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Visualizza Versione Completa : Il comizio di Bruxelles



MrBojangles
12-03-02, 00:29
BRUXELLES Sul palcoscenico dello “Justus Lipsius”, il palazzo del Consiglio dei ministri Ue, il Cavaliere Silvio Berlusconi non ammette che nessuno gli rubi la scena. E, alle quattro del pomeriggio, ne fa le spese Letizia Moratti, ministro dell’Istruzione, che fa per dirigersi verso la sala stampa dell’Italia per incontrare i giornalisti. Ma cos’è questa ressa che impedisce il passaggio? La signora intuisce che nessuno la seguirà perchè l’ambasciatore Vattani, spiazzandola, ha già fatto avvertire i giornalisti e le tv: “Presto, tutti all’uscita, Berlusconi sta per andar via e dirà due parole...”. Alla signora Moratti non resta che fare dietro-front e andare all’aeroporto. La scena è tutta per il suo collega ad interim. Il quale non fa conferenze stampa, dicono, per “ragioni di sicurezza”. Lui passa e parla al volo, con le auto in moto pronte a sgommare. Ed eccolo, dunque, ad affrontare, eroicamente, il doloroso tasto del conflitto d’interesse. Il copione è già scritto. Non è inedito. Eppure, se non si trattasse del presidente del Consiglio in carica, il testo che Berlusconi è di una comicità irresitibile. Dice: “Dobbiamo smettere di chiamare in causa dei commentatori stranieri sull’altro aspetto della Rai (il primo, citato, è quello dell’azienda “occupata dalla sinistra e usata in modo criminoso contro l’opposizione”, ndr.), appunto quello del conflitto d’interessi, perchè immaginano che le tv private, dove la famiglia Berlusconi ha una sua presenza, celebrino tutti i giorni, a tutte le ore del giorno, Berlusconi, il suo partito politico, la sua coalizione. Non sanno, evidentemente, quello che tutto gli italiani sanno benissimo tanto è vero che soltanto il 21% s’appassiona a questo conflitto d’interesse”.
Quel che i “commentatori stranieri” non sanno viene subito dopo. Siamo, indubbiamente, al momento delle rivelazioni più scioccanti. In piedi, davanti ai microfoni, Berlusconi dichiara: “In otto anni le televisioni di Berlusconi e i periodici Mondadori non hanno mai, dico mai, attaccato la sinistra”. Testuale, da cassette registrate. Al contrario cosa hanno fatto in otto anni le tv di Berlusconi e i periodici Mondandori? Ecco la seconda parte della rivelazione: “Semmai - dice il ministro ad interim - hanno avuto un atteggiamento critico, e certe volte fortemente critico, nei confronti di Berlusconi e della sua parte politica. Ho acceso ieri sera il Tg5, ho acceso Italia1 e mi sono ritrovato di fronte alla realtà che tutti gli italiani conoscono”. E, allora, di quale conflitto d’interessi si ciancia? Che vogliono? Il diretto “interessato” risponde esprimendo un giudizio sereno sul testo già approvato dalla maggioranza di centro-destra alla Camera. Com’è questa legge? Per Berlusconi, ecco lo scoop, si tratta di una “buona legge”. Ma c’è anche una sorpresa. Il presidente del Consiglio aggiunge che di questa legge se ne poteva fare anche a meno. Perché? Ma ovvio! Si tratta di “una legge inutile”. Un’ammissione che gli fa, indubbiamente, onore. Continua: ma visto che l’hanno pretesa, allora “facciamola” questa legge sul conflitto. Anche se, parliamoci chiaramente, “nell’ordinamento italiano ci sono già tutti i controlli che riguardano l’attività di governo”. E annuncia d’essere “aperto anche a ulteriori sanzioni”, senza specificare. Il comizio di Berlusconi prosegue. Non poco infastidito, cita l’avversione dell’opposizione sul tema delle rogatorie e del falso in bilancio. E, in questo caso, forse supera sè stesso, se mai fosse possibile. Ecco come: “Oggi la sinistra approfitta di quelle leggi per dire che noi abbiamo fatto soltanto quello che ci interessa. Ci vuole una faccia tosta, che va al di là del credibile, per dire che facciamo soltanto le cose che interessano direttamente a noi”.

Come NON dare ragione a Ferrara?
"Il più grande comico del mondo!"

(Roba da matti)