTATI su posti convenzionati sono dei giovani, perlo piu' bambini
e quando ai posti di blocco si da loro l alt.... si spara in aria, poi se non si fermano non c'e' scelta.
Ma in questo caso il soldato deve morire?Chi e' responsabile diretto anche di questa morte?
Ora da questa maledetta spirale , non se ne esce, dicendo che Sharafat e' colpevole, allora sono colpevoli gli alleati e i nazisti insieme nella seconda guerra mondiale.
Vediamo brevemente, Barak aveva garantito il 97% dei territori, Gerusalemme est e avvallato la proclamazione dello stato palestinese
Arafat non ha accettato.Se avesse accettato oggi forse saremmo ad un passo avanti, la convivenza avrebbe portato a che altre concessioni reciproche si sarebbero fatte.
Oggi parte della stampa riporta solo cose contro Israele,ma Sharon e' stato eletto,e Barak, e Netaniau,nel parlamento israeliano i deputati arabi hanno inneggiato agli ezbolah,AVETE MAI VISTI UN PAESE IN GUERRA DOVE DEI DEPUTATI SONO ALLINEATI CON I NEMICI? Quando in Italia ci furono gli attentati per la liberazione del Sudtirolo, la Sudtirolervolkspartei ha inneggiato a loro?
Vi immaginate che nel Senato degli Stati Uniti ci sia chi inneggia a Bin LADEN?
Bene qui in Israele c'e'.
smor alenu kmo yeladim al taasov ten lanu omez
i bimbi nelle scuole cantano questa canzone:" Proteggici siamo bimbi, non abbandonarci, dacci coraggio."..................

bom-bim-bom
12-03-02, 11:04
Originally posted by DEBORAH


C'E' DA DIRE CHE c'e differenza tra IL BIMBO ISRAELIANO CHE MUORE PER MANO DI CHI SUICIDANDOSI DAVANTI AD UNA SCUOLA CREDE DI ACQUISTARSI IL PARADISO, E IL BIMBO CHE VIENE UCCISO AD UN POSTO DI BLOCCO PERCHE' HA UNO ZAINETTO con esplosivo.


Bimbi vengono uccisi ai posti di blocco perchè hanno zainetti con esplosivi?
Mi giunge nuova.

Io penso che l'equiparazione la devi fare con bimbi vittime collaterali, ad esempio vittime in quanto figli di un predestinato ad una uccisione mirata, che trovandosi nella macchina del padre ne subiscono ingiustamente la sorte e magari il padre non c'è neppure (fatto di pochi gg fa).

O con quelli che magari si trovavano casualmente o meno vicino ad un obiettivo.

DEBORAH
12-03-02, 11:12
Originally posted by bom-bim-bom


Bimbi vengono uccisi ai posti di blocco perchè hanno zainetti con esplosivi?
Mi giunge nuova.

Io penso che l'equiparazione la devi fare con bimbi vittime collaterali, ad esempio vittime in quanto figli di un predestinato ad una uccisione mirata, che trovandosi nella macchina del padre ne subiscono ingiustamente la sorte e magari il padre non c'è neppure (fatto di pochi gg fa).

O con quelli che magari si trovavano casualmente o meno vicino ad un obiettivo.



sai quanti "bambini" con le bombe nello zainetto sono stati trovati? decine.
Comunque ogni bambino e' ucciso per errore e in Israele e' uno schok, SEMPRE.
quelli che loro vengono ad ammazzare da noi sono sempre intenzionali e "loro" , donne uomini palestinesi, cantano e ballano alla notizia dei nostri morti. Solo dei barbari possono fare questo. Neppure noi amiamo i palestinesi ma NESSUNO di noi e' contento quando un loro bambini muore.

gribisi
12-03-02, 13:03
Originally posted by Roderigo
L'ho letto ed è piaciuto anche a me, ma ho evitato di postarlo, proprio perchè insiste troppo sulla simmetria/uguaglianza tra Sharon e Arafat e questa non mi convince.

1) Uno occupa la terra dell'altro;
2) Uno ha il potere di confinare l'altro e persino di ucciderlo, se volesse.
3) Uno avversa il processo di pace iniziato a Oslo, di cui l'altro è patner e co-firmatario.

Inoltre, nella storia dei due personaggi fa la differenza un piccolo dettaglio che si chiama "Sabra e Chatila".

Che poi una leadership diversa da Arafat sarebbe ormai auspicabile, può essere vero, ed in proposito condivido molte delle critiche che, al vecchio leader, muove Edward Said, ma sta ai palestinesi decidere che debba essere così.

R. Anche Arafat è un criminale, avendo fatto fare stragi di civili dappertutto, Europa compresa.
Indubbiamente Arafat ha firmato Oslo e Sharon no, ma alla luce di quanto fatto successivamente dal leader palestinese, mi chiedo quanto questa differenza sia di sostanza e quanto di facciata.

gribisi
12-03-02, 13:04
Originally posted by KLASSENKAMPF

A parte che Flavius Josephus sta nella lista dei "self hating Jews", il problema è che il loro "loro peggiore e ultimo nemico" è lo zionismo stesso. Se non cominceranno in massa - e non pochi singoli - a prendere la distanza da quell'infame ideologia, sarà sempre più facile credere all'equazione "yehudì= tsionì". Infatti gli ebrei sono perseguitati da quando c'è il sionismo.
Prima non era mai successo.
:lol

gribisi
12-03-02, 13:10
Originally posted by bom-bim-bom


Bimbi vengono uccisi ai posti di blocco perchè hanno zainetti con esplosivi?
Mi giunge nuova.

Io penso che l'equiparazione la devi fare con bimbi vittime collaterali, ad esempio vittime in quanto figli di un predestinato ad una uccisione mirata, che trovandosi nella macchina del padre ne subiscono ingiustamente la sorte e magari il padre non c'è neppure (fatto di pochi gg fa).

O con quelli che magari si trovavano casualmente o meno vicino ad un obiettivo. A me sembra diverso fare saltare 20 bambini puramente in quanto israeliani, e tollerare il rischio di far morire un bambino palestinese per colpire un obiettivo vero, tipo un miliziano o un capo terrorista.
Per trovare operazioni di stato israeliane davvero equiparabili allo stragismo palestinese, occorre risalire indietro di decenni.

benny3
12-03-02, 14:56
Originally posted by hussita
Signor «Sharafat» i bimbi ti guardano

Sogno di mandare i fantasmi di tutti i piccoli morti a dare la caccia ai due leader


In questo periodo di lunghe notti insonni mi capita talvolta di pensare che mi piacerebbe credere nei fantasmi. Mi rigiro inutilmente nel letto e mi ritrovo a immaginare di poter mandare i fantasmi di tutti i bambini morti, israeliani e palestinesi, a dare la caccia a Sharon e Arafat. E mi illudo di essere capace di fare assemblare quelle vittime innocenti attorno ai letti dei due leader. Due uomini più che settantenni, entrambi prigionieri l’uno dell’altro, alla mercé l’uno dell’altro, schiavi di se stessi e dell’altro. Ciascuno pronto ad operare ogni giorno esattamente come prevede l’avversario: gettare nuova benzina sulle fiamme, spargere ancora più sangue innocente.
Durante queste infinite notti insonni capita talvolta che mi appaia lo strano fantasma di Sharon e Arafat condensati in un unico personaggio: un Nerone inquietante, perverso, che si diverte a giocare con il fuoco, che ride feroce mentre alimenta gli incendi senza riuscire a fermarsi, senza trovare pace. E ancora in queste notti insonni mi ritrovo a sperare che avvenga l’opposto, che Sharon e Arafat possano essere cacciati dai fantasmi dei bambini, che vengano mandati a dormire settimane e mesi, per risvegliarsi soltanto dopo la firma del trattato di pace. La storia non dimenticherà mai le loro colpe. Perché la soluzione esiste. Perché la soluzione è qui, visibile, evidente, davanti a noi tutti. Perché ogni israeliano e ogni palestinese sa bene che questa terra dovrà essere divisa in due Stati sovrani e diventare come una palazzina bi-famigliare. Persino coloro che tra noi israeliani e palestinesi odiano questa via di accordo sanno già nel profondo del loro cuore che tutto ciò è inevitabile, non c’è altro modo.
Durante queste notti insonni sospetto che persino i due gemelli siamesi Sharon e Arafat, o come li ho soprannominati io «Signor Sharafat», persino lui sa che questa è l’unica soluzione. Ma sono la paura e l’immobilismo a soffocarli entrambi. Sono tutti e due dominati da un passato sanguinoso. Sono dipendenti, schiavi l’uno dell’altro, tanto che l’intera dinamica storica del conflitto in Medio Oriente diventa ostaggio delle loro paure, del loro immobilismo. Un giorno, quando l’accordo di pace per la creazione di due Stati paralleli sarà raggiunto e un ambasciatore palestinese presenterà le credenziali al presidente di Israele nella parte occidentale di Gerusalemme mentre l’ambasciatore israeliano presenterà le sue al presidente palestinese a Gerusalemme est, noi tutti dovremo ridere. Ma ridere versando lacrime amare e chiedere a noi stessi perché mai abbiamo avuto bisogno di così tanto tempo: perché abbiamo dovuto versare inutilmente tanto sangue innocente? Soltanto le madri e i padri dei bambini morti non rideranno con noi, saranno preoccupati a chiedere le stesse domande al «signor Sharafat».

(traduzione di Lorenzo Cremonesi)
Amos Oz

e` il documento di un intellettuale. al contrario di quello che si pensa molto spesso gli intellettuali hanno meno la testa per aria della gente ritenuta concreta.
si tratta pero` di un progetto a largo respiro. credo che al momento piu` dei fantasmi dei bambini che debbano perseguitare Sharafat, mi sembra piu` utile una potente opera di mediazione fatta dalla comunita` internazionale.
circa l`accostamento fra arafat e sharon sono assolutamente d`accordo. la cosa pero` che mi preoccupa e` quella che sharon potrebbe andare a casa dalle prossime elezioni, per arafat invece non sembra che la fine politica sia molto vicina. e soprattutto coloro che gli sono dietro appaiono messi generalmente peggio di lui.

Roderigo
12-03-02, 15:03
Originally posted by Jan Hus
Certo.
Le senti, ma non le ascolti.
E comunque non le capisci.
Se le capissi ti renderesti conto che sono giuste.
Se tu relativizzassi le tue opinioni, potresti concepire di essere compreso, senza essere condiviso.
Ma possiamo sempre fare un gioco. Possiamo aprire un topic dove tu interpreti me ed io interpreto te. Così verifichiamo chi capisce meglio l'altro.

R.

Roderigo
12-03-02, 15:16
http://www.itis.mn.it/tesine/segala/img/rabinarafat1994.jpg


Originally posted by Jan Hus
Caro Roderigo, consapevole del fatto che, sebbene obnubilato dall'ideologia, non sei certo stupido, voglio farti una domanda.
Secondo te, come mai una persona di idee indubbiamente progressiste, una persona indiscutibilmente favorevole al ritiro di Israele dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza, un esponente di Pace Adesso, com'è Oz, ritiene che le posizioni di Sharon e di Arafat siano simmetriche?
Cosa spinge un uomo come Oz a fare quest'affermazione?
Sia chiaro: quello che dice Oz non è certo indiscutibile. Ad esempio, io non credo affatto che, in fondo al loro "cuore", tanto gli israeliani quanto i palestinesi credano che la coesistenza pacifica sia l'unica soluzione (sicuramente una buona parte degli israeliani non la pensa così, e sicuramente non la pensa così la maggior parte degli arabi palestinesi.
Ma se Oz, e non io, parla di "Sharafat", un motivo dovrà pur esserci, non credi?
Secondo te, qual è questo motivo?
Amos Oz ha scritto una bella lettera per la pace, non ha proposto una analisi politica. Io non so perchè parla di "Sharafat". Lui non ce l'ho spiega e a me non piace molto fare congetture sul pensiero altrui. Può essere che Amos Oz riconosca come veri alcuni argomenti della propaganda israeliana, relativi alle "generose offerte di Barak" o alla delegittimazione di Arafat, operata sistematicamente da Sharon. O può essere che una parte del pacifismo israeliano ritenga che il paragone Arafat-Sharon sia efficace per parlare alla maggioranza dell'opinione pubblica del proprio paese. Oppure può essere che Amos Oz sappia di Arafat cose che io non conosco. Ma nell'articolo non me le dice. E neppure in altri articoli che ho letto di lui.

Io so, oltre alle differenze che ho già citato, che la soluzione che Oz propone: "questa terra dovrà essere divisa in due Stati sovrani e diventare come una palazzina bi-famigliare", Arafat l'accetterebbe. La stava accettando a Taba, mentre Sharon, contro quell'accordo, si candidava alle elezioni. E so, che in tutti questi mesi, Arafat ha sempre dichiarato di essere disposto a trattare con chiunque gli israeliani abbiano eletto o eleggessero come proprio leader, compreso l'attuale primo ministro, mentre Sharon ha praticato la sistematica demolizione e umiliazione del suo unico e possibile interlocutore.

R.

p.s. con Arafat qualche volta c'è stata la pace, qualche volta c'è stata la guerra.
Con Sharon, in Libano o nei territori occupati, c'è sempre stata la guerra.

ALBY (POL)
12-03-02, 20:51
Originally posted by benny3



circa l`accostamento fra arafat e sharon sono assolutamente d`accordo. la cosa pero` che mi preoccupa e` quella che sharon potrebbe andare a casa dalle prossime elezioni

Questo e' il punto, Sharon a casa alle prossime elezioni
A quel punto lo rimpiangerete

DEBORAH
12-03-02, 21:00
Originally posted by Roderigo
http://www.itis.mn.it/tesine/segala/img/rabinarafat1994.jpg


Amos Oz ha scritto una bella lettera per la pace, non ha proposto una analisi politica. Io non so perchè parla di "Sharafat". Lui non ce l'ho spiega e a me non piace molto fare congetture sul pensiero altrui. Può essere che Amos Oz riconosca come veri alcuni argomenti della propaganda israeliana, relativi alle "generose offerte di Barak" o alla delegittimazione di Arafat, operata sistematicamente da Sharon. O può essere che una parte del pacifismo israeliano ritenga che il paragone Arafat-Sharon sia efficace per parlare alla maggioranza dell'opinione pubblica del proprio paese. Oppure può essere che Amos Oz sappia di Arafat cose che io non conosco. Ma nell'articolo non me le dice. E neppure in altri articoli che ho letto di lui.

Io so, oltre alle differenze che ho già citato, che la soluzione che Oz propone: "questa terra dovrà essere divisa in due Stati sovrani e diventare come una palazzina bi-famigliare", Arafat l'accetterebbe. La stava accettando a Taba, mentre Sharon, contro quell'accordo, si candidava alle elezioni. E so, che in tutti questi mesi, Arafat ha sempre dichiarato di essere disposto a trattare con chiunque gli israeliani abbiano eletto o eleggessero come proprio leader, compreso l'attuale primo ministro, mentre Sharon ha praticato la sistematica demolizione e umiliazione del suo unico e possibile interlocutore.

R.

p.s. con Arafat qualche volta c'è stata la pace, qualche volta c'è stata la guerra.
Con Sharon, in Libano o nei territori occupati, c'è sempre stata la guerra.




quando c'e' stata la pace con Arafat? Non me lo ricordo. Da quando sono in Israele, subito dopo la firma di Washington, ho visto solo attentati in Israele.
10 giorni di pace tra un attentato e l'altro non bastano.
A dire la verita', Roderrigo, mi permetto di ricordarti che il Libano e' stato invaso sa Arafat che ha creato nel paese una sua repubblica, che HA AMMAZZATO 40.000 LIBANESI.

Jan Hus
14-03-02, 00:11
Originally posted by Roderigo
http://www.itis.mn.it/tesine/segala/img/rabinarafat1994.jpg

Morris dice che, secondo gli psicologi, il linguaggio del corpo di Rabin all'atto della firma degli accordi con Arafat esprimeva il suo disgusto per quest'ultimo.

[QUOTE]Originally posted by Roderigo
[B]Amos Oz ha scritto una bella lettera per la pace, non ha proposto una analisi politica. Io non so perchè parla di "Sharafat". Lui non ce l'ho spiega e a me non piace molto fare congetture sul pensiero altrui. Può essere che Amos Oz riconosca come veri alcuni argomenti della propaganda israeliana, relativi alle "generose offerte di Barak" o alla delegittimazione di Arafat, operata sistematicamente da Sharon. O può essere che una parte del pacifismo israeliano ritenga che il paragone Arafat-Sharon sia efficace per parlare alla maggioranza dell'opinione pubblica del proprio paese. Oppure può essere che Amos Oz sappia di Arafat cose che io non conosco. Ma nell'articolo non me le dice. E neppure in altri articoli che ho letto di lui.

Certo, se anche le avesse dette non le troveresti di certo su Liberazione.

Comunque, continua così.

Metti la testa sotto la sabbia e dormi tranquillo.


Originally posted by Roderigo
[B]Io so, oltre alle differenze che ho già citato, che la soluzione che Oz propone: "questa terra dovrà essere divisa in due Stati sovrani e diventare come una palazzina bi-famigliare", Arafat l'accetterebbe.

Se lo dici tu...


Originally posted by Roderigo
[B]La stava accettando a Taba, mentre Sharon, contro quell'accordo, si candidava alle elezioni.

Ma se persino il Monde Diplomatique ha riferito che gli stessi palestinesi a Taba respinsero la lettera che gli israeliani sottoposero loro pur dicendo che il contenuto era quello che desiderava perché "era troppo tardi"!


Originally posted by Roderigo
[B]E so, che in tutti questi mesi, Arafat ha sempre dichiarato di essere disposto a trattare con chiunque gli israeliani abbiano eletto o eleggessero come proprio leader, compreso l'attuale primo ministro, mentre Sharon ha praticato la sistematica demolizione e umiliazione del suo unico e possibile interlocutore.

Si vede che ti sei limitato a guardare TV7.

In questi diciotto mesi, le dichiarazioni di Arafat sono state tutto tranne che concilianti.


Originally posted by Roderigo
p.s. con Arafat qualche volta c'è stata la pace, qualche volta c'è stata la guerra.
Con Sharon, in Libano o nei territori occupati, c'è sempre stata la guerra.

La pace con Arafat?

Quando? Dove?

Roderigo
14-03-02, 11:54
Originally posted by Jan Hus
Certo, se anche le avesse dette non le troveresti di certo su Liberazione.
Comunque, continua così.
Metti la testa sotto la sabbia e dormi tranquillo.
Forse tu le hai trovate su qualche altro giornale.
In tal caso, non avrai difficoltà a postarle.


Originally posted by Jan Hus
Se lo dici tu...
Lo dice lo stesso Arafat.


Originally posted by Jan Hus
Ma se persino il Monde Diplomatique ha riferito che gli stessi palestinesi a Taba respinsero la lettera che gli israeliani sottoposero loro pur dicendo che il contenuto era quello che desiderava perché "era troppo tardi"!

I palestinesi a Taba non respinsero proprio nulla. Ed infatti, Le Monde Diplomatique non riferisce quanto tu credi di aver letto. I palestinesi constatarono che "ormai era troppo tardi" ("Sono diviso tra due sentimenti: la gioia per questo passo avanti significativo nei negoziati e la tristezza perché sono convinto che sia ormai troppo tardi"), cioè che l'interlocutore israeliano, il governo Barak, a ridosso di elezioni che avrebbe certamente perso, era di fatto venuto meno: furono gli israeliani a ritirarsi da Taba, non i palestinesi. E nessuna delle due delegazioni accusò l'altra di aver rotto. Infatti, firmarono un documento congiunto in cui dichiararno di non esser mai stati così vicini ad un accordo.


Originally posted by Jan Hus
Si vede che ti sei limitato a guardare TV7.
In questi diciotto mesi, le dichiarazioni di Arafat sono state tutto tranne che concilianti.

Su TV7 ho visto solo una trasmissione, con Lerner e Ferrara, che avevano come ospite l'ambasciatore di Israele. In genere, guardo assai poco la televisione.
Non si può pretendere che il leader di un popolo che subisce un brutale regime di occupazione e di repressione militare, si esprima verso l'invasore, sempre e solo in termini concilianti. Tuttavia, Arafat non ha mai dichiarato di non essere disposto a trattare e di non riconoscere Sharon come legittimo interlocutore. Anzi, ha dichiarato l'esatto contrario. Assumendo un atteggiamento quindi opposto a quello di Sharon.


Originally posted by Jan Hus
La pace con Arafat?
Quando? Dove?
Qui.

http://www.nando.net/newsroom/nt/rabin/fotos/pic4.jpeg

R.

DEBORAH
14-03-02, 13:53
Originally posted by Roderigo

Qui.

http://www.nando.net/newsroom/nt/rabin/fotos/pic4.jpeg

R.


Niente da fare, per Roderigo tutto quanto riguarda il minimo cenno di ammissione che FORSE anche angioletto Arafat ha torto e' OUT.
E Rabin gli va bene solo perche' e' morto ammazzato da un ebreo. Se Rabin fosse rimasto vivo e avesse avuto "problemi" con angioletto Yasser allora , per Roderigo, anche Rabin sarebbe OUT.

Roderigo
14-03-02, 14:03
http://www.nando.net/newsroom/nt/rabin/fotos/pic4.jpeg


Originally posted by DEBORAH
Niente da fare, per Roderigo tutto quanto riguarda il minimo cenno di ammissione che FORSE anche angioletto Arafat ha torto e' OUT.
E Rabin gli va bene solo perche' e' morto ammazzato da un ebreo. Se Rabin fosse rimasto vivo e avesse avuto "problemi" con angioletto Yasser allora , per Roderigo, anche Rabin sarebbe OUT.

A me piace molto questa foto.
E a te?

R.

Jan Hus
14-03-02, 23:38
Originally posted by Roderigo
A me piace molto questa foto.
E a te?

Oh, Roderigo...come sei buono!

:lol: