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Dragonball (POL)
12-03-02, 01:14
Occidente pigro,intelligenza in calo

I Paesi ricchi del mondo da qualche anno mostrano una preoccupante diminuzione del quoziente intellettivo. Troppi pochi stimoli, che invece sembrano non mancare a Cina e Corea.
a cura di Salute Italia


MILANO - Il 'tramonto dell'Occidente' potrebbe essere un fatto più realistico di quanto non immaginiamo. Le più recenti ricerche sul quoziente intellettivo nei paesi sviluppati danno infatti segni di una brusca frenata.

Negli ultimi anni il QI medio dei giovani, che nei passati quarant’anni era sempre stato in crescita – salendo nei Paesi sviluppati dai 100 nel 1959, ai 110 del 1999 – ha smesso di migliorare, e in taluni casi ha addirittura cominciato a scendere, a regredire.

"In effetti, almeno a partire dagli anni Ottanta, il miglioramento generale c’è stato. E i figli erano senza dubbio più intelligenti dei padri", spiega James Flynn, neozelandese, docente di Scienze politiche, e massima autorità mondiale in fatto di studi sul QI. Proprio Flynn nel 1987 pubblicò uno studio dal quale prese nome il cosiddetto Flynn effect, l’effetto Flynn, che documentava appunto l’aumento con gli anni del tasso medio di intelligenza.

C’erano molti motivi per quell’aumento: migliore nutrizione, famiglie meno numerose, scolarizzazione e ampio accesso alla istruzione. "La stessa struttura sociale, diventando più complessa, costringeva la gente a risolvere problemi più articolati". Non a caso l’età media dei più giovani maestri di scacchi, che dagli anni Cinquanta ai tardi anni Ottanta era rimasta costante, è ora clamorosamente ridotta.

"I test per valutare il QI sono essenzialmente di tre tipi - spiega Flynn - : verbali, numerici e visuali-spaziali (le cosiddette 'matrici di Raven', serie di figure a cui occorre aggiungere un pezzo mancante). Negli anni passati, i risultati dei primi due sono più o meno rimasti costanti. A essere cresciuta enormemente è stata invece l’intelligenza visuale, se così si può dire", continua Flynn. "A stimolarla è stato il boom di televisioni, computer, perfino l’evoluzione dei cruscotti delle auto. I giovani sono più intelligenti dal punto di vista visuale e spaziale perché sono enormemente sollecitati".

Il fatto è che la crescita, nei Paesi occidentali, adesso sembra finita. Lo dimostrano studi compiuti in Australia, in Gran Bretagna e soprattutto in Danimarca. Qui, dal 1957, tutti i diciassettenni che vengono arruolati nelle Forze Armate sono sottoposti ad accurati test per valutarne il QI, test omogenei e dunque confrontabili nel tempo. "Ebbene, durante gli anni Sessanta e Settanta i miglioramenti nel QI dei ragazzi danesi erano notevoli. A partire dagli anni Novanta, invece, il tasso di miglioramento è improvvisamente rallentato, e si è ridotto a un punto ogni decade", spiega Thomas Teasdale, neuropsichiatra all’università di Copenhagen. "E comunque i miglioramenti riguardavano solo la sfera spaziale e visuale. Addirittura, dopo il 1999, la media del QI ha smesso di salire, anzi è calata".

Perché? Gli scienziati sono a caccia di spiegazioni. E la giustificazione sulla quale si trovano d’accordo in molti è la mancanza, nei Paesi occidentali, di una sorta di "motivazione alla crescita dell’intelligenza".

"Non è un caso che test analoghi svolti a Singapore e in Corea abbiao dato esiti diversi", spiega Flynn. "Lì il tasso di crescita del QI, di generazione in generazione, è ancora elevato: sono Paesi che hanno sviluppato il concetto di modernità solo da qualche decennio, e i cambiamenti sociali e culturali continuano a susseguirsi velocemente. Dunque c’è lo stimolo all’intelligenza, che in occidente non c’è più".

È un concetto che tutti i ricercatori sottolineano. La società matura, ricca (e probabilmente quella danese lo è più di tutte, in Europa), protettiva e poco stimolante blocca gli intelletti. "Guardate gli antichi Romani: al massimo del loro sviluppo impigrirono, e affidarono ai Greci il compito di pensare in loro vece. E si è visto come andò a finire".

(11 MARZO 2002, ORE 12.15)


Ieri i bianchi,oggi meno,domani gli asiatici...ehmmm...ma...gli arabi e i neri invece quando? MAI?? :D