PDA

Visualizza Versione Completa : Gli Euro-pedocomunisti e L'Alta Finanza contro Bossi.



Der Wehrwolf
11-03-02, 22:24
Europarlamento, la sinistra si muove contro Bossi


Gli eurodeputati della sinistra raccolgono le firme per un documento di critica. Intanto il presidente Cox, liberale eletto anche coi voti del Polo, bacchetta il Senatùr: "E' stato offensivo".


BRUXELLES - Basta con le incontinenze verbali di Bossi. Adesso si muove anche l'Europarlamento. E lo fa con la voce ultramoderata di Pat Cox, il presidente, un liberale irlandese che è stato eletto a Strasburgo con i voti di Forza Italia, Ppi e Alleanza Nazionale. Ma soprattutto con 321 eurodeputati di Pse, Eldr, Verdi e Comunisti, i gruppi ai quali sono iscritti i partiti dell'opposizione, che hanno promosso una raccolta di firme per denunciare il comportamento del leader della Lega.

L'invettiva di Cox. Il presidente del Parlamento Ue non coinvolge il governo Berlusconi. D'altronde secondo Cox ''non spetta all'Europarlamento intervenire nella politica interna italiana''. Insomma è un dato di fatto che ''siamo una società libera, nella quale ciascuno può essere entusiasta o scettico quanto vuole rispetto all'Ue''. Bossi però è un caso a parte. E Cox ci tiene a sottolinearlo: ''In certi casi esponenti politici hanno fatto un passo di troppo, e il metodo di espressione usato è profondamente offensivo''.

Firme anti-Senatùr. Nel documento, presentato da Renzo Imbeni, vicepresidente Ds dell'Europarlamento, i firmatari esprimono ''preoccupazione per le insultanti dimostrazioni di antieuropeismo venato di xenofobia e nazionalismo da parte di Umberto Bossi, ministro del governo italiano''.

''Ci chiediamo - prosegue la dichiarazione - se tali posizioni espresse da un ministro di un paese membro dell'Ue siano compatibili con la politica del governo italiano che partecipa appieno, sulla base dei trattati, alla definizione di tutte le decisioni strategighe, programmatiche e legislative dell'Unione''. Il documento invita il governo italiano ''a chiarire la sua posizione e a prendere nettamente le distanze da affermazioni che nel tono e nella sostanza rappresentano una netta rottura rispetto al comune sentire della stragrandemaggioranza del popolo italiano e dei suoi rappresentanti''.

La dichiarazione, firmata la settimana scorsa dai presidenti dei gruppi Pse, Eldr, Verdi e Comunisti, e aperta alla firma di tutti i membri dell'assemblea Ue, sarà ritenuta approvata in base all'articolo 51 del regolamento se otterrà la firma della maggioranza dei 626 parlamentari europei nel giro di tre mesi.

(11 MARZO 2002, ORE 18:00)